Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

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Messaggioda Berto » dom dic 28, 2014 7:28 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » dom dic 28, 2014 7:30 pm

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 1blmad.jpg

Łi xe coaxi tuti grandi cofà dei paketi de sigarete o dei tełefonini.


Vengono chiamate anche “BROTLAIBIDOLE” nome che in tedesco significa “Idoli a forma di pagnotta” e sono piccole tavolette della lunghezza di circa otto centimetri, di forma ovale o rettangolare, stanno infatti comodamente in una mano e recano scolpiti piccoli segni molto semplici, come cerchi, linee, croci. Sono prevalentemente fatte di terracotta (solo 5 sono in pietra) e la loro diffusione va dal 2100 a.C. al 1400 a.C (età del Bronzo Antica e Media), data in cui misteriosamente iniziarono a scomparire. Le zone in cui sono state ritrovate investono l’Italia centro-nord e l’Europa centro-est.


Ste tołete xe in parte cofà de i pałotołari, contadori, na speçe de regołi/makinete pa far de conto; e na parte podaria esar cofà skede de rejistrasion contabiłe de ła produsion, dei magaxini, dei scanvi, del dar e de l’aver.


Come ca podì ociar la destribusion jeografega de łe tołete mestereghe dite “BROTLAIBIDOLE”, coinçide co coeła de ła difuxion de łi xgràfi catà in ara xloena (venetega-alto Ixonso), cioxota, alpina (Veneto, Lonbardia, Trentin-SudTirol):


http://www.tavoletteenigmatiche.it


MANTOVA - Quattromila anni fa, in piena Età del Bronzo, le popolazioni dell'Italia centro-settentrionale e quelle di una vasta area dell'Europa centro-orientale avevano un codice in comune. Era impresso su dei manufatti in terracotta o in pietra grandi più o meno come un telefono cellulare. Ne sono stati ritrovati circa 300 ma il loro significato e la loro funzione sono ancora sconosciuti, tanto da renderli noti tra gli studiosi come "tavolette enigmatiche". Per far luce su questo mistero dell'antichità è partito un progetto internazionale a guida italiana, che utilizzerà tecnologie modernissime ed anche internet.
"Assegni" o "cambiali" utilizzati nei commerci preistorici, talismani, elementi inseriti in qualche sistema di registrazione, oggetti dal significato rituale. Sono molte le ipotesi sulla funzione di queste tavolette ricoperte di segni di vario genere, come righe, cerchi, punti o croci. Quel che è certo è che erano usate come supporto non deperibile per conservare informazioni e che erano conosciute in comunità lontane e assai diverse, dedite anche all'agricoltura ed unite da frequenti contatti e scambi.

Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, ma soprattutto Italia settentrionale. Le tavolette enigmatiche, dette anche "Brotlaibidole" (in tedesco "idoli a forma di pagnotta"), sono state trovate in un'area molto ampia, ma in gran numero nella zona a sud del lago di Garda. Proprio da qui, dal Museo dell'Alto Mantovano di Cavriana (Mn), è nata l'idea di unire per la prima volta i migliori archeologi europei che le hanno studiate e di adottare un approccio interdisciplinare. "In passato ci sono state diverse pubblicazioni, ma sono mancate le occasioni di confronto", dice il direttore Adalberto Piccoli, 69 anni, che si occupa delle tavolette dal 1976. "Al progetto, che è entrato nella fase operativa da un paio di mesi, stanno collaborando anche l'istituto di Linguistica, Letteratura e Scienze della comunicazione dell'università di Verona ed il dipartimento di Optoelettronica dell'università di Brescia. Quest'ultimo farà scansioni tridimensionali dei reperti per verificare le tecniche di lavorazione ed eventuali reiterazioni dei segni".

Per svelare il significato delle misteriose "Brotlaibidole", sarà importante anche creare un catalogo che riporti tutti gli esemplari conosciuti e che sia facilmente accessibile.
Per questo alla fine di giugno è stato inaugurato il sito internet www. tavoletteenigmatiche. it, sul quale saranno inseriti tutti i dati disponibili.
Non solo: le pagine web saranno anche utilizzate per raccogliere segnalazioni. "Domenica scorsa è stata trovata una nuova tavoletta in Slovacchia - continua Adalberto Piccoli, che durante i suoi scavi ne ha recuperate sette - Il sito ci permetterà di aggiornare continuamente il catalogo.
Inoltre ci sono sicuramente dei privati che ne possiedono: c'è la possibilità di compilare una scheda di segnalazione, anche in forma anonima".

