Terrore a Londra: investono e accoltellano, sette passanti morti. Polizia: "Uccisi i 3 terroristi"04 giugno 2017
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 0874b.htmlTerrore nel centro di Londra nel nome di "Allah" e sangue sulle elezioni in Gran Bretagna, a soli 4 giorni dal voto dell'8 giugno. Un duplice attacco è stato condotto nella notte nel cuore della capitale del Regno: dapprima sul London Bridge, ponte simbolo della città, dove un pulmino ha investito diversi pedoni e ne sono poi usciti tre aggressori che hanno accoltellato altri passanti; quindi nella zona di Borough Market, dove lo stesso commando ha continuato la sua azione di morte prima di cadere sotto i colpi della polizia.
Il bilancio è di 7 passanti morti e almeno 48 feriti, alcuni in gravi condizioni, oltre ai tre terroristi. Il funzionario ha descritto l'accaduto come "un attacco prolungato iniziato a London Bridge e concluso a Borough Market", aggiungendo che non risultano altri assalitori e smentendo che vi siano sospetti in fuga. Ma ha evidenziato che le indagini proseguono senza escludere eventuali fiancheggiatori esterni. E infine ha invitato la gente a restare "vigilante". Il movente del terrorismo, evocato inizialmente come "potenziale" dalla premier Theresa May, e' stato confermato quasi subito dagli investigatori.
La sequenza si è consumata in pochi minuti (ne sono passati 8 fra la prima telefonata di allarme e la sparatoria finale), a neppure due settimane di distanza dell'atroce attentato suicida commesso alla Manchester Arena il 22 maggio: dove Salman Abedi, giovane britannico figlio di ex rifugiati politici libici anti-Gheddafi, si era fatto esplodere fra la folla che usciva dal concerto di Ariana Grande - fra cui molti giovanissimi - causando 22 morti e circa 120 feriti. Ma il paragone più evidente è quello con un altro episodio avvenuto a Londra qualche mese fa, nella zona di un secondo ponte cittadino celebre, Westminster Bridge, quando un uomo, Khalid Masood, si lanciò alla guida di un Suv su un gruppo di pedoni, uccidendone 5, per poi scendere dalla vettura e accoltellare a morte un poliziotto all'ingresso dell'adiacente palazzo del parlamento prima d'esser ucciso a sua volta da un agente armato.
"Questo è per Allah"
Se in quel caso l'attacco si era svolto in pieno giorno, questa volta è avvenuto tuttavia al calar del buio, in una zona straboccante di passanti e turisti in giro di sabato sera. A London Bridge numerosi testimoni hanno visto il van, un veicolo bianco noleggiato dalla Hertz, piombare ad alta velocità, attorno agli 80 chilometri all'ora, su un marciapiede e falciare una mezza dozzina di persone. Finché dal mezzo sono saltati fuori tre ossessi, tutti uomini e armati con coltelli dalle lunghe lame (30 centimetri, stando ad alcuni racconti), e si sono scagliati a tirare fendenti gridando: "Questo è per Allah". Il panico è dilagato e l'intervento della polizia, seppure rapido, si è svolto in un clima di enorme concitazione. "Run, hide and tell" (Scappate, nascondetevi e riferite), ha twittato a un certo punto Scotland Yard rivolgendosi a chi si trovava nell'epicentro del caos. Mentre la sensazione riferita dalla Bbc è che l'intelligence fosse stata colta di nuovo di sorpresa. Il terzetto intanto riusciva a proseguire fino alla zona dei bar e dei ristoranti di Borough Market. Il video che segue documenta il panico all'interno di un locale.
Anche qui ci sono stati accoltellamenti: l'attacco a un poliziotto e lo scontro a fuoco finale suggellato dallo scatto di un fotografo italiano, Gabriele Sciotto, con l'immagine di due dei terroristi ormai senza vita distesi sull'asfalto, uno dei quali indossa una finta cintura esplosiva.
