Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven mar 30, 2018 8:50 am

Ecco come sono trattati i cristiani in Marocco
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Nazismo maomettano = Islam = dhimmitudine = apartheid = razzismo = sterminio
viewtopic.php?f=188&t=2526

Islam e persecuzione e sterminio dei cristiani (cristianofobia)
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven mar 30, 2018 8:50 am

Marocchinate
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Il monumento in ricordo dei soldati marocchini distrutto a martellate, ora sarà dedicato alle vittime
di Vincenzo Caramadre
Martedì 27 Marzo 2018

https://ilmessaggero.it/frosinone/il_mo ... 33001.html

Il monumento a ricordo delle truppe marocchine, dopo la distruzione della targa a colpi di martellate, sarà intitolato alle vittime delle Marocchinate: da stele della vergogna a stele del ricordo.

Il consiglio comunale di Pontecorvo, ieri pomeriggio, su proposta del sindaco Anselmo Rotondo, ha approvato la mozione con la quale viene dato il via libera all’iter per intitolare la stele alle vittime dei crimini commessi dalle truppe coloniali francesi, aggregate tra il 1943 e il 1944 agli Alleati, ai danni della popolazione di Pontecorvo, Esperia e dell’intera Valle del Liri, con stupri, saccheggi e violenze di ogni genere nella campagna dei Goumiers sulla linee Gustav.

L’INVITO DI CIOTTI

L’amministrazione comunale di Pontecorvo, in pratica, ha accolto l’invito di Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione “vittime delle marocchinate”, che, a proprie spese, ha proposto il cambio della dedica. Sulla lapide distrutta domenica notte a colpi di martellate c’era scritto: “Ici ont repose 175 soldats francais tombes glorieusement 1943 - 1944 in memoriam” (Qui hanno riposato 175 soldati francesi caduti gloriosamente nel 1943 - 1944 in memoriam) perché in quel punto furono seppelliti i marocchini caduti sulla linea Gustav, ma nei primi anni del dopoguerra i corpi furono portati altrove.

LE TRUPPE FRANCESI

Ebbene la proposta del presidente Ciotti al sindaco Rotondo è di cambiare la dedica: «In ricordo delle 60.000 donne uomini e bambini stuprati barbaramente dalle truppe francesi. In ricordo dei mille civili Italiani morti, e quindi uccisi, a seguito di stupri dalle truppe liberatrici francesi»

«Premesso - ha spiegato il sindaco Anselmo Rotondo - che, come la maggior parte dei pontecorvesi, mi sento offeso da quella stele, non condivido forme di illegalità o gesti che vanno contro la civile convivenza e i principi di legalità. Siamo contrari alla stele e lo vogliamo dimostrare con gli atti amministrativi, per questo ho proposto al consiglio comunale di oggi (ieri, ndr) la mozione con la quale avviare l’iter per accogliere la richiesta dell’associazione delle Vittime delle Marocchinate».

LA RICHIESTA IN PREFETTURA

Il consiglio comunale all’unanimità ha approvato la mozione e ora la richiesta sarà inviata alla Prefettura di Frosinone.

Nel frattempo proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di Pontecorvo, diretti dal tenente Tamara Nicolai, i quali procedono per danneggiamento aggravato contro ignoti. Si stanno passando al setaccio tutte le possibili piste investigative per capire la matrice del gesto.

La stele in località Sant’Esdra sin dalla sua costruzione, nel 2002, ha sempre raccolto sentimenti di odio e risentimento da parte della popolazione, per questo i carabinieri non sottovalutano alcun dettaglio. In tutto questo, si valuta anche la rivendicazione del gesto arrivata ieri pomeriggio alla redazione de Il Messeggero da parte di un gruppo neonazista “Rivolta Nazionale”, che ha diramato un comunicato stampa per la rivendicazione.

