Pensa prima alla tua gente che agli africani e all'Africa

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Messaggioda Berto » sab mar 24, 2018 2:43 pm

NIGERIANA INCINTA RESPINTA DAI FRANCESI È MORTA A TORINO DOPO AVER DATO ALLA LUCE UN BAMBINO DI 700 GRAMMI
Adesso i sinistri italiani cosa diranno del loro grande eroe Macron?
Era stata respinta a Bardonecchia dalla Gendarmeria francese.
Incinta e malata di un linfoma voleva andare dalla sorella in Francia almeno per lasciarle il bambino.
Noi destri brutti sporchi razzisri e cattivi si sa come la pensiamo.... (la donna non doveva certo passare le Alpi a piedi e arrivare su un barcone, non doveva nemmeno trovarsi in Europa).
Ma voi umanitari e solidali sinistri che sbavate per quel galletto burattino radical scic dovreste esprimere una opinione no? E se in Francia ci fosse stata una Le Pen al potere oggi le strade italiane e francesi sarebbero state incendiate dai buonisti no?


Saverio Tommasi
Oggi una donna incinta, e malata, è stata respinta alla frontiera dalle autorità francesi; quando ha partorito era troppo tardi, ed è morta.
Poi dicono che dovremmo servire il gelato ai razzisti.
https://www.facebook.com/SaveTommasi/po ... 8249155221

Gino Quarelo
Il razzismo è proprio di chi a sproposito da del razzista agli altri. Chi difende la sua casa, il territorio del suo paese dall'invasione dei clandestini e dei malintenzionati o dall'abuso dell'accoglienza e dell'ospitalità non è un razzista. Razzista caso mai è chi non rispetta la casa e il paese altrui e chi irresponsabilmente e criminalmente favorisce l'immigrazione clandestina a danno e a spese degli altri, dei suoi concittadini. Questa donna non aveva alcun diritto di violare il territorio francese entrandovi clandestinamente. La responsabilità è tutta ed esclusivamente sua e comunque non è morta per mancato soccorso, è morta di tumore all'ospedale dove la stavano curando. Poi non esiste alcun diritto umano, civile e politico universale a invadere la casa e la terra altrui; tanto meno per farsi accogliere ospitare e mantenere a spese dei suoi abitanti. L'Italia per rispetto della Francia dovrebbe impedire che dal suo territorio vi siano dei clandestini che violano il paese vicino. Allo stesso modo l'Italia, per rispetto dei suoi cittadini dovrebbe rispedire in Africa tutti questi clandestini, abusivi e migranti illegali, oltre a quelli incompatibili, non certificati e criminali e porre un numero estremamente limitato all'accoglienza dei rifugiati politici (in considerazioni delle inesistenti risorse economiche e di lavoro) escludendo assolutamente i nazisti maomettani.



La grande balla della migrante morta di tumore cacciata dalla Francia: così i giornaloni costruiscono le ‘fake news’
2018/03/24
di Vittorio Bertola (tratto dalla sua pagina Facebook)

http://www.mag24.es/2018/03/24/la-grand ... -fake-news

Nelle ultime ore, siamo stati invasi di articoli e post strappalacrime che condannano la “barbarie” della vicenda di “Destinity, donna nigeriana incinta morta dopo essere stata respinta dalla polizia francese alla frontiera di Bardonecchia”; con tanto di dettagli disumani (“l’hanno abbandonata sul marciapiede”).

