Magdi Cristiano Allam l'apostata

Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » ven set 18, 2015 9:02 pm

Magdi Cristiano Allam l'apostata
viewtopic.php?f=188&t=1854
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » ven set 18, 2015 9:03 pm

Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... -Allam.jpg

El Coran de Magdi Allam

???
Il Corano spiegato da Magdi Allam per capire la violenza dell’islam
Scritto il 15 marzo 2015
http://islamicamentando.altervista.org/ ... -dellislam

Da sabato 14 marzo in edicola con Il Giornale “Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” per conoscere la realtà di Allah e di Maometto

“Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” è una lettura pubblica e obiettiva dei versetti del testo sacro dei musulmani, per evidenziare i contenuti che concernono le tematiche di maggior interesse per gli italiani: dalla conoscenza stessa del Corano, di Allah, di Maometto, dell’islam, fino alle grandi emergenze legate all’esplosione del terrorismo islamico, della strategia di islamizzazione dell’Europa, dell’odio nei confronti degli ebrei e dei cristiani, della sottomissione della donna, della violazione dei diritti fondamentali della persona.

Il “Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” è l’operazione culturale che più di altre ci consentirà di conoscere, attingendo direttamente dai versetti coranici, la realtà del “vero islam” e, di conseguenza, ci consentirà di riscattare la certezza di come noi cristiani, ebrei, laici o comunque non musulmani possiamo e dobbiamo comportarci con i musulmani che concepiscono la vita come trasposizione della volontà di Allah rivelata a Maometto nel Corano.

L’iniziativa editoriale promossa da Il Giornale è uno strumento di conoscenza e approfondimento di un testo sacro di cui tutti parlano ma che quasi nessuno ha letto, molti evocano il Corano per sostenere che i suoi versetti esalterebbero la vita, l’amore e la pace, ma nessuno è in grado di documentarlo.
“Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” è un’operazione-verità che vuole in modo assolutamente oggettivo far conoscere agli italiani ciò che è scritto nel Corano, accompagnandoli per mano nel labirinto di concetti poco familiari e nella giungla delle emergenze che ci stanno dilaniando dentro.

https://www.youtube.com/watch?v=8k4wlVr8xSs


https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 7884090802

Buongiorno amici!

"Il Corano insegna a uccidere. Nei versetti istruzioni al killer", così Il Giornale titola oggi il mio nuovo editoriale.

E subito il pensiero ricorre a due versetti del Corano che legittimano le atrocità commesse dai terroristi islamici nella strage di 12 persone nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo.

"La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso"
(Sura 5;33).
"Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri''
(Sura 47:4).


Vi invito a leggere e a commentare il mio editoriale.

Se in un domani anche in Italia dovesse verificarsi un attentato atroce come quello che il 7 gennaio ha insanguinato la redazione di Charlie Hebdo non dovremo sorprenderci. Perché anche da noi ci sono le condizioni che lo consentono: il convincimento di tutti i musulmani, moderati ed estremisti, che la raffigurazione di Maometto, ancor di più se in chiave satirica, sia inammissibile e da sanzionare; l’impegno ad accreditare l’islamofobia, ovvero il divieto di criticare l’islam, come reato alla stregua del razzismo nei confronti di una comunità etnico-confessionale; il sostegno da parte di fasce della popolazione, prevalentemente nell’ambito cattolico e della sinistra, alla legittimazione dell’islam, alla proliferazione delle moschee e ad attribuire ai musulmani uno statuto giuridico che riecheggia la sharia, come ad esempio il riconoscere gli effetti civili della poligamia; la presenza di terroristi islamici reduci dai campi delle loro guerre sante in Siria ed Iraq che potrebbero scatenarsi in qualsiasi momento.

Nessuno dei sedicenti musulmani moderati, pur condannando la strage di Charlie Hebdo, ha difeso il diritto della libertà d’espressione o per esempio twittato ‪#‎jesuischarlie‬.
Perché nessun musulmano potrebbe contraddire sia il divieto assoluto di rappresentare Maometto sia il reato di blasfemia che, secondo la sharia, sono entrambi sanzionabili con la condanna a morte.
L’aniconismo, il culto privo di immagini, si rifà ad un detto attribuito a Maometto secondo cui “un individuo che ritrae un essere vivente gli verrà chiesto di infondergli la vita” e costui “verrà torturato fino al Giorno del giudizio”.

Secondo Maometto essendo solo Allah il Creatore della vita, l’individuo che ritrae un essere vivente, tenterebbe di sfidare e di competere con Allah. Questo divieto viene suffragato da cinque versetti coranici (Sura LIX, L’esodo, 24; Sura III, La famiglia di Imran, 6; Sura VII, Il Limbo, 11; Sura XL, Il Perdonatore, 64; Sura V, La tavola imbandita, 90). Ebbene se è solo l’islam integralista a prescrivere il rifiuto di tutte le immagini di esseri viventi perché potrebbero essere idolatrate (ed è ciò che ha portato i terroristi islamici ad abbattere i Buddha in Afghanistan o le statue cristiane), tutte e quattro le scuole giuridiche dell’islam sunnita (hanafita, sciafiita, malikita e hanbalita) concordano sul divieto di rappresentare Allah, Maometto e i profeti citati nel Corano.

Così come come tutti i musulmani riconoscono che, sulla base della sharia, la legge islamica, tutti coloro che commettono blasfemia criticando Allah, il Corano o Maometto, devono essere condannati a morte. La legge sulla blasfemia è ufficiale in Pakistan ma è di fatto vigente in tutti i paesi musulmani, dove le pene possono essere diverse fermo restando la condanna del reato.

