Veneti arestà da łi tałiani (I veneti no łi xe tałiani)

Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » gio apr 03, 2014 6:20 pm

???

"Abbiamo bisogno di dinamite": così parlavano i secessionisti veneti
Intercettazioni choc degli indipendentisti veneti arrestati ieri: "Qualcuno appostato con mitra e un carro armato a piazza San Marco". E ancora: "Abbiamo bisogno di dinamite"

http://www.today.it/cronaca/arresti-sec ... eneto.html

I secessionisti veneti arrestati: "Abbiamo bisogno di dinamite"

ROMA - Candelotti di dinamite e un carro armato. Azioni coordinate in tutta Italia e minacce pesanti. Erano pronti a tutto gli uomini dell'Alleanza, il gruppo di secessionisti veneti smantellato ieri dai carabinieri del Ros. Pesante il bilancio dell'operazione dei militari: ventiquattro arresti e ventisette indagati con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo, eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Nel mirino, indipendentisti accusati di aver messo in atto "varie iniziative, anche violente" per ottenere l'indipendenza del Vento e di altre Regioni d'Italia.

"RESTATE IN ITALIA E MORIRETE" - E in effetti ad ascoltare le intercettazioni, i dubbi sulle intenzioni degli arrestati sono davvero pochi. Tiziano Lanza, tra le persone finite in manette, dice al telefono di voler instaurare "un clima di terrore" anche tramite "un altro carro armato gigantesco". L'uomo, residente a Bovolone (Verona), era "sempre impegnato in azione di reclutamento e finanziamento" dell'Alleanza. Durante una chiamata Lanza dice: "Andatevene dall'Italia e chiedete perdono per 147 anni di crimini contro la nostra popolazione e di ruberie. Andatevene e vivrete, rimanete e morirete poiché instaureremo veramente il clima di terrore, sai come ci divertiremo, la mafia anche qua".

"GENTE COI MITRA A SAN MARCO" - Poi Lanza descrive il piano per l'occupazione di piazza San Marco. Occupazione per la quale - come il 9 maggio 1997 - i secessionisti stavano costruendo un carro armato artigianale. "Se riusciamo ad andarci con un mezzo così gigantesco, invece di otto forse saremo in ottocento, ben equipaggiati, con maschere antigas, qualcuno appostato con mitra e tutto e ci sarà anche gente all'estero, come me, che convocherà una conferenza stampa" dice Lanza. L'uomo aggiunge: "E quando l'azione sarà fatta, sarà coordinata mezza Italia perché lo faranno anche i piemontesi, lo faranno anche i sardi, ciascuno nel loro sistema, ma sarà sincronizzato con la nostra, perfino la 'napulitania, vogliono chiamarsi così".

"ABBIAMO BISOGNO DI DINAMITE" - Ancora più pesanti le parole di Giancarlo Orini, un altro degli arresti ed ex appartenente - dicono i pm - "alla frangia più violenta della Lega Nord". Il 15 giugno 2012, durante una conversazione telefonica, dice: "Ma è arrivato il momento di combattere, ragazzo. Se stiamo qui a aspettare, qui tra poco salta tutto". Dall'altro capo del telefono qualcuno dice: "Male che vada nella peggiore delle ipotesi ci troviamo a casa mia a tagliare su un salame". Ed è qui che Orini rilancia: "No, più che tagliare il salame noi abbiamo bisogno di caricare i candelotti di dinamite".

ECCO IL CARRO ARMATO FATTO IN CASA: IL VIDEO

IL CARRO ARMATO - Le intercettazioni, insomma, tratteggiano un gruppo para militare pronto ad agire e violentemente. Tra gli episodi contestati anche quello, riferiscono gli investigatori, della "costruzione di un carro armato da utilizzare per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco", la stessa cui faceva riferimento Tiziano Lanza. Il mezzo, che è stato sequestrato, è un trattore agricolo trasformato in una sorta di mezzo corazzato attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri.

tanko-3

IL TANKO DEL 1997 - La vicenda richiama alla memoria quanto avvenuto il 9 maggio 1997, quando un gruppo di "Serenissimi" diede l'assalto al campanile di piazza San Marco. In quel caso tra gli elementi più scenografici c'era proprio un furgone trasformato in rudimentale carro armato, poi denominato "Tanko", che però in quel caso non era in grado di sparare.