Poi cerchi di approfondire e, semplicemente leggendo il racconto di prima mano del marito della signora, scopri che:
– la signora era già malata di cancro prima di mettersi in viaggio verso la Francia;
– nonostante tutti gli articoli e i post siano conditi da abbondanti foto di migranti che faticano a piedi in mezzo alla neve, la signora stava andando in Francia seduta a bordo di un bus;
– la signora non è stata respinta dalla Francia, ma è stato respinto il marito (che non aveva i documenti in regola) e lei ha scelto di tornare indietro con lui;
– “l’hanno abbandonata sul marciapiede” è semplicemente il risultato della polizia francese che, per gentilezza, ha riaccompagnato la famiglia in macchina dalla frontiera fino alla stazione di Bardonecchia, proprio perché la signora era malata;
– comunque, anche se fosse entrata in Francia invece di tornare indietro, avendo il cancro sarebbe purtroppo morta ugualmente;
– inoltre tra il respingimento e la morte è passato un mese, e non risulta che la sua condizione di salute sia stata aggravata dall’esperienza, dunque dire che è morta perché i francesi l’hanno respinta è un falso (è morta di cancro), e scrivere “morta dopo essere stata respinta” è una manipolazione per far credere a una causalità che non esiste;
– oltretutto, sostenere che sia morta perché “abbandonata dopo il respingimento” è anche un po’ umiliante per la sanità piemontese, che le ha garantito la miglior assistenza possibile per tutto il mese in questione;
– e infine, nemmeno si chiamava Destinity (che manco è un nome) ma Beauty.

Sicuramente la situazione di Bardonecchia è problematica, irrisolta, carica di sofferenza. Ma qui mi pare che la cosa che davvero interessa di più sia manipolare la realtà per ragioni ideologiche, per farla sembrare ancora più tragica di ciò che è, contando sul senso di colpa dei lettori per creare simpatia verso i migranti e antipatia verso i francesi, e magari anche per aumentare le donazioni alle ormai immancabili associazioni di italiani che li assistono. Peccato che nel lungo termine l’effetto di queste tattiche emotive sia l’opposto: più si esagerano le cose, e più il pubblico si anestetizza e diventa indifferente.
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Messaggioda Berto » mer mar 28, 2018 9:48 am

Migranti occupano la chiesa al gelo. Il prete con la scopa: "Andate via"
Claudio Cartaldo - Mar, 27/03/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 09487.html

Una chiesetta a Claviere è stata occupata dai migranti in attesa di partire per la Francia. Il parroco con una scopa toglie il drappo che simboleggia l'occupazione

La sua chiesetta di Claviere, al confine tra Italia e Francia, è occupata da un gruppo di 70 migranti che notte dopo notte tentano di scalare la montagna per raggiungere il Paese d'Oltralpe e provare a costruirsi una vita diversa.

Don Angelo Bettoni l'altra sera, scopa in mano, è andato ad abbattere il segno di quella occupazione delle salette parrocchiali, il drappo bianco con scritto "Chez Jesus" perché - dice lui - con tutto il rispetto per Papa Francesco, quella casa è la sua.

In effetti non deve essere facile convivere con un movimento di persone che negli ultimi tempi ha ripopolato una zona un tempo tranquilla. La via per arrivare in Francia è più facile di quella di Bardonecchia dove tanti migranti perdono la vita o vengono intercettati dai gendarmi francesi e rispediti in Italia. Come il caso della donna incinta intercettata nella neve e morta dopo il parto.

"Il drappo - scrive oggi Repubblica - i ragazzi di "Briser les frontieres" l'hanno riappeso subito: in fondo è ormai la bandiera di questa specie di nave pirata. L' hanno occupata giovedì per dare asilo a una ben strana ciurma di bucanieri, una settantina di migranti africani". Qui mangiano, giocano a calcio balilla, attendono la notte nella speranza di poter partire e di non essere scovati dalle motoslitte di Parigi.

"Qui non si fa assistenza ma si prova a liberare questa povera gente dallo sfruttamento - dice una delle attiviste italiane andate al confine per aiutare ad abbattere le frontiere europee - il nostro è un atto politico. E non è emergenza, è quotidianità. Ogni persona ha il diritto di scegliere la propria vita e il proprio luogo, fuori da qualunque percorso istituzionale. L'ipotesi dello sgombero non ci spaventa e continueremo finché serve".