I primi punti di arrivo del progetto saranno una mostra ed un convegno internazionale, che si terranno a Cavriana nella primavera del 2010.
Sarà forse ancora presto per riuscire a comprendere a pieno questa forma di pre-scrittura, ma è probabile che per allora si sia scoperto qualcosa in più sulla funzione delle tavolette enigmatiche.
Oggetti diffusi per secoli, tra il 2100 e il 1400 a. C., e poi scomparsi nell'Età del Bronzo Recente, probabilmente non a caso: in quel periodo si intensificarono i contatti con il Mediterraneo orientale e l'incontro con il sistema di segni codificato e consolidato della civiltà micenea potrebbe aver condannato all'oblio il misterioso codice impresso sulle "Brotlaibidole".


(15 luglio 2008)

http://www.repubblica.it/2008/07/sezion ... tiche.html

***********

Mantova Ritrovate nella zona del Garda. Ipotesi a confronto online - L' enigma delle tavolette - Dalla preistoria al web
Un sito per decifrare il codice inciso nelle antiche pietre. Il direttore del Museo archeologico dell' Alto Mantovano lancia il sito
http://www.tavoletteenigmatiche.it
per risolvere il casoLa funzione *** Forse servivano per agevolare gli scambi di merci, forse erano degli essere oggetti rituali.

MANTOVA - Sono grandi, più o meno, come un telefonino cellulare. E, a quanto pare, le usavano per lo stesso motivo: comunicare. Cosa, però, non è dato saperlo. Sennò, mica le avrebbero chiamate «tavolette enigmatiche». Adesso, per cercare una soluzione al preistorico enigma, hanno deciso di far ricorso al più moderno degli strumenti: internet. Da oggi, al sito http://www.tavoletteenigmatiche.it, si potrà sapere tutto sulle tavolette del mistero. Ma, soprattutto, gli studiosi avranno un angolo di cyberspazio nel quale scambiarsi dati, ipotesi, fotografie e quant' altro per far luce sugli ermetici oggetti arrivati dall' Età del bronzo (2100-1400 avanti Cristo). L' idea è venuta ad Adalberto Piccoli, 69 anni, direttore del Museo archeologico dell' Alto Mantovano di Cavriana, che ha trovato l' appoggio convinto di università ed enti vari. «È dal 1976 che studio queste tavolette - spiega l' archeologo -. In tutta Europa saremo una quindicina di studiosiad occuparci della materia. Grazie al sito, che coinvolge esperti di nove nazioni, sarà più facile scambiarci dati e opinioni». Una delle cose che si potranno fare via internet, ad esempio, sarà confrontare scansioni elettroniche dei misteriosi segni sulle tavolette, per capire se siano stati impressi con gli stessi punzoni, ricostruendo così il «tragitto» degli oggetti misteriosi.

Cosa, che peraltro, nel museo mantovano si è già cominciato a fare: nella teca che custodisce le preziose tavolette, tanti spilli colorati su una cartina indicano le zone d' Italia (in gran parte nella zona a sud del lago di Garda, tra Mantovano, Bresciano e Veronese) in cui sono state ritrovate. «In tutto sono state ritrovate circa trecento tavolette - spiegano al museo - in gran parte nell' area benacense, ma anche attorno a Firenze e nell' Europa danubiano-carpatica».
Quelle righe e quei cerchi impressi in pietre e terrecotte, devono essere un codice di comunicazione o di interazione fra culture diverse.

Ma a che scopo? «A mio parere - spiega Piccoli - forse servivano per facilitare lo scambio di merci.

Ma, mentre per le tavolette assire è facile intuire che una spiga stilizzata indicava il grano, decifrare questi simboli è molto più complicato».

Le tavolette potrebbero essere una sorta di fattura, o una specie di assegno o cambiale.

Non mancano però ipotesi alternative: chi parla di un sistema di registrazione, tipo «anagrafe» ante-litteram. Chi di oggetti rituali, come suggerirebbe il nome tedesco con cui furono all' inizio designate: Brotlaibidole, «Idoli a forma di pagnotta».

La soluzione, forse, arriverà nel convegno internazionale che si terrà, proprio a Cavriana, nella primavera del 2010.
Nel frattempo, tavolettologi di tutto il mondo, cliccate.
Luca Angelini La scheda *** Le tavolette enigmatiche sono reperti in pietra o terracotta dell' Età del bronzo, con misteriosi simboli incisi

Angelini Luca


Altro ancora..............qui

http://www.tavoletteenigmatiche.it

http://it.wikipedia.org/wiki/Brotlaibidole
Le Tavolette enigmatiche o Brotlaibidole (in tedesco, "idoli a forma di pagnotta") sono tavolette di pietra o di terracotta risalenti all'età del bronzo, in particolare al periodo compreso tra Bronzo Antico evoluto e Bronzo Medio avanzato (2100 a.C. - 1400 a.C.).

