Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » lun lug 21, 2014 8:58 pm

Veneto Indipendente, partito Chiavegato per regionali

http://www.lindipendenzanuova.com/chiav ... endentisti


DEMETRIO RELA
Non sarebbe finita così. Dopo il comitato per il referendum Veneto decida, qualcosa sarebbe accaduto, lo avevamo scritto che il come e il quando arrivare al referendum e, soprattutto, come arrivarci con le elezioni regionali ad un tiro di schioppo, qualcosa sarebbe accaduto. Non abbiamo visto male. E così lunedì, nuova secessione nella secessione.
Nasce il Comitato NOI VENETO INDIPENDENTE. La notizia è ufficiale, e il suo leader, Chiavegato, la divulga con statuto e missione.
Ecco il testo che circola sul web, che è la rete di collegamento di tutto il mondo indipendenstista in tempo reale.
I Movimenti indipendentisti si uniscono, nasce il Comitato
NOI VENETO INDIPENDENTE
I Movimenti indipendentisti: Veneti Indipendenti, Liga Veneta Repubblica, Veneto Stato, Chiavegato per l’indipendenza, Progetto Nord – Est, Tea Party Veneto e Pro Veneto si uniscono nel Comitato NOI VENETO INDIPENDENTE al fine di svolgere unitariamente la propria attività politica.
Lo scopo è quello di consentire ai Movimenti Politici Veneti che si riconoscono nel principio di Autodeterminazione del Popolo Veneto di sostenere unitariamente, con ogni mezzo pacifico, legale e democratico, il percorso verso l’indipendenza del Veneto, a partire dal sostegno alla legge referendaria approvata dal Consiglio regionale.
I Movimenti indipendentisti, altresì, si presenteranno uniti alle prossime elezioni regionali del Veneto previste per l’anno 2015.
I sottoscrittori convengono sulle seguenti linee fondamentali di programma politico ed elettorale:
a) dare al Veneto un impulso politico istituzionale per rendere concreto il processo di Autodeterminazione del nostro Popolo in una prospettiva di Indipendenza e Sovranità quale moderno Stato europeo direttamente protagonista di relazioni con le istituzioni UE e con gli altri Stati;
b) dare avvio a una fase Costituente Veneta per la redazione della Carta Costituzionale del Popolo Veneto;
c) dare risposta concreta alle richieste di governo dei cittadini veneti sulle materie: Sicurezza, Identità e Appartenenza, Solidarietà, Difesa della qualità della Vita, Ambiente e Territorio, Autorealizzazione e Libertà Economica e Sociale, Volontariato, nonché su ogni altra materia di competenza dello Stato Sovrano;
d) aprire un confronto con tutte le altre organizzazioni politiche che intendono presentarsi alla prossima competizione elettorale regionale, attualmente prevista per il 2015, purché sia condiviso nei suoi punti salienti il nostro principio di autogoverno politico e la piena attuazione del diritto del Popolo Veneto alla propria autodeterminazione.
La partecipazione all’attività politica del Comitato NOI VENETO INDIPENDENTE è aperta a quanti si riconoscono nei suddetti principi, condividendone altresì i metodi, ed auspica il sostegno di tutte le Associazioni, anche non politiche, che sostengono il percorso del Veneto verso l’indipendenza.

Luca Azzano Cantarutti – Veneti Indipendenti
Fabrizio Comencini – Liga Veneta Repubblica
Antonio Guadagnini – Veneto Stato
Lucio Chiavegato – Chiavegato per l’indipendenza
Mariangelo Foggiato – Progetto Nord – Est
Michele Varini – Tea Party Veneto
Roberto Agirmo – Pro Veneto
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mar lug 22, 2014 5:36 am

Pensè valtri a sto fanfaron de Buxato e a sti pori fanfe ke łi ghe va drio, prima el dixe ke nol farà mai on partido e dapò el ło fà;

ma ła bàła pì granda łè ke, par mexi, łi ga sigà ke el Veneto lè xa endependente dal stado tałian, par via del referendo consoultivo de marso ma deso però łi fa on partido par ndar a łe elesion tałiane de ła rexon veneta.

Dixime valtri dove ke pol ndar el Veneto co sti fanfaroni kive!
Mama mia ke oror! Ke mal mesi ca semo co i veneti cusì mal ridoti da narghe drio a sti marudene!




