Denuncia singola e collettiva del nazismo maomettano

Denuncia singola e collettiva del nazismo maomettano

Messaggioda Berto » gio mar 10, 2016 7:47 am

Maometto (santo o criminale terrorista ?) - Maometo (on santo o n criminal terorista ?)
viewtopic.php?f=188&t=2030

Islam è religione di guerra e violenza non di pace
viewtopic.php?f=188&t=2024
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 0147022373

La guerra di religione di Maometto e del suo Corano
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 0147022373
Maometto il "profeta" fondatore dell'Islam, è stato il primo terrorista islamico (guardare i detti e i fatti della Sunna e la biografia di Maometto la Sira): 100 guerre di razzia contro gli altro credenti che lui chiamava corrotti, idolatri, miscredenti, infedeli, di cui 27 partecipate di persona e 73 da lui ordinate ed eseguite dai suoi seguaci. Se mi sbaglio sul numero, ditemelo che correggo, grazie.


Umma xlamega
Ixlam come mafia rełijoxa
viewtopic.php?f=188&t=2222


Fradełansa muxlim - Fratellanza mussulmana
viewtopic.php?f=188&t=2027


Nasixmo xlamego: ła dhimitudene
viewtopic.php?f=188&t=2211
La dhimmitudine è una condizione di grave discriminazione che viola i Diritti Umani Universali e che rende la dottrina islamica una ideologia e pratica politico-religiosa razzista, peggiore del nazismo.
Ixlam paganexemo eidolatra de l'oror e del teror.
Islam il paganesimo idolatra de l'orrore e del terrore


Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Arabia.jpg

L'Europa non è islamica, non ha alcuna radice islamica; esistono alcuni territori islamizzati con la violenza nel passato che sono fonte secolare di conflitti. Le invasioni islamiche in Spagna, Sicilia, Grecia, Malta, Macedonia sono state tutte rigettate per l'incompatibilità profonda con la storia e la cultura europea. L'Islam di Maometto, del Corano, di Allah, del Califfato, dell'umanità schiava di D-o, dell'orrore e del terrore, della sharia, del velo e del burka, della mancanza di rispetto per le altre religioni e per i Diritti Umani Universali non ha nulla da insegnare agli europei, ai cristiani, agli ebrei, ai buddisti, agli atei, agli agnostici, agli aidoli. Non c'è nulla nell'Islam che possa arricchire la cultura europea e gli europei, piuttosto l'Islam è un grave pericolo per la cultura, la vita, la pace, il progresso, il benessere dell'Europa e delle sue genti.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » gio mar 10, 2016 9:01 am

Corano e Mein Kampf a confronto ?!

https://m.facebook.com/catenaumana/post ... 0309551152

Vediamo quanto i miei segnalatori fidati democratici mi fanno durare la domanda che è: Cosa ne pensate
Nel corso di una discussione su Pedestrian Infidel un commento paragonò Mein Kampf, il manifesto di Mr. Hitler che risale ad 80 anni fa, al “santo fra i santi” Corano dei musulmani. Nei commenti successivi si notavano le notevoli similitudini tre i due scritti, a dire la verità le somiglianze non sono solo epidermiche ed i valori sono stati esaminati con maggiore profondità. Uno sguardo approfondito dei fatti rivela che l'Islam (non l'islamismo) ed il nazismo sono ideologie affini con molti, molti punti in comune.
Cominciamo con i titoli. Il titolo stesso del tomo del Signor Hitler in inglese significa "La mia battaglia". Qualcuno potrebbe persino intitolare il libro “Il mio Jihad", questo termine islamico avrebbe lo stesso identico significato. "Kampf" nel contesto ideologico nazista; e “Jihad” in quello islamico sono quasi identici. Ciò che diventa invece più difficile spiegare è perché ancor oggi “Mein Kampf” è ancora, in termini di vendite, il miglior best seller in tutto il mondo islamico, anche presso quei paesi islamici che si definiscono moderati come la Turchia.
Ma le similitudini tra Corano e Mein Kampf non si finiscono qui. Vanno ben oltre. Alcuni blogger e i Combattenti per la Libertà sul blog Joshua Pandit le ha evidenziate attraverso un eccezionale, illuminante lista di quanto Islam e Nazismo siano veramente simili:
Il Mein Kampf dichiara che i tedeschi sono la razza umana superiore e che la Germania è destinata a governare il mondo, e dominare tutte le altre razze e nazioni.
Il Corano dichiara che l'Islam e i musulmani sono superiori e che l'Islam ha ricevuto il mandato divino di governare il mondo e dominare tutte le altre razze, fedi e nazioni.
Il Mein Kampf afferma che la nazione tedesca deve avere il controllo su ogni aspetto della vita. Dice che ogni individuo deve essere sottomesso allo Stato.
Il Corano sostiene che l'Islam e la Sharia devono avere il controllo su ogni aspetto della vita. Dice che tutti gli individui debbono sottomettersi all'Islam.
Il Mein Kampf sostiene che i tedeschi hanno il dovere di reclamare con qualsiasi mezzo il posto che Dio ha assegnato loro. Pone la lealtà verso il Popolo (inteso come razza) al di sopra ogni considerazione etica.
Il Corano sostiene che i musulmani hanno il dovere di combattere la Jihad e di far avanzare la dominazione dell'Islam sulla terra (Dar Islam e dar Harb) con qualsiasi mezzo. Pone la lealtà nei confronti dei musulmani (Umma) e dell'Islam al di sopra ogni considerazione etica.
Il Mein Kampf sostiene la superiorità dell'uomo sulla donna e che il ruolo femminile dovrebbe limitarsi alla procreazione, la cucina e la casa.
Il Corano sostiene che gli uomini sono superiori alle donne e che il ruolo delle donne dovrebbero limitarsi alla procreazione, la cucina e la casa. (…)
Il Mein Kampf dice che gli omosessuali sono una “razza di traditori” e che dovrebbero essere condannati a morte (Infatti molti morirono nei campi di concentramento)
Per il Corano gli omosessuali non sono graditi ad Allah e dovrebbero essere condannati a morte.
Il Mein Kampf illustra in modo dettagliato il programma per la conquista del mondo, senza dimenticare di spiegare come sopprimere e dominare i popoli vinti dalla razza tedesca. Le ricchezze e le proprietà delle persone appartengono di diritto ai tedeschi ed il diritto di vita di queste persone dipende dai tedeschi. Gli stati non tedeschi non hanno alcun diritto legale o civile.
Il Corano spiega in modo dettagliato il programma per la conquista del mondo, incluso il modo di sopprimere e dominare i popoli dominati dai musulmani. Le ricchezze e le proprietà delle persone appartengono di diritto ai musulmani ed il diritto di vita di queste persone dipende dai musulmani. Gli stati non tedeschi non hanno alcun diritto legale o civile. (A dire il vero, molto di ciò trova fondamento nella Hadith e nella Sunna, ma entrambi derivano essenzialmente dal Corano, insieme con tutti gli altri aspetti della Sharia)
Il Mein Kampf divide il mondo in “terra tedesca” e territorio nemico. I paesi in cui vivono i tedeschi o quelle terre che un tempo appartenevano ai tedeschi appartengono a pieno diritto alla Germania e la Germania è legittimata a riaverli, con qualsiasi mezzo necessario.
Il Corano divide il mondo in “Dar al Islam” (terre governate dai musulmani) e territorio nemico (Dar al Harb). I paesi in cui vivono musulmani o quelle terre che un tempo appartenevano ai musulmani a pieno diritto appartengono al Dar al Islam e i musulmani sono legittimati a riaverli, con qualsiasi mezzo necessario.
Il Mein Kampf accusa gli ebrei dei mali della società e sostiene che essi debbono essere sterminati.
Il Corano accusa gli ebrei dei mali della società e sostiene che essi debbono essere sterminati (“Nel giorno del giudizio le rocce e gli alberi grideranno: musulmano! Dietro di me è nascosto un ebreo! Vieni e fallo spar
Aggiorna: sparire!”).
Islam e Nazismo. Maometto ed Hitler. E' chiaro come il sole, sono della stessa stoffa PS più o meno personalmente nn li vedo messi meglio....a voi la scelta !! io son più antifascio di voi credetemi.. in ogni aspetto dove esso si travesta...sto Demonio !!
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » gio mar 24, 2016 8:38 pm

