I veneti del Veneto xełi on popoło e na megnoransa nasional?

I veneti del Veneto xełi on popoło e na megnoransa nasional

Messaggioda Berto » mer apr 25, 2018 8:01 am

La scontata bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge regionale che qualificava il popolo veneto «minoranza nazionale» è l'ennesima conferma che nessun percorso "costituzionale" italiano al momento possa essere ipotizzato per ottenere l'indipendenza del Veneto. Le uniche vie sono "superare" i limiti strutturali dello stato italiano grazie agli strumenti oggi disponibili con il progresso economico globale e l'innovazione tecnologica.
Gianluca Busato

Questa è l'ennesima conferma della correttezza e della lungimiranza strategica del progetto per l'indipendenza del Veneto di Plebiscito.eu.
https://www.facebook.com/mario.sandrin/ ... &ref=notif

Alberto Pento
Quello che afferma Busato è una assurdità, una insensatezza: "Le uniche vie sono "superare" i limiti strutturali dello stato italiano grazie agli strumenti oggi disponibili con il progresso economico globale e l'innovazione tecnologica.


Alberto Pento
Ho smesso da un bel pezzo di perdere tempo ad ascoltare quello che dice Busato.

Mario Sandrin
Alberto, io no invece.....
mentre tu quale percorso stai compiendo?

Alberto Pento
Io innanzi tutto vivo, cerco di vivere meglio che posso, perché questa è l'unica vita che mi è data e che ho a disposizione; e non aspetto certo di vivere quando il Veneto sarà indipendente (se mai lo sarà) o dopo morto nell'altra vita celeste (che per me non esiste).
In questo vivere, al meglio possibile nella realtà con tutte le sue imperfezioni, cerco di migliorare la mia umanità e di approfondire la coscienza delle cose, della storia degli uomini tra cui quella della mia gente, ... ; consapevole del fatto che sono solo un semplice, normale essere umano come tanti e come tutti e che non sono né Dio, né un suo vicario, né un uomo della provvidenza, né un illuminato, un essere superiore, un salvatore del mondo.
Cerco di mettere a frutto quel poco che ho imparato sbagliando, dando anche qualche buon consiglio ai giovani che naturalmente dovranno fare le loro esperienze e i loro sbagli.
Sicuramente non potrò ripetere gli errori già fatti e pertanto quando incontro qualcuno che si presenta e propone come un salvatore del mondo, un illuminato, colui che possiede la chiave per portare i veneti all'indipendenza, non potrò che criticarlo e commiserarlo per la sua stupida presunzione e demenziale arroganza.
Bisogna fare i conti con la realtà delle cose, dei veneti, dell'Italia e del Mondo con umiltà senza spargere e vendere illusioni e delusioni, menzogne come verità, idiozie come soluzioni fenomenali e miracolose.
Uno può avere delle idee e proporle ai suoi "fratelli" alla sua gente, però lo deve fare con umiltà, spiegando e accettando tutte le critiche poiché in questo mondo si verifica la bontà o meno dell'idea, se buona si migliora e se cattiva si risparmia di perdere tempo, di sprecare risorse e di farsi del male.
Tutte le idee debbono essere comprensibili, coerenti, logiche, sensate per tutti e non vanno mai assunte per fede.
Io cerco di essere, semplicemente un uomo di buona volontà che ha rispetto per sé e per gli altri e rifuggo da tutti coloro che non hanno questo rispetto.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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I veneti del Veneto xełi on popoło e na megnoransa nasional

Messaggioda Berto » lun apr 30, 2018 7:33 pm

La corte costituzionale italiana e il POPOLO VENETO
Ettore Beggiato

https://www.facebook.com/mario.sandrin/ ... 2130205777

“...cosa diranno a Roma di quanto scrisse il grande Indro Montanelli che rispondendo a una mia lettera affermò che la Repubblica Veneta fu “una civiltà non italiana (quale la Serenissima mai fu né mai si sentì), ma europea e cristiana” (Corriere della Sera 24/9/1996) ? E quale sarà la reazione degli “ermellini” della corte costituzionale quando si troveranno di fronte ai capolavori del grande pittore rinascimentale Carlo Crivelli, praticamente sconosciuto in Patria (veneta) ma al quale sono state riservate due sale in uno dei più grandi musei del mondo, la National Gallery di Londra, che si firmava “Carlo Crivelli Veneto?..”

