Venetismo, referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » sab apr 12, 2014 2:59 pm

Me despiaxe tanto ma el Statudo Rejonal e la Costitusion taliana no i parmete gnaon referendo, basta farve conpliçi de ste eilouxion:

http://lnx.raixevenete.com/la-liberta-v ... ixe-venete

Fossò, 3 aprile 2014

In relazione ai recenti arresti di 24 indipendentisti Veneti l’associazione Culturale Veneto Nostro – Raixe Venete, pur seguendo da sempre la via culturale, identitaria, pacifica e non violenta per l’autodeterminazione del Popolo Veneto, esprime piena solidarietà e fraterna vicinanza alle persone sottoposte a provvedimenti restrittivi, auspicando un loro rapido ritorno in libertà ed un chiarimento delle posizioni di chi è tutt’ora sottoposto a indagine.

L’esprimere i propri ideali di amore verso la propria terra e la propria cultura, studiarne i fondamenti, apprenderne i valori positivi ed i principi di buona e sana amministrazione, di attenzione e solidarietà con i più deboli , preservarne le migliori tradizioni e tutelarne le libertà civili in modo democratico, sono le migliori armi che possiamo mettere in campo per portare avanti i nostri ideali e non possono e non devono assolutamente essere considerati reato.

Il percorso pacifico e democratico verso l’autodeterminazione dei Popoli continua e non si può arrestare, essendo un diritto inalienabile e internazionalmente riconosciuto e tutelato e pertanto ci auguriamo che nelle sedi opportune e dopo il recente via libera al PDL 342 dato dalla Regione Veneto, l’ambita meta possa essere finalmente raggiunta.

Associazione Culturale Veneto Nostro

Raixe – Venete
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mer apr 16, 2014 11:38 am

Intimidazioni contro l’indipendentismo veneto e Zaia. E arriva il 25 aprile

http://www.lindipendenza.com/intimidazi ... -25-aprile

di MARIETTO CERNEAZ

C’è aria di intimidazione in Veneto. Dell’inchiesta della procura di Brescia per “Terrorismo” ecc. ecc abbiamo già detto e continuiamo a pensare che vedere in galera persone per “idee ed intenzioni mai messe in atto” è allucinante.

Ma lo Stato italiano, che del criminale ha ogni parvenza, usi anche altri metodi.
Qualche giorno fa, la Digos ha voluto sapere con precisione chi fossero i relatori di un convegno dedicato ai temi dell’indipendenza, il motivo del convegno, se fosse aperto al pubblico a meno, e tanti altri particolari. Cosa mai accaduta per nessun convegno dell’Api. Il convegno – riservato ai soci Api – “prevede la partecipazione del professor Marco Luigi Bassani, dell’Università di Milano, del dottor Gian Angelo Bellati, direttore di Unioncamere Veneto, dell’ing. Contri, del Centro federalisti europei, e dell’avvocato Alessio Morosin, padre fondatore del movimento Indipendenza Veneta, ed estensore delle proposte di legge sul referendum di autodeterminazione approvate in Consiglio regionale”.

Oggi, sul Corriere di Verona, si legge questo titolo: “Indipendenza, se passa il referendum Zaia rischia il penale e la candidatura”. Una minaccia vera e propria, un’intimidazione a tutto tondo.
Chi lo dice? Luca Antonini, costituzionalista, un “esperto” di federalismo che sta a capo della Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale.

Rispondendo al giornalista, Antonini afferma:
“Se il consiglio regionale approverà la legge istitutiva del referendum verrà sciolto con decreto del Presidente della Repubblica la mattina dopo, in base all’articolo 126 della Costituzione. E non escludo risvolti penali per il presidente della Regione”.

