Striscia di Gaza e i nazi razzisti islamici

Striscia di Gaza e i nazi razzisti islamici

Messaggioda Berto » lun mag 21, 2018 7:50 pm

LETTERA APERTA A ENRICO MENTANA
Roberta Vital
21/05/2018

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063


Gentile Direttore,

Sono qui a scriverle in merito al suo intervento su RDS sul conflitto nella Striscia di Gaza del 14 maggio 2018.

Vorrei sottolineare che oltre agli ottant’anni dalle leggi razziali, ricordiamo anche la Conferenza di Evian del 1938 che ha reso chiaro un punto: se gli ebrei non hanno uno Stato che li difenda nessuno lo farà mai.

70 anni fa c’è stata una guerra che gli Arabi hanno iniziato, gli arabi lasciarono le proprie case non per la nascita di Israele, tant’è che molti sono rimasti ma a causa di una propaganda araba che spargeva terrore. Alcuni di loro sono rimasti invitati a non andarsene ed alla convivenza, altri si sono uniti agli eserciti arabi ed altri ancora si sono radunati in zone di battaglia. La guerra del 48 ha prodotto una Nakba Araba ed una Nakba Ebraica, con l’espulsione degli ebrei dai Paesi Arabi che non parteciparono a nessuna guerra!

Il ruolo di un giornalista dovrebbe indurre ad avere meno tendenze al vittimismo e più responsabilità storica.

La nascita di Israele non è dovuta alle colpe dell’Europa che ha avuto un ruolo nel tentativo di sterminare il popolo ebraico, ma è legata all’ideale del Sionismo che molto prima della Shoah auspicava alla nascita di uno Stato Ebraico.

Detto questo Direttore, la invito ad una riflessione sull’ uso dell’ espressione da lei utilizzata “ gli uomini armati con la Stella di David “ se si dicesse “ uomini armati con la mezza luna rossa “ si incorrerebbe in Islamofobia.

Sono soldati di uno Stato Sovrano e democratico, che al suo interno vede ragazze e ragazzi ebrei, drusi, musulmani e cristiani. Le pratiche militari sono discutibili? Bene, parliamone con esperti militari allora, ma non facciamo finta di non riconoscere le colpe di Hamas per poi sempre scagliarsi contro Israele con un approccio giornalistico volto a far risultare Israele come ” forte e colpevole.”

Ad 80 anni dalle leggi razziali sentire “ gli uomini armati con la stella di David “ fa rabbrividire e stupisce che a pronunciare queste parole sia proprio chi le vorrebbe ricordare. Peccato.

Saluti
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » lun mag 21, 2018 8:22 pm

UNA VOCE FUORI DAL CORO

https://www.facebook.com/noicheamiamois ... 5190484203

Il Consiglio Onu per i diritti umani, riunito in sessione speciale venerdì a Ginevra, ha approvato con 29 voti a favore, 2 contrari (Usa e Australia) e 14 astenuti, una risoluzione che condanna “l’uso sproporzionato e indiscriminato della forza da parte delle forze di occupazione israeliane contro i civili palestinesi” e prevede la creazione di una commissione d’inchiesta sulle azioni di Israele ai confini con Gaza. La risoluzione, proposta da un gruppo di paesi tra cui il Pakistan, non fa alcuna menzione del ruolo di Hamas, che dal 2007 controlla la striscia di Gaza. Durante il dibattito, il rappresentante del regime siriano ha condannato i “massacri” israeliani e ha incolpato gli Stati Uniti per l’”inerzia ” del Consiglio di Sicurezza.

Il Col. Richard Kemp ha preso la parola per sfatare le bugie:

"Ho comandato le truppe britanniche in Afghanistan, in Iraq, nei Balcani e nell'Irlanda del Nord, e servito con la Nato e le Nazioni Unite. Sono venuto direttamente dal fronte di Gaza per condividere la mia valutazione.

In base a ciò che ho osservato, posso dire che tutto ciò che abbiamo appena sentito è una completa distorsione della verità.

La verità è che Hamas, un'organizzazione terroristica che cerca la distruzione di Israele e l'omicidio di ebrei ovunque, ha deliberatamente causato la morte di oltre 60 persone.Hanno mandato migliaia di civili in prima linea come scudi umani per i terroristi che cercavano di raggiungere il confine. L'obiettivo di Hamas, secondo le loro stesse parole, era "il sangue ... sulla via della Jihad". Chiedo a tutti i paesi in questo Consiglio: ci state tutti dicendo che Israele avrebbe dovuto reagire in modo diverso, ma come reagireste se un gruppo terroristico jidahista inviasse migliaia di persone a sfondare i vostri confini e uomini armati per massacrare le vostre comunità? La vostra incapacità di ammettere che Hamas è responsabile di ogni goccia di sangue versata sul confine di Gaza, incoraggia la loro violenza e l'uso di scudi umani, e vi rende complici in ulteriori spargimenti di sangue. Se Israele avesse permesso a questa folla di sfondare la barriera, l'IDF sarebbe stato costretto a difendere i loro stessi civili dal massacro, e molti altri palestinesi sarebbero stati uccisi. L'azione di Israele ha quindi salvato la vita degli abitanti di Gaza e se questo Consiglio ha veramente a cuore i diritti umani, si congratuli con l'IDF e non lo condanni sulla base delle menzogne".

Chapeau!
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » mar mag 22, 2018 1:20 am

Hamas e i corpi della sua gente - i dementi nazi maomettani

https://www.facebook.com/noicheamiamois ... 5893798466

“Quando abbiamo deciso di intraprendere queste marce, abbiamo deciso di trasformare quello che ci è più caro – i corpi delle nostre donne e dei bambini – in una diga che fermi il collasso della realtà araba, una diga per impedire la corsa di molti arabi verso la normalizzazione dei rapporti con l’entità depredatrice che occupa la nostra Gerusalemme, saccheggia la nostra terra, contamina i nostri luoghi santi e opprime la nostra gente giorno e notte“. Lo ha dichiarato il capo di Hamas a Gaza Yahya Al-Sinwar in un’intervista del 16 maggio alla tv Al-Jazeera. (Da: MEMRI)

Il capo del politburo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato venerdì, durante un discorso in una delle moschee di Gaza, che “il sangue versato durante la marcia del ritorno ha raggiunto il nostro obiettivo”. Haniyeh ha spiegato che grazie alle "proteste", il mondo ha condannato Israele e dimostrazioni sono scoppiate in tutto il mondo, anche nelle capitali occidentali”.

https://www.facebook.com/marco.dicori/p ... 1521873642
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » mar mag 22, 2018 4:05 pm

Hamas, la guerra delle comparse 14 dollari per “marciare” 500 per farsi ferire
22 maggio 2018
Ronen Manelis

http://www.italiaisraeletoday.it/hamas- ... rsi-ferire

Sami Abu Zuhri è il portavoce del gruppo estremista Hamas, un’organizzazione internazionalmente riconosciuta come terroristica finanziata dall’Iran. Hamas controlla la striscia di Gaza ed è responsabile dell’uccisione di civili innocenti israeliani, americani, brasiliani, kenioti, britannici, francesi e cinesi. Dal 2012 al 2014, nella mia qualità di capo dell’intelligence della Divisione Gaza delle Forze di Difesa israeliane, ho fatto la conoscenza a distanza del signor Abu Zuhri e di altri portavoce di Hamas. Il loro modus operandi è semplice: mentire. Le loro menzogne sorreggono l’obiettivo dichiarato di Hamas: delegittimazione e distruzione di Israele.

