Ixlam e Xermagna

Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:46 pm

Colonia, l'anticrimine federale: "Aggressioni organizzate"
12 gennaio 2016

http://www.repubblica.it/esteri/2016/01 ... -131077647

COLONIA - "Le aggressioni di San Silvestro erano organizzate". Lo dice il capo del Bundeskriminalamt (l'anticrimine federale), Holger Muench, al Rbb Inforadio. "È chiaro che gli aggressori sono arrivati da più regioni, a Colonia come in altre città. Normalmente una cosa del genere viene organizzata sui social network".

In base ai dati forniti dal ministro della Westfalia Ralf Jaeger sono 19 i sospetti delle molestie della notte di Capodanno, di cui 10 sono richiedenti asilo, 9 sono presunti clandestini. Nessuno dei sospettati è di cittadinanza tedesca. Quattro di questi, già in stato di fermo, sono accusati anche di furto. La polizia tedesca conferma l'organizzazione preventiva delle violenze e commenta: "Un segnale allarmante che prendiamo molto seriamente". Il documento che illustra le violenze nel dettaglio è stato pubblicato sul sito della Bild
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:47 pm

L'affondo del Nyt contro la Merkel: "Politica di accoglienza folle"
Il New York Times non perdona la Merkel, ritenuta colpevole di aver spinto la "Germania sull'orlo del baratro"
Giulia Bonaudi - Lun, 11/01/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... ok+Interna

Dopo i barbari stupri di Colonia, avvenuti anche in altre città tedesche (Dusseldorf, Amburgo), il New York Times ha le idee chiare su chi debba ricadere la responsabilità di quei fatti e punta il dito contro la cancelliera.

Infatti, la Merkel è stata duramente attaccata dal quotidiano americano, New York Times. A scatenare la penna di Ross Douthat, autore dell'editoriale anti-Merkel, sarebbe stata la sua politica di accoglienza dei rifugiati. La scelta di spalancare le porte, senza porre limiti all'afflusso di centinaia di migliaia di migranti, sarebbe stata giudicata "folle" dalla firma del giornale americano.

Mesi fa la cancelliera tedesca aveva spiazzato tutti quando aveva deciso per un "cambio di rotta" sul tema dell'immigrazione. Fiduciosa della decisione presa, era convinta che l'accoglienza avrebbe "cambiato il volto del Paese": "Quello a cui stiamo assistendo è qualcosa che ci occuperà e che cambierà il nostro Paese negli anni a venire". "Noi vogliamo che questo cambiamento sia positivo, e riteniamo di potercela farcela", aveva spiegato alla stampa dopo l'incontro con il premier serbo Aleksandar Vucic. Col senno di poi, verrebbe da dire che il "cambio di segno e di passo" c'è stato, ma a farne le spese sono state le donne tedesche presenti in piazza la notte di Capodanno.

L'attacco è stato così duro, che questa mattina tutti i quotidiani tedeschi online commentano l'editoriale di Ross Douthat dal titolo: "Germany on the Brinks", la Germania sull'orlo del baratro. Nell'articolo, inoltre, si fa riferimento al libro di Michel Houellebecq "Sottomissione", in cui si immagina la sottomissione all'Islam della popolazione, e proprio per questo diventato famoso. Ebbene per l'editorialista americano lo scenario peventato da Houellebecq "ha buone probabilità di realizzarsi nel futuro della Germania".
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:48 pm

La Merkel difende gli islamici: "Nulla giustifica ostilità"
In Germania monta l'odio contro gli stranieri. Ma il governo: "No al sospetto generalizzato contro i migranti"
Sergio Rame - Lun, 11/01/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/mer ... 12093.html