Il fermento indipendentista veneto sta toccando i nervi scoperti della Repubblica. Il prossimo 25 aprile, giorno in cui si festeggia San Marco, i venetisti hanno espresso il desiderio di invadere pacificamente Venezia. Ma dalle parti del Ministero degli Interni sono già arrivati i primi segnali poco edificanti. In Veneto usano spesso dire che ”Il segreto della felicità è la liberta e quello della libertà solo il frutto del valore”. Che accadrà il 25 aprile?


http://www.jus.unitn.it/cardozo/obiter_ ... art126.htm

Articolo 126

Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica.
Il Consiglio regionale può esprimere la sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta mediante mozione motivata, sottoscritta da almeno un quinto dei suoi componenti e approvata per appello nominale a maggioranza assoluta dei componenti. La mozione non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla presentazione.
L'approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Preisdente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto, nonchè la rimozione, l'impedimento permanente, la morte o le dimissioni volontarie dello stesso compotano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio. In ogni caso, i medesimi effetti conseguono alle dimissioni contestuali della maggioranza dei componenti il Consiglio.Il Consiglio regionale può essere sciolto, quando compia atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge, o non corrisponda all'invito del Governo di sostituire la Giunta o il Presidente, che abbiano compiuto analoghi atti o violazioni.
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mer apr 16, 2014 2:27 pm

https://www.facebook.com/pages/Popoli-L ... 7400722092

Al Skender

Caro amico , approfitto della tua amicizia in facebook per esporti le mie idee.

Chiarisco di non essere né veneto , né membro di comitato dei 10 o di qualsiasi altro organo della nuova Repubblica Veneta . Addirittura confesso di non ritenere che esiste già una Nuova Repubblica Veneta .
Pertanto , chi teme di scandalizzarsi si astenga dal continuare la lettura … e tu stesso cancella al più presto questo messaggio affinché non desti sconforto o confusione .
Non credo che esista già un nuovo Stato indipendente ( malgrado i tuoi proclami e quelli dei tuoi amici ) perché di fatto , fino ad oggi il nuovo Stato non ha isi è posto come un ordinamento giuridico dotato di effettività , di coerenza , di coercizione , di positività ( da “ positum “ , in senso filosofico-giuridico ) in un ambito territoriale .
La situazione come l’ ho descritta è un dato di fatto , a parere mio ( che , da solo , conto come il due di picche ( , a parere della maggioranza dei veneti , della stragrande maggioranza degli italiani e dei mass media , a parere del diritto internazionale , INCONTROVERTIBILE e INCONFUTABILE .
Fatta questa premessa doverosa non significa che bisogna buttare per aria il plebiscito ,né bisogna buttare per aria gli organi del neonato “ ente associativo “ che si è venuto a creare .
Esiste già ora qualcosa che non è uno STATO , ma qualcosa che può diventare uno STATO ( se lo vorrà, quando lo vorrà , quando effettivamente avrà la forza politica di esserlo realmente ).
Diciamo che è un embrione di Stato , un Bambino che è ancora nella pancia di sua madre e che sta crescendo , ma non è ancora autonomo .
Cosa gli manca per essere autonomo ? : 1) la consapevolezza di sé . 2 ) l’ agire in maniera autonoma e indipendente come Stato sovrano 3 ) i soldi 4 ) la volontà effettiva dei suoi membri 5 ) il riconoscimento , come Stato , da parte degli italiani e degli altri popoli.
Non mi soffermo su ogni singolo punto che lascio alla vostra meditazione .
Arrivo subito alle mie conclusioni .
Occorre che i veneti VOTINO di nuovo , IMMEDIATAMENTE . Non telematicamente , ma coi soldi , spendendo il loro nome e cognome , assumendosi il rischio delle loro azioni .
Ogni veneto , e ogni cittadino italiano e del mondo intero , che ami davvero il Veneto indipendente ( o un nuovo Triveneto o Lombardoveneto o Padania …. Non è il momento ora di sottilizzare e di dividersi per queste sciocchezze ) DEVE NON PAGARE una o più imposte che prevedano un pagamento già dovuto , dovuto oggi o dovuto domani allo Stato originario di appartenenza , VERSI IMMEDIATAMENTE il 50 % di tale importo risparmiato sul conto corrente di PLEBISCITO EU , indicando con chiarezza NOME COGNOME , INDIRIZZO , NUMERO DI TELEFONO , PROFESSIONE , INDIRIZZO E MAIL , TIPO DI IMPOSTA NON PAGATA , CONSENSO A QUALSIASI TRATTAMENTO ANCHE TELEMATICO DEI DATI .
A questo punto ci si può contare veramente , A questo punto , se veramente saranno centinaia di migliaia coloro che VOTANO coi loro soldi , rischiando le multe , le sanzioni , gli espropri , le rappresaglie , dello STATO ITALIANO ( o anche di altri stati ) , allora veramente lo STATO VENETO potrà dire di esistere … o meglio , Io lo chiamerei meglio il NEOSTATO o il SUPERSTATO potrà forse proclamare di esistere ,
Oggi esiste solo nella testa e negli animi di alcuni eroi come Chiavegato , Per carità ben vengano 10 , 100 , 1000 Chiaregato , Servono anche loro , come esempio . Però siano chiaramente ESEMPIO DA IMITARE .
Ciascuno nel proprio piccolo , se non vuol farsi mettere in prigione e se non vuole fare sciopero della fame , ciascuno si SENTA MORALMENTE CHIAMATO a svolgere un ‘ opera di DISOBBEDIENZA CIVILE CHE COMPORTI UN SACRIFICIO PERSONALE .