LA RIVENDICAZIONE

«Accade - si legge nella rivendicazione - che nella nostra Madre Terra trovi posto un monumento a quei marocchini della divisione francese che si macchiarono di enormi violenze verso le nostre donne, verso bambini e anziani, collaborando con gli americani che intanto dall’alto bombardavano senza pietà le nostre città. Contro quel monumento sono state fatte piccole seppur giuste azioni, adesso però era giunto il momento di metterci altro tipo di mano! Per tale motivo lo abbiamo distrutto».

Insomma una rivendicazione a tutti gli effetti sulla quale, però, dalla compagnia dei carabinieri di Pontecorvo c’è molta prudenza.

Proprio dove c’e la stele, infatti, furono seppelliti 175 soldati morti sul fronte cassinate, ma poi le salme furono portate altrove. Sul posto sono arrivati i carabinieri delle stazioni di Esperia e Pontecorvo. La reazione di Emiliano Ciotti presidente dell’associazione “Vittime delle Marocchinate” è stata immediata. «Le truppe Francesi si sono macchiate di crimini di guerra molto gravi ed è per questo che dovrebbero essere ricordate».

A proprie spese l’associazione proporrà al comune di Pontecorvo il ripristino della targa distrutta, con una nuova dicitura: «In ricordo delle 60.000 persone, donne uomini e bambini, stuprati barbaramente dalle truppe francesi. In ricordo dei mille civili Italiani morti, e quindi uccisi, a seguito di stupri dalle truppe liberatrici francesi»
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven mar 30, 2018 9:21 am

All'Africa e agli africani non dobbiamo
viewtopic.php?f=194&t=2494

Pensa prima alla tua gente e al tuo paese che ne hanno bisogno, invece che agli africani e all'Africa
viewtopic.php?f=205&t=2681

Non portarti la morte in casa, non hai colpe né responsabilità
viewtopic.php?f=194&t=2624
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven mar 30, 2018 12:32 pm

Marocchini, algerini e tunisini i più violenti
18 febbraio 2016
http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/149098/ ... lenti.html

DUESSELDORF L'equazione più immigrati nordafricani, uguale più delinquenza, trova una chiara conferma statistica negli ultimi dati relativi al 2015 resi noti ieri dal Ministero degli interni del Land del Nord Reno-Vestfalia, che è la regione con la percentuale più alta di rifugiati e immigrati, anche clandestini, in tutta la Germania.

Esaminiamo più da vicino le cifre: secondo quanto si legge nel rapporto, nel corso del 2015, prima cioè, che esplodesse il "caso Colonia", la polizia ha arrestato 6.444 marocchini, con un aumento percentuale degli arresti del 353 per cento rispetto all'anno precedente. Simili indicazioni valgono per gli algerini: 6.790 unità, con un incremento del 299 per cento. Cifre impressionanti, inequivocabili. Una percentuale particolarmente elevata di giovani uomini di questi due paesi di provenienza si era già resa responsabile di reati penali negli anni precedenti.

Le autorità del Nord Reno-Vestfalia forniscono indicazioni chiare anche riguardo al numero dei reati che figurano nella statistica criminale: a commettere fatti penalmente rilevanti sono stati 6.208 cittadini marocchini, rispettivamente 4.995 algerini, mentre i tunisini registrati sono stati 1.084. Dati, anche in questo caso, statisticamente improntati ad un aumento. Un'altra indicazione riguarda il numero assoluto di questi reati commessi nell'area del Reno e della Ruhr. Gli algerini ne hanno fatti registrare 13 mila, ovvero il doppio rispetto al 2014. I marocchini 14.700 unità. I tunisini, invece, hanno commesso complessivamente 2000 reati. Nel documento si dice esplicitamente che "cittadini di provenienza nordafricana sono sovrarappresentati nella statistica della criminalità, soprattutto nelle grandi città".