In Germania è partita la caccia all'uomo. O meglio: all'immigrato. Membri di gruppi hooligan e rock si sono organizzati su Facebook per incontrarsi nel centro di Colonia e avviare una caccia agli stranieri che la notte di Capodanno hanno molestato, aggredito e stuprato centinaia di donne.
È il risultato di mesi di accoglienza indiscriminata. È la reazione alle politiche buoniste di Angela Merkel. È la risposta ai fallimenti dell'Unione europea.
Dopo le violenze di San Silvestro, cresce l'ostilità nei confronti dei musulmani e degli stranieri in Germania, come dimostrano minacce, mail di insulti e provocazioni in rete registrate dal Consiglio centrale dei musulmani tedeschi. "Viviamo una nuova dimensione di odio", dice Aiman Mazyek al Koelner Stadt Anzeiger che giovedì scorso si è visto costretto a staccare il telefono dell'associazione diventato "bollente". Perché, come denuncia il ministro dell'Interno del Nord Reno-Westfalia Ralf Jaeger, quasi tutti i sospetti delle violenze di Capodanno contro le donne a Colonia sono di "origine straniera". "I resoconti dei testimoni e il rapporto della polizia locale, così come i risultati della polizia federale - ha spiegato - indicano che quasi tutte le persone che hanno commesso questi crimini erano di origine straniera".
Le denunce presentate da donne per gli abusi subiti la notte del 31 dicembre a Colonia hanno ormai superato quota 500. Eppure il governo della Merkel non sembra disposto a fare un passo indietro rispetto alle politiche buoniste portate avanti in questi mesi. Secondo il ministro dell'Interno della Germania, Thomas de Maiziere, il fatto che dietro alle aggressioni della notte di Capodanno a Colonia ci siano stranieri non deve lasciare in silenzio ma non deve neanche portare a un sospetto generalizzato nei confronti di tutti i rifugiati e gli immigrati. Tanto che il ministro federale della Giustizia tedesco, Heiko Maas, ha lanciato un appello alla calma e alla moderazione per non fare il gioco dei neonazisti tedeschi e delle formazioni di destra come Alternative für Deutschland: "Non possiamo lasciare il campo libero ai sobillatori estremisti che stanno strumentalizzando quanto accaduto". E il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha poi voluto far un passo in più sottolineando che "nulla giustifica ostilità contro i musulmani".



Partexani de ła viołensa dei migranti xlameghi
viewtopic.php?f=194&t=2155
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:49 pm

Un fronte multiforme mette in crisi la Merkel sull’immigrazione
L’ex cancelliere Schröder (Spd), l’ex leader conservatore Stoiber e valenti giuristi, tutti contro le “porte aperte”
di Giovanni Boggero | 19 Gennaio 2016
L’ex cancelliere Schröder (Spd), l’ex leader conservatore Stoiber e valenti giuristi, tutti contro le “porte aperte”
http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/01/1 ... e_c233.htm


Heidelberg. Sono giorni assai pesanti per la cancelliera tedesca, Angela Merkel, assediata da un fuoco incrociato di critiche per la gestione del fenomeno migratorio all’interno dei confini della Repubblica federale. Mentre in un’intervista al quotidiano economico Handelsblatt, l’ex Cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder ha dichiarato che “le capacità materiali della Germania per l’accoglienza e l'assistenza dei profughi sono limitate e tutto il resto è un’illusione”, proprio ieri Edmund Stoiber, candidato alla Cancelleria per l’unione cristianodemocratica e cristianosociale nel 2002, ha avvertito Merkel di avere tempo soltanto fino a marzo, quando si svolgeranno le prossime elezioni regionali, per chiudere le frontiere.

Ma alle critiche di avversari e alleati politici si sono aggiunte anche quelle di autorevoli costituzionalisti. Da un lato Hans-Jürgen Papier e Michael Bertrams, rispettivamente presidente della Corte costituzionale federale dal 2002 al 2010 e presidente della Corte costituzionale del Land Nordreno-Vestfalia dal 1994 al 2013, che hanno attaccato frontalmente la cancelliera in un’intervista ai quotidiani Handelsblatt e Kölner Stadt Anzeiger. A loro si aggiungono Ulrich Battis, professore di diritto costituzionale all’Università Humboldt di Berlino dalle colonne della Nordwest Zeitung e Udo Di Fabio, giudice della Corte costituzionale federale dal 1999 al 2011, incaricato dal governo cristianosociale della Baviera di redigere un parere sulla violazione da parte della Federazione di un presunto obbligo costituzionale a controllare le frontiere. L’esecutivo del Land bavarese, guidato da Horst Seehofer, chiede infatti che il governo federale stabilisca un tetto agli ingressi e minaccia di ricorrere a Karlsruhe in caso di prolungata inerzia. Per l’ex giudice Di Fabio, ricorrendo alla Corte costituzionale, la Baviera avrebbe qualche possibilità di vedere riconosciuto l’obbligo a un efficace controllo dei confini. Il governo federale gode naturalmente di una certa discrezionalità, ma quanto finora assicurato da Berlino sarebbe ampiamente inferiore a quel minimo di attività richiesta per adempiere tale obbligo costituzionale.

