Fiłò ixlam

Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » sab gen 24, 2015 7:41 pm

Fiłò ixlam
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http://islam.forumup.it/viewtopic.php?p ... slam#79258

Mi chiamo Alberto Pento e sono veneto, mi sono iscritto perché sto cercando di avere alcuni chiarimenti che mi aiutino a vedere/scoprire le cose nel modo più veritiero possibile.
Sono nato cristiano e ora che potrei essere nonno a cui non manca molto di essere chiamato dal Padre Celeste o Allah o Dio, ho scelto di abbeverare il mio spirito alla fonte e sono diventato un uomo "religioso o spirituale" senza religione, senza ideologia religiosa ma aperto verso l'universalità spirituale di tutti gli esseri umani, tutti volenti o nolenti, credenti e non credenti, laici e atei, figli di Allah o Dio.
Non vi nascondo che ho l'animo pieno di orrore verso la violenza e il dolore che l'Islam "sembra" riversare e spargere nel mondo.
Vi ringrazio se mi aiuterete in questa mia ricerca di verità.

Salam, shalom, salve, saludi!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » sab gen 24, 2015 10:34 pm

Un musulmano è obbligato a leggere la Bibbia e il Vangelo?

http://islam.forumup.it/viewtopic.php?t ... orum=islam

Salaam aleykum wa Rahmatulahu wa Barakatuhu,
scusatemi una domanda/ dubbio.. Una donna che ho conosciuto, non musulmana, si è stupita che non conoscessi bene, in quanto musulmana la Bibbia e i Vangeli. Ora personalmente ammetto che non conosco se non poche cose della Bibbia e dei Vangeli per averli letti, in parte, da piccola ma questa donna mi diceva che un musulmano dovrebbe conoscerli..mi chiedo: è un dovere/obbligo? io iniziai partendo dal Corano quando ho cominciato il mio percorso verso l'Islam...resta obbligatorio per un musulmano leggere la Bibbia e il Vangelo? e se nn lo fa? cioè resta prioritario sempre lo studio dell'Islam o anche di leggere le altre Scritture?


wa aleikum salam wr wb
assolutamente no! non è obbligatorio per un musulmano leggere le altre scritture, anzi so che è sconsigliato perchè non sono comunque il vero messaggio completo portato da 'Isa as, so che possono farlo gli studiosi per poter avere un confronto con i nn-musulmani, per sapere loro cosa rispondere per le rime...in ogni caso Allah swt ci ha già dato tutto quello che dobbiamosapere nel Corano e nella Sunnah.
fiamanillah

Quoto la sorella Umm Hajar! Anche se una persona leggesse la Bibbia o il vangelo, non sono le autentiche scritture portate da 3isa (3alehi salat we salam), inoltre il vangelo è stato scritto da diverse persone, quindi modificato a sua volta. Se uno volesse veramente leggere l'autentica scrittura dovrebbe trovare quella scritta in greco secoli orsono, modificata poi in latino e utilizzata dalla chiesa cattolica nel corso del medioevo. Inoltre Alhamdulillah come ha detto la sorella, il Corano ha tutto ciò di cui un musulmano ha bisogno complementato poi dalla sunnah, essendo il Corano l'ultima scrittura, raggruppamento dei 3 libri precedenti.


Non vorrei fare errori intromettendomi in un argomento "già chiuso o vecchio" ma penso che leggere o almeno sfogliare tutte le sacre scritture non essendo Haram , non essendo deviante porti solo ad una visuale più completa e matura della religione .


Bismillahi r-Rahmùni r-ahìm
assalamu 'alaykum wa rahmatullahi wa barakatuhu

L'ultima Rivelazione divina per l'umanità è il Sacro Corano, e l'ultimo versetto rivelato è il seguente:
"Oggi ho reso perfetta (kamila) la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islam" (Cor.5,3)

Una cosa quando è perfetta (kamal) è anche "completa", "piena" e perciò non ha bisogno di ulteriori aggiunte, punti di vista, o verifiche.

Al proposito riporto questo hadith:
Abù Ya'là tramanda da Jabir che l'Inviato di Allàh (sallà Allàhu 'alayhi wa sallam) disse:"Non chiedete nulla alla gente del Libro (Ebrei, Cristiani): come potranno infatti guidarvi, se vagano smarriti (dallin)? E voi potreste confermare qualcosa di falso, o anche smentire qualcosa di vero. Per Dio! Se fossero vivi Mosè e Gesù, non potrebbero far altro che seguirmi".
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » sab gen 24, 2015 10:35 pm

Ateismo anonimo e morale naturale

http://islam.forumup.it/viewtopic.php?t ... orum=islam

Stamane ho trovato, su un noto quotidiano a diffusione nazionale, un articolo relativo ad un fenomeno che io da anni registro quotidianamente con preoccupazione, ovverosia l’”ateismo anonimo”.
Preciso che il termine “ateismo anonimo” non l’ho inventato io ma addirittura Ettore Scola, cardinale di santa romana chiesa ed arcivescovo di Milano.
Cos’è l’”ateismo anonimo” ?
Ci risponde lo stesso Scola: “il vivere di fatto come se Dio non ci fosse”.
Una forma di ateismo particolarmente insidioso, diffuso in tutto il mondo cristiano occidentale, contro cui il Cristianesimo stesso riesce impotente.
Essendo una posizione “di fatto” non sostenuta da particolari visioni filosofiche (come l’ateismo vero e proprio), i filosofi che si professano atei (come M. Cacciari), lo disconoscono, alcuni (G. Giorello) dicono anzi che non è un problema (che Allah li guidi sulla retta via)
Ma ciò non riduce la gravità della questione, anzi la amplifica, perché se un ateo tale per posizioni filosofiche si riconosce come tale e quindi, proprio da questa coscienza si spera possa arrivare alla vera Fede, Inshallah, un “ateo anonimo” vive la sua condizione quasi incosciamente, rifiuta ogni analisi della sua posizione, e quindi si bea nell’ignoranza.
Tempo fa lessi una statistica in cui si affermava che la grande maggioranza della popolazione italiana è battezzata, ma di questi circa il 75% pensa che Dio non abbia alcun posto nella sua vita.
Personalmente penso che il Cristianesimo, sotto certe condizioni, sfoci naturalmente nell’ateismo.