INDAGATI E ARRESTATI - Tra gli indagati figurerebbero anche un leader del movimento dei Forconi, alcune persone vicine al noto gruppo dei "Serenissimi" e il presidente e la segretaria della Life, l'associazione che avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dei cosiddetti forconi dell'8 dicembre. L'epicentro sarebbe Casale di Scodosia, nel Padovano dove sarebbe stato trovato il "Tanko". Tra gli arrestati dell'inchiesta della Procura di Brescia vi è anche il fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma Rocchetta abbandonò poi il movimento. Di recente è stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto, virtualmente raggiunta con il referendum del 22 marzo scorso.

"LA GENTE SI INCAZZA ANCORA DI PIU'" - Stizzita la reazione del senatur, Umberto Bossi. "Gli arresti dei secessionisti? Un errore dello Stato. Tutto si può fare ma quando si agisce così il risultato pratico è che la gente si incazza ancora di più". Ancora più forte la reazione del segretario federale della Lega, Matteo Salvini: "Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l'Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia".
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » gio apr 03, 2014 6:28 pm

Ufficio di Presidenza

Aprile 2014: decine di arresti in Veneto e Lombardia


Nella notte del 2 Aprile 2014 le forze di sicurezza italiane hanno effettuato una serie di arresti nei confronti di Veneti e non solo; questi fermati sono accusati di “terrorismo, costruzione e detenzione di armi” e di star trasformando “un trattore” in un mezzo offensivo.

E’ evidente che la responsabilità di questi atti è da imputare all’immobilismo del governo italiano, il quale non si rende conto che il processo indipendentista è iniziato e sarà inarrestabile: il Veneto Serenissimo Governo ha proposto, da 17 anni, al governo italiano di aprire un tavolo di trattative per risolvere la questione Veneta; non aver aperto tali trattative ha esasperato il nostro Popolo, già colpito da una crisi economica e sociale senza precedenti; tutto ciò può sfociare in azioni senza sbocchi politici, e fare il gioco dell’italia.

Il Veneto Serenissimo Governo erede e continuatore della storia, tradizioni e cultura della Veneta Serenissima Repubblica invita tutti i Patrioti Veneti e tutto il Popolo Veneto alla vigilanza e alla mobilitazione per respingere qualsiasi attacco e qualsiasi provocazione contro l’inalienabile diritto di tutti i Popoli, in particolare il Popolo Veneto, al diritto all’autodeterminazione.

Popolo Veneto, avanti fino all’indipendenza totale della Veneta Patria!

Longarone 02 aprile 2014
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il presidente Luca Peroni
Il vicepresidente Valerio Serraglia
Il vicepresidente Andrea Viviani
Il vicepresidente Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia

Veneto Serenissimo Governo
Casella Postale 24 -36022 Cassola (VI)
VENETO
valerio.serraglia@libero.it, - kancelliere@katamail.it
Tel. +39 328 7051773 - +39 340 6613027
www.serenissimogoverno.eu
www.radionazionaleveneta.org
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 6:45 am

Se li me ghese envetà a parteçepar a sta aventura, li garia molà dapò do dì; el primo comando veneto lè stà çento 'olte pì serio.
Me despiaxe ma no se pol farghe far ste brute figure ai veneti.
Paciolar manco e far de pì e mejo.
Se le xe vere le parole de ste enterçetasion le xe asè deloudenti; me despiaxe toxati ma no se fa cusì ... mi capiso, ma podevi almanco star siti, a si sta pexo de le betoneghe ... vargogneve li ve sentia a kilometri de distansa e sensa gnanca el cogno de brincaoxe sofestegà ; canviè mestiero, no ste pì far i goerieri veneti, i goerieri veneti lasegheli far a altri.
Retireve, ve en pension a xugar a bàle o a briscola ke xe mejo.
Deso ve tiremo fora, o mejo li taliani li ve mola parké no ghi fato gnente, ma co tornè caxa a ghin ciapè on fraco e na sporta ... ke vargogna, ke goerieri da goto!


