Imam de Venesia, veneti e de altri posti - cativi maestri

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Messaggioda Berto » sab ott 13, 2018 8:54 pm

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » sab ott 13, 2018 8:55 pm

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Messaggioda Berto » sab ott 13, 2018 8:55 pm

Perugia, Salvini firma l'espulsione di imam che incitava al terrorismo
12 ottobre 2018

https://www.ilmessaggero.it/umbria/peru ... 34991.html

PERUGIA - La polizia, ieri, ha dato esecuzione a un provvedimento di espulsione emesso dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, per motivi di prevenzione del terrorismo. L'uomo, Ahmed Elbadry Elbasiouny Aboualy, è un egiziano di 36 anni residente a Perugia e recentemente domiciliato in provincia di Brescia.
Il provvedimento è scaturito a seguito delle attività della Digos, coordinate dalla Procura della Repubblica, nei confronti dello straniero che aveva assunto il ruolo di imam presso un luogo di culto islamico attivo a Ponte Felcino.
L'egiziano è stato rintracciato in provincia di Brescia dove era ospitato per svolgere temporaneamente funzioni di imam presso un centro islamico in Lombardia da personale delle Digos di Perugia, Brescia e Milano e, al termine degli adempimenti di legge, è stato accompagnato all'aeroporto di Milano-Malpensa per il successivo rimpatrio con volo diretto a Il Cairo.
Tra il 2017 e il 2018 l'imam è stato indagato dalla Digos di Perugia insieme al suo factotum, di origini macedoni, per alcuni sermoni ritenuti ‘preoccupanti’ dagli investigatori. Ed è proprio da quell’inchiesta, dopo perquisizioni elsequestro di materiale informatico, che nelle ultime ore è scattato il provvedimento di espulsione. Con il post «Firmata adesso l’espulsione di un Imam che incitava al terrorismo islamico in Italia: a casa!» il ministro Salvini ha annunciato su Facebook il provvedimento.
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Messaggioda Berto » ven gen 11, 2019 11:26 pm

Vi uccideremo e mangeremo i vostri cadaveri": espulso un imam
Giorgia Baroncini - Ven, 11/01/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 27408.html

L'uomo, un 31enne tunisino, è stato espulso ieri dall'Italia perché sospettato di essere un terrorista. "Polemico e arrogante con gli agenti, era diventato un leader in prigione"

"Prima o poi morirete tutti, entreremo nelle vostre case e vi uccideremo e mangeremo i vostri cadaveri".

È quanto urlato a un agente penitenziario da Mahmoud Jebali, 31enne tunisino espulso ieri dall'Italia. L'uomo, scontata la pena nel carcere di Padova per rapina, è stato allontanato dal Paese perché sospettato di essere un terrorista.

"Abbiamo cominciato a tenerlo d'occhio dopo che aveva minacciato un agente", ha spiegato uno degli uomini del Nucleo Investigativo Centrale (Nic) della Polizia penitenziaria al Gazzettino. "Sulla sua pagina Facebook, aveva anche espresso apprezzamento per un video intitolato 'macellazione lecita di un cristiano'".

Il 31enne tunisino, privo di permesso di soggiorno, era entrato in Italia in maniera irregolare dal porto di Lampedusa. Come riporta il quotidiano, l'uomo ha numerosi precedenti penali per reati violenti.

"Non aveva mai avuto un atteggiamento tranquillo, era polemico e arrogante con gli agenti. Aveva cominciato a intensificare la pratica religiosa tanto da diventare un capo carismatico per gli altri detenuti di religione islamica. La cerimonia della preghiera del venerdì si faceva nella sua cella e lui, vestito con la tipica tunica dell'imam, celebrava", hanno spiegato dal Nic. L'attività dell'uomo non è passata inosservata così, dopo le segnalazioni degli agenti, il 31enne è stato espulso.
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Messaggioda Berto » mer set 11, 2019 8:49 pm

Scoperti in Italia dieci Imam radicali che hanno finanziato le cellule estremiste islamiche
9 Settembre 2019

https://www.islamnograzie.com/scoperti- ... vYqpgRea00

Dieci persone sono state arrestate nelle regioni italiane del Piemonte e dell’Abruzzo con l’accusa di terrorismo, riciclaggio di denaro e finanziamento illecito, secondo quanto riferito domenica dal quotidiano italiano La Stampa.

