Almohadihttps://it.wikipedia.org/wiki/Almohadi Fu una dinastia berbera che emerse in seguito a un movimento di riforma religiosa, e che governò sul Maghreb e sulla Spagna musulmana dal 1147 al 1269. Il movimento degli Almohadi sorse come reazione agli Almoravidi che dominavano, dalla loro capitale Marrakesh, il Maghreb al-Aqsa (Marocco attuale) e la Spagna musulmana.
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Sotto gli Almohadi, le università riuscirono a mantenere la tradizione di studio del pensiero della Grecia e di Roma antica avviato al tempo degli Almoravidi. Numerosi grandi filosofi ebrei e musulmani riuscirono a vivere e insegnare al tempo di questa dinastia: i più famosi sono Averroè e Mosè Maimonide, il quale dovette però fuggire prima da al-Andalus e poi dal Marocco, incalzato dalle violenze anti-ebraiche e anti-cristiane degli Almohadi.
Maimonidehttps://it.wikipedia.org/wiki/Mos%C3%A8_MaimonideMoshe ben Maimon, più noto nell'Europa medievale col nome di Mosè Maimònide (in ebraico: משה בן מימוּן?, Mōsheh ben Maymōn; in arabo: أبو عمران موسى بن ميمون بن عبيد الله القرطبي, Mūsā ibn Maymūn ibn ʿAbd Allāh al-Qurṭubī al-Isrāʾīlī; in greco antico: Μωησής Μαϊμονίδης, Mōēsēs Maimonidēs; Cordova, 30 marzo 1135 – Il Cairo, 12 dicembre 1204), è stato un filosofo, rabbino, medico, talmudista, giurista e teologo spagnolo, una delle personalità di spicco dell'Andalusia sotto il dominio arabo, tra i più importanti pensatori nella storia dell'ebraismo.
Conosciuto anche con l'acronimo di Rambam (RaMBaM, in ebraico: הרמב"ם?, ovvero Rabbī Mōsheh ben Maymōn), Mosè Maimonide divenne, grazie al suo enorme lavoro di analisi del Talmud e sistematizzazione dell'Halakhah, il rabbino e filosofo ebreo di maggior prestigio ed influenza del Medioevo; le sue opere di diritto ebraico vengono ancora oggi ritenute le migliori nell'ortodossia, e sono, insieme al commentario di Rashi, un caposaldo indispensabile della letteratura rabbinica.
La guida dei perplessihttps://it.wikipedia.org/wiki/La_guida_dei_perplessiLa guida dei perplessi (in ebraico: מורה נבוכים ?, traslitt. in ebraico: Moreh Nevukhim ?, arabo traslitt. delāla elḥā'irīn דלאל̈ה אלחאירין in arabo: دلالة الحائرين) è una delle opere maggiori di Rabbi Moshe ben Maimon, meglio noto come Maimonide o "il Rambam".
Il Libro inizia con la tesi di Maimonide contro l'antropomorfismo. Nella Bibbia si possono trovare molte espressioni che descrivono Dio in termini umani - per esempio: la "mano di Dio". Maimonide si opponeva fortemente contro quella che affermava essere un'eresia sostenuta da ebrei incolti che assumevano che Dio fosse corporeo (o che almeno possedesse "caratteristiche" da "descrivere" "positivamente" quasi ambendo a concepire "come" sia Dio).
Per spiegare la sua convinzione che questo non fosse il caso, Maimonide ha dedicato più di 20 capitoli all'inizio (e al centro) del primo Libro per analizzare i termini ebraici. Ogni capitolo esamina un termine usato per descrivere Dio (per es., "potente") e in ogni analisi terminologica Maimonide spiega esaurientemente che la parola è un omonimo, per cui il suo utilizzo nel descrivere un'entità fisica è completamente diverso da quando descrive Dio. Dimostra ciò svolgendo una stretta analisi testuale della parola nel Tanakh al fine di presentare ciò che Maimonide vede come la prova che, secondo il Tanakh, Dio è totalmente incorporeo: "Il Rambam imposta l'incorporeità di Dio come un dogma e pone qualsiasi persona che neghi questa dottrina al livello di idolatra; dedica molta della prima parte della Moreh Nevukhim all'interpretazione degli antropomorfismi biblici, cercando di definire il significato di ciascuno e di identificarlo con una qualche espressione metafisica trascendentale. Alcuni li spiega come omonimi perfetti che denotano due o più cose assolutamente distinte; altri, come omonimi imperfetti, impiegati in alcuni casi figurativamente e in altri omonimamente."
Questo porta alla nozione di Maimonide che Dio non può essere descritto in nessun termine positivo, ma solo in concezioni negative. Una supposizione antropomorfica e la percezione di attributi positivi sono visti come una trasgressione grave quanto l'idolatria perché entrambi sono errori fondamentali nella metafisica del ruolo Divino nell'universo, l'aspetto più importante del mondo.
Averroè (forse era di famiglia ebrea convertitasi per convenienza politica all'Islam, come
Kahina https://it.wikipedia.org/wiki/Kahina)
https://it.wikipedia.org/wiki/Averro%C3%A8 Averroè, nome con cui nell'Europa medievale era conosciuto Abū al-Walīd Muḥammad ibn Aḥmad Ibn Rušd (arabo: أبو الوليد محمد ابن احمد ابن رشد), latinizzato come Aven Roshd e infine come Averrhoës o Averroës (Cordova, 14 aprile 1126 – Marrakech, 10 dicembre 1198), è stato un filosofo, medico, matematico, giudice e giurisperito berbero, considerato, insieme al suo precursore Avicenna, il più influente filosofo islamico del Medioevo.
Ebrei berberihttp://www.e-brei.net/index.php?mact=CG ... eturnid=46