Inoltre, si specifica, "emerge che si tratta spesso di immigrati di età giovane che sono giunti in Germania soli". I reati commessi più di frequente sono quelli contro il patrimonio e contro l'integrità della persona. La Polizia del Nord Reno-Vestfalia, in questo ambito, ha fatto scattare 3.863 procedure penali, molte delle quali a Colonia e a Düsseldorf: città nelle quali, si ricorda, l'impegno della polizia nei confronti dei nordafricani è forte e costante da diversi anni ormai, in "primis" per sventare furti e rapine e per sedare risse, che sovente sono conseguenza del diffuso abuso d'alcol e di droghe.

Poi, il Ministero degli interni regionale, fornisce anche un'indicazione che la dice lunga sull'entità del problema dell'immigrazione violenta in Germania: emerge che "statisticamente, profughi e richiedenti l'asilo - dal punto di vista generale - si rendono raramente responsabili di fatti penalmente rilevanti", mentre, come visto, il grado del coinvolgimento degli immigrati provenienti dal Nord Africa in fatti di ordinaria criminalità, è considerato "estremamente preoccupante" da chi opera sul terreno. Spulciando nel rapporto delle autorità, cifre alla mano, si evince che "di cento marocchini, il 33,6 per cento, nel 2015, ha commesso reati, di altrettanti algerini la quota sale al 38,6 per cento". E ancora: "L'incrocio statistico tra coloro che hanno commesso reati, sospettati e denunciati, mostra in modo chiaro che in questa categoria vi sono persone che hanno commesso reati in modo grave e reiterato".

Come risolvere questo problema, che in Germania è percepito come una vera e propria emergenza sociale? Il Governo federale, soprattutto dopo i fatti di Colonia di inizio 2016, ha più volte rimarcato di voler accrescere il numero dei respingimenti, in primis da parte di chi proviene da nazioni ritenute sicure. Ma i problemi sul tavolo non sono di semplice soluzione, anche perché gli Stati toccati non hanno finora dimostrato di voler collaborare. Berlino, anche per questo, deve proseguire negli sforzi diplomatici in linea con le indicazioni fornite da Bruxelles.
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven mar 30, 2018 1:32 pm

Il magistrato ai giornalisti: "Meglio non scrivere che i killer sono marocchini"
martedì 31 ottobre 2017

http://www.secoloditalia.it/2017/10/il- ... marocchini

La nuova tendenza della magistratura? Catechizzare i giornalisti sui crimini degli immigrati. Prendete l’efferato caso di cronaca nera ha sconvolto Finale Emilia. Tre marocchini sono stati arrestati per avere seviziato e ucciso una donna di 79 anni che viveva da sola in casa. Tutto per un bottino di trenta euro in contanti. Ayoub Lamsid di 19 anni e i complici Hamza Driouch, 19 anni e Samir Rida (21) sono stati catturati dopo un mese di indagini dei carabinieri. Eppure nessuno si sarebbe immaginato che la conferenza stampa in cui si annunciava la cattura dei tre spietati assassini, si trasformasse in un’arringa del procuratore di Modena, Lucia Musti contro i giornalisti “xenofobi”.

La pensionata uccisa da tre giovani marocchini, “Sono ragazzi marocchini normali e integrati”

Come è stato scritto dal sito d’informazione Modena Today la dottoressa Musti ha insistito su un tema. «Si tratta di figli di famiglie provenienti dal Marocco, ma che sono pienamente inserite nel contesto socio-economico produttivo modenese». I tre giovani appartengono «a famiglie regolari e normali. Sono ragazzi normali, avrebbero dovuto iniziare alla fine di ottobre un corso di formazione professionale. Quindi sono ragazzi che hanno studiato, potrebbero anche essere figli nostri».