Da settimane i mass-media internazionali riferiscono sulle violenze al confine tra Gaza e Israele. Intanto Hamas ha continuato a mentire al mondo, motivo per cui le sue rare ammissioni della verità sono particolarmente rivelatrici. La settimana scorsa i portavoce di Hamas si sono precipitati a lamentare con la stampa la morte di decine di “civili innocenti”.

Poi, però, un importante esponente di Hamas, Salah Bardawil, ha affermato in un’intervista del 16 maggio a una tv palestinese: “Nell’ultimo round di scontri, su 62 persone martirizzate 50 erano di Hamas”. La stessa Hamas ha confermato che l’80% delle persone rimaste uccise nei violenti tumulti di lunedì scorso erano membri di un gruppo terroristico, non civili innocenti.

Ua foto aerea che mostra la distanza tra Gaza e il kibbutz israeliano Kisuffim e le istruzioni essenziali per la realizzazione di una incursione

Altri morti sono stati rivendicati dalla Jihad Islamica palestinese. Il 13 maggio, Mahmoud Al-Zahar, uno dei co-fondatori di Hamas, ha dichiarato in un’intervista ad Al-Jazeera: “Quando parliamo di resistenza pacifica, inganniamo il pubblico”. Ci si può fidare di Hamas solo quando ammette le sue bugie.

I portavoce di Hamas hanno orchestrato una ben finanziata operazione di propaganda terroristica. Dietro la teatralità c’era un piano che minacciava i confini e i civili d’Israele. Hamas ha garantito a civili innocenti, comprese donne e bambini, trasporti gratuiti da tutta la striscia di Gaza alla frontiera. Hamas li assumeva come comparse, pagando per la loro partecipazione 14 dollari a persona o 100 a famiglia, e 500 dollari se riuscivano a farsi ferire. Hamas ha ordinato ai suoi comandanti e operativi di recarsi al confine in abiti civili, e fungere da capi di settore come per dirigere in proprio lo spettacolo dell’operazione.

Immagine postata su Facebook di Gaza con la scritta: “Il Kibbutz Kerem Shalom, a est di Rafah, si trova a soli 300 metri dal confine. Ospita solo 15 famiglie. Balzategli addosso coi coltelli”

Il pubblico erano i mass-media internazionali. A chiunque avesse una videocamera, Hamas ha accordato libero accesso alla prima fila dello spettacolo, con tanto di wi-fi gratuito. Le Forze di Difesa israeliane avevano precise notizie di intelligence secondo cui i tumulti violenti avrebbero fatto da copertura a un piano di infiltrazione di massa in territorio israeliano allo scopo di compiere un massacro di civili israeliani. Hamas l’ha chiamata una “protesta pacifica” e gran parte del mondo semplicemente ci è cascato.

L’idea che si trattasse di una protesta pacifica è, di tutte, la menzogna più grande: perché a Gaza non esistono gli elementi basilari che sono necessari per una protesta genuina in una democrazia come gli Stati Uniti o Israele. Sotto il controllo di Hamas non c’è libertà di espressione, non c’è nessuna libertà di riunione, nessuna libertà di religione, nessuna libertà di stampa. A Gaza non può esistere nessuna protesta pacifica e spontanea, ma solo adunate organizzate approvate e finanziate da Hamas. Chiamare questa cosa una protesta spontanea non è una fake new, è una falsità pura e semplice.

In molti assalti al confine delle scorse settimane Hamas ha usato mitra, bombe molotov, granate e ordigni esplosivi artigianalmente trasportati in volo. Centinaia di abitanti di Gaza hanno tentato di far saltare in aria o abbattere la recinzione tra Gaza e Israele, con l’intento di penetrare nel nostro territorio sovrano e raggiungere israeliani innocenti che vivono a pochi minuti di cammino dal confine. Lo scorso 6 aprile il capo politico di Hamas, Yahya Sinwar, ha dichiarato: “Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo il cuore dai loro corpi”. Su Facebook, Hamas ha pubblicato per i suoi operativi mappe che mostravano i percorsi più rapidi dal confine alle case, alle scuole, agli asili d’infanzia israeliani vicini al confine. A voi questa sembra una protesta pacifica?

Dovendo fronteggiare la minaccia posta da terroristi codardi che si travestono da civili, i soldati delle Forze di Difesa israeliane hanno agito con coraggio e autocontrollo, attenendosi alle rigorose regole di ingaggio per ridurre al minimo feriti e perdite di vite umane fra i civili, pur garantendo la protezione del confine. Come effetto dell’operazione propagandistica di Hamas, la settimana scorsa centinaia di abitanti di Gaza sono rimasti feriti e alcune decine sono morti. La maggior parte di loro erano operativi di Hamas. Nessuna di queste violenze avrebbe dovuto verificarsi: ma erano le violenze che Hamas ha fomentato e orchestrato affinché titoli e immagini andassero a rafforzare le menzogne che i portavoce di Hamas avevano pianificato.

Hamas può mentire: al mondo, ai palestinesi, ai suoi stessi comandanti e operativi. Ma io sono fiero di poter dire che l’esercito israeliano non mente, e non utilizzerà mai come pedine né i civili né i soldati israeliani. Alcuni buoni amici d’Israele avrebbero preferito che la settimana scorsa avessimo un’immagine migliore sui mass-media. Ma tra immagine e verità, le Forze di Difesa israeliane scelgono sempre la verità. È questa moralità ciò che sostiene le Forze di Difesa israeliane. I soldati in divisa e ben preparati dell’esercito israeliano non potranno mai essere più fotogenici dei terroristi travestiti da civili. Ma noi siamo corretti e onesti su ciò che siamo e ciò che diciamo. Come portavoce delle Forze di Difesa israeliane, se non riesco a trovare materiale attendibile e citabile, non permetto che venga pubblicato. Se i fatti sono ancora in dubbio, non rilascio dichiarazioni.

Non pochi mass-media hanno aiutato Hamas pubblicando le sue bugie, anziché attenersi ai fatti. Hamas è riuscita a ottenere una copertura mediatica negativa per Israele dopo la prima violenta rivolta del 30 marzo, il primo giorno di questa operazione di propaganda. Hamas avrebbe potuto rivendicare quella vittoria propagandistica, fermare le violenze e prevenire molte morti. Ma per Hamas, le bugie sono più importanti della vita umana.

Yahya Sinwar “Abbatteremo il confine (con Israele) e strapperemo il cuore dai loro corpi”

Se per vincere la guerra della propaganda internazionale devo mentire come fa Hamas, allora preferisco dire la verità e perdere. Le Forze di Difesa israeliane vinceranno dove conta: la protezione dei nostri civili a fronte del terrorismo. I soldati delle Forze di Difesa israeliane hanno vinto, questa settimana, quando hanno garantito la sicurezza alle famiglie israeliane impedendo a Hamas di conseguire i suoi obiettivi dichiarati.

Ma ancor più delle menzogne, la vera differenza tra il signor Abu Zuhri e me è che lui va a dormire ogni sera augurandosi la distruzione del mio paese e la morte dei miei figli. Io vado a dormire ogni sera augurandomi una vita migliore per i suoi figli, oltre che per i miei. E questa è la verità.
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » mar mag 22, 2018 6:28 pm

Ambasciatore di Israele, con Hamas uno stato di terrore a Gaza
2018/05/22

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... 6ea9c.html

"La situazione a Gaza è diventata veramente drammatica, dopo la presa di Hamas che ha commesso molti errori nel controllo della Striscia. E milioni di dollari a Gaza non sono stati investiti per il bene del popolo ma per creare un 'terror country'. Decina di migliaia di razzi sono stati lanciati contro Israele". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano a Roma Ofer Sachs nel corso di un forum all'ANSA. "Israele vuole prevenire la penetrazione nel nostro paese, e finora ci siamo riusciti. Quello che non siamo riamo riusciti a spiegare e che cosa succederebbe se l'infiltrazione avesse successo", ha detto l'ambasciatore Sachs.