La strage di Charlie Hebdo non si sarebbe verificata se non fossero stati i musulmani “moderati” della Grande Moschea di Parigi e dell’Uoif (Unione delle organizzazioni islamiche in Francia) a denunciare il settimanale satirico di blasfemia e a trascinarlo in tribunale nel 2007, sollevando un clima d’odio condiviso dalla miriade di associazioni autoctone per i diritti degli immigrati e dei musulmani e taluni ambienti cristiani e cattolici, su cui si è successivamente innestato il terrorismo delle bombe e dei kalashnikov al grido di “Allah è grande, vendicheremo il profeta”.
Ecco perché la strage di Charlie Hebdo è un simbolo della contiguità e della consequenzialità del pensiero e delle azioni dei moderati e dei terroristi islamici.
Un attentato atroce simile potrebbe verificarsi in Italia anche perché il nostro Paese condivide con la Francia ed altri Paesi europei, la presenza di terroristi islamici nostrani, con cittadinanza italiana o residenti fissi, reduci dai campi di battaglia in Siria ed Iraq. Il 7 gennaio verrà ricordato come l’evento che ha segnato l’affermazione del terrorismo islamico autoctono ed endogeno in Europa, perpetrato da terroristi islamici europei, sferrato sul suolo europeo, le cui vittime sono europee. Sono i frutti avvelenati del relativismo religioso, del multiculturalismo, dell’islamofilia e della globalizzazione monca. Ma l’abbiamo capito che stiamo subendo una guerra scatenata nel nome dell’islam in cui tutti i musulmani condividono l’obiettivo di islamizzarci, divergendo solo sui mezzi per perseguire lo stesso fine? Siamo consapevoli che in questa guerra o combattiamo per salvaguardare la nostra civiltà laica e liberale dalle radici cristiane o saremo sottomessi all’islam?


https://it.wikipedia.org/wiki/Magdi_Allam


Magdi Allam e la sua interpretazione del Corano
di Annalisa Martinelli (sito)
giovedì 16 luglio 2015

http://www.agoravox.it/Magdi-Allam-e-la-sua.html

“Infuria la polemica dopo l’intervento di Magdi (Cristiano?) Allam…”. Così avrei voluto l’attacco del mio pezzo.

Non mi resta invece che prendere atto del (vergognoso) largo consenso di pubblico che ha avuto nell’ambito della serata “Autori a corte” a Ferrara (14 luglio). Perché lo definisco vergognoso? Semplicemente perché si fonda sull’ignoranza o per meglio dire, in modo che i benpensanti non si offendano, sulla non-conoscenza dell’Islam e sulla mancanza totale di senso critico.

E la cosa mi preoccupa non poco.

Tutti ad applaudire concetti assolutamente criticabili del signor Allam, che con abilità politica sta strumentalizzando a suo piacimento. Non si è limitato all’aspra critica della religione Islamica, ha
fatto leva sulla già radicata paura nelle coscienze delle persone, a seguito degli atti terroristici, snocciolando una serie di pacchetti tematici che di solito accompagnano la propaganda della Lega e compagnia bella: invasione degli immigrati, mancanza di lavoro, strategia del terrore, dittatura del relativismo, invasione islamica, chiusura delle moschee.
Ma andiamo per ordine. Magdi Allam non ha voluto essere intervistato, come prevedeva il programma, dal direttore di FerraraItalia, Sergio Gessi, ha preferito parlare a ruota libera, in piedi. (Forse perché durante l’incontro preliminare non si sono verificati i presupposti per una comunicazione etica e democratica?) Ci è parso di cogliere un leggero disappunto, sfuggito ai modi sempre garbati del giornalista ferrarese che ha aggiunto: “Tanto l’intervista c’è, l’abbiamo fatta a cena, e la troverete su FerraraItalia”.

Di fronte alla folta platea, Allam ha ostentato la sua interpretazione del Corano, che non lasciava spazio a dubbi o a qualche spiraglio di dialogo. Ha affermato, senza ritegno, che i terroristi sono i veri osservanti, quelli che applicano in maniera letterale i versetti del Corano.

A mio avviso, questa sua interpretazione è pericolosa perché allo stesso modo mira a radicare l’odio e ad istigare alla violenza. Tra le varie cose, ne ha dette alcune condivisibili, almeno in parte: l’Italia è il ventre molle dell’Europa e rende più agevole l’obiettivo, che è quello della conquista e dell’islamizzazione. C’è un detto, riconosciuto come autentico, che dopo Costantinopoli, anche Roma sarà islamizzata. “Non c’è nessun musulmano – ha continuato ad affermare Allam – che non sia d’accordo su questo”. La Turchia, ha aggiunto, è lo sponsor dei terroristi e dei Fratelli Musulmani.

L’emergenza terrorismo c’è, eccome se c’è, e non si risolve certo porgendo l’altra guancia, ma le affermazioni altamente offensive e irrispettose nei confronti della religione islamica, non trovano giustificazione. Questo suo associare la visione dei terroristi con l’interpretazione corretta dei versetti coranici, ha un sapore diabolico. E i 1.500.000.000 di musulmani che vivono nella pace e nel rispetto? A suo dire, l’Islam non è una religione della moderazione; possono esistere i musulmani moderati, ma sulla carta i versetti incitano all’odio e alla violenza nei confronti dei miscredenti.

Nessun rappresentante delle comunità islamiche locali era presente alla serata, probabilmente a causa del Ramadan. Inutile contestare, c’è stato qualche lieve tentativo, ma tanto la risposta, velata di garbo e in realtà fendente come una sciabolata, sarebbe arrivata tempestiva: “Sono stato musulmano per 56 anni e parlo di cose che conosco molto bene” (che di fatto ha detto). Come contestare con efficacia le sue asserzioni, in assenza di strumenti adeguati? (Conoscenza della lingua araba e lettura approfondita del Corano); bastava la presenza di almeno un vero musulmano.

Tre gli interventi interessanti dal pubblico che potevano aprire un serio dibattito e contrastare la visione del giornalista, scrittore, politico convertito al cristianesimo. Ma il primo, di una ragazza studiosa dell'Islam, si è perso per mancanza di sintesi e determinazione: "Questa sua concezione dell'Islam non coincide, ricorda più la rabbia di Oriana Fallaci nel suo Inshallah" – e lui prontamente: ”che merita un applauso”; l’altro portava la testimonianza di perfetta integrazione di alcune famiglie musulmane locali, nella pace e nel rispetto, ricordando la funzione di costruire "ponti" e non barricate, ma è stato anch’esso prontamente stroncato da Allam.

In chiusura, l’intervento di Sergio Gessi, che ha rimesso in discussione un po’ tutto il suo intervento, lanciando qualche dubbio, applaudito per qualche minuto da una sola persona (la sottoscritta), nel silenzio totale del pubblico, e con timido accodo di altre due. Di seguito, il gelido tono di Allam con il suo: “prego, prego, se volete applaudirlo, fate pure”. E l’invito a farsi firmare le copie del suo ultimo libro: “Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam”, in uscita con Il Giornale.