Attraverso l’evasione fiscale, Jameleddine B. Brahim Kharroubi, un piccolo imprenditore di origine tunisina, ha accumulato circa due milioni di euro per finanziare imam radicali in Italia e all’estero.

Il rapporto ha evidenziato che Brahim Kharroubi e la cellula islamica scoperta avevano legami con Al Nusra, il ramo di Al Qaeda attivo in Siria.

“Dio ha benedetto la sua anima“, ha detto Brahim Kharroubi parlando dell’ex leader di Al Qaeda Osama Bin Laden in una conversazione del 2016 sfruttata dalle forze di sicurezza italiane. In altre discussioni, l’uomo ha elogiato Al Nusra e i combattenti islamici “pronti al martirio” ed ha espresso il suo sostegno agli attacchi terroristici del 2015 a Parigi. Ha anche lavorato per reclutare combattenti stranieri da inviare in Siria.

Secondo La Stampa, il 57enne era stato monitorato da diverse agenzie di intelligence per i suoi legami finanziari con organizzazioni islamiche radicali da diversi anni. È stato incluso nel database Europol e nel Programma di monitoraggio delle finanze terroristiche come membro di una rete dedicata al trasferimento di fondi segreti in Marocco dal 2005. Nel 2005, Brahim Kharroubi è stato tesoriere di un’associazione islamica a Torino che promuove il dialogo interreligioso.

Insieme a Brahim Kharroubi, le forze di polizia italiane hanno arrestato tra gli altri Atem Argoubi, un imam che serve in una moschea nella regione Abruzzese.
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Messaggioda Berto » mar ott 01, 2019 6:54 pm

Dall'imam pugni ai bambini che sbagliavano le preghiere
Sergio Rame - Mar, 01/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... eJA14arG34

A Padova la scuola coranica dell'orrore. In manette un 23enne bengalese: pestava e umiliava anche i bambini di 4 anni

Una violenza continua, sette giorni su sette. Schiaffi, pugni e spintoni. E ancora: umiliazioni e tirate di orecchie.

Non guardava in faccia nessuno. Riempiva di botte i bambini di 4 e 5 e i ragazzini di 10 anni. Per farlo infuriare, come rivela l'agenzia Adnkronos, bastava che gli alunni sbagliassero a recitare le preghiere islamiche. Per l'imam del centro di preghiera "Bangladesh Cultural Center", che questa mattina all'alba è finito in manette su provvedimento del gip di Padova, le botte e le umiliazioni erano il giusto castigo per punire tutti quei bimbi, anche loro di origine bengalese, a cui insegnava i dettami dell'islam tutti i pomeriggi, sabato e domenica compresi.

I bambini, a cui l'imam insegnava, vivevano nel terrore. Le pressioni psicologichi, che il bengalese esercitava su di loro durante le lezioni, erano costanti. "Ma perché non lo denunci alla Questura?", aveva chiesto, in un'occasione, uno di loro rivolto al proprio compagno appena schiaffeggiato. Poi qualcosa, finalmente, si è rotto. E i bambini hanno avuto il coraggio di parlarne con i rispettivi genitori. Con il passare delle settimane sono, quindi, arrivate le prime segnalazioni agli investigatori dalla stessa comunità islamica e dalle insegnanti delle scuole elementari che i piccoli frequentavano. Queste erano, infatti, preoccupate da tempo dai continui cambiamenti di umore di diversi alunni. Le indagini degli uomini della Digos, aperte all'inizio della scorsa estate, sono andate avanti per alcuni mesi finché il gip di Padova non ha disposto l'arresto dell'imam per il reato di "maltrattamenti ai danni di minori" (guarda il video).

