Demenze proislam, falsità islamiche o nazi maomettane

Demenze proislam, falsità islamiche o nazi maomettane

Messaggioda Berto » ven giu 16, 2017 7:40 am

???

Un dialogo necessario fra musulmani e cristiani (Prima parte)
15/06/2017
ISLAM-M.ORIENTE
Samir Khalil Samir

http://www.asianews.it/notizie-it/Terro ... rima-parte)-41023.html

Fra cristiani e musulmani vi è un buon rapporto in Libano, Siria, Giordania. Le difficoltà sono nate e cresciute con l’Arabia saudita e il suo islam wahhabita, oltre che con i Fratelli Musulmani in Egitto. Il sunnismo di questi è simile a quello di al Qaeda e di Daesh. Il contributo dei cristiani alla cultura araba sulla modernità, sull’educazione, sul ruolo della donna nella società. La cultura araba comune tra cristiani e musulmani in Oriente.

Roma (AsiaNews) – La serie di attentati terroristi che ha colpito molte città e capitali europee, come pure l’ondata irrefrenabile di migranti che cercano asilo in Europa spinge molti alla paura di una possibile “invasione” dell’islam. Allo stesso tempo, alle violenze subite negli attentati, una risposta altrettanto violenta pare essere la mossa più razionale. Una “guerra fra religioni” è il cliché che molti media seguono con passione, ricalcando l’ipotesi del “conflitto di civilizzazioni” in voga alcuni anni fa.

P. Samir Khalil Samir, gesuita, islamologo, mostra invece che le tensioni con l’islam non avvengono ovunque e non con tutto l’islam, ma sono riconducibili a ragioni storiche, geografiche e culturali e che vi è sempre stata una base dialogica in Medio oriente, che è ora importante rafforzare in Europa. Pubblichiamo l’analisi di p. Samir in tre parti. Questa di oggi è la Prima.

1. Le relazioni tra cristiani e musulmani in Oriente

La situazione è diversa secondo i Paesi. In generale però la loro situazione è difficile, perché gli Stati non sono laici, ma sono gestiti dalla Legge islamica (la shari’a), all’eccezione del Libano, unico Paese arabo non islamico. I Paesi musulmani non distinguono tra fede e politica, tra privato e pubblico. Questa è la più grande difficoltà per noi cristiani: essere sottomessi al sistema islamico, un sistema che risale al settimo secolo.

In Libano la situazione è generalmente buona e c’è la volontà di convivere in modo amichevole. Tutti i gruppi religiosi sono riconosciuti: possono seguire le loro norme, e c’è una costituzione ispirata dalle più moderne e riconosciuta da tutti i gruppi. C’è la parità tra i due gruppi.

In Giordania la situazione è abbastanza buona, perché il re è di tendenza aperta. Sia il padre Hussein che il re attuale, il figlio Abdallah hanno sposato delle mogli occidentali, molto colte e di origine orientale anche cristiane.

La Siria ha elementi positivi, seguendo il partito Baath fondato da un cristiano ortodosso (Michel Aflaq, 1910-1989) e avendo una costituzione laica. Il problema viene dal fatto che, da quasi 50 anni, il presidente è un musulmano di tradizione sciita (alawita), benché il 70% della popolazione sia musulmana di tradizione sunnita. Il fatto che la costituzione sia laica e che tutte le religioni siano rispettate, permette per esempio ad ogni gruppo religioso di costruire i propri luoghi di preghiera, di avere le loro attività religiose, i loro giorni di festa; il sistema matrimoniale è diverso secondo le religioni, il sistema ereditario anche. Insomma, c’è una distinzione tra la vita politica (comune a tutti), e l’organizzazione religiosa diversa secondo i gruppi religiosi.