Tra i feriti due australiani e due francesi di cui uno è grave
Due cittadini australiani e due francesi sono rimasti coinvolti nell'attacco. Il primo ministro australiano Malcolm Turnbull ha precisato che uno si trova in ospedale, mentre si sta ancora lavorando per cercare di capire in quali condizioni si trovi l'altro. "Questo attacco è un altro crudele esempio della nuova realtà in cui viviamo, la minaccia sempre presente di terroristi islamici assassini che mirano a danneggiare le nostre comunità, il nostro modo di vivere e le nostre libertà", ha dichiarato Turnbull. Il governo australiano ha consigliato ai suoi cittadini che si trovano nel Regno Unito di evitare le aree intorno al London Bridge e al Borough market, teatro dell'attacco.
In un comunicato, l'Eliseo ha fatto sapere che tra i feriti ci sono anche due cittadini francesi, di cui uno in gravi condizioni. "L'attacco che ha colpito Londra, giorni dopo quello di Manchester- riferisce l'Eliseo- è un nuovo attacco abominevole e vigliacco contro la nostra società libera. Tra le vittime ci sono anche concittadini francesi. La Francia sta compiendo ogni sforzo per assisterli", si legge in una dichiarazione di Emmanuel Macron.
Il sindaco Sadiq Khan: "Sono spaventato e furioso"
"Sono spaventato e furioso" per questo "attacco a persone che passavano il sabato sera gradevolmente", ma "non faremo mai vincere queste persone che vogliono distruggere il nostro modo di vivere". Lo ha detto il sindaco Sadiq Khan, aggiungendo che "siamo una delle citta' globali del mondo in cui viene garantita la massima sicurezza, facciamo tutto il possibile". Diversi dei feriti sono in condizioni critiche ha aggiunto.
May interrompe la campagna elettorale
Theresa May, immediatamente informata, ha interrotto la sua campagna elettorale in veste di leader del Partito Conservatore (al pari del rivale laburista Jeremy Corbyn) e ha riconvocato a Downing Street il comitato di emergenza Cobra: che dopo Manchester aveva elevato l'allerta terrorismo al livello massimo ('critico'), quello che presuppone nuovi attacchi imminenti, salvo riportarlo poi al livello 'grave'. May ha definito quanto accaduto stanotte "terribile", Corbyn "brutale e scioccante". Mentre Donald Trump, in una telefonata con la premier, ha condannato l'eccidio e offerto aiuto all'alleato britannico. Ma è anche tornato a evocare il divieto dei laptop sui voli. Nessuna rivendicazione finora, ma sostenitori dell'Isis, in pieno Ramadan, hanno affidato come di consueto la loro esultanza ai social media.
Gentiloni: impegno comune contro il terrorismo
"Londra ancora sotto attacco. Solidarietà al Governo britannico e impegno comune contro il terrorismo. Uniamoci nel ricordo delle vittime", scrive il premier Paolo Gentiloni su Twitter.
Minniti: vertice straordinario del CASA
Il Ministro dell'Interno Minniti ha convocato una riunione di emergenza del CASA, il comitato di analisi strategica antiterrorismo. Saranno presenti i vertici dell'intelligence e dell'antiterrorismo.
LA REALTA' E IL SUO RIFIUTONiram Ferretti
https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 2003734824 Di nuovo. Bollettino ordinario di guerra. Ieri sera a Londra, terroristi islamici hanno utilizzato un van per scagliarsi sulla folla che si trovava presso il London Bridge. Successivamente sono scesi dal van inseguiti dalla polizia e hanno iniziato a pugnalare i passanti con coltelli da cucina.
I morti, per il momento, sono sei e i feriti 48.
Le modalità le conosciamo. Sono state inaugurate in Israele due anni fa. Israele, però, è in Medio Oriente e quello che accade lì "è un'altra cosa". Così ci siamo sentiti dire dai mistificatori professionisti. No, è la stessa peste, come disse Benjamin Netanyahu a una giornalista francese mesi primi dell'orrendo massacro del Bataclan. "È la stessa peste e presto colpirà anche voi in Francia".
Londra, come Parigi, è uno degli epicentri del terrore. Sono le due capitali, infatti, i luoghi più colpiti in questi anni da atti terroristici di matrice islamica, ma la colpa, come ci ha spiegato il segretario del Partito Laburista, Jeremy Corbyn, riferendosi all'Inghilterra, è solo nostra. Siamo noi con le nostre guerre i responsabili. Siamo sempre noi. E' la nostra incapacità di integrare, è l'esclusione sociale, è il disagio mentale. Sì, queste sono le ragioni false che continuamente vengono propagandate per depistare dalla verità.