Austria, la proposta: rendere l'islam illegale
Luca Steinmann - Gio, 24/03/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/aus ... 38914.html

A lanciare l'idea è Wolfgang Fellner, uno dei più importanti editori nazionali, che suggerisce di reagire agli attentati di Bruxelles con un divieto religioso. "Deve essere permessa la discussione sul fatto che l'Islam in quanto tale possa essere reso fuori legge in Europa" ha scritto in un editoriale.

Fellner, editore del giornale Oesterreich e di diversi canali radiofonici, scrive: "Con tutto il rispetto per la libertà di culto e per i tanti, pacifici e simpatici sostenitori dell'Islam che vivono da noi in Austria: la linea di demarcazione tra l'Islam pacifico e il terrore in nome dell'Islam sembra essere scomparsa". All'interno delle moschee e degli asili verrebbe "insegnato predicat e diffuso il terrore".

Gli attentati di Bruxelles avrebbero dimostrato come le autorità europee non siano in grado di arginare il fenomeno. "L'Europa deve rendere la guerra al terrore molto più efficente, meno burocratico e favorendo la cooperazione tra le polizie nazionali. Per questo invita l'Unione europea, gli Stati Uniti, la Nato e la Russia a radere al suolo lo Stato islamico in Siria e Iraq. "Deve finalmente avvenire, per quanto tempo il mondo starà ancora a guardare?"
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » mer giu 22, 2016 9:32 pm

Taslima Nasreen : Je me sens la responsabilité de dénoncer l'islam
Waleed Al- Husseini

https://la-voie-de-la-raison.blogspot.c ... sreen.html

L’auteure Bengalie en exil Taslima Nasreen appelle à juguler le fondamentalisme religieux, affirmant que la critique de la religion n’est pas la chasse gardée des seuls intellectuels non-musulmans.
Née au Bengladesh en 1962, d’abord médecin gynécologue exerçant dans un hôpital public, puis écrivain, Taslima Nasreen est menacée par les fondamentalistes islamiques à la suite de la publication de son premier roman Lajja (La Honte), qui dénonce l’oppression dans laquelle vit la communauté indoue au Bengladesh.
Humaniste, féministe, et laïque, elle reçoit des prix prestigieux, parmi lesquels le Prix « Saharov pour la liberté de pensée », décerné par le Parlement européen en 1994, tandis que des fondamentalistes brûlent ses livres et réclament sa pendaison. Cette même année, Taslima Nasreen fuit son pays après qu’une fatwa a été lancée contre elle pour avoir critiqué l’Islam au Bengladesh. Elle vit depuis en exil.
Quelques publications : 1993 : « La Honte » – 1998 : « Un destin de femme » – 2003 : « Vent en rafales » – 2005 : « Rumeurs de haine » – 2008 : « De ma prison »


Pourquoi est-il important pour vous d'évoquer à nouveau la condition des femmes musulmanes?

Partout dans le monde, les femmes sont opprimées par les religions, les coutumes, les traditions. Mais là où elles souffrent le plus de nos jours, c'est dans les pays islamiques. L'Occident a instauré la laïcité, la séparation des Eglises et de l'Etat, alors que dans la plupart des pays musulmans les femmes sont toujours sous le joug de sept cents ans de charia. Des millions de femmes endurent de terribles souffrances.
Elles sont enfermées, brûlées, lapidées à mort... Venant d'une famille musulmane, je me sens la responsabilité de dénoncer l'islam, car les femmes qui y sont soumises n'ont ni les droits ni la liberté qu'elles devraient avoir. On leur a inculqué depuis des siècles qu'elles étaient des esclaves pour l'homme, qu'elles devaient suivre le système que les hommes ou Dieu ont créé. Sous la charia, les femmes sont considérées non pas comme des êtres humains, mais comme des objets sexuels, des êtres de seconde classe. Nous n'avons pas besoin de cette loi, il faut la combattre!

De quelle façon votre propre vie illustre-t-elle cette condition féminine? En êtes-vous un bon exemple?
Je le suis. J'ai vécu dans une société dominée par les hommes. Toute mon enfance, j'ai beaucoup souffert, surtout parce que la tradition m'interdisait de sortir. Je devais rester à la maison, pour aider ma mère.
Celle-ci n'était pas la seule à être opprimée. Toutes les femmes l'étaient: mes tantes, mes voisines... A l'époque, je ne voyais pas cela comme de l'oppression, mais comme le fruit de la tradition. Je ne comprenais pas que l'islam était l'outil du système patriarcal. Je vivais dans une société musulmane, dans une famille musulmane, et j'avais l'habitude de voir les femmes enveloppées dans leur burqa de la tête aux pieds, se faire battre par leur mari, qui pouvait être polygame ou qui divorçait quand il le voulait.
Je pensais alors que, peut-être, ces hommes agissaient mal, que sûrement l'islam ne permettait pas de telles choses.