Veneto Sì e Plebiscito.ue: adesso referendum per la Lombardia

http://www.lindipendenzanuova.com/venet ... a-lombarda

CONGRESSO “VENETO SI”: IL MONDO LIBERO IERI SI DIFENDEVA A BERLINO, OGGI A VENEZIA
...
Dopo i saluti iniziali degli ospiti, Gianluca Busato, segretario e fondatore di VENETO SI, ha chiesto e ottenuto con voto unanime dell’assemblea la nomina del Consiglio Nazionale, composto dai coordinatori territoriali e responsabili di funzione di Plebiscito.eu che avranno tempo fino al 31 agosto per accettare la nuova carica.


Veneto Sì e Plebiscito.eu (e pensar ke łi gheva dito gnente ełesion, gnente partidi połedeghi)
http://www.venetosi.org
https://twitter.com/VenetoSi?original_r ... 7082907648

Tanto perché siate tutti informati PLEBISCITO.EU non è e non sarà mai un partito politico italiano. ???

Forse qualcuno non lo sa ma il VENETO è già indipendente e PLEBISCITO.EU stà esercitando veramente con numeri,uffici,persone,strutture etc..etc.. il periodo di transizione necessario a scalzare definitivamente l’occupazione dello stato italiano. ???

PLEBISCITO.EU ha già aperto 21 ambasciate in quasi tutti i paesi europei ivi compresa la Serbia e l’Ukraina. ??? (Co o sensa anbasadori?)
PLEBISCITO.EU ha proclamato l’esenzione fiscale che metterà in ginocchio lo stato italiano. ???
PLEBISCITO.EU conta ormai decine e decine di uffici della REPUBBLICA VENETA SU TUTTO IL TERRITORIO VENETO al fine di supportare il popolo circa ???l’esenzione fiscale e quanto sarà messo in atto in futuro. ???
Visitate il sito http://www.plebiscito.eu e potrete farVi un’idea di che cosa stà succedendo nel Veneto.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... aliani.jpg

Gnanca se łi me pagàse no ndaria a scoltar o a magnar en conpagnia de sto Buxato, par mi lè pexo de ła peste bubonega o nera. Pori veneti!
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » ven ago 15, 2014 8:33 am

Semo seguri ke metarse ente łe man de sta xente, dandoghe ła dełega połedega en bianco a łe ełesion ke vegnarà, a sipia on bon far par naltri veneti?

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 4/02/v.jpg
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mar ago 19, 2014 7:57 am

Ma a qualcuno frega ancora una Rifondazione leghista? Fanno prima a chiudere e riaprire. Senza debiti