"Ci dobbiamo preparare a una nuova ondata" di manifestazioni organizzate a Gaza da Hamas, ha aggiunto Sachs, sottolineando che nel corso delle proteste scoppiate la scorsa settimana "l'esercito israeliano ha cercato di contenere il numero di vittime". Tra i manifestanti c'erano "molte donne che non figurano tra le vittime": se i confini "fossero stati violati", ha detto Sachs, "la situazione sarebbe stata molto peggiore".

"Lo status di Gerusalemme come capitale di Israele non è in discussione. La scelta di Trump può creare problemi nel prossimo periodo, ma ha anche portato un messaggio. Noi vogliamo il dialogo con i palestinesi, ma Gerusalemme rimarrà la nostra capitale. Questo non bloccherà il dialogo. Se i palestinesi non accetteranno la mediazione degli Usa sarà un errore", ha poi aggiunto, ricordando che anche gli europei, che si oppongono al riconoscimento di Gerusalemme capitale, fanno ogni meeting ed incontrano le autorità israeliane a Gerusalemme.

Parlando dell'accordo nucleare con Teheran, Sachs ha sottolineando che "gli Usa hanno fatto bene a uscire". L'Iran "sostiene e finanzia il terrorismo, manovra l'intera regione creando instabilità, continua a investire sui missili balistici, alcuni in grado di portare una testata nucleare", ha aggiunto. L'intesa "guarda alla regione con un punto di vista molto limitato, offre a Teheran troppi margini, invece serve uno sguardo più ampio più complesso" per capire quello che sta accadendo, ha poi detto.
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » mar mag 22, 2018 6:29 pm

MANIFESTANTI, QUINTE COLONNE E DIRITTI UMANI
22 maggio 2018

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

Dopo le proteste che si sono svolte a Haifa da parte araba contro l'IDF e la risposta ferma della polizia, dalla stampa progressista qualificata, ca va sans dire, come "brutale", Avigdor Liberman definisce lo sponsor arabo della manifestazione pro Hamas, il leader della Lista Unita Araba, Amyan Odeh, una "quinta colonna".

Curioso che Liberman se ne accorga solo ora che Odeh, il quale non ha mai perso occasione di accusare di terrorismo l'esercito israeliano, sia a fianco di chi, come Hamas, vuole la distruzione di Israele. Lo sapevano anche i sassi.

Israele è una grande democrazia, per questo consente a gente come Odeh di potere sedere alla Knesset. È un po' come se da noi, durante gli Anni di Piombo ci fosse stato al governo un partito che tifava esplicitamente per le Brigate Rosse.

Ma si sa, in Israele c'è l'apartheid...

Durante la manifestazione di Haifa, un manifestante e udite udite, "difensore dei diritti umani", cioè difensore dei "diritti umani" di Hamas di entrare in Israele armato e fare carne da macello dei "diritti umani" degli israeliani, sarebbe stato percosso.

Un altro e più autorevole "difensore dei diritti umani" sarebbe il direttore del ramo israeliano e palestinese di Human Rights Watch, Omar Shakir, al quale il Ministero dell'interno israeliano ha revocato il permesso di ingresso per il suo sostegno al boicottaggio di Israele. Dovrà, il "difensore dei diritti umani", lasciare il paese entro 14 giorni.

Non sia mai. Maja Kocijancic, portavoce della UE è intervenuta per una reprimenda nei confronti di Israele, “Il sostegno nei confronti dei difensori dei diritti umani è parte integrante della politica dell'Unione Europea. I difensori dei diritti umani rappresentano alletati naturali e indispensabili per la promozione dei diritti umani nei loro rispettivi paesi".

Sì, essere un "difensore dei diritti umani" suona bene. Ci si sente nobili e si appare nobili. Peccato che questa altisonante definizione sia diventata, con il passare del tempo, una comoda copertura per canaglie, le quali, relativamente a Israele, sono immancabilmente dalla parte delle "vittime" palestinesi e contro ogni azione di salvaguardia posta in essere dallo Stato ebraico per la propria sicurezza.

"Diritti umani" è il più sistematicamente fraudolento accostamento dei nostri tempi.

Maja Kocijancic ha dichiarato che “L'Unione Europa si aspetta che le autorotà israeliane capovolgano la loro decisione, altrimenti. Israele entrerà a fare parte della piccola lista di paesi che hanno impedito l'accesso o espluso membri di Human Right Watch”

L'Unione Europea si "aspetta", "altrimenti"...

Nel 2009 Robert L. Bernstein, il fondatore di Human Rights Watch, pubblicò un articolo sul New York Times, in cui, a proposito della sua ex creatura, scrisse:

"I regmi arabi e iraniani...restano brutali, chiusi e autocratici, permettono un dissenso minimo quando non lo proibiscono del tutto. La sofferenza dei loro cittadini i quali beneficerebbero molto dal tipo di attenzione che una grande e ben finanziata organizzazione per i diritti umani potrebbe provvedere loro viene ignorata, mentre la divisione di Human Rights Watch prepara rapporti su rapporti su Israele".
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » mar mag 22, 2018 8:44 pm

HAMAS L'HA CHIAMATA "PROTESTA PACIFICA" E IL MONDO CI E' CASCATO
Di Ronen Manelis (Portavoce dell'IDF)
22/05/2018

https://www.facebook.com/noicheamiamois ... 3520417370

Sami Abu Zuhri è il portavoce del gruppo estremista Hamas, un’organizzazione internazionalmente riconosciuta come terroristica finanziata dall’Iran. Hamas controlla la striscia di Gaza ed è responsabile dell’uccisione di civili innocenti israeliani, americani, brasiliani, kenioti, britannici, francesi e cinesi. Dal 2012 al 2014, nella mia qualità di capo dell’intelligence della Divisione Gaza delle Forze di Difesa israeliane, ho fatto la conoscenza a distanza del signor Abu Zuhri e di altri portavoce di Hamas. Il loro modus operandi è semplice: mentire. Le loro menzogne sorreggono l’obiettivo dichiarato di Hamas: delegittimazione e distruzione di Israele.

Da settimane i mass-media internazionali riferiscono sulle violenze al confine tra Gaza e Israele. Intanto Hamas ha continuato a mentire al mondo, motivo per cui le sue rare ammissioni della verità sono particolarmente rivelatrici. La settimana scorsa i portavoce di Hamas si sono precipitati a lamentare con la stampa la morte di decine di “civili innocenti”. Poi, però, un importante esponente di Hamas, Salah Bardawil, ha affermato in un’intervista del 16 maggio a una tv palestinese: “Nell’ultimo round di scontri, su 62 persone martirizzate 50 erano di Hamas”. La stessa Hamas ha confermato che l’80% delle persone rimaste uccise nei violenti tumulti di lunedì scorso erano membri di un gruppo terroristico, non civili innocenti. Altri morti sono stati rivendicati dalla Jihad Islamica palestinese. Il 13 maggio, Mahmoud Al-Zahar, uno dei co-fondatori di Hamas, ha dichiarato in un’intervista ad Al-Jazeera: “Quando parliamo di resistenza pacifica, inganniamo il pubblico”. Ci si può fidare di Hamas solo quando ammette le sue bugie.