Il procuratore di Modena, Lucia Musti - “Non fate speculazioni, potevano essere nostri figli”

Quindi per la toga modenese non va fatta «nessuna speculazione su magrebini, su islamici, su persone irregolari, nessun tipo di speculazione perchè purtroppo le cronache sono ahimè ricche soprattutto in questo periodo di morti assurde e di aggressioni assurde, da parte di giovani figli nostri, cioè figli di italiani – ha aggiunto – Il fatto che si tratti di persone di nazionalità marocchina non ha alcuna particolare rilevanza, se non per indicare che provengono da uno stato diverso dal nostro».

Hanno ucciso a bottigliate una pensionata di 79 anni

I tre si sono introdotti in casa di Mirella Ansaloni, 79 anni, a mezzogiorno del 18 settembre. Uno dei tre era stato il vicino di casa dell’anziana. Proprio la confidenza è stata la chiave di volta per farsi aprire la porta. Alla base di tutto un tentativo di furto (30 euro e una collana da poche centinaia di euro) sfociato nel delitto.


Torino, un uomo di 82 anni picchiato con ferocia e derubato, arrestati due marocchini pluripregiudicati, uno con già un decreto di espulsione sulle spalle.
https://www.facebook.com/salviniofficia ... 8787623155
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » sab mar 31, 2018 9:58 am

Violenza e stupri africano asiatico maomettani
viewtopic.php?f=194&t=2679


Stuprata in stazione a Bologna, trovato e arrestato l'orco (marocchino)
Bologna, 30 marzo 2018

https://www.ilrestodelcarlino.it/bologn ... -1.3819822

Aveva convinto una ragazzina a seguirlo, con la scusa di aiutarla a trovare il cellulare che le avevano rubato. Anzi, che lui, Amine Dhabi, marocchino di 25 anni, le aveva rubato, per riuscire a farla allontanare dal gruppo di amici con cui si trovava e poter abusare di lei. Come poi aveva fatto, in un vagone abbandonato in una zona isolata della stazione.

Dove, la mattina dopo, la diciassettenne si era svegliata nuda e sotto choc. Aveva denunciato la violenza alla polizia e oggi la Squadra mobile ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Alberto Gamberini, su richiesta del pm Roberto Ceroni, per violenza sessuale su minore. I fatti erano avvenuti la notte tra il 2 e il 3 novembre scorsi e la ragazza, che stava passando la serata assieme ad alcuni amici in piazza Aldrovandi, aveva conosciuto Dhabi, che si trovava assieme a un altro magrebino.

Le indagini condotte dalle donne e dagli uomini della Sezione Reati contro la persona della Squadra mobile sono partite dall'interrogatorio dei vari testimoni che erano presenti quella sera in compagnia della ragazza; dalla visione di tutte le telecamere che potessero aver ripreso la coppia dalla piazza fino alla stazione centrale, e da una serie di attività tecniche che hanno consentito di individuare l’uomo e raccogliere elementi probatori che hanno consentito alla autorità giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo.

La violenza sessuale sulla diciassettenne aveva avuto anche una ripercussione mediatica, dopo il post pubblicato su Facebook da un sacerdote, don Lorenzo Guidotti, parroco di San Domenico Savio, che aveva criticato l’atteggiamento della ragazza, scrivendo «ti ubriachi da far schifo! Ma perché? E dopo la cavolata di ubriacarti con chi ti allontani? Con un magrebino? Notoriamente, soprattutto in piazza Verdi, veri gentleman». Il parroco si era poi scusato di avere usato toni così forti.
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » sab apr 28, 2018 6:09 am

Espulso un egiziano che sosteneva lo Stato islamico
Lucio Di Marzo - Ven, 27/04/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 20337.html