C'est en lisant le Coran que vous avez vu les choses différemment?
Oui. C'est ma mère qui m'a enseigné le Coran. J'avais aussi un maître qui venait à la maison m'apprendre l'arabe pour que je puisse déchiffrer le texte, sans que je le comprenne vraiment. Souvent, les femmes ne savent pas ce que dit le Coran, car le texte est écrit en arabe, et dans beaucoup de pays non arabophones on déchiffre l'arabe sans comprendre le sens des versets...
Mais, à 14 ans, je suis tombée sur un Coran traduit en bengali, et j'ai comparé plus de 12 traductions bengalies différentes... A ma grande surprise, j'ai compris que c'était bien Allah qui déclarait les femmes inférieures, qui prônait la polygamie, le divorce uniquement pour les hommes, le droit de battre leurs épouses, l'interdiction faite aux femmes de porter témoignage en justice, l'inégalité en matière d'héritage, le port du voile...
Oui, Allah permettait tout cela. J'ai compris que la condition des femmes musulmanes n'était donc pas un problème spécifique à la société bengalie, mais bien le fait de la loi d'Allah, une loi terrifiante, ou plus précisément de la loi que Mahomet avait faite au nom d'Allah... Lorsque j'ai tenté de critiquer l'islam au nom des femmes et de la justice, les fondamentalistes sont devenus fous; ils n'ont pas accepté de débattre, ils n'ont pas argumenté, ils ont seulement voulu me faire taire et me tuer. Ils ont décrété une fatwa que le gouvernement a cautionnée au lieu de les sanctionner. Ce n'était pas illégal, puisque le Coran dit que l'incroyant doit être tué: Allah le permet. Pour sauver ma vie, j'ai été forcée de me cacher et de quitter mon pays, sachant que beaucoup de gens me soutenaient mais ne pouvaient le dire
publiquement.

Est-ce vraiment le Coran qui est responsable, ou les fondamentalistes qui l'interprètent à leur manière?
Beaucoup de musulmans modernes disent que les fondamentalistes ont tort, que ces derniers ne représentent pas le vrai islam, et que celui-ci n'a jamais prescrit d'assassiner les incroyants. C'est faux! C'est bien l'islam, le vrai islam, l'authentique islam, qui prescrit de tuer les apostats et les incroyants. Cela est explicite dans le Coran.
Le Coran dit même que l'on peut tuer les juifs et les chrétiens et que, si on se lie d'amitié avec eux, Allah promet l'enfer.


Ne serait-il pas plus juste de dire qu'on y trouve des versets contradictoires?
Oui, mais c'est uniquement parce que, lorsque Mahomet n'avait pas le pouvoir, il recherchait des alliances politiques avec les non-musulmans. Il se voulait tolérant. Mais, dès qu'il eut le pouvoir, il changea radicalement et commença à parler de massacrer les non-musulmans... Si les fondamentalistes ont voulu me tuer, c'est parce qu'ils veulent vraiment appliquer le vrai islam. Ils sont l'islam authentique. Les musulmans qui souhaiteraient voir les femmes libérées sont en contradiction avec leur doctrine: Allah ne les aurait pas acceptés. Le Coran le dit clairement, et ce sont les paroles d'Allah lui-même: «Les hommes ont autorité sur les femmes du fait que Dieu a préféré certains d'entre vous à certains autres, et du fait que les hommes font dépense, sur leurs biens, en faveur de leurs femmes. Les femmes vertueuses sont obéissantes... celles dont vous craignez l'indocilité, avertissez-les! Reléguez-les dans les lieux où elles couchent! Frappez-les... (4.34).»


Que dit-il de la vie sexuelle des femmes?
L'islam considère la femme uniquement comme un objet sexuel, un objet sale comme de la merde, car le Coran dit textuellement: «Ô vous qui croyez, si vous êtes malade ou en voyage, si vous avez été en contact avec vos excréments ou que vous ayez touché une femme et que vous n'ayez pas d'eau, recourez à du sable [avant de prier] (4.43).» Il dit aussi: «Vos femmes sont un champ de labour pour vous. Venez-y comme vous voulez.» Donc, quand les hommes veulent et comme ils veulent! Que la femme veuille ou non, la question n'est jamais posée! Les hadith précisent que deux catégories de prières n'atteignent jamais les cieux: celles de l'esclave en fuite et celles de la femme qui se refuse la nuit à son mari...

Et le voile?
Il faut savoir que le voile existe uniquement parce que Mahomet était très jaloux de ses amis qui venaient lui rendre visite et regardaient Aïcha, sa femme. Il ne pouvait tolérer cela. C'est alors qu'il dit avoir reçu une révélation d'Allah lui disant que les femmes devaient se couvrir face au regard des hommes. Il imposa donc le voile à Aïcha, et par extension à toutes les femmes. Réalisez aussi que Mahomet a pris Aïcha pour femme quand elle avait 6 ans! Ce qui est, bien sûr, un abus d'enfant. Oui, je pourrais qualifier Mahomet d'abuseur d'enfant. Et le voile est, pour moi, le signe de la plus profonde oppression.


Réalisez-vous que vos propos peuvent être considérés comme choquants, voire insultants, pour l'islam?
Si c'est insulter l'islam que d'affirmer que le Coran est un texte oppressif, alors je peux insulter l'islam. Ce qui compte pour moi, c'est l'être humain, et non le texte. L'islam n'est pas une personne avec un c?ur et des sentiments. Ce n'est qu'une création humaine qui date de très longtemps. Je pense réellement que l'islam est une torture contre les femmes, une torture que nous devons combattre. Mon stylo est ma seule arme. Je ne me trouve pas spécialement radicale. Je dis seulement la vérité. Tout est écrit dans le Coran. C'est moi qui ai été choquée quand je l'ai lu pour la première fois, quand j'ai vu que des millions de gens croyaient encore à ce livre horrible. Comment est-ce possible si l'on croit aussi à l'humanisme? Je pense que toute personne consciente serait choquée comme moi.

Vous n'avez pas peur de parler ainsi?
Pourquoi aurais-je peur, puisque je dis la vérité? Même au Bangladesh, je parlais de cette manière, et je n'avais pas peur. Le Coran ne dit rien sur la réalité du monde, il ne permet pas la mise en ?uvre des droits de l'homme, de la démocratie, de la liberté d'expression. Il est plein d'idées fausses sur l'Univers.

Plutôt que la cause de l'oppression, le Coran ne serait-il pas un prétexte dont les hommes se servent pour conserver leur pouvoir sur les femmes?
C'est parce que le texte existe qu'ils peuvent s'en servir. Si ce texte n'était pas considéré comme provenant d'Allah, intangible pour tous les temps passés et à venir, alors le Coran ne serait pas important. En réalité, les fondamentalistes peuvent justifier leurs crimes du seul fait que ce texte est considéré comme saint.