L’Egitto, troppo marcato dall’università religiosa d’al-Azhar e dai Fratelli Musulmani fondati nel 1928, è più fanatico. Tutto è retto dalla shari’a islamica. Non era il caso prima, sotto i monarchi e neppure sotto Gamal Abdel Nasser. Questo è cambiato con la modifica della Costituzione sotto il presidente Sadat, nel 1972, con l’articolo 2 che faceva della shari’a la base essenziale della costituzione.

Inoltre il movimento dei Fratelli Musulmani è molto forte in Egitto (dove è nato). Questo movimento ha per scopo l’islamizzazione della società, con tutti i mezzi possibili. Le moschee sono numerosissime e sempre più radicali, e emettono i discorsi degli imam e le preghiere cinque volte al giorno (anche alle 5 del mattino) con megafoni potentissimi. È il loro modo di fare la propaganda islamica.

Quanto ai Paesi della Penisola arabica, in particolare dell’Arabia Saudita, l’intolleranza religiosa è la norma, basata sul fanatismo wahhabita, dottrina introdotta dall’imam Muhammad Abd al-Wahhāb (1703-1792), nella forma più rigida dell’islam, insistendo sull’interpretazione letterale del Corano. Molti di loro stimano che chi non adotta questa forma d’islam è semplicemente un pagano, un kāfir. Personaggi come Osama bin Laden, i Ṭālebān e oggigiorno l’Isis (Da’esh in arabo) s’ispirano a questa concezione dell’islam, con tutta la violenza che vediamo da questi gruppi. Il peggio è che tutti questi massacri disumani sono fatti in nome di Dio e della religione.

La maggioranza dei Paesi della Penisola arabica seguono l’Arabia Saudita in gradi diversi. La tragedia oggi è che l’Arabia (e il Qatar), con la loro ricchezza proveniente dal petrolio, distribuiscono largamente milioni di dollari in ogni Paese islamico purché adottino la dottrina wahhabita. E così stanno rovinando tutti i Paesi musulmani.

2. La cultura araba comune tra cristiani e musulmani facilita il dialogo

Cristiani e musulmani del Medio Oriente condividono una cultura araba comune. Anzi, tutti riconoscono che attraverso i secoli i cristiani hanno giocato un ruolo importante nella cultura araba, sia durante il periodo abbasside (750 - 1250), sia nell’epoca moderna, nel XIX e XX secolo. Hanno modernizzato la lingua e il pensiero arabo; sono stati spesso i promotori delle idee moderne e delle tecnologie moderne. Tutti riconoscono il loro contributo (soprattutto quello dei cristiani siro-libanesi, anche in Egitto nel XIX e XX secolo) nella società araba e nella politica araba.

Questa cultura araba comune, e questo contributo positivo a rinnovare e modernizzare la cultura, facilita il rapporto tra le due religioni. Spesso però i cristiani sono più aperti alla cultura occidentale rispetto ai musulmani, i quali hanno una visione della vita più chiusa, più marcata dal passato, soprattutto riguardo ai rapporti tra uomo e donna. In questo campo, in ciò che riguarda il posto della donna, i cristiani hanno portato un grosso contributo. Senza cadere in alcuni eccessi visibili in occidente, hanno dato valore al ruolo rispettivo degli uomini e delle donne.

Il più grosso contributo dei cristiani alla civiltà araba moderna è probabilmente nel settore dell’educazione. Sia in Libano che in Egitto, le scuole cristiane (principalmente cattoliche), maschili e femminili, già a metà nel XIX secolo, hanno formato le personalità le più marcate, musulmane e cristiane. In Libano inoltre, le più famose università fino ad oggi sono state create dai cristiani protestanti (come l’Università americana, AUB, fondata nel 1866) e cattolici (l’Università San Giuseppe dei gesuiti, USJ, fondata nel 1875). Nel XX secolo sono venute fuori molte università cattoliche (fondate da ordini religiosi), cominciando con l’Università di Kaslik (USEK, fondata nel 1950), l’Università ortodossa di Balamand (inaugurata nel 1988), e finalmente l’Università libanese (nel 1953).

