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I veneti łi torna a vivare ente łe grote o łi se copa

MessaggioInviato: mer apr 23, 2014 7:49 pm
da Berto
On xovane vixentin sensa łaoro e sensa caxa lè ndà a vivar ente na grota, na vecia cava de pria dolçe (?) de Viçensa;
sol spiàso de ła cava el gà piantà na tenda e picà so ła parete de ła grota ła bandera de San Marco.


http://www.ilgiornaledivicenza.it/stori ... una_grotta

Perde il lavoro e non ha casa Ridotto a vivere in una grotta «Vorrei solo un'occupazione ma a 42 anni pare sia troppo vecchio»
23/04/2014

La grotta che l'uomo ha adattato ad abitazione. FOTOSERVIZIO CASTAGNA
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -grota.jpg


Una cava immersa nel bosco in zona Bastiana adibita ad alloggio, una tenda da campeggio come camera, un fornelletto da campo come cucina e candele come lampadari; niente elettricità e niente acqua, per scaldarsi un focolare.
È così che da 20 giorni vive Gianluca Minardi, 42 anni, ex orafo ora impegnato in saltuari lavori di verniciatura, residente a Sovizzo ma originario di Creazzo, che da quando ha perso il lavoro di manutenzione di lucernari ha perso anche la casa.
«Abitavo in un appartamento in affitto a Sovizzo ma la titolare, una volta scaduto il contratto, ha deciso di venderlo e nel frattempo ho perso il lavoro - racconta Minardi-. Per fortuna non ho moglie e figli: con i soldi ricavati da qualche lavoretto riesco ad acquistare il cibo e ciò che mi serve per sopravvivere. Il problema più grosso è riuscire a lavarmi. Bazzico qui e là da alcuni amici che mi danno una mano, il Comune mi ha offerto le docce del Polisportivo e pacchi alimentari dalle associazioni di volontariato, ma ciò che davvero mi serve sono un lavoro e una casa». (...)
Leggi l'articolo integrale sul Giornale in edicola.
Cinzia Ceriani

Re: I veneti łi torna a vivare ente łe grote

MessaggioInviato: mer apr 23, 2014 8:12 pm
da Berto
Yurta (ger in mongolo e yam in samoiedo e yaranga en ciukci)

https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... lfaU0/edit
Immagine

Re: I veneti łi torna a vivare ente łe grote o łi se copa

MessaggioInviato: mar gen 20, 2015 2:37 pm
da Berto
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Re: I veneti łi torna a vivare ente łe grote o łi se copa

MessaggioInviato: mar gen 20, 2015 2:38 pm
da Berto
Roana, 38enne si getta dal famigerato ponte dei suicidi: ennesima tragedia

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/roan ... gedia.html

Il famigerato "ponte dei suicidi" miete un'altra vittima. Lunedi alle 16.45 a mettere fine alla sua vita, gettandosi nel vuoto, è stato un 38enne di Semonzo. L'uomo, tormentato dalla paura di perdere il lavoro - almeno secondo quanto trapelato dal contenuto del biglietto d'addio - lascia la moglie e due figli.

Secondo quanto riportato da il Giornale di Vicenza, la tragedia avrebbe un testimone, un automobilista di Treviso, che scorta l'auto del suicida parcheggiata al ex trattoria "Al Ponte" ha rallentato scorgendo il 38 enne aggirarsi sul bordo del parapetto. Il dramma si è consumato in una manciata di secondi. L'allarme è scattato immediatamente, ma nè i carabinieri nè i vigili del fuoco hanno potuto evitare la tragedia. Il recupero della salma è avvenuto alle 19.45. L'uomo avrebbe chiamato la moglie poco prima di buttarsi per spiegare il suo gesto.

Re: I veneti łi torna a vivare ente łe grote o łi se copa

MessaggioInviato: mar mag 26, 2015 6:23 pm
da Berto
Famiglia dorme in auto in attesa di un alloggio

https://www.facebook.com/catenaumana2/v ... 3/?fref=nf

Orlando Vivian è disoccupato: con la moglie e i tre figli è stato sfrattato a febbraio Ora è scaduta l’assicurazione della Fiat. Amici e Comune si stanno prodigando di Nicola Cesaro
http://mattinopadova.gelocal.it/padova/ ... 1.11427529

MONTAGNANA. Un’automobile per abitazione. Senza un tetto, senza un lavoro e con un tre figli a carico, Orlando Vivian e la sua famiglia sono costretti a vivere da settimane nella propria Fiat Multipla. «Sono stato sfrattato dal mio appartamento a febbraio» racconta Vivian, 45 anni, sposato con Teresa e padre di tre ragazzi di 25, 24 e 14 anni «Non potendo contare su uno stipendio e nemmeno su aiuti esterni, ho dovuto prendere una decisione drastica per la mia famiglia: vivere in auto». Il quarantacinquenne racconta di aver quasi sempre abitato a Montagnana, a parte una parentesi di qualche anno per un trasferimento lavorativo. Perso il lavoro (era occupato in un centro stampa vicentino), il padre di famiglia non ha più potuto provvedere al pagamento dell’affitto: «A luglio sono arrivati i primi avvisi di sfratto e a febbraio ce ne siamo dovuti andare. Ci siamo dovuti arrangiare con quel che avevamo: i figli più piccoli, compreso il mio nipotino di 6 anni, sono stati ospitati da alcuni parenti, mentre io, mia moglie e ogni tanto qualche figlio ci siamo sistemati nella Multipla».