Ma il pericolo non riguarda solo i Cristiani; dobbiamo pensare anche a noi ed a tanti nostri fratelli, specie immigrati, che vivono in Europa o in America e che sono esposti a questa forma particolarmente insidiosa, perché inconsapevole, di ateismo. Magari si comincia non pregando più assiduamente, poi cominciano gli strappi all’osservanza della Legge… ed infine si ci ritrova completamente assimilati a questo tipo di sub cultura atea, ed il bello che magari non ci accorgiamo neppure che abbiamo perso completamente il “ricordo di Allah” (ironicamente il libro in cui Scola riflette su queste realtà è intitolato “Non dimentichiamoci di Dio” :).

Infine un’osservazione in calce: l’ateismo in generale conduce al ripudio della morale rivelata ed all’esaltazione della morale naturale. Mi ha molto colpito il caso di un avvocato milanese, deciso sostenitore della morale naturale (aveva un debole per il kantiano “il cielo stellato sopra di me e la legge morale –ovviamente naturale-dentro di me).
Ebbene questo avvocato “illuminato”, dopo aver commesso zina con una italiana sposata, quando quest’ultima ha interrotto la loro relazione illecita (ne aveva intrecciata un' altra ancora altrettanto illecita), l’ha attirata in un agguato ed uccisa a coltellate.

Anche questo è un pericolo per noi Musulmani: nel momento in cui perdiamo il “ricordo di Dio” siamo anche noi esposti a questo tipo di pericoli, anzi anche di più.

Allah ha posto un sigillo sui loro cuori e sulle loro orecchie e sui loro occhi c'è un velo; avranno un castigo immenso.



Hud ha scritto:
Infine un’osservazione in calce: l’ateismo in generale conduce al ripudio della morale rivelata ed all’esaltazione della morale naturale. Mi ha molto colpito il caso di un avvocato milanese, deciso sostenitore della morale naturale (aveva un debole per il kantiano “il cielo stellato sopra di me e la legge morale –ovviamente naturale-dentro di me).


Il tutto poi è ulteriormente complicato dal fatto che lo stesso cattolicesimo ha da tempo adottato tendenze giusnaturalistiche, che di fatto danno man forte all'ateismo..


Fratello, se anche io, te e tutti i Musulmani del mondo ci mettessimo in testa di "riformare la Shariah" non ci riusciremmo mai, perché l'Islam è salvaguardato da Allah SWT.
Nessun essere umano ha il potere reale di cambiare il Quran, modificare gli Ahadith o riformare l'Islam.

L'unico pericolo a breve termine potrebbe venire dalle autorità islamiche del futuro... ma come nella storia ci sono stati gli Al Hakim, gli Akbar o gli Ataturk, poi sono venuti gli Aurangzeb ( non è un riferimento al fratello Umar ma all'imperatore indiano).
E Allah SWT ne sa di più.


Fratello, se anche io, te e tutti i Musulmani del mondo ci mettessimo in testa di "riformare la Shariah" non ci riusciremmo mai, perché l'Islam è salvaguardato da Allah SWT.
Nessun essere umano ha il potere reale di cambiare il Quran, modificare gli Ahadith o riformare l'Islam.


Verissimo, ma ciò non toglie che qualsiasi tentativo in tal senso vada comunque denunciato e contrastato con forza: Allah distruggerà comunque tali tentativi, ma agendo noi per contrastarli insha'Allah saremo noi i mezzi che Lui utilizzerà per proteggere la Sua religione, e noi avremo la ricompensa insha'Allah!
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » sab gen 24, 2015 11:40 pm

Salve - Islam e psichiatria

http://islam.forumup.it/viewtopic.php?t ... orum=islam

Salve,
ci terrei innanzitutto a premettere che lungi da me è ogni vicinanza o potenziale accostamento all'Islam per incompatibilità "culturale" fermo restando che negli ultimi mesi sento forte il bisogno di approfondire le mie conoscenze sulla storia e dottrina delle religioni monoteiste ed in particolare indagare il rapporto e gli eventuali conflitti tra scienza e credo religioso. Fatta tale premessa, e riprendendo una celebre citazione di un illustre italiano per cui "sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me",vorrei nello specifico soddisfare una mia curiosità di parte (sono un medico psichiatra) circa l'inquadramento dei disturbi mentali secondo l'Islam. Esistono a proposito specifici riferimenti nel Corano o altri testi sacri? La malattia mentale viene interpretata, come ormai scientificamente appurato quale il prodotto di alterazioni neurobiologiche derivanti dall'interazione tra costituzione genetica e fattori socioambientali o viene diversamente interpretata? Spero di poter ricevere interessanti chiarimenti. Grazie!


Ho trovato uno scritto che potrebbe interessarti:

"Sicuramente, il trattamento più clamoroso di psicoterapia è stato effettuato da Avicenna su un principe che, convinto di essere diventato una vacca (delirio di trasformazione corporea), rifiutava di alimentarsi e chiedeva con insistenza di venire macellato. Avicenna si presentò al principe come il macellaio che avrebbe esaudito
il suo desiderio. Dapprima gli legò mani e piedi, poi si mise ad affilare i coltelli,
infine lo palpò a lungo per concludere che era troppo magro per farne un buon stufato. Dette ordine che venisse abbondantemente nutrito e si ritirò. Il giovane cominciò a mangiare in vista dell'obiettivo, e ad assumere le terapie (elleboro) ed infine guarì (guarigione per lisi; si trattava, con ogni probabilità, di una bouffée delirante).
Il caso si presta a diverse con­siderazioni psicopatologiche. Avicenna si comportò come un grande terapeuta. Non cercò minimamente di convincere razionalmente il paziente, perché la sua esperienza gli dettava che il pensiero del principe, in quanto delirante, non poteva venire corretto né dalla critica né dal ragionamento, con ciò precorrendo il grande psicopatologo Karl Jaspers.
Non lo costringe pertanto a farsi conoscere come malato ne avanza alcuna diagnosi. Semplicemente "entra nel suo delirio per aiutarlo a uscirne",
così come si opera oggi giomo nella psicoterapia delle psicosi."