In Italia l'imam era potuto entrare grazie a un permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Il foglio di carta, però, era scadenza. Oltre alle lezioni ai bambini maltrattati si occupava anche delle preghiere per i fedeli adulti che frequentavano il "Bangladesh Cultural Center" di Padova ed era in contatto con un'altra associazione di cittadini bengalesi di Pieve di Soligo, paesino in provincia di Treviso, che nei mesi scorsi è già stata oggetto di un'altra indagine per lo stesso tipo di maltrattamenti. "Non puoi integrare a tutti i costi chi vuole disintegrare le nostra comunità", ha commentato ai microfoni dell'Adnkronos il senatore padovano della Lega, Andrea Ostellari, presidente della commissione giustizia a Palazzo Madama. Il centro islamico di via Jacopo da Montagnana è noto da sempre, almeno tra i residenti del quartiere. I suoi frequentatori provocano disagi in continuazione. "Per qualcuno le priorità sono introdurre lo ius soli e togliere il crocifisso dalle aule - ha incalzato Ostellari - per la Lega la prima cosa da fare è difendere gli italiani perbene".


Bambini picchiati nella scuola della moschea a Padova, l'ex imam faceva anche propaganda antisemita: prefetto decreta la sua espulsione
Giuseppe Pietrobelli
22 novembre 2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/1 ... q8skJ561go

Ahmed Junayed, l'ex imam 19enne della comunità musulmana bengalese nel quartiere dell'Arcella, aveva ricevuto l’obbligo di dimora con l'accusa di aver maltrattato, picchiato e terrorizzato i bambini della scuola coranica. Sul suo profilo Facebook campeggiava la foto di Adolf Hitler. Ritenuto socialmente pericoloso, sarà rimpatriato

La foto di Adolf Hitler campeggiava sul suo profilo Facebook, con scritte inneggianti alla propaganda estremista e antisemita. Ma non c’erano solo quelle immagini e quella parole contro di lui. C’era anche l’accusa di aver maltrattato, picchiato e terrorizzato i bambini della scuola coranica nella moschea di via Jacopo da Montagnana a Padova. Finora l’uomo aveva ricevuto l’obbligo di dimora nel capoluogo euganeo, con divieto di uscire di casa dalle 17 alle 8 del mattino e obbligo di firma in questura una volta al giorno. Ma la misura non è stata più ritenuta sufficiente. E così è stata decretata l’espulsione di Ahmed Junayed, l’ex imam 19enne della comunità musulmana bengalese nel quartiere dell’Arcella. Il prefetto lo ha ritenuto socialmente pericoloso e ha quindi firmato il provvedimento. La polizia lo ha accompagnato al centro di permanenza di Ponte Galeria, a Roma, per essere rimpatriato nel proprio paese di origine.

Quanto accadeva nella moschea e il profilo politico-religioso dell’imam sono stati ricostruiti dall’inchiesta condotta dalla Digos e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica, Roberto Piccione. In realtà gli imam protagonisti di azione violente erano due. La vicenda era emersa la scorsa estate. Ahmed teneva le lezioni in un clima di terrore instaurato attraverso metodi d’insegnamento violenti: umiliazioni, pugni e percosse anche con un bastone. Inoltre, c’era la preoccupazione che con l’insegnamento diffondesse idee antisemite.

Il secondo imam è Hossain Shahadat, 25enne, successore di Ahmed Junayed. È stato arrestato alcune settimane fa e si trova ora ai domiciliari a Treviso. A carico dei due ci sono le testimonianze dei bambini, ma anche riprese fotografiche e video che mostrano scene di violenza. Queste ultime sono state registrate dopo l’11 settembre, quando i poliziotti installarono nella moschea alcune microcamere. E quindi le immagini riguardano Hossain. Gli audio non lasciano dubbi: “Ti stacco un orecchio”, “Ti stacco la guancia”, “Ti spacco la testa” e “Ti do con il bastone”. Sono queste alcune delle frasi pronunciate. Si trattava di minacce perché i bambini non avevano imparato a memoria i versetti del Corano. La difesa di Hossain ha sostenuto che le situazioni più gravi erano avvenute in epoca precedente al momento in cui Hossain aveva preso il posto di imam. Alcuni genitori hanno confermato di aver notato cambiamenti di umore nei figli e, in alcuni casi, di aver visto il terrore nei loro occhi.
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