Allam divide la comunità islamica - La sua conversione fa il giro del mondo
Il battesimo impartito da Benedetto XVI rimbalza sui media internazionali
La Comunità Religiosa: "Perplessi". L'Ucoii: "Non c'è contrasto Gesù-Maometto" ???

http://www.repubblica.it/2008/01/sezion ... allam.html

ROMA - Il sito della Cnn-Europa ha pubblicato la notizia già nella notte. E poi il sito americano Drudgereport, la Bbc, il New York Times e il Washington Post. La conversione al cattolicesimo di Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della sera, ha fatto il giro del mondo. Dopo il battesimo impartito da papa Benedetto XVI durante la Veglia pasquale, il giornalista ha assunto anche il nome di Cristiano. "La mia conversione al cattolicesimo è i punto di approdo di una graduale meditazione. Ho raggiunto la consapevolezza - scrive in una lunga lettera pubblica sul Corriere - che la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale".

Giudicato anti islamico dagli ambienti radicali e jihadisti, criticato aspramente per il suo appoggio ad Israele e alla politica dell'amministrazione americana, la conversione di Magdi Cristiano Allam ha diviso la comunità islamica in Italia.

Per l'imam Yahya Pallavicini, vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica, "non c'era nessun bisogno, per dimostrare l'amore per Gesù, di rinnegare l'amore e la fede per il profeta Mohammed. I musulmani hanno, all'interno della loro dottrina, il riconoscimento più alto della figura di Cristo e della Vergine Maria". Per questo, spiega l'imam, "non capisco il perché della scelta di rinnegare la tradizione del messaggio islamico: qualsiasi apostasia è vista con forte perplessità".

Meno radicali le dichiarazioni dell'imam Izzedin El Zir, portavoce dell'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia che, commentando la conversione di Magdi Allam, dice: "L'importante è che ogni persona viva la sua religiosità in modo pacifico e rispettando le altre religioni. In Italia ci sono diversi cristiani che abbracciano l'islam".

Rispettiamo la scelta del giornalista di origine egiziana, purché non si scavi "un fosso incolmabile tra le diverse comunità religiose. Condanniamo ogni forma di fanatismo che può albergare in infimi settori di tutte le comunità". E le critiche di Allam all'Ucoii? "Accettiamo le critiche, non le bugie", si limita a rispondere l'imam.

(23 marzo 2008)


Franco Cardini contro Magdi e a difexa del l'Ixlam
http://www.francocardini.net/minimacard ... 0Allam.pdf
???
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » ven set 18, 2015 9:03 pm

Coran e storia de l'ixlam
viewtopic.php?f=188&t=1767
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » ven set 18, 2015 9:05 pm

Islam. Siamo in guerra

Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... -goera.jpg

https://www.facebook.com/MagdiCristianoAllam?fref=ts

Cari amici, vi propongo in anteprima il testo della sinossi del mio nuovo libro "Islam. Siamo in guerra", pubblicato nelle alette interne alla copertina sul fronte e sul retro del libro. Il libro sarà disponibile nelle edicole, in allegato con Il Giornale, a partire da domani mattina sabato 19 settembre.
È una sintesi della tesi di fondo sull'unicità dell'islam e sulla realtà della guerra globalizzata scatenata contemporaneamente dal terrorismo islamico dei tagliagole e dei taglialingue, che sfocia in una strategia di islamizzazione dell'Europa su cui converge l'islamizzazione demografica e l'invasione di clandestini musulmani, il condizionamento della finanza islamica impegnato nella diffusione della rete di moschee e scuole coraniche, la codificazione del reato di islamofobia per vietare qualsiasi critica all'islam come religione.

"Siamo in guerra. È il Jihad, la guerra santa islamica, scatenata dal terrorismo islamico dei tagliagole, che ci sottomettono con la paura di essere decapitati, e dei taglialingue, che ci conquistano imponendoci la legittimazione dell’islam.

È la Terza guerra mondiale, che vede partecipi la Finanza speculativa globalizzata, l’Eurocrazia, lo Stato-Mafia e la Chiesa relativista; che distrugge l’economia reale e impoverisce i popoli, spoglia gli Stati della sovranità e pone fine alla democrazia sostanziale, scardina la certezza di chi siamo e ci trasforma nel meticciato etnico e culturale.

È ora di prendere atto della realtà della guerra in corso, essere consapevoli che, o si combatte per vincere, o la subiremo e saremo sottomessi all’islam.

È fondamentale riconoscere che la radice del male è l’islam. Che c’è un solo islam che legittima l’odio, la violenza e la morte contro i “miscredenti”, ovvero tutti i non musulmani. Che i terroristi islamici che sgozzano, decapitano e massacrano sono quelli che più fedelmente ottemperano a quanto Allah ha prescritto nel Corano e quanto ha detto e ha fatto Maometto. Che i sedicenti musulmani “moderati” sono quelli che, all’insegna della “taqiya”, la dissimulazione, perseguono l’obiettivo di sottometterci costruendo delle roccaforti islamiche dentro casa nostra, attraverso il riconoscimento dell’islam come religione di pari valore del cristianesimo, la diffusione delle moschee, il condizionamento della finanza islamica, l’islamizzazione demografica, l’invasione di clandestini musulmani, la codificazione del reato di islamofobia, il lavaggio di cervello anche tramite Internet, la strumentalizzazione della democrazia per imporre la sharia.

Se non combattiamo il terrorismo islamico dentro e fuori di casa nostra, l’Europa farà la stessa fine delle altre due sponde del Mediterraneo, che erano cristiane al 98% e sono state sottomesse all’islam.