Flavio, Jijo, ke bruta figura ke ne ghì fato far, ki xe ke gavarà pì paura dei veneti dapò sta vostra farsa, a no go gnanca l'oxa de metar fora la testa da caxa, me par ke li rida tuti de naltri veneti, boni da gnente ke no si stà altro!
Sto Lansa endove lo ghio catà?
Ke banda, gnanca a sercar ente li ospisi a se podaria metar anseme on s-ciàpo de patàke cusita, mama mia ke vargogna!
Bepin el se revoltarà ente la so tonba!

Rengrasiè el poro judiçe tałian de Bresa, ke par farse beło lù el ve ga da cusì tanta enportansa a valtri, se fuse stà par mi a ve garvaria lasà far ke a ve sarisi engropà da sołi, ke patàke ke si stà!
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 6:05 pm

Caro Lucio come gheto fato a metarte co ste marudene:

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... iere_2.jpg

Lè sta on grando eror metarse co łi tałiani dei forconi, ndar a ła tivi e alsar l’orendo tricołor tałian kel xgronda del sangoe dei veneti.
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 7:16 pm

Indipendentisti arrestati, Faccia si proclama prigioniero di guerra

Immagine

http://www.lindipendenza.com/90985

C’e’ chi e’ stato zitto, chi, come Lucio Chiavegato, ha scelto di rispondere al gip per dire che, sostanzialmente, non c’entra e non vedeva gli altri arrestati da oltre un anno e chi, come Luigi Faccia, si e’ dichiarato “prigioniero di guerra”. Sono partiti cosi’, fra distinguo, silenzi e prese di posizione riferite dai legali, gli interrogatori di garanzia davanti ai gip per i vari arrestati nell’inchiesta sui ‘secessionisti veneti’. “Come responsabile del Veneto Fronte di Liberazione, servitore della Veneta Serenissima Repubblica mi dichiaro prigioniero di guerra”, ha detto Faccia, secondo quanto riferito dai difensori, gli avvocati Alessandro Zagonel e Andrea Arman.

Altri, invece, come l’altro ex ‘serenissimo’, Flavio Contin, e Riccardo Lovato hanno scelto, durante l’interrogatorio di garanzia, la linea del silenzio.

Si e’ invece sostanzialmente dichiarato estraneo ai fatti Lucio Chiavegato, uno dei piu’ noti del gruppo, leader dell’ala ‘morbida’ dei forconi. Secondo il legale, l’avvocato Luca Pavanetto, per Chiavegato e’ emerso un “totale distacco” dalla vicenda, sottolineando che molti aspetti non gli erano noti e che i rapporti con gli altri arrestati si erano rotti da tempo.
Pavanetto, che assiste anche altri due degli arrestati, ha anche annunciato che domani, a Brescia, presentera’ istanza al tribunale per un riesame.
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 7:20 pm

Secessionisti liberi, presidio per Chiavegato a Verona. Domenica Lega in piazza

http://www.lindipendenza.com/secessioni ... -in-piazza

Immagine

Il mondo venetista è indignato per quanto accaduto due giorni fa e sta decidendo di mobilitarsi. Da ieri, è attivo un presidio per chiedere la scarcerazione di Franco Rocchetta, considerato “un pericoloso ideologo e storico” dalla magistratura inquirente. Domani, presso la casa circondariale di Verona-Montorio (via San Michele 15), ci sarà un altro presidio a sostegno di Lucio Chiavegato, finito agli arresti insieme ad altre 23 persone. Cartina di tornasole della solidarietà popolare per chi sta rinchiuso in galera, ad esempio, sono le interviste fatte a gente comune in quel di Bovolone (Vr) – il Comune in cui abita e lavora Chiavegato - dove su 10 interviste fatte dall’emittente Telenuovo, solo 1 era contro gli arrestati. Tutti gli altri li difendevano.