http://www.lindipendenzanuova.com/saga- ... -risorgere

di STEFANIA PIAZZOche
Hanno sempre detto che se ci fosse stata la Padania, sai che belle pensioni avremo avuto, senza l’Inps! Anche il doppio. E idem per le buste paga, agganciate al costo della vita.
Eh già. Una previdenza regionalizzata. Invece non è andata così e non andrà così. Intanto però ci sono politici padani in pensione che, in virtù delle intuizioni storiche avute 30 anni fa, questa meta se la sono conquistata, anche se il progetto l’hanno mandato a puttane. Non sono da meno tutti gli altri politici, di tutti gli schieramenti. Non sono da meno i loro successori padani che, a colpi di legislature, la rendituccia se la sono accaparrata. Poi al popolo delle feste si dice che Roma mangia. Che Bruxelles ci fotte. E che è tutta colpa dell’euro. Colpa, che ne dite, anche degli euro che la politica di questi marziani che ci hanno preso per i fondelli per tutta una vita, hanno preso perché sono lì per meriti che è difficile sempre più afferrare.
Una volta, a Ferragosto, dalla pensione Mirella, usciva qualche genialata. E la stampa stava lì ad aspettare che si rompesse la noia che circondava il Paese. Ora, da Ferragosto e dintorni, escono i profili del vuoto. A guardarle così sembrano due questioni lontane e indipendenti. Da una parte Salvini che annuncia dopo Ferragosto di fondare una Lega del Sud, una Lega sorella. Dall’altra, quel pasticciaccio del vitalizio di Bossi che, secondo fonti di stampa, sarebbe sceso se non azzerato per ragioni di cassa, per questione di contabilità. La politica ha la sua algebra. E se la tenga, stiamo fuori da questa mischia. Vero o non vero quel che si è letto, si è davanti ad una bagarre, una disputa sulle presunte indennità che spettano ai politici in pensione che non interessa a chi non arriva a fine mese o ai pensionati, padani appunto.
Il tutto, condito con le beghe vecchie di via Bellerio. Ma è tutto qui? E’ davvero questo l’ultimo capitolo della saga? O l’ultimo, il colpo di scena, è ancora in fase di avanzata ma non ancora matura esplosione? E di che si potrebbe trattare?
Se Ilvo Diamanti si interroga, anzi, lo scrive in modo affermativo, “Ci saranno altri Nord”, dice già che ci saranno alternative al modello fallimentare del forza-leghismo. Ma possiamo anche aggiungere che “ci saranno altre leghe”? Se ci sono modelli territoriali-politici superati, ci saranno anche i loro partiti, belle che superati. O no? Lega compresa?
E quindi perché non immaginare che finita un’epoca, con tutti i suoi problemi, anche contabili (dal finanziamento ai partiti ridotto, alle campagne elettorali costose, ai costi della comunicazione elettorale costosa, alla riduzione dei dipendenti di via Bellerio, alle casse integrazioni, ai contratti non rinnovati, alle potenziali pendenze giudiziarie del lavoro degli ex dipendenti, ai costi di una sede, via Bellerio ovvero il sogno del Padanistan, diciamo corposi e importanti), qualcuno non pensi sia più semplice, a questo punto, tirare una riga sul passato e il presente pesante, riazzerare tutto, chiudere bottega e riaprire? Ipotesi fantascientifica? C’è chi pensa ad una rifondazione leghista con un altro nome?
Quando una bottega dichiara il “fallimento” perché la storia non ha girato per il verso giusto, cambia insegna e riapre. E i creditori elettorali? Quelli se li gioca il marketing di un simbolo, la capacità di virare l’attenzione dove arriva il consenso. Se poi ci sono altri creditori, se insomma c’è lite tra vecchio e nuovo, o tra vecchio e similnuovo, beh, le sedi sono altre, ci si scazzotta in tribunale per quel che c’è ancora da dividersi, se è rimasto qualcosa nel periodo delle vacche magre della politica.
C’è chi pensava che la cosa più importante da fare per garantirsi il consenso fosse distribuire cadreghe. Tanti posti tanti voti, tanto consenso. Se valesse davvero questa filosofia, saremmo ancora qui con il Caf di Craxi e Forlani. Il punto, e questo forse i politici padani non l’hanno compreso fino in fondo, è che le rendite amicali per le poltrone distribuite, finiscono perché anche le poltrone hanno una data di scadenza. E infatti, anche Craxi è sparito.
Se il Nord, scrive Diamanti su Repubblica, è un’ (id)entità rimossa, non lo può essere anche un partito? Se gli elettori non lo hanno ancora rimosso perché è il solo a parlare di immigrazione, che speranza di vita avrà al prossimo giro?
Ma non si può non condividere, nella disillusione e nel disincanto di una battaglia, che ciò che conta negli equilibri cella politica è sempre più ciò che accade e accadrà in Ucraina, Kurdistan, Siria…Mosca, Pechino… Esattamente – questo però Diamanti non lo scrive – ciò di cui non parla la Lega, che è priva di politica estera da decenni. A parte i villaggi in Croazia e fratel Milosevic con gli ambasciatori in gabanino beige-grigio che ne peroravano la causa, infiltrati nella comunicazione, la politica estera non è mai stata considerata centrale. Già Roma era estero, pensavano. Anche la Germania ha i suoi lander, ma la Germania ha un primo ministro che parla in russo con Putin senza bisogno del traduttore, e che guarda all’asse Cina-Russia più che a quello mediterraneo-nordfafricano o a quello con la Nato, oscillando nel dove vorrebbero andare e nel dove devono ancora restare.
La Lega? Per politica estera intende l’accordo con la Le Pen.
Un tempo il Pd si angustiava perché la sua classe politica vaneggiava sul Nord ma non riusciva a sfondare, arretrava sempre, non passava mai. Poi, improvvisamente, senza sventolare mitiche questioni settentrionali, ha fatto man bassa di tutto. Perché il Nord non esiste più o perché la gente del Nord è esausta?
D’altra parte basta vedere l’epilogo tribunalizio per darsi una risposta. Ora si tratta di capire se e quando potrebbe cambiare del tutto un simbolo, una ragione sociale. Chiuso per lavori, si riapre dopo aver azzerato i conti, e i “debiti”, con la storia? Che fine ingloriosa. Uno da imperatore del Nord a contadino in una dacia, e un altro a perorare la causa dei bergamotti.
In ogni caso, gli eventi ci dicono che c’è un vuoto da riempire di significato e identità. Che c’è bisogno di un mezzo di informazione libero e demassonizzato, e che c’è spazio per un partito del Nord, demilitontizzato, per un asse del Nord sinceramente privo di clientele. Cercasi leader.

