Cararexi
Inviato: sab gen 10, 2015 3:40 pm
Cararexi
viewtopic.php?f=179&t=1315
http://it.wikipedia.org/wiki/Da_Carrara
La famiglia da Carrara (i cui componenti sono definiti Carraresi) fu una famiglia aristocratica padovana.
Originaria dell'epoca post-longobarda, crebbe d'importanza durante l'età comunale sino a governare direttamente la città di Padova tra il 1318 ed il 1405.
La storia
I da Carrara dovrebbero discendere da un gruppo di arimanni di origine germanica che, sul finire di X secolo, scesero in Italia al seguito di qualche imperatore. Giunti nel comitato di Padova, ricevettero in allodio alcune proprietà distribuite nel Conselvano e in Saccisica.
Il primo membro noto della famiglia, Litolfo di Gumberto (citato nel 1027 come benefattore dell'abbazia di Santo Stefano), non sembra ancora godere di diritti giurisdizionali sui suoi fondi. Ma nel corso del XII secolo una serie di circostanze favorevoli permisero ai Carraresi di mettere insieme un vero e proprio feudo, ponendo il centro del potere nel castello di Carrara San Giorgio. Fondamentali furono i matrimoni di Giacomino di Marsilio, vissuto nella seconda metà del secolo, che sposò prima Speronella Dalesmanini e quindi Maria da Baone, rappresentanti di due importanti casate della nobiltà rurale padovana.
Già qualche decennio più tardi, tuttavia, i Carraresi attraversarono un periodo di difficoltà e persero progressivamente i propri possedimenti rurali a vantaggio del nascente comune cittadino. Ulteriormente colpiti dalle lotte tra comuni e imperatore e dalla tragica parentesi ezzeliniana, venuti meno tutti i diritti feudali, nel corso del Duecento la famiglia fu costretta ad inurbare.
In questo contesto i Carraresi seppero costruirsi una nuova fortuna. Riuscirono ad uscire vittoriosi dalle lotte interne e nel 1318 Giacomo di Marsilio entra in possesso del potere, dapprima come capitano del popolo, quindi come vicario imperiale, infine la signoria sulla città.
Regnarono a Padova dal 1318 al 1405, con la parentesi Scaligera 1327-1338 e Viscontea 1388-1390, instaurando la Signoria (precedentemente Padova era retta dalla forma di governo comunale) anche con la consulenza del celeberrimo giurista Raniero Arsendi, noto come "il monarca delle leggi".
Intorno al 1390 i Carraresi sostengono delle lotte con il marchese Alberto d'Este.
Nel 1405 Giacomo III, figlio di Francesco Novello, cadde prigioniero dei veneziani. Secondo la storiografia ufficiale un'epidemia di peste a Padova lo costrinse alla resa; Francesco Novello, con l'altro figlio Francesco III, si consegnarono ai veneziani e successivamente, Francesco Novello e i due figli vennero strangolati in carcere.
Nel 1435 Marsilio, il terzo e unico figlio di Francesco Novello rimasto in vita, tenta il rientro a Padova ma viene catturato e decapitato in Piazza San Marco. Da loro prese nome il Carrarese, un pezzo d'argento da 4 soldi di lira padovana emesso da Francesco I (1355-1388).
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http://it.wikipedia.org/wiki/Da_Carrara
La famiglia da Carrara (i cui componenti sono definiti Carraresi) fu una famiglia aristocratica padovana.
Originaria dell'epoca post-longobarda, crebbe d'importanza durante l'età comunale sino a governare direttamente la città di Padova tra il 1318 ed il 1405.
La storia
I da Carrara dovrebbero discendere da un gruppo di arimanni di origine germanica che, sul finire di X secolo, scesero in Italia al seguito di qualche imperatore. Giunti nel comitato di Padova, ricevettero in allodio alcune proprietà distribuite nel Conselvano e in Saccisica.
Il primo membro noto della famiglia, Litolfo di Gumberto (citato nel 1027 come benefattore dell'abbazia di Santo Stefano), non sembra ancora godere di diritti giurisdizionali sui suoi fondi. Ma nel corso del XII secolo una serie di circostanze favorevoli permisero ai Carraresi di mettere insieme un vero e proprio feudo, ponendo il centro del potere nel castello di Carrara San Giorgio. Fondamentali furono i matrimoni di Giacomino di Marsilio, vissuto nella seconda metà del secolo, che sposò prima Speronella Dalesmanini e quindi Maria da Baone, rappresentanti di due importanti casate della nobiltà rurale padovana.
Già qualche decennio più tardi, tuttavia, i Carraresi attraversarono un periodo di difficoltà e persero progressivamente i propri possedimenti rurali a vantaggio del nascente comune cittadino. Ulteriormente colpiti dalle lotte tra comuni e imperatore e dalla tragica parentesi ezzeliniana, venuti meno tutti i diritti feudali, nel corso del Duecento la famiglia fu costretta ad inurbare.
In questo contesto i Carraresi seppero costruirsi una nuova fortuna. Riuscirono ad uscire vittoriosi dalle lotte interne e nel 1318 Giacomo di Marsilio entra in possesso del potere, dapprima come capitano del popolo, quindi come vicario imperiale, infine la signoria sulla città.
Regnarono a Padova dal 1318 al 1405, con la parentesi Scaligera 1327-1338 e Viscontea 1388-1390, instaurando la Signoria (precedentemente Padova era retta dalla forma di governo comunale) anche con la consulenza del celeberrimo giurista Raniero Arsendi, noto come "il monarca delle leggi".
Intorno al 1390 i Carraresi sostengono delle lotte con il marchese Alberto d'Este.
Nel 1405 Giacomo III, figlio di Francesco Novello, cadde prigioniero dei veneziani. Secondo la storiografia ufficiale un'epidemia di peste a Padova lo costrinse alla resa; Francesco Novello, con l'altro figlio Francesco III, si consegnarono ai veneziani e successivamente, Francesco Novello e i due figli vennero strangolati in carcere.
Nel 1435 Marsilio, il terzo e unico figlio di Francesco Novello rimasto in vita, tenta il rientro a Padova ma viene catturato e decapitato in Piazza San Marco. Da loro prese nome il Carrarese, un pezzo d'argento da 4 soldi di lira padovana emesso da Francesco I (1355-1388).