" Lasalute mentale era, per i medici arabi, l' "aql", cioè la ragione intesa come la caratteristica dell'uomo di distinguere ciò che è giusto da ciò che è errato, e quindi di comportarsi in modo adeguato. Chi è fornito di 'aql, cioè l'àqil, è capace di conoscere o di imparare ciò che Dio permette o vieta. Il pazzo è colui nel quale non s'è sviluppato l"aql e, per tale motivo, vive in una condizione di non conoscenza al pari dei bimbi e dei vecchi."
Da: http://www.reinerpharma.com/terapia.htm
Coloro ai quali viene riconosciuta l'assenza di Aql sono esenti da responsabilità e relative imputazioni- E ovviamente l'organo di giustizia prima di passare alle imputazioni e relative pene valuterà la salute mentale dell'imputato.


Comunque principalmente la differenza tra uno psichiatra Musulmano e uno non Musulmano è che il primo si considera solo uno strumento nelle mani di Dio mentre il secondo attribuisce a sè stesso il merito di ogni guarigione riuscita.
Per il resto l'Ilsam non ha nulla in contrario al fatto di rivolgersi ad uno specialista della mente o ad un qualsiasi altro specialista-
Noi accogliamo con gioia ogni scoperta/ progresso della scienza, in quanto ogni scoperta è un dono di Allah. E il profeta stesso ci ha invitati a "cercare la conoscienza sino in Cina".
Quindi non c'è propriamente un nostro approccio cavernicolare alle malattie della mente e l'evoluto progresso scientifico Occidentale.
L'unica differenza è che noi viviamo la conosceza come dono, voi come conquista.
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » sab gen 24, 2015 11:55 pm

???
Ammazzato Musulmano a Vicenza per il suo credo ???
http://islam.forumup.it/viewtopic.php?t ... orum=islam

Mentre tutti in Italia piangono per due giovani italiani picchiati a morte a Londra, di cui uno morto, la notizia di un musulmano ucciso dal suocero italiano in Italia per la sua fede è passata in sordina. Ormai in Italia si ripetono continui atti di violenza efferata contro musulmani per intolleranza verso l'Islam, ma semplicemente nessuno lo sa visto che i media non diffondono queste notizie se non di sfuggita o a livello locale.

16 Ottobre 13:22 - Un uomo di origini napoletane e residente a Vicenza ha ucciso il genero, Haidar Rohay Ahmaed Al-Tawil con un colpo di [CENSORED] al torace. Nel giorno del rito islamico del Sacrificio la vittima, Al-Tawil, di origine yemenita, voleva far assistere i due figli, ancora molto piccoli, all'uccisione di un agnello secondo la tradizione del suo Paese. Il suocero per impedirglielo gli ha sparato uccidendolo.


Me par kel el jenero musulman nol fuse purpio on santo ma on trafegante de droga e ke nol gheso creansa par el par de so mojer.

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/omic ... nello.html
Omicidio Vicenza, Salvatore Cipolletta uccide genero per sacreficio agnello
„IL MOVENTE Difficile dire se all'origine del diverbio finito in tragedia ci sia stata una motivazione religiosa, o piuttosto un contrasto in atto da tempo tra suocero e genero nell'ambito di una convivenza non facile. Tutto ha inizio nel pomeriggio, in una palazzina a due piani alla prima periferia di Vicenza. Per i musulmani, e' il giorno della Festa del sacrificio di Abramo, che si usa celebrare nei Paesi islamici sgozzando un montone, o un agnello. Un rituale che nella maggior parte di quei Paesi avviene in casa, ma che in Italia e' di norma riservato ad alcuni centri autorizzati. Con non poche eccezioni, che sfuggono ai controlli. Così, Haidar voleva farlo in casa, nel garage adiacente all'abitazione, dove pero' scoppia la lite. Il suocero si oppone in tutti i modi alla possibilità che i due nipoti possano assistere a un atto che forse ritiene troppo violento, che forse non condivide. I toni del confronto diventano sempre più accesi. Forse vola anche qualche schiaffo o un pugno. La moglie-figlia assiste impotente a quell'alterco, che diventa sempre più aspro.“

http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... efresh_rum
VICENZA - Non gli era bastata l’animata discussione innescata a pranzo col genero, di origine yemenita, quando gli aveva contestato, tra le urla «tu non puoi sgozzare e fare a pezzi un agnello davanti ai miei nipotini, è una cosa troppo macabra ». Una tradizione, per l’immigrato musulmano, nel giorno del rito islamico del Sacrificio. Il suocero, Salvatore Cipolletta, 53 anni originario del Napoletano, ma residente a Vicenza, è tornato la sera a casa del giovane, in via Todeschini 34, in città, per concludere quel discorso, forse per far prevalere le sue ragioni. E ha usato una pistola per farlo. Un unico colpo con cui ha ammazzato il genero, Haidar Rohay Ahmaed Al-Tawil, 29 anni.

E’ quindi uscito in strada il genero - anche lui già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti - che era ancora impegnato nel barbecue nel giardino condominiale. Qualche passo dopo la compagna, operaia pure lei. Cipolletta è sempre rimasto in auto, al posto di guida. Haidar Rohay Ahmaed Al-Tawil in piedi, appoggiato alla portiera del passeggero. I due hanno discusso ancora. Il giovane ha piazzato un pugno in pieno volto al disoccupato, urlandogli «tu non sei un uomo », e il 53enne gli ha sparato a breve distanza al torace, un unico colpo, sempre restando all'interno dell'auto. Poi si è allontanato, è entrato in un bar e ha detto alla barista di chiamare i carabinieri.
...
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » dom gen 25, 2015 12:13 am

lo sapevate che nella divina commedia,maometto....

http://www.ajyalitalia.it/forum/discuss ... vt556.html

lo sapevate che nella divina commedia,maometto....

Nell'Inferno dantesco alcuni musulmani, come i filosofi Avicenna e Averroè e il prode Saladino sono collocati nel Limbo con gli altri che, pur non essendosi macchiati in vita di peccati e avendo condotto anzi una vita virtuosa, non sono ammessi in Paradiso perché non battezzati, come le grandi personalità del mondo greco-romano e gli stessi profeti ebraici. Da ciò traspare con tutta evidenza il riconoscimento dantesco degli indiscutibili meriti della civiltà islamica.

Dante non mostra invece nessuna pietà nei confronti di Maometto, che troviamo nella nona bolgia dell'Inferno, dove sono puniti i portatori di discordia. Il profeta è orrendamente squarciato dal mento all'ano, sfondato come un botte, con le budella pendenti e visibili sino al "tristo sacco".