L’Istituto di studi islamo-cristiani, fondato nel 1977 all’Università San Giuseppe, dà un’informazione scientifica sulle due religioni e sul rapporto tra le due. Gli studenti sono più o meno a parità musulmani e cristiani. Lo stesso vale per i professori. Alcune materie sono date simultaneamente da due professori, uno musulmano e l’altro cristiano. Ciò permette di completare il punto di vista di ciascuno con il punto di vista dell’altro professore.

Avendo una cultura araba comune, ciò permette ai cristiani di capire meglio i musulmani, e ai musulmani di scoprire che i cristiani non sono estranei al mondo culturale musulmano. Le difficoltà s’incontrano con i musulmani rigorosi o fanatici, più raramente con i cristiani fanatici.

Inoltre, c’è una base comune tra musulmani e cristiani d’Oriente: la fede nell’unico Dio, la totale fiducia in Dio. Esistono molte espressioni comuni che esprimono l’abbandono alla volontà di Dio in tutto, e la fiducia in Lui: insciallah (se Dio vuole!), al-hamdu lillah (lode a Dio!), bi-idhn Allah (col permesso di Dio!), neshkor Allah (ringraziamo Dio!), Subḥān Allah (Gloria a Dio!), Mā sha’ Allah (ciò che Dio ama!), Fi aman Allah (nella protezione di Dio!), Rahimahu Allah (Che Dio abbia pietà di lui! Per un morto), ecc.


Alberto Pento

Amir non mentire!
Gli islamici nei paesi dove sono divenuti dominanti, hanno fatto sparire ogni diversanente religioso e pensante con le persecuzioni, con le conversioni forzate, con la costrizione all'esilio, con lo sterminio dei diversemente religiosi.


Nella storia dove è arrivato l'Islam è poi sempre avvenuta la guerra civile e religiosa e lo sterminio di tutti i diversamente religiosi e pensanti
viewtopic.php?f=188&t=1895

Nazismo maomettano = Islam = dhimmitudine = apartheid = razzismo = sterminio
viewtopic.php?f=188&t=2526


Ensemense proixlam, buxie e falbarie xlameghe
viewtopic.php?f=188&t=1737

Islam e persecuzione e sterminio dei cristiani (cristianofobia)
viewtopic.php?f=181&t=1356
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Ensemense proixlam, buxie e falbarie xlameghe

Messaggioda Berto » dom lug 30, 2017 10:27 am

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Re: Ensemense proixlam, buxie e falbarie xlameghe

Messaggioda Berto » dom lug 30, 2017 10:57 am

Giudizio (negativo) sull'islam: sospeso il prof
Giuseppe De Lorenzo - Ven, 28/07/2017

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 25544.html

Vietato dare giudizi (negativi) sull'islam. Lo sa bene Pietro Marinelli, 61enne docente di Diritto ed Economia all'Istituto superiore “Falcone-Righi” di Corsico, piccolo comune nell'hinterland milanese.

Marinelli vanta oltre 30 anni di carriera, la laurea in Giurisprudenza, un'altra in Scienze religiose e un curriculum di tutto rispetto. Cui però ora dovrà aggiungere le accuse di islamofobia.

Tutto inizia il 31 maggio scorso. Il professore entra in una classe quinta per la lezione di diritto internazionale. Tema: lo Stato Islamico. E visto che al “Falcone-Righi” ancora si rispettano le buone maniere, quando il prof entra in classe gli studenti si alzano in piedi. Tutti, tranne lei: un'alunna 18enne di origine egiziana che si giustifica affermando di essere in periodo di ramadan. “Una pratica religiosa non ti dà certo diritto di non rispettare una consuetudine dell'Istituto”, fa notare il docente. Ma tant'è. “Per sviluppare il suo senso critico ho provato a chiederle cosa significasse il ramadan. E lei sosteneva fosse solo un periodo di riflessione. Le ho detto che non è così. Che viene celebrato per ricordare la discesa dal cielo del Corano, parola increata di Allah”. Ne nasce allora una discussione in cui Marinelli spiega l'origine e il significato del rito musulmano, accennando però valutazioni critiche nei confronti dell'islam e di una pratica di digiuno che “non mi sembra umana”. Apriti cielo.

