Se il coronavirus si diffonderà al sud della penisola italica ne vedremo delle belle, con la sanità che c'è da quelle parti, con il grado di inciviltà e di scarso senso civico che vi regna probabilmente il virus farà strage, così avranno poco da insultare e deridere le genti del nord della penisola con la loro buona sanità e il loro più altro grado di civiltà e di civismo che sono state toccate prima dal virus importato dai numerosi cinesi e non cinesi che vanno e vengono in e dalla Cina, proprio perché al nord vi è una maggiore attività economica connessa alla globalizzazione e alla Cina che è la fonte primaria dell'epidemia e del contagio.
Arnaldo Caruso: “Questi divieti non bastano. Subito lo stop anche al Sud”
La Stampa
3 marzo 2020
https://www.lastampa.it/cronaca/2020/03 ... J3ZVlQdjzg
MILANO. «Due settimane di divieti non bastano, serve almeno tutto marzo e non solo al Nord». Arnaldo Caruso, professore ordinario all’Università di Brescia e presidente della Società italiana di virologia, invita la politica al coraggio, «perché la Cina insegna a non abbassare la guardia altrimenti i contagi aumentano».
Si aspetta una crescita esponenziale dei casi?
«Il confronto con l’andamento cinese è chiaro: siamo solo all’inizio della curva delle infezioni. Spero che una pausa arrivi presto, ma è questione di mesi non di settimane».
Le misure prese sono giuste?
«Sì, ma vanno prolungate e allargate ad altre regioni, anche al sud, altrimenti sarà un disastro. Il coronavirus porta il 20 per cento dei contagiati in ospedale e il 10 per cento in terapia intensiva. Se non si frena l’epidemia non ci saranno posti letto sufficienti».
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Uno scenario probabile se il coronavirus durerà a lungo?
«Temo succederà di sicuro. La sfida senza precedenti è quanto sia in grado di reggere il Sistema sanitario nazionale».
Addirittura?
«Questa è la prima vera epidemia respiratoria documentabile. Dell’influenza conosciamo cure e vaccini, ne siamo in parte immuni, mentre il coronavirus è nuovo e potenzialmente infetta tutti, è molto contagioso e cento volte più letale».
Potrebbe salvarci l’arrivo della primavera?
«La speranza è che trattandosi di un virus respiratorio si attenui col caldo, dunque più che di primavera bisognerebbe aspettare l’estate».
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Tutti i casi che si stanno verificando dipendono dal focolaio lombardo e da quello veneto?
«I primi focolai hanno creato dei focolai secondari in Liguria, nelle Marche, in Toscana, in Calabria, in Sardegna. Vanno bloccati subito prima che si moltiplichino».
La sanità al Sud reggerebbe come in Lombardia?
«Sarebbe peggio, perché molte regioni non hanno unità di malattie infettive. Se al Nord siamo in difficoltà, si immagini in Calabria e in Sicilia».
Senza l’errore iniziale della chiusura dei voli ci troveremmo nella stessa situazione?
«Penso di sì, un virus che si trasmette tramite le goccioline non si trattiene con i voli e i controlli negli aeroporti. L’unica è limitare la socialità. E le dico di più: la mascherina non è inutile, soprattutto per i malati e i medici, ma anche per chi va in luoghi affollati».
Ieri l’Oms ha detto che non è ancora una pandemia.
«Questione di tempo, lo sta diventando. Pandemia è quando ci sono tanti focolai in più Paesi. Il coronavirus potrebbe anche attenuarsi in estate e tornare l’anno prossimo o quello dopo».
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Stanno cominciando a ammalarsi anche gli animali?
«Sarei prudente, penso siano bufale».
Negli Stati Uniti è morto un uomo di 50 anni, non è giovane rispetto alla media?
«Non c’è un’età, molto dipende dalla forza dell’organismo. Un’immunodepressione o altre patologie possono aiutare il virus a uccidere».
E il vaccino come procede?
«Non ci sarà prima di due anni e come per l’influenza potrebbe funzionare solo in parte. Meglio puntare sui farmaci antivirali, magari da perfezionare per l’occasione».
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Come trovare un equilibrio tra l’emergenza sanitaria e quella economica?
«E’ difficile, ma da medico devo occuparmi della prima. Gli economisti pensino al resto. L’epidemia però va frenata o sarà più incisiva di qualsiasi crisi economica».
Oltre ai politici hanno litigato anche gli scienziati. Come mai ci sono visioni diverse?
