Raccontare interpretare la storia per passione e professione

Raccontare interpretare la storia per passione e professione

Messaggioda Berto » sab giu 02, 2018 8:59 am

Alcune domande a cui dovrebbero rispondere e far chiarezza gli studiosi e i raccontatori di storia veneta:

1) I veneti non veneziani del Veneto sono veneti o no?
La storia dei veneti di terra di Verona, Vicenza, Treviso, Padova, Rovigo, Belluno è storia veneta o no?
E se sì merita di essere indagata e raccontata o no?
E perché gli "storici" venezianisti la negano, non la raccontano, la disprezzano, la omettono?

2) Perché Venezia e la sua aristocrazia non si sono adeguate ai tempi nuovi e non hanno promosso una sovranità della Repubblica Veneta di tutti i veneti; contribuendo così alla formazione di quel popolo, di quella nazione veneta che oggi stentiamo a riconoscere e a sentire?

3) Perché Venezia ha lasciato che Napoleone invadesse, depredasse, conquistasse e distruggesse le terre venete, senza organizzare la legittima difesa dello stato; per poi abdicare vigliaccamente?

4) Perché i veneti nel 1866 hanno votato in massa SÌ all'annessione al Regno d'Italia?
E se, come qualcuno racconta, lo hanno fatto sotto ricatto dell'intimidazione italiana, perché non sono rimasti a casa o non hanno avuto il coraggio, la fierezza e l'onore di votare NO?

5) Perché in 150 anni di dominio italiano i veneti non si sono mai veramente ribellati, come hanno fatto per esempio nel 1848 contro la dominazione austriaca?
E perché si sono fatti distruggere e sterminare nella prima guerra mondiale?

6) Perché oggi la maggior parte dei veneti si sente italiana o veneto-italiana, più che veneta veneziana o solo veneta?

7) Perché diffondono il demenziale pregiudizio che le idee e i valori democratici siano disumani, incivili, anticristiani, e antiveneti, quando in verità sono i migliori e i più rispondenti ai valori/doveri/diritti umani universali e a quelli cristiani ragionevoli e non fanatici ed esaltati?
Perché a partire dal XVIII secolo, molti veneti e veneziani avevano fatto proprie le idee e i desideri democratici e avevano suggerito all'aristocrazia veneziana di assumere tali idee modificando in tal senso dell'ordinamento repubblicano estendendo la sovranità politica a tutti i veneti?

8) Perché molti di questi "intellettuali e storici" sono antisemiti e antisraeliani?





Per fare un po di chiarezza:

Per essere veneti occorre essere veneziani ?
No !

Per essere veneti con radici venete profonde occorre essere veneziani ?
No !

Per essere patrioti veneti occorre essere veneziani ?
No !

Per essere buoni veneti e buoni patrioti veneti si deve essere per forza cristiani ?
No !

Per essere buoni veneti e buoni patrioti veneti si deve per forza volere il ritorno della Serenissima ?
No !

La storia del Veneto è la storia di Venezia e della Serenissima ?
No, la storia di Venezia e della Serenissima è la storia di una parte dei veneti, ossia dei veneziani, ed è anche la storia dei veneti non veneziani solo per un periodo di 4 secoli; i veneti non veneziani hanno le loro storie che per oltre 900 anni furono diverse da quella di Venezia.

I veneziani erano più cristiani degli altri veneti non veneziani e degli europei cristiani ?
No !

L'aristocrazia veneziana era più cristiana delle altre nobiltà venete ed europee ?
No !

Si può paragonare l'aristocrazia veneziana agli apostoli cristiani ?
No !

San Marco era un santo più santo degli altri santi cristiani?
No !

I veneziani erano veneti migliori dei veronesi, dei trevisani, dei pavani, dei vicentini, dei bellunesi e dei rodigini ?
No !

I veneziani hanno inventato il comune, le libertà e la democrazia comunale, gli istituti come l'arengo, la concio, il maggior consiglio e tutto il resto?
No !

I veneziani hanno inventato la repubblica, le sue libertà e le sue istituzioni ?
No !

I veneziani hanno inventato l'istituto del doge o duca ?
No !

