Łengoa istroveneta

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Messaggioda Berto » gio giu 05, 2014 8:30 pm

FESTIVAL DE L'ISTROVENETO

http://www.istroveneto.com

Anca sti ki łi ciàma diałeto ła łengoa veneta variansa istriana

Eco, no podeva mancar anche i concorsi per tuti i creativi in dialeto istroveneto!

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /11/ti.jpg

Il Festival è promosso dell'Unione Italiana(ke oror!), in collaborazione, con il sostegno e con il patrocinio della Città di Buie, dell'Assessorato alla Cultura della Regione Istriana, dell'Università popolare di Trieste e della Regione Veneto.
Vista l'importanza della manifestazione e il suo alto valore culturale, la stessa ha ottenuto il Patrocinio della Regione Veneto.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 1/ti-2.jpg

Lo scopo della manifestazione è quello di tutelare e promuovere il dialetto l'istroveneto che, nonostante sia una „lingua viva“ in quanto attivamente parlata, subisce in seguito ai naturali mutamenti socio-economici, un lento ma inesorabile impovetrimento lessicale, in particolar modo nella sfera legata degli antichi mestieri e della vita agreste.

L’iniziativa si avvale di un contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, ai sensi della Legge 21 marzo 2001, N° 73, e successive estensioni e modificazioni, in applicazione delle Convenzioni stipulate tra il MAE, l'Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste e con il supporto finanziario del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Łengoa istroveneta

Messaggioda Berto » gio giu 05, 2014 8:30 pm

Istria

viewforum.php?f=152

Łengoa istriota
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_istriota
La lingua istriota (istrioto) è una lingua romanza autoctona dell'Istria meridionale (codice ISO 639-3 IST), distinta dal dialetto istroveneto (Istriano o Veneto d'Istria). Viene parlata (ormai quasi esclusivamente come seconda lingua o come lingua familiare) da 1.000-2.000 persone nell'Istria meridionale, e da ancora poche migliaia di profughi ed esuli istriani dispersi in Italia (tra cui si segnalano per un discreto grado di compattezza e di conservazione la comunità di Trieste e le comunità di Fertilia e Maristella, presso Alghero in Sardegna) e nel mondo.
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Re: Łengoa istroveneta

Messaggioda Berto » gio giu 05, 2014 8:30 pm

http://www.forumforpages.com/facebook/e ... 59803736/0

Come dimenticare il nostro dialeto veneto, trasmesso dai nostri avi da secoli e fa parte delle nostre radici e che, per noi esuli istriani, fiumani e dalmati, è sempre stato il nostro italiano! ??? Ke oror!

I nostri "veci" conoscevano solo quello e l'hanno parlato da sempre e per noi, figli di esuli, parlarlo e ascoltarlo, è come una soave musica, un ritorno al nostro passato e al passato dei nostri avi.

D'altronde tutte le nostre canzoni (vedi argomento in area discussione: ISTRIA -LE NOSTRE CANZONI..quanta nostalgia..) sono tutte in dialetto e ci piace cantarle e ascoltarle con tanta nostalgia e hanno girato il mondo intero, credo che tutti le conoscano e le capiscano, e sono cantate in tutto il mondo, anche da chi, con il nostro dialetto non ha nulla a che vedere Il nostro dialetto veneto è da salvare..NON DIMENTICHIAMOLO..

(Tratto da internet)

LA SCIARPA
Penso a 'sto dialeto
che xe come una sciarpa morbida
el xe propio come un sciale
e più che t'inveci
più ti te lo tien streto
per scaldarle i ossi e l'anima.
Penso a ' sto dialeto
che xe come la pele tacada al corpo
qualcosa che respira con ti
e con ti more.

Raffaele Cecconi - (D come dalmata Del Bianco Editore 1998)


Un dialetto da salvare
« Con questo suo lavoro -" D ...come Dalmata" - Raffaele Cecconi offre un forte e interessante recupero del dialetto zaratino, quel dialetto che per le note vicende storiche è probabilmente destinato a scomparire ma che il Cecconi, proprio per questi motivi, cerca ostinatamente di salvare con ottimi risultati.
Anch'io sono uno zaratino come luì, e come lui parlo uno zaratino corrotto, una koinè veneta in cui gli eventi postbellici e i contìnui
contatti con altre realtà dialettali sia nel Veneto in senso ampio sia nella Venezia Giulia hanno imbastardito il sostrato originario. Ed anche per questa comune sorte acquisto in qualche modo il diritto di aggiungermi come 137° agli altri 136 scrittori, critici, artisti che hanno espresso un loro autorevole giudizio sull'una o sull'altra o su tutte insieme le opere del Cecconi ».
« Molti fenomeni portano all'appiattimento dei dialetti, di tutti i dialetti, ma con una progressione che appare lenta, poco preoccupante
là dove la popolazione locale appare compatta, dove la mobilità è temporanea o periadica, dove l'infiltrazione di elementi etnici estranei è scarsa o pressoché nulla. Immaginiamo invece quanto diventi precipitosa, o addirittura catastrofica, in una città come Zara dove la comunità dei parlanti (di quanti parlavano cioè un dialetto ben definito nella sua natura e nelle sue caratteristiche)
si è improvvisamente frantumata, con una diaspora di cui si trovano nella storia pochi esempi simili.
In tale dolorosa vicenda molti, troppi di noi sono rimasti coinvolti, e ne offre una testimonianza Raffaele Cecconi con questo suo libro a
cui do il benvenuto.
È un libro fatto da uno zaratino per zaratini, ma anche per tutti coloro che desiderano capire.
Esso ci riporta a un pas¬sato che rinnova il ricordo bruciante di questa diaspora.
È un libro che si colloca nell'alveo di una cultura legata indissolubilmente a Venezia.
Perché Cecconi non solo da poeta, ma da uomo, ha perfettameme ragione.
Il dialetto è davvero una sciarpa morbida, e molto di più: « Qualcosa che respira con ti e con ti more ».

Dalla presentazione de! Prof. Aldo Duro Direttore presso l'Istituto Enciclopedia Treccani del Nuovo Dizionario della Lingua Italiana

Aldo Duro, nato in Dalmazia, a Zara, abbandonò la città natale a seguito dell'annessione da parte della Jugoslavia. Si laureò alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1939 per poi perfezionare la sua preparazione con Luigi Russo, Michele Barbi e Bruno Migliorini, a lungo presidente dell'Accademia della Crusca.
Fu curatore del Grande Vocabolario Treccani nonché direttore dell'Osservatorio della Lingua italiana presso l'Istituto della Enciclopedia italiana.
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Re: Łengoa istroveneta

Messaggioda Berto » dom giu 15, 2014 7:24 pm

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Re: Łengoa istroveneta

Messaggioda Berto » mar dic 30, 2014 10:49 pm

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Re: Łengoa istroveneta

Messaggioda Berto » ven mag 29, 2015 7:36 pm

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