Mussulmani dementi che uccidono gridando Allahu Akbar

Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » gio gen 07, 2016 10:24 pm

Francia, 15enne spara e uccide il professore al grido di "Allah Akbar"
Martedì 13 Ottobre 2015
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/E ... 8807.shtml

Ancora paura terrorismo in Francia dopo le terribili vicende di Charlie Hebdo e degli attentati di Parigi.

Un 15enne, al grido di "Allah Akbar", ha sparato e ucciso il professore di fisica a colpi di pistola nel liceo della cittadina di Chalons - en - Champagne. Il piano era stato messo a punto da tempo: dopo l'omicidio avrebbe rubato la macchina dell'insegnante e si sarebbe andato a schiantare contro il commissariato di polizia, per morire come martire.

Niente, però, è andato come previsto. Uscito dall'aula dove si stava svolgendo la lezione di fisica per andare ad uccidere la vittima inizialmente designata, la prof di francese, ha cambiato idea ed è tornato indietro a sparare all'ignaro professore di fisica.

Ma poi non ce l'ha fatta a portare a termine il piano. Invece, ha lasciato il cadavere del professore in classe davanti ai compagni attoniti ed è andato dritto a telefonare alla polizia per autodenunciarsi.

Le forze dell'ordine ora stanno indagando su come si sia avvicinato al terrorismo e chi lo abbia plagiato.




Marsiglia, 16enne assale docente ebreo con machete: “Ho agito per Isis e Allah”
L’insegnante, 35 anni, è stato assalito alle spalle dal ragazzo e ferito alla schiena e a un braccio. L'assalitore è di nazionalità turca, di origini kurde, studia in un liceo e, ha spiegato il procuratore della Repubblica, "è un bravo studente, senza alcun precedente, né giudiziario, né psichiatrico. Sembra corrispondere al profilo di una persona radicalizzata su internet"
di Leonardo Martinelli | 11 gennaio 2016

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... ah/2365558

E’ accaduto stamani, in piena città, a Marsiglia: un ragazzo di 16 anni ha aggredito l’insegnante di una scuola ebraica, che portava in testa una kippa, il tipico copricapo. L’ha preso a colpi di machete ma lui si è difeso e si è salvato. Inizialmente i media avevano indicato che l’aggressore era uno squilibrato. E, invece, man mano che le indagini vanno avanti, affiora un’altra verità: si tratta di un ragazzo finora normale, bravo studente, che, come da copione, si è “radicalizzato” su internet, aderendo ai dettami di Daesh. Come indicato nel pomeriggio da Brice Robin, procuratore della Repubblica, “siamo dinanzi, con tutta evidenza, a un’aggressione a carattere antisemita e premeditata”.

L’insegnante, 35 anni, si stava dirigendo verso l’Istituto franco-ebraico di Marsiglia. Si trovava a poche decine di metri dalla scuola, quando è stato assalito alle spalle dal ragazzo. Con il machete lo ha ferito alla schiena e a un braccio. Ma il docente ha cercato di resistere e si è addirittura difeso dai colpi con i libri della Torah, che teneva in mano.

L’aggressore, a quel punto, ha lasciato cadere il machete per terra ed è fuggito. L’insegnante gli è corso dietro almeno per una cinquantina di metri. Dieci minuti dopo è stato fermato dalla polizia. Addosso gli è stato trovato anche un coltello con una lama di ceramica, con il quale ha riconosciuto che avrebbe voluto ferire dei poliziotti. “Secondo la vittima – ha sottolineato il procuratore – il ragazzo voleva ucciderlo”. Non solo: “Ha rivendicato l’aggressione – ha aggiunto il magistrato – dicendo di aver agito in nome di Allah e dello Stato islamico. E ripetendo a più riprese che aveva compiuto l’assalto in nome di Daesh, perché i musulmani di Francia disonorano l’islam e l’esercito francese difende gli ebrei”.

Ma chi è quest’adolescente? Di nazionalità turca e di origini kurde, studia in un liceo di Marsiglia e, come affermato da Robin, “è un bravo studente, senza alcun precedente, né giudiziario, né psichiatrico. Sembra corrispondere al profilo di una persona radicalizzata su internet”.