Per vincere dobbiamo fortificarci dentro, riscoprendo il sano amor proprio, l’orgoglio di chi siamo, il dovere di salvaguardare l’unica civiltà che esalta la vita, la dignità e la libertà."

https://www.youtube.com/watch?t=2&v=UodW8mtdsi8
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » lun set 21, 2015 7:55 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » ven set 25, 2015 10:09 pm

TERRORISMO ISLAMICO: NUOVA GUERRA CONTRO BLOGGER E SCRITTORI. INTERVISTA ESCLUSIVA A MAGDI CRISTIANO ALLAM
Di Claudio Gori, direttore di www.irog.it

https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 80866891:0

Il terrorismo di stampo islamico sembra aprire nuovi scenari, precedentemente non immaginabili ma praticabili con estrema rapidità da killer senza scrupolo o valore per l’altrui vita.
Lunedì sera sono stati arrestati in Bangladesh tre sospetti terroristi islamici che hanno contribuito all’omicidio brutale di quattro giovani blogger nel 2015:

Avijit Roy, ucciso a Dacca con coltelli e machete, la sera del 26 febbraio 2015; era giunto per una fiera libraria in cui presentare due saggi di suo pugno, “Biswaser Virus” (“Il virus della fede”) e “Sunyo theke Mahabiswa” (“Dal vuoto al grande mondo”), in contrasto con alcune posizioni islamiche; fondò il blog “Mukto-Mona” (“Libera mente”; https://mukto-mona.com/) con contributo di attivisti e intellettuali del sud-est asiatico, a favore della libertà di espressione e pubblicazioni concettualmente atee;

Washiqur Rahman, ucciso il 30 marzo 2015 a Dacca con mannaie e coltelli in una strada affollata, mentre si recava al lavoro in una agenzia turistica; un “free thinker” che ha pagato con la vita le sue pubblicazioni contro l’intolleranza religiosa e islamica; era solito bloggare sotto lo pseudonimo Kucchit Hasher Channa, or Ugly Duckling (Brutto Anatroccolo);

Ananta Bijoy Das, bengalese ucciso il 13 maggio 2015 a colpi di mannaia mentre andava al lavoro in località Sylhet; aveva ricevuto più volte minacce da fondamentalisti islamici e scriveva sul blog Mukto-Mona, fondato da Avijit Roy;

Niloy Neel, ucciso il 7 agosto 2015 a Dacca con colpi di machete nella sua abitazione nella provincia di Goran; una voce forte contro l’estremismo religioso e islamico, soffocata con efferatezza da sospetti militanti islamici in Bangladesh.

Una escalation di omicidi a sfondo religioso che potrebbe essere inarrestabile e contagiosa, anche fuori dai confini del territorio asiatico.
Secondo la CNN, il gruppo militante Ansarullah Bangla ha pubblicato una lista di nominativi di blogger e scrittori da colpire a morte, anche in Europa e Nord America. La lista conterrebbe i nominativi di nove persone nel Regno Unito, otto in Germania, uno in Svezia ed uno in Canada.

Lo scorso anno Reporters Without Borders ha affermato che un gruppo in azione e sotto il nome di Islam Bangladesh di Al di Ansar ha pubblicato una lista degli scrittori che hanno assunto posizioni contrarie all’islam: alcuni sono stati uccisi, altri hanno subito tentativi di attacco fisico alla persona.

Lo scorso mese le forze di polizia del Bangladesh avevano arrestato altri membri ritenuti appartenenti al gruppoAnsarullah Bangla: uno era cittadino britannico e coinvolto negli omicidi dei due blogger Avijit Roy ed i Anant Bijoy Das.

L’Italia non crediamo sia esente da eventuali simili pericoli; questo pomeriggio abbiamo intervistato telefonicamente Magdi Cristiano Allam che ben conosce le realtà nazionali e internazionali in materia di integralismo islamico e persecuzione.

In esclusiva abbiamo ricevuto risposta.

Magdi Cristiano Allam, una nuova forma di guerra islamica è in atto contro blogger e scrittori, tacciati di blasfemia in quanto contrari alla fede islamica. Lei, molto impegnato giornalisticamente e in letteratura, quanto si ritiene seriamente minacciato o teme per la sua vita?
“Io sono stato condannato a morte da Hamas nel 2003, da allora lo Stato Italiano mi ha sottoposto a regime di scorta; io vivo con la scorta. Non c’è paura, credo nella missione che adempio. Dobbiamo avere la capacità e il coraggio di affermare la verità e vivere in libertà in casa nostra. Sono certo che la maggioranza degli italiani la pensa come me, quindi mi sento confortato e incoraggiato ad andare avanti. Il problema si pone, invece, per le persone che vivono nei paesi islamici come il saudita Raif Badawi. Per loro la situazione è diversa perchè sono nelle mani di aspiranti carnefici che condannano a morte chiunque dal loro punto di vista oltraggia l’islam e il Corano. C’è una battaglia di libertà che dobbiamo sostenere ed è la libertà di criticare delle idee, delle religioni, senza che ciò si traduca in un reato o apologia di razzismo nei confronti delle persone. Bisogna distinguere tra persone e religioni: le religioni possono essere legittimamente criticate, contestate o condannate mentre le persone vanno rispettate”.

Lei ha pubblicato recentemente il libro “ISLAM SIAMO IN GUERRA”, il contenuto è riferibile ad una sua “missione”?
“Ho voluto chiarire che noi siamo a tutti gli effetti in una guerra che non dobbiamo dichiarare: è una guerra che stiamo subendo; una guerra promossa da terroristi islamici di tagliagole che sgozzano, che decapitano e massacrano. Una guerra sferrata da terroristi islamici che ci impongono di non dire, non fare nulla che possa essere considerato come offensivo dell’islam. Attraverso l’edificazione di moschee, attraverso enti assistenziali, finanziari ed economici hanno costruito all’interno di casa nostra una roccaforte islamica, che a tutti gli effetti è un cavallo di troia che finirà per sottometterci. Ho voluto ricordare, nella copertina del mio libro, quanto detto da un alto militare islamico turco ‘Grazie alle vostre leggi democratiche noi vi invaderemo, grazie alle nostre leggi religiose noi vi domineremo’. Questa è la strategia di islamizzazione da parte di quelli che normalmente vengono considerati mussulmani moderati”.