29enne "pericoloso per la sicurezza nazionale" accompagnato nel Paese d'origine
Sono ragioni di sicurezza quelle per cui un 29enne di origini egiziane simpatizzante dello Stato islamico è stato espulso dall'Italia sulla base di un provvedimento firmato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti.
L'uomo che è stato accompagnato alla frontiera era residente a Milano e già nel 2015 le forze di polizie avevano ricevuto segnalazioni sul suo conto, quando stavano approfondendo la cerchia di conoscenze di un foreign fighter marocchino che, prima di raggiungere la Siria per andare a combattere, aveva vissuto anche lui nel capoluogo lombardo.
Il marocchino era in contatto con il cittadino egiziano sui social network e lo aveva individuato come una persona che avrebbe potuto portare a termine azioni individuali in nome del sedicente Stato islamico per via delle sue visioni radicali sull'islam. Un secondo marocchino, che sarebbe morto tra febbraio e marzo del 2016 nei combattimenti nella città siriana di Homs, era tra i conoscenti dell'egiziano.
Con questo provvedimento, sono 35 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio Paese nel 2018 e 272 quelle eseguite dal 1° gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso.
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » sab apr 28, 2018 6:12 am

Napoli, progettava attentato: arrestato un immigrato del Gambia. Aveva giurato fedeltà a Daesh
Titti Beneduce
26 aprile 2018

https://corrieredelmezzogiorno.corriere ... bfee.shtml

L’uomo aveva chiesto asilo in Italia, preso all’uscita dalla moschea a Licola. Era sbarcato l’anno scorso in Sicilia con un barcone
Un immigrato del Gambia, richiedente asilo in Italia, è stato arrestato all’uscita della moschea di Licola con l’accusa di terrorismo di matrice islamica. Alagie Touray , 22 anni, ha anche ammesso agli investigatori che stava progettando un attentato: gli era stato chiesto da alcuni vertici dello Stato Islamico, attraverso l’app di Telegram, di lanciarsi con l’auto sulla folla. Il gambiano, che viveva in un centro di accoglienza a Pozzuoli, aveva anche registrato un v ideo, poi diffuso sempre sulla stessa app, nel quale prestava giuramento al califfo Al Baghdadi, capo dello Stato Islamico. E proprio da alcuni messaggi su questa applicazione che, da altri militanti di Daesh, il giovane aveva ricevuto le istruzioni su come organizzare l’attentato.

I messaggi

In altri messaggi inviati, questa volta audio e registrati nei primi giorni di aprile in una mensa a Licola, Alagie Touray aveva chiesto ai suoi interlocutori di «pregare per lui» sostenendo di essere «in missione». Potrebbe essere questo, per gli investigatori, il segnale che il gambiano stava meditando di fare un attentato. Nonostante, negli interrogatori, il giovane ha ribadito che nonostante avesse ricevuto l’ordine non era sua intenzione uccidere delle persone. Durante la perquisizione nella sua stanza è stato trovato materiale ritenuto «di grande interesse» da parte degli inquirenti.

Il giuramento

«Giuro fedeltà al califfo dei musulmani Abu Bakr Al Quraishi Al Baghdadi, nei momenti difficili e facili, nel mese di Rajab giorno 2, e Allah è testimone di quello che dico»: sono queste le parole utilizzate dal gambiano nel video con il quale ha prestato giuramento allo Stato Islamico. Alagie Touray era arrivato in Italia un anno fa, era sbarcato a Messina il 22 marzo del 2017 insieme ad altri 638 migranti partiti dalla Libia. Dopo essere arrivato in Italia, aveva chiesto asilo.
Le indagini

L’indagine, coordinata dalla Procura di Napoli, è stata eseguita dai Ros dei carabinieri e dalla Digos con il sostegno di guardia di finanza e polizia penitenziaria che hanno effettuato indagini patrimoniali e controlli nelle carceri. I particolari dell’attività investigativa sono stati resi noti dal procuratore capo di Napoli, Giovanni Melillo, insieme al capo della polizia Franco Gabrielli e al comandante dei Ros, generale Pasquale Angelosanto.