???
Ke oror!
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » dom ago 31, 2014 7:59 pm

https://www.facebook.com/lucio.chiavegato?fref=nf

Lucio Chiavegato
6 ore fa

Sono 20 anni che mi sbatto per i Veneti imprenditori, per gente che ha perso ogni speranza, per candidati al suicidio, per gente che ha equtitaglia alle calcagne, per fare manifestazioni per risolvere problemi di altri,
POTEVO FARMI I CAZZI MIEI COME TANTI? si ma siccome son MONA sempre pronto 24 h come el soccorso stradale!

Ho conosciuto tanti rappresentanti di vari gruppi, gente con cui posso o meno andare d'accordo circa il loro percorso, però li rispetto perché FANNO.
E faccio i nomi di chi ha fatto e fa. FABIO PADOVAN, MOROSIN, BUSATO G.LUCA, CANTARUTTI, GUADAGNINI, COMENCINI, FOGGIATO, ...con alcuni ho avuto diverbi passati, ma il rispetto lo do perché FANNO.
E non dimentico i Serenissimi del '97, A loro dobbiamo tanto e tanto ho dato in cambio di questo loro sacrificio.
Ora che ci siano delle mezze seghe saltate fuori dai presidi, che prima non se li cagava nessuno ed ora perché hanno la bandiera di San Marco in mano e che sono a sentenziare chi sia il caregaro e chi no, mi fa vomitare.

Ma dove siete stati fino a sei mesi fa?
Cosa avete fatto di utile per il Veneto?

Ripeto, il mio percorso magari non combacia con quello di altri, magari altri pensano di avere la soluzione in mano, ma ORA, 2014, SIAMO nella M totale.
Se non ci tiriamo fuori ora sarà la FINE.
Il mio percorso, il nostro di NOI VENETO, dove il Gruppo Chiavegato è parte integrante è quello di PARTECIPARE ALLE ELEZIONI REGIONALI DEL 2015.
Noi la vediamo come ultima spiaggia.
Cosa credete che andando a sventolare 30 40 100 bandiere di liberare il Veneto?
Manco Rete Laguna vi e ci caga!
NON DOBBIAMO AUTOCONVINCERCI TRA NOI !!!
Il nostro percorso non è quello di sottrarre 2 0 3 persone a Indip. Veneta o a Plebisicito! Ed altrettanto lo è per loro, ne sono sicuro!
Il nostro percorso è quello di convincere non 30 40 o 100 Veneti a venire in piazza a manifestare MA DI RAGGIUNGERE IL MAGGIOR NUMERO DI VENETI, o residenti nel Veneto, attraverso il percorso democratico delle votazioni o di altre iniziative.
Chiederemo loro la fiducia per andare in Regione e piantare la bandiera dell'Indipendenza !!!
L'AVETE CAPITO O NO?
Se poi voi vorrete sputannare questo o quel candidato INDIPENDENTISTA chiamandolo caregaro fate pure!
FARETE SOLO IL GIOCO DEI SOLITI PARTITI DI DX O DI SX e magari la prossima volta vi troverete un presidente di regione del PD ed allora ciaooooooo INDIPENDENZA.!!!