La studentessa esce dalla classe senza permesso, salta la lezione sull'Isis e si becca una nota. Ma non è lei a doversi preoccupare. Poche ore dopo la madre scrive una lettera alla preside, Maria Vittoria Amantea, denunciando “un terribile" fatto "di intolleranza religiosa”. Nella missiva vengono riportate alcune frasi che Marinelli avrebbe pronunciato al fine di “offendere e sminuire" la fede musulmana: l'islam è una religione priva di senso; il Corano è una ridicolaggine insensata; il Ramadan è disumano; l'islam dovrebbe essere vietato dalla legge e via dicendo. “Alcune sono state palesemente esagerate – dice il professore – altre totalmente inventate”.

Fatto sta che ragazza presenta pure un esposto ai carabinieri e lo stesso farà la preside “a tutela dell'onorabilità dell'istituto”. Nemmeno si trattasse di lesa maestà, scatta il procedimento disciplinare: Marinelli è accusato di aver offeso l'alunna e di essere venuto meno “al suo principale dovere come docente e educatore”.“Prima di avviare l'iter non hanno neppure tenuto conto della mia dichiarazione, protocollandola volutamente in ritardo”, denuncia lui, che in tutta risposta ha depositato due contro-esposti (la preside, contattata per telefono e mail, non è ancora risultata reperibile). Il 24 giugno il caso finisce in presidenza per l'audizione in difesa. Obiezioni, spiegazioni, precisazioni: tutto inutile. Arriva una punizione esemplare: sette giorni di sospensione e relativa decurtazione dello stipendio.

Marinelli però rivendica “libertà di opinione”: “Io non ho offeso, ho solo dato una mia valutazione dell'islam alla luce dei miei studi. Una cosa sono le affermazioni sulle persone, altro quelle sulla religione. Credo rientri nei miei obblighi educativi stimolare gli studenti ad avere una visione critica della vita, anche rispetto alle proprie tradizioni religiose". Difficile dargli torto. "Come i cristiani ascoltano le lezioni sulle crociate o sull'Inquisizione e non presentano esposti contro i docenti - continua - così devono fare pure gli islamici. Anche quando si dice che l'Isis è il vero riferimento del mondo islamico oppure che nell'islam ci sono meno libertà rispetto al cristianesimo”.

Il ragionamento non fa una piega. Ma non aiuta: condannato per aver violato gli articoli 3 e 19 della Costituzione (uguaglianza e libertà di culto) e due articoli del codice deontologico. “Io non ho insultato nessuno né limitato la libertà di alcuno. Ho solo espresso un giudizio sull'islam”. Tradotto: critichi Maometto e finisci nei guai.


Alberto Pento
Questa è una grave violazione dei Diritti Umani Universali, dei valori e delle livertà democratiche e della stessa costituzione italiana.


Al professore si contesta di aver violato i seguenti articoli della costituzione:

Articoli 3 e 19 della Costituzione (uguaglianza e libertà di culto)

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 19. Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume


Si consideri come la religione islamica abbia riti e prescrizioni giuridiche contro il buon costume ed altre leggi: per esempio le preghiere contro i non islamici e in particolare contro gli ebrei e i cristiani; inoltre andrebbero considerate tutte anche le prescrizioni coraniche che violano i diritti umani, le leggi italiane ed europee, contro i diversamente religiosi e pensanti, contro gli apostati, le donne, contro gli omosessuali ...
Tali aspetti criminali della religione islamica o ideologia politica mussulmana rendono tale "culto" molto simile se non peggiore al nazismo maomettano e pertanto sono crimini contro l'umanità che violano e sminuiscono fortemente e irreparabilmente la dignità umana.