Inferno, canto XXVIII (vv 22-31)

Già veggia, per mezzul perdere o lulla,

com'io vidi un, così non si pertugia,

rotto dal mento infin dove si trulla

Tra le gambe pendevan le minugia;

la corata pareva e 'l tristo sacco

che merda fa di quel che si trangugia.

Mentre che tutto in lui veder m'attacco,

guardomi e con le man s'aperse il petto,

dicendo: "Or vedi com'io mi dilacco!

vedi come storpiato è Maometto! (...)"

NoN CI posso credere, e a me che piaceva tanto dante...



La Divina Commedia, considerata il più grande poema epico della letteratura italiana, deriva da molte caratteristiche di e episodi sull'aldilà, direttamente o indirettamente da opere arabe sull'escatologia islamica: il Hadith e il Kitab al-Miraj (tradotto in latino nel 1264 come Liber Scalae Machometi, "Il Libro della Scala di Maometto") riguardante l'ascensione di Maometto al cielo, e gli scritti spirituali di Ibn Arabi.

[fonte: I. Heullant-Donat and M.-A. Polo de Beaulieu, "Histoire d'une traduction," in Le Livre de l'échelle de Mahomet, Latin edition and French translation by Gisèle Besson and Michèle Brossard-Dandré, Collection Lettres Gothiques, Le Livre de Poche, 1991, p. 22 with note 37.]

E possibile leggere il libro Liber Scalae Machometi (in Latino) qui:
http://www.classicitaliani.it/maomet..._Machometi.htm




Libro della Scala - Enciclopedia Dantesca (1970)

http://www.treccani.it/enciclopedia/lib ... antesca%29

di Francesco Gabrieli

Testo escatologico arabo-spagnolo, il cui originale, a noi non giunto, portava quasi certamente il titolo di Kitāb al-Miʽrāǵ (" Libro della scala ", o della " ascesa " [di Maometto in cielo]). Esso fu fatto tradurre poco prima del 1264 da re Alfonso X di Castiglia, ad opera di un dotto medico giudeo, Abraham; e da questa versione castigliana, anch'essa perduta, l'italiano Bonaventura da Siena, sempre per commissione del re, trasse le due versioni in latino (Liber Scalae) e in antico francese (Livre de l'Eschiele Mahomet) giunte a noi rispettivamente in un manoscritto di Oxford, e in due di Parigi e della Vaticana e pubblicate nel 1949 da E. Cerulli insieme con un riassunto della prima versione castigliana, conservata in un codice dell'Escuriale e attribuita a S. Pedro Pascual.

L'opera originaria appartiene a quel filone della letteratura araba edificante e popolare, che sviluppando un famoso versetto coranico su un miracoloso viaggio notturno del profeta a Gerusalemme (Corano XVII 1), narra la susseguita sua salita al cielo e la sua visita dei regni d'oltretomba. Nel testo in questione, Maometto è destato nel suo letto alla Mecca dall'angelo Gabriele, è fatto montare sul destriero alato Burāq, condotto a Gerusalemme, e di qui fatto ascendere in cielo per la fulgida ‛ scala ' (miʽrāg) che dà nome al libro. Egli vede l'angelo della morte, un altro in forma di gallo, un terzo metà di fuoco e metà di neve, e traversa gli otto cieli incontrando in ognuno un profeta, fino al trono di Dio; visita quindi il Paradiso con le sue delizie di natura e d'amore, e riceve da Dio il Corano, con i precetti delle orazioni quotidiane e del digiuno.
Passato poi all'Inferno, ne percorre le sette terre, e ne contempla i diversi tormenti, ascoltando da Gabriele le spiegazioni sul giorno del giudizio e la prova del ponte aṣ-Ṣirāt. Tornato infine sulla terra, tenta invano di convincere i suoi concittadini Meccani sulla verità della sua visione, che per suo invito trascrivono e autenticano i suoi fidi Abū Bekr e Ibn ' Abbās.


La materia relativa era già quasi per intero nota in sparse analoghe fonti, ma l'importanza di questo testo sta nel presentarcela tutta in una continuata narrazione, e soprattutto nella sua trasmigrazione dalla Spagna araba all'Occidente cristiano. Le versioni del L. della S., sia quella castigliana (già citata in altra opera dallo stesso Alfonso il Savio, e poi dallo scrittore catalano trecentista Francesco Ximenez e dal famoso cardinale Giovanni Torquemada), sia le due conservateci in latino e in francese, varcarono infatti presto i Pirenei: e l'operetta escatologica araba, attribuita a Maometto stesso, appare conosciuta e citata col suo titolo (" il libro suo [di Maometto] che Scala ha nome ") alla metà del Trecento da Fazio degli Uberti nel Dittamondo, nel secolo seguente da Pio II (Enea Silvio Piccolomini) e dal francescano Roberto Caracciolo nello Specchio della fede, e nel Cinquecento da Alfonso Spina; da Angelo Piantini; dal Bibliander; da Guillaume Postel; da Antonio Torquemada e Celio Malespini e infine dai fratelli De Bry. Si verificava così per la prima volta l'ipotesi già avanzata da M. Asín Palacios, a fondamento della sua tesi sugl'influssi dell'escatologia musulmana nella Commedia, di un testo arabo giunto per documentata trafila di versioni all'ambiente e all'età di Dante.

La conoscenza del L. della S. da parte del poeta appare ora, se non certa, probabile; ma sulla misura e il valore delle suggestioni che tale testo può avergli fornito per la sua visione d'oltretomba, restano assai discordi i pareri: il suo maggiore e più prudente studioso, il Cerulli, considera tale possibile influsso solo come concorrente e secondario alle principali fonti d'ispirazione del poeta, latine e cristiane (v. ISLAM).