Anche Papier ha criticato la politica delle “porte aperte” da parte del governo e delle istituzioni europee, che avrebbero cancellato in un baleno le regole molto stringenti in materia di richiesta di asilo. In particolare, secondo Papier, la classe dirigente tedesca confonde colpevolmente la garanzia individuale di asilo politico con le politiche migratorie, le quali non possono fondarsi su obblighi giuridici, ma si fondano necessariamente su decisioni di natura politica. Per questa ragione, a differenza di Di Fabio, Papier è convinto che non sarà certo la Corte costituzionale federale di Karlsruhe a togliere dall’impaccio il governo, indicando quale sia la corretta linea da seguire. Anche il professor Battis sostiene che le procedure per la richiesta di asilo non possono essere utilizzate come strumento di politica migratoria. Dopo la sospensione del cosiddetto sistema di Dublino, la Repubblica federale è allora tenuta a proteggersi da un’immigrazione incontrollata. Che i confini non siano un concetto sorpassato dall’esistenza dell’Unione europea e del mercato unico lo aveva spiegato nel settembre scorso dalle colonne della Frankfurter Allgemeine Zeitung anche Frank Schorkopf, professore di Diritto pubblico all’Università di Gottinga, con un passato da consulente per la Banca centrale europea, secondo il quale esistono i confini interni dell’Unione, ma anche i confini esterni, i quali non possono essere abbandonati. La decisione del governo tedesco di sospendere gli accordi di Dublino e accogliere i richiedenti asilo siriani ha provocato conseguenze dolorose per gli stati europei confinanti, così come anche la scelta di dividere i migranti per quote tra stati membri sulla base di un freddo algoritmo ha determinato una pulsione nazionalista in alcuni paesi, anziché l’effetto desiderato di una maggiore integrazione europea. Ancora più netto il giudizio dell’ex-giudice Bertrams, il quale ha denunciato l’eversività della Cancelliera, rea di aver lasciato entrare nel paese centinaia di migliaia di profughi senza avere alcun piano e senza aver ottenuto alcun consenso parlamentare per negoziare sul piano europeo e internazionale, bensì con un atto di auto-attribuzione di potere (Selbstermächtigung).

Perplessi da questa “discesa in campo dei costituzionalisti” sono invece due altri autorevoli giuristi tedeschi, Jürgen Blast e Christoph Möllers, i quali, dalle colonne del Verfassungsblog, un blog di diritto costituzionale europeo molto seguito dagli addetti ai lavori, contestano quelle che definiscono le pretestuose tesi di Di Fabio, il quale avrebbe utilizzato la sua veste di ex-giudice per gettare benzina sul fuoco e assecondare gli appetiti politici di Seehofer. Non è d’altra parte un caso se Di Fabio è apparso sabato scorso alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno organizzata dal partito liberale (Fdp) a Düsseldorf. Il numero crescente di prese di posizione da parte di costituzionalisti tedeschi critici della Cancelliera pare in effetti aver dato nuova linfa alle voci dissidenti dell’unione cristianodemocratica e cristianosociale (Cdu/Csu) che da mesi chiedono alla Merkel che la Germania riprenda il pieno controllo dei propri confini e, al pari della vicina Austria, sospenda Schengen. Ancora nei giorni scorsi, il Financial Times riportava come la minoranza del partito stesse preparando una mozione di questo tenore da presentare alla prossima riunione del gruppo parlamentare prevista per il 26 gennaio.
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:50 pm

Germania: rifugiati cristiani aggrediti da guardie islamiche nei centri d’accoglienza
EUROPA UE, NEWS mercoledì, 20, gennaio, 2016