Il n'y a donc rien à garder du Coran?
Non, parce que maintenant nous connaissons la modernité et les droits de l'homme. J'ajoute que, pour moi, il n'y a pas de conflit entre l'Islam et l'Occident, entre la chrétienté et l'islam; il existe plutôt un conflit entre sécularisation et fondamentalisme, entre pensée logique et pensée irrationnelle, entre innovation et tradition, passé et présent, modernité et antimodernité, entre ceux qui valorisent la liberté et ceux qui ne la recherchent pas. Je défends les musulmans partout où ils sont opprimés, en Inde ou ailleurs quand ils sont en minorité. Je suis contre la violence. La violence n'est jamais une solution. Je sais que la plupart croient en l'islam d'abord par ignorance et parce que les politiciens se servent de la religion pour les maintenir dans l'ignorance. Ce dont nous avons besoin, c'est d'une éducation éclairée. Il y a des siècles, des hommes ont créé l'islam. Le Coran peut être considéré comme un document historique. Je n'ai jamais dit qu'il fallait le détruire, pas plus qu'il ne faut détruire les hadith! On doit le prendre comme un élément de notre histoire passée, mais ne pas chercher à l'appliquer de nos jours.

Vous ne pouvez pas nier une certaine évolution de la condition des femmes. On n'est quand même plus au temps du Prophète!
Bien sûr. Mais l'essentiel ne change pas. Un exemple: au Bangladesh, avant 1962, un homme qui voulait divorcer devait simplement prononcer trois fois le mot «divorce» pour l'obtenir. Depuis la réforme de la loi islamique, il lui suffit d'écrire une simple lettre à l'autorité locale, et le divorce est prononcé. Où est la différence? Autre exemple: si un homme veut se marier une seconde fois, il doit demander la permission à sa première femme. En réalité, comme celle-ci continue à dépendre économiquement de son mari, elle n'a pas d'autre choix que d'accepter... De même, lapider une femme n'est plus légal au Bangladesh. Pourtant, cela arrive quotidiennement dans les villages, et les autorités laissent faire: les fondamentalistes répondent simplement qu'ils ne font que suivre la loi d'Allah. Pour moi, ces réformes n'ont aucun sens. Je veux une révolution.

Tout dépend des pays. Au Maghreb, par exemple, les jeunes femmes semblent plus libres que leurs mères.
Dans certains pays musulmans, il arrive que des femmes aient plus de liberté sexuelle, mais ce n'est pas grâce à l'islam. Si elles ont plus de liberté, c'est parce qu'elles l'ont prise! Aucune société ne la leur a accordée. Il reste que la majorité des femmes musulmanes a toujours peur et ne peut rejeter le système si facilement.

Que souhaitez-vous dire à toutes ces femmes?
Je voudrais leur faire comprendre qu'elles doivent lire le Coran avec un esprit clairvoyant pour y chercher une quelconque justice. Si elles ne la trouvent pas dans le texte (et elles ne la trouveront pas), elles devront cesser de suivre ces règles et commencer à se battre.
A chacune de trouver la manière de le faire. La mienne, c'est l'écriture.
Je veux simplement les encourager, leur dire que, si nous voulons être plus civilisés, nous ne pouvons plus suivre ces livres qui prescrivent l'inégalité. Je veux leur faire prendre conscience que, si elles n'entament pas leur propre libération, alors leurs filles souffriront, elles aussi. Peut-être que les femmes d'aujourd'hui ne verront pas l'avènement d'une société laïque de leur vivant, mais il est de leur devoir de la préparer pour les futures générations.
A celles qui ne se battent pas pour faire cesser l'oppression de ce système patriarcal et religieux, je dis: honte à vous! Honte à vous de ne pas protester, honte à vous de conforter un tel système! C'est difficile, car il existe une sorte de conspiration qui maintient les femmes dispersées et isolées (dans de nombreux pays musulmans, elles n'ont pas même le droit d'entrer dans les mosquées) et il est difficile pour elles de se rassembler... Mais, dorénavant, les femmes doivent conquérir leur indépendance économique. Elles doivent se battre pour vivre dans la dignité, en êtres humains.
Nous avons besoin maintenant d'une éducation laïque, nous avons besoin des Lumières.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » mar ago 16, 2016 6:43 am

L’islam va considerato un partito politico? L’esposto alla Procura di Belluno
15 Aug 2016
http://www.lindipendenzanuova.com/lisla ... di-belluno

di MASSIMO VIDORI – Il teologo islamista Samir Kalhil Samir ha avuto l’intuizione. Dei 5 pilastri sui quali si regge l’Islam, solo i primi 2 sono teologici:

– la testimonianza che non c’è altra divinità tranne Allàh e che Muhammad è il suo Apostolo (SHAHADA)
– l’esecuzione dell’adorazione(SALAH).

Gli altri 3 sono obbligatorie azioni concrete:
– il pagamento della imposta coranica (ZAKAH);
– il digiuno del mese di Ramadàn (SAWN);
– il pellegrinaggio alla Kaaba – Mecca, obbligatorio per chi può farlo (HAJJ)

Vi sono poi vincolanti indicazioni sul funzionamento della società islamica e sulla diffusione:

– legge coranica (SHARIA), che descrive precise modalità comportamentali e relative punizioni in caso di violazione

– guerra santa per la diffusione del’Islam (JIHAD).

E’ evidente che gli aspetti pratici che caratterizzano questo movimento, ne definiscono un vero e proprio programma politico di strutturazione sociale: roba da far impallidire molti partiti nazionali.

Il problema diventa tale quando gli islamici si insediano in comunità che li misurano col solo criterio della libertà di culto religioso.

Una domanda per riflettere: perché papa Francesco risulta talvolta contraddittorio o incomprensibile per la sua posizione nei confronti dell’islam? Perché egli ha armi poco efficaci nel confronto con un partito politico rivestito di religione.

Si deve quindi affiancare la risposta istituzionale: si applichino all’Islam le numerose leggi che regolano l’attività politica nella nostra società.

Non è accettabile che nel nome della libertà di confessione si lasci passare quello che è un chiaro progetto di cambiamento sociale, oltre che religioso.

Se analizzato in chiave politica, l’Islam propone usi che sono contrastanti con l’ordinamento attuale. La sharia è un codice che vuole sostituire i codici civile e penale. I metodi proposti per raggiungere il suo scopo sono illegali poiché il Corano esalta la violenza e la coercizione in molti passaggi. Tutto ciò legalmente si chiama eversione!