Un’aggressione che arriva meno di due mesi dopo un’altra, ancora di un insegnante ebraico, nel nord di Marsiglia. In città abitano più di 70mila ebrei. A condannare quanto accaduto è intervenuto addirittura François Hollande, il presidente, che lo ha qualificato di “atto ingiustificabile”. Su Twitter il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, ha parlato di “una rivoltante aggressione antisemita”.
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » ven mar 04, 2016 8:26 am

Mosca, in tribunale la baby sitter che ha decapitato bimba. “Me lo ha ordinato Allah”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03 ... ah/2512522

Gulchekhra Bobokulova, 38enne uzbeka madre di tre bambini, due giorni fa ha sconvolto la capitale russa vagando nei pressi di una stazione metropolitana con in mano la testa di una bambina di quattro anni. Le autorità hanno disposto per lei la perizia psichiatrica
di F. Q. | 2 marzo 2016

“Me lo ha ordinato Allah”. Con queste parole Gulchekhra Bobokulova, 38enne baby sitter uzbeka, ha confessato l’omicidio della bambina di 4 anni. Che doveva accudire e che invece ha ucciso e decapitato prima di dare fuoco all’appartamento di Mosca nel quale la piccola e un fratello maggiore vivevano con i genitori. Il delitto è stato scoperto lunedì, quando la bambinaia ha vagato nei pressi della stazione della metropolitana di Oktyabrskoye Pole di Mosca con la testa della bambina in mano, urlando “Allah Akbar” e dicendo di essere pronta a farsi esplodere. Ai giornalisti che aspettavano di fronte al tribunale distrettuale di Mosca Presnensky (dove si è svolta l’udienza per la conferma dell’arresto), la donna ha detto che è stato “Allah a ordinarle” di agire in questo modo. Gulchekhra Bobokulova, 38 anni, mamma di tre bambini, priva del permesso di soggiorno in Russia, ha anche risposto positivamente ai cronisti che le avevano chiesto se accettava la sua colpevolezza.

Il suo arresto è stato confermato per due mesi. Le autorità hanno disposto anche una perizia psichiatrica, e indagano per cercare eventuali mandanti del delitto. Gli investigatori ritengono che la donna non abbia agito da sola ma spinta da non meglio precisati “istigatori”, le cui ricerche sono ancora in corso. Nessuna delle principali reti televisive (Pervoy Kanal, Rossiya-1, Ntv e la moscovita Tvt) ha dato spazio alla notizia: a sentire l’agenzia Rbc (che ha citato due diverse fonti interne ai canali), ai media in questione è arrivata la “raccomandazione” delle autorità di non approfondire la vicenda. “Sono state le singole televisioni a decidere da sole di non dare spazio ai folli. Ma noi li sosteniamo”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. L’unico canale televisivo a diffondere la notizia è stato il privato Ren Tv, ma solo nel notiziario del primo pomeriggio.


Muslim nanny says in Russian court that ‘Allah ordered her to behead little girl’…RUSSIANS ARE OUTRAGED
Tata musulmana dice in tribunale russo che 'Allah le ordinò di decapitare bambina ' ... RUSSI sono indignati


http://www.jewsnews.co.il/2016/03/02/mu ... e-outraged

Nanny Gyulchekhra Bobokulova replied ‘yes’ when asked if she is guilty
Smiled after telling reporters ‘Allah ordered me’ to carry out the killing
New pictures show the inside of the flat where the child’s body was found
Nanny had ‘kept her schizophrenia a secret’ and was ‘kicked on to the streets’ after a divorce



A nanny accused of murdering a child in her care and brandishing the child’s severed head outside a metro station smiled after admitting ‘Allah ordered’ her to carry out the act.

Gulchekhra Bobokulova, a 38-year-old mother of three sons, also replied ‘yes’ when asked if she accepted her guilt as she entered the courtroom in Moscow, Russia.

In scenes that shocked the world, the hijab-wearing nanny was seen walking the streets of Moscow brandishing the head of Nastya Meshcheryakova for an hour before she was detained by police.

Her appearance in court comes a day after a police source revealed the babysitter had kept her schizophrenia a secret and was ‘kicked on to the streets’ after a divorce.

New pictures have also emerged showing the inside of the flat where the four-year-old’s headless body was discovered.

1

Bobokulova, who the Russian press has dubbed ‘the bloody nanny’ was asked if she wanted the parents of the girl to forgive her. She replied, pointing her finger to the sky: ‘I will ask nobody. Only Allah’.