I portavoce di Hamas hanno orchestrato una ben finanziata operazione di propaganda terroristica. Dietro la teatralità c’era un piano che minacciava i confini e i civili d’Israele. Hamas ha garantito a civili innocenti, comprese donne e bambini, trasporti gratuiti da tutta la striscia di Gaza alla frontiera. Hamas li assumeva come comparse, pagando per la loro partecipazione 14 dollari a persona o 100 a famiglia, e 500 dollari se riuscivano a farsi ferire. Hamas ha ordinato ai suoi comandanti e operativi di recarsi al confine in abiti civili, e fungere da capi di settore come per dirigere in proprio lo spettacolo dell’operazione.

Il pubblico erano i mass-media internazionali. A chiunque avesse una videocamera, Hamas ha accordato libero accesso alla prima fila dello spettacolo, con tanto di wi-fi gratuito. Le Forze di Difesa israeliane avevano precise notizie di intelligence secondo cui i tumulti violenti avrebbero fatto da copertura a un piano di infiltrazione di massa in territorio israeliano allo scopo di compiere un massacro di civili israeliani. Hamas l’ha chiamata una “protesta pacifica” e gran parte del mondo semplicemente ci è cascato.

L’idea che si trattasse di una protesta pacifica è, di tutte, la menzogna più grande: perché a Gaza non esistono gli elementi basilari che sono necessari per una protesta genuina in una democrazia come gli Stati Uniti o Israele. Sotto il controllo di Hamas non c’è libertà di espressione, non c’è nessuna libertà di riunione, nessuna libertà di religione, nessuna libertà di stampa. A Gaza non può esistere nessuna protesta pacifica e spontanea, ma solo adunate organizzate approvate e finanziate da Hamas. Chiamare questa cosa una protesta spontanea non è una fake new, è una falsità pura e semplice.

In molti assalti al confine delle scorse settimane Hamas ha usato mitra, bombe molotov, granate e ordigni esplosivi artigianalmente trasportati in volo. Centinaia di abitanti di Gaza hanno tentato di far saltare in aria o abbattere la recinzione tra Gaza e Israele, con l’intento di penetrare nel nostro territorio sovrano e raggiungere israeliani innocenti che vivono a pochi minuti di cammino dal confine. Lo scorso 6 aprile il capo politico di Hamas, Yahya Sinwar, ha dichiarato: “Abbatteremo il confine [con Israele] e strapperemo il cuore dai loro corpi”. Su Facebook, Hamas ha pubblicato per i suoi operativi mappe che mostravano i percorsi più rapidi dal confine alle case, alle scuole, agli asili d’infanzia israeliani vicini al confine. A voi questa sembra una protesta pacifica?

Dovendo fronteggiare la minaccia posta da terroristi codardi che si travestono da civili, i soldati delle Forze di Difesa israeliane hanno agito con coraggio e autocontrollo, attenendosi alle rigorose regole di ingaggio per ridurre al minimo feriti e perdite di vite umane fra i civili, pur garantendo la protezione del confine. Come effetto dell’operazione propagandistica di Hamas, la settimana scorsa centinaia di abitanti di Gaza sono rimasti feriti e alcune decine sono morti. La maggior parte di loro erano operativi di Hamas. Nessuna di queste violenze avrebbe dovuto verificarsi: ma erano le violenze che Hamas ha fomentato e orchestrato affinché titoli e immagini andassero a rafforzare le menzogne che i portavoce di Hamas avevano pianificato.

Hamas può mentire: al mondo, ai palestinesi, ai suoi stessi comandanti e operativi. Ma io sono fiero di poter dire che l’esercito israeliano non mente, e non utilizzerà mai come pedine né i civili né i soldati israeliani. Alcuni buoni amici d’Israele avrebbero preferito che la settimana scorsa avessimo un’immagine migliore sui mass-media. Ma tra immagine e verità, le Forze di Difesa israeliane scelgono sempre la verità. È questa moralità ciò che sostiene le Forze di Difesa israeliane. I soldati in divisa e ben preparati dell’esercito israeliano non potranno mai essere più fotogenici dei terroristi travestiti da civili. Ma noi siamo corretti e onesti su ciò che siamo e ciò che diciamo. Come portavoce delle Forze di Difesa israeliane, se non riesco a trovare materiale attendibile e citabile, non permetto che venga pubblicato. Se i fatti sono ancora in dubbio, non rilascio dichiarazioni.

Non pochi mass-media hanno aiutato Hamas pubblicando le sue bugie, anziché attenersi ai fatti. Hamas è riuscita a ottenere una copertura mediatica negativa per Israele dopo la prima violenta rivolta del 30 marzo, il primo giorno di questa operazione di propaganda. Hamas avrebbe potuto rivendicare quella vittoria propagandistica, fermare le violenze e prevenire molte morti. Ma per Hamas, le bugie sono più importanti della vita umana.

Se per vincere la guerra della propaganda internazionale devo mentire come fa Hamas, allora preferisco dire la verità e perdere. Le Forze di Difesa israeliane vinceranno dove conta: la protezione dei nostri civili a fronte del terrorismo. I soldati delle Forze di Difesa israeliane hanno vinto, questa settimana, quando hanno garantito la sicurezza alle famiglie israeliane impedendo a Hamas di conseguire i suoi obiettivi dichiarati.

Ma ancor più delle menzogne, la vera differenza tra il signor Abu Zuhri e me è che lui va a dormire ogni sera augurandosi la distruzione del mio paese e la morte dei miei figli. Io vado a dormire ogni sera augurandomi una vita migliore per i suoi figli, oltre che per i miei. E questa è la verità.
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » mar mag 22, 2018 8:45 pm

Siamo circondati: le parole di Gramellini e la 'Terra Santa' di papa Bergoglio
Commento di Deborah Fait
Informazione Corretta

https://www.raiplay.it/video/2018/05/Le ... d6e79.html

"Le parole della settimana", conduttore Massimo Gramellini.
Domenica 20 maggio.

http://www.informazionecorretta.com/mai ... 8.facebook

Ultimi 5 minuti della trasmissione.

Come dicevo, siamo circondati, non c'è giornalista, non esiste intellettuale che non condanni e denunci la perfidia di Israele che spara a raffica sui poveri angioletti palestinesi, quei giocherelloni che in fin dei conti lanciano solo qualche bombetta, distruggono la terra bruciando decine di migliaia di copertoni e fanno svolazzare degli aquiloni. Si è vero, gli aquiloni, che oltre ad essere disegnati con delle svastiche (simbolo di quello che è Hamas), sono adornati di bombe incendiarie, particolare insignificante di cui nessuno parla. Meno male che ogni tanto gli italiani sono, come dire, un po' distratti dalle elezioni e dal totopremier. Se non avessimo questi pochi minuti di tregua, il linciaggio di Israele da parte di questi adoratori della religione della sinistra, il propalestinismo, ci bombarderebbe h24. Ho letto da qualche parte sul web che Enrico Mentana ha definito "imbecilli" tutti quelli che hanno protestato per le sue esternazioni alla radio, tipo definire i soldati di Israele "uomini armati con la stella di Davide" oppure che Israele è nata come premio di consolazione per la Shoah. Io ne ho scritto addirittura un articolo quindi faccio, orgogliosamente, parte degli imbecilli.