Mi si risponderà che bisogna interpretare tali scritti in base al contesto. Ne sono consapevole, ma quanti ne sono capaci? In talune sure si fa esplicito riferimento a guerra, morte, amputazioni, crocefissioni.

Il contesto che trovo imprescindibile è quello dell’attualità che riporta proprio di queste pratiche a dimostrazione che l’interpretazione del Corano è troppo spesso letterale.

Per questi motivi ho inoltrato un formale esposto alla Procura della Repubblica di Belluno.

Ho chiesto di valutare la posizione dei seguaci dell’Islam nella sua connotazione di partito politico. L’eventuale passaggio da filosofia religiosa ad apologia di reato deve essere valutato laicamente dallo Stato Italiano che deve chiarire quale sia la sua posizione a riguardo.

L’attività di contrasto alle attività criminose o terroristiche arriverà costantemente in ritardo se non verranno valutati e gestiti questi aspetti.
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » mar ago 16, 2016 7:51 pm

Denunciare l'Islam e i suoi complici in ogni paese e in ogni città; presso ogni tribunale e su ogni piazza, senza timore delle ritorsioni mafiose del nazismo islamico e senza riguardo per chi lo sostiene e difende come il Papa cattolico romano.

https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 1583887344
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » sab set 03, 2016 7:54 pm

Esposto sull’Islam di Indipendenza Veneta
Vidori si rivolge alla magistratura: «Niente contro questa religione ma la sharia non è il codice penale» di Gigi Sosso
03 settembre 2016

http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... 1.14052879

BELLUNO. Niente contro l’Islam. Ma contro alcuni suoi aspetti politici e sociali. Massimo Vidori di Indipendenza Veneta ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Belluno e a quella di Venezia, interpellando i procuratori Francesco Saverio Pavone e Carlo Nordio.

Lo scopo è quello di far valutare ai due magistrati la posizione dei seguaci dell’Islam nella sua connotazione di partito politico: «Quello che voglio capire è se siamo nel campo della legalità oppure no», premette Vidori, «non ho davvero niente contro chi professa una certa religione, a meno che non contrasti con i più normali criteri di convivenza civile, ma vorrei capire se ci siamo o non ci siamo, perché non ho dubbi che, in certi paesi islamici la sharia ricopre il ruolo che da noi è affidato al codice penale e a quello civile e aggiungo che, al di là degli aspetti più squisitamente religiosi, il Corano possa essere assimilato anche a un manifesto politico. Tra le sue sure, ci sono delle cose che in Occidente non possono certo essere tollerate. Per fare degli esempi, la legge del taglione o il fatto che certi reati possano essere puniti in maniera ancora più violenta con la crocifissione o la lapidazione. È legittimo tutto questo? Secondo me, no».

E allora chi dovrebbe perseguire la magistratura italiana? «Gli imam che propugnano questo tipo di ideologia intollerabile e inaccettabile, partendo dal presupposto che, in ogni caso, devono farlo in italiano e non in arabo, anche all’interno delle moschee. Vorrei sapere dalla magistratura se ci possono essere dei risvolti illegali in tutto questo. Se c’è qualcosa di eversivo, bisognerà fare qualcosa, perché gli ospiti dell’Italia devono per forza seguirne le leggi, al di là di quello che può dire il loro libro sacro».

Vidori fa un esempio molto forte: «Sono cittadino italiano e devo sottostare alla legge del Paese. Allo stesso tempo, sono un indipendentista, non per questo mi sognerei mai di bruciare tutte le bandiere tricolori, che sventolano davanti ai palazzi pubblici. È evidente che, se facessi una cosa del genere, sarei incriminato. Lo stesso dovrebbe valere per chi pensa di poter venire in Italia e continua a pensare che si possa applicare la
sharia. Questo non può essere, ecco perché mi sono rivolto a due magistrati di grande esperienza, dai quali mi aspetto di avere delle risposte. So che non sono il solo a pensarla in questa maniera e credo che una risposta da chi è il garante delle leggi sarebbe molto illuminante per tutti».
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » ven set 09, 2016 2:46 am

Imam infanga la Costituzione: "Rifiuto la cittadinanza italiana"
Un musulmano di 33 anni, imam nella Comunità islamica di Treviso, è stato espulso per "motivi di sicurezza". Si è riufiutato di giurare per il conferimento della cittadinanza italiana
Gabriele Bertocchi - Gio, 08/09/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 04628.html

Un musulmano di 33 anni, segretario della Comunità islamica di Treviso, oltre che imam supplente, in assenza del titolare, è stato espulso per motivi di sicurezza dello Stato.

La decisione è stata presa dal Ministero dell'Interno dopo che l'uomo si è rifiutato di giurare per la cittadinanza. La giustificazione? I principi della nostra Costituzione sono un insieme di peccati per l'islam.
"La Costituzione è incompatibile con i precetti islamici"

L'imam, originario di Casablanca, è stato espulso dall'Italia, come comunicato in una nota del Ministro dell'Interno Angelino Alfano, con un volo da Fiumicino. Il Ministro inoltre ha illustrato i motivi che hanno condotto all'espulsione del musulmano di origine marocchina: "Questa persona si era rifiutata di prestare giuramento per il conferimento della cittadinanza italiana. Decisione, questa, maturata sulla base del convincimento secondo cui c'è piena incompatibilità tra l'osservanza dei precetti salafiti e la fedeltà alla Repubblica, laddove la nostra legislazione sarebbe portatrice di valori inaccettabili per un musulmano vero: un insieme di peccati su peccati come, per esempio, la parità tra uomo e donna".

"In linea con questi sentimenti di avversione verso le nostre regole - prosegue la nota firmata da Alfano - ha disprezzato i principi fondanti la nostra Costituzione e ha invitato persino i suoi familiari e i suoi conoscenti a rifiutare la cittadinanza italiana, proprio come lui aveva fatto". Con queste espulsione, come fanno notare dal Ministero dell'Interno, dal 2015 sono 12 gli imam espulsi, come riportato da Il Messaggero.
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » mar set 27, 2016 10:22 pm

MAGDI CRISTIANO ALLAM (Il Giornale, 25 settembre 2016)

https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 51748835:0

Denuncio il governo italiano perché sta perpetrando il crimine massimo di sostituire la popolazione italiana con una umanità meticcia, ponendo fine alla nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, promuovendo un'auto-invasione di centinaia di migliaia di clandestini, che sono prevalentemente maschi africani, mediorientali e asiatici tra i 20 e i 30 anni, all'apice della fertilità maschile, così come sono prevalentemente musulmani orientati a sottometterci all'islam.