È la stessa narrativa che da decenni viene raccontata a proposito di Israele. I palestinesi che si facevano esplodere e che oggi, non potendolo più fare, usano quando possono mezzi di locomozione e coltelli, non sono terroristi fomentati da fanatici i quali gli fanno credere di essere dei martiri, che gli ebrei sono nemici dell'umanità e in quanto tali vanno assassinati, ma "resistenti" contro un invasore che li opprime.
La nostra capitolazione è tutta qui. Nel rifiuto maggioritario di dire la verità. E la verità è semplice e terribile, un pezzo di Islam fanatizzato ha dichiarato guerra all'occidente, ai nostri valori, al nostro stile di vita, alla nostra civiltà ormai sempre più confusamente incapace di riconoscere la propria identità. E non lo fa per disagio sociale o mancata integrazione o perchè nel passato siamo stati colonialisti e invasori, lo fa per sottoscrivere una precisa agenda di lavoro che ha come priorità il rifiuto netto e chiaro di ciò che siamo e rappresentiamo, qui in Europa come in Israele. Ma naturalmente continueremo ad accendere candele e a fare le veglie per i morti, come a Manchester, Parigi, Bruxelles, Londra.
Nell'oscurità della menzogna, nel rifiuto della realtà, brancoleremo per molti anni ancora, fino a quando, inevitabilmente, saremo costretti a risvegliarci.
Calderoli: "Abbiamo già i jihadisti sul pianerottolo di casa"Calderoli: "L'Europa, e anche gli Stati Uniti, devono rendersi conto che il mondo occidentale è sotto attacco e non si può continuare a fare gli struzzi, infilando la testa sotto la sabbia e restando in posizione adatta per farsi sodomizzare"
Luca Romano - Dom, 04/06/2017
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 05268.html"Siamo sotto attacco. Punto. Ormai il terrorismo islamico ci colpisce ogni due o tre settimane, variando strategie ma riuscendo sempre a spargere sangue innocente.
La Gran Bretagna conta morti e feriti per la terza volta in due mesi: sei vittime, una cinquantina di feriti: per tutti loro esprimo il mio dolore e le mie preghiere". A dirlo in una nota è Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e responsabile Organizzazione e territorio della Lega Nord. "L'Europa, e anche gli Stati Uniti, devono rendersi conto che il mondo occidentale è sotto attacco e non si può continuare a fare gli struzzi, infilando la testa sotto la sabbia e restando in posizione adatta per farsi sodomizzare... Tutti questi jihadisti li abbiamo in casa, li cresciamo nei nostri quartieri, nelle nostre scuole, li abbiamo già sul pianerottolo di casa, e se vogliamo estirpare queste metastasi dobbiamo agire con leggi speciali, come si è fatto in Italia contro le Brigate Rosse, come ha fatto Londra negli anni '80 contro l'Ira: servono controlli sulle moschee, sulle comunità islamiche, sui loro luoghi di ritrovo, sui loro imam, sui loro finanziatori. E occorre tornare a controllare le frontiere", continua Calderoli. Che poi conclude: "Svegliamoci, perché il terrorismo sta vincendo. E il panico scatenatosi ieri sera a Torino in piazza Castello, per un petardo, conferma che i terroristi anche in Italia, dove non hanno mai colpito, stanno ottenendo l'obiettivo sperato: spaventarci, costringerci a cambiare il nostro modo di vivere, farci avere paura ogni giorno a casa nostra".
