Stragi dei cristiani fatte dagli islamici
Inviato: lun gen 12, 2015 6:27 pm
Stragi dei cristiani fatte dagli islamici
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 110&t=1322
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lamego.jpg
Nigeria, Boko Haram fa strage di cristiani
Gli integralisti islamici attaccano in una chiesa e in un mercato: quasi 100 morti. E sul Delta del Niger un commando sequestra un rimorchiatore diretto a un terminal petrolifero dell'Eni
di GIAMPAOLO CADALANU
http://www.repubblica.it/esteri/2014/01 ... e-77088908
Boko Haram è all'offensiva in Nigeria, la repressione delle forze governative non ha fermato gli integralisti del gruppo vicino ad Al Qaeda. I fondamentalisti islamici hanno lanciato due diversi attacchi domenica scorsa, il primo alla mattina, in una chiesa del villaggio di Waga Chakawa, nello stato di Adamawa, il secondo in serata, nel mercato di Kawuri, stato di Borno, nel Nord-Est della federazione.
A Waga Chakawa un commando dell'organizzazione integralista è entrato in chiesa durante la funzione, aprendo il fuoco con armi automatiche e lanciando bombe a mano sui fedeli: almeno 45 persone sono rimaste uccise. Poi i terroristi hanno dato fuoco alle case, prendendo anche diversi ostaggi. A Kawuri una cinquantina di miliziani di Boko Haram ha prima attaccato il mercato con armi pesanti, per poi disseminare la zona con bombe artigianali, destinate a straziare i soccorritori. I morti sono almeno una cinquantina, i feriti una ventina. Secondo Ari Kolomi, un testimone sentito dalla Associated Press che è riuscito a raggiungere Maiduguri, la capitale dello Stato, il villaggio di cristiani è stato raso al suolo, nessuna casa è rimasta in piedi.
L'offensiva del gruppo islamico sembra mettere in difficoltà il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, che cerca di contenere la presenza integralista negli stati del nord in cui ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza nel maggio dell'anno scorso. Jonathan ha anche ordinato un rimpasto generale ai vertici delle forze armate, sostituendo il capo di stato maggiore della Difesa e i responsabili delle diverse armi. La presidenza non ha giustificato la misura, ma l'opinione comune è che l'obiettivo sia appunto una campagna più decisa contro Boko Haram.
Intanto torna a scaldarsi anche il Delta del Niger: un commando di sette uomini armati ha sequestrato il capitano di un rimorchiatore e un tecnico che era a bordo. L'imbarcazione era partita da Port Harcourt e navigava verso il terminal di Brass River, operato dall'Eni. La compagnia italiana precisa che la nave appartiene a contractor e che nessun dipendente dell'Eni è rimasto coinvolto nel sequestro. Una rivendicazione attribuisce il rapimento al Mend, il movimento indipendentista che si riteneva ormai estinto. Nonostante il messaggio arrivi da un account di posta elettronica in passato usato dal Mend e sia firmato dal vecchio portavoce degli indipendentisti, Jomo Gbomo, le autorità nigeriane sono propense a considerare fasulla la rivendicazione, perché il gruppo dirigente dell'organizzazione ha abbandonato la lotta dopo l'amnistia del 2009 o è in stato di detenzione.
Nigeria, strage di cristiani, cento morti
Un villaggio devastato da estremisti religiosi. Una rappresaglia contro il governo
http://www.corriere.it/esteri/14_febbra ... f947.shtml
Cristiani ancora sotto tiro in Nigeria nell’ennesima strage che ha insanguinato il sempre più incontrollabile nord-est del Paese. Sono oltre 100 gli abitanti del villaggio di Izghe, nel nordest della Nigeria, uccisi oggi da uomini armati che si ritiene appartengano al gruppo di integralisti islamici di Boko Haram. Lo ha detto un senatore di quella regione, precisando che i morti sono 106, tra cui una donna anziana.
SOTTO TIRO - La notte scorsa ha avuto luogo un massiccio attacco degli islamisti di Boko Haram, che hanno incendiato le case e devastato l’intero villaggio di Izghe, nello stato di Borno. Sono arrivati di sera, hanno raccontato gli scampati, a bordo di camion e moto, travestiti da militari. Hanno costretto gli uomini a radunarsi in un’area del villaggio e li hanno massacrati a colpi d’arma da fuoco e con coltelli e machete, al grido di “Allah è grande”. Poi hanno setacciato le abitazioni alla ricerca di chi si era nascosto, hanno saccheggiato magazzini e depositi di generi alimentari e sono fuggiti nella boscaglia. Tra le vittime del massacro anche musulmani moderati.