Un’ultima domanda: Lei pensa che la minaccia terroristico-islamica contro blogger e scrittori possa giungere a breve anche in Europa e in Italia?
“E’ una ipotesi reale che i movimenti islamici, cosiddetti moderati e capeggiati dai fratelli mussulmani che si presentano con sigle diverse nei diversi paesi, stanno operando in modo intenso per codificare il reato di islamofobia, dove per islamofobia si intende il divieto di criticare l’islam come religione; considerare l’islamofobia come una nuova forma di razzismo: si vorrebbe ritenere che, così come è razzismo, ad esempio, condannare i neri in quanto neri, sarebbe razzismo condannare l’islam in quanto religione. C’è una impropria, indebita sovrapposizione tra la dimensione delle idee e quella delle persone, ma soprattutto c’è una sorta di immaginazione che l’islam possa fare eccezione in un contesto dove chiunque può legittimamente criticare il cristianesimo, il comunismo senza che ciò dia adito a condanne di razzismo. Loro vorrebbero che questo si attui solo nei confronti dell’islam”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » lun ott 19, 2015 9:41 pm

Apostati de l'Ixlam, eroi de l'omanidà
viewtopic.php?f=188&t=1922


Magdi Cristiano Allam l'apostata
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 0147022373
l'apostata mussulmano dalla bocca pulita che parla chiaro e che non si fa intimorire dalle minacce mafiose di morte

https://www.facebook.com/MagdiCristianoAllam/?fref=ts

Magdi Cristiano Allam l'apostata
viewtopic.php?f=188&t=1854

Apostati e libertà nei paesi islamici

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 0147022373


LETTERA APERTA A MAGDI ALLAM
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 1221240717

Gentile Signor Allam, mi ero ripromessa di non rivolgerLe più la parola, ma i suoi recenti sproloqui mi hanno reso impossibile rimanere in silenzio e assistere passivamente allo scempio da Lei operato con meticolosità della religione islamica nonchè della storia delle religioni tutte (quindi anche della Sua, qualunque essa sia; e qui mi scuso ma non sono aggiornata sul Nasdaq delle sue conversioni delle ultime 24 ore).

Di tutti gli strafalcioni qualunquisti da Lei prodotti, in questi giorni di anarchia mediatica e comprensibile paura della popolazione mondiale, ce n'è uno che mi risulta particolarmente indigesto e che considero socialmente più tossico degli altri. Mi riferisco alla Sua illuminata interpretazione dei seguenti versi del Corano "Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque uccida un uomo, che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l'umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l'umanità. I Nostri Messaggeri sono venuti a loro con le prove! Eppure molti di loro commisero eccessi sulla terra. " (Sura 5 v. 32).

Da giorni Lei va sbraitando che questi versi dimostrano la violenza dell'Islam e la falsità dei musulmani che li usano per cercare di rassicurare gli europei sulla sacralità della vita sancita dal Corano.
Ebbene, Lei afferma di aver sbugiardato la taqqyia islamica e di aver "chiuso la bocca" ai musulmani rivelando che questo verso in realtà non è rivolto loro bensì agli ebrei.
Signor Allam, la mia domanda marzulliana è: Lei gioca con l'ignoranza della gente o la Sua stessa ignoranza l'aiuta a sproloquiare meglio?
Eviti di interpretare addirittura il Corano se non è neppure in grado di distinguere un ebreo da un israelita o di piazzare i Profeti nella giusta sequenza temporale. Smetta di prendere in giro la gente!
I versi del Corano citati non si riferiscono ai musulmani, bensì ai "figli d'Israele" come Lei afferma? Ma Lei sa chi sono i figli di Israele?

No, è evidente. E allora glielo spiego io. Israele, in aramaico "Isra IL" - mi scuso se trascrivo male - significa "servo d'Iddio" (secondo alcune traduzioni ERRATE invece "lottare Dio"). E chi è questo servo d'Iddio del quale si parla? Il comune Profeta YA'QUB, Giacobbe (figlio di Isacco, figlio di Abramo PACE SU TUTTI QUESTI NOSTRI COMUNI PROFETI). Venuto PRIMA di Mosè (e non di un paio di giorni). Ai tempi di Giacobbe non c'erano "ebrei" come li intendiamo noi oggi, caro Allam. Quindi, se il Corano si rivolge ai "figli d'Israele" e vieta loro di uccidere, intende tutti coloro che "discendono" da Israil, Giacobbe... vale a dire l'umanità intera, non gli ebrei. Che, per l'appunto, come tali ancora dovevano apparire all'orizzonte. Se ci fa caso, il Corano si rivolge agli ebrei con il termine "yahood", non "figli di Israele". Pertanto usa questo termine per gli ebrei distinguendoli dai figli di Israele. Santa cultura, saltami addosso! Ecco sbugiardato il Suo pinocchiesco sbugiardamento sui versi del Sacro Corano, Signor Allam. I Figli di Israele che devono rispettare la sacralità della vita sono tutti gli esseri umani, ergo anche i musulmani. Faccia un bene a se stesso e alla comunità umana tutta : faccia un salto in oratorio, si acculturi sui Profeti di tutte le religioni monoteiste. Si confessi e riparta dallo studio della storia delle religioni da Adamo in avanti.E, soprattutto, smetta di distogliere gli uomini di buona volontà dalla via della pace e del dialogo. Buona giornata
Silvia Layla Olivetti
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » dom nov 22, 2015 11:11 am

LETTERA AI MUSULMANI "MODERATI" (Il Giornale, 22/11/2015)
https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 3151810607

Cari amici musulmani “moderati”, vi esorto a condannare senza se e senza ma il terrorismo islamico, uscendo dall'ambiguità e ponendo fine alla dissimulazione. Come immaginate di poter risultare credibili se, a otto giorni dalle stragi che hanno insanguinato Parigi, inscenate delle manifestazioni a Roma e a Milano con le parole d'ordine “contro il terrorismo”, “contro le guerre”, “contro l'islamofobia”?

Possibile che non siete neppure in grado di rappresentare correttamente la realtà specificando che si tratta di terrorismo islamico?
Pensate che siamo tutti così ingenui da non capire che, se restate nel vago limitandovi a denunciare il “terrorismo”, da un lato rifiutate di attribuire la connotazione di islamico al terrorismo anche se perpetrato nel nome di Allah e di Maometto, dall'altro sottintendete che si debba condannare contemporaneamente anche il supposto terrorismo di Israele, degli Stati Uniti e di tutti i nemici dichiarati dell'islam?

Non capite che non si possono mettere sullo stesso piano il terrorismo e le guerre, la violenza di chi sgozza, decapita, massacra e si fa esplodere per annientare tutti i “miscredenti” e sottomettere l'intera umanità all'islam, con la forza legittima degli Stati per combattere il terrorismo, anche quando gli Stati sbagliano, perché comunque sia gli Stati siamo tutti noi e noi non possiamo essere equiparati ai criminali islamici che disconoscono pregiudizialmente la sacralità della vita, non solo altrui ma anche la propria?