«L’anti-allarmismo porta a dire che è quasi un’influenza o che le mascherine non servono, d’altra parte per i catastrofisti ci saranno milioni di infettati con morti conseguenti. La verità sta in mezzo, ma bisogna dirla: è un problema grave, che si può superare in qualche mese con misure severe e la collaborazione di tutti».
Questa crisi dei reparti, per cui in Lombardia serve l’aiuto degli ospedali privati convenzionati, era prevedibile ed è dovuta anche ai tagli?
«Prevedibile temo di no, dovuta ai tagli sì, anche se un’epidemia così metterebbe in crisi qualsiasi sistema sanitario. Sconfitto l’aids e ridotte le epatiti c’è stato uno smantellamento dei posti letto per le malattie infettive. Inoltre le unità territoriali sono state centralizzate in pochi ospedali e i reparti di rianimazione, già tradizionalmente piccoli, sono diminuiti».
Pensi di saperti lavare bene le mani? Dopo questo video cambierai idea
Coronavirus, il poliziotto di Pomezia contagiato al concerto dei Jonas Brothers: migliaia di giovani da trovare
Claudia Guasco
Mercoledì 4 Marzo 2020
https://www.ilmessaggero.it/italia/coro ... bg7jZU8b5Y
Tra i tanti focolai dell'epidemia c'è anche un palazzetto dello sport alle porte di Milano. Una sera di metà febbraio, al Forum, suonavano i Jonas Brothers e al concerto-evento organizzato da Live Nation c'erano migliaia di persone, soprattutto giovanissimi, che sarà ora molto difficile ricontattare. L'indagine epidemiologica effettuata sui casi di Pomezia, ovvero il poliziotto e la sua famiglia risultati positivi, «evidenzia un link epidemiologico con l'evento del 14 febbraio al Forum di Assago», annuncia l'assessorato alla Salute della Regione Lazio.
PROTOCOLLO
«La sequenza temporale dell'esordio dei sintomi e l'analisi sierologica depongono per contatto non autoctono ma derivante dalla Lombardia», precisa la Regione. La figlia del poliziotto risultato positivo avrebbe assistito il 14 febbraio scorso al concerto al Forum: la ragazza studia Informatica alla Sapienza, dove le lezioni sono state sospese «Il contact racing nel quale vengono riportati nel dettaglio contatti, trasporti e soggiorni è stato immediatamente messo a disposizione del Ministero della Salute, come da protocollo», sottolineano dall'assessorato. Al Forum di Assago si svolgono le partite di basket e hockey, ma anche concerti. E a San Valentino hanno suonato i Jonas Brothers, una band americana di grande successo nominata ai Grammy Awards e con vendite di platino. Il concerto fa parte dell'Happiness begins tour 2019, che prevede come unica data in Italia proprio il Mediolanum Forum. I giovani che hanno affollato la serata, quindi, provenivano da tutta Italia. Dopo la notizia di una «connessione» tra il caso di positività al coronavirus verificatosi a Pomezia e il concerto, nel palazzetto c'è sconcerto. La struttura, comunque, era già stata «sottoposta a una sanificazione» e ora ha deciso una «riprogrammazione di tutti gli eventi», che comprende uno stop a partire da oggi. «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale su questa ipotetica connessione con il concerto avvenuto il 14 febbraio - spiegano i gestori - Di nostra iniziativa abbiamo provveduto a sanificare l'impianto con una pulizia straordinaria che è già stata effettuata».
«SIAMO PERPLESSI»
Al Forum ieri sera si è disputato l'incontro Olimpia-Real Madrid di basket, a porte chiuse. «Poi ci sarà un blocco - proseguono dal Forum - in attesa di una riprogrammazione di tutti gli eventi». Alla domanda sul collegamento tra la partecipazione al concerto e l'infezione, i gestori manifestano la loro perplessità: «Abbiamo letto le notizie in rete, ma onestamente immaginiamo che questa ragazza si sia spostata con mezzi pubblici, insieme ad amici, magari ha anche soggiornato da qualche parte. Non capiamo come si possa puntare il dito esclusivamente verso lo stadio». Intanto il concerto di Maluma programmato per sabato prossimo sarà rinviato al 31 marzo, i biglietti restano validi.
Coronavirus Palermo, scuole sporche e senza sanificazione e i bagni senza sapone per le mani
di Ignazio Marchese
03/03/2020
https://www.blogsicilia.it/palermo/coro ... eox2J8lYTs
I presidi: "Abbiamo fatto tutto quanto era previsto"
Scuole sporche e non sanificate. Bagni senza sapone per lavare le mani. Il ritorno a scuola per centinaia studenti è stata una beffa. La denuncia è di numerose mamme.