Another journalist asked her: ‘What did Allah order you to do?’ She replied: ‘To kill.’

The judge Tatyana Vasyuchenko told the court that Bobokulova stabbed the girl causing her ‘mortal neck injuries’, and then beheaded her.

Earlier, it was reported that she had been
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » ven mar 04, 2016 10:43 pm

Germania, ragazzina islamista di 15 anni accoltella un poliziotto
Luca Steinmann - Ven, 04/03/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ger ... 32246.html

Aggressione quasi mortale di matrice islamista in Germania. Ad Hannover, nel centro del Paese, un poliziotto ha subito un'aggressione a mano armata da parte di una ragazzina.

Armata di coltello, ha colpito l'agente al collo e alla gola. Ricoverato d'urgenza, è stato dichiarato fuori pericolo. L'attentatrice, invece, è stata immediatamente incarcerata. Si tratta di Safia S. 15 anni e da tempo nota alle forze dell'ordine per la sua militanza tra le frange islamiste più estremiste del Paese.

Safia, come tanti suoi coetanei, è cresciuta ad Hannover ma è di origini mediorientali. Fin da bambina ha ha iniziato a frequentare i gruppi più estremi di musulmani della sua città. A soli sette anni, infatti, è stata ripresa in un video di propaganda dei salafiti - gruppo islamista che chiede l'applicazione integrale della sharia e che non riconosce la democrazia - accanto al predicatore Pierre Vogel. Il quale, davanti alle telecamere, le dice: "Tu rappresenti la nuova generazione di musulmani. Sono fiero di te. Impara il Corano a memoria che un giorno salirai di grado".

Ad Hannover la ragazzina frequentava regolarmente una moschea tenuta sotto controllo dalle autorità, perchè ritenuta luogo di ritrovo di persone che avessero come obiettivo il sovvertimento dell'ordine costituito. Secondo gli investigatori è isoprattutto n questo luogo che, progressivamente, è avvenuta la sua radicalizzazione. Già dal 2014, infatti, era nota alle autorità per la sua militanza. Attivismo, il suo, che preoccupava anche la madre, che temeva che la figlia volesse arruolarsi nelle fila del sedicente Stato islamico. "A inizio anno è andata a Istanbul" racconta alla Bild " e temevo che non tornasse più per andare invece in Siria". Safia invece è tornata e due mesi dopo si è resa protagonista di un tentato omicidio.

Secondo quanto descritto dai testimoni, la ragazzina avrebbe agito con totale freddezza e, dopo aver colpito la vittima, sarebbe rimasta ferma senza opporre nessuna resistenza all'arresto. L'unica cosa che ha chiesto agli agenti che la portavano via è stato di non rimuoverle il turbante dal capo.


Ecco chi è l'islamista che ha accoltellato un poliziotto tedesco
Luca Steinmann - Sab, 05/03/2016

http://www.ilgiornale.it/news/milano/ec ... ok+Interna

Le indagini sull'attentato avvenuto ad Hannover ai danni di un poliziotto da parte di Safia S, ragazzina di quindici anni di religione musulmana, procedono rapidamente.

Gli investigatori stanno interrogando l'attentatrice e le persone a lei vicine per capire cosa possa averla potuta spingere a compiere un tale gesto. Se sembra infatti essere stato appurato che la matrice ideologica dell'aggressione provenga dagli ambienti radicali dell'islamismo tedesco, gli inquirenti non hanno ancora appurato se il suo sia stato un gesto isolato o concordato con una rete più ampia di persone. "Stiamo cercando di capire sel la ragazza abbia agito spontaneamente, su mandato di qualcuno oppure se a causa di un disturbo psichico" dice un investigatore.

La quindicenne aveva accoltellato un poliziotto al collo lo scorso venerdì presso la stazione centarle di Hannover, durante un controllo. L'uomo è stato operato d'urgenza ed è ora fuori pericolo. L'attentatrice aveva tentato la fuga ma era stata subito bloccata dagli altri agenti, ai quali non ha opposto alcuna resistenza. Adesso si trova in carcere. Secondo quanto detto dai suoi compagni di scuola, Safia non aveva mai apertamente mostrato nessun comportamento violento, nessun segno di squilibrio nè alcuna simpatia per l'islamismo violento. "Era una ragazza tranquilla, che non socializzava molto con gli altri. Preferiva starsene seduta in un angolo e rimanere in silenzio" dicono diverse persone della scuola che frequentava.