Bibl. - E. Cerulli, Il " L. della S. " e la questione delle fonti arabo-spagnole della D.C., città del Vaticano 1949 (per le discussioni seguitene v. bibl. alla voce ISLAM); P. Wünderli, Études sur le livre de l'Eschièle Mahomet, Winterthur 1965; E. Cerulli, Nuove ricerche sul " L. della S. " e l'Islam nell'Occidente medievale, Città del Vaticano 1971.


http://it.wikipedia.org/wiki/Isra%27_e_Mi%27raj
Con le parole arabe isrāʾ e miʿrāj (in arabo: إسراء ومعراج) ci si riferisce rispettivamente a un miracoloso viaggio notturno del profeta Maometto in sella a Buraq (isrāʾ) e della sua successiva ascesa al Cielo (miʿrāj), con la visione delle pene infernali e delle delizie paradisiache riservate a dannati e beati, fino alla finale ascesa e accostamento ad Allah, con relativa Sua "visione beatifica", impossibile agli occhi di qualsiasi uomo per l'infinità che è uno degli attributi divini.
L'esperienza è narrata dal Corano nelle sure XVII:1, LIII:1-12 e LXXXI:19-25.
Immagine


http://it.wikipedia.org/wiki/Buraq
Burāq o Burak è, secondo la tradizione islamica, un destriero mistico venuto dal paradiso islamico, la cui funzione è stata quella di essere la cavalcatura dei vari profeti, e di Maometto in particolare. Secondo la tradizione islamica, nel VII secolo Burāq fu destinato dall'angelo Gabriele per portare il profeta dell'Islam da quelle che furono identificate poi come Mecca a Gerusalemme con un miracoloso tragitto avvenuto di notte ( isrāʾ ), prima che egli intraprendesse l'ascesa attraverso i 7 cieli ( miʿrāj ).
Burāq avrebbe portato in precedenza anche Ibrāhīm (Abramo) quando egli si recò in visita al figlio Ismāʿīl (Ismaele), a Mecca.
È un soggetto iconografico frequente nell'arte musulmana, dove esso è generalmente rappresentato come un quadrupede con una testa di donna, ali e una coda da pavone.
Immagine


Buraq = latin burricus (cavałin) = acadego buru (pułiero) e burtu (vedeło)
cfr. co ła vaca Burlina

Burlina - La vaca burlina e łi Morlaki
viewtopic.php?f=44&t=80
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » dom gen 25, 2015 8:47 am

Gesù e il Corano

http://islam.forumup.it/about9681-0-asc-0-islam.html

-Secondo uno studioso non musulmano Gesù, su di lui la pace, per i cristiani sarebbe come il Corano per i musulmani, è giusta questa equiparazione?

-Gesù era una persona e non un libro sacro!
Per me (cristiana) non è solo una persona ma al di là di questo... come si può paragonare un essere animato ad un libro sacro? mbah...

-Gesù sta al Vangelo per i cristiani, come Maometto sta al Corano per i mussulmani. Sono due testi ritenuti sacri dai rispettivi fedeli.
Io che sono un credente senza religione e senza testi sacri, preferisco ascoltare la parola di Dio o Allah nel silenzio della preghiera senza parole e nel battito del cuore di tutti gli uomini.
Lo sapevate che nell'antica Mesopotamia sumerica vi era una città di nome Umma? Pensate quanto antiche sono le radici de l'Umma mussulmana:
http://it.wikipedia.org/wiki/Umma
Salam, shalom, salve, saludi!


Von Sor
Citazione:
Gesù sta al Vangelo per i cristiani, come Maometto sta al Corano per i mussulmani. Sono due testi ritenuti sacri dai rispettivi fedeli.
.
Di fatto si perchè secondo noi Gesù e Muhammad (su di loro la pace) sono dei Profeti che hanno portato all'umanità il messaggio Divino.
Ma ora come ora i Cristiani idolatrano Gesù mentre noi non idolatriamo nè Gesù nè Muhammad ( su di loro la pace).

Citazione:
Io che sono un credente senza religione e senza testi sacri, preferisco ascoltare la parola di Dio o Allah nel silenzio della preghiera senza parole e nel battito del cuore di tutti gli uomini.

Liberissimo ma magari questo è quello che vuoi tu e non quello che Dio vuole da te..

-Citazione:
Pensate quanto antiche sono le radici de l'Umma mussulmana.
Ehm.. Ummah è una parola araba che significa comunità.
Non so quale sia il nome sumero originario di quella città, ma può semplicemente essere che il nome Umma sia stato dato a quella città durante il dominio arabo.
E comunque il fatto che si chiami così non vuol dire molto. Sarebbe un pò come dire che le aquile sono originarie della città abruzzese L'Aquila...
Caso mai potresti (un pò arbitrariamente visto che non penso tu sia nè un filologo nè un archeologo) pensare che il termine arabo Umma abbia origine da un termine sumero analogo, ma è un'affermazione priva di basi, dato che non conosci il nome originario di quella città ma solo il nome attuale, e in ogni caso l'esistenza di termini identici in lingue diverse non è affatto rara.


Alberto Pento
-Ho proprio la passione delle lingue umane e non ha importanza che abbia o non abbia il titolo accademico di "filologo", io dico la mia poi ognuno ne fa l'uso che ritiene. Le lingue umane sono tutte legate e originano da un filone comune antico quanto l'uomo. Ho postato questa associazione linguistica per puro amor di curiosità. Se qualcuno la trova interessante e degna e mi ringrazia sono contento se no pasienza.
Altre voci connesse (forse Umma è citata nelle antiche iscrizioni Mesopotamiche accadico-sumere):
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Umma
Gentile Von Sor
ascolto anche la voce degli uomini, di tutti gli uomini, compreso quella di Cristo e di Maometto però preferisco ascoltare la voce del Padre Celeste nel silenzio più silenzioso che mi parla anche nella mia lingua veneta poiché il Creatore dell'Universo ha creato miriadi di uomini tutti diversi e con tante leggittime lingue che Lui parla senza preferenza alcuna. Provo orrore per tutti i totalitarismi e per tutti gli assolutismi. A me la dinamite fraccassa le orecchie e non mi suona tanto bene preferisco il rumore dello scorrere dell'acqua da una fonte.
Anche una parola, un libro, un profeta, un imperatore, una reliquia, una pietra, un pezzo di legno, un vitello d'oro, un'immagine possono diventare idoli ed esigere il loro prezzo di sangue.

Salam, shalom, salve, saludi!