E’ arrivato anche il comunicato della moglie di Chiavegato: “Si è svolto oggi l’interrogatorio di garanzia di Lucio Chiavegato al termine del quale è stata formulata istanza di remissione in libertà e/o di una misura meno restrittiva.Nel corso dell’interrogatorio Lucio ha chiarito ogni questione delineando ancora più chiaramente ogni sua assoluta distanza dai fatti contestati, ribadendo la volontà di proseguire nella lotta pacifica per l’indipendenza del veneto secondo i metodi democratici che gli sono sempre stati propri e l’assoluta non violenza tipica di chi persegue un nobile ideale. Lucio prosegue nello sciopero della fame”.

Domenica, invece, è prevista la mobilitazione della Lega Nord a sostegno degli indipendentisti veneti, sempre in quel di Verona, a partire dalle ore 18, secondo quanto confermato dal segretario Matteo Salvini. Per la manifestazione sono attese 10.000 persone e tutti i più importanti esponenti del Carroccio. A colpire i leghisti è stato, soprattutto, l’arresto di Franco Rocchetta e il coinvolgimento dell’ex direttore della Padania Gianluca Marchi. «Conoscendo alcune di queste persone, il provvedimento ci è parso incredibile», conferma l’eurodeputato Lorenzo Fontana.
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 7:23 pm

Io, indipendentista convinto, indagato per due pranzi

http://www.lindipendenza.com/io-indipen ... due-pranzi

Immagine

di Edoardo Montolli

Fronte del Blog incontra Gianluca Marchi, l’ex direttore de La Padania e attuale responsabile de L’Indipendenza finito nelle maglie dell’indagine sui “terroristi” col trattore blindato. Le vere battaglie dei secessionisti? «Entrare in un castello e chiudersi dentro col lucchetto. E sfondare con l’auto un’agenzia di Equitalia nei giorni di chiusura». Un pool di avvocati veneti sarebbe pronto a dare il patrocinio gratuito agli indagati.

Gianluca Marchi, 57 anni il prossimo mese, ex direttore de La Padania e attuale direttore del quotidiano online L’Indipendenza.com, ha la voce stanca di chi non prende sonno da 48 ore per cercare di capire cosa gli stia capitando. «Preoccupato no, anche se risulto indagato in concorso per associazione ai fini di terrorismo». In tutto 51 indagati, 24 dei quali finiti in manette.

IL ROS CERCA ARMI- «Sono venuti qui ieri (mercoledì nda) alle cinque del mattino sette o otto carabinieri del Ros con un mandato di perquisizione. Cercavano espressamente armi, munizioni, veicoli blindati o modificati. Naturalmente non avevo nulla. Ma cercavano da me proprio quelle cose, perché mi hanno chiesto apertamente di una carabina e un fucile da caccia che avevo ereditato da mio padre ma che ho venduto oltre vent’anni fa, quando da Cantù mi trasferii a Milano».

INDAGINE AL BUIO- «Alla fine, dopo aver fotocopiato un paio di documenti, aver prelevato qualche chiavetta usb, che poi mi hanno ridato, hanno sequestrato il mio pc. Al momento, dal mandato di perquisizione, so solo che sono indagato in concorso per associazione ai fini di terrorismo. Altro non ho. Ciò che so l’ho letto sull’ordinanza che mi hanno fatto leggere i famigliari di uno degli arrestati».

Cosa ti contestano?

«Non so cosa mi contesteranno alla fine. Ma sull’ordinanza c’è scritto che io avrei fatto da tramite tra Giancarlo Orini, leader arrestato dei secessionisti bresciani, e Roberto Bernardelli, un altro degli arrestati, perché i secessionisti cercavano appoggio mediatico e finanziario. Certo, Orini è un signore di 75 anni, mezzo sordo, ma persona squisita, che mi chiese se potessi dargli una mano a trovare qualche finanziatore per il suo movimento, un movimento ufficiale. Stiamo parlando di qualche migliaio di euro, giusto per darti un’idea. Parlai a Bernardelli della cosa, dato che col suo Hotel dei Cavalieri aveva fatto pubblicità sul quotidiano che dirigo, L’Indipendenza.com. Lui mi sembrò ben disposto e andammo ad un pranzo a Dalmine. Solo che sull’ordinanza c’è scritto che io sarei stato il tramite tra Bernardelli e gli esponenti de l’Alleanza, un particolare gruppo di secessionisti. Ma io fino a ieri non sapevo nemmeno che esistesse l’Alleanza».