Denuncio il governo italiano per discriminazione e razzismo nei confronti degli italiani stessi, perché mentre non si aiutano le famiglie, le madri e i giovani italiani per metterli nella condizione di rigenerare la vita sostenendo che non ci sarebbero risorse adeguate, si elargiscono risorse illimitate per insediare in Italia il maggior numero possibile di giovani stranieri garantendo loro gratuitamente vitto, alloggio, vestiario, sanità, istruzione, sigarette, ricarica del cellulare, due euro e mezzo al giorno per le spese personali.

Chiariamo innanzitutto che questi giovani sono clandestini, perché giuridicamente ovunque nel mondo chiunque si presenta alla frontiera senza regolari documenti d'identità e visto d'ingresso è un clandestino. Non sono migranti, perché “migrante” è un termine neutro, gli uccelli migrano, ma le persone depositarie di un'identità nazionale e che si trasferiscono in uno Stato estero, o sono regolari o sono clandestini. Non sono immigrati, perché ovunque nel mondo gli immigrati si trasferiscono in un altro Stato per lavorare, mentre questi clandestini non hanno intenzione di lavorare né noi chiediamo loro di lavorare. Non fuggono dalla povertà considerando che le Procure siciliane dicono che mediamente quelli che salgono a bordo dei gommoni provenienti dalle coste libiche pagano tra i 1.250 e i 3.500 euro a testa. Non fuggono dalla guerra, sono giovani abili di sana e robusta costituzione, se ci fosse la guerra nei loro paesi dovrebbero restare lì a combattere. Tutto fa ritenere che questi giovani sono da noi stessi concepiti e sfruttati come lo strumento biologico per la rigenerazione della vita in seno alla nostra società accoppiandosi con le donne italiane.

Il Ministero della Salute ha recentemente comunicato che se gli italiani non faranno figli più di quanti non se ne facciano attualmente, nel 2050, tra soli 34 anni, ben l'84% degli italiani saranno anziani inattivi. Questo significa che non solo non ci saranno più i soldi per pagare le pensioni, ma non ci saremo più noi italiani e non ci sarà più la nostra civiltà. Se il governo avesse a cuore la sorte degli italiani e l'interesse nazionale, dovrebbe proclamare immediatamente l'emergenza demografica, investire tutte le risorse disponibili per promuovere la crescita della natalità degli italiani, per salvaguardare la nostra società e difendere la nostra civiltà.

Ma se all'opposto il governo, con il conforto della Chiesa di Papa Francesco, dell'Unione Europea, degli Stati Uniti, delle Nazioni Unite, del Fondo Monetario Internazionale, della grande finanza speculativa globalizzata che è il vero potere forte che domina il mondo, anziché sostenere la crescita della natalità degli italiani favorisce l'auto-invasione di clandestini prevalentemente giovani, maschi e islamici, significa che sta deliberatamente perpetrando il crimine della condanna a morte della nostra società. Condividiamo questa denuncia. Mobilitiamoci per porre fine a questo crimine, non rendiamoci complici dell'eutanasia della nostra civiltà.
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Re: Denounça ognoła o d'anseme del nasi-rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » dom dic 04, 2016 8:49 am

Chi siamo e perche’ questo sito

https://buseca.wordpress.com/islam-la-r ... -fanatismo

Siamo persone che operano nel nome del Vangelo e sono particolarmente devote alla figura di Gesù.
Abbiamo deciso di creare questo (modestissimo !) sito perché siamo piuttosto preoccupati della malainformazione che riguarda l’Islam ed il Corano.

Sempre più spesso si sente ripetere che, in nome della tolleranza, è necessario accogliere nel nostro paese anche i precetti dell’Islam, non ostacolando in nessun modo il diffondersi di questa religione, ecc. Sempre più spesso si sente ricordare che il Corano non incita alla violenza o alla guerra santa, e che gli integralisti male interpretano la loro bibbia, distorcendone il significato.
La realtà, purtroppo, è un’altra.

Sorvolando sulle migliaia di missionari cristiani che si sono fatti ammazzare e torturare in questi ultimi 2.000 anni per diffondere il cristianesimo, vorremmo fare alcune considerazioni.
Non è vero che più si conosce l’Islam e più ci si rende conto della sua innocenza. E’ semmai vero il contrario, ossia piu’ si conosce l’argomento, e piu’ ci si rende conto di quanto siano gravi i problemi dell’integralismo all’interno dei questa religione. Basta approfondire l’argomento e si capisce il perché delle continue stragi che avvengono nel mondo ad opera degli integralisti, delle condanne alla lapidazione effettuate non da terroristi, ma da tribunali legalmente riconosciuti, dell’approvazione delle mamme palestinesi agli atti terroristici suicidi dei propri figli, degli attentati dell’11 settembre 2001, della condanna a morte dello scrittore Sulman Rushdie per i “versetti satanici” (anche questa effettuata non da terroristi, ma dal governo iraniano), ecc.

Quello che noi contestiamo al mondo islamico è di non aver mai preso le distanze, in maniera credibile, dai fanatici integralisti. Persino in occasione dei fatti di New York e Washington, quando ci si aspettava una condanna chiara e decisa, i cosiddetti “moderati” non hanno fatto sentire la loro voce. Anzi, quelle poche voci che si sono alzate sono state di plauso per i terroristi.

Per comprendere quanto sia discutibile la visione della vita sociale da parte dell’Islam basta guardare alla posizione delle donne e degli omossessuali in vari paesi musulmani: le une considerate poco sopra il bestiame, gli altri con la prospettiva di finire in carcere o, nelle peggiori delle ipotesi, giustiziati (l’omosessualità è punita con la pena di morte in Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria, Somalia. In Pakistan è previsto il carcere a vita). E non ci riferiamo a regimi integralisti come era quello dei talebani afghani, ma bensì a Stati come Egitto, Arabia Saudita, Siria, ecc. In nessun paese a maggioranza musulmana le altre minoranze religiose (cristiani compresi) godono degli elementari diritti di liberta’.