Sura fumo

1. Hâ', Mîm.
2. Per il Libro esplicito.
3. Lo abbiamo fatto scendere in una notte benedetta*, - in verità siamo Noi ad ammonire –
*[“una notte benedetta”: secondo lo stesso Corano (II, 185) la prima discesa del Libro avvenne nel mese di Ramadan, il nono del calendario musulmano. La tradizione islamica precisa trattarsi di una delle ultime cinque notti dispari del mese, tradizionalmente la ventisettesima (vedi anche sura XCVII)]
4. durante la quale è stabilito ogni saggio decreto,
5. decreto che emana da Noi. Siamo Noi ad inviare [i messaggeri],
6. [segno della] misericordia del tuo Signore: Egli è audiente, sapiente,
7. il Signore dei cieli, della terra e di quel che vi è frammezzo.Se solo ne foste convinti!
8. Non c'è dio all'infuori di Lui, Colui Che dà la vita e dà la morte, il vostro Signore e il Signore dei vostri più lontani antenati.
9. Ma quella gente invece dubita e scherza!
10. Ebbene, aspetta il Giorno in cui il cielo recherà un fumo ben visibile*,
*[Il fumo è uno dei segni che precederanno il Giorno del Giudizio]
11. che avvolgerà gli uomini. Ecco un castigo doloroso!
12. [Diranno]: “Signore, allontana da noi il castigo, perché [ora] crediamo”.
13. Da dove viene questa loro coscienza? Già giunse loro un messaggero esplicito,
14. e gli voltarono le spalle dicendo: “È un neofita invasato”.
15. Se, per un istante, allontanassimo il castigo da voi, certamente sareste recidivi.
16. Il Giorno in cui li afferreremo con implacabile stretta, Ci vendicheremo.
17. Prima di loro mettemmo alla prova il popolo di Faraone, quando giunse loro un nobilissimo messaggero
18. [che disse]: “Datemi i servi di Allah! Io sono per voi un messaggero affidabile!
19. Non siate insolenti nei confronti di Allah! In verità vengo a voi con evidente autorità.
20. Mi rifugio in Colui Che è mio Signore e vostro Signore, affinché voi non mi lapidiate.
21. Se non volete credere in me, almeno non siatemi ostili”.
22. Invocò poi il suo Signore: “In verità sono un popolo di malvagi”.
23. [Disse il Signore]: “Fai viaggiare di notte i Miei servi: sarete inseguiti.
24. Lascerai il mare aperto: sarà un'armata di annegati”.
25. Quanti giardini e sorgenti abbandonarono,
26. e campi, e comode residenze,
27. e il benessere di cui si deliziavano!
28. Così fu: demmo tutto ciò in eredità ad altro popolo.
29. Non li piansero né il cielo né la terra* e non fu concessa loro dilazione alcuna.

*[Una tradizione riferisce che per ogni credente ci sono due varchi nel cielo, uno per far salire le sue buone azioni fino al cospetto di Allah (gloria a Lui l'Altissimo) e l'altra per far scendere il suo pane quotidiano. Quando egli muore, questi due varchi lo compiangono e lo rimpiange la terra, nel punto in cui era solito prosternarsi per adorare il suo Signore]

30. Salvammo i Figli di Israele dall'umiliante tormento,
31. da Faraone che era tiranno e prevaricatore.
32. Con conoscenza di causa ne facemmo degli eletti tra le creature.
33. Demmo loro segni che contenevano una prova palese.
34. Ora questi dicono*:

*[“questi dicono”: i pagani della Mecca]

35. “Non avremo altro che la prima morte e non saremo risuscitati.
36. Fate risorgere i nostri avi, se siete veritieri”.
37. Son essi migliori, o il popolo di Tubba* o coloro che li precedettero? Li annientammo perché in verità erano malvagi.

*[“popolo di Tubba”: sono chiamati così alcuni antichi re dello Yemen appartenenti alla tribù degli Himyar]

38. Non creammo i cieli e la terra e quel che vi sta frammezzo per gioco,
39. non li creammo che secondo verità. Ma la maggior parte di loro non lo sa.
40. Invero il Giorno del Verdetto è fissato per tutti quanti,
41. il Giorno in cui nessun alleato darà rifugio al suo alleato in alcunché e non saranno soccorsi,
42. eccetto chi avrà la misericordia di Allah. In verità Egli è l'Eccelso, il Misericordioso.
43. In verità l'albero di Zaqqûm*,

*[Vedi XVII, 60 e la nota, XXXVII, 62 e la nota e LVI, 52]

44. è il cibo del peccatore.
45. Ribollirà nel [suo] ventre come metallo liquefatto,
46. come bolle l'acqua bollente.
47. “Afferratelo e trascinatelo nel fondo della Fornace
48. e gli si versi sul capo il castigo dell'acqua bollente.
49. Gusta [questo]: sei forse tu l'eccelso, il nobile?”
50. Ecco quello di cui dubitavate!
51. I timorati avranno asilo sicuro,
52. tra giardini e sorgenti.
53. Saranno vestiti di seta e broccato e staranno gli uni di fronte agli altri.
54. Sarà così e daremo loro in spose fanciulle dai grandi occhi.
55. Colà chiederanno senza timore ogni tipo di frutto.
56. E non proveranno altra morte oltre a quella prima morte [terrena]. [Allah] li ha preservati dal tormento della Fornace,
57. per grazia del tuo Signore: questa è la più grande beatitudine.
58. Abbiamo reso facile questo [Corano], nel tuo idioma, affinché riflettano.
59. Aspetta dunque, ché anche loro aspettano.



Gentile Von sor

I troll si nascondono io invece mi sono presentato per quello che sono con nome e cognome, dichiarando come la penso e anche le mie intenzioni: la piega che sta prendendo la nostra conversazione è già una parte della risposta che state dando al mio interrogativo palesato nel presentarmi.

Io non vi dico di non credere a quello che credete.
Io dico soltanto quello che credo e non credo io che sono un essere umano come voi, come Mosè, Cristo e Maometto. Io credo in Dio o Allah e credo che nella creazione Egli si sia rivelato e si riveli al creato e alle creature.

Per me Dio o Allah si rivela a tutte le creature e perciò a tutti gli uomini e ha incominciato a rivelarsi all’uomo fin da principio, da quando lo ha creato. Non credo che le religioni rivelate, Ebraismo, Cristianesimo, Islam siano le vere religioni, però credo alla storia e riconosco negli atti dei loro fondatori o ispiratori il bene e il male che ne deriva per l’umanità e il bene e il male che producono i loro fedeli (vi ricordo anche che il cristianesimo non è nato in Europa o in occidente ma in Medio Oriente). Gran parte dell’etica che si trova nella Bibbia, nei Vangeli e nel Corano preesisteva e faceva e fa parte dell’eperienza umana universale.
Non credo che Cristo sia Dio o Allah, come non credo che Maometto abbia avuto una rivelazione privilegiata e speciale da Dio o Allah anche se riconosco che anche loro hanno dato un contributo.