Sono stati fin ora rinvenuti circa 300 esemplari di Brotlaibidole in diverse località dell'Europa centro-orientale e centro-meridionale, in particolare nella zona a sud del lago di Garda. Nessuna tavoletta è uguale all´altra, sebbene siano presenti dei tratti ricorrenti. Le tavolette sono ricoperte da incisioni raffiguranti successioni di figure geometriche, quali cerchi, righe, punti, croci.

La funzione delle tavolette non è chiara e il significato delle incisioni non è stato ancora decifrato. Molti sono gli studiosi che sono attualmente impegnati nel decifrare l´enigma delle tavolette. A prima vista potrebbero richiamare degli antichi santini, tuttavia non sembra che i segni possano essere interpretabili come una forma primordiale di alfabeto. Essendo inoltre segni tracciati in maniera indelebile non sembra semplice interpretare le tavolette come una sorta di appunti di censimenti di mercanzie, anche se questa è un'ipotesi che gli viene spesso attribuita. Ipotesi maggiormente accredita associa alle tavolette il significato di antica moneta in un'epoca in cui vigeva prevalentemente il baratto. Si sostiene, infatti, che potevano essere dei "crediti" che riportavano ciò che il debitore doveva ancora dare laddove in quel momento non aveva ancora nulla da barattare. In generale, però, le ipotesi che sono state avanzate sono molto varie e numerose.
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Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » dom dic 28, 2014 7:31 pm

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Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » dom dic 28, 2014 7:35 pm

Se pol ben pensar ke sti paneti no ƚi sipia altro ke boƚetine o reçevude/atestasion de pagamenti/versamenti de tase, tribui a n’aotoretà çentral o de consegna de prodoti a n’amàso piovego çentraƚexà.

Ƚi ani ƚi xe coeƚi de ƚa Coultura de Onetiçe e de Polada

Coultura de Onetiçe
http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_di_Unetice

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... netice.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tice-2.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tice-3.jpg


Coultura de Poƚada

http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_di_Polada
La cultura di Polada (2200-1600 a.C. circa) è il nome con cui ci si riferisce ad una cultura dell'età del bronzo antica, diffusa in gran parte dell'Italia settentrionale (Lombardia, Trentino e Veneto).
Il nome deriva dalla località di Polada, nel territorio del comune di Lonato del Garda, dove negli anni tra il 1870 e il 1875 si ebbero i primi ritrovamenti attribuiti a questa cultura in seguito a lavori di bonifica in una torbiera.
Altre stazioni importanti si ritrovano nell'area tra Mantova e il Lago di Garda e il lago di Pusiano.

Paƚifate e paƚafitari (castełari e teramarigołi)
viewtopic.php?f=43&t=1290

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... afitte.jpg
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Re: Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » lun dic 29, 2014 5:08 pm

La coultura dei tumoli
http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_dei_tumuli

La cultura dei tumuli (in tedesco:Hügelgräberkultur) fu caratterizzata dalla pratica della sepoltura per inumazione del corpo dei defunti. Si sviluppò nell'Europa Centrale durante la media età del bronzo (dal 1600 a.C. ca. al 1200 a.C.).
Fece seguito alla cultura di Unetice, occupandone il territorio oltre la Baviera e il Württemberg, estendendosi così dal Reno fini ai Carpazi occidentali, e dalle Alpi al Mar Baltico.
La cultura dei tumuli fu seguita dalla cultura dei campi di urne nella tardo bronzo antico, che segnò il passaggio alla pratica della cremazione dei defunti.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tumolo.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... kurgan.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... truske.jpg

??? Tumoli veneti
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Mote-c.jpg
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Re: Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » lun feb 23, 2015 8:55 pm

Le tołete, proposta de sciapamento

http://dspace.unive.it/bitstream/handle ... sequence=2

Scienze dell’Antichità - Tesi di Laurea
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Re: Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » gio mar 10, 2016 11:15 am

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Re: Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » mar giu 06, 2017 8:39 pm

???

Amułeti o tałixmani


Amuleti
https://it.wikipedia.org/wiki/Amuleto
Per amuleto si intende un qualunque oggetto utilizzato per superstizione, credendolo un "difensore" da mali o pericoli o per propiziarsi la fortuna.
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Re: Ƚì paneti de teracota o de pria diti BROTLAIBIDOLE

Messaggioda Berto » mar giu 06, 2017 8:40 pm

???

Riçevute de versamenti o de prestiti o de tàse?
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