Nulla vieta che , nel frattempo , il Governo dei dieci si proponga e si affini secondo le proprie “ leggi “ e la propria struttura ., senza complessi di inferiorità nei confronti dello stato italiano .
QUESTO E’ IL MIO PARERE PERSONALE . di uno che non ama nessuno STATO e che crede che gli attuali STATI , con le loro ideologie e le loro strutture di coercizione siano destinati a morire e a estinguersi o comunque a indebolirsi in maniera radicale , in pochi decenni , per dar luogo a nuove forme associative su base effettivamente di CONSENSi ( personali o di associazioni , comitati e fondazioni ) , DAL BASSO , TANGIBILi , CONTINUi , VERIFICABILi , REVOCABILi , di carattere anche e soprattutto PATRIMONIALE che provengano dai singoli associati ( o “ consociati “ come si usa dire eufemisticamente nella filosofia del diritto “ costituzionale “ ) fra i consociati che si assumano le proprie responsabilità quotidianamente e non una volta ogni quattro anni , mettendo una croce fra simboli di 4 , 10 o 20 partiti con candidati prescelti nell’ ambito di ristretta rosa di mafiosi e incapaci , buoni a nulla , yes men , ladri , farabutti , amici degli amici , uomini di potere , di sfruttamento , di menzogne o quaqquaraquà .
Con bonifico bancario (IBAN IT69E0890462180021000001600 – BIC: ICRAITRRP40. Beneficiario: PLEBISCITO.EU. Causale: NOME COGNOME , INDIRIZZO , NUMERO DI TELEFONO , PROFESSIONE , INDIRIZZO E MAIL , TIPO DI IMPOSTA NON PAGATA , CONSENSO A QUALSIASI TRATTAMENTO ANCHE TELEMATICO DEI DATI . ( magari non ci sta tutto sulla causale … però l’ importante è cominiciare )

AUTORIZZO CHE QUESTO MIO SCRITTO VENGA CANCELLATO , MANOMESSO , MODIFICATO , STRAVOLTO ,PER QUALSIAISI UTILIZZO E PER QUALSIASI CAUSA DI INDIPENDENZA NEI CONFRONTI DI QUALSIASI STATO ATTUALE

«Una nazione, dunque, non ha alcun diritto di dire ad una provincia: ‘Tu appartieni a me, voglio prenderti. Una provincia è costituita dai suoi abitanti. Se qualcuno ha il diritto ad essere ascoltato in questo caso sono questi abitanti. Le dispute di confine dovrebbero essere risolte dal plebiscito». (Ludwig von Mises, Omnipotent Government, p. 90)

«Nessun popolo e nessuna parte di un popolo dev’essere tenuto contro la sua volontà in una associazione politica che non vuole». (Ludwig von Mises, Nation, State, and Economy, p. 34)

«Il diritto di autodeterminazione per quanto riguarda la questione della partecipazione in uno Stato significa: ogni volta che gli abitanti di un determinato territorio, che si tratti di un unico villaggio, un intero quartiere, o una serie di distretti adiacenti, fanno conoscere attraverso un plebiscito condotto liberamente che non vogliono più rimanere uniti al momento allo Stato di appartenenza, ma desiderano formare uno Stato indipendente o attaccarsi a qualche altro Stato, i loro desideri sono da rispettare e devono essere rispettati. Questo è l’unico fattibile ed efficace modo per prevenire rivoluzioni e guerre civili ed internazionali». (Ludwig von Mises Liberalism, p. 109)

