14) Il plebiscito del 1866 fu una truffa e i veneti andarono a votare e votarono Sì perché occupati militarmente, intimiditi e minacciati dagli italianiNel 1848, quindi 16 anni prima del Plebiscito del 1866, accadde quanto segue:https://www.facebook.com/groups/2376236 ... SEARCH_BOX Ai poveri storici venetisti-venezianisti che sostengono la falsità che il Plebiscito del 1866 fu una truffa ricordo che nel 1848 durante la ribellione contro l'Austria Danile Manin che sperava in una confederazione italiana, sventolava il Tricolore italiano con il Leone di San Marco incorporato;
ma questo è nulla al confronto di quanto accadde nelle province venete di Padova, di Rovigo, di Vicenza e di Treviso dove i veneti con diritto di voto e cittadini di questi comuni e province furono chiamati a votare assieme alla Lombardia per l'annessione al Regno d'Italia che si andava costruendo, e in massa votarono Sì
quindi nessuna meraviglia se 18 anni dopo nel 1866 i Veneti votarono in massa per l'annessione allo Stato Italiano
Governo provvisorio centrale di Lombardia, 1848 aprile 8Codex, Pavia (IT) -
http://www.codexcoop.it http://www.lombardiabeniculturali.it/is ... de/8000227 Questa, dichiarando la Lombardia – così come le province di Rovigo, Treviso, Vicenza e Padova – parte integrante dello Stato prevedeva inoltre che sarebbero rimaste in vigore le leggi e i regolamenti vigenti in Lombardia, la libertà di stampa, di associazione e la guardia nazionale; che il potere esecutivo sarebbe stato esercitato dal Re per mezzo di un ministero responsabile verso la nazione rappresentata dal Parlamento; che il governo del re non avrebbe potuto concludere trattati politici o di commercio senza essersi preventivamente concertato con una consulta straordinaria, trasformazione nominale del governo di Lombardia, e infine che si sarebbe promulgata una legge elettorale per la costituente e che questa sarebbe stata convocata entro un mese dall’accettazione della fusione. Il 28 giugno la Camera subalpina votò solo il primo articolo del progetto di legge e lo approvò con 127 voti favorevoli e 7 contrari.
Questo recitava: “L’immediata unione della Lombardia e delle province di Padova, Vicenza, Treviso e Rovigo, quale fu votata da quelle popolazioni, è accettata. La Lombardia e dette province formano con gli Stati Sardi e con gli altri già uniti un sol regno. Col mezzo del suffragio universale sarà convocata una comune Assemblea Costituente, la quale discuta e stabilisca le basi e la forma di una nuova Monarchia costituzionale colla Dinastia di Savoia, secondo l’ordine di successione stabilito dalla legge salica, in conformità dal voto emesso dai veneti e dal popolo lombardo sulla legge 12 maggio 1848 del governo provvisorio di Lombardia. La formula del voto sovra espresso contiene l’unico mandato della Costituente e determina i limiti del suo potere”.
http://www.consiglioveneto.it/crvportal ... erweb2.pdf Non si capisce proprio perché i veneti di allora avrebbero dovuto odiare e avversare lo stato italiano che prometteva loro molto e che ancora non avevano sperimentato e sopratutto che ancora non aveva fatto loro alcun male.
Fu solo dopo molto tempo, dopo l'annessione, dopo la miseria, l'emigrazione, dopo la prima guerra mondiale, ecc. ecc. che i veneti incominciarono a chiedersi se allora avessero fatto un affare a farsi annettere allo stato italiano;
ma nel 1866 non avevano alternative ed erano pieni di illusioni e di speranze.
È del tutto sbagliato attribuire ai veneti di allora la coscienza e l'esperienza dei veneti di oggi ed è ancora più sbagliato falsificare la storia stupidamente o scientemente per ingannare.
La menzogna stupida o ingannevole non crea buona coscienza, non convince e non aggrega.
Il racconto vittimista fatto dai venetisti-venezianisti della storia veneta a partire dalla fine della Repubblica veneziana all'annessione allo Stato italiano dei territori italici della Serenissima è un racconto che non fa certo onore ai veneti;
è un racconto che tratta i veneti come una massa di
I veneti che sostengono che il Plebiscito del 1866, per l'annessione allo Stato Italiano, fu una truffa
(o per essere più precisi un'estorsione tramite intimidazione e minacce) sono
o ignoranti e povere vittime di certa propaganda venetista-venezianista
o degli storici fanfaroni e bugiardi che offendono e danneggiano i veneti; studiosi, letterati e intellettuali veneti privi della consapevolezza che sostenendo questa tesi con argomentazioni che fanno acqua da ogni parte e che sono in contrasto con tutto l'andamento storico, non fanno altro che dire ai veneti che sono dei menteccatti o deficenti o dei miserabili vigliacchi, degli incapaci imbelli, degli inetti, gente senza dignità, senza coraggio, senza palle, che non meritano alcuna considerazione
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