http://www.imolaoggi.it/2016/01/20/germ ... ccoglienza

Sistematiche angherie e violenze di ogni sorta, ostilità, intimidazioni: a questo sono esposti i rifugiati cristiani e, con ancor più ferocia, quelli convertiti al Cristianesimo. Non in patria, bensì nei centri di accoglienza tedeschi: a Hochtaunus, Renania Settentrionale-Westfalia, nei quartieri di Dahlem e di Steglitz a Berlino.
Tutti luoghi, questi ed altri, in cui dovrebbero essere al sicuro o, quanto meno, al riparo dalla persecuzione. Non è così. Alcuni soggetti d’origine turca ed araba, appartenenti alle forze di sicurezza interna, non si limitano a mantenere l’ordine: li aggrediscono. Selvaggiamente. Del fatto di tradurre in tedesco le grida di aiuto dei profughi cristiani malmenati, vengono spesso richiesti i loro stessi aguzzini.
Rendendo così realmente, il tutto, allucinante. Un esempio per tutti (ma sono numerosi): nel carcere di Steglitz, un rifugiato iraniano è stato accoltellato alla schiena nel sonno e gli è stata poi sottratta la Bibbia che portava con sé. La ferita è lunga 30 centimetri. Ma le prevaricazioni stillano terrore quotidiano: in mensa nessuno può mangiare carne di maiale, nemmeno i cristiani; nelle stanze i canti possono essere solo quelli islamici e tutti devono applaudirli. Per chi non si sottometta, ha inizio l’inferno. «Che anche le guardie disprezzino la nostra fede, non lo avremmo mai immaginato», ha dichiarato una delle vittime cristiane al quotidiano Die Welt.
I tutori dell’ordine coinvolti sono stati, certo, immediatamente sollevati dall’incarico e destinati altrove. In merito è in corso un’inchiesta di carattere penale per lesioni personali aggravate. Numerosi sono i testimoni dell’accaduto. Ma basta, tutto questo? Che in Germania il clima fosse da tempo pesante era già stato evidenziato: il politologo tedesco-egiziano Hamed Abdel-Samad ha denunciato come le centinaia di stupri compiuti a Capodanno a Colonia, Amburgo, Stoccarda ed in altre città tedesche da un branco di un migliaio di richiedenti asilo, sotto un’unica regia straniera, non siano affatto un caso isolato. Sono già avvenuti episodi analoghi in Egitto, in Marocco, in Iran, in Afghanistan ed in Pakistan.
A fronte di tali fatti appaiono quanto meno surreali le dichiarazioni recentemente rilasciate da Padre Vincent Feroldi, delegato dalla Conferenza episcopale francese del Servizio nazionale di relazioni con i musulmani. Lui è stato in Marocco nel 1995, ha cioè svolto parte del proprio ministero in uno degli epicentri degli stupri di massa. Sentirlo dunque parlare di un «islam spirituale, che conduce a Dio» e sentirlo definire Maometto «un Profeta» (scritto proprio così, con la “P” maiuscola!-NdT), è semplicemente sconcertante. Un’abiura vera e propria, la sua, riferita dall’Observatoire de l’islamisation. Così come lo è quanto da lui dichiarato in un’intervista al quotidiano islamico on line Saphirnews: «Amici musulmani – ha affermato –, voi siete portatori di una fede in Dio iscritta nella rivelazione coranica. Condividete con noi i tesori della vostra spiritualità! Amici cristiani, non ripieghiamoci su noi stessi! Andiamo incontro ai fedeli di altre tradizioni ed ai nostri seguaci dell’umanesimo contemporaneo, senza paura, senza preconcetti!».
Affermazioni, tuttavia, in netta antitesi con quanto scritto nella Dichiarazione Dominus Iesus circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa del 6 agosto 2000, messa a punto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, quand’ancora ne era Prefetto l’allora Card. Ratzinger, nonché ratificata e confermata da Giovanni Paolo II «con la sua autorità apostolica». Vi si legge al n. 21: «Sarebbe contrario alla fede cattolica considerare la Chiesa come una via di salvezza accanto a quelle costituite dalle altre religioni, le quali sarebbero complementari, anzi sostanzialmente equivalenti ad Essa, pur se convergenti con questa verso il Regno di Dio escatologico». Sarebbe buona cosa se Padre Feroldi si rileggesse la Dominus Iesus. O la leggesse, nel caso non l’avesse ancora fatto. (Mauro Faverzani)
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:51 pm

Servizi segreti tedeschi: “Miliziani Isis arrivati in Europa tra i rifugiati”
EUROPA - 5, febbraio, 2016


http://www.imolaoggi.it/2016/02/05/serv ... -rifugiati



“I militanti dello stato islamico sono entrati in Europa travestiti da rifugiati”. Lo ha detto venerdì il capo della agenzia dell’intelligence interna della Germania (BfV), un giorno dopo che le forze di sicurezza hanno sventato un potenziale attacco a Berlino.