Il don però non ci sta. "Nessuno mi ha chiesto il permesso di entrare in canonica - dice a Libero - se lo avessero fatto, forse avrei anche potuto accettare e organizzare meglio i servizi di ospitalità. Così mi sembra che si agisca nella totale illegalità. In queste condizioni non si può continuare e spero che le autorità sgombrino il salone parrocchiale".
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Messaggioda Berto » sab mar 31, 2018 2:06 pm

Un povero prete invasato e demente

Verona, sacerdote si fa crocifiggere: “Per i migranti e contro il femminicidio” (Video)
Alessandro Della Guglia

https://youtu.be/ScaazsNCxNM

Verona, 30 mar – Nudo, issato da alcuni fedeli a quattro metri d’altezza, si è fatto letteralmente crocifiggere (per finta). Un prete di Arcole, in provincia di Verona, ha deciso di “imitare Gesù” per esprimere vicinanza agli immigrati e ai poveri. Un gesto talmente discutibile, per usare un eufemismo, da commentarsi da solo. Eppure Don Diego Castagna, 41 anni, è convinto di aver fatto una gran cosa, lasciando letteralmente di stucco le 300 persone che stavano partecipando alla Via Crucis. “Da tempo la recitazione è una mia passione – ha detto il sacerdote al Corriere del Veneto – ho scritto io la sceneggiatura di questa Via Crucis. È una provocazione, contiene molti elementi di contemporaneità: il tema dei profughi, quello del femminicidio e della violenza contro le donne, la perdita del lavoro. Se Cristo oggi fosse tra noi, si occuperebbe di questo, sarebbe in prima linea tra i profughi, tra le donne e accanto a chi ha perso il lavoro”.

Alto, magro e con i capelli scapigliati, Don Diego ha pure qualche ambizione di troppo: “Assomiglio a Gesù nell’aspetto, non per essere adorato come lui – ha spiegato – ma per provocare e fare riflettere sulle emergenze di oggi, su quello che ognuno di noi può fare per aiutare il prossimo”. Inutile dire che il prossimo da aiutare che lui sente più vicino è l’immigrato, giusto per essere in linea con l’attuale pontefice. Il prete veronese ha voluto così tre tappe nella rappresentazione, la prima dedicata ai migranti, la seconda alle donne vittime di violenza e infine una per le persone che hanno perso il lavoro.

“Il mio percorso di sacerdote è sempre stato accanto agli ultimi – ha detto Don Diego– vicino ai poveri e a chi sta ai margini. L’idea di questa Via Crucis è partita proprio dalla presenza di un gruppo di profughi nella nostra comunità. Così Gesù sbarca ad Arcole da un barcone, insieme ai migranti. E poi ad una successiva stazione, è chiuso in gabbia con le donne picchiate, sfregiate, violentate, che poi verranno liberate. Infine marcia sopra un carro con chi ha perso il lavoro per la crisi”.


Il mito tabù degli ultimi e dei poveri
viewtopic.php?f=141&t=2706

I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
viewtopic.php?f=141&t=2574
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886
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Messaggioda Berto » dom mag 13, 2018 9:41 am

Merkel: "Diamo un futuro ai giovani in Africa"
Raffaello Binelli - Sab, 12/05/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 25709.html

La cancelliera Merkel parla ad Assisi, dove ha ricevuto la lampada della pace da parte dei francescani: "Noi europei che abbiamo fatto tanti danni nel continente con il colonialismo dobbiamo aiutare perchè i Paesi d’origine possano offrire un futuro ai loro giovani"

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha parlato ad Assisi, dove le è stata conferita la 'Lampada della pace'.

"L'Italia attraversa una fase politica delicata, e qui non voglio entrare, ma noi in Germania vogliamo risolvere con voi i grandi problemi, le sfide della nostra epoca". Una delle sfide indicate è quella dell'accoglienza dei rifugiati africani. "Non dobbiamo pensare solo al nostro benessere ma bisogna affrontare le cause della fuga, dell'esodo. Non abbiamo mai avuti così tanti rifugiati. E il grande compito è quello di occuparci dei loro problemi nella ricerca di una soluzione. Se vogliamo vivere in pace - ha osservato ancora - con i nostri vicini dobbiamo occuparci anche dei problemi degli altri, cercare di risolverli''.

"Il nostro compito è creare un futuro in Africa, noi europei che abbiamo fatto tanti danni nel continente con il colonialismo dobbiamo aiutare perchè i Paesi d’origine possano offrire un futuro ai loro giovani". Ribadendo l’impegno all’accoglienza, la leader tedesca ha sottolineato però che "l’integrazione non è una strada a senso unico. C’è bisogno di persone disposte ad aiutare nell’integrazione dei rifugiati" ma "coloro che arrivano devo imparare certe cose» e «noi dobbiamo cercare di immedesimarci in loro". Per la Merkel "la società deve essere aperta, esempi nella storia ci dicono che i muri non hanno aiutato".