Così come dovreste smetterla di voler accreditare come reato penale la cosiddetta “islamofobia”, che non è contemplata dal nostro codice, avanzando la pretesa, in una civiltà dove si legittima la critica alle idee, alle ideologie e alle religioni, dove chiunque è libero di dire di tutto e di più contro il cristianesimo, la Chiesa, il Papa, Gesù e la Madonna, che l'islam debba fare eccezione, imponendoci il divieto assoluto di criticare e di condannare l'islam, Allah, Maometto e il Corano.

Sono stato musulmano moderato per 56 anni, credendo e perseguendo l'obiettivo di affermare un “islam moderato” in Italia. Rivendico ad oggi, che non sono più musulmano, il merito di aver promosso una visione moderata dell'islam e di aver dato visibilità pubblica a musulmani moderati.
Il 10 settembre 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi mi ricevette al Quirinale, con una delegazione di musulmani moderati che avevano sottoscritto il “Manifesto contro il terrorismo e per la vita”, da me pubblicato sul Corriere della Sera il 2 settembre.
In esso si leggeva: “Siamo schierati dalla parte dello Stato italiano contro i terroristi e gli estremisti di matrice islamica, e non solo, che attentano alla sicurezza e alla stabilità della collettività, sia perpetrando trame eversive sia utilizzando taluni luoghi di culto per attività di indottrinamento e arruolamento di combattenti e aspiranti terroristi suicidi”. Si affermava senza mezzi termini: “Diciamo in modo esplicito che le moschee d’Italia non devono in alcun modo trasformarsi in un cavallo di Troia di ideologie integraliste e di strategie internazionali volte a imporre un potere islamico teocratico e autoritario”.

Questa presa di posizione fu assunta da musulmani moderati in un contesto in cui non subivamo con la stessa intensità la guerra del terrorismo islamico globalizzato. Oggi che il terrorismo islamico si è radicato come realtà autoctona ed endogena, a maggior ragione dobbiamo aver presente che la condanna del terrorismo islamico deve essere un fatto scontato. Chi non dovesse condannare chiaramente e incondizionatamente va subito espulso.

Da cittadino italiano, a prescindere dalla mia fede cristiana, vi dico che oggi non è più accettabile che tra noi convivano persone che non rispettano le leggi dello Stato, che non ottemperino alle regole della civile convivenza, che non condividano i valori fondanti della nostra civiltà, la sacralità della vita di tutti, la pari dignità tra uomo e donna, la libertà di scelta, compresa la libertà di un musulmano di abiurare l'islam senza essere automaticamente condannato a morte per apostasia.
Non illudetevi che gli italiani vi consentiranno in eterno di trattare l'Italia come una terra di nessuno da trasformare in una terra di conquista islamica. Prima o dopo insorgeranno per riscattare il nostro legittimo e inalienabile diritto ad essere pienamente noi stessi dentro casa nostra.

Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... ersone.jpg


Musulmani "moderà" ! ? e contro i teroristi 'xlameghi ! ?
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=1928
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » mar dic 01, 2015 5:30 pm

La (splendida) solitudine di Magdi Cristiano Allam
di Federica Dato
http://www.lintraprendente.it/2015/11/l ... iano-allam

È splendidamente solo Magdi Cristiano Allam. È solo quando in salotti televisivi (e no) si trova di fronte quel plotone compatto d’ipocrisia occidentale, ignoranza generalizzata, tic politici attenti all’ipotetico voto in più, in piena incoscienza, e odio viscerale del fronte islamico.
È splendidamente solo eppure sempre rispettoso del prossimo, stoico nel suo non abbassarsi mai al livello di chi vorrebbe poterlo raccontare come intollerante e becero. Armato della sua preparazione e nel suo saper incassare. Perché è splendidamente solo il Magdi Cristiano Allam che in queste ore di dramma parigino, quello che ha reso innegabile una guerra in corso che ancora fingono essere scissa dallo scontro di civiltà, rimbalza da uno studio all’altro per ribadire la sua verità, che spesso corrisponde alla traduzione letterale del Corano firmata dalle associazioni islamiche riconosciute ma che raccontata per intero suona male, non si fa, non si può.
È splendidamente solo quando coloro che si dicono moderati lo guardano accusandolo di fare “il gioco dei terroristi” e non cede alle provocazioni basse, lasciando tradiscano il nervosismo di chi non ha argomenti, scoperchiate le bugie. È splendidamente solo quando nei faccia a faccia alla fine, sempre i “moderati”, lo dicono che “lui del libro sacro non può parlare” e con un giro di parole ci arrivano, senza scandire mai le sillabe, che è un apostata. E gli apostati si sa che fine dovrebbero fare.
È splendidamente solo quando gli rimbrottano che lui “è la prova che l’islam si può criticare”, lui che è condannato a morte e quindi è costretto a una mezza vita, sotto scorta, con quel che questo significa per la sua famiglia, per il suo essere uomo. È splendidamente solo Magdi Allam nel suo non retrocedere di un millimetro di fronte all’ennesima sentenza che lo condanna a risarcire chissà quale danno d’immagine. Liberticidio dopo liberticidio va avanti. Ha qualcosa di eroico nel suo saper difendere ciò che l’Occidente nega, le proprie origini cristiane su cui si fonda una società di cui l’uomo e le sue libertà sono il cuore pulsante, sopra tutto, sopra Dio. È splendidamente solo quando un Roberto Formigoni qualsiasi lo interrompe per insegnargli che l’islam non è antropologicamente violento e solo stringendogli la mano si potrà sconfiggere il terrorismo. E lui ascolta, educatamente, non interrompe, ribadisce che i singoli vanno rispettati, ribadisce la grandezza e la superiorità di chi non sa né vuole prevaricare.
È splendidamente solo nella sua stanchezza, che se pensi a una sua giornata ti pare di sentirla dentro, fin nelle viscere. È enorme, Magdi Cristiano Allam, nella sua splendida solitudine. E lo ringraziamo davvero di tutto.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Magdi Cristiano Allam l'apostata

Messaggioda Berto » lun dic 14, 2015 10:23 pm

Viva Israele

Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... 4/kw-1.jpg

Dopo le minacce ricevute da Hamas per aver denunciato i kamikaze palestinesi, "la mia vita", sostiene Allam, "è diventata strettamente collegata alla sorte di Israele, per una mia scelta interiore di fede nella sacralità della vita e per una bizzarria del destino che ha voluto che fosse un musulmano laico a battersi in prima linea, anche a rischio di morire, per difendere il diritto all'esistenza dello Stato ebraico". In quel clima, anche un ragazzo di grande sensibilità e educato in una scuola religiosa italiana come lui non era rimasto del tutto immune al pregiudizio anti-israeliano, che venne però spazzato via dalle esperienze successive: "In queste pagine ho voluto raccontarvi il mio lento e sofferto percorso esistenziale dall'ideologia della menzogna, della dittatura, dell'odio, della violenza e della morte alla civiltà della verità, della libertà, dell'amore, della pace e della vita. Fino a maturare il pieno convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincida con la difesa del diritto di Israele all'esistenza". Ecco perché questo libro autobiografico parla alle coscienze di tutti: dietro l'intransigenza con cui si tutela il diritto di Israele all'esistenza e alla pace c'è la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli di infiltrazione e legittimazione dell'ideologia della morte.



