Ezzelino III da Romano, come negare la Storia.16/06/2014 di Giorgio Burin
http://vivereveneto.com/2014/06/16/ezze ... -la-storiaEzzelino IIIVisse nelle nostre terre nella prima meta del XIII secolo Ezzelino III. Fu signore di tutto il Veneto, estese i suoi domini fino in Lombardia, conquistando alla sua famiglia un territorio vasto e ricco. Fiero alleato di Federico II, ghibellino di solida fede, venne sconfitto con l’indizione addirittura di una Crociata. Pare ai nostri occhi una cosa assurda, ma all’epoca i papi non avevano scrupoli di scagliare cristiani contro altri cristiani, se erano in gioco gli interesso della chiesa romana.
Cosi nel 1259 fu sconfitto Ezelino. Fatto prigioniero nella battaglia di Cassano d’Adda morì poco dopo per le ferite riportate.
Si scatenò allora nei confronti di tutto cio che lo ricordava una “damnatio memoriae”, la metodica distruziomne di tutto ciò che potesse tramandarne la memoria. Furono distrutti i suoi castelli, le sue torri, i suoi borghi. Pochi si salvarono, Montagnana, Bassano, di altri restarono poco piu che le fondamenta, come la torre di cittadella.
Ovunque si parlo di lui come un tiranno sanguinario, la sua sconfitta andava si celebrò come la fine di un incubo, senza entrare nel merito dei suoi indubbi pregi, fatto salvo il fatto che fu comunque uomo del suo tempo.
Papa Inocenzo IIIUn altro potere, la Repubblica dei Dogi di Venezia, si pose per secoli nella condizione di rivendicare la propria autonomia politica rispetto alle politiche della curia romana. Non che Venezia non fosse cristiana, anzi. La Religiosità e la Fede permearono nei secoli il comportamento del Serenissimo Governo come del Popolo Veneziano. Ma non bastava.
Papa Giulio IIVenezia seppe dire no alle eccessive interferenze, ai vincoli ritenuti impropri posti dal papato al suo agire. Incorse per questo in varie scomuniche, mai legate a motivi strettamente religiosi. Da tutte fu sollevata, facendo leva sulla ragione e sulla opera di eccezionali difensori, tra cui Paolo Sarpi.
Ma venne un giorno che Venezia cessò di esistere come potere politico e il suo territorio fu invaso da altri poteri, la religiosa Austria, il laico regno di Sardegna.
Nei confronti della Serenissima, però, sembra ripetersi la stessa “damnatio memoriae” che colpi Ezzelino. Negata la sua storia, negata la lingua, nascoste le sue istituzioni, vilipeso il carattere del suo popolo.
Gonfaloni VenetoStessa la colpa, stesso il trattamento … ognuno tragga le conclusioni che crede.
Ma qualcosa non ha funzionato. Certamente nelle genti Venete non e morto il ricordo di Ezzelino, e si assiste tra gli studiosi alla sua rivalutazione umana e storica. Ancor meno il leone marciano ha smesso di garrire nel cuore di tutti i Veneti.