Hans-Georg Maassen ha detto che gli attacchi terroristici dello scorso novembre a Parigi hanno dimostrato che lo Stato islamico sta deliberatamente piazzando terroristi tra i profughi che sono in viaggio verso l’Europa.

“Allora abbiamo più volte visto che i terroristi … si sono intrufolati camuffati o mascherati da rifugiati. Questo è un fatto che le agenzie di sicurezza si trovano ad affrontare”, ha detto Maassen alla televisione ZDF.

Il quotidiano Berliner Zeitung ha citato Maassen dicendo che il BfV (agenzia dell’intelligence interna) aveva ricevuto più di 100 soffiate che vi erano combattenti dello stato islamico tra i rifugiati che attualmente soggiornano in Germania.

Giovedi ‘, le forze tedesche hanno arrestato due uomini, sospettati di avere collegamenti con i militanti stato islamico, che preparavano un attacco nella capitale tedesca. Maassen, tuttavia, ha messo in guardia contro l’allarme.

“Siamo in una situazione grave, ma al momento non vi è un elevato rischio di un attacco. Le agenzie di sicurezza, i servizi segreti e le autorità di polizia sono molto attenti e il nostro obiettivo è di ridurre al minimo il rischio nel miglior modo possibile”, ha detto. [Reuters]
http://www.ekathimerini.com/205706/arti ... s-refugees

Spiegel: l’Intelligence tedesca arruola i profughi

I servizi segreti e l’Ufficio federale della Protezione della costituzione della Germania usano i profughi in qualità di informatori. Lo ha reso noto il settimanale tedesco Spiegel citando la risposta del governo tedesco all’istanza del partito La Sinistra al Parlmanento.

Secondo dati ufficiali, solo nel periodo dal 2000 al 2013, i servizi segreti e l’Ufficio federale della Protezione della costituzione si sono rivolti a 850 richiedenti asilo in Germania con lo scopo di ottenere informazioni.

A quelli che prestano il proprio consenso a collaborare con i servizi segreti, nella maggior parte dei casi viene concesso il diritto alla protezione, che in altre circostanze non riuscirebbero ad ottenere. Loro tentano anche di arruolare i potenziali informatori con l’aiuto di promesse di miglioramento della loro posizione legale.

La sezione per il lavoro con i richiedenti asilo è stata chiusa nel giugno 2014, ma l’Intelligence continua a ricevere informazioni dai migranti-informatori “su base volontaria”, ha evidenziato lo Spiegel.

it.sputniknews.com
http://it.sputniknews.com/mondo/2016013 ... fughi.html
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:51 pm

???
Folle idea: arabo e tedesco lingue ufficiali in Germania
http://www.magdicristianoallam.it/buong ... mania.html
https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 7446914177

Buongiorno amici. Della serie "L'Europa che si sottomette all'islam", apprendiamo che Thomas Strothotte, eccellenza dell’informatica tedesca e mondiale nonché presidente della Kühne Logistics University di Amburgo, ha chiesto che l’insegnamento della lingua araba sia reso obbligatorio nelle scuole dalla prima elementare fino alla maturità, perché così facendo, “si riconoscerebbe finalmente che la Germania è un Paese di immigrazione e plurilinguistico”.

A suo avviso Il tedesco e l’arabo dovrebbero entrambi essere riconosciuti come lingue ufficiali, così che i tedeschi si abituino fin da piccoli ai cambiamenti che la Germania, il Medio Oriente e l’intero pianeta stanno vivendo. Il mondo arabo diventerebbe di conseguenza il principale partner economico, commerciale e culturale di Berlino. Le radio e le televisioni pubbliche dovrebbero inaugurare canali in lingua araba, per facilitare l’inserimento sociale degli immigrati di origini mediorientali nella società tedesca.