UNA FOTO DELL'EUROPAhttps://www.facebook.com/41372465810/ph ... 2315555811Ecco, più di altre immagini, è questo il ritratto dell'Europa oggi davanti al terrorismo islamico. Perchè nonostante lo stato di allerta, i terroristi sono riusciti a colpire ancora. Perchè nonostante l'efficienza delle forze dell'ordine -intervenute in pochi minuti, uccisi i tre terroristi - l'obbiettivo - seminare il terrore - è stato raggiunto. Perchè se serviva a nutrire qualche illusione il fatto che il sindaco di Londra fosse un musulmano, si è capito che la cosa risulta del tutto indifferente ai seminatori di morte. Perchè ci ripeteranno che siamo in guerra, e che colpiranno di nuovo e manderanno messaggi e metteremo fiori, ma l'unica cosa che cambia è che per stanchezza nessuno dice più "I am a Londoner, I am a mancunian, I am ....". Perchè qualcuno ci ricorderà che le vittime di Baghdad o di qualche altra scena dell'orrore hanno lo stesso peso morale - cosa ovvia - ma equivale a dirci che vivere in Europa è come vivere - o morire - altrove. Perchè ci ripeteranno che i veri problemi sono Trump, Putin, Assad: ognuno di loro rappresenta un qualche problema (la Merkel no ? La May no ? Macron no ? Gentiloni no ? Bruxelles no ?), sì, ma forse le agende hanno delle priorità, e nemici numero 1. Perchè ci diranno che questo non ha nulla a che vedere con la religione, non ha nulla a che vedere con le migrazioni,e casomai ha a che vedere con le responsabilità dell'Occidente, gli errori dell'Occidente: insomma è colpa nostra, ce la siamo cercata. E diranno agli indifesi che la colpa è della guerra, che la risposta è la pace, come se i travolti e gli sgozzati di ieri avessero cercato qualcosa di diverso da un po' di pace, un sabato sera. Perchè abituarsi e rassegnarsi sono segnali di resa. Ecco, questo sfollare di persone inermi è la sfilata europea del 3 giugno. Non passava la Folgore, le alte autorità dello Stato non hanno ragione di inquietarsi.
NELLA NOTTE DI TORINO L'ISIS NON C'ENTRA. E INVECE C'ENTRAhttps://www.facebook.com/photo.php?fbid ... 7037079525La notte di follia appena trascorsa a Torino è stata causata da tanti fattori. In primo luogo da un cretino che ha fatto scoppiare un "bombone" in una piazza gremita. Poi dalla decisione di allestire il maxischermo lì: è vero, si è sempre fatto, è la tradizione ed è facile parlare dopo che i fattacci sono accaduti, però bisogna prendere atto che occorre cambiare le abitudini. Piazza San Carlo, meravigliosa, di questi tempi non va più bene per ospitare adunate oceaniche: è lunga 170 metri non interrotti da vie trasversali, e chi si trova intrappolato lì in mezzo non sa dove scappare. Meglio piazza Vittorio, per esempio, più ampia e con molte vie di fuga. Meglio ancora sarebbe allestire un maxischermo allo stadio, dove si può controllare più agevolmente chi entra e dove in caso di necessità ci sono strutture di primo soccorso. In più si è permesso di bere a volontà, per lo più birra da bottiglie di vetro che, rompendosi, hanno ferito la gente che correndo inciampava e ci cadeva sopra. Insomma, un disastro.
Tecnicamente il terrorismo per una volta non ha colpe. Ma moralmente ne ha eccome. La psicosi da attentato si è diffusa, con buoni motivi, un botto crea panico e una folla spaventata e in gran parte alticcia non è controllabile.
???
Piccardo: "Caos a Torino? È solo colpa dell'alcool"Davide Piccardo, ex coordinatore del Caim, imputa all'alcool il caos e il panico scoppiato a Torino durante la finale di Champions League
Giovanni Giacalone - Lun, 05/06/2017
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 05716.html“La responsabilità degli incidenti di Torino non è dell’Appendino, è dell’ALCOOL”.
È così che Davide Piccardo, ex coordinatore del Caim, si esprimeva sul proprio profilo Facebook per quanto riguarda il grave episodio di Piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League che ha causato il ferimento di oltre 1500 persone.
Secondo quanto dichiarato dalla Procura torinese al momento non ci sarebbero né indagati né alcuna ipotesi di reato, anche se inizialmente si era parlato di procurato allarme. I due elementi accusatori al momento sono in primis un’ordinanza fantasma che avrebbe dovuto vietare il consumo di bevande alcoliche in bottiglia, dichiarata però incostituzionale, come illustrato dal questore di Torino, Angelo Sanna. In secondo luogo c’è il problema delle vie di fuga da piazza San Carlo che non sarebbero state garantite a sufficienza, tenendo presente che le caratteristiche della piazza in questione non sono delle più semplici per applicare determinate procedure di evacuazione a causa del perimetro a “doppio imbuto” che rallenta l’eventuale flusso d’uscita.