“Volevamo segnalarvi – scrivono le mamme – che dopo tanto clamore nel chiudere le scuole “per pulirle”, per disinfettare, per prevenire “senza paura” (visto che basta “lavarsi le mani”), per la sicurezza dei nostri ragazzi, oggi la Scuola Media Vittorio Emanuele III Di Via Terranova ha aperto i battenti alle 10 per garantire la disinfezione dei locali, ma senza sapone nei bagni.
“La sanificazione della scuola è stata fatta a spese dell’istituto dopo avere cercato diverse aziende per pulire i plessi – dice la dirigente scolastica Tiziana Dino – Abbiamo aperto alle 10 per consentire una più accurata pulizia e verifica della scuola. Per quanto riguarda la mancanza di sapone questa è una notizia non vera. Il detergente per le mani è in dotazione ai collaboratori scolastici che lo danno agli alunni che fanno richiesta. Non lo lasciamo nei bagni perché i ragazzini potrebbero farlo cadere sul pavimento che potrebbe diventare scivoloso”.
Lo stesso al Liceo Classico Vittorio Emanuele II, succursale Giusino, che ha aperto con un solo bagno funzionante su tre piani ed anche questo senza sapone”.
“Abbiamo fatto la sanificazione in tutti i locali, Sia alla centrale che alla succursale. I bagni sono tutti aperti e funzionanti al Giusino – dice il preside Massimo Leonardo del Vittorio Emanuele II – Nei bagni c’è anche il sapone. Quindi smentisco quello che dicono le mamme”.
Nella succursale del liceo Garibaldi in via Arimondi sembra che non sia stata effettuta neppure la pulizia oltre che nei bagni non c’era traccia di sapone.
“L’unica cosa certa – aggiungono le mamme -è che lavarsi le mani previene il contagio ed al rientro a scuola i nostri figli non hanno potuto farlo per ben 6 ore. Se è così che i nostri figli possono andare tranquillamente a scuola, non c’era bisogno della presa in giro della chiusura straordinaria”.
“Abbiamo fatto la sanificazione di tutti i locali ed è stato tutto pulito come previsto dalle direttive previste per l’emergenza – dice la vicepreside Giusi Ferraro – Il detergente è presente in bagno e a disposizione degli alunni. La scuola anche la succursale di via Arimondi è stata in questi giorni pulita e sanificata. Smentiamo la notizia diffusa dalle mamme”.
I nostri lettori ci comunicano che in altre scuole non è avvenuta la pulizia straordinaria. “Volevo comunicare che anche presso l’istituto Bagnera e plesso Castronovo di Bagheria nessuna sanificazione e disinfestazione avvenuta”.
Nei gruppi whatsapp dei genitori sta esplodendo la polemica per una chiusura straordinaria che ha il sapore della beffa.
Dopo la sospensione delle attività educative e didattiche decretata dall’ordinanza n. 2 del Presidente della Regione siciliana, si registra nelle scuole cittadine una regolare frequenza delle alunne e degli alunni e una serena ripresa delle attività. Solo in taluni nidi e scuole dell’infanzia comunali e statali si registra un lieve calo di frequenza che, tuttavia, sembrerebbe in linea con le medie del periodo.
I dati sono stati raccolti dalla segreteria dell’Assessora Giovanna Marano che, su incarico del Sindaco, sta monitorando la frequenza e le attività educative e scolastiche in città.
“Tutte le scuole, con grande professionalità e attenzione alla salute di studenti e operatori, hanno applicato, direttamente o tramite la Reset o altre aziende, le norme precauzionali indicate dalla Regione e dal Comune – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – e la serena ripresa dell’attività didattica è fondamentale per garantire una più complessiva ripresa di tutte le attività a Palermo.
Ovviamente il Comune, in stretto e continuo raccordo con le autorità sanitarie ed istituzionali competenti, mantiene alto il livello di attenzione e monitoraggio.
Un ringraziamento va ovviamente anche alla Reset e ai suoi operatori, che in questi giorni hanno ancora una volta dimostrato grande sensibilità e dedizione confermando l’azienda come uno strumento a servizio della città.”
L’Assessora Giovanna Marano ha ringraziato “tutti i dirigenti ed il personale delle scuole per l’egregio lavoro fatto, che è segno di grande cura rivolta alla nostra comunità.”