E che accadde al pranzo?

«Orini disse che volevano fare azioni dimostrative in 3-4 luoghi del Lombardo-Veneto. Ma non parlò mica di armi. Le azioni dimostrative di cui abbiamo sempre scritto anche sul quotidiano sono cose di resistenza fiscale, disubbidienza civile, ma non queste cose qui. L’impressione, leggendo l’ordinanza, è però che all’origine le intenzioni di questa Alleanza fossero ben più ambiziose. Di certo, tra tutti i coinvolti, l’unico che abbia scritto qualcosa per noi è Lucio Chiavegato, ex leader dei forconi. Uno grintoso, giovane, uno che ha fatto dieci anni nella Legione Straniera. Quando vidi che Chiavegato si era defilato dal gruppo in cui gravitava Orini, un gruppo che – secondo l’ordinanza- Chiavegato aveva finanziato con 20mila euro, a me questa gente parve molto indebolita. Un’armata Brancaleone fatta da anziani».

Va beh, ma in cosa consistevano queste azioni dimostrative da finanziare?

«Ecco, sta tutto in un’intercettazione ambientale. Il 29 settembre Orini porta me e Bernardelli a mangiare la polenta oncia…».

…Cosa vi porta a mangiare?

«Polenta pasticciata. In una valle lontanissima, dove ci sono le case con i tetti di paglia. Morale, Orini ci svela il piano che circola come azione dimostrativa. Prima dice che vogliono occupare due stanze di un castello e chiudersi dentro con un lucchetto. E Bernardelli gli fa presente che un lucchetto si taglia in due secondi. Allora spiega che vogliono sfondare, nel giorno di chiusura, una sede di Equitalia con l’automobile. Al che Bernardelli obbietta che, nel caso, dovrebbero stare attenti a non colpire la guardia giurata, che è possibile che stia lì di guardia. Quanto a me, domando se le persone che vogliono fare questo si rendano conto che finiranno in galera per un fatto del genere. E lui mi fa: “tanto ci sono già stati”».

Ma questa storia delle armi dell’Albania?tanko

«Boh, questo l’ho letto sull’ordinanza».

Il tuo appoggio mediatico dove starebbe?

«Qui credo che sia l’equivoco, soprattutto sulla questione della per me sconosciuta Alleanza. Tant’è che sul mio quotidiano non c’è un articolo che parli dell’Alleanza, tantomeno delle sue iniziative. Forse ci sarà stato qualcosa sui commenti ai post, ma non ne ho idea. Succede però che il 26 e il 27 maggio 2012 L’indipendenza.com organizza una convention a Jesolo. C’è pure Chiavegato che parla e Orini. Lo stesso giorno veniva fondata l’Alleanza. Ecco, penso che gli investigatori abbiano fatto due più due e pensato che al nostro convegno ci fosse di mezzo anche quest’Associazione. Invece io di quest’Alleanza non sapevo nulla. L’unico appoggio a me chiesto mediaticamente è arrivato da due esponenti del movimento ufficiale “Brescia Patria” di Orini. E che sono due, oggi, degli arrestati: mi dissero se potevo organizzare come L’Indipendenza un grande meeting che raccogliesse almeno duemila persone per dare il via ad un messaggio eclatante. E cioè, immaginavo, l’adesione in massa ad una protesta fiscale. Solo che questi, andati via, al telefono hanno parlato del fatto che erano soddisfatti perché al meeting avrebbero lanciato il “messaggio eclatante”. Così è normale che possa nascere qualche sospetto. Ma un sospetto errato. L’Indipendenza è tutta lì, da leggere. Di fatto quel meeting nemmeno si organizzò e dovevamo prevederlo per questa primavera».