Se analizziamo, poi, alcune statistiche ufficiali, possiamo vedere come il fanatismo islamico sia molto piu’ diffuso di quanto si pensi.
In tre paesi musulmani come Turchia, Marocco e Pakistan le persone ostili ai cristiani sono, rispettivamente, il 52%, 73% e 62%. E nei riguardi di Osama BinLaden ?
Le opinioni sono favorevoli per il 65% in Pakistan, il 55% in Giordania ed il 45% in Marocco.
Negli USA, invece, duramente colpiti dal terrorismo islamico, le persone ostili ai musulmani sono solo il 30% circa. In Francia e Gran Bretagna le persone favorevoli ai musulmani sono addirittura quasi il 70%. (dati tratti da Tempi.it)

E in Italia c’è chi vorrebbe fondare il Partito Islamico Italiano, per richiedere di poter usufruire dell’8 per 1000 in sede di dichiarazione dei redditi. Perché poi creare un partito, quando in Italia vige gia’ la liberta’ di culto ? E questo 8×1000, non e’ che andra’ poi a finanziare gruppi terroristici ? In Italia vi sono piu’ di 400 moschee, quante di queste sono totalmente estranee ad attivita’ di fanatici integralisti ? Chi vorrebbe fondare questo partito, inoltre, tale Adel Smith, è noto per le sue battaglie contro i crocefissi nelle scuole e negli ospedali (“quel cadaverino nudo è osceno”) e per non ritenere Osama Bin Laden responsabile degli attentati dell’11 settembre 2001. Non c’è male come presentazione…

Mentre noi, in nome della tolleranza, accettiamo di buon grado il diffondersi dell’Islam anche a casa nostra, loro, nei paesi arabi, si comportano spesso nel modo opposto, non permettendo ad un cristiano nemmeno di andare in giro con un crocefisso al collo. La tolleranza deve essere da ambo le parti, altrimenti la nostra deve essere chiamata semplice arrendevolezza.

Lo stesso Cardinal Biffi, Arcivescovo di Bologna, lanciò l’allarme sulla crescente “pressione” islamica verso la nostra societa’. Il 30/9/2000 (quindi un anno prima degli attentati dell’11/9/2001, e da allora la situazione e’ solo peggiorata), ad un convegno organizzato dalla Fondazione Migrantes, dichiarò che « Lo Stato dovrebbe consentire ai mussulmani in Italia, sul piano delle istituzioni da autorizzare, solo ciò che nei Paesi mussulmani è effettivamente consentito agli altri. […] Lo Stato, se e’ davvero interessato a promuovere le liberta’ umane, faccia laicamente quello che la Chiesa, impegnata dal Vangelo e coerentemente preoccupata della carita’ (“prima ancora” dell’evangelizzazione), non può fare: adottare il “piccolo strumento” della reciprocita’ come pressione dell’Islam. La Chiesa può solo rivolgere appelli alla liberta’ religiosa nei Paesi islamici, ma “chiedere serve a poco”. […] Nella stragrande maggioranza, vengono da noi risoluti a restare estranei alla nostra “umanita’”, individuale e associata, vengono ben decisi a rimanere sostanzialmente “diversi”, in attesa di farci diventare tutti sostanzialmente come loro.»
E se un Cardinale decide di affermare certe cose, ben consapevole del ‘peso’ delle proprie parole, significa che la situazione inizia ad essere veramente preoccupante.

Concetti confermati in data 29/11/05 anche dal Consiglio episcopale permanente nel documento ”Rispettare la vita”, dove si legge una chiara presa di posizione contraria ai matrimoni fra coppie miste islamo-cristiane: ”L’esperienza maturata negli anni recenti -dice la nota della Cei- induce in linea generale a sconsigliare o comunque a non incoraggiare questi matrimoni”. In generale, afferma il documento ”Le coppie miste di cattolici e musulmani che intendono oggi formare una famiglia, alle difficolta’ che incontra una qualsiasi altra coppia, devono aggiungere quelle connesse con le profonde diversita’ culturali e religiose”. (Adnkronos del 29/11/05)

Elenchiamo qui di seguito alcuni versetti del Corano che definire terribili e’ dire poco, e che spiegano la scia di sangue che da 1.500 anni caratterizza l’Islam. E dimostrano come non ha senso parlare di “male interpretazione del Corano”. Il Corano, infatti, per i musulmani, rappresenta la parola di Dio alla lettera, e non può essere interpretata, come avviene invece per la nostra Bibbia. (“Recita quello che ti è stato rivelato del Libro del tuo Signore. Nessuno può cambiare le Sue parole e non troverai, all’infuori di Lui, alcun rifugio.” (Sura 18;27))

«In verita’, coloro che avranno rifiutato la fede ai nostri segni li faremo ardere in un fuoco e non appena la loro pelle sara’ cotta dalla fiamma la cambieremo in altra pelle, a che meglio gustino il tormento, perché Allah e’ potente e saggio» (Sura 4:56).

“La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra e’ che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li tocchera’ in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso” (Sura 5;33)

“Uccidete gli infedeli ovunque li incontriate. Questa e’ la ricompensa dei miscredenti.” (Sura 2:191)

“Vi e’ stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite. E’ possibile che abbiate avversione per qualcosa che invece e’ un bene per voi, e può darsi che amiate una cosa che invece vi e’ nociva. Allah sa e voi non sapete. ” (Sura 2:216).

«Instillerò il mio terrore nel cuore degli infedeli; colpiteli sul collo e recidete loro la punta delle dita… I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! … Non siete certo voi che li avete uccisi: e’ Allah che li ha uccisi» (Sura 8:12-17).

«Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti» (Sura 8:65).

«Quando poi saranno trascorsi i mesi sacri ucciderete gli idolatri dovunque li troviate, prendeteli, circondateli, catturateli ovunque in imboscate! Se poi si convertono e compiono la Preghiera e pagano la Decima, lasciateli andare» (Sura 9:5).

«Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verita’, finche’ non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.
Dicono i giudei: “Esdra e’ figlio di Allah”; e i cristiani dicono: “Il Messia e’ figlio di Allah”. Questo e’ ciò che esce dalle loro bocche. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!» (Sura 9:29-30).

«O voi che credete! Se non vi lancerete nella lotta, Allah vi castighera’ con doloroso castigo e vi sostituira’ con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocerGli in nessun modo» (Sura 9:39).

«[gli ipocriti e i miscredenti] Maledetti! Ovunque li si trovera’ saranno presi e messi a morte.» (Sura 33:61).

«Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri» (Sura 47:4).

E questi soprariportati sono solo un esempio. Di versetti che inneggiano alla violenza e alla guerra il Corano e’ pieno.
D’altronde ci sara’ pure una ragione se esistono solo fanatici integralisti islamici, e non anche cattolici, buddisti od induisti….

A questo punto ci sorge spontanea una domanda. Chi, sui ‘mass media’, afferma che il Corano predica solo amore e tolleranza, lo fa in malafede o per manifesta ignoranza ?

Alcuni ribattono che anche nella Bibbia vi sono altrettanti brani piuttosto discutibili. Questo e’ parzialmente vero per il Vecchio Testamento, ma questi versetti (non paragonabili comunque per numerosita’ e violenza al Corano) sono stati banditi nel Nuovo Testamento e nel Vangelo. La Bibbia, in buona sostanza, ha subìto una evoluzione in positivo, all’opposto del Corano, dove molti di questi versetti sono stati aggiunti nel corso dei secoli.
E a parte ciò, rimane comunqe il fatto che sono musulmani quelli che fanno stragi tra donne e bambini in nome del loro Dio, non i cristiani (o perlomeno non da 800 anni a questa parte).