Le ricostruzioni delle dinamiche per capire cosa è realmente accaduto sono attualmente in corso. Gli eventuali responsabili sono soggetti sotto effetto di sostanze stupefacenti? In preda ai fumi dell’alcool? Semplici esaltati, incoscienti frustrati per la sconfitta bianconera? Un incidente? Cosa ha generato lo scoppio e la conseguente fuga di massa? Tutte domande che attendono delle risposte.
Una cosa è certa, la folla ha reagito istintivamente alla percezione di una minaccia, in questo caso un attacco terroristico. Non si può certo biasimare visti i precedenti britannici. Si chiama istinto di sopravvivenza. In un certo qual modo il terrorismo ha involontariamente colpito, perché è riuscito a far breccia nelle menti delle persone. A questo punto un falso allarme può facilmente generare il panico e portare a conseguenze drammatiche.
A Davide Piccardo però la faccenda sembra essere chiara: il responsabile è l’alcool.
Una presa di posizione affrettata, sbrigativa, superficiale ma che ben si coniuga con una certa retorica islamista che generalizza, semplifica, che segue visioni “letteraliste” e decontestualizzanti degne di quell’hummus ideologico che ha alimentato l’Egitto sotto Mohamed Morsi e che oggi prevale nella Turchia erdoganiana ma anche nei paesi wahhabiti, dove chi consuma alcoolici è severamente punito. Non a caso Piccardo ha esternato in più occasioni il suo supporto a Morsi ed Erdogan.
Se poi dovesse emergere che gli eventuali responsabili erano ubriachi, è colpa dell’alcool? Tutti quelli che bevono alcool sono responsabili? Oppure la colpa è di un suo uso eccessivo e improprio? Se i vetri rotti in piazza fossero stati di bottigliette di acqua e bibite analcooliche allora le cose sarebbero differenti? Del resto tutto può recar danno se portato all’eccesso e utilizzato in maniera inopportuna, anche la religione.
Perché la Gran Bretagna è nel mirinoReti, foreign fighters di ritorno e instabilità politica dopo la Brexit, perché il Regno Unito è così esposto agli attacchi e alle violenze
di Marta Serafini
http://www.corriere.it/esteri/cards/per ... pale.shtml Dopo la carneficina del 7 luglio 2005, in cui 4 jihadisti si fecero saltare in aria sulla metro e su un bus a Londra, uccidendo 52 persone e ferendone 770, la Gran Bretagna era stata risparmiata dal terrorismo. «Il modello di integrazione britannico tiene», si era detto, non siamo in presenza di un hotbed, una culla che favorisca la radicalizzazione. «I servizi inglesi sono più capaci a prevenire il terrorismo data l’esperienza nella lotta all’Ira e al terrorismo nord irlandese», era stata un’altra delle spiegazioni. Ma ora il Regno Unito sembra essere di nuovo nell’obiettivo del terrorismo. Perché? Cosa è cambiato?
Intanto va sottolineato come in Gran Bretagna in concomitanza della Brexit l’instabilità politica sia cresciuta. La vicinanza con il voto dell’8 giugno gioca sicuramente un ruolo nel far aumentare la tensione perché, come abbiamo visto anche a Parigi con l’attacco sugli Champs Elysées , gli appuntamenti elettorali fanno salire la tensione. Inoltre va anche tenuto presente come la Gran Bretagna sia uno dei Paesi europei da cui sono partiti più foreign fighters e più giovani, segno che propaganda e radicalizzazione oltre Manica hanno attecchito esattamente come in Francia e in Belgio. E da ultimo, di 700 foreign fighters segnalati dalle autorità 320 hanno già fatto ritorno.
Difficile poi parlare di modello di integrazione di successo se si considera che la maggior parte dei musulmani, nonostante l’Islam sia la seconda religione del Paese, occupano un ruolo minoritario nella società britannica. A Londra i musulmani, anche quelli di seconda generazione, vivono nei sobborghi, non certo in centro città. E in zone come Southall si sono creati dei veri e propri ghetti. Il «modello Sadiq Kahn», il sindaco di Londra musulmano dipinto come il simbolo di una nuova Inghilterra capace di accogliere, dunque è probabilmente ancora troppo fragile per poter mettere al riparto la Gran Bretagna da Isis.