La prima segnalazione dalla Spagna

L’inchiesta è partita da una segnalazione dell’intelligence spagnola. Le autorità di Madrid avevano scoperto su Telegram il video del giuramento di fedeltà al califfo girato dal giovane. Dal suo telefonino aveva cancellato il video, che però è stato recuperato dagli esperti informatici.

Gabrielli: «Funzionata azione preventiva»

«Il sistema ha funzionato in fase preventiva - ha detto Gabrielli - non siamo in presenza di una cosa insignificante, il giuramento di fedeltà allo Stato Islamico in altre situazioni è stato prodromico rispetto ad attentati»
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven mag 04, 2018 3:25 am

Terrorismo: espulso tunisino, condivideva attacchi in Europa
2018-05-02

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AEGVrrhE

Un tunisino di 28 anni è stato espulso oggi «per motivi di sicurezza dello Stato». Lo fa sapere il Viminale, sottolineando che quello di oggi è il 38esimo allontanamento del 2018 di «soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso». Sono 275 le espulsioni dal 2015.

Le indagini 26 aprile 2018
Italia a rischio attentati. I messaggi dell’Isis sul web: «Colpiteli, avvelenateli, accoltellateli»

In un’occasione ha manifestato di condividere gli attacchi terroristici compiuti nei Paesi europei
L’uomo, con numerosi precedenti per reati comuni, abitante a Varese, era emerso all’attenzione delle forze di polizia in seguito a una segnalazione relativa alla sua possibile radicalizzazione religiosa. Gli approfondimenti svolti dagli investigatori hanno documentato «l’indole violenta» del tunisino che, in un’occasione, aveva manifestato di condividere gli attacchi terroristici compiuti nei Paesi europei. Per questo, durante il suo ultimo periodo di detenzione in carcere, lo straniero è stato sottoposto ad osservazione, con livello alto.

Le tappe che hanno portato all’espulsione
Dopo la sua scarcerazione avvenuta lo scorso 5 marzo, è stato trattenuto nel Centro per rimpatri di Bari e poi espulso con accompagnamento nel proprio Paese con un volo decollato dalla frontiera aerea di Palermo.
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Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » mer mag 09, 2018 8:00 pm

Rapina i pendolari con un mitra: fermato 17enne di origini maghrebine
Ivan Francese - Mer, 09/05/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 24533.html

I carabinieri hanno arrestato un minorenne di origini maghrebine che a gennaio aveva rapinato tre passeggeri sulla linea Milano-Lecco
Rapinava i passeggeri in viaggio sul treno regionale della linea Milano-Lecco minacciandoli con un mitra: per questo e per altri reati è stato arrestato un 17enne di origini maghrebine nato in Italia e residente in provincia di Sondrio.
I carabinieri del comando provinciale del capoluogo lariano lo hanno fermato nei giorni scorsi, contestandogli una quantità di accuse davvero incredibile considerando la sua età. Nel 2015 aveva commesso una rapina in Romagna e lo scorso anno era stato pizzicato a rubare in un centro sportivo nel Lecchese, aggredendo per giunta anche alcuni poliziotti.
Lo scorso 29 gennaio è salito a bordo di un treno regionale, fra la stazione di Airuno, fra le placide colline della valle dell'Adda. Calatosi il cappuccio della giacca sulla fronte, ha sfoderato un mitra da soft-air a cui aveva tolto il tappo in plastica rosso e lo ha puntato verso un anziano e poi verso due giovani passeggeri. Magro il bottino: appena 65 euro.
I carabinieri lo hanno arrestato nei giorni scorsi e ora nonostante la minore età per lui è stata disposta la custodia in carcere, convalidata dal gip del tribunale dei minori di Milano. Dovrà rispondere di rapina aggravata e fare i conti anche con una vecchia condanna a dieci mesi che gli era stata comminata negli anni precedenti per altri reati.
Il ragazzo è stato rinchiuso nel carcere minorile "Beccaria" di Milano e quindi trasferito a Bari per ragioni logistiche.
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