I veneziani hanno realizzato uno stato veneto federale?
No!

La Serenissima era uno stato repubblicano ?
Sì ma aristocratico e castuale con una democrazia all'interno dell'aristocrazia !

La Serenissima era la repubblica veneta di tutti i veneti?
No, era la repubblica dell'aristocrazia veneziana, gli altri veneti facevano parte dei domini veneziani come sudditi !

I veneziani hanno inventato l'Università di Padova ?
No !

La lingua veneta dei veneziani deve diventare la lingua veneta di tutti i veneti?
No !

I veneziani hanno costruito una nazione veneta di tutti i veneti ?
No !

L'indipendenza dei veneti del Veneto deve avere come orizzonte e passare attraverso il ritorno della Repubblica Serenissima ?
No !

La Patria Veneta è costituita da tutte le terre venete e non venete che una volta erano dominio di Venezia ?
No !

Il culto del mito di Venezia Serenissima e di San Marco serve a unificare tutti i veneti e a farli sentire un popolo e una nazione ?
No !

Il culto del mito di Venezia Serenissima è una buona cosa e un buon ideale per i giovani e un buon modello per il Veneto del domani ?
No !

Cosa è il venezianismo ?
È il culto fanatico, esaltato ed acritico del mito di Venezia e della sua Repubblica Serenissima. Accompagnato dal disprezzo e dalla negazione della storia, delle radici e dell'identità dei veneti non veneziani: dei pavani, dei trevisani, dei vicentini, dei rovigoti, dei bellumat, dei veronesi.
Questa mitomania è analoga a quella degli italiani per Roma e porta con sé il disprezzo e la negazione di ciò che non è romano, che fa ombra a Roma o che distroglie da Roma.

I venezianisti che hanno il culto del mito di Venezia e vorrebbero il ritorno della Srenissima sono i veri Patrioti ?
No !

E i Serenisimi?
Anche i Serenissimi sono stati e ancora sono vittime del venezianismo, del mito di Venezia. Anch'io nel passato lo sono stato poi studiando la storia, indagando le cose, ho ritrovato la realtà che mi ha fatto portato ad apprezzare il Veneto intero e i veneti tutti, tutti allo stesso modo dei veneziani e di Venezia.

La Repubblica Serenissima era un Paradiso in terra e uno stato ideale ?
No ! Se lo fosse stato, i veneziani e tutti gli altri veneti non veneziani l'avrebbero difesa con le unghie e con i denti, invece l'hanno lasciata andare tutti a cominciare dai veneziani stessi che hanno consentito a Napoleone la possibilità di invadere, saccheggiare e conquistare la terra veneta.

Parké i venesiani o mejo l'arestograsia venesiana no ła ga ognefegà tuti i veneti e trato sù na Repiovega Federal a soranedà de tuti i veneti enpiantando cusì na vera e fraderna Nasion Venetà?
Parké no łi se sentiva dal tuto veneti, spartii come ke łi jera tra i domegni de tera e de mar; parké no łi gheva on gran amor fraderno par i veneti del Veneto, par i lonbardi e i furlani dei so domegni; parké no łi vołea perdar łi so priviłej de casta arestogratega dominante e parké no łi ga savesto ajornarse ai tenpi e vałutar par ben e de bonora ła realtà de ła storia ke canbiava.

È giusto che tutti i veneti conoscano la loro storia particolare e anche la storia di tutti gli altri?
Sì !
Ma non è giusto scambiare la storia di Venezia e dei veneziani per quella degli altri veneti e delle loro città: Rovigo, Treviso, Belluno, Padova, Vicenza, Verona.