Non credo nemmeno che gli ebrei siano un popolo eletto o speciale se non come tutti gli altri popoli della terra.

Non credo che Dio o Allah abbia delle prefrenze linguistiche e che la sua parola per essere valida debba confinarsi in una qualsiasi lingua poiché per me la lingua di Dio o Allah si manifesta o esprime sia nel silenzio sia in tutte le lingue umane, perciò non credo che le lingue latina e araba siano le lingue sacre e le altre no ma credo che tutte le lingue umane siano sacre, se poi i cristiani vogliono credere che il latino sia una lingua sacra e il mussulmani che l’arabo sia altrettanto sacra e che tutte le altre non lo siano, liberi e padroni ma anch’io sono libero e padrone di non crederlo e di credere che tutte le lingue umane siano sacre.

Se i credenti islamici e cristiani considerano i non credenti o infedeli e chi non crede più come esseri inferiori o peccatori o blasfemi, da convertire alla “retta via e alla vera religione” magari indegni di rispetto e forse da maltrattare, beh io non sono d’accordo perché per me i credenti e i non credenti nelle religione rivelate hanno la stessa dignità e debbono tutti rispettare gli altri e la loro diversità.
Io credente in Dio o Allah e non credente nelle religioni rivelate potrei altrettanto considerare i credenti come dei bestemmiatori perché credono stoltamente che Dio o Allah sia loro proprietà come fosse una cosa o un animale e che la parola di Dio o Allah sia quella e soltanto quella del loro libro sacro.

Infine non credo che Dio o Allah si possa offendere per qualche parola o qualche vignetta dell’uomo, credo che la vita umana sia un dono di Dio o Allah e che valga immensamente di più di una parola o di un disegno caricaturale; credo che soltanto Dio o Allah possa togliere la vita e che nella sua onnipotenza non abbia bisogno che un uomo prenda le sue difese contro un altro uomo e che caso mai spetta a Lui e soltanto a Lui castigare o punire. Dio o Allah consente all’uomo di togliere la vita a un altro uomo soltanto per salvare la propria se agredito.

Io mangio carne di porco come tutta la gente autoctona europea, da migliaia e migliaia di anni, forse centinaia di migliaia o milioni di anni, forse fin da quando eravamo tutti africani e noi la riteniamo carne buona e non impura come ritenete voi mussulmani e come lo ritengono anche gli ebrei.
Per noi il porco non è un animale impuro e infetto perché noi non lo abbiamo mai utilizzato come una specie “capro espiatorio” su cui trasferire o scaricare tutti i nostri peccati, le malattie, la malasorte e le disgrazie come è stato fatto nell’area mesopotamica e ben evidenziato nei vangeli cristiani nell’episodio di quando Jesù incontra l’indemoniato e scaccia i demoni trasferendoli nei maiali che si trovavano in quel momento nelle vicinanze; un po’ come in Arabia un tempo si faceva con i Cammelli nei periodi di pestilenza, che venivano portati per i quartieri della città affinchè prendessero su di sé la peste e che poi venivano strangolati in un luogo sacro e tutti credevano di essersi così liberati della pestilenza.


Anche i cristiani si irritano quando parlo loro come parlo a voi. Se poi non gradite che io scambi e scriva la mia parola qui dentro con voi basta dirmelo: noi non gradiamo e non troviamo utile conversare con chi non crede e non vuole credere in quello che crediamo noi.

Mi scuso per l'irritazione e il fastidio che le mie parole vi provocano ma non posso tacere.

Salam, shalom, salve, saludi!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » mer ago 05, 2015 7:20 am

Silvia Layla Olivetti

https://www.facebook.com/pages/Silvia-L ... 1221240717

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ivetti.jpg


Vincenzo Mattiolo ha scritto

Vincenzo Mattiolo Discussione di pregevole spessore culturale. Mi permetto di contribuire con alcune precisazioni :
1) l'immigrata di cui sopra ha i natali a Venezia Lido, da genitori Italiani;
2) Senza immigrazione non avremmo grano, pomodori, patate, caffè e, considerando quella araba, l'algebra, l'astronomia....
3) il dio dell'islam é il medesimo degli ebrei e dei cristiani ;
4) la pedofilia non è consentita, in riferimento ad Aisha, stiamo parlando di un contesto storico particolare, basta studiare un po' di storia, per capirlo. In Europa era normale, soprattutto per i regnanti, sposare bambine, con tanto di benedizione papale. Maria Vergine stessa diventò madre a 12 anni.
5) L'islam, quello vero, proibisce qualsiasi conflitto, durante i mesi sacri. Il Ramadan é il mese sacro per eccellenza ;
6) parecchi di quei morti sono musulmani, uccisi di venerdì, quando le moschee sono piene, soprattutto in Ramadan;
7) Islam (perché qualcuno lo dirà) non vuol dire sottomissione di uomini ad altri uomini, vuol dire sottomissione a Dio.
Silvia Layla Olivetti, fai più onore tu, all'Italia, di tanta, profondissima ignoranza.


Mi permetto alcune osservazioni:

1) In Veneto vi abitano perlopiù i veneti e non tutti si sentono italiani anche se sono costretti alla cittadinanza italiana, molti vorrebbero l'indipendenza dallo stato italiano;
2) il grano esisteva già da millenni in euroafroasia (anche come parola), quello che è arrivato dalle americhe è il mais; il caffè non è una pianta araba ma africana e non si sa con precisione dove e come sia nata la bevanda; l'algebra e l'astronomia esistevano già in Mesopotamia in epoca sumera e il termine algebra si rifà a un matematico persiano che non era arabo e che se anche era mussulmano non significa che l'algebra sia una innovazione islamica, non confondiamo la cultura in generale con la religione che caso mai è un elemento della cultura;
3) non è del tuto vero che il Dio dell'islam sia quello degli ebrei e quello dei cristiani perché il Dio dei cristiani comprende anche Cristo che per gli ebrei e per i mussulmani non è Dio, inoltre vi sono molte altre differenze teologiche e dottrinali come per esempio sull'uso della violenza;
4) non si sa con precisione che età avesse Maria Vergine, esistono delle ipotesi ma nessuna certezza;
5) nel periodo del Ramadam è proibito il conflitto, ma prima e dopo no;
6) è sì l'islam uccide tutti : mussulmani, cristiani, animisti, indù, confuciani, zoroastriani, politeisti, buddisti, taoisti, ... dove arriva l'islam sparisce la varietà religiosa; è la "religione" più odiata e avversata al mondo;
7) sottomettersi al Dio islamico o Allah vuol dire sottomettersi al Corano e il Corano è scritto dagli uomini, è interpretazione umana della presunta voce di Dio; vuol dire sottomettersi a Maometto e a tutte le autorità politico-militari e religiose islamiche che gestiscono, amministrano e interpretano la voce di Allah, poiché l'islam è una teocrazia.
8) l'immigrazione come l'emigrazione sono fenomeni che esistono da sempre ma essa è buona cosa quando è libera e volontaria e cattiva cosa quando è costrizione, invasione e violenza.