(Afp)(Afp)
VIOLENZE SENZA FINE - Nessuna resistenza, nemmeno un poliziotto o un soldato nel villaggio, nonostante gli ultimi giorni siano stati scanditi da eccidi e decine di morti in tutta l’area. E nonostante la “guerra” dichiarata dal presidente cristiano Goodluck Jonathan a Boko Haram e la costituzione di milizie armate di autodifesa, formate anche da musulmani moderati, da affiancare alle forze di sicurezza. Secondo alcune fonti, il massacro è stata la reazione a una serie di bombardamenti aerei da parte delle forze nigeriane contro postazioni degli estremisti islamici non lontano da Izghe, verso il confine con il Camerun.
L’ESCALATION DEI MASSACRI - Ad arginare la “guerra santa” non è servito neppure il siluramento, a metà gennaio, di tutti i vertici militari, sostituiti dal presidente nigeriano perché incapaci di fermare la furia di Boko Haram contro la minoranza cristiana del nord-est. L’offensiva lanciata in maggio per riportare sotto controllo gli Stati di Borno, Adamawa e Yobe, tutti e tre in stato di emergenza, non dà risultati. La dinamica dell’ultimo massacro, 4 giorni fa, che aveva provocato una quarantina di morti, era stata simile. E il 27 gennaio la violenza integralista si era abbattuta su una chiesa - più di venti morti - e contro un altro villaggio, sempre nel nord-est. Ancora ieri, centinaia di abitanti della città di Bama, attaccata a più riprese, sono scappati verso Maiduguri per paura di un ennesimo raid. Ad essi si sono aggiunti oggi i fuggiaschi di Izghe, che attraversano a piedi la boscaglia rischiando un nuovo massacro.
16 febbraio 2014 | 20:40
Oltre cento studentesse sequestrate da commando islamico
Il rapimento di massa avvenuto lunedì sera a Chibok. Il sospetto che ad agire siano stati i «talebani africani» di Boko Haram. Si aggrava il bilancio dell’attentato ad Abuja
http://www.corriere.it/esteri/14_aprile ... 686e.shtml
Più di 100 ragazze sono state sequestrate dalla loro scuola nel nordest della Nigeria da islamici pesantemente armati. L’attacco è avvenuto lunedì sera secondo un funzionario del dipartimento dell’istruzione nella città di Chibok,nello stato di Borno. Abitanti della città, che hanno parlato a condizione di restare anonimi, hanno precisato che le ragazze sequestrate avrebbero dovuto sostenere questa settimana gli esami annuali per il diploma Waec, comune ai paesi africani anglofoni. Proprio in previsione di questo appuntamento nella città erano stati dispiegati dei militari, che sono stati però sopraffatti da un commando di uomini armati giunti in città a bordo di camion e moto.
L’ombra dei Boko Haram
Il gruppo islamico Boko Haram, il cui nome significa «l’educazione occidentale è un peccato» in lingua haussa, ha spesso preso di mira le istituzioni scolastiche. Nel corso di un attacco quest’anno nello stato di Borno uomini di Boko Haram avevano circondato una scuola femminile avevano fatto uscire tutte le studentesse intimando loro di tornare a casa immediatamente. Abubakar Shekau, capo di Boko Haram, è considerato un «terrorista di livello mondiale» dagli Stati Uniti e in un video aveva di recente proclamato di voler allargare il «raggio d’azione» della «guerra santa» dichiarata contro il governo centrale in nome della secessione e dell’instaurazione della sharia, la legge islamica. E spingersi quindi oltre la Nigeria nord-orientale, dove la situazione è di fatto fuori controllo e ci sono almeno 300.000 tra profughi e sfollati.
L’attentato alla stazione dei pullman: almeno 75 morti
Sempre lunedì, nella capitale Abuja, uomini di Boko Haram hanno attaccato una affollata stazione degli autobus: 75 morti e 141 feriti. Il ministro della Salute del Paese, Onyebuchi Chukwu, ha precisato che il bilancio delle vittime sembra destinato ad aumentare, man mano che i medici analizzeranno le parti di corpi recuperate e stabiliranno a quante persone appartengano. Erano le 6.45 del mattino, l’ora più affollata di gente che va al lavoro, quando il capolinea di Nyanya Motor Park, popolosa periferia della città, è stato scosso da una potente esplosione. Dunque niente spari o assalti a colpi di machete, come nei villaggi che di solito sono teatro degli attacchi. Ma un’autobomba parcheggiata nella zona, ha fatto sapere Charles Otegbade, capo dei soccorsi dell’Agenzia nazionale di gestione delle urgenze, che ha lasciato una voragine al posto della strada. Le persone morte in quest’ultimo attacco si aggiungono alle migliaia di vittime - molti i cristiani e molti anche gli islamici moderati - massacrate a partire dal 2009: 1.500 solo dall’inizio dell’anno, secondo Amnesty International.