Ma i veneti sono un popolo?
Ma i veneti xełi on popoło ?
La xe na dimanda a cu se ndaria mejo a respondar par somexansa anałojega e par scartamento, ... ke par definision standare e stereotipà:
dixen ke i veneti łi ga tanti tràti ke łi portaria a dirli/ciamarli on popoło, a scuminsiar da ła pristoria, però se stemo ai fati połedeghi e a ła storia de sti oltemi 6 secołi, a vien pì de coalke pensiero da scorlar ła cràpa. Soto ła Repiovega Serenisima ła pì parte dei veneti łi jera suditi del domegno de Venesia e Venesia no ła ga fato gnente par trar sù na Nasion Veneta co on so Popoło Veneto ognio e soran; dapò a xe rivà Napoleon, l'Aostria e ła Tałia e kel poco ca ghe jera el se ga descołà ancora de pì. Se vardemo ła realtà de ancó, da suditi del stado tałian e pieni de veneti ke łi serca de ciavarse łe scarpe tra de łori e de montarghe so ła skena de łi altri par farse portar, co na majoransa ke ła sente pì tałiana ke veneta a se fa fadiga pexar coanto Popoło Veneto ke łi xe e ke łi se sente i veneti.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » sab giu 02, 2018 9:04 am

Vi sono veneti che sostengono l'assurdità che lo stato italiano occupi illegalmente la terra veneta; questa convinzione e tesi assurda deriva dalla idea che la presenza dello stato italiano in Veneto sia dovuta all'inganno del Plebiscito Truffa nel 1866; e al trattato di Campoformido con cui si concluse un raid di pirateria internazionale;
sono fantasie/interpretazioni dei fatti che contrastano con la storia e la realtà e sopratutto non hanno alcuna consistenza (storica, giuridica, ideale) per poter essere condivise dalla maggioranza dei veneti e costituirsi come base per la rivendicazione politica all'indipendenza.
Molti veneti che desideravano un repubblica democratica viderono favorevolmente l'arrivo di Napoleone e poi la stessa aristocrazia veneziana lasciò che Napoleone violasse la terra veneta senza difenderla minimamente perdendo così ogni diritto di dominio su di essa; lo stesso si può dire per il Plebiscito del 1866 quando i veneti in massa votarono SÌ anziché votare NO o starsene a casa disertando le urne.
La storia passata non può essere cambiata, è solo il presente che si può cambiare nel futuro e unicamente se c'è la volontà dei veneti e non di 4 gatti e tre cani randagi nostalgici della Serenissima e idolatri del suo mito.

Eccone alcuni esempi:


VENETO SERENISSIMO GOVERNO
Ufficio di Presidenza

Luca Peroni patriota difensore dei veneti
Dopo lunghi tiraemolla, facendo strame della loro Costituzione, l'italia si è data un simulacro di governo.
Il Veneto da 152 anni subisce l'occupazione illegale da parte dell'Italia, con tutte le conseguenze politiche, culturali ed economiche: una vera e propria pulizia etnico-culturale.
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica fin dall'atto della sua costituzione si è posto l'obbiettivo di portare il popolo veneto all'autodeterminazione, avendone tutti i diritti ancestrali.
Siamo certi che questo governo, sia per la forma, sia per la sostanza impoverirà ulteriormente il nostro popolo, quindi noi ci poniamo come collante di un vasto fronte patriottico, che sbarri la strada a questi avventurieri, e ponga le basi per la nostra libertà .
Il Veneto Serenissimo Governo pone il nuovo governo italiano di fronte a un'alternativa:
Piano A: aprire un tavolo di trattative per il Veneto, che partendo dalla strada tracciata dagli accordi De Gasperi Gruber crei le premesse per una composizione che salvaguardi i diritti inalienabili delle nostre genti.
Piano B: se l'Italia rifiuta la trattativa sarà responsabile delle conseguenze che ne potranno derivare.
Nel contempo il Veneto Serenissimo Governo fa appello alla creatività del nostro popolo, per impedire che il nostro lavoro e i nostri sudati risparmi finiscano nelle mani di approfittatori e parassiti, per i loro fini personali e di clan.
Invitiamo tutti, senza timore alcuno, ad andare a controllare il curriculum del nostro Presidente, Luca Peroni, patriota e lavoratore con un passato cristallino, che si è sempre sudato il proprio stipendio, e con questo ha mantenuto e mantiene la propria famiglia, contribuendo alla causa della Veneta Patria.