A seguito dei primi interrogatori sono subito emersi i rapporti tra lei e il mondo islamista. È fondata la possibilità che, durante un suo viaggio in Turchia avvenuto a gennaio, la ragazzina abbia fatto tappa anche in Siria nei territori controllati dal sedicente Stato Islamico. Dal suo profilo facebook, inoltre, è stato appurato che la ragazzina fosse recentemente andata a Parigi. Sui social, però, non aveva mai manifestato atteggiamenti radicali.

A difendere la sua azione è intervenuto Pierre Vogel, noto predicatore salafita tedesco. I due si conoscevano molto bene, tanto che su internet si possono trovare decine di video che li ritraggono insieme. Vogel era il suo insegnate di dottrina e, come si vede nei filmati, la esortava ad indossare sempre il velo. "Se si vogliono cercare i motivi della radicalizzazione di così tanti giovani musulmani bisogna riconoscere che le responsabilità sono delle autorità tedesche" ha scritto oggi".


Sto iman lè on criminal.
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » lun mar 07, 2016 3:12 pm

Detenuto aggredisce agente al grido “Allahu Akbar”
febbraio 12, 2016
http://voxnews.info/2016/02/12/detenuto ... lahu-akbar

Forks – Un agente di polizia penitenziaria del carcere di Clallam Bay ha subito gravi lesioni alla testa quando il detenuto Abdinjib Ibraham, 28 anni, lo ha aggredito al grido “Allahu Akbar”.
La prigione ‘ospita’ 900 detenuti.
Breedlove era in servizio in una zona del carcere a media sicurezza quando è stato attaccato. E’ sopravvissuto ma dovrà sostenere cure lunghe per riprendersi.
Ibraham, che stava scontando per furto, guida in stato di ebbrezza e aggressione ha usato un sedile di metallo per colpirlo ripetutamente alla testa, fino a che non è stato bloccato dagli altri detenuti.
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » mer mar 09, 2016 10:02 am

Gridava Allah Akbar
https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 6594900702

Uruguay: ebreo colpito 10 volte con un coltello da un uomo di fede islamica che gridava Allah Akbar (Allah è grande). Purtroppo la vittima è deceduta in ospedale. Il figlio della vittima ha riportato ferite lievi
Arrestato il terrorista


“Allah è grande”: estremista musulmano accoltella ed uccide ebreo in Uruguay
Riccardo Ghezz
10 marzo 2016
http://www.linformale.eu/allah-e-grande ... in-uruguay

David Fremd, dipendente del Comitato Centrale Israelitico, è stato assassinato da un estremista musulmano di 35 anni con precedenti penali. A riportare la notizia è JTA news. La matrice della feroce aggressione sarebbe proprio l’antisemitismo.
Il fatto è accaduto nella notte dell’8 marzo. La vittima era un uomo d’affari ed è stata uccisa mentre attraversava la strada per recarsi presso il suo ufficio, nella cittadina di Paysandu. L’aggressore gli ha inferto dieci coltellate e ha poi urlato “Allahu Akbar”. Una dinamica che ricorda quella dell’Intifada dei coltelli che sta insanguinando Israele e che evidentemente trova adepti persino in Sudamerica.

«Non c’è alcun indizio che colleghi l’attacco ad un gruppo organizzato, ma riteniamo che sia un caso isolato», ha dichiarato Sergio Gorzy, presidente del Comitato Centrale Israelitico, al giornale Subraydo.
Fremd era l’amministratore dello stesso Comitato Centrale Israeliano, che fa parte delle associazioni ebraiche dell’Uruguay. Anche uno dei tre figli, accorso ad aiutarlo, è stato ferito non mortalmente.

«La dinamica del delitto è presumibilmente legata a motivazioni antisemite, che per la coesistenza nazionale e per la nostra società sarebbero inaccettabili», è il commento contenuto in una nota del Comitato Centrale Israeliano.
«Dalle nostre parti non abbiamo percepito molto antisemitismo ed è per questo che l’avvenimento è decisamente una sorpresa per noi», ha dichiarato invece Ben-Tzion Spizt, capo rabbino dell’Uruguay.