LO AVETE UN PO' DI CERVELLO PER METABOLIZZARE QUESTO?
Bene ora se vi sentite eroi per avere la vostra bella bandierina in mano e se trovate godimento a sventolarla, fate pure, ma NON ROMPETE I COGLIONI A CHI STA LAVORANDO ANCHE PER VOI.
Se il popolo vorrà ci darà la fiducia e lavoreremo per tutti voi, anche per i cretini infami che lanciano ogni sorta di insulto contro di noi, se invece non verremo eletti, rimarrete li con i vostri ideali serenissimi a farvi pippe per altri 20 anni, forse,
Personalmente la vedo come ultimo impegno, sono stufo di coliche e gastriti per pochi deficienti ignoranti ed infami che mi intralciano.
Dobbiamo parlare a milioni di Veneti e non a convincere i neo-dementi-rivoluzionari.
GUARDATEVI ATTORNO, SIAMO SEMPRE GLI STESSI, + -
Quanto dovremo aspettare per liberarci?
IL TEMPO E' SCADUTO.

Chi ha voglia di FARE E MAGARI RITIENE DI ESSERE CREDIBILE E CANDIDABILE ci contatti, chi invece sa di non valere un k...o e usa insultare solo per la sua incapacità verrà "SEGATO" e messo da una parte definitivamente.

Fare ciò che sto facendo implica molte più IMPEGNO di quanto possiate pensare.
Fatemi e fatevi un piacere.
Restate in disparte e non fatevi vedere vicino a me.
Mi spaventate la gente Veneta che al mattino va a lavorare e bestemmia per questo stato ladro e corrotto. Io devo parlare loro e fargli capire che non siamo 4 esaltati o terroristi.

GRAZIE E WSM
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » dom set 14, 2014 9:34 pm

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ndente.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 4/02/v.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... e-Xaia.png

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... aliani.jpg


Tra tuta sta xente no ghè gnaon de divin mandà da Dio o de soran kel sipia degno e kel merite el voto e soratuto no ghè nè ono a cu se posa darghe ła dełega en bianco ... anca parké darghe ła dełega en bianco a coalkedon, ke nolpaga co ła vita e łi so beni personałi a xe da ensemenii e da eresponsabiłi.

Casta veneta e omani casta, fanfaroni, poledeganti e kapò
viewtopic.php?f=22&t=32
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mar set 16, 2014 9:38 pm

Deso co la Lega e co Xaia se mete anca Berlusconi, kisà sel farà la fortuna de li "endependentisti" ke li sega butà co Xaia el talian ke come miti el ga Napoleon e Bosi?

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... a-bona.jpg
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » dom ott 12, 2014 10:02 pm

https://www.facebook.com/lucio.chiavegato

Io non ho mai cercato lo scontro tra Veneti, lo trovo controproducente.
Io auspico che tutti, con percorsi diversi, si confrontino e non si insultino o si denigrino attraverso post di dubbia interpretazione.
Sono mesi che parlo di unione di intenti, che non vuol dire perdere la propria natura, ma solo condividere percorsi FATTIBILI E REALIZZABILI con la materia prima a disposizione.
Un corso di sopravvivenza farebbe bene a qualcuno!
E' inutile parlare di tiramisù se sei su un'isola deserta e non hai nemmeno l'acqua!
Se ti devi tirar fuori dai guai usi tutte le strade percorribili, magari non conformi alla propria etica, ma sai che ti porterà via da quell'isola che ti imprigiona e che ti offre solo che morire di fame e di sete.
Ora nel 2014, parlare di percorsi immaginari e rievocare la storia passata è molto bello, fa sognare, rilassa chi ne parla e quei pochi che ti stanno ad ascoltare, gli altri ti guardano come fossi un pazzo! La realtà piaccia o non piaccia è questa.
Che fare allora? Come entrare nella testa di un popolo assopito da 148 anni di menzogne e truffe?
I percorsi sono tanti, ma devono essere tutti pacifici e democratici.
Personalmente sarei la persona più felice del mondo sei Veneti domattina si autoproclamassero indipendenti andando tutti per la strada!
Nessuno potrebbe opporsi.

Ma non è così.
Ho spiegato il mio percorso di 20 anni di lotta assieme a molti amici, in strada, con proteste e azioni clamorose, che sono servite per tenere accesa la luce della libertà.
Ma ora dobbiamo percorrere la strada che non abbiamo mai intrapreso, ovvero quella dell'unità politica per dare rappresentatività al nostro Popolo all'interno delle stesse istituzioni occupanti italiche.

Piaccia o no, manca questo passaggio. Dopo le nostre azioni potranno essere MOLTO più forti e conosciute, altrimenti resteremo a combattere tra tribù opposte su facebook.