15 aprile 2014 | 18:26
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 110&t=1322
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lamego.jpg
Nigeria, Boko Haram fa strage di cristiani
Gli integralisti islamici attaccano in una chiesa e in un mercato: quasi 100 morti. E sul Delta del Niger un commando sequestra un rimorchiatore diretto a un terminal petrolifero dell'Eni
di GIAMPAOLO CADALANU
http://www.repubblica.it/esteri/2014/01 ... e-77088908
Boko Haram è all'offensiva in Nigeria, la repressione delle forze governative non ha fermato gli integralisti del gruppo vicino ad Al Qaeda. I fondamentalisti islamici hanno lanciato due diversi attacchi domenica scorsa, il primo alla mattina, in una chiesa del villaggio di Waga Chakawa, nello stato di Adamawa, il secondo in serata, nel mercato di Kawuri, stato di Borno, nel Nord-Est della federazione.
A Waga Chakawa un commando dell'organizzazione integralista è entrato in chiesa durante la funzione, aprendo il fuoco con armi automatiche e lanciando bombe a mano sui fedeli: almeno 45 persone sono rimaste uccise. Poi i terroristi hanno dato fuoco alle case, prendendo anche diversi ostaggi. A Kawuri una cinquantina di miliziani di Boko Haram ha prima attaccato il mercato con armi pesanti, per poi disseminare la zona con bombe artigianali, destinate a straziare i soccorritori. I morti sono almeno una cinquantina, i feriti una ventina. Secondo Ari Kolomi, un testimone sentito dalla Associated Press che è riuscito a raggiungere Maiduguri, la capitale dello Stato, il villaggio di cristiani è stato raso al suolo, nessuna casa è rimasta in piedi.
L'offensiva del gruppo islamico sembra mettere in difficoltà il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, che cerca di contenere la presenza integralista negli stati del nord in cui ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza nel maggio dell'anno scorso. Jonathan ha anche ordinato un rimpasto generale ai vertici delle forze armate, sostituendo il capo di stato maggiore della Difesa e i responsabili delle diverse armi. La presidenza non ha giustificato la misura, ma l'opinione comune è che l'obiettivo sia appunto una campagna più decisa contro Boko Haram.
Intanto torna a scaldarsi anche il Delta del Niger: un commando di sette uomini armati ha sequestrato il capitano di un rimorchiatore e un tecnico che era a bordo. L'imbarcazione era partita da Port Harcourt e navigava verso il terminal di Brass River, operato dall'Eni. La compagnia italiana precisa che la nave appartiene a contractor e che nessun dipendente dell'Eni è rimasto coinvolto nel sequestro. Una rivendicazione attribuisce il rapimento al Mend, il movimento indipendentista che si riteneva ormai estinto. Nonostante il messaggio arrivi da un account di posta elettronica in passato usato dal Mend e sia firmato dal vecchio portavoce degli indipendentisti, Jomo Gbomo, le autorità nigeriane sono propense a considerare fasulla la rivendicazione, perché il gruppo dirigente dell'organizzazione ha abbandonato la lotta dopo l'amnistia del 2009 o è in stato di detenzione.
Nigeria, strage di cristiani, cento morti
Un villaggio devastato da estremisti religiosi. Una rappresaglia contro il governo
http://www.corriere.it/esteri/14_febbra ... f947.shtml
Cristiani ancora sotto tiro in Nigeria nell’ennesima strage che ha insanguinato il sempre più incontrollabile nord-est del Paese. Sono oltre 100 gli abitanti del villaggio di Izghe, nel nordest della Nigeria, uccisi oggi da uomini armati che si ritiene appartengano al gruppo di integralisti islamici di Boko Haram. Lo ha detto un senatore di quella regione, precisando che i morti sono 106, tra cui una donna anziana.
SOTTO TIRO - La notte scorsa ha avuto luogo un massiccio attacco degli islamisti di Boko Haram, che hanno incendiato le case e devastato l’intero villaggio di Izghe, nello stato di Borno. Sono arrivati di sera, hanno raccontato gli scampati, a bordo di camion e moto, travestiti da militari. Hanno costretto gli uomini a radunarsi in un’area del villaggio e li hanno massacrati a colpi d’arma da fuoco e con coltelli e machete, al grido di “Allah è grande”. Poi hanno setacciato le abitazioni alla ricerca di chi si era nascosto, hanno saccheggiato magazzini e depositi di generi alimentari e sono fuggiti nella boscaglia. Tra le vittime del massacro anche musulmani moderati.