Altri affermano invece che e’ il Corano stesso a vietare l’omicidio ed il suicidio. In realta’ il Corano punisce l’omicidio, sì, ma di un altro islamico, non di un infedele. E’ infatti lecito uccidere chi minaccia l’Islam. Come e’ vero che il Corano punisce il suicidio, sì, ma solo quello fine a sé stesso, non il suicida che si immola per difendere Allah.

Altri versetti riguardano specificatamente la posizione d’inferiorita’ della donna, l’obbligo di essere velate, le punizioni corporali per i comportamenti immorali e l’intolleranza religiosa, nonchè il premio per chi muore combattendo i nemici di Allah:

“…Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri, in base alle buone consuetudini, ma gli uomini sono superiori . Allah e’ potente, e’ saggio.” (Sura 2:228)

“Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate piu’ nulla contro di esse. Allah e’ altissimo, grande.” (Sura 4:34)

“E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne. E non battano i piedi sì da mostrare gli ornamenti che celano.” (Sura 24:31)

“O Profeta, di’ alle tue spose, alle tue figlie e alle donne dei credenti di coprirsi dei loro veli, così da essere riconosciute e non essere molestate . Allah e’ perdonatore, misericordioso” (Sura 33:59)

“Le vostre spose per voi sono come un campo . Venite pure al vostro campo come volete….” (Sura 2:223)

“Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due femmine. … Questo e’ il decreto di Allah. In verita’ Allah e’ saggio, sapiente” (Sura 4:11).

“Flagellate la fornicatrice e il fornicatore , ciascuno con cento colpi di frusta e non vi impietosite [nell’applicazione] della Religione di Allah, se credete in Lui e nell’Ultimo Giorno, e che un gruppo di credenti sia presente alla punizione.” (Sura 24:2)

“Tagliate la mano al ladro e alla ladra, per punirli di quello che hanno fatto e come sanzione da parte di Allah. Allah e’ eccelso, saggio.” (Sura 5:38)

“O voi che credete, non sceglietevi per alleati ebrei e cristiani, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati e’ uno di loro.” (Sura 5:51).

“Chi vuole una religione diversa dall’Islàm, il suo culto non sarà accettato.” (Sura 3:85)

“O voi che credete, combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con i timorati.” (Sura 9-123)

«Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l’altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso, daremo presto ricompensa immensa.» (Sura 4:74)

Non scordiamoci, inoltre, che in un paese come l’Arabia Saudita le donne non possono avere proprieta’, avere un conto in banca, richiedere personalmente il passaporto o la carta d’identita’ (deve farlo il marito/padre/fratello), andare all’estero od entrare in un ministero o in posta se non accompagnate da un uomo, lavorare se non nella sanita’ ed educazione.

Affibiarci l’etichetta di razzisti sarebbe superficiale e sbagliato. Queste nostre paure le nutriamo solo per l’Islam, e non anche per buddisti, induisti, ecc.
Qualcuno giudica l’Islam una religione illiberale, intollerante e violenta. Noi, anche se non ci permettiamo di esprimere giudizi così categorici, esprimiamo comunque viva apprensione per la deriva integralista di questa religione e la mancanza di una voce forte e pulita dell’Islam moderato. Vorremmo che anche l’Islam praticasse concretamente i precetti della tolleranza verso gli altri come gia’ fanno tutte le altre religioni.

Non dimentichiamoci inoltre che e’ ingenuo ridurre il fenomeno del fanatismo ad una ristretta cerchia di persone. Un recente sondaggio effettuato in Cisgiordania e Striscia di Gaza da un istituto palestinese, e pubblicato su Repubblica.it, denuncia che il 53% dei palestinesi e’ favorevole ai kamikaze, mentre il 50% si dice contrario agli sforzi negoziali per arrivare ad una tregua con Israele.
E non solo.
Il tedesco di origini siriane Bassam Tibi, esponente della corrente liberale e riformata dell’islam, afferma che «O l’Europa cambia l’islam, o l’islam cambiera’ l’Europa», sottolineando inoltre che «in Italia e in Germania non ci sono imam che si preoccupino di valori come il pluralismo e la democrazia….e due terzi degli islamici d’Europa non desidera affatto integrarsi » (N. Fürstenberg, Passa per l’Europa un futuro democratico, Repubblica, 18.10.02). E di musulmani in Europa ve ne sono circa 17 milioni (con previsione di 40 milioni nel 2035).
E ancora. L’ambasciatore saudita a Londra, Ghazi Al-Qusaibi, intervistato dal quotidiano londinese di proprieta’ saudita Al-Sharq Al-Sawat: “..Non temo la morte..Al contrario, aspiro a morire da martire, anche se sono ad un’ eta’ che non mi permettere di compiere un’ operazione di martirio. La mia stazza non me lo permette (sorride, ndr). Ma spero di morire da martire..”.
“[Nell’ Islam] la punizione e’ stata stabilita molto tempo fa; e, qualunque cosa diciamo, l’ Occidente la vede come barbarica e primitiva. Secondo il punto di vista occidentale la flagellazione e’ illogica. L’ esecuzione capitale e’ inaccettabile, e lo stesso vale per l’ amputazione delle mani e la lapidazione. Queste sono cose che, invece, agli occhi dei mussulmani costituiscono il nocciolo della fede”.

Senza arrivare agli estremi di chi afferma che “l’unico musulmano buono e’ il cattivo musulmano”, noi pensiamo che se e’ vero che e’ sbagliato considerare ogni musulmano un terrorista, e’ anche vero che e’ sbagliato sottovalutare il grado di intolleranza e fanatismo che troppo spesso si riscontra nella religione di Allah.

D’altronde, basta riflettere su un fatto. Il Cristianesimo si basa sulle parole di Gesu’, emblema di mitezza e bonta’. L’Islam si basa sulle parole di Maometto, un guerriero che andava in giro, 1.500 anni fa, a convertire i “miscredenti” a colpi di spada. Alcuni dei suoi seguaci non fanno altro che sostituire la scimitarra col fucile mitragliatore e le cinture al tritolo.

Questo nostro sito vuole essere non tanto una chiusura verso l’Islam, ma piuttosto uno stimolo verso quei musulmani di buona volonta’ che abbiano serie intenzioni di emarginare e condannare i terroristi. Noi saremo i primi a rallegrarci se questo avverra’, ma fino ad allora saremo diffidenti e, sì, impauriti.
Gli Amici di Gesù
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