Se non vi piace questo percorso, lasciate perdere gli slogan gratuiti contro chi ha scelto questo, fate il vostro, onestamente, senza sottrarre risorse e soprattutto senza confondere la gente che ha già aderito ad altri gruppi, con menzogne gratuite.
Ripeto. IL VENETO HA BISOGNO DELLA MAGGIORANZA DEI VENETI e non di una minoranza ottusa che crede di avere la verità in tasca. Comportarsi così vuol dire fare del male a NOI stessi.
Capisca chi vuole capire ma io non smetterò mai di predicare questo comportamento.
PS Se anche questo non funzionasse, vuol dire che i Veneti stanno bene così come sono. Io non ne farò un dramma, ma accetterò il verdetto.
Io non ho mai cercato lo scontro tra Veneti, lo trovo controproducente.
Io auspico che tutti, con percorsi diversi, si confrontino e non si insultino o si denigrino attraverso post di dubbia interpretazione.
Sono mesi che parlo di unione di intenti, che non vuol dire perdere la propria natura, ma solo condividere percorsi FATTIBILI E REALIZZABILI con la materia prima a disposizione.
Un corso di sopravvivenza farebbe bene a qualcuno!
E' inutile parlare di tiramisù se sei su un'isola deserta e non hai nemmeno l'acqua!
Se ti devi tirar fuori dai guai usi tutte le strade percorribili, magari non conformi alla propria etica, ma sai che ti porterà via da quell'isola che ti imprigiona e che ti offre solo che morire di fame e di sete.
Ora nel 2014, parlare di percorsi immaginari e rievocare la storia passata è molto bello, fa sognare, rilassa chi ne parla e quei pochi che ti stanno ad ascoltare, gli altri ti guardano come fossi un pazzo! La realtà piaccia o non piaccia è questa.
Che fare allora? Come entrare nella testa di un popolo assopito da 148 anni di menzogne e truffe?
I percorsi sono tanti, ma devono essere tutti pacifici e democratici.
Personalmente sarei la persona più felice del mondo sei Veneti domattina si autoproclamassero indipendenti andando tutti per la strada!
Nessuno potrebbe opporsi.
Ma non è così.
Ho spiegato il mio percorso di 20 anni di lotta assieme a molti amici, in strada, con proteste e azioni clamorose, che sono servite per tenere accesa la luce della libertà.
Ma ora dobbiamo percorrere la strada che non abbiamo mai intrapreso, ovvero quella dell'unità politica per dare rappresentatività al nostro Popolo all'interno delle stesse istituzioni occupanti italiche.
Piaccia o no, manca questo passaggio. Dopo le nostre azioni potranno essere MOLTO più forti e conosciute, altrimenti resteremo a combattere tra tribù opposte su facebook.
Se non vi piace questo percorso, lasciate perdere gli slogan gratuiti contro chi ha scelto questo, fate il vostro, onestamente, senza sottrarre risorse e soprattutto senza confondere la gente che ha già aderito ad altri gruppi, con menzogne gratuite.
Ripeto. IL VENETO HA BISOGNO DELLA MAGGIORANZA DEI VENETI e non di una minoranza ottusa che crede di avere la verità in tasca. Comportarsi così vuol dire fare del male a NOI stessi.
Capisca chi vuole capire ma io non smetterò mai di predicare questo comportamento.

PS Se anche questo non funzionasse, vuol dire che i Veneti stanno bene così come sono. Io non ne farò un dramma, ma accetterò il verdetto.



Alberto Pento
Caro Lucio
L’onedà poƚedega (da entendar partetega vero Lucio!) ke ƚa podaria dar boni fruti no ƚa xe coeƚa de ƚ’ognon de tuti i clan de ƚa megnoransa de ƚi “veneti endependentisti” (veri o falbi) ke no ƚa saria mai majoransa en Consejo Rejonal ma tra ƚa majoransa de tuti i partiti veneti, lomè se sti kive ƚi fuse folgorà come veneti da na cosiensa veneta e da l’endependensa veneta e no ƚi se sentise pì taliani e ƚi ghe ƚa moƚàse de fra ƚi poƚedeganti caregari (ma a te sovegno ƚa foƚa de ƚa cruna de ƚa gucia, de ƚa grosa gomena (ƚeta come cameƚo) e del sior) .
Naltra onedà ke ƚa daga boni fruti no ƚa ghè.
Alearse co ƚa Lega e Forsa Italia xe come alearse col demogno pa' ver ƚa ciave del paradixo.
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » ven nov 28, 2014 6:43 am