In Uruguay vivono circa 12.000 ebrei, quasi tutti nella capitale Montevideo.
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » lun mar 14, 2016 5:11 am

Costa d'Avorio, spari in resort: "Almeno 16 morti, 4 europei"

Un commando armato di kalashnikov ha attaccato tre hotel frequentati da occidentali al grido di "Allahu Akbar"
Chiara Sarra - Dom, 13/03/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cos ... 35288.html

Ennesimo attentato in una località turistica frequentata da occidentali. Un commando formato da una decina di uomini - in abiti civili, ma armati di kalashnikov e granate - ha attaccato al grido di "Allah u Akbhar" tre hotel di Grand-Bassam, a circa 40 km dalla capitale della Costa d'Avorio.

Secondo i media locali sarebbero rimaste ferite diverse persone. Almeno 16 le vittime, tra cui quattro europei e due militari. "Non sappiamo se il numero delle vittime sia più alto. Al momento stiamo passando al setaccio la zona", ha dichiarato un ufficiale della polizia locale, mentre il consolato generale di Francia a Abidjan ha chiesto ai residenti francesi di non viaggiare tra Assine, Bassam e Abidjan "per non ostacolare le forze dell’ordine".

Gli alberghi colpiti sarebbero l'Etoile du Sud e il Koral Beach di Grand-Bassam. Secondo alcuni testimoni gli assalitori sarebbero arrivati sulla spiaggia via mare, a bordo di una imbarcazione e sarebbero già in fuga, anche se la polizia ne avrebbe "neutralizzato" sei. Unità delle forze speciali e della polizia della Costa d' Avorio che hanno fatto evacuare diversi ostaggi, molti dei quali feriti, tra staff e clienti della zona.

L'attacco è stato rivendicato, secondo Site, da Al Qaeda per il Maghreb islamico, mentre Afrikatv sostiene che una rivendicazione sia arrivata dal movimento jihadista dell'Africa Occidentale al-Murābitun.

La Farnesina sta verificando l’eventuale coinvolgimento di italiani, mentre Hollande conferma che c'è una vittima francese. La modalità dell'attentato ricorda perfettamente quello avvenuto in Tunisia lo scorso giugno. È la prima volta che la Costa d' Avorio è obiettivo di un attacco con queste caratteristiche, anche se il Paese era in allerta dopo gli attentati jihadisti contro gli hotel in Burkina Faso e Mali avvenuti negli ultimi mesi.
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » mar mar 15, 2016 10:24 pm

Toronto: al grido di ”Allah” accoltella due militari canadesi - Imola Oggi
ansa ESTERI, NEWS martedì, 15, marzo, 2016

http://www.imolaoggi.it/2016/03/15/toro ... i-canadesi

NEW YORK, 15 MAR – Al grido di ‘Allah’, un uomo armato di coltello ha aggredito due militari canadesi in un centro di reclutamento a Toronto. L’uomo, 27 anni, è stato arrestato e alla polizia avrebbe detto che a spingerlo a compiere il gesto sarebbe stato Allah. Secondo quanto si apprende, i due militari hanno riportato ferite superficiali. La polizia sta ora indagando per verificare se il gesto possa essere legato al terrorismo.

“Alcuni dei commenti dell’uomo sotto custodia della polizia ci hanno preoccupato e spinto a guardare al movente dietro l’attacco”, ha detto il capo della Polizia, Mark Saunders. ”Le informazioni di cui siamo in possesso ci portano a ritenere che si tratti di un caso isolato e ci auguriamo di poter rassicurare il pubblico sul fatto che non ci sia nessuna minaccia imminente alla sicurezza”, precisa Harold Pfleiderer, portavoce della Royal Canadian Mounted Police.
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » sab apr 09, 2016 9:56 pm

Dieci blogger fatti a pezzi col machete al grido di “Allah è grande” e non una riga sui giornali
Un ventottenne di Dacca massacrato per aver scritto sul suo blog alcune righe critiche sulla deriva islamista del suo paese. La hit list con 84 nomi di “blogger satanici” stilata dagli estremisti islamici
di Giulio Meotti | 09 Aprile 2016

http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/0 ... e_c445.htm
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » lun mag 02, 2016 6:31 am