Si considerino anche questi altri articoli a favore del professore: l'islam promuove e prescrive la violenza e la guerra contro i non islamici e ciò è contro l'articolo 11 della Costituzione, inoltre le reazioni della ragazza mussulmana, della madre e della preside violano l'art. 21 della Costituzione Italiana.

Art. 11. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.


Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 28. I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilita' civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.




Siamo al paradosso per il quale una studentessa islamica viene sostenuta ed appoggiata nella sua convinzione che la critica all'Islam sia una offesa a lei come persona; il fatto ancora più grave è che un'autorità statale italiana adotti come criterio di giudizio la mentalità islamica, secondo la quale ogni fedele è parte integrante della "umma", ossia la comunità musulmana, per cui l'offesa alla religione islamica viene considerata come offesa alla persona del credente islamico.
https://www.facebook.com/pietro.marinel ... 3583063468

Carmelo Marletta
Egregio professore, la sua preside , più che la umma e le leggi islamiche , dovrebbe seguire l'Ordinamento italiano, visto che in Italia ancora vige la nostra Costituzione e non le leggi coraniche.E' opportuno che i Dirigenti di Scuole italiane (non islamiche) promuovano l'integrazione DI TUTTI GLI STUDENTI, anche quelli di fede islamica.Questi comportamenti, anzi, dovrebbero essere segnalati dalla Scuola in sede di valutazione di un'eventuale cittadinanza italiana. Di recente la Cassazione si è pronunciata in merito all'integralismo di persone che vengono VOLONTARIAMENTE nel nostro Paese che ha usi, costumi e religione, lontano anni luce dalla loro. Ecco un estratto della recente la sentenza della Prima sezione penale della Suprema Corte, di cui la sua preside, la studentessa e l'agguerrita mamma devono tenere conto. “E' essenziale l’obbligo per l’immigrato di conformare i propri valori a quelli del mondo occidentale, in cui ha liberamente scelto di inserirsi, e di verificare preventivamente la compatibilità dei propri comportamenti con i principi che la regolano e quindi della liceità di essi in relazione all’ordinamento giuridico che la disciplina”.Il verdetto aggiunge che “la decisione di stabilirsi in una società in cui è noto, e si ha la consapevolezza, che i valori di riferimento sono diversi da quella di provenienza, ne impone il rispetto”. https://www.fattidalweb.com/2017/05/19/ ... tu-approvi

https://www.facebook.com/Solidariet%C3% ... 8051095731



Libertà di pensiero, di critica e di espressione contro i dogmi e l'idolatria
viewtopic.php?f=201&t=2138

Libertà di parola, di pensiero, di critica, di spiritualità e di religione
viewtopic.php?f=141&t=2503
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Re: Ensemense proixlam, buxie e falbarie xlameghe

Messaggioda Berto » ven giu 15, 2018 8:15 pm

Libertà e protezione per Tommy Robinson l'eroe europeo anti nazismo maomettano
viewtopic.php?f=25&t=2782
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Re: Ensemense proixlam, buxie e falbarie xlameghe

Messaggioda Berto » mer gen 22, 2020 4:25 pm

Criticare l'Islam è una necessità vitale primaria, un dovere civile universale prima ancora che un diritto umano;
poiché l'Islam è il nazismo maomettano.