A xe pì façiƚe kel diavoƚo el te porte en paradixo ke ste bande de fanfaroni veneti, padan veneti e veneto-padan-taƚiani ƚi porte el Veneto a l’endependensa. Me despiaxe par tuti sti pori cristoveneti ke se fa tor pal cul come se gnente fuse e ke ƚi se mete contenti e beati ente ƚe man de tuti sti patacari ke vende ciacoƚe, falbarie e sogni a “bon marcà” come ke ƚa Wana Marki del desfa pansa e kel Bosi da Jemogno del Po, de Pontida e de ƚa Riva dei Sete Martiri a Venesia.
Sti poƚedeganti ciarlatani ƚi xe tuti caregari fanfaroni ke na olta ciapà el voto, eleti e ben sentà so ƚa carega, ƚi deventa kapò conpleghi de ƚa s-ciavetù e de l’opresion taƚiana. Drento l’ordenamento costitusional e ƚegal taƚian no xe posibiƚe gnaona endependensa pal Veneto.
Kel diavoƚo el vegna torseƚi tuti e kel ƚi porte xo xo entel buxo nero de l’enferno e ke ƚi bruxe par l’eternetà
.
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Re: Altri partidi "veneti" e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mer dic 03, 2014 8:23 pm

Mafia, appalti e tangenti: 37 arresti a Roma. Indagato Alemanno, in carcere anche ex Nar

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... %C3%A0.jpg

http://www.lastampa.it/2014/12/02/itali ... agina.html

Maxi-operazione di carabinieri e Finanza. Il ministro Alfano: «L’inchiesta è solida». A capo della cosca Massimo Carmianti, il “Nero” di “Romanzo criminale”. Sequestrati beni per 200 milioni di euro. Nei guai politici locali e consiglieri regionali

Un collaudato e redditizio patto di ferro tra mafia e politica a Roma, non a caso definito dagli inquirenti «Mafia capitale». L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è indagato per associazione mafiosa e, per lo stesso reato, in manette è finito, tra gli altri, l’ex terrorista nero Massimo Carminati, «il Nero» di Romanzo Criminale (personaggio di spicco nella banda della Magliana è accusato anche dell’omicidio Pecorelli) interpretato al cinema da Riccardo Scamarcio. Saltano subito all’occhio questi due nomi nella maxi operazione della Procura e dei carabinieri del Ros di Roma, con Massimo Carminati ritenuto al vertice dell’associazione mafiosa. La prima, in assoluto, di connotazione esclusivamente romana.


I NOMI ECCELLENTI

Nel complesso gli arrestati sono 37, tra cui anche l’ex ad dell’Ente Eur, Riccardo Mancini, oltre a una serie di «eccellenti» indagati. Ma l’aspetto più inquietante è la scoperta di un sistema mafioso per l’aggiudicazione di appalti pubblici con il coinvolgimento di funzionari e politici del Comune di Roma e della Regione Lazio. I Ros hanno perquisito il Campidoglio, la Regione e diverse abitazioni private tra cui quella dell’ex sindaco Alemanno. Hanno ricevuto un avviso di garanzia anche il consigliere regionale Pd Eugenio Patanè, quello Pdl Luca Gramazio, e il presidente dell’Assemblea capitolina Mirko Coratti.


COME AGIVA LA “CUPOLA” DELLA CAPITALE

È stato, insomma, individuato un sodalizio mafioso da anni radicato nella capitale con diffuse infiltrazioni nel mondo imprenditoriale per ottenere appalti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate, anche per quanto riguarda i campi nomadi e i centri di accoglienza per gli immigrati. I reati ipotizzati sono associazione di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati ancora. L’indagine è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto Michele Prestipino e dai sostituto Paolo Ielo e Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli. Contestualmente all’operazione «Mafia capitale», la Guardia di Finanza sta procedendo al sequestro di beni per oltre 200 milioni di euro, in applicazione di un decreto firmato dal Tribunale di Roma.