Longarone-Venezia 01 giugno 2018

Il Vice Presidente del Veneto Serenissimo Governo
Andrea Viviani


REPUBBLICA VENETA – IL DOGE
AUGURI DELLA REPUBBLICA VENETA AL NUOVO GOVERNO ITALIANO

https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 6104249469

Salutiamo la nascita di un nuovo Governo italiano, il Governo “Conte-Di Maio-Salvini” che si propone come “Governo del cambiamento”.
Al nuovo Governo italiano ricordiamo che la Repubblica Veneta, per circostanze storiche avverse, si trova ancora incastrata sotto l'occupazione dello Stato italiano.
Certamente auguriamo ai proponenti del "cambiamento" di ottenere qualche risultato positivo, a beneficio di tutti, ma non ci facciamo nessuna illusione! Il cambiamento per noi sarà raggiunto quando si farà finalmente chiarezza sulla questione veneta e dunque quando – e speriamo a breve – riusciremo a riottenere le chiavi di casa nostra per amministrarci secondo la nostra storia, la nostra civiltà, la nostra cultura, la nostra capacità e le nostre leggi!
Per noi Veneti, lo Stato italiano non è la nostra Patria ma un imbroglio, la conseguenza criminale di politiche di pirateria internazionali. Da questa tragica situazione dobbiamo uscire al più presto e la liberazione dall'imbroglio italiano sarà come la liberazione da un incubo!
Auguriamo al nuovo Governo italiano di ottenere almeno un qualche risultato in ciò che promette di riformare: ci auguriamo che ponga urgente rimedio al pericolo dell'invasione della penisola italiana da parte di popolazioni straniere, dirottate sul suolo italiano per interessi mafiosi: una nuova "tratta negriera"!
Ci auguriamo che il "Governo del cambiamento" riesca a mettere almeno in crisi la costruzione del mostro rappresentato dall'Unione Europea, nemico dei popoli, delle libertà e delle risorse economiche europee. Auguriamo al “Governo del cambiamento” di mettere in discussione gli squilibri militari internazionali, di fare chiarezza sull'Alleanza Atlantica che assicura la dominazione politico-militare dell' "alleato" USA sull'Europa, ne organizza la sottomissione alla "Casa Bianca" e alimenta incessantemente la spaccatura e la divisione del vecchio continente, mettendo paesi europei contro paesi europei.
Auguriamo al "Governo del cambiamento" di non limitarsi a fare la comparsa all'ONU, alla NATO e all'Unione Europea ma smascherare anche lì le organizzazioni mafiose, dittatoriali che guidano i grandi apparati internazionali.
Ottenere questo sarebbe già moltissimo!
E, per quel che ci riguarda, il resto è tutto compito nostro, della Repubblica Veneta!
È compito nostro portare lo Stato italiano a una trattativa sulla nostra liberazione!
È compito nostro risvegliare la coscienza veneta!
È compito nostro contrastare tutte le forme di oppressione culturale, scolastica e mediatica!
È compito nostro esigere rispetto della nostra sovranità da parte, non solo dell'Italia, ma anche di nuovi occupanti come gli USA con le loro basi e il Vaticano, come abbiamo già incominciato a fare!
È compito nostro portare Francia e Austria a una trattativa internazionale per rimediare al Trattato di Campoformio che ha creato la loro fortuna a nostre spese. È giunto il momento che Francia e Austria riconoscano le loro responsabilità storiche e politiche che continuano a gravare sulla nostra esistenza!
Ecco, Signori Conte, Di Maio e Salvini!
Il lavoro e il percorso da fare assieme non ci mancherà!
Vi aspettiamo all'opera e rinnoviamo gli auguri perché sappiamo che ne avrete gran bisogno!
La Repubblica Veneta avanza dunque la proposta di un confronto intergovernativo urgente per tracciare una tabella di marcia per la soluzione delle nostre controversie e divergenze!