(Afp)(Afp)
VIOLENZE SENZA FINE - Nessuna resistenza, nemmeno un poliziotto o un soldato nel villaggio, nonostante gli ultimi giorni siano stati scanditi da eccidi e decine di morti in tutta l’area. E nonostante la “guerra” dichiarata dal presidente cristiano Goodluck Jonathan a Boko Haram e la costituzione di milizie armate di autodifesa, formate anche da musulmani moderati, da affiancare alle forze di sicurezza. Secondo alcune fonti, il massacro è stata la reazione a una serie di bombardamenti aerei da parte delle forze nigeriane contro postazioni degli estremisti islamici non lontano da Izghe, verso il confine con il Camerun.
L’ESCALATION DEI MASSACRI - Ad arginare la “guerra santa” non è servito neppure il siluramento, a metà gennaio, di tutti i vertici militari, sostituiti dal presidente nigeriano perché incapaci di fermare la furia di Boko Haram contro la minoranza cristiana del nord-est. L’offensiva lanciata in maggio per riportare sotto controllo gli Stati di Borno, Adamawa e Yobe, tutti e tre in stato di emergenza, non dà risultati. La dinamica dell’ultimo massacro, 4 giorni fa, che aveva provocato una quarantina di morti, era stata simile. E il 27 gennaio la violenza integralista si era abbattuta su una chiesa - più di venti morti - e contro un altro villaggio, sempre nel nord-est. Ancora ieri, centinaia di abitanti della città di Bama, attaccata a più riprese, sono scappati verso Maiduguri per paura di un ennesimo raid. Ad essi si sono aggiunti oggi i fuggiaschi di Izghe, che attraversano a piedi la boscaglia rischiando un nuovo massacro.
16 febbraio 2014 | 20:40
Oltre cento studentesse sequestrate da commando islamico
Il rapimento di massa avvenuto lunedì sera a Chibok. Il sospetto che ad agire siano stati i «talebani africani» di Boko Haram. Si aggrava il bilancio dell’attentato ad Abuja
http://www.corriere.it/esteri/14_aprile ... 686e.shtml
Più di 100 ragazze sono state sequestrate dalla loro scuola nel nordest della Nigeria da islamici pesantemente armati. L’attacco è avvenuto lunedì sera secondo un funzionario del dipartimento dell’istruzione nella città di Chibok,nello stato di Borno. Abitanti della città, che hanno parlato a condizione di restare anonimi, hanno precisato che le ragazze sequestrate avrebbero dovuto sostenere questa settimana gli esami annuali per il diploma Waec, comune ai paesi africani anglofoni. Proprio in previsione di questo appuntamento nella città erano stati dispiegati dei militari, che sono stati però sopraffatti da un commando di uomini armati giunti in città a bordo di camion e moto.
L’ombra dei Boko Haram
Il gruppo islamico Boko Haram, il cui nome significa «l’educazione occidentale è un peccato» in lingua haussa, ha spesso preso di mira le istituzioni scolastiche. Nel corso di un attacco quest’anno nello stato di Borno uomini di Boko Haram avevano circondato una scuola femminile avevano fatto uscire tutte le studentesse intimando loro di tornare a casa immediatamente. Abubakar Shekau, capo di Boko Haram, è considerato un «terrorista di livello mondiale» dagli Stati Uniti e in un video aveva di recente proclamato di voler allargare il «raggio d’azione» della «guerra santa» dichiarata contro il governo centrale in nome della secessione e dell’instaurazione della sharia, la legge islamica. E spingersi quindi oltre la Nigeria nord-orientale, dove la situazione è di fatto fuori controllo e ci sono almeno 300.000 tra profughi e sfollati.
L’attentato alla stazione dei pullman: almeno 75 morti
Sempre lunedì, nella capitale Abuja, uomini di Boko Haram hanno attaccato una affollata stazione degli autobus: 75 morti e 141 feriti. Il ministro della Salute del Paese, Onyebuchi Chukwu, ha precisato che il bilancio delle vittime sembra destinato ad aumentare, man mano che i medici analizzeranno le parti di corpi recuperate e stabiliranno a quante persone appartengano. Erano le 6.45 del mattino, l’ora più affollata di gente che va al lavoro, quando il capolinea di Nyanya Motor Park, popolosa periferia della città, è stato scosso da una potente esplosione. Dunque niente spari o assalti a colpi di machete, come nei villaggi che di solito sono teatro degli attacchi. Ma un’autobomba parcheggiata nella zona, ha fatto sapere Charles Otegbade, capo dei soccorsi dell’Agenzia nazionale di gestione delle urgenze, che ha lasciato una voragine al posto della strada. Le persone morte in quest’ultimo attacco si aggiungono alle migliaia di vittime - molti i cristiani e molti anche gli islamici moderati - massacrate a partire dal 2009: 1.500 solo dall’inizio dell’anno, secondo Amnesty International.
15 aprile 2014 | 18:26