Cari amici, questa è la capitolazione culturale che anticipa la resa all'islam. Mobilitiamoci per difendere la nostra civiltà. Liberiamoci del relativismo valoriale e del multiculturalismo. Fortifichiamoci dentro per essere pienamente noi stessi dentro casa nostra. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo!
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:52 pm

GERMANIA, PROTESTE DEI NAZIONALISTI TURCHI: “CON L’AIUTO DI ALLAH VI CONQUISTEREMO”

https://www.facebook.com/24609457889506 ... 7111485805

Quel giorno che sono scesi in piazza i Nazionalisti ,guidati sempre dalla, Isis in 2 piano ,in un progamma della CNN addirittura avevano mandato in onda delle immagini di cecchini in Germania sui tetti di una Chiesa ce ne stavano almeno 70 su ogni tetto di una via principale Tedesca dove dopo neanche 2 minuti hanno cancellato il tutto è messo in onda subito altre immagini persino su skay non si vedeva neanche il canale per 20 minuti circa.Sono monitorati anche quando si va in bagno altro che chiacchiere adesso gli sta bene perché far entrare loro in paesi democratici equivale ad aumentare il loro bussines, ma alla fine così facendo non lo so se gli converrà a chi li fa ancora entrare ,perché alla fine non staranno con le mani in mano quando saranno milioni di loro disparsi in vari nazioni e paesi della comunità europea.

Questi fanno dimostrazione pro Turchia in un paese democratico..... Perché non fanno lo stesso in Turchia dove c'è un governo che fa i propri interessi e uccidono i Curdi ....



Al tirannico porco Merdogan ha detto proprio male: aveva persino fatto convocare l'ambasciatore tedesco ad Ankara, perché facesse rimuovere un video satirico su di lui prodotto da autori tedeschi, ma ha finito per ottenere un duplice effetto negativo, da un lato pubblicizzando ancor più il video, dall'altro creando frizioni diplomatiche con Berlino.
http://www.nytimes.com/2016/03/31/world ... atire.html


Erdogan infuriato con la Germania per una canzone satirica
Di Andrea Signorelli
martedì 29 marzo 2016
Si tratta della presa in giro del leader turco: "Erdowie, Erdowo, Erdogan".

http://www.polisblog.it/post/372087/erd ... wo-erdogan

Il video musicale satirico che trovate in cima al post ha creato un incidente diplomatico tra Turchia e Germania, tanto che Ankara ha chiesto udienza all'ambasciatore tedesco in Turchia. Il video è stato trasmesso il 17 marzo all'interno di Extra 3, uno show in onda sul canale NDR, e si intitola "Erdowie, Erdowo, Erdogan".
Nel video si mostra Erdogan mentre gioca a calcio, mentre cade da un cavallo e mentre indossa un'enorme parrucca bionda per motivi a noi ignoti. Il tutto, però, non fa molto ridere, visto che nel clip si vedono anche e soprattutto i pestaggi della polizia contro i dimostranti nelle varie manifestazioni di protesta che hanno attraversato il paese.
"Con i gas lacrimogeni e i cannoni d'acqua lui cavalcherà lungo la notte", recita una battuta della canzone, che si concentra sulle recenti restrizioni alla libertà di espressione che stanno avendo luogo in Turchia e che hanno creato non poche frizioni con l'Unione Europea.
Ma c'è spazio anche per l'uguaglianza dei diritti per le donne, che Erdogan rispetta a modo suo, visto - come si sottolinea nel video - che fa picchiare le donne alle manifestazioni esattamente come gli uomini.
La richiesta della Turchia è che il network smetta di trasmettere questo videoclip, richiesta alla quale il canale ha risposto continuando a diffondere il link su Twitter. Se c'è una cosa che Erdogan non ha ancora imparato, evidentemente, è che scatenando la polemica si ottiene solo di rendere noto a livello internazionale qualcosa che fino a poco fa conosceva in pochi.
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:53 pm

Il 97 per cento degli assalitori di Colonia era composto da migranti irregolari o richiedenti asilo
2016/04/08

http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/0 ... e_c275.htm


Il governo del Nord Reno Westphalia diffonde i primi dati ufficiali sulle violenze di massa di Capodanno. Numeri che potrebbero rinvigorire le critiche alla politica dell'accoglienza della Merkel

Quasi tutti i sospetti coinvolti nelle aggressioni di massa di Colonia dello scorso Capodanno erano migranti e richiedenti asilo. La conferma arriva per la prima volta dalle autorità tedesche che giovedì hanno presentato il rapporto preliminare sulle aggressioni firmato dal ministro dell'Interno dello Stato del Nord Reno-Westphalia, Ralph Jäger.