Quello che lascia interdetti di questi "grandi" della disinformazione è la boria che hanno, è il non saper chiedere scusa per gli errori, voluti o non voluti, che fanno. Quello di Mentana sulla Shoah e la conseguente nascita di Israele è una menzogna talmente madornale, smentita dalla storia, che il giornalista avrebbe dovuto sentirsi obbligato a chiedere umilmente scusa. Invece, per lui, siamo degli imbecilli! Grazie, altrettanto! Bene, continuando la lunga lista dei conduttori televisivi incapaci di vedere al di là dei loro nasi e di uscire dalla prigione mentale del filopalestinismo a tutti i costi, arriviamo a domenica 20 maggio con la trasmissione settimanale "Le parole della settimana" condotto da Massimo Gramellini. Programma noioso che personalmente non guardo mai ma che mi è stato segnalato da una gentile lettrice di informazionecorretta. Gramellini ha aspettato gli ultimi 5 minuti della trasmissione per tirare la sua sciabolata al cuore di Israele. E cosa poteva coinvolgere di più il pubblico se non la storia di una bambina palestinese morta, secondo lui e tanti altri, a causa dei lacrimogeni del cattivo Israele? Ma sentite come l'ha raccontata questo campione di tiralacrime targato RAI Radio Televisione Italiana. "La bambina era a casa, poi la mamma l'ha lasciata a uno zio per correre al confine dove si svolgevano gli scontri (è normale, vero, che una madre lasci a casa una neonata malata per andare a tirar bombe molotov contro Israele! Boh!). Siccome la bambina piangeva -continua il Gramellini con espressione funerea- lo zio l'ha presa ed èd corso anche lui al confine dove la bambina ha respirato il gas dei lacrimogeni israeliani"

Dunque, come pare sia normale che una mamma lasci una figlia neonata e malata di cuore.... (secondo la versione israeliana...dice..quindi non credibile?) a casa con un parente per correre a fare la guerra, è altrettanto normale che questo zio prenda la bimba e corra anche lui sul luogo degli scontri? A questo punto mi chiedo come sia possibile che un giornalista, se dotato di senso critico, non si renda conto delle cazzate che dice. E poi, perchè la bambina dovrebbe essere morta a causa dei lacrimogeni e non a causa del muro di fumo nero provocato da migliaia di copertoni bruciati che tutti hanno visto in Tv, Gramellini escluso? I medici palestinesi hanno parlato di gravi problemi al cuore, infine è uscita la verità, la morte è stata indotta per avere i soldi promessi da Hamas per ogni martire. Quale miglior martire di una bambina di otto mesi che tanto sarebbe comunque morta di suo? Insomma, un giornalista, anzichè indignarsi per il cinismo e la barbarie di certi genitori, cosa fa? Espone alla vista di un pubblico pronto a bere ogni panzana purchè contro Israele, una gigantografia stile caravaggesco, evidentemente manipolata con photoshop, nelle luci e negli abiti rosso fuoco della "supposta" mamma, definita "come una madonna" dal giornalista. "Passa differenza tra un numero e un essere umano" conclude Gramellini. Verissimo. La cosa strana è che quando vengono ammazzati bambini ebrei, sia in Israele che in Europa (ricordiamo i tre bambini della scuola ebraica di Tolosa ammazzati da Mohammad Merah con un colpo di pistola in testa), non ricevono nemmeno l'onore di essere nominati nei telegiornali.


Papa Bergoglio

Lasciamo Gramellini per finire con Papa Bergoglio che nell'omelia della messa di Pentecoste si è messo a citare gli Atti degli Apostoli in cui si parla di "una strada deserta, da Gerusalemme a Gaza" e ha aggiunto "Come suona doloroso questo nome. Lo Spirito Santo cambi i cuori e porti pace in Terra Santa". Vorrei dire al Papa che pronunciare la parola Israele non gli dovrebbe procurare una sincope. Possibile che non ci riesca? Non vuole dirla a causa della sua evidente avversione per lo stato ebraico o per paura di offendere i suoi amici e fratelli musulmani? Israele, Bergoglio, si chiama Israele, non mi stancherò mai di dirglielo. Da più di un mese i terroristi di Gaza hanno attaccato Israele, non un' immaginaria e inesistente terra santa. Non è una parolaccia, Bergoglio, è il nome di una nazione democratica che i suoi amici e fratelli musulmani vogliono eliminare dalla carta geografica. Si chiama Israele e io mi permetto di pretendere che lei rispetti quel nome.


...
""Grande dolore per Gaza" ha appena detto Papa Francesco. Sbagliato. Voleva forse dire: "Grande dolore per le vittime palestinesi mandate a morire da Hamas contro il confine di Israele. Grande dolore per come il popolo ebraico ancora una volta è stato sacrificato come un capro espiatorio". Doveva sapere, Sua Santità, cosa può accadere a una comunità quando i suoi villaggi sono travolti dai fondamentalisti islamici. È successo ai cristiani iracheni di Qaraqosh, Mosul, Bartella. Se gli ebrei israeliani non hanno mai fatto la stessa fine, da nord a sud, è grazie alle loro armi, ai loro confini, alla loro forza morale e sí, anche grazie ai loro "muri", sotto i quali un Papa debole si è fermato a pregare perchè cadessero."

Gino Quarelo
Il Papa innanzi tutto è preda e vittima del fanatismo e delle contraddizioni del cristianismo poi è bloccato/paralizzato/impedito dalle colpe e dai peccati della sua chiesa e della gerarchia cristiano cattolica, oltre che dalle responsabilità che gli gravano sulle spalle e non ha la possibilità di pronunciarsi a favore e contro, sente di non avere l'autorità morale per indicare con precisione al mondo e ai suoi fedeli dove sta il male e dove sta il bene; non è in grado di schierarsi e di giudicare. Invoca la pace e la discesa dello spirito santo nei cuori delle persone che le aiuti ad operare per il meglio. Mi chiedo come mai Trump, molti altri e anch'io sappiamo da che parte sta il male e il bene e lui no? Inoltre credo che pesi anche il pregiudizio antisemita cristiano che cova sotto sotto anche dentro il Papa in maniera inconfessabile. L'ebraismo è la negazione del cristianismo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » gio mag 24, 2018 8:05 pm

CON AMICI COSI'...
Niram Ferretti
24 maggio 2018

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

Va ringraziato il primo ministro della Repubblica Ceca Martin Stropnický per avere pronunciato parole inequivocabili di verità relativamente ai recenti tumulti di Gaza. Voce rara in Europa, non a caso la Repubblica Ceca è membro del governo di uno dei paesi del gruppo di Visegard, avverso alle politiche filorabe UE.

Cosa ha detto Stropnický?

"I tumulti di Gaza del 14 maggio non hanno niente a che vedere con lo spostamento dell'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme avvenuta lo stesso giorno. Il fatto è che Hamas, che è riconosciuto dall'Unione Europea come una organizzazione terroristica e che a tutt'oggi non riconosce Israele, è l'unico e solo governante della Striscia di Gaza, e in quanto tale è completamente responsabile per le modalità e gli obbiettivi delle azioni violente che hanno avuto luogo ai confini tra Israele e Gaza nelle recenti settimane".

Dopo il 14 di maggio, l'Europa ha avuto praticamente una voce sola nell'accusare Israele, nel farlo apparire come al solito, eccedente nella sua risposta di difesa nei confronti di terroristi camuffati come manifestanti, i quali cercavano di penetrare all'interno dello Stato ebraico.