Bangladesh, uccisa la voce della comunità LGBT
L’attivista per i diritti dei gay Xulhaz Mannan e l’attore di teatro Tanay Majumder sono stati uccisi a coltellate lunedì 25 aprile a Dacca, capitale del Bangladesh
di Alessio Fratticcioli
http://www.tpi.it/mondo/bangladesh/bang ... haz-mannan

L’attivista per i diritti dei gay Xulhaz Mannan e l’attore di teatro Tanay Majumder sono stati uccisi a coltellate lunedì 25 aprile a Dacca, capitale del Bangladesh

L’attivista per i diritti civili Xulhaz Mannan e l’attore di teatro Tanay Majumder sono stati uccisi a coltellate lunedì 25 aprile a Dacca, la capitale del Bangladesh, da sei uomini che hanno fatto irruzione nell’appartamento in cui si trovavano.

Mannan, 35 anni, lavorava per US Aid ed era il fondatore di Roobpaan, l’unica rivista bengalese che si occupa dei problemi della comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali). Fuggendo dalla scena del delitto, gli assassini avrebbero gridato “Allahu Akbar" ("Dio è grande”).

L’azione è stata rivendicata da Ansar al-Islam, un gruppo terroristico che si presenta come il braccio di al-Qaida in Bangladesh. I criminali hanno specificato che le vittime sono state colpite per via del loro attivismo a favore dei diritti civili.

In una escalation di farneticanti banalità cospirazioniste, gli estremisti hanno scritto che Mannan e Majumder stavano "lavorando giorno e notte per promuovere l’omosessualità… con l’aiuto dei loro padroni, i crociati degli Stati Uniti, e i loro alleati indiani". Secondo i terroristi il duplice omicidio sarebbe un "attacco benedetto da Dio".

Mannan era un attivista impegnato a dare voce alla frustrazione delle persone LGBT in Bangladesh, dove le relazioni non eterosessuali sono considerate un crimine. In base alla mai abrogata legge anti-sodomia del 1860 - un retaggio dell’epoca coloniale britannica - i rapporti omosessuali sono definiti “contro natura” e possono essere puniti, al pari della zooerastia (il sesso con animali), con una pena fino a 10 anni di reclusione.

In un articolo del maggio 2014, Mannan descriveva la difficile quotidianità dei gay e delle lesbiche nel paese asiatico:

Un paese dove le religioni predominanti dicono che sei un peccatore, la legge dice che sei un criminale, le norme sociali dicono che sei un pervertito, e la cultura ti considera come qualcosa di importato dall’estero.

L’odio degli estremisti religiosi nei confronti di Mannan si era infiammato nel 2014 con il lancio della rivista Roobpaan, che per la prima nel paese ha dato voce all’invisibile comunità LGBT. Tre settimane prima di trovare la morte, l’attivista aveva ulteriormente irritato gli omofobi con il suo tentativo di organizzare un morigerato Gay Pride nella capitale.

L’uomo aveva continuato a lavorare all’evento, che i tradizionalisti vedono come un’intollerabile eresia, nonostante le copiose minacce di morte ricevute. Il raduno arcobaleno è stato poi impedito dalla polizia, che ha arrestato Mannan insieme ad altri tre attivisti.

In Bangladesh nel corso degli ultimi anni si sono intensificati gli attacchi mortali contro persone non in linea con le interpretazioni più integraliste dell’Islam: nel solo mese di aprile si contano quattro vittime. Due giorni prima di Mannan e Majumder aveva perso la vita, sempre ad opera di estremisti islamici, il cinquantottenne Rezal Karim Siddique, un professore universitario accusato di "ateismo", mentre all’inizio di aprile uno studente ateo, Nazimuddin Samad, era stato ammazzato per strada a colpi di machete per dare “una lezione ai blasfemi”.

In un comunicato del 2015, Ansar al-Islam aveva minacciato di morte "tutti coloro che insultano il Profeta [Maometto], la religione [islamica] o Dio in qualunque modo con scritti, parole o atti. Chiediamo a Dio di distruggere i suoi nemici — si legge nel comunicato — e di aiutare i mujahideen a distruggere crociati, infedeli e apostati".

