https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... -Allam.jpgEl Coran de Magdi Allam???
Il Corano spiegato da Magdi Allam per capire la violenza dell’islam
Scritto il 15 marzo 2015
http://islamicamentando.altervista.org/ ... -dellislam Da sabato 14 marzo in edicola con Il Giornale “Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” per conoscere la realtà di Allah e di Maometto
“Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” è una lettura pubblica e obiettiva dei versetti del testo sacro dei musulmani, per evidenziare i contenuti che concernono le tematiche di maggior interesse per gli italiani: dalla conoscenza stessa del Corano, di Allah, di Maometto, dell’islam, fino alle grandi emergenze legate all’esplosione del terrorismo islamico, della strategia di islamizzazione dell’Europa, dell’odio nei confronti degli ebrei e dei cristiani, della sottomissione della donna, della violazione dei diritti fondamentali della persona.
Il “Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” è l’operazione culturale che più di altre ci consentirà di conoscere, attingendo direttamente dai versetti coranici, la realtà del “vero islam” e, di conseguenza, ci consentirà di riscattare la certezza di come noi cristiani, ebrei, laici o comunque non musulmani possiamo e dobbiamo comportarci con i musulmani che concepiscono la vita come trasposizione della volontà di Allah rivelata a Maometto nel Corano.
L’iniziativa editoriale promossa da Il Giornale è uno strumento di conoscenza e approfondimento di un testo sacro di cui tutti parlano ma che quasi nessuno ha letto, molti evocano il Corano per sostenere che i suoi versetti esalterebbero la vita, l’amore e la pace, ma nessuno è in grado di documentarlo.
“Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam” è un’operazione-verità che vuole in modo assolutamente oggettivo far conoscere agli italiani ciò che è scritto nel Corano, accompagnandoli per mano nel labirinto di concetti poco familiari e nella giungla delle emergenze che ci stanno dilaniando dentro.
https://www.youtube.com/watch?v=8k4wlVr8xSs https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 7884090802Buongiorno amici!
"Il Corano insegna a uccidere. Nei versetti istruzioni al killer", così Il Giornale titola oggi il mio nuovo editoriale.
E subito il pensiero ricorre a due versetti del Corano che legittimano le atrocità commesse dai terroristi islamici nella strage di 12 persone nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo.
"La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso"
(Sura 5;33).
"Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri''
(Sura 47:4).
Vi invito a leggere e a commentare il mio editoriale.
Se in un domani anche in Italia dovesse verificarsi un attentato atroce come quello che il 7 gennaio ha insanguinato la redazione di Charlie Hebdo non dovremo sorprenderci. Perché anche da noi ci sono le condizioni che lo consentono: il convincimento di tutti i musulmani, moderati ed estremisti, che la raffigurazione di Maometto, ancor di più se in chiave satirica, sia inammissibile e da sanzionare; l’impegno ad accreditare l’islamofobia, ovvero il divieto di criticare l’islam, come reato alla stregua del razzismo nei confronti di una comunità etnico-confessionale; il sostegno da parte di fasce della popolazione, prevalentemente nell’ambito cattolico e della sinistra, alla legittimazione dell’islam, alla proliferazione delle moschee e ad attribuire ai musulmani uno statuto giuridico che riecheggia la sharia, come ad esempio il riconoscere gli effetti civili della poligamia; la presenza di terroristi islamici reduci dai campi delle loro guerre sante in Siria ed Iraq che potrebbero scatenarsi in qualsiasi momento.
Nessuno dei sedicenti musulmani moderati, pur condannando la strage di Charlie Hebdo, ha difeso il diritto della libertà d’espressione o per esempio twittato #jesuischarlie.
Perché nessun musulmano potrebbe contraddire sia il divieto assoluto di rappresentare Maometto sia il reato di blasfemia che, secondo la sharia, sono entrambi sanzionabili con la condanna a morte.
L’aniconismo, il culto privo di immagini, si rifà ad un detto attribuito a Maometto secondo cui “un individuo che ritrae un essere vivente gli verrà chiesto di infondergli la vita” e costui “verrà torturato fino al Giorno del giudizio”.
Secondo Maometto essendo solo Allah il Creatore della vita, l’individuo che ritrae un essere vivente, tenterebbe di sfidare e di competere con Allah. Questo divieto viene suffragato da cinque versetti coranici (Sura LIX, L’esodo, 24; Sura III, La famiglia di Imran, 6; Sura VII, Il Limbo, 11; Sura XL, Il Perdonatore, 64; Sura V, La tavola imbandita, 90). Ebbene se è solo l’islam integralista a prescrivere il rifiuto di tutte le immagini di esseri viventi perché potrebbero essere idolatrate (ed è ciò che ha portato i terroristi islamici ad abbattere i Buddha in Afghanistan o le statue cristiane), tutte e quattro le scuole giuridiche dell’islam sunnita (hanafita, sciafiita, malikita e hanbalita) concordano sul divieto di rappresentare Allah, Maometto e i profeti citati nel Corano.