E' la stessa Europa che, nel 1973 cedette al ricatto arabo sul petrolio e, alla vigilia della Guerra di Yom Kippur, chiese a Israele attraverso gli allora 9 membri della CEE, di retrocedere sui confini (in realtà linee armistiziali) del '49, quelli che Aba Eban, definiva giustamente, "i confini di Auschwitz", perchè tornare ad essi avrebbe significato l'indifendibilità di Israele.

Miserabile, preteziosa Europa che già all'epoca si era scrollata di dosso i sei milioni di morti ebrei della Shoah per vendere i sopravvissuti e i loro discendenti in Israele alla furia islamica.

Con amici così chi ha bisogno di nemici?
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Re: Strika de Gaxa (e i nasirasisti xlameghi)

Messaggioda Berto » ven mag 25, 2018 7:16 am

Even Ooze
22 maggio 2018

https://www.facebook.com/even.ooze/post ... ment_reply

Gaza rimane il problema principale della "causa palestinese" perchè rifiutata ed abbandonata dall'Egitto e ancora oggi oppressa militarmente (pur avendola liberata nel 2005) da Israele in risposta e difesa ai continui attacchi ricevuti dal nemico Hamas (dominante in quei territori), il quale cerca in ogni modo di danneggiare Israele. Non lo fa certo per il bene dei palestinesi ma solo per interessi politici, per ricevere maggiori aiuti umanitari e, principalmente, finanziamenti dall'Iran estremista, nemico giurato di Israele. Inoltre è in corso anche un conflitto di potere fra Hamas e l'Autorità Palestinese che per rivalità ha bloccato ogni aiuto verso Gaza. Hamas inoltre rifiuta e blocca gli aiuti agli ospedali e cibo proveniente proprio da Israele. Aggiungo il link di un articolo della corrispondete Francesca Borri del Fatto Quotidiano che illustra la drammatica e grave situazione della popolazione palestinese di Gaza. Sarà difficile trovare una soluzione a breve ma l'inizio potrebbe essere quello di ridare il controllo di Gaza all'Autorità Palestinese rovesciando la "dittatura" di Hamas.



Avere vent'anni a Gaza e farsi di Tramadol, antidolorifico per cani
Francesca Borri
Corrispondente di guerra

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... ni/4365391

Sono oltre dieci anni che Gaza è sotto assedio. I palestinesi ormai non hanno più neppure l’acqua. Solo acqua salata. Acqua di mare. Resti appiccicaticcio tutto il giorno, a Gaza. Tutti i giorni, per anni. E ogni tanto, un F-16 arriva e bombarda. Ogni tanto, all’improvviso, muori.

Conosciamo i numeri brutali di Gaza. Quasi due milioni di palestinesi vivono qui, e l’80 percento dipende dagli aiuti umanitari: il 50 percento, è “food insecure“, nel gergo dell’Onu. Il 50 percento ha fame. E il 45 percento ha meno di 15 anni. A Gaza hai elettricità solo per quattro ore al giorno. Che significa che per venti ore al giorno, gli ospedali non hanno respiratori, incubatrici. Non hanno lampadine in sala operatoria. Ma più che nei numeri, Gaza è in una parola: Tramadol. Che è un antidolorifico. Un antidolorifico per cani. Ed è la droga più diffusa, qui. Tanti, a vent’anni, usano ecstasy, coca, anfetamine, per tirare l’alba e vivere a mille. Ma a Gaza, se hai vent’anni, vuoi solo dormire e dimenticare.

Ogni due, tre giorni si ha un tentato suicidio. In questi dieci anni, Israele ha proibito l’ingresso persino di matite, giocattoli, strumenti musicali, biscotti e patatine. Ha calcolato che i palestinesi, per sopravvivere, hanno bisogno di 2,279 calorie a testa: e ha proibito tutto il resto. Ma l’assedio non è mai stato solo israeliano. Gaza confina anche con l’Egitto: e l’Egitto nel 2014 ha chiuso la frontiera. Le rare volte che viene aperta, l’unica, per passare, per scalare le liste d’attesa, è pagare. Pagare un poliziotto. Perché l’assedio, in questi dieci anni, è stato un crimine, ma anche, per tanti, un affare. Per i tanti imprenditori dei tunnel, tutti legati ad Hamas, e per Hamas stessa, che sui beni che arrivano attraverso i tunnel impone tasse – quelle che nel resto del mondo chiameremmo tangenti.

Se a Gaza l’80 percento della popolazione dipende dagli aiuti umanitari, è anche perché Fatah, per punire Hamas, non paga più lo stipendio ai funzionari dell’Autorità palestinese. Da un anno, non paga più neppure l’elettricità. A Gaza manca il 45 percento dei farmaci essenziali: non sono bloccati in Israele, sono bloccati nei magazzini della West Bank.
Secondo l’Onu, Gaza tra dieci anni non sarà più adatta alla vita umana.

Vivere a Gaza significa vivere in trappola. Letteralmente. In media, attraversano la frontiera solo 240 palestinesi al giorno. Nel 2000, prima della seconda Intifada, erano 26mila. E qualsiasi cosa accade, accade nell’indifferenza del mondo, e nella più totale impunità. Durante l’ultimo attacco, nel 2014, Israele ha rovesciato su Gaza una quantità di esplosivo pari all’atomica di Hiroshima: i morti sono stati 2,168, e per il 77 percento civili, per il 30 percento bambini, ma alla fine, sono stati condannati per crimini di guerra solo 5 soldati. La pena più dura è stata 7 mesi di reclusione. Per il furto di una carta di credito. Incontri questi ragazzini che ti dicono: Ho 12 anni e 3 guerre.




Pagna Ste
Manca un leader “forte” al OLP. Abbas mi sembra non avere mai avuto lo stesso peso e rispetto di Arafat dalla comunità internazionale. Questa scissione tra Gaza e Cisgiordania (Hamas e OLP) di sicuro non facilita la causa per la soluzione dei due stati. Non voglio giustificare Hamas, ma neanche dargli torto. Contro un esercito imperialista come quello che porta la stella di Davide, non bastano le rivolte civili a sassi e molotov. In Europa ci son stati i partigiani contro franchismo, nazismo e fasciamo. Hamas a modo suo contrasta il fasciamo ebraico.
Israele poi è diventato lo stato che è grazie all’ONU, ma si beffa completamente di tutte le risoluzioni di quest’ultima riguardo ai confini e continua con la politica delle colonie.
È dura essere razionali, non farsi prendere da emotività e pensare che in fondo, Hamas, che vuole l’annientamento di Israele, non fa poi così male.

Di recenteho pensato al parallelismo che c’è tra ISIS e Israele. Entrambi si definiscono “stati religiosi” (che oltre al Vaticano, che per dimensioni, popolazione e potenza bellica, non c’entra per niente). Il modo di agire, in sostanza è lo stesso: il terrore. E, provocatoriamente, provo quasi più rispetto per Daesh, perché in fondo, è più coerente che non Israele, che si nasconde dietro a parole come “unica democrazia mediorientale” o di agire per la pace sparando in testa alla gente .

Even Ooze
Mi viene un po' da ridere a pensare che noi fra qualche anno, visto l'andazzo, faremo parte dello Stato Islamico d'Europa considerando che già ora gran parte degli stati arabi sono religiosi ed anche integralisti come L'Iran ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran (vedi wikipedia) che non è neppure il peggiore tutto sommato. Sarebbe quindi Israele ad essere uno stati religioso quando il 25% della sua popolazione è di religione diversa? Prova a vedere, in percentuale, quante altre religioni e specialmente quante chiese (io sono cattolico) ci sono negli stati islamici, poi potrai renderti conto che la libertà di religione è diversa da quello che pensi.