Merkel si è soffermata, poi, sul futuro politico del Vecchio Continente: "L’integrazione europea è un progetto di pace senza pari". Impegnarsi per la pace, ha aggiunto la leader tedesca, vuol dire "accettare la diversità" e avere rispetto. "La pace è fragile, bisogna evitar ei conflitti e impegnarci sempre".

La Merkel dedica una riflessione anche al caso Iran. "Dopo l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare la situazione è ancora più tesa. Seguiamo gli eventi tra Iran e Israele, tenendo conto che la sicurezza di Israele fa parte della ragion di stato tedesca". La cancelliera ha poi ricordato il conflitto in Siria, "una delle maggiori tragedie umanitarie", ribadendo che bisogna "adoperarsi di più per la risoluzione" della guerra.

Un pensiero lo ha rivolto anche alla Siria. "Si sta verificando una delle maggiori tragedie umanitarie dei nostri tempi. La metà degli abitanti è in fuga all'interno e all'esterno del Paese. Queste persone hanno bisogno di una luce di speranza che ancora non si vede". Quello nel Paese mediorientale è, a suo avviso, "un conflitto di interessi regionali". "Si pensa troppo poco alla gente che ne vive le conseguenze'', ha affermato Merkel. "La crisi in Siria e nei Paesi vicini ce lo ricordano: la pace non è scontata. Molto spesso la gente si stacca da questo cammino. Uno che invece persevera è il presidente Santos (il capo di Stato della Colombia, Juan Manuel Santos, è presente ad Assisi, ndr) che ha raggiunto la pace nel suo Paese".

"Quello che succede in Ucraina dell’Est ci preoccupa - ha aggiunto la cancelliera tedesca - ogni notte ci sono violazioni della tregua, ogni giorno perdita di vite".

I frati di Assisi hanno chiesto alla cancelliera tedesca di "chiamare a raccolta le forze civili dell'Europa" e di "convocare persone e governi capaci di rinunciare a interessi particolaristici, privilegi e miopi esercizi di sovranità per un orizzonte di unità che sappia valorizzare le differenze e perseguire un destino di pace e di sviluppo per il mondo". E' questo il compito che il custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, ha affidato alla Merkel, consegnandole la lampada della pace di San Francesco per la sua opera a favore della "pacifica convivenza dei popoli".


All'Africa e agli africani non dobbiamo nulla, ma proprio nulla, niente di niente, tanto meno agli asiatici e ai nazisti maomettani d'Asia e d'Africa. Ci dispiace per i cristiani ma non possiamo accogliere tutti perché non vi è spazio, non vi sono risorse e non c'è lavoro, in Italia vi sono già milioni di poveri, di disoccupati e di giovani costretti a migrare; e un debito pubblico tra i più alti del mondo occidentale che soffoca lo sviluppo e alimenta i parassiti e la corruzione. Gli africani si arrangino e restino in Africa a risolvere i loro problemi.
viewtopic.php?f=194&t=2494
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Messaggioda Berto » gio mag 24, 2018 8:27 pm

La Cei già avverte Lega e M5S: "Sui migranti saremo coscienza critica"
Claudio Cartaldo - Gio, 24/05/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 31664.html

Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, sulla nascita del governo Conte: "Quello che sarà buono lo apprezzeremo. Per quello che va contro la famiglia e i migranti, saremo coscienza critica"

La Cei si mette alla finestra ma avverte il governo Lega e M5S che sta per nascere. Le parole di monsignor Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sono nette sull'esecutivo di Conte: "Saremo molto vigilanti nei confronti di chi assume una così alta magistratura".

E i temi su cui "vigileranno" i vescovi sono soprattutto tre: migranti, famiglia e fisco. "Quello che sarà buono lo apprezzeremo - dice Bassetti a conclusione dell'Assemblea dei vescovi italiani - per quello che eventualmente va contro la famiglia e i migranti, saremo coscienza critica. Senza collateralismi. Abbiamo paletti fermi che sono irrinunciabili: la persona, la Costituzione, la scelta chiara per la democrazia e l'Europa".