Così come come tutti i musulmani riconoscono che, sulla base della sharia, la legge islamica, tutti coloro che commettono blasfemia criticando Allah, il Corano o Maometto, devono essere condannati a morte. La legge sulla blasfemia è ufficiale in Pakistan ma è di fatto vigente in tutti i paesi musulmani, dove le pene possono essere diverse fermo restando la condanna del reato.
La strage di Charlie Hebdo non si sarebbe verificata se non fossero stati i musulmani “moderati” della Grande Moschea di Parigi e dell’Uoif (Unione delle organizzazioni islamiche in Francia) a denunciare il settimanale satirico di blasfemia e a trascinarlo in tribunale nel 2007, sollevando un clima d’odio condiviso dalla miriade di associazioni autoctone per i diritti degli immigrati e dei musulmani e taluni ambienti cristiani e cattolici, su cui si è successivamente innestato il terrorismo delle bombe e dei kalashnikov al grido di “Allah è grande, vendicheremo il profeta”.
Ecco perché la strage di Charlie Hebdo è un simbolo della contiguità e della consequenzialità del pensiero e delle azioni dei moderati e dei terroristi islamici.
Un attentato atroce simile potrebbe verificarsi in Italia anche perché il nostro Paese condivide con la Francia ed altri Paesi europei, la presenza di terroristi islamici nostrani, con cittadinanza italiana o residenti fissi, reduci dai campi di battaglia in Siria ed Iraq. Il 7 gennaio verrà ricordato come l’evento che ha segnato l’affermazione del terrorismo islamico autoctono ed endogeno in Europa, perpetrato da terroristi islamici europei, sferrato sul suolo europeo, le cui vittime sono europee. Sono i frutti avvelenati del relativismo religioso, del multiculturalismo, dell’islamofilia e della globalizzazione monca. Ma l’abbiamo capito che stiamo subendo una guerra scatenata nel nome dell’islam in cui tutti i musulmani condividono l’obiettivo di islamizzarci, divergendo solo sui mezzi per perseguire lo stesso fine? Siamo consapevoli che in questa guerra o combattiamo per salvaguardare la nostra civiltà laica e liberale dalle radici cristiane o saremo sottomessi all’islam?
https://it.wikipedia.org/wiki/Magdi_Allam Magdi Allam e la sua interpretazione del Coranodi Annalisa Martinelli (sito)
giovedì 16 luglio 2015
http://www.agoravox.it/Magdi-Allam-e-la-sua.html “Infuria la polemica dopo l’intervento di Magdi (Cristiano?) Allam…”. Così avrei voluto l’attacco del mio pezzo.
Non mi resta invece che prendere atto del (vergognoso) largo consenso di pubblico che ha avuto nell’ambito della serata “Autori a corte” a Ferrara (14 luglio). Perché lo definisco vergognoso? Semplicemente perché si fonda sull’ignoranza o per meglio dire, in modo che i benpensanti non si offendano, sulla non-conoscenza dell’Islam e sulla mancanza totale di senso critico.
E la cosa mi preoccupa non poco.
Tutti ad applaudire concetti assolutamente criticabili del signor Allam, che con abilità politica sta strumentalizzando a suo piacimento. Non si è limitato all’aspra critica della religione Islamica, ha
fatto leva sulla già radicata paura nelle coscienze delle persone, a seguito degli atti terroristici, snocciolando una serie di pacchetti tematici che di solito accompagnano la propaganda della Lega e compagnia bella: invasione degli immigrati, mancanza di lavoro, strategia del terrore, dittatura del relativismo, invasione islamica, chiusura delle moschee.
Ma andiamo per ordine. Magdi Allam non ha voluto essere intervistato, come prevedeva il programma, dal direttore di FerraraItalia, Sergio Gessi, ha preferito parlare a ruota libera, in piedi. (Forse perché durante l’incontro preliminare non si sono verificati i presupposti per una comunicazione etica e democratica?) Ci è parso di cogliere un leggero disappunto, sfuggito ai modi sempre garbati del giornalista ferrarese che ha aggiunto: “Tanto l’intervista c’è, l’abbiamo fatta a cena, e la troverete su FerraraItalia”.
Di fronte alla folta platea, Allam ha ostentato la sua interpretazione del Corano, che non lasciava spazio a dubbi o a qualche spiraglio di dialogo. Ha affermato, senza ritegno, che i terroristi sono i veri osservanti, quelli che applicano in maniera letterale i versetti del Corano.
A mio avviso, questa sua interpretazione è pericolosa perché allo stesso modo mira a radicare l’odio e ad istigare alla violenza. Tra le varie cose, ne ha dette alcune condivisibili, almeno in parte: l’Italia è il ventre molle dell’Europa e rende più agevole l’obiettivo, che è quello della conquista e dell’islamizzazione. C’è un detto, riconosciuto come autentico, che dopo Costantinopoli, anche Roma sarà islamizzata. “Non c’è nessun musulmano – ha continuato ad affermare Allam – che non sia d’accordo su questo”. La Turchia, ha aggiunto, è lo sponsor dei terroristi e dei Fratelli Musulmani.