I numeri emersi dalle indagini delle autorità – frutto dell'osservazione di oltre mille ore di registrazioni di filmati a circuito chiuso davanti alla stazione dei treni della città – dicono che il 97 per cento dei 153 sospetti coinvolti nelle violenze sessuali di Colonia era di nazionalità straniera. Di questi (149 persone) 68 erano richiedenti asilo, 47 possedevano un visto con uno status definito "sconosciuto" e altri 18 erano migranti illegali. Gli assalitori erano in prevalenza algerini e marocchini, un dato notevole perché dimostra che i fatti di Colonia non furono una conseguenza diretta dei recenti arrivi di profughi dai Balcani, dove la maggioranza è piuttosto di nazionalità siriana. Le accuse a carico dei migranti vanno dalla violenza sessuale al furto, con oltre 1.200 diverse vittime che hanno presentato denuncia alla polizia.

Mercoledì scorso l'agenzia per il controllo delle frontiere esterne dell'Unione europea Frontex aveva pubblicato un documento con l'analisi dei rischi per la sicurezza causati dai crescenti flussi migratori. Gli attacchi di Parigi , recitava il bollettino, "hanno chiaramente dimostrato che i flussi di migranti irregolari possono essere utilizzati dai terroristi per entrare nella Ue".

I dati presentati giovedì arrivano mentre è in corso il secondo giorno di rimpatri dei migranti irregolari dalla Grecia alla Turchia secondo quanto previsto dall'accordo siglato tra l'Unione e Europea e Ankara. Gli effetti politici del rapporto preliminare della regione tedesca, secondo il Wall Street Journal, potrebbero finire per alimentare le critiche rivolte alla politica dell'accoglienza sostenuta fino a oggi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Anche la polizia e le autorità locali sono finite sotto accusa per essersi dimostrati impreparati nel fronteggiare le aggressioni di massa. E proprio sulle lacune delle forze di sicurezza è attesa la riunione di una commissione d'inchiesta parlamentare la prossima settimana.
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Re: Ixlam e Xermagna

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 6:53 pm

???

Merkel apre alla sharia (purché sia democratica)
Secondo l'editorialista di Die Welt Henryk M. Broder, la posizione del governo è quella di accettare le pratiche sociali connesse all'islam, purché non mettano in dubbio la democrazia
Luca Steinmann - Gio, 19/05/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ger ... 60237.html

Secondo la Cdu, il partito di Angela Merkel, l’islam fa parte della Germania.

A rivendicare recentemente questa posizione è stato Christian Wulff, ex presidente del Paese ed esponente di spicco del partito.

A rispondergli è stata Frauke Petry, leader di Alternative fuer Deutschland, che ha detto che nel suo Paese non c’è spazio per l’islam. Una posizione, la sua, condivisa da parte di elettorato, ma che non è quella della maggioranza. Che continua ad insistere sulla necessità di garantire la libertà di culto nel Paese e le pratiche connesse alle rispettive religioni.

Una posizione accomuna però le due parti: i jihadisti non fanno parte della Germania né dell’Europa. A spiegarlo è l’editorialista di Die Welt Henryk M Broder. Secondo Broder la posizione condivisa da entrambe le parti è che le persone nate nel Paese, che hanno passaporto tedesco e che hanno ricevuto una educazione cristiana e si siano poi convertite, vanno monitorate ed eventualmente non accettate socialmente.

In modo particolare non vengono accettati i salafiti, gruppo di islamisti radicali già protagonisti di diversi episodi di violenza in guerra tedesca. Uno dei loro leader, il convertito Sven Lau, è stato arrestato qualche mese fa per presunti finanziamenti di attività terroristiche. I salafiti, infatti, non accettano la democrazia come forma di espressione popolare. Secondo loro la legge perfetta, cioè la sharia, è stata scritta da Dio e non ha bisogno di interpretazioni, ma solo di un’applicazione diretta di quanto insegnato nelle sacre scritture. Né la democrazia né lo Stato nazionale sono dunque accettabili per loro. E per questo sia la polizia che le forze di intelligence li tengono severamente sotto controllo. Il governo tedesco non vuole correre rischi per la propria democrazia.

Se però la democrazia non è in pericolo, allora per la maggioranza l’islam può essere considerato parte della Germania. E con lui anche le pratiche ad esso connesse, come la sharia. A patto che non metta in pericolo la democrazia, il governo vuole garantirne la legittimità, altrimenti si tratterebbe di una violazione della libertà religiosa.
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