Ecco dunque che si prospetta un dialogo forse non così sereno tra la Cei e il nuovo governo. In fondo gli scontri tra Matteo Salvini e Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale, sono ormai famosi. "Come vescovi - ha scandito Bassetti - abbiamo visto le conseguenze della lunga vacanza legislativa, risultato di una debolezza politica, nella quale grazie a Dio abbiamo avuto due punti di riferimento: la Costituzione, che al di là di punti riformabili ha principi che restano validi e dobbiamo seguire, e il presidente della Repubblica che con la sua saggezza ha guidato la fase che abbiamo vissuto. Guardiamo all'esecutivo che sta uscendo auspicando che gli uomini che assumono una magistratura così alta sappiano affrontare i problemi urgenti che sono quelli delle persone, viste nella loro interezza. La persona non è divisa. Serve una visione integrale per una politica saggia, incisiva e giusta".

Un richiamo anche alla politica fiscale. Quello che la Lega vorrebbe proporre con l'adozione della Flat tax non sembra entusiasmare Bassetti che invece vorrebbe "progressività fiscale, non tagliando in generale, ma con una maggior tassazione anche delle attività speculative"."Vogliamo essere una Chiesa di popolo e le priorità che gli indichiamo - ha concluso il vescovo perugino - sono quelle della gente: il lavoro con giusto salario, la previdenza, l'istruzione, ma anche la progressività fiscale e la tassazione delle rendite finanziare, e molto importante la lotta all'illegalità e l'inclusione di chi è ai margini".


Gino Quarelo
Il primo taglio che io farei sarebbe quello di eliminare l'8xmille alle confessioni religiose; per lo meno eliminarne l'obbligatorietà e quindi lasciarlo in tasca ai contribuenti che non volessero fare alcuna donazione; così anche per il 5xmile alle associazioni e per 2xmille ai partiti.
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Messaggioda Berto » gio mag 31, 2018 6:33 pm

Due coniugi marocchini percepivano indebitamente il reddito di garanzia dalla Provincia di Trento grazie a una falsa residenza.
2018/05/31
http://www.lavocedeltrentino.it/2018/05 ... a-a-scuola

La polizia locale delle Giudicarie ha infatti scoperto che i due cittadini di origini straniere vivono in Veneto.
Qualche anno fa avevano dichiarato però di essersi spostati in un paese delle Giudicarie esteriori dove in realtà non risiedono.
I due marocchini sono stati deferiti alla Procura della polizia locale e si è scoperto che uno dei due figli non frequenta nessuna scuola.
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Messaggioda Berto » mer giu 13, 2018 9:24 pm

"Sono stata in Africa pochi mesi fa, in Tanzania.
Chiara Desiderio
7 giugno 2018

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4786604731

"Sono stata in Africa pochi mesi fa, in Tanzania.
Ho pagato 100 dollari di tassa x entrare e uscire!
Ho compilato IL VISTO, dovendo specificare motivo del viaggio, durata, struttura ospitante OBBLIGATORI,80 euro di marca da bollo.
Mi hanno preso le impronte digitali, pollice e indice della mano destra, sull'aereo ci hanno disinfettati con spray antibatterico,
Al confine ci hanno controllato,TUTTI, con termometro elettronico la temperatura corporea, se sei malato non passi.
E infine hanno pesato e ripesato a TUTTI i bagagli con una perizia degna di uno spacciatore di coca per vedere se qualcuno superava anche solo di un grammo il peso consentito per spillarci altri soldi .
Alla dogana tutti gli agenti africani si sono dimostrati reticenti nel farci attraversare in maniera regolare i controlli perché ESIGONO IL PAGAMENTO DEL PIZZO.
Io mi sono rifiutata ed ho fatto una coda extra di una buona ora prima che mi venisse restituito il passaporto...
Ahh...ecco appunto dimenticavo...IL PASSAPORTO è fondamentale per entrare in AFRICA mentre per gli africani è un superfluo optional per varcare il confine italiano .
Noi siamo brava gente che si fida sulla parola.."
cit di E. Ramella dal post di E.V.
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Messaggioda Berto » sab giu 16, 2018 8:47 am

Divulgo : «Per i cattolici che si strappano le vesti per la nave ong e la decisione di Salvini, ecco alcuni pensieri su cui dovrebbero riflettere (se ne conoscete, fateglieli presenti).
Matteo Di Benedetto
https://www.facebook.com/gesuino.cardu/ ... 6236773981


Per quelli che "ero forestiero e mi avete ospitato" (Mt 25,35).