Una notte nell’area camper cittadina, un’altra in stazione ferroviaria, un’altra ancora a Borgo San Marco: «A pranzo e a cena, fatta eccezione per qualche pasto offerto da amici e parenti, tutta la famiglia si riuniva in macchina, accontentandosi di un pollo riscaldato in supermercato o di qualche pasto preconfezionato» continua Vivian «Per lavarci e provvedere alla nostra igiene dovevamo chiedere a conoscenti e familiari».

Ora è pure scaduta l’assicurazione dell’auto e il veicolo-alloggio è forzatamente posteggiato nel cortile di amici.

Ieri mattina una delegazione di amici della famiglia Vivian ha fatto anche tappa dal sindaco Loredana Borghesan, chiedendo lumi e rassicurazioni sul caso: «Abbiamo appurato che il Comune sta facendo veramente il possibile su questo fronte» spiegano «ma che allo stesso tempo i limiti di bilancio e gli intoppi burocratici sono più forti della volontà di risolvere la questione. Il sindaco ci ha assicurato che entro qualche giorno la famiglia Vivian potrà sistemarsi su un alloggio popolare. Nel frattempo, se sarà necessario, siamo pronti a fare un colletta per trovare una sistemazione provvisoria e onorevole a Orlando e ai suoi familiari».

La Borghesan conferma: «Abbiamo dovuto attendere il perfezionamento del regolamento che assegna gli alloggi in emergenza e anche il recupero di un appartamento. Entro una decina di giorni l’alloggio sarà disponibile. Il caso era noto e, d’altro canto, avevamo già dato la disponibilità ad accogliere moglie e minori in un appartamento. Ricevuto il rifiuto della famiglia, abbiamo fatto in modo che i figli trovassero ricovero da uno zio».

???
https://www.youtube.com/watch?v=fMZi7sFpIh0

https://www.facebook.com/catenaumana2/v ... 3/?fref=nf

Re: I veneti łi torna a vivare ente łe grote o łi se copa

MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 11:32 pm
da Berto
Come primitivi in caverna: lui 50 anni e lei 24, ma rifiutano ogni aiuto
Non volevano essere assistiti quando i militari del Sagf
li hanno trovati, magri come chiodi, sotto un grosso masso
Lunedì 2 Novembre 2015
http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/UDIN ... 6255.shtml

di Paola Treppo

MOGGIO UDINESE (Udine) - Lei 24 anni, lui più del doppio: 50enne. Entrambi di Trieste, senza lavoro, hanno scelto le montagne dell’Alto Friuli per vivere come dei primitivi, in una caverna, sotto un masso, cibandosi di bacche e di quel che la gente del posto, impietosita, portava loro da mangiare percorrendo un lungo sentiero.
Alla fine i militari della Guardia di finanza del Sagf di Tolmezzo sono andati a vedere se veramente esistevano. Con loro la forestale di Moggio Udinese e i volontari del soccorso civile del Cnsas sempre di Moggio Udinese. Li hanno trovati stretti stretti sotto un grosso sasso, a quota 1100 metri, dove vivevano da giorni senza mangiare nulla, denutriti.
Lui con la barba, lei infreddolita, anche se avevano il sacco a pelo. Il masso è quello di Clap di Ganeit: qui c’era la loro “casa”: per scaldarsi un fuoco stile primitivo, un focolare delimitato da un cerchio di sassi e in mezzo pezzi di legna da ardere.
Non volevano essere assistiti, quando i militari del Sagf li hanno trovati: magri come chiodi: hanno rifiutato inizialmente di essere portati a valle. Ma poi, con le buone, hanno accettato. I due “asceti” li hanno fatti aspettare: dovevano raccogliere le loro “masserizie”, ovvero una griglia, qualche pentola e stracci. Li ha recuperati l’elicottero della protezione civile del Fvg, dopo un tratto a piedi fatto con il Sagf, del tutto surreale: il velivolo è atterrato agli stavoli “Dal Model” e da lì sono stati condotti nel centro di Moggio dove il sindaco ha chiamato l’assistenza sociale; il personale medico del 118 li ha visitati.
Non mangiavano da giorni ed è accertato si spostassero sui monti dell’Alto Friuli da diversi mesi. Hanno rifiutato il ricovero e hanno deciso, contro tutti i consigli, di accamparsi per la notte sul torrente Aupa. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Tarvisio.

Re: I veneti łi torna a vivare ente łe grote o łi se copa

MessaggioInviato: lun feb 06, 2017 8:00 pm
da Berto
Ecco come lo stato italiano, il comune veneto, la chiesa cattolica e i tutti i benpensanti dell'accoglienza trattano la nostra gente veneta:
https://www.facebook.com/mistocolvitto/ ... 3148778336