L’emergenza terrorismo c’è, eccome se c’è, e non si risolve certo porgendo l’altra guancia, ma le affermazioni altamente offensive e irrispettose nei confronti della religione islamica, non trovano giustificazione. Questo suo associare la visione dei terroristi con l’interpretazione corretta dei versetti coranici, ha un sapore diabolico. E i 1.500.000.000 di musulmani che vivono nella pace e nel rispetto? A suo dire, l’Islam non è una religione della moderazione; possono esistere i musulmani moderati, ma sulla carta i versetti incitano all’odio e alla violenza nei confronti dei miscredenti.
Nessun rappresentante delle comunità islamiche locali era presente alla serata, probabilmente a causa del Ramadan. Inutile contestare, c’è stato qualche lieve tentativo, ma tanto la risposta, velata di garbo e in realtà fendente come una sciabolata, sarebbe arrivata tempestiva: “Sono stato musulmano per 56 anni e parlo di cose che conosco molto bene” (che di fatto ha detto). Come contestare con efficacia le sue asserzioni, in assenza di strumenti adeguati? (Conoscenza della lingua araba e lettura approfondita del Corano); bastava la presenza di almeno un vero musulmano.
Tre gli interventi interessanti dal pubblico che potevano aprire un serio dibattito e contrastare la visione del giornalista, scrittore, politico convertito al cristianesimo. Ma il primo, di una ragazza studiosa dell'Islam, si è perso per mancanza di sintesi e determinazione: "Questa sua concezione dell'Islam non coincide, ricorda più la rabbia di Oriana Fallaci nel suo Inshallah" – e lui prontamente: ”che merita un applauso”; l’altro portava la testimonianza di perfetta integrazione di alcune famiglie musulmane locali, nella pace e nel rispetto, ricordando la funzione di costruire "ponti" e non barricate, ma è stato anch’esso prontamente stroncato da Allam.
In chiusura, l’intervento di Sergio Gessi, che ha rimesso in discussione un po’ tutto il suo intervento, lanciando qualche dubbio, applaudito per qualche minuto da una sola persona (la sottoscritta), nel silenzio totale del pubblico, e con timido accodo di altre due. Di seguito, il gelido tono di Allam con il suo: “prego, prego, se volete applaudirlo, fate pure”. E l’invito a farsi firmare le copie del suo ultimo libro: “Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam”, in uscita con Il Giornale.
Allam divide la comunità islamica - La sua conversione fa il giro del mondoIl battesimo impartito da Benedetto XVI rimbalza sui media internazionali
La Comunità Religiosa: "Perplessi". L'Ucoii: "Non c'è contrasto Gesù-Maometto" ???
http://www.repubblica.it/2008/01/sezion ... allam.htmlROMA - Il sito della Cnn-Europa ha pubblicato la notizia già nella notte. E poi il sito americano Drudgereport, la Bbc, il New York Times e il Washington Post. La conversione al cattolicesimo di Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della sera, ha fatto il giro del mondo. Dopo il battesimo impartito da papa Benedetto XVI durante la Veglia pasquale, il giornalista ha assunto anche il nome di Cristiano. "La mia conversione al cattolicesimo è i punto di approdo di una graduale meditazione. Ho raggiunto la consapevolezza - scrive in una lunga lettera pubblica sul Corriere - che la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale".
Giudicato anti islamico dagli ambienti radicali e jihadisti, criticato aspramente per il suo appoggio ad Israele e alla politica dell'amministrazione americana, la conversione di Magdi Cristiano Allam ha diviso la comunità islamica in Italia.
Per l'imam Yahya Pallavicini, vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica, "non c'era nessun bisogno, per dimostrare l'amore per Gesù, di rinnegare l'amore e la fede per il profeta Mohammed. I musulmani hanno, all'interno della loro dottrina, il riconoscimento più alto della figura di Cristo e della Vergine Maria". Per questo, spiega l'imam, "non capisco il perché della scelta di rinnegare la tradizione del messaggio islamico: qualsiasi apostasia è vista con forte perplessità".
Meno radicali le dichiarazioni dell'imam Izzedin El Zir, portavoce dell'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia che, commentando la conversione di Magdi Allam, dice: "L'importante è che ogni persona viva la sua religiosità in modo pacifico e rispettando le altre religioni. In Italia ci sono diversi cristiani che abbracciano l'islam".
Rispettiamo la scelta del giornalista di origine egiziana, purché non si scavi "un fosso incolmabile tra le diverse comunità religiose. Condanniamo ogni forma di fanatismo che può albergare in infimi settori di tutte le comunità". E le critiche di Allam all'Ucoii? "Accettiamo le critiche, non le bugie", si limita a rispondere l'imam.
(23 marzo 2008)
Franco Cardini contro Magdi e a difexa del l'Ixlamhttp://www.francocardini.net/minimacard ... 0Allam.pdf???