“Lo stato italiano, nelle varie sedi (governo, corte costituzionale, tribunali vari), cerca DISPERATAMENTE di non riconoscere il POPOLO VENETO, tenta di negare al POPOLO VENETO il diritto di sentirsi tale: emblematica la recente sentenza della Consulta e relativa bocciatura della legge regionale n. 28/2016 “Applicazione della convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali”. Non abbiamo bisogno di tali riconoscimenti, l’esistenza del popolo veneto è un dato di fatto, e non sarà certo una sentenza, un pronunciamento, un ricorso o qualche altra diavoleria da “legulei” a mettere un dubbio ciò che viene sancito dalla storia. Anche lo studioso più sprovveduto dovrebbe sapere che la nostra Terra prende il nome dell’antichissimo popolo dei Veneti, popolo del quale abbiamo tracce almeno dal 1.200 avanti Cristo. Il prof. Sabatino Moscati, già presidente dell’Accademia dei Lincei scrisse ancora nel 1985: “"Se c'è una regione d'Italia antica nella quale sia evidente la coincidenza di un popolo, di cultura e di territorio, questa è il Veneto. ....tutto coincide: il popolo dei Veneti, la cultura che da loro prende il nome, il territorio che è sostanzialmente lo stesso ancor oggi".

E nello statuto della nostra Regione sta scritto, ancora nella prima stesura degli anni settanta, all’articolo due: “L’autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alle caratteristiche e alle tradizioni della sua storia” e tale concetto è stato ribadito all’unanimità dal Consiglio Regionale nel nuovo statuto approvato nella primavera del 2012. E come non citare il prestigioso intellettuale e giornalista veneto, Goffredo Parise che nella terza pagina del Corriere della Sera il 7/2/1982 scrisse un memorabile pezzo nel quale si leggeva: “Il Veneto è la mia Patria. Do alla parola patria lo stesso significato che si dava durante la prima guerra mondiale all'Italia: ma l'Italia non è la mia Patria e sono profondamente convinto che la parola e il sentimento di Patria è rappresentato fisicamente dalla terra, dalla regione dove uno è nato. Sebbene esista una Repubblica Italiana questa espressione astratta non è la mia Patria e non lo è per nessuno degli italiani che sono invece veneti, toscani, liguri e via dicendo.."

E cosa diranno a Roma di quanto scrisse il grande Indro Montanelli che rispondendo a una mia lettera affermò che la Repubblica Veneta fu “una civiltà non italiana (quale la Serenissima mai fu né mai si sentì), ma europea e cristiana” (Corriere della Sera 24/9/1996) ? E quale sarà la reazione degli “ermellini” della corte costituzionale quando si troveranno di fronte ai capolavori del grande pittore rinascimentale Carlo Crivelli, praticamente sconosciuto in Patria (veneta) ma al quale sono state riservate due sale in uno dei più grandi musei del mondo, la National Gallery di Londra, che si firmava “Carlo Crivelli Veneto” ? Ci sarà un processo postumo e le sue tele andranno al rogo ? Il 25 aprile ho partecipato alla manifestazione in onore di San Marco nella piazza San Marco a Venezia con tanta gente, con tante famiglie che liberamente, pacificamente, con gioia facevano festa e sventolavano le bandiere venete; in tutta la nostra Terra sono esposte migliaia e migliaia di bandiere di San Marco, nelle nostre scuole incominciano i corsi di lingua veneta, cresce in maniera esponenziale il processo di riappropriazione della nostra identità veneta: è un processo inarrestabile, Roma e l’Italia tutta non possono pensare di fermarlo con qualche sentenza che ha sempre più il sapore di “grida manzoniana”.



Alberto Pento
Quello che fa la storia è comunque la volontà della maggioranza dei veneti che si sente più italiana che veneta, più popolo italiano che popolo veneto. Un popolo che Venezia non ha mai promosso e che all'ultimo non ha difeso. Beggiato dovrebbe evolversi e farebbe più del bene ai veneti se incominciasse a verificare le colpe e le responsabilità dei veneti in generale e dei veneziani in particolare sulla loro storia e sulla loro condizione attuale, invece di attribuire le colpe e le responsabilità soltanto ad altri.

Mario Sandrin
A mio avviso devi evolvere tu, sei ancora allo stadio di italopiteco.

Roberto Maritan
Ma dove vivito?




Italo Cecchetto
Non Serve A Piangere D’Avanti Al Colonizzatore. X La Nostra Origine,
Coltura,Storia! IL Vincitore Ha’ Sempre
Ragione!!! Prima Ciaa’. Mangiato L’Anima ...Altro...