«Non fa differenza dove vengano disegnati i confini di un Paese. Nessuno ha un interesse materiale speciale allargando il territorio dello Stato in cui vive, nessuno subisce delle perdite se una parte di questa zona è separata dallo Stato. E’ inoltre irrilevante se tutte le parti del territorio sono in collegamento geografico diretto, o se sono separate da un pezzo di terra che appartiene ad un altro Stato. Non ha alcuna importanza economica che il Paese si affacci sull’oceano o meno. In un mondo del genere la gente di ogni villaggio o distretto potrebbero decidere con plebiscito a quale Stato appartenere». (Ludwig von Mises Omnipotent Government, p. 92)
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mer apr 16, 2014 9:57 pm

Referendum Veneto, Zaia: il Consiglio regionale è sovrano

http://www.lindipendenza.com/referendum ... -e-sovrano


«Io dico che il Consiglio regionale è sovrano e che sarà il Consiglio poi a decidere, ovviamente valutando tutte le opzioni». È la risposta data oggi dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ad una domanda relativa all’opinione espressa in una intervista su Il Corriere del Veneto da Luca Antonini. Per il costituzionalista, l’approvazione del referendum per l’indipendenza da parte dell’assemblea veneta darebbe luogo a conseguenze penali per il presidente della Regione per reati contro la personalità dello Stato e, conseguente, alla sua incandidabilità alle successive consultazioni elettorali. «È il parere autorevole di un costituzionalista autorevole – ha aggiunto Zaia - e del resto non è la prima volta che dei costituzionalisti dicono questo. Se io avessi domani mattina un referendum voterei sì, ma prima c’è un consiglio che deve decidere se approvare o meno questa legge. Nel momento in cui il consiglio affronterà la partita noi affronteremo giuridicamente il discorso. Il che – ha concluso – non vuol dire che la verità stia tutta da una parte o tutta dall’altra».


Comenti===============================================================================================================================

Giacomo Consalez
16 Aprile 2014 at 8:30 pm #
Questo cazzobuffo dovrebbe esclusivamente indire un sondaggio ufficiale promosso dalla regione Veneto per avere la conferma del fatto che la schiacciante maggioranza dei Veneti è favorevole all’indipendeza dall’iTaglia. L’indomani si porrebbe un problema di diritto internazionale all’autodeterminazione. L’esercizio dell’autodeterminazione è previsto dalla Carta Costituzionale delle Nazioni Unite (Cap I, Art. 1, Part. 2), dalle Convenzioni Internazionali (ICCPR ed ICESCR) per i Diritti Civili, Politici, Economici, Sociali e Culturali (Art. 1) e, per quanto riguarda i paesi costituenti l’Unione Europea, dall’Atto Finale della Conferenza di Helsinki (CSCE) per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Art. 8). Tali accordi sono stati tutti sottoscritti e ratificati dallo Stato italiano, il quale conseguentemente recepisce il Diritto all’Autodeterminazione con la Legge n.881/1977 e, con sentenza della Cass.pen. n. 21-3 1975, ne riconosce la superiorità gerarchica in quanto Legge di Diritto Internazionale che prevale sul Diritto Interno dello Stato (Fonte E. Andrian, ANFEL, gratefully acknowledged).

Invece cincischia e tracheggia, da bravo poltronaro, e non ha neppure predisposto il suo statuto regionale per permettere l’esercizio di un simile sondaggio.

Chi crede di poter avere sostegno per un’iniziativa indipendentista da questi ASCARI è un pazzo irresponsabile al quale 25 anni di cialtronaggine pura non hanno insegnato nulla.