Non va solo criticato ma denunciato, contrastato, perseguito e bandito.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2811

La blasfemia vera è quella che sta alla base delle religioni, ossia la presunzione sacrilega di detenere il monopolio di Dio, dello Spirito Universale;
questa blasfemia è la fonte di ogni male, specialmente laddove questa presunzione demenziale si accompagna alla mostruosa e disumana violenza coercitiva.
L'odio e la violenza sono intrinsici all'Islam, a Maometto e al Corano, vanno denuciati, perseguiti e banditi come il male assoluto.
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6248299139



Bandire e combattere l'Islam come nazismo maomettano, prima che distrugga l'Europa e il Mondo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2374

Bandire l'Islam prima che distrugga l'Europa - L'Islam è il culto idolatra, politico religioso, dell'orrore e del terrore, il culto di morte dell'idolo Allah e del suo profeta e primo terrorista assassino islamico, modello per tutti i mussulmani, da sempre, per sempre e ovunque.
Chiediamo al Papa cattolico romano, quanti cristiani, europei, occidentali ed altri innocenti del mondo, dovranno ancora morire prima che il suo "D-o o idolo cristiano del perdono, della fraternità e dell'amore universale" sia sazio, del sangue delle vittime, del martirio dei cristiani, degli innocenti di tutto il mondo, di ogni colore e di ogni credo religioso, e si scagli contro questo credo idolatra di morte che è l'Islam.

https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8073159753


Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... lIslam.jpg





Dire le cose:


Maometto fu un ignorante, presuntuoso, invasato, esaltato, idolatra che si inventò il suo dio Allah tratto dagli idoli della Mecca, un dio-idolo dell'orrore, del terrore e di morte,
uno che abusò della credulità popolare e che poi si impose con la minaccia, l'intimidazione, il ricatto, la violenza (che non fu affatto per legittima difesa come raccontrano i suoi seguaci per giustificarsi ma fu predatoria, aggressiva, sopraffatrice, assassina);
fu un bugiardo, un ladro, un razziatore rapinatore, sequestratore e ricattatore, schiavista, assassino e sterminatore;
fu un razzista al massimo grado che discriminò chiunque non si sottomettesse a lui e al suo idolo e che depredò, cacciò e sterminò ebrei, cristiani, zoroastriani e ogni diversamente religioso, areligioso e pensante che gli si contrapponesse e non si sottomettesse;
invase, depredò, ridusse in schiavitù e fece strage nei paesi altrui imponendo con la minaccia la sua politica e la sua criminale ideologia-teologia religiosa imperialista e totalitaria;
indusse al suicidio, all'omicidio e allo sterminio e fece dire al suo idolo, dettandolo ai suoi seguaci, ciò che poi
fu scritto nel Corano e che da 1400 anni induce e istiga alla violenza, alla discriminazione, alla falsità, alla minaccia, alla depredazione, al disprezzo degli altri non maomettani, alla riduzione in schiavitù e alla dhimmitudine, all'omicidio, al suicidio-omicidio, all'assassinio e allo sterminio di ogni diversamente religioso, areligioso e pensante della terra che non si sottometta ai suoi seguaci e al loro orrendo idolo Allah.

Le uniche ideologie-teologie-pratiche politico-religiose ammesse e accettabili nei paesi civili sono o dovrebbero essere esclusivamente quelle che non violano i valori, i doveri e diritti umani naturali universali, civili e politici e che sono con essi completamente compatibili:
quindi
non debbono essere violente, minacciose, intimidatorie, costrittive, ricattatorie;
non debbono promuovere e indurre alla discriminazione, alla depredazione, al disprezzo, alla schiavitù, alla dhimmitudine, all'odio, al suicidio, all'omicido, allo sterminio;
non debbono trasformare gli uomini in mostruosità acritiche, fanatiche, ossessionate, criminali, disumane;
non debbono generare conflitti etnici, civili, religiosi e politici sia nazionali che internazionali;
non debbono come esempi esaltare figure criminali di assassini, predatori, bugiardi, sterminatori, invasati;
devono promuovere la pace, la fratellanza, la responsabilità, la proprietà, la libertà di parola di pensiero e di critica, la solidarietà volontaria e non forzata;
debbono rispettare i paesi, i popoli, le comunità, le etnie, le culture, le tradizioni e accettare tutte le diversità che promuovono la vita e il bene e che sono compatibili con i valori, i doveri e diritti umani naturali universali, civili e politici.
Se il nazismo hitleriano e Hitler rientrano in questa casistica e vanno giustamente banditi dal consesso civile, allo stesso modo dovrebbero essere banditi anche il nazismo maomettano e Maometto perché sono mille volte peggio.