Nel paese del Bengala la situazione delle comunità non islamiche, circa il 10 per cento della popolazione, sta peggiorando, scrive Paolo Affatato su La Stampa, e basta poco per entrare nel mirino del terrorismo di matrice maomettana:

Basta dire o scrivere che si vuole "uno stato laico" oppure che "non si crede in Allah". O basta professare una fede che non sia quella islamica. Basta questo per diventare potenziale vittime degli omicidi mirati promossi, in una scia che si allunga tragicamente, da gruppi estremisti e terroristi bengalesi, che sembrano aver iniziato una spietata campagna di "purificazione" di ogni elemento che, secondo la loro ideologia, non è conforme alla loro ristretta visione della presunta ortodossia islamica.

In Bangladesh, quarto paese musulmano al mondo per popolazione dopo Indonesia, Pakistan e India, l’Islam si impose in seguito alla conquista turca del 1202. Nel paese del delta del Gange, che fu prima indù e poi buddista, oggi i maomettani sono 148 milioni su 166 milioni di abitanti (circa il 90 per cento). Gli indù sono circa 15 milioni e i cristiani 1,6 milioni (300mila cattolici).

Alessio Fratticcioli è un giornalista italiano fondatore del sito Asia blog e collabora con TPI dal sudest asiatico.
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Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè grande!

Messaggioda Berto » mar mag 10, 2016 6:50 pm

Rivolta dei detenuti a Piacenza: inni ad Allah e ai tagliagole Isis
"Allah 'u akbar". Poi l'inferno. Quattordici magrebini mettono a ferro e fuoco la sezione A del carcere di Piacenza
Sergio Rame - Lun, 09/05/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... ook%20Page

"Allah 'u akbar". Poi l'inferno. Ieri pomeriggio la sezione del carcere di Piacenza, dove sono ospitati i detenuti più facinorosi, è esplosa in una rivolta senza precedenti.

Per protestare contro la situazione del sistema carcerario, una decina di stranieri ha distrutto tutto quello che gli capitava a tiro: inneggiando ad Allah e ai tagliagole dello Stato islamico hanno così devastato televisori, letti, rubinetti e termosifoni. Fortunatamente non è rimasto ferito il personale che è dovuto intervenire in assetto antisommossa. Grazie alla professionalità della polizia penitenziaria non è stato necessario utilizzare la forza, ma al termine di una serrata trattativa la situazione è tornata alla normalità.

Nella sezione A del carcere piacentino sono recluse quindici persone: un solo italiano e quattordici magrebini. Inneggiando all'Isis, ad Allah e al jihad, due detenuti nordafricani hanno dato il via a una rivolta che ha devastato l'intera area detentiva rompendo telecamere, suppellettili e tutto quanto era possibile distruggere. "A un certo punto - spiegano Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso del Sappe - uno di loro ha impugnato l'idrante ed ha riempito la sezione di acqua, fino a farla arrivare al piano di sotto". Per sedare la rivolta, che ha causato circa 20mila euro di danni, sono stati richiamati in servizio quindici agenti, che sono entrati nella sezione con caschi e scudi, ma senza manganelli, non reperibili in quel momento.

"Uno dei due magrebini che hanno dato il via all'assalto - denuncia il Sappe - aveva già inneggiato dopo la strage di Parigi". Eppure nessuno ha mosso un dito. Adesso il sindacato ha chiesto l'intervento del Guardasigilli Andrea Olando. Nelle carceri italiane ci sono oltre 10mila detenuti di fede islamica. Di questi almeno 300 sono monitorati per aver manifestato la propria adesione ai fenomeni di radicalizzazione. I due detenuti, al momento dei fatti, sembra che fossero anche ubriachi. "La sezione A del carcere di Piacenza vede reclusi detenuti facinorosi, che si sono già resi responsabili di altri fatti simili a quelli avvenuti ieri - denuncia il Sappe - la cosa gravissima è che questi detenuti beneficiano del regime aperto, come coloro che si comportano bene".

La direzione del carcere si è subito affrettata a smontare la ricostruzione dela polizia penitenziaria assicurando che "nessuno ha inneggiato l'Isis". Ma Matteo Salvini stigmatizza duramente l'accaduto. "Ci stiamo portando 'bombe umane' in casa e tutti tacciono - tuona il leader della Lega Nord - io non mi arrendo: mandiamoli in galera, ma a casa loro".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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