Marco (*)
17 Aprile 2014 at 7:48 am #
Purtroppo non funziona così: una delibera regionale di indizione di un referendum sull’indipendenza verrebbe subito bloccata dallo stato centrale, in quanto in violazione dell’art. 5 della costituzione, oltreché in violazione degli art. 26 e 27 dello statuto della regione, ed a nulla varrebbe il tentativo di appellarsi al diritto di autodeterminazione dei popoli. Poi, fra l’altro, le regioni italiane sono tutte creazioni dell’Italia, suddivisioni puramente amministrative, e non possono invocare un bel niente in materia di rappresentanza internazionale di un popolo. C’è già stata la Sardegna che alcuni anni fa ha tentato di dichiararsi ‘sovrana’, ma lo stato è intervenuto subito ed ha cancellato il tutto (solo per aver usato la parolina ‘sovrana’), sentenziando che solo lo stato centrale è dotato di sovranità, dunque il consiglio regionale del Veneto non può predisporre uno statuto per permettere l’esercizio di questo referendum, dato che lo statuto stesso non può contrastare con la costituzione. Poi, l’Italia non riconosce l’esistenza di popolazioni etnicamente diverse da quella italiana all’interno dello stato, e se pure volessimo individuare un popolo veneto con un minimo di cognizione storica, dovremmo far votare anche buona parte della regione Friuli Venezia Giulia, ed escludere la transpadana ferrarese, che è parte della regione Veneto, dal voto. Purtroppo l’Italia ha il possesso ed il controllo sul territorio, ed ha una costituzione che non permette secessioni, oltreché far parte di organismi come l’UE, l’ONU, ecc., che tutelano l’integrità territoriale degli stati, quindi, l’indipendenza con metodi pacifici, per me, è una pura utopia.

Alberto Pento
16 Aprile 2014 at 8:15 pm #
Ke fanfaron!
Sovran si ma drento i termeni del Statudo e de la Costitusion Taliana!

Dan
16 Aprile 2014 at 9:13 pm #
Non avendo una spinta popolare veramente capace alle spalle (tipo Donetsk) è normale si comporti così. Non è il primo e non sarà l’ultimo a fare di questi balletti fino a quando dal basso si starà ad aspettare l’avvento di un messia
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » ven apr 18, 2014 11:42 am

Il Giornale L'Uomo del Plebiscito Veneto Gianluca Busato 6 pagine.pdf

https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... FBbjQ/edit

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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mar apr 22, 2014 6:23 pm

Plebiscito.eu: “Pronti alla vendita dei titoli di Stato veneti”

http://www.lindipendenza.com/plebiscito ... ato-veneto

La Repubblica Veneta entra nel vivo del proprio esercizio di sovranità ed indipendenza anche da un punto di vista finanziario con l’emissione dei propri primi Titoli di Stato. L’esigenza di finanziamento delle attività di strutturazione della Repubblica Veneta, particolarmente onerose nella fase di transizione in atto, sarà quindi assolta grazie a un prestito che sarà fatto alla Repubblica Veneta direttamente da investitori veneti ed esteri. L’emissione sarà a cura della Tesoreria della Repubblica Veneta, che sarà istituita in questi giorni dalla Delegazione dei Dieci.

I primi Titoli di Stato che saranno emessi sono i Buoni Federali Costitutivi (BFC), con tagli previsti da 1.000,00 € (acquistabili a 100,00 €) e da 10.000,00 € (acquistabili a 1.000,00 €). I BFC saranno pagabili entro sei mesi dall’approvazione della Costituzione della Repubblica Veneta.

Entro pochi giorni saranno rese note le modalità di prenotazione dei BFC. La prima emissione prevede il rilascio di Titoli di stato per una prima tranche di test di 20 milioni di euro.

Sempre allo studio della Delegazione dei Dieci c’è anche la riattivazione delle “esplorazioni fiscali” in altri Paesi che tutelino i risparmiatori veneti dal rischio di default dello stato italiano. Rispetto all’esperienza del 2010, con l’organizzazione di “corriere di risparmiatori in fuga” verso le banche slovene e austriache, si stanno studiando altre fiscalità attraenti per i cittadini veneti, nel periodo di transizione in corso prima dell’approvazione della Costituzione della Repubblica Veneta. Tra i Paesi allo studio vi sono, tra gli altri, sempre l’Austria, la Baviera e la Polonia.