Auguri dunque un rapporto di chiarezza e giustizia tra Repubblica Veneta e Repubblica italiana. Ci auguriamo di operare insieme per un'Europa libera dalle ipocrisie e contro tutte le mafie italiane ed internazionali!
Viva la Repubblica Veneta!
Viva una Repubblica italiana “cambiata”!
Viva una nuova Europa federale da costruire subito!
Venezia 1 giugno 2018


Albert Gardin – CXXI Doge
Ufficio Dogale – San Polo 2398 – 30125 Venezia
governoveneto@gmail.com – info 338 8167955
Giancarlo Orini – Presidente del Maggior Consiglio –



Queste idee assurde/inconsistenti fanno il paio con quella che il Veneto non faccia più parte dello stato italiano perché Calderoli a suo tempo aveva per errore tagliato la legge che annetteva il Veneto al Regno d'Italia
https://corrieredelveneto.corriere.it/v ... 7045.shtml


Ogni gruppetto è costituito da qualche unità o decina di veneti e tutti si credano in diritto di poter rappresentare milioni di veneti. Non si chiedono nemmeno cosa pensano gli altri veneti.


Provate ad immaginare se Israele oggi lasciasse entrare i maomettani o annettesse i palestinesi di Gaza, della Giordania, del Libano, della Siria, accadrebbe che lo stato di Israele cesserebbe di esistere, gli ebrei sarebbero costretti ad andarsene o verrebbero sterminati.
Se un qualsiasi governo di Israele decidesse in tal senso decreterebbe la fine dello stato repubblicano e democratico di Israele e degli ebrei e quindi sarebbe considerato come un traditore e il male peggiore che potesse capitare agli ebrei e al loro Stato di Israele.
Così ha fatto in "Veneto" il governo aristocratico veneziano al tempo della rivoluzione francese e di Napoleone.


Per quanto mi riguarda non è la legalità che manca allo stato stato italiano, quello che manca è la volontà dei veneti, della stragran maggioranza dei veneti di farne a meno, di abbandonare lo stato italiano.
Io né farei volentieri a meno perché in esso vi trovo più male che bene, però la maggioranza dei veneti non è d'accordo e la pensa diversamente. Il mondo indipendentista non è capace di elaborare un progetto alternativo in grado ci raccogliere la coscienza e la volontà, il consenso profondo e l'adesione convinta e determinata della maggioranza dei veneti trasformandosi poi in azione politica a 360 gradi.

Mi dispiace tanto per i creduli ma con l'idolatria del mito della Serenissima non si conquista la mente e il cuore della maggioranza dei veneti e non li si rende indipendenti. Al massimo si ottiene il formarsi di una nuova minuscola e odiosa casta veneta parassitaria tessuta/raccolta intorno a questo mito (di presuntuosi intelettò di storia e linguistica veneta e arroganti politicanti, tutti caregari o cacciatori di fondi e di posti), che va ad aggiungersi a tutte le altre che in Veneto già sostengono l'Italia e che opprimono tanti veneti, di cui lo stato italiano può servirsi come ulteriore strumento di controllo ideologico e di dominio politico.

Il mito di Venezia non opera di per sé alcuna magia e non va confuso con il suo fascino turistico di antica città sul mare che ha ancora un valore economico (l'ultimo che oggi Venezia è in grado di esprimere);
la sua idolatria marciana non potrà fare alcun miracolo politico per concretizzare le speranze venete, come non lo ha fatto ai tempi di Napoleone;
la sua aristocrazia patrizia e apostolica legata e modellatasi al/sul mito di Roma (repubblicana, imperiale e cattolica) che concepiva Venezia come una terza Roma dopo Bisanzio e prima di Mosca, è morta e sepolta e fortunatamente nessuno può farla rescuscitare. Aristocrazia che non ha mai promosso un popolo e una nazione veneta, che arrogantemente e stupidamente non ha voluto/saputo adeguarsi ai tempi nuovi abbandonando il regime aristocratico patriziale per il moderno ordinamento democratico, l'unico allora in grado di porsi come base per un rinnovamento-modernizzazione radicale della repubblica e per realizzare una nazione veramente veneta di tutti i veneti che ancora oggi non c'è ... .
Aristocrazia che dopo essere stata adottata dai veneti tutti e da alcuni non veneti di terra, come guida politica (nel XIV e XV secolo), in un momento cruciale di grande difficoltà e di verifica storica della sua capacità, li ha traditi vergognosamente, abbandonandoli all'invasore nella speranza di salvarsi. Per tutte queste ragioni la Venezia di un tempo non può essere in alcun modo presa a modello per un futuro stato veneto indipendente e la stessa città di Venezia, forse, non meriterebbe più di essere ancora la capitale del Veneto e quella di un possibile futuro stato veneto indipendente.
Io preferirei Verona come capitale del Veneto città della operosa terra veneta le cui prosperità, civiltà e potenza non sono più legate al mare e alle sue vie commerciali d'acqua, agli imperialismi e alle teocrazie; ma al ragionevole e democratico impegno dell'uomo di buona volontà che si applica in ogni campo per migliorare la sua vita, quella della sua comunità e così facendo dell'umanità intera senza predare nessuno.