1) L'ospite non è un immigrato, perché l'ospite mangia, saluta e se ne va, l'immigrato resta vita natural durante. È infatti l'interpretazione tradizionale di questa opera di misericordia non è "accogliere gli immigrati" ma "ospitare i pellegrini".
2) Le opere di misericordia si fanno per misericordia, non a pagamento. I ben remunerati centri di accoglienza che citano questo versetto sono ipocriti.
3) Lo Stato deve esercitare la virtù umana della giustizia, non le opere di misericordia, che sono invece espressione della virtù teologale della carità.

"Con gli stranieri ci possono essere due tipi di rapporti, uno di pace e l'altro di guerra, e rispetto ad entrambi la legge contiene giusti precetti. Ammettendo subito ed in maniera indiscriminata degli stranieri a trattare i negozi della nazione, possono sorgere molti pericoli; poiché gli stranieri, non avendo ancora un amore ben consolidato al bene pubblico, potrebbero attentare contro la nazione" (San Tommaso d'Aquino)

"ero straniero e non mi avete dato ospitalità" (Mt 25,43).
Gesù non parla di accoglienza, ma di ospitalità. Ravasi, biblista, dovrebbe insegnarci la differenza tra accoglienza e ospitalità. Comprendo che l'accoglienza è uno slogan molto caro, ma essa è molto generica. L'ospitalità è, al contrario, un termine che rimanda ad una condizione provvisoria, quindi temporale. Gli immigrati non cercano ospitalità, ma permanenza. Forse Gesù intendeva riferirsi ad altro. Non si è forse, come si è sempre detto, riferito all'accoglienza dei pellegrini che, da stranieri, si trovavano a percorrere strade e città a loro ignote? Ma un pellegrinaggio richiede un tempo, breve o lungo che sia, di passaggio. Forse sarebbe meglio non utilizzare la Sacra Scrittura per fini privati e ideologici.

Il Catechismo della Chiesa cattolica al numero 2241 dice:
" Le nazioni più ricche sono tenute ad accogliere, nella misura del possibile, lo straniero alla ricerca della sicurezza e delle risorse necessarie alla vita, che non gli è possibile trovare nel proprio paese di origine. I pubblici poteri avranno cura che venga rispettato il diritto naturale, che pone l'ospite sotto la protezione di coloro che lo accolgono.

Le autorità politiche, in vista del bene comune, di cui sono responsabili, possono subordinare l'esercizio del diritto di immigrazione a diverse condizioni giuridiche, in particolare al rispetto dei doveri dei migranti nei confronti del paese che li accoglie. L'immigrato è tenuto a rispettare con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del paese che lo ospita, ad obbedire alle sue leggi, a contribuire ai suoi oneri."

Teologicamente, filosoficamente, logicamente, cattolicamente, razionalmente, giuridicamente, altrimenti, si rischia di prendere singole frasi, slegarle completamente dal resto del testo, dalla dottrina e dal magistero di duemila anni che le interpretano e strumentalizzarle per fini politici/per affermare la propria ideologia.

Aggiungo:

Mi piacerebbe che tutti questi cattolici indignati che vogliono applicare gli insegnamenti biblici e della Chiesa (e sottolineo che però dovrebbero conoscerli prima di parlarne, il magistero non è breve e non è trascurabile) in politica e nelle leggi statali e non dicono mai nulla sull’aborto, per esempio, riflettessero su questa contraddizione.»
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Messaggioda Berto » sab giu 16, 2018 8:49 am

Chi è il tuo prossimo?

Secondo il diritto naturale, secondo i valori universali, secondo Cristo secondo Brgoglio.