Pagna Ste
C’hai poi anche regione per quanto riguarda l’Iran
Mi saró soffermato troppo sulla definizione di “stato ebraico”.
Sarà che da ateo, fatico a concepire una stato basato sulla religione. Uno stato, per me dev’essere laico. Detto questo Israele, che si...Altro...

Even Ooze
Hamas ritengo non essere un referente per nessuno, neppure per l'Autorità Palestinese e lo ha dimostrato, perchè è basato sull'estremismo e sulla repressione. Spero nel prossimo leader dell'AP, ma temo che non arriveremo mai a vederlo se le cose andranno avanti così. Hamas vuole l'annientamento di Israele e sta facendo di tutto per metterlo in atto, solo che hanno fatto male i conti. Ho grave timore che Israele li lascerà fare per un po', poi sacrificherà qualche centinaio di suoi cittadini e di conseguenza coglierà l'occasione per vendicarsi e far piazza pulita di tutti i palestinesi. Lo potrebbe fare un pochi giorni. Credi che l'opinione mondiale a quel punto potrà fare qualcosa, probabilmente rischiando una terza guerra mondiale? Personalmente, almeno per quanto concerne Gaza, consiglio hai palestinesi di provare i loro rappresentanti locali. Fatto questo Israrle e non avrebbe più nulla da ridire in quanto, comunque ha già liberato autonomamente Gaza nel 2005 e non avrebbe alcun senso riprenderla da dall'interno non verranno più messi in pericolo i suoi confini. L'alternativa purtroppo temo che sarà molto molto più grave e drammatica. Non ci resta che sperare in bene.

Even Ooze
Pagna Ste Che Israele si beffi dell'ONU, oggi, è probabile in quanto l'onu rappresenta ben poco, ma è doveroso ricordare che i primi ad essersi beffarti dell'ONU sono stati proprio i palestinesi nel 48, non avendo accettato la prima risoluzione di spartizione della Palestina, e di conseguenza avendo dichiarato per ben 5 volte guerra ad Israele. Guerre tutte perse dagli stati arabi. Avessero accettato tale risoluzione a quest'ora vivrebbero in pace da 70 anni dentro confini con superficie 10 volte maggiori di quelli che potranno avere ora.

Even Ooze
Pagna Ste È ancora presto, aspettiamo ancora qualche decennio e l'Europa sarà islamizzata, anche pacificamente intendo non fosse altro per l'alta natalità di quei popoli.

Pagna Ste
Liberato Gaza fino ad un certo punto. C’è il blocco nave, ci son quanti? 5-6 varchi che escono da Gaza che se non erro son sempre controllatassimo ed il passaggio non è per niente evidente. L’opinione pubblica, me incluso, penso che fatica ad essere obbiettiva e razionale. Oggi schierarsi pro-Israele o pro-Palestina è più un concetto ideologico. Trovo comunque che “le regole” del gioco nelle relazioni internazionali siano assurde. L’ONU prima di tutto. In istituzione che si spaccia democratica ne alle stesso tempo concepisce il veto per alcune nozioni, non lo trovo minimante sensato. (Vedo adesso il tuo commento su ONU)
Mah. Sai.il fatto di “piazzare” Israele nel ‘48 dove sta ora è stato fatto a tavolino. Il fatto che gli arabi autoctoni non abbiano accettato che le proprie terre venissero regalate così agli ebrei, per una questione di sensi di colpo post-shoa, io personalmente capisco la rabbia araba che ha portato ai conflitti con Israele. Che poi sia stato un passo più lungo della gamba o che i conflitti armati non portano niente di buono, è un altro discorso.

Pagna Ste
E sinceramente, tutta questa paura per in islamizzazione del Europa non la percepisco. Non è per pochi (anche se già uno solo è troppo neh) attentanti che fanno 10, 100 persone del cazzo radicalizzate, che un intera comunità religiosa deve essere vista come il nemico. E ripeto: te lo dico da ateo!

Even Ooze
Per finire sono d'accordo con te. è tutto terribilmente complicato e praticamente irrisolvibile allo stato attuale e senza un miracolo. Anche le scritture bibliche (l'Apocalisse, che significa rivelazione) ne profetizzano una brutta fine, se consideri che Armageddon non è altro che la battaglia finale fra il bene ed il male che si terrà sul Monte Megiddo, che in ebraico si dice Ar Megiddo (Monte Megiddo = Ar Mageddon) il quale si trova proprio lì sul confine fra Israele attuale e la Palestina, 15 km a sud-sudovest di Nazaret.

Pagna Ste
Mi cogli impreparatissimo di sacre scritture. Quindi evito di parlare di ciò che non conosco, se non per “sentito dire”.
Grazie per sano scombino di vedute. Buona serata!

Even Ooze
Pagna Ste È vero ma attualmente il blocco c'è in contrasto proprio alle diatribe con hamas, altrimenti non avrebbe senso d'esserci. Tolto Hamas dalla zona sarà tolto anche il blocco. Comunque mi sta più simpatico Abu Mazen nonostante tutto :-) Grazie per il tuo prezioso intervento e buona serata. Cari saluti e PACE speriamo.

Pagna Ste
Even Ooze per concludere: anche trovare, da qui, una fonte attendibile in informazione sul vicino oriente, non è così facile. È un tema troppo strumentalizzato...

Even Ooze
Pagna Ste Esatto c'è molta disinformazione.

Gino Quarelo
Israele non è divenato lo Stato che è grazie all'ONU ma solo grazie alla sua forza e alla sua volontà; l'ONU non ha fatto altro che riconoscere un dato di fatto, ciò che non poteva essere negato. Oggi l'ONU è un'associazione criminale tendenzialmente in mano ai nazisti maomettani e ai suoi complici e sostenitori. Per fortuna che esiste un nucleo centrale dove vige il diritto di veto e lì gli ebrei hanno come grande e fedele amico e difensore gli USA di Trump, grazie a D-o e per fortuna; perché gli USA di Obama erano nemici.



Gino Quarelo
Io come Europa e come Italia toglierei ogni finanziamento pubblico ai palestinesi a tutti i palestinesi. Nessun soldo per i nazisti maomettani antisemiti che ammazzano gli ebrei e gli israeliani. Che si arrangino.

Even Ooze
Gino Quarelo In queste situazioni la ragione sta sempre nel mezzo, mai totalmente da una parte o dall'altra. Per i palestinesi (arabi in generale) sarebbe meglio non usare il termine antisemita perchè anche loro sono semitici, anche se di ceppo diverso.

Gino Quarelo
Mi dispiace ma il termine antisemita è stato coniato esclusivamente per gli ebrei. Da wikipedia: Il termine "antisemitismo" venne coniato nel settembre 1879, a Berlino, in Germania, da parte del nazionalista Wilhelm Marr, nello scritto La strada verso la vittoria del Germanismo sul Giudaismo, da una prospettiva aconfessionale, come eufemismo di Judenhass («odio per gli ebrei»): nonostante l'etimologia, esso non si riferisce all'odio nei confronti dei "popoli semiti" (cioè quelli che parlano lingue appartenenti al gruppo semitico[3], quali l'arabo, l'ebraico, l'aramaico e l'amarico), ma unicamente all'odio e alla discriminazione nei confronti degli ebrei.