Che pensi dei personaggi coinvolti nell’inchiesta?

«Guarda, Bernardelli viene considerato non organico ma finanziatore de l’Alleanza. Roba da 3mila 500euro, e invece doveva finanziare altre cose. Io sono considerato non organico e neppure finanziatore. Dell’Alleanza non ho neppure scritto perché non la conoscevo. La maggior parte degli altri indagati è invece gente tra i 60 e i 70 anni che vive troppo legata ai ricordi. Perché io non so quanto questi progetti contestati fossero realmente in procinto di essere portati avanti. Ma sono più che certo che se nulla successe agli inizi degli anni 90 quando la Lega aveva milioni e milioni di voti; e se nulla successe nemmeno con la vicenda di San Marco, quando a Modena ci furono le proteste per gli arresti davanti al carcere; ecco, se non successe nulla allora, figurati oggi. Oggi i progetti armati sono surreali e non porterebbero proprio a nulla. Nè a rivolte, tantomeno a rivoluzioni armate. Ciò che si può ottenere lo si può fare portando avanti in massa le battaglie di cui scriviamo su proteste fiscali e disubbidienza civile».

Ma che dovevano fare con un trattore blindato?

«Ma sicuramente volevano tornare a San Marco. Che altro vuoi fare».

Quanto a te?

«Non so. Forse gli investigatori ritengono che avrei dovuto denunciare un gruppo che voleva chiudersi in un castello, sfondare una vetrina di Equitalia come gesto dimostrativo o fare una protesta fiscale. Non so davvero. Ma tu pensa che quando Orini parlò con Bernardelli, disse che al limite si poteva chiamare Telelombardia per un grosso evento mediatico. E Bernardelli rispose: “va be’, ma L’Indipendenza bisognerà dirlo almeno mezzora prima…mezzora prima! Ma dico, poi, con un evento forte, mica solo L’Indipendenza o Telelombardia sarebbero usciti. Sarebbero usciti tutti, no?»

Ti aspetti la solidarietà dei colleghi?

«A livello personale è già arrivata. A livello istituzionale no, in fondo io non sono organico a nessuno. Però…»

Però?

«So per certo che un pool di avvocati veneti è pronto a dare il proprio patrocinio gratuito a tutti gli indagati».

Tu sei secessionista?

«Sono indipendentista e la secessione ne è la conseguenza. Credo che la secessione sia una cosa che però possa riguardare solo il Veneto e qualcosa in Lombardia. Escludo il Piemonte e l’Emilia per la situazione che c’è. Altri, come Gilbero Oneto, credono invece che solo l’intera Padania possa avere la forza contrattuale con lo Stato per ottenere la secessione. Ma la parola Padania oggi mette i brividi ai veneti».

Perché?

«La sola parola è stata sputtanata in questi anni dalla Lega di Bossi».

Il referendum di Maroni sulla Lombardia?

«Credo sia solo una via di mezzo per non avere l’indipendenza. Io invece immagino il Veneto come la Scozia o come potrebbe essere la Catalogna, se la Spagna, per motivi economici, non si opponesse».

E la questione Crimea?

«Li capisco. È un Paese russofono che ha scelto di unirsi ad un altro Paese. Più ricco dell’Ucraina. E i soldi, si sa, muovono tutto».
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 9:09 pm

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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 9:44 pm

El spion de Bresia ke par primo el ga parlà.
Ma ła colpa ła xe dei nostri “eroi veneti” ...

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... jijo_2.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... jijo_2.jpg

No se trataria de eversion ma de łeberasion de ła tera veneta; par łi tałiani ła saria eversion, ma par i veneti ła xe pì na łeberasion.
Coestion de ociàde, de ponti de ocio.

Ente ogni caxo i nostri eroi veneti, i nostri goerieri da pension no li ga fato gnaon ato violento.
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Re: Veneti arestà da łi tałiani

Messaggioda Berto » ven apr 04, 2014 10:00 pm

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