Ke omo odioxo sto ebreo-tałian de Gad Lerner

Magdi Allam, un infedele come me
martedì, 25 marzo 2008

http://www.gadlerner.it/2008/03/25/magd ... le-come-me

Non mi turbano le conversioni pubbliche, hanno un sapore antico. Mi spiace semmai che Magdi Allam squalifichi l’islam, cultura in cui è vissuta devotamente sua madre e in cui egli stesso per mezzo secolo è cresciuto, come inevitabilmente violenta. Essendo anch’io come lui il frutto della contaminazione e del meticciato mediterranei, vi ripropongo la recensione del suo libro che ho scritto circa un anno fa.

Caro Magdi Allam,
ho ricevuto il tuo nuovo libro “Viva Israele” (Rizzoli) con una dedica affettuosa che naturalmente ricambio. Mi rendo conto che ci hai messo l’anima, e che da uno come me ti attenderesti gratitudine per una dichiarazione d’amicizia, o meglio d’identificazione assoluta con la sorte del popolo ebraico e dello Stato d’Israele che –nonostante le ottime intenzioni- mi lascia addosso invece un senso di disagio.

Dapprima ho pensato che fosse solo una questione di tono. Per motivare la riconversione di un arabo egiziano alle buone ragioni universali d’Israele, la civiltà contro la barbarie, la vita contro la morte, autoproclami te stesso titolare di una nuova fede assoluta e incrollabile. Nobile e coraggioso è il tuo nuovo pensiero guida –la sacralità della vita- per il quale hai prescelto due portabandiera affiancati del calibro d’Israele e della Chiesa di Benedetto XVI. Più naturalmente un punto cardinale di riferimento: l’occidente.

Qui il confronto con l’infedele che ti scrive è impari. Posso solo inchinarmi al cospetto della tua rinascita spirituale. Fede assoluta e incrollabile? Tanto fragile, scettica, incoerente è la mia povera fede di povero mortale, da farmi avvertire estraneo il tuo faraonico Sturm und Drang. Lo so che ho torto, ma in tutto quel po po di enfasi fideistica che esibisci, a me viene da cogliere il suono posticcio della moneta falsa. Perché?
Non ho alcun diritto di farti il processo alle intenzioni. Posso solo esprimerti solidarietà per le minacce recate alla tua sicurezza personale dagli islamisti che denunci ogni giorno sul “Corriere” e in tv, mettendoci la firma e la faccia. E allora? E allora non è questione di tono, tu devoto io infedele, tu coraggioso io fifone.
Noi abbiamo più o meno la stessa età. Come tanti altri siamo arrivati entrambi in Italia per caso, dalla nativa sponda sud del Mediterraneo. Quella guerra fulminea che Israele vinse in sei giorni quarant’anni fa, nel 1967, spezzando la tenaglia degli eserciti arabi che tentavano di distruggerlo, e conquistando vasti territori ancor oggi in larga misura purtroppo occupati, rappresenta un culmine emotivo della nostra adolescenza. Forse un giorno scriverò anch’io la mia Israele del ’67, la partecipazione minuto per minuto al conflitto, la famiglia tutta salva, la visita stupefatta –con mio padre- ai luoghi della vittoria miracolosa dallo stretto di Tiran fino al Golan, imbattendomi per la prima volta nelle case di fango dei profughi palestinesi in Cisgiordania, e dappertutto una voce flautata che cantava “Jerushalaim shel zaav”, cioè Gerusalemme d’oro.

Hai fatto bene a raccontare il Cairo nei giorni della sconfitta, con gli occhi di un ragazzino nazionalista. Perché l’umiliazione e l’infelicità araba che ne scaturirono sono fattori potenti di una guerra in cui siamo tuttora immersi. Né mi turba il tuo tradimento nei confronti di un’ideologia panaraba zeppa di menzogne. Il mio amico Alexander Langer mi ha insegnato la necessità del tradimento quando si tratta di rompere la gabbia della compattezza etnica. Ma non per saltare armi e bagagli dall’altra parte del muro, bensì per costruire ponti, favorire l’interscambio e la comprensione reciproca, incoraggiare l’autocritica fra la propria gente.
Diceva Alex: abbiamo bisogno di traditori ma non di transfughi.

E’ il senso di complicità che avvertivo quando mi accompagnasti nel ’98 a Algeri. Portavo nella prima serata televisiva italiana una denuncia dell’integralismo islamico che all’epoca non ti vedeva ancora sensibile come oggi. Ma eravamo, io e te, qualcosa di antico da cui non si sfugge con i proclami e con le finte metamorfosi: due levantini. Sì, proprio gente di Levante, dai fenici alle repubbliche marinare, dai mercanti ai caravanserragli su e giù per le città cosmopolite di qui e di là del mare. Sanguemisti. Cabibbi. Gente d’outremer. Bastardi, per fortuna. Accomunati da una levantinità che solo gli ignoranti di storia mediterranea possono additare come una tara.
In effetti quel che mi ha dato più fastidio, nel tuo “Viva Israele”, Magdi, è che pure tu come tanti nostri nemici esalti una presunta, mai avvenuta, metamorfosi degli ebrei. Finalmente combattenti. Avamposto della guerra occidentale in difesa della sacralità della vita. Per carità, lasciaci continuare ad essere quel che siamo! Certe mascherate sono troppo pericolose in tempo di guerra!