Un’ulteriore campo di attività riguarda la possibilità di aprire una Fondazione nel Liechtenstein (Stiftung), per consentire ai Comuni veneti di gestire le proprie Tesorerie Comunali presso un sistema di tesoreria riconosciuta dall’Unione Europea e non soggetta agli artigli rapaci del mostro fiscale italiano e senza pertanto essere depredati per tramite della tesoreria unica statale italiana. I Comuni veneti nel periodo di transizione potranno quindi applicare il decreto di esenzione fiscale totale promulgato dalla Delegazione dei Dieci il 25 marzo scorso e passare quindi al regime di fiscalità veneta che consente loro piena autonomia fiscale. In tal modo i cittadini saranno sollevati dalla pressione fiscale insostenibile dello stato italiano e i comuni potranno finalmente godere di risorse adeguate per erogare servizi pubblici.
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » ven apr 25, 2014 7:38 am

Repubblica Veneta e titoli di Stato, vabbé tutto fa brodo…

http://www.lindipendenza.com/repubblica ... o-fa-brodo

La Repubblica veneta emette i primi titoli di Stato. Questa la notizia che continua con: allo studio anche nuove “gite fiscali” in Austria, Baviera e Polonia e un sistema di tesoreria europea per i Comuni veneti, con autonomia fiscale fino al 98%. Me vien da dir: ciò mi son Tontolo, mi non so’, son forestiero, par mi tutto va ben, i quadrati, i triangoli, le righe per tera, i viaggi all’estero, la tesoreria europea, l’autonomia fiscale. Par mi tuto fa brodo, come nel vecchio carosello (Guarda qui).

Mi si dice ancora che: la Repubblica Veneta entra nel vivo del proprio esercizio di sovranità ed indipendenza anche da un punto di vista finanziario con l’emissione dei propri primi Titoli di Stato. L’esigenza di finanziamento delle attività di strutturazione della Repubblica Veneta, particolarmente onerose nella fase di transizione in atto, sarà quindi assolta grazie a un prestito che sarà fatto alla Repubblica Veneta direttamente da investitori veneti ed esteri. L’emissione sarà a cura della Tesoreria della Repubblica Veneta, che sarà istituita in questi giorni dalla Delegazione dei Dieci. I primi Titoli di Stato che saranno emessi sono i Buoni Federali Costitutivi (BFC), con tagli previsti da 1.000,00 € (acquistabili a 100,00 €) e da 10.000,00 € (acquistabili a 1.000,00 €). I BFC saranno pagabili entro sei mesi dall’approvazione della Costituzione della Repubblica Veneta.

Eccezionale! Domanda: per un costo/rischio del 10% su un investimento a 6 mesi, quale garanzia è stata messa per un rischio cosi elevato, c’è una assicurazione? O una qualche garanzia reale o sono cambiali pro soluto, che nessuno pagherà in caso di un qualsiasi inconveniente che potrebbe succedere? Risposta di Gianluca Busato: «le prospettive di investimento nelle attività della Repubblica Veneta sono particolarmente convenienti sia per gli investitori veneti sia per gli investitori esteri. L’enorme surplus finanziario di più di 20 miliardi di euro annui di cui gode la Repubblica Veneta permetterà una veloce restituzione di dieci volte il capitale investito, che sarà garantito dalla riconosciuta solidità della Repubblica.»

Il mio commento: ciò mi son Tontolo, mi non so’, son forestiero, per mi tuto va ben, i quadrati, i triangoli, le righe per tera, i viaggi all’estero, la tesoreria europea, l’autonomia fiscale. Par mi tuto fa brodo. Ma per continuare ad avere un surplus fiscale pari ai 20 miliardi di Euro annui summenzionati, non si dovrà forse mantenere la stessa opprimente tassazione italiana? E se così non fosse, calcolando i suicidi di imprenditori veneti (oramai qualche centinaio), l’avvenuta chiusura d’innumerevoli attività imprenditoriali (commerciali, artigianali e PMI), le altre 1.465 aziende che secondo la CSIL sono oggi in crisi (vedere “Il Gazzettino” del 22 aprile 2014), come si riuscirà a mantenere i predetti 20 miliardi di Euro in surplus, a garanzia dei Buoni Federali Costitutivi (BFC)? Mi si dice ancora che esiste la “riconosciuta solidità della Repubblica”. Riconosciuta da chi?

Mi son Tontolo, mi non so’, son forestiero, per mi tuto va ben, i quadrati, i triangoli, le righe per tera, i viaggi all’estero, la tesoreria europea, l’autonomia fiscale. Par mi tuto fa brodo. Però mi sembra che qualcuno voglia prendere in giro i veneti in buona fede.

