Al Mocelin no ghe piaxe la
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http://www.serenissimogoverno.eu/index. ... Itemid=110...
8. il “COMPLESSO del SOTTOMESSO”
E' un disturbo patologico di cui il venetismo soffre da sempre, e che ne ha frenato e condizionato ogni singolo passo, portando spesso -ma non sempre, per fortuna- a scelte assurde, inspiegabili, infruttifere, e pure indifendibili.
Questo “complesso” -come ogni patologia che si rispetti- colpisce molteplici ambiti di applicazione dell'intelletto (teoretico) e dell'agire (pratico) dei veneti che fanno politica (cioè che si adoperano come meglio credono per il benessere della loro comunità, della loro “polis” appunto).
Diversamente dal “complesso di Stoccolma” (quando gli ostaggi iniziano ad amare i propri sequestratori), nel caso dei Veneti, al profondo odio ed al non riconoscimento -tacito od esplicito- dell'autorità del soverchiante italiano si accompagna un'involontaria, subdola, insana accettazione dello status di sottomissione in cui versano il Popolo Veneto, la sua Storia, la sua millenaria Cultura. Non solo: ogni pretesa italiana soprattutto sul piano culturale, viene tacitamente accettata, in quanto l'operare di molti del venetismo continua a dirigersi sempre verso nuovi lidi, senza mai consolidare, difendere quanto già conquistato, e lasciando sguarnite le più durevoli roccaforti del bagaglio identitario veneto.
Così, se lo Stato italiano crea la “Regione Veneto”, il venetismo preferisce gettare dalla finestra il termine “Veneto” -come nome del territorio- ed inventarsi un'improbabile “Venetia”, o simili.
Se la cricca partitica italiana fa abuso del Nostro Leone Marciano, sugli stemmi delle associazioni e dei partiti tende a sparire il Leone, e compaiono simboli tra i più impensabili (fino alle foglie di fico della vergogna), e s'arriva a proporre di sbarazzarsi del millenario simbolo dei Veneti, perché ormai “vecchio”.
Se gli italofoni pronunciano la Z del veneto (S sonora) come la loro Z di spaZio (Z-sorda; come nel tedesco “Zeit”), i veneti devono cambiare la loro toponomastica e la loro onomastica secolari per adeguarsi bellamente al furto con scempio grafico-fonetico compiuto dall'italiano sul veneto?
Dobbiamo rinunciare ai nostri veri cognomi?
Ai secolari nomi delle nostre città? Perché sostituirla con la X? Gli Zorzi, gli Zanin, gli Zonta saranno Xorxi, Xanin, Xonta? Non sembrano forse cognomi più tipici cinesi che veneti? Zara diventerà Xara (recente modello di automobile)?
Bolxan sarà un comune vicentino o un nuovo detersivo? (
sto toxat kì el xmisia su la lengoa co la grafia, el fa na confouxion ke on coarto a bastaria).
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Il Responsabile del Dipartimento Scolastico (del V.S.G. de Seraja)
Alessandro Mocellin
Me par ke sti toxati coà li creda ke el Veneto el sipia lomè ke Venesia e ke la storia veneta la sipia coela domè coela de Venesia e de la Repiovega Veneta.