Il venezianismo è una idolatria politica antiveneta
viewtopic.php?f=167&t=2692

Veneti ke łi se ła conta sol parké a xe termenà cusì malamente ła Repiovega Arestogratega Veneta a domignansa venesiana
viewtopic.php?f=160&t=1558

Ƚe colpe, ƚe responsabeƚetà e ‘l tradimento dei venesiani
viewtopic.php?f=167&t=1277

Difetto assoluto di giurisdizione: ensemense venetiste
viewtopic.php?f=122&t=2478
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Messaggioda Berto » ven giu 15, 2018 8:12 am

Asiago 2 gugno 2018 - bandiera italiana lunga 1797 metri - anno 1797 fine della Repubblica Veneta Veneziana e nascita del tricolore - mi viene da piangere dalla disperazione
Ecco la maggioranza dei veneti con cui gli indipendentisti debbono fare i conti. È come scalare un amontagna di ghiaccio alta 1797 chilometri.
https://www.facebook.com/Asiago.it/vide ... 6387894344
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Messaggioda Berto » sab giu 16, 2018 8:07 am

Veneti venezianisti marciani idolatri e teocratici, che disprezzano la democrazia e che non conoscono la storia e che la reinterpretano a loro gradimento e la ricostruiscono con fantasia.
viewtopic.php?f=183&t=2786
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Messaggioda Berto » mar giu 19, 2018 6:28 am

??? Chissà che storia racconteranno ???

REPUBBLICA VENETA – RIUNIONE DEL MINOR CONSIGLIO
giovedi 21 giugno 2018

https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 3446343068


Il luogo dell'incontro sarà comunicato gli interessati.
Odg:

attività internazionali;

- comunicazioni organizzative inerenti al Gran Premio della Repubblica Veneta "Giacomo Casanova" - edizione 2018: data (22.10.2018 ?) e luogo (Castello del Catajo di Battaglia Terme ?) della cerimonia, realizzazione scultorea del premio;

- istituzione di un corso intensivo di 4 settimane, permanente (ripetizione mensile), su "Storia della Repubblica Veneta, dalle origini ai giorni nostri". Attestati della Repubblica Veneta. Il corso sarà rivolto a chiunque abbia necessità di approfondire la conoscenza della nostra repubblica e, particolarmente indicato, agli studenti di tutto il mondo che vogliano o debbano preparare un esame di storia della Serenissima. Esame di possibilità di convenzioni con università e accademie culturali;

- copertura delle spese correnti dell'Ufficio Dogale;

- altro.

Ufficio Dogale – 19.6.2018

^^^ ^^^ ^^^
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Albert Gardin – 121° Doge
Giancarlo Orini – Presidente del Maggior Consiglio
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Messaggioda Berto » mar giu 26, 2018 8:08 pm

El doxe Gardin el me da raxon:
"Se la mancanza di una sollevazione generale antifrancese fu un errore dei Veneti nel 1796/1797, oggi stiamo commettendo lo stesso errore, sperando che sia il tempo a sanare generosamente le nostre piaghe!"

Però el seita a xbałiar ciamando i veneti na nasion, parké fin déso no łi mai demostrà de esar na nasion e on popoło ognio.