IL CAPO ERA CARMINATI

Intercettazioni telefoniche, pedinamenti e una proficua e altamente professionale attività investigativa ha consentito di smascherare uno scandalo tra mafia e politica di dimensioni inimmaginabili. Che risale, peraltro, a molti anni fa. Si legge infatti nell’ordinanza del gip Flavia Costantini: «E’ difficile stabilire esattamente il tipo di collegamento tra l’odierna organizzazione mafiosa riconducibile a Massimo Carminati e il substrato criminale romano degli anni ottanta, nel quale essa certamente affonda le sue radici. Esistono indiscutibili corrispondenze sul piano soggettivo e sul piano oggettivo». E ancora: «Sul piano soggettivo Mafia Capitale si è strutturata prevalentemente attorno alla figura di Massimo Carminati, il quale ha mantenuto e mantiene stretti legami con soggetti che hanno fatto parte della Banda della Magliana o che comunque le gravitavano intorno».


PIGNATONE: “OMERTA’ E ASSOGGETTAMENTO”

Mafia e politica che hanno fruttato fior di quattrini. Tutto grazie - come si legge nell’ordinanza - «al riferimento alla forza di intimidazione del vincolo associativo deve intendersi che l’associazione abbia conseguito in concreto, nell’ambiente circostante nel quale essa opera, un’effettiva capacità di intimidazione, sino ad estendere intorno a sè un alone permanente di intimidazione diffusa, tale che si mantenga vivo anche a prescindere da singoli atti di intimidazione concreti posti in essere da questo o quell’associato». L’inchiesta Mafia Capitale del procuratore Giuseppe Pignatone viene ben riassunta dal gip nell’ordinanza: «Le indagini svolte hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di una organizzazione criminale di stampo mafioso operante nel territorio della città di Roma, la quale si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne derivano per commettere delitti e per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici».


L’EX SINDACO: “DIMOSTRERO’ LA MIA ESTRANEITA’”

In un comunicato Gianni Alemanno si difende e respinge le accuse: «Chi mi conosce sa bene che organizzazioni mafiose e criminali di ogni genere io le ho sempre combattute a viso aperto e senza indulgenza. Dimostrerò la mia totale estraneità». «Sono sicuro - conclude - che il lavoro della Magistratura, dopo queste fasi iniziali, si concluderà con un pieno proscioglimento nei miei confronti».


ALFANO: “INCHIESTA SOLIDA”

«Ho grande stima e considerazione per il procuratore capo di Roma che ha grande spessore competenza equilibrio, quindi sono convinto della solidità dell’inchiesta» commenta il ministro dell’Interno Angelino Alfano a «Di martedì» su La7 aggiungendo: «Su persone che conosco, come Alemanno, mi auguro riesca a dimostrare la sua estraneità così come ha detto». «Se l’inchiesta è fondata - ha aggiunto Alfano - ci sono cialtroni che non smettono di rubare; inutile fare le leggi se si continua a rubare, non si deve rubare!», ha tuonato il ministro.

Ecco l’elenco degli ordini di custodia cautelare emessi dal gip di Roma Flavia Costantini.

In carcere:

Massimo CARMINATI
Riccardo BRUGIA
Roberto LACOPO
Matteo CALVIO
Fabio GAUDENZI
Raffaele BRACCI
Cristiano GUARNERA
Giuseppe IETTO
Agostino GAGLIANONE
Salvatore BUZZI
Fabrizio Franco TESTA
Carlo PUCCI
Riccardo MANCINI
Franco PANZIRONI
Sandro COLTELLACCI
Nadia CERRITO
Giovanni FISCON
Claudio CALDARELLI
Carlo Maria GUARANY
Emanuela BUGITTI
Alessandra GARRONE
Paolo DI NINNO
Pierina CHIARAVALLE
Giuseppe MOGLIANI
Giovanni LACOPO
Claudio TURELLA
Emilio GAMMUTO
Giovanni DE CARLO
Luca ODEVAINE



Ai domiciliari:

Patrizia CARACUZZI
Emanuela SALVATORI
Sergio MENICHELLI
Franco CANCELLI
Marco PLACIDI
Raniero LUCCI
Rossana CALISTRI
Mario SCHINA


Rifiutata dal gip Costantini la richiesta della procura di misura cautelare nei confronti di Gennaro Mokbel e Salvatore Forlenza, che rimangono tuttavia ind
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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