Ła grafia ke i dopara a Rexana:
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Rexana.jpg
Berto ha scritto:nelle scuole, nei manuali, nei testi di didattica, e nelle pubblicazioni a tiratura nazionale, verrà presumibilmente usata la GR. Nell'insegnamento, si inizierà ad insegnare la scrittura con la GR, introducendo poi gradualmente lo studente a saper declinare i “nodi grafici” nei vari fenomeni linguistici locali, e presentando infine anche le declinazioni di altre “varianti”. Ciò significa che -per esempio- in una scuola del Bassanese si insegnerà innanzitutto la GR, si spiegherà poi la lettura “bassanese” del nodo grafico, infine -in una fase più matura- si presenteranno anche le altre declinazioni che sono state sintetizzate in tale nodo. Questo sistema ha l'enorme pregio di permettere ad ogni venetofono di familiarizzare con tutte le “varianti”, e potenzialmente di conoscerle e parlarle tutte con facilità, sapendosi calare quasi istantaneamente nel “clima fonetico” di una certa zona. Se infatti un alto-padovano nella sua “variante” è portato a scrivere “sensasion”, gli sarà difficile identificare immediatamente quale delle 3 S (che per lui sono esattamente identiche) è in feltrino una TH. Con l'accorgimento dei nodi grafici -insegnati e resi “naturali” fin dall'infanzia- gli sarà insegnato fin dall'età scolare che in GR si scrive “sensazsion”, che l'alto-padovano lo legge e lo sente “sensasion”, che un feltrino lo dirà “sensathion”. In questo modo uno stesso testo può essere letto anche dalla stessa persona in tanti plurimi diversi modi quante sono le diverse declinazioni possibili dei nodi grafici; ovviamente, ognuno avrà una pronuncia che gli è più consona e naturale di altre.
Berto ha scritto:Sixara, me maravejo! Valtri de la bàsa a gavì lomè da parlar poco e da scrivar ancora manco, scoltar, xbasar la testa e laorar, altro no ghì de cogno.
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