REPUBBLICA VENETA – RISVEGLIARE LA NAZIONE VENETA DALLA NARCOTIZZAZIONE "MONDIALISTA". RIORGANIZZAZIONE INTERNA DELLE ISTITUZIONI VENETE. CONVERGENZE STRATEGICHE CON LE SCELTE POLITICHE DEL GOVERNO DI BAVIERA.
Venezia 26.6.2018
Albert Gardin CXXI Doge

https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 5075586905

Il mondo corre e noi Veneti siamo sempre qui ad aspettare che il regime occupante "Italia" crolli da solo!
La Turchia va avanti, attacca l'Europa alle sue porte con un programma politico e religioso.
La Francia cerca di esportare la sua peste interna a tutta l'Europa, come proporrà oggi nella visita del suo Presidente al Papa. Gli Stati Uniti frustano i banchi di voga dei prigionieri europei, con restrizioni economiche e rafforzamento della sua presenza militare e culturale.
L'Italia, con il suo nuovo governo, manda segnali di resistenza alla sua sottomissione al grande impero della speculazione, ma rischia di pagare caro la sua ribellione.

Intanto la Nazione Veneta vivacchia sempre confusa, incerta e timorosa e finge di non capire gli appelli della sua ricostituita gerarchia repubblicana!
Se la mancanza di una sollevazione generale antifrancese fu un errore dei Veneti nel 1796/1797, oggi stiamo commettendo lo stesso errore, sperando che sia il tempo a sanare generosamente le nostre piaghe!

Il Minor Consiglio si riunirà giovedì sera per esaminare l'organizzaione dei nuovi impegni e fissare i criteri del prossimo Maggior Consiglio che proponiamo di tenere sabato 21 luglio, dalle ore 10 alle ore 12.30 a Grisignano di Zocco.

Il Maggior Consiglio dovrà rispondere alle proposte di operare un grosso rinnovamento e rimescolamento delle carte interno, per superare i limiti attuali e rispondere in maniera precisa agli impegni strategici internazionali. Una delegazione della CSU (democrazia cristiana bavarese) è stata invitata alla riunione del Maggior Consiglio per uno scambio di vedute su problemi comuni e per ricevere un riconoscimento della Repubblica Veneta al Governo della Baviera per il suo impegno in difesa della identità cristiana in Europa, in conrasto con la politica anticristiana imposta dalle consorterie "mondialiste".
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Messaggioda Berto » mar ott 16, 2018 8:33 pm

Veneto e Serenisima, coençedense e difarense

viewtopic.php?f=49&t=2615


http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... enesia.jpg


La Serenissima con il suo impero non era la mia Patria, la mia Patria è il Veneto, la mia terra dei veneti da almeno 4000 anni.


Venezia e l'area lagunare o Venezia Marittima non hanno il monopolio della veneticità, non sono mai state più venete delle altre città venete, della terra fermaveneta come Verona, Vicenza, Belluno, Rovigo, Treviso e Padova.
Quando alla fine dell'Impero romano la terra veneta è stata divisa in due parti, soggette: una a dominio romano bizzantino e l'altra a dominio longobardo germanico, la maggior parte dei veneti, 4/500mila, risiedevano nella terraferma e probabilmente solo da 1/8 a 1/10 circa, 50mila, si trovava in area lagunare.
I veneti hanno continuato ad essere tali anche nelle città venete interessate alla migrazione e al dominio longobardo germanico che è durato 930 anni e che ha ridisegnato e reimprontato la struttura sociale, culturale, urbana e politica delle città venete, 6 su 7 e quindi di gran parte della terra veneta.
Se ai veneti terrestri, in 930 anni, si sono aggiunti i migranti goti, longobardi, sassoni, franchi e normanni, svevi, alemanni, bavaresi e tirolesi, ecc.; ai veneti lagunari, più o meno nello stesso periodo si sono aggiunti i migranti dal mondo bizantino, i primi dogi del ducato marittimo erano greco-armeni, poi si sono aggiunti migranti istriani, dalmati, albanesi, slavi vari e altri da tutti i domini bizantini e veneziani continentali e del Mediterraneo.

Quindi la storia dei veneti non si può ridurre a quella di Venezia e del periodo in cui la terraferma veneta era suddita e dominio della città lagunare veneziana.
Non si possono cancellare né disprezzare i 930 anni di storia non veneziana delle città venete, ove si è formata la democrazia comunale e prima che a Venezia, da cui poi le basi delle repubbliche democratiche moderne e più civili come quella svizzera. Non dimentichiamo che la prima università veneta si è formata nella Padova veneta dei Carraresi di origine germanica e non a Venezia.