Alberto Pento
Nel 1797 Venezia e i veneziani non hanno combattuto per difendere il Veneto (i domini di terra della Serenissima, i veneti e la stessa Venezia) dall'invasione e dalla conquista di Napoleone, tanto meno hanno mai combattuto contro l'Italia, per non esservi annessi o per liberarsi. Difficilmente la volontà di una minoranza venetista o "veneta" che non ha ancora acquisito-maturato una vera e piena coscienza socio-storico-politica, possa avere ragione di una maggioranza italianista o "veneto italiana".

Mario Sandrin
Alberto, difficile è scrollarsi di dosso le zecche .....il Popolo Veneto indipendentemente dalla sua Millenaria Storia sta prendendo coscienza dello status di Colonia e sta per reagire .... A mio avviso c’è una minoranza italianista ben organizzata, mafiosa, di importazione e scroccona, che occupa tutti i posti pubblici e che figlia come conigli da anni in Veneto.
Presto il gigante Veneto, si sveglierà dal sonno narcotico indotto e gli italiani dovranno trovarsi un lavoro vero per vivere.
Poi a concludere, se fai un referendum sulla indipendenza in Veneto si affermerebbe a maggioranza assoluta; noi ne abbiamo le prove , ed è ciò che è successo nel Plebiscito del 2014.


Andrea Gatto
Mario Sandrin in un mio personale e piccolo “referen-sondaggio “ l’89,2% dei consultati dice si al l’indipendenza

Mario Sandrin
Andrea Gatto ma certo è nelle cose!! ....presto la valanga verrà giù, raggiungerà a valle le prime pietre che cominciarono a staccarsi 40 anni fa e quelle che hanno continuato a staccarsi sempre in maggior quantità da allora.
Sarà naturale evidente, sembrerà impossibile che per più di un secolo le Genti Venete soggiogate, abbiamo accettato fino ad allora, passivamentequesto status di Colonia.


Mario Sandrin
Andrea.... poi un 10-20% di parassiti Veneti meticci, venduti ai taliani, a cui va bene fare i Kapò, è fisiologico

Andrea Gatto
Penso che organizzare sondaggi in giro per le piazze o nei centri commerciali facendo scrivere sì o no alla gente sarebbe ,oltre a un metodo divulgativo, un termometro della situazione



David Bittner
In Italia continuano a non capire che l'anelito di indipendenza NON è CONTRO gli Italiani, né contro l'Italia di cui ai Veneti non interessa un fico secco. Vada la Repubblica dello stellone verso sui meraviglioso futuro nordafricano, multietnico, desertificato, narcogovernato. Nessuno vuole rubarle nulla. Il nostro destino è altrove...

Mario Sandrin
“Nordafricano, Multietnico, desertificatoNarcogovernato” ..... sei un poeta.

David Bittner
Dagli appenini in giù, non vedo altro futuro. Mi dispiace, perderemo una culla della civiltà occidentale.....come l'Isis ha distrutto Palmira


Gianni Cecchinato
Mario Sandrin,scusa se intervengo. Dopo 60 anni di meticciamento culturale, linguistico, etnico, sociale a cui i veneti sono stati assoggettati hanno creato uno "strano" comportamento nelle nuove generazioni, apatia e vedere nelle manifestazioni marciane solo del folkore. Che se fatto in laguna va ad accrescere il sentimento/convinzione che Venezia=Disneyland.
Chi vuole il Veneto affrancato deve capire che la globalizzazione ha trasformato la regione nel West, quello della distruzione dei nativi americani.
Ad un veneto che vive da 23 anni fuoriregione, stringe il cuore leggere e sentire le critiche di chi il 25 aprile è venuto in piazza S.Marco ma è tornato a casa con il magone o è rimasto deluso.



Mario Sandrin
....fai riflettere Gianni.
Se in Veneto ci fosse la mobilitazione della Catalunya saremmo indipendenti da anni.
Ma per fortuna questa arriverà comunque, quando il quadro internazionale sarà opportuno.... pagheremo il nostro riscatto ai creditori degli italioti



Gianni Cecchinato
Abbi pazienza se controbatto ricordando che con i SE e con i MA non si va da nessuna parte.
Comunque deve far riflettere il fatto che i padri fondatori della £ega Veneta siano stati "fatti sparire" dal sistema, nonostante avessero fatto presa sui ceti medi. Sto cercando ancora di capire chi è stato il mandande ad armare il killer.
Per convincere i veneti a fare il passo verso l'autonomia, credo che bisogna lavorare sulla crescita del livello culturale medio e dell'autostima per pretendere il riscatto dei propri diritti.


Mario Sandrin
Gianni, l’autonomia è il percorso opposto della autonomia, specie quella fasulla di Xaiaomodepaja.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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