Santificare Maometto, il suo idolo Allah e il Corano è santificare il male, un mettersi dalla parte di ciò che di più maligno esista sulla faccia della terra.
Santificare Maometto, il suo idolo Allah e il Corano dichiarandoli elevatori di spiritualità e portatori di umanità, di amore, di pace, di fratellanza, di giustizia, di cultura e di civiltà significa ingannare e illudere l'umanità intera specialmente quella che soffre a causa dell'Islam e che vorrebbe potersi difendere e liberare da tutto ciò;
Santificare Maometto, il suo idolo Allah e il Corano è farsi demenzialmente, irresponsabilmente e vilmente complici del male, e costituisce di per sé un grave crimine contro l'umanità.



I mussulmani cosidetti moderati e l'Islam buono non esistono
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2808


Solo coloro che mettono in discussione e criticano apertamente Maometto e il Corano sono credibili e tutti costoro sono eslusivamente ex mussulmani, apostati;
tutti gli altri cosidetti moderati o buoni non mettono mai in discussione né Maometto, né il Corano e anche se normalmente in occidente tengono comportamenti tolleranti e rispettosi delle leggi e dei non mussulmani, laddove però diventano massa islamica e massa preponderante perdono ogni tolleranza e rispetto e diventano come tutti gli ìntegralisti e fondamentalisti o per adesione/induzione naturale o per paura di essere accusati di eresia e apostasia o per semplice opportunismo.

L'unico modo che abbiamo per aiutarci e aiutare il Mondo a liberarsi del nazismo maomettano è quello di dire la verità, sempre e ovunque e di criticare Maometto, il suomidoloAllah e il Corano,
se si tralascia di dire la verità e di criticare questi due fondamenti dell'islam non se ne viene fuori;
non esiste altro metodo a costo di scatenare la rabbia e la violenza dei nazi maomettani, bisogna metterli davanti a se stessi e alle mostruosità dell'Islam, di Maometto e del Corano.

Far finta di niente, lasciar correre, negare la malignità dell'Islam, il santificare il maomettismo come se fosse altro dal nazismo maomettano come ha fatto e fa Bergoglio e come fanno i demosinistri è da irresponsabili, o demenziale o altrettanto criminale del nazismo maomettano di cui tale atteggiamento si fa complice e promotore quando addirittura non lo giustifica colpevolizzando l'occidente europeo e americano, il cristianismo, Israele e gli ebrei.



Maometto, il Corano, Allah e i maomettani cos'hanno di buono? Nulla!
Ma cosa mai hanno da rivelare, insegnare e da trasmettere di buono, di vero, di giusto e di bello Maometto, il Corano, Allah e i maomettani, all'umanità intera e ai non maomettani? Nulla assolutamente nulla!
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6123975281
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2850

Prendo lo spunto da questa frase attribuita all'imperatore bizantino Manuele II Paleologo del 14° secolo:
"Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava"



Criminali e irresponsabili difensori dell'Islam o nazismo maomettano
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2263

Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... Arabia.jpg



Caso Iran e i difensori della sua orrida dittatura teocratica nazi maomettana, demosinistri cristiani bergogliani e internazi comunisti, destrorsi fascisti e nazisti, antiamericani e antisraeliani (versione moderna dell'antisemitismo/antigiudaismo).

Dalla parte del male ci sta solo il male e non il bene
viewtopic.php?f=188&t=2893
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8930464054



Libertà di pensiero, di critica e di espressione contro i dogmi e l'idolatria
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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