Chi insiste con l'esaltazione di Venezia e con il dispregio e la sottovalutazione della storia, della cultura, della veniticità dei veneti non veneziani delle città venete della terraferma, non è un buon veneto, non fa un buon servizio ai veneti tutti, alla loro coscienza storica, alla loro unità politica e a una loro possibile indipendenza all'interno di un continente europeo federato.

Teniamo ben presente che l'impero veneziano e gran parte delle sue "glorie" non sono direttamente di tutti i veneti ma principalmente dei veneziani (a parte qualcuna come la vittoria di Lepanto a cui hanno contribuito non solo finanziariamente anche i veneti non veneziani) e che i territori di mare dei domini/possedimenti di Venezia non erano terre autoctone venete e che i loro popoli o abitanti non erano autoctoni veneti a parte qualche migrante e che la storia poi ha disfatto questo impero come anche molti altri, per far spazio ad altre costruzioni geo politiche più attinenti alle nuove realtà sociali e culturali che si andavano formando.
E non ha alcun buon senso storico culturale dare ai veneti come ideale la ricomposizione di questo impero veneziano.


Il ducato della Venezia Marittima, Rivoalto-Venezia, l'impero della Serenissima e Bisanzio
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Il declino di Venezia e del suo impero incomincia con la caduta di Bisanzio
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Messaggioda Berto » mar ott 16, 2018 8:34 pm

La cultura veneta verrà insegnata in tutte le scuole

http://www.larena.it/home/veneto/la-cul ... scroll=720

Stamattina a Venezia firmato ill protocollo tra il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti per l’ingresso della storia e della cultura veneta nei programmi scolastici.

L’intesa tra Ministero dell’istruzione e della Ricerca e Regione Veneto prevede percorsi di formazione rivolti a docenti a studenti su temi e didattiche al fine di sviluppare «lo studio e la conoscenza della storia e della cultura del Veneto e della storia dell’emigrazione veneta in tutte le scuole del territorio regionale».

Il protocollo siglato oggi prevede che Regione e Ministero costituiscano una commissione paritetica (due componenti espressi dall’Ufficio scolastico regionale e due dalla Giunta regionale del Veneto) che selezionerà i ‘formatori’ e valuterà le proposte formative rivolte agli insegnanti del Veneto. Il Ministero si impegna a mettere a disposizione 5 insegnanti, scelti con procedure trasparenti nell’ambito della quota di potenziamento del corpo docenti , che dovranno elaborare il ‘piano di lavoro’ annuale di proposte formative, in ambito letterario e umanistico, da offrire alle scuole.

Obiettivi del piano congiunto è – afferma il documento - far conoscere e studiare «il patrimonio storico-culturale nelle sue dimensioni nazionali e locali» e «sviluppare le competenze degli alunni attraverso approfondimenti integrati e interdisciplinari inerenti il patrimonio storico e culturale del Veneto».

LA PROTESTA

Prima della firma flash mob della Rete degli Studenti Medi e dell’Unione degli Universitari del Veneto. «Abbiamo incontrato il ministro Bussetti: gli abbiamo portato i problemi della scuola italiana: ancora oggi nessun investimento per risolvere i problemi più gravi, come l’edilizia e l’abbandono scolastico. Quando gli abbiamo spiegato che moltissimi ragazzi lasciano la scuola a causa delle loro condizioni economiche, del costo della scuola e dei provvedimenti come quello che limita agli studenti stranieri l’accesso al Buono Libri, lui ha saputo solo risponderci che non sono questi i problemi e che ci concentriamo solo sul fattore economico. Evidentemente per Bussetti, la povertà delle famiglie italiane e straniere che non riescono a mandare a scuola i figli non è un problema a cui dare soluzioni», ha detto Rachele Scarpa, coordinatrice regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto. «Zaia promuove lo studio delle migrazioni venete per comprendere meglio i flussi migratori? Ci sembra una gigantesca ipocrisia, da parte di una Regione e di un partito che da sempre discriminano i migranti, e che oggi lo fanno più che mai con il provvedimento razzista e discriminatorio che, similmente a quello di Lodi con le mense, limita l’accesso al Buono Libri agli studenti migranti»
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