Credo che basti.
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » ven ago 07, 2015 1:10 pm

Si all'islam in Italia

https://www.facebook.com/pages/Si-allis ... 11?fref=ts

Alberto Pento
Per me il Corano è soltanto un libro e non è certo la voce di Dio, come Maometto non è certo il portavoce di Dio. Per me Cristo è soltanto un uomo e non certamente Dio. Anche gli ebrei sono soltanto un popolo come gli altri e non il popolo eletto da e di Dio e la Bibbia è soltanto un libro. Nessun uomo può essere Dio o la sua voce. Io non credo assolutamente a queste "credenze" o fedi o religioni pur essendo un credente che condivide il credere che appartiene a tutte le creature del creato prima delle parole e al di là delle parole. Tutte le religioni, tutte le fedi e i credi e i non credi debbono rispettare i Diritti Umani Universali e non esiste nulla al di sopra di essi. Dio non è proprietà di nessuno e non è un padrone, né un re, né imperatore, né un cesare, né un gran khan ... Dio non è monopolio di nessuno, di nessun credo, di nessuna casta sacerdotale, di nessun profeta ... Dio, l'uno, creatore dell'universo è in tutte le sue molteplici creature e non ha predilezione per alcuno in particolare, non predilige alcuno tra gli uomini e tra i popoli. La base di ogni razzismo è una presunta superiorità di una casta, di un popolo, di una religione, di una ideologia. Difendere la propria persona, i propri beni, la propria casa e la propria terra non è razzismo ma esercizio di un diritto naturale sancito nei Diritti Umani Universali.
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Re: Fiłò ixlam

Messaggioda Berto » ven ago 07, 2015 1:14 pm

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ivetti.jpg


Qual'è la definizione dei termini "terrorismo" e "terrorista"?
Suggerisco un esame di coscienza collettivo a partire dal significato delle parole, dal loro uso e abuso, dalla loro manipolazione, strumentalizzazione... e dal loro effetto sull'opinione pubblica

https://www.facebook.com/permalink.php? ... ment_reply

Alberto Pento
Gentile Silvia Layla Olivetti perché l'islam è odiato e avversato in gran parte del mondo non cristiano ?
Mi piace · Rispondi · 5 agosto alle ore 13.52 · Modificato

Selman Cevani
Cioè, quasi nella metà del mondo, in quanto Islam e cristianesimo fanno la maggioranza del mondo di oggi. E' avversato pure da tanti nel mondo cristiano di ieri e di oggi. La domanda la dovresti rivolgere a questo splendido mondo e comunque non a Silvia Layla Olivetti né ai suoi fans.

Alberto Pento
Cosa raccontiamo ai bambini a scuola:

che i mussulmani sono buoni e che il resto del mondo è cattivo?
che i mussulmani sono nel giusto e tutti gli altri nell'errore?
che il Dio dei mussulmani è il vero Dio e quello degli altri è falso?
che l'islam ha diffuso e diffonde nel mondo la pace, la giustizia e la misericordia?
che Maometto non si è mai macchiato del sangue di un innocente?
che i mussulmani non hanno mai torto un capello a nessuno?
che nei paesi islamici la gente vive bene e in pace, senza guerre, piene di buon lavoro e senza dover emigrare?
...

Selman Cevani
La scuola pubblica e quella privata che pretende di essere parificata dovrebbe astenersi di diffamare le Religioni anche per dovuto rispetto dei diritti dei cittadini musulmani. Ai bambini e ai grandi andrebbe insegnato di cercare la Verità alla fonte, quindi che bisogna chiedere ai musulmani che conoscono bene la loro Religione di farsela spiegare.agli altri. Ai grandi andrebbe predicato la famiglia fondata sul sacro matrimonio e di educare così i loro figli. Io non ho molto da aggiungere, solo che insistere a collegare questa discussione con l'onnicomprensivo quesito del post dove siamo ospiti.


Alberto Pento
La verità assoluta appartiene a Dio. La verità relativa appartiene all'uomo, a tutti gli uomini e alla loro storia. Mi dispiace ma Dio non è monopolio dei mussulmani, di Maometto e del Corano, quindi la parola dei mussulmani vale tanto quanto quella di tutti gli altri ... nessuno ha il monopolio di Dio e la verità non è monopolio di alcuna religione ... i mussulmani possono soltanto raccontare della loro storia e della loro esperienza che è una parte della storia umana. I mussulmani non hanno alcun diritto di appropriarsi della verità e di Dio, come non lo hanno i cristiani, gli ebrei e tutti gli altri delle varie religioni del mondo. Il rispetto deve valere per tutti e deve valere anche per chi non crede come me. La diffamazione non c'entra la storia parla da sola, i fatti sono innegabili, uccidere i diversamente credenti, i non più credenti e i non credenti è un male, un crimine contro l'umanità è una violazione grave dei Diritti Umani Universali. Se nel Corano vi sono di queste prescrizioni significa che il Corano è in grave conflitto con i Diritti Umani Universali e va riformato ... . Non è assolutamente tollerabile che si prescriva e si predichi la discriminazione, la persecuzione, l'omicidio e lo sterminio dei diversamente religiosi, dei non più credenti, dei non credenti. I mussulmani integralisti raccontano una cosa e i mussulmani "moderati" ne raccontano un'altra, quello che fa la distinzione sono i fatti e sui fatti si misurano le parole, le ideologie, le religioni e gli uomini. Nessuno deve potersi permettersi di dire al prossimo che è un miscredente, un kafir, un infedele, un essere senza Dio da convertire perché nessuno è titolare della verità assoluta, dire ciò non è relativismo ma è dire una verità assoluta e universale, il contrario dell'assolutismo teocratico.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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