Per me è innanzitutto la mia famiglia, la mia gente, i miei concittadini e poi per estenzione graduale il resto dell'umanità che mi rispetta e con cui ho un rapporto di reciprocità.
Non considero come mio prossimo chi non mi ama, chi non mi rispetta, chi mi depreda, chi mi minaccia e chi mi vuol fare del male.

https://www.facebook.com/giovanni.raimo ... 0128870244

Ringrazio Don Fabio Filiputti, sacerdote della Chiesa udinese, per aver indirettamente replicato, senza menzionarlo, al messaggio dell’11 giugno tramite un tweet del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, in cui ha criticato la decisione del neo-Ministro dell’Interno Matteo Salvini di bloccare i porti italiani per impedire l’attracco della nave “Aquarius”, gestita da una Ong, con a bordo 629 cosiddetti migranti, ricordando le parole di Gesù “Ero straniero e non mi avete accolto” (Matteo, 25,43).

Ero terremotato, e mi avete lasciato in un container.
Ero anziano, e mi avete fatto morire di fame e di solitudine.
Ero disoccupato e mi avete portato via i figli
Ero debitore e mi avete fatto togliere la casa
Ero creditore dello Stato e mi avete fatto fallire
Ero malato e mi avete spinto alla disperazione perché non potevo curarmi.
Ero un lavoratore per tutta una vita e ora faccio la fame.
Ero disabile e mi avete decurtato i sussidi.
Ero in un grembo... e non mi avete fatto vedere la luce
Ero italiano.. e non mi avete assistito.
Ero uno dei vostri elettori e mi avete tradito.

Ero vivo..
Ero...

Don Fabio Filiputti

Don Fabio Filiputti ha correttamente collocato l’appello di Gesù a favore dell’accoglienza dello straniero nella più esaustiva esortazione di Gesù che riassume il concetto dell’amore, il nuovo comandamento che Gesù ci ha portato: “Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Luca, 10,27). Che sostanzialmente ci invita innanzitutto a mettere sullo stesso piano l’amore per il prossimo e l’amore per se stessi, poi a chiarire chi sia il “prossimo”. La Chiesa di Papa Francesco ha identificato il prossimo in modo esclusivo nel migrante. Don Fabio Filiputti più correttamente ci dice che il prossimo sono innanzitutto i nostri figli, famigliari, parenti, concittadini e connazionali in difficoltà a causa di una crisi economica strutturale e del tradimento degli italiani da parte di una classe di potere che non opera più per il bene dei propri cittadini.


Il prossimo per il povero esaltato, incosciente e irresponsabile Bergoglio
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Messaggioda Berto » ven giu 22, 2018 4:37 pm

Migranti, Galantino: «Non li prendo a casa mia perché ci deve pensare lo Stato»
20/06/2018

https://www.ilmessaggero.it/primopiano/ ... 08867.html

Città del Vaticano - A chi chiede a monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei, perché i migranti che arrivano in Italia non li prende a casa sua, risponde così: «Non li prendo a casa mia perché sarei un incosciente presuntuoso a pensare che il problema di ciascuna di queste persone lo possa risolvere io, in casa mia. Non li prendo a casa mia perché per queste persone serve altro e meglio di quello che so fare io, servono pratiche e organizzazioni che sappiano affrontare le necessità di salute, prosecuzione del viaggio, integrazione, lavoro, ricerca di soluzioni. Non li prendo a casa mia perché voglio fare cose più efficaci, voglio pagare le tasse e che le mie tasse siano usate per permettere che queste cose siano fatte bene e professionalmente dal mio Stato, e voglio anche aiutare e finanziare personalmente le strutture e associazioni che lo fanno e lo sanno fare». Galantino ha parlato delle migrazioni durante la presentazione dell'ultimo numero di Limes, a Palazzo della Pigna, dedicato all'Italia. Il segretario della Cei ha ribadito che per un cristiano è impossibile voltarsi dall'altra parte.



Alberto Pento
Le tue tasse vanno prima impiegate a benefico dei cittadini italiani ed europei e poi se ne avanzano per altri, ma solo se ne avanzano e dopo aver pagato tutti i debiti pubblici.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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