Gino Quarelo
La ragione sta solo da una parte, dalla parte del bene, di chi rispetta i valori, i doveri e i diritti umani universali e non di chi li nega ossia del male.

Gino Quarelo
I palestinesi non sono arabi in generale poiché tra loro vi è di tutto: egiziani, siriani, giordani, iracheni, libici, bosniaci, turchi, iraniani, ... . Caso mai sono arabofoni.


Pagna Ste
Ahfff... haha sé sé... per fortuna non conti niente te. Avrebbero dovuto farlo anche gli ebrei dopo la seconda Guerra: arrangiarsi! Ma no... creiamogli uno stato sulla base di un libro fantasy. Facciamola diventare una succursale delle “democrazia” a stelle e strisce, in un contesto dove un regime democratico, non ha alcun senso. Il nazionalismo Israeliano (come tutti i nazionalismi) è il vero problema. Giustificarsi e nascondersi dietro l’antisemitismo è il vero problema. La politica di colonizzazione è il furto di terre e il vero problema. L’omicidio di stato liberalizzato è il vero problema.
Poi si può mettere la testa sotto la sabbia, pulirsi la coscienza in sinagoga, con una cazzo di kippah in testa per giustificare le peggio atrocità “nel nome di dio” o del del popolo eletto.... ma caro Gino, a venerare in questo modo la stella di davide, non è diverso rispetto a fare il saluto a mano tesa alla croce uncinata.
Commentare a cazzo “maomettani nazisti” e poi definirli antisemiti, la dice lunga sulla tua apertura mentale e coerenza.

Ragionamento come i tuoi fanno quasi venire il dispiacere che la Guerra sia finita troppo presto e chiusi i campi troppo presto.
Ma anche questa è na stronzata.

Gino Quarelo
Le tue parole sono un vomito di idozie, di falsità, di ignoranza e di odio demenziale e criminale per il sostegno ai nazisti maomettani palestinesi.
1

Pagna Ste
Gino Quarelo Si sì...

Gino Quarelo
Storia di Israele di Luciano Tas: 21 domande e risposte
viewtopic.php?f=197&t=2765

Pagna Ste
Guarda, non è un link ad un sito internet di parte che mi farà cambiare idea. Ho letto fino alla terza riga, e stranamente si inneggia all’antisemitismo.... è assurda questa cosa. Non si può muovere mezza critica ad Israele che si viene tacciati di antisemitismo!! CHE PALLE!!

Suppongo tu sia ebreo. Non che mi interessa... ma si capisce che ragioni per indottrinamento e non per libera capacità di poter pensare obiettivamente. Si capisce che sei così indottrinato da avere la convinzione che la tua religione (qualunque essa sia) sia migliore delle altre. Ma senza un filo di umiltà non vedrai mai questa cosa.

E ti prego: spiegami come hai coniato l’espressione “nazisti maomettani”

Gino Quarelo
No non sono ebreo, sono un ex cristiano divenuto aidolo. Sono un veneto indipendentista e amo gli ebrei e il loro paese perché sono tra gli uomini più umani e civili della terra e il loro paese uno dei migliori del mondo dove gran parte dei palestinesi vorrebbe e sogna di vivere.

Gino Quarelo
Nazismo ariano hitleriano e nazismo dell'Umma di Maometto.

Pagna Ste
Eh niente. Penso che abbiamo conosciuto due Israele differenti. Io ho conosciuto quella dell’Aparthad (mi sfugge al momento la sintassi corretta), quella che arresta chi scaglia pietre, che si fa beffe delle leggi internazionali e le risoluzioni del ONU, stessa organizzazione che le ha dato “casa”.
Ma abbiamo visioni completamente divergenti e trovo inutile argomentare ad oltranza.
Tendenzialmente son indipendentista anche io; non di fatto (vivo nella confederazione elvetica), ma ho sempre supportato le cause indipendentiste: dalle repubbliche indipendenti di Donesk e Lugansk ex Ucraina, Catalonia, pesi Baschi, ecc. ma nel vicino oriente, per me Israele è uno stato coloniale, e l’indipendentista la Palestina. Ma come detto la vediamo in modo “leggermente” differente.

Se posso chiedere: per una mera questione di cultura generale: Aidolo? Mi puoi illuminare in merito? Google non mi ha aiutato.

Gino Quarelo
Mi scuso ma penso sia un concetto di mia "invenzione o innovazione".
Aidolo=ateo credente o un credente naturale che nega/non crede negli idoli delle religioni.
Io credo in D-o o spirito universale come dotazione naturale di tutte le creature e di tutte le cose che però non è il dio delle religioni che personalmente considero soltanto un idolo; il mio è un credere come quello delle piante, degli animali, delle stelle e della polvere cosmica che non implica rivelazioni, dogmi, riti, cerimonie, profeti, eserciti, imperi, adorazioni e sottomissioni.
Ogni interpretazione religiosa del divino scambiata per D-o è un idolo e perciò ogni religione una idolatria; le religioni sono tutte presunzioni e la peggiore è quella nazi maomettana che è una ideologia politico-religiosa disumana di irresponsabilità, di schiavitù e di morte.
D-o è ciò che di più universale, naturale e ragionevole esista ed è completamente altro dagli idoli o interpretazioni/rivelazioni del divino delle religioni.

Gino Quarelo
In Israele non vi è alcuna apartheid; Israele è una democrazia etnica a base ebraica dove tutte le minoranze religiose ed etniche (tra cui quelle islamiche) sono tutelate e godono degli stessi diritti umani e civili, dove agli ebrei è data l'ultima parola per legittimo diritto di difesa in un contesto più generale che tende a negare i loro diritti. Gaza non è Israele e lì sì vige l'apartheid in cui gli ebrei sono negati e uccisi, mentre le altre minoranze religiose non esistono a parte pochi cristiani che sono trattati come dhimmi (che sarebbe la tipica apartheid del nazismo maomettano). Invece in Giudea e Samaria o Cisgiordania o West Bank che sono territori contesi i nazisti maomettani palestinesi che negano gli ebrei devono fare i conti con gli ebrei stessi che non si fanno negare ma che si affermano giustamente con la forza.

Gino Quarelo
Nazismo maomettano = Islam = dhimmitudine = apartheid = razzismo = sterminio
viewtopic.php?f=188&t=2526

Gino Quarelo
Gli ebrei, si sono sempre arrangiati, durante l'esilio prima in Egitto e poi a Babilonia, durante l'invasione romana e quella arabo maomettana, nei secoli della diaspora ovunque nel mondo, come dhimmi nei paesi a dominio nazi maomettano, nei pogrom dei paesi cristiani, nelle infinite discriminazioni-persecuzioni e stragi perpetrate a loro danno sia nel mondo cristiano che maomettano.
Così si sono arrangiati nel 900 a ricostruire la loro terra e a rifarsi uno stato nonostante avessero contro il mondo intero e buona parte dei cristiani e tutti i maomettani. Da 70anni resistono e prosperano nonostante tutto, nonostante i palestinesi, gli iraniani, gli arabi, gli egiziani, i turchi, nonostante l'Europa cristiana-atea-comunista e nazista che li boicotta, nonostante Obama l'americano antisemita e antisareliano, nonostante la mostruosa ONU e la sua demenziale UNESCO.
Nel 1948 hanno fatto nascere il loro stato con la sola loro forza che poi il mondo e l'ONU sono stati costretti a riconoscire a parte qualche nazista maomettano che non fa testo e che non merita alcuna considerazione umana.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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