Viva israele: intervista a magdi allam - sintesi
https://www.youtube.com/watch?v=AXiXlytndVE

Magdi Cristiano Allam al Jerusalem Post: “Sostengo Israele ma denuncio il fatto che in Siria è schierato dalla parte di Al Qaeda”
http://www.magdicristianoallam.it/dicon ... 80%9D.html

L'europarlamentare Magdi Cristiano Allam non ha paura di dire ciò che pensa, anche a costo di sfidare il pericolo.

Sorseggiando il tè nel corso della festa del sukkah a Gerusalemme - dove sta partecipando alla Conferenza organizzata dall'Israel Allies Foundation - Allam ci racconta che vive sotto scorta da 11 anni, come se vivere con la consapevolezza di essere in pericolo non sia nulla di insolito.

"Mi fu riferito dai servizi segreti italiani che Hamas mi aveva condannato a morte in quanto traditore della causa araba per aver denunciato gli attentati terroristici suicidi islamici", ci dice.

"Difendere la sacralità della vita di ciascuna persona è un valore fondamentale della mia vita", aggiunge, spiegando perché scrisse l'articolo che aveva suscitato l'ira di Hamas.

"Dopo essere stato messo sotto scorta ho imparato ad apprezzare sempre di più il diritto di ciascuno di noi alla libertà", ci dice.

Allam non ha mai smesso di suscitare reazioni contrastanti, prendendo posizione contro il terrorismo islamico e a favore di Israele.

Allam, 61 anni, è nato al Cairo e si è trasferito a Roma 20 anni dopo per frequentare l'università. E' stato giornalista per 35 quale esperto di Medio Oriente, di tematiche islamiche, assumendo per 5 anni la carica vicedirettore del Corriere della Sera, il più diffuso quotidiano italiano.

Nel 2008 si è convertito al cristianesimo ricevendo il battesimo da Papa Benedetto XVI.

"Certo, questo mi ha comportato problemi con i terroristi islamici", aggiunge sarcasticamente.

Ma non ha avuto scrupoli nel denunciare le posizioni controverse della Chiesa cattolica accusandola di “relativismo e legittimazione dell'islam come religione”.

"Maometto, in quanto profeta dell'islam, è differente da Gesù. Nel 627 partecipò all'eccidio di 800 ebrei. Come possiamo pensare che un uomo che ha ucciso centinaia di persone possa essere riconosciuto come profeta e la sua religione essere riconosciuta come una vera religione?", si chiede Allam.

All'opposto il cristianesimo, convinse Allam, perché Gesù “è un messaggio di amore e tolleranza” e rispetto della vita umana, ciò che secondo Allam non appartengono all'islam.


Sono proprio questi stessi valori, la sacralità della vita, che lo hanno convinto sia a convertirsi al cristianesimo sia a sostenere Israele pubblicando il libro "Viva Israele", che è stato tradotto in ebraico.

"Dopo esser stato nemico di Israele da giovane, durante il periodo di Nasser in Egitto, ho cambiato idea e ho capito che difendere il diritto di esistere a Israele significa difendere la sacralità della vita. Israele è il simbolo di questo valore", ha detto.

Allam ha sottolineato nel suo libro che Israele è sincero nel suo desiderio della pace.

"Sono stati sempre i Palestinesi a rifiutare la pace, nel 2000 con Arafat a Camp David, e adesso non c'è possibilità di pace con Hamas", ha detto Allam. "Io sono al fianco di Israele. Sostengo il diritto d'Israele all'esistenza e la speranza di una vera pace garantendo la sicurezza di Israele e al tempo stesso permettendo ai palestinesi di vivere in dignità e in libertà sotto una democrazia".

I palestinesi radicali non accettano il diritto di Israele ad esistere, ha aggiunto Allam.

"L'unica cosa che accettano è una tregua, in arabo la hudna, ma non una vera pace", ha detto.

La Seconda Intifada (rivolta palestinese) è stata un punto di svolta per Allam, dopo aver realizzato che "quando i terroristi islamici colpiscono nei Paesi musulmani e le vittime sono arabe, il governo di quel Paese li condanna, ma quando gli stessi terroristi colpiscono israeliani o americani, i leader arabi elogiano i terroristi definendoli dei martiri”.

Nel 2009, Allam è stato eletto al Parlamento Europeo, dove ha continuato ad essere uno strenuo sostenitore di Israele.
Allam sta promuovendo una risoluzione che consideri la negazione del diritto di Israele ad esistere come un crimine contro l'umanità.

"Israele è un membro a tutti gli effetti delle Nazioni Unite ed è uno Stato sovrano", ha sottolineato. "Coloro che non riconoscono il diritto alla sua esistenza commettono un crimine perché invocano la sua distruzione".

L'europarlamentare italiano spera di promuovere una risoluzione che riconosca Gerusalemme capitale unificata dello Stato d'Israele.

Nonostante il sostegno di Allam nei confronti di Israele, egli la critica quando è necessario. Condanna il sostegno di Israele al rovesciamento del presidente siriano Bashar Assad, in quanto crede che ciò serva solo a rafforzare Al Qaeda e gli altri estremisti musulmani.
“In qualità di amico sincero di Israele, è mio dovere criticarla”, ha detto al Jerusalem Post.
I terroristi islamici sono il nemico principale di Israele, Europa e Medio Oriente, ha detto, e schierarsi dalla parte dei ribelli in Siria può essere molto pericoloso.

"Non possiamo stare dalla stessa parte dei terroristi islamici”, afferma, “chiedo a Israele di rivedere le proprie posizioni". Questa è una straordinaria opportunità per cominciare una nuova era al fianco delle forze arabe moderate e laiche, aiutandole in questo momento molto difficile. Se Israele si schiera con i terroristi le forze moderate arabe saranno ostili".
Meno di un giorno dopo quest'intervista, Allam ha seguito una conferenza stampa del ministro della Difesa Moshe Ya'alon, scrivendo che “Israele sta commettendo una follia suicida pur di scardinare e sconfiggere l'asse Iran-Siria-Hezbollah”, sul sito "Io Amo l' Italia", movimento da lui fondato che propone principalmente l'uscita dell'Italia dall'Eurozona e la limitazione della globalizzazione.

Potete leggere l'intervista in inglese sul sito del Jerusalem Post

http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Poli ... ats-326884
di Lahav Harkov 24/09/2013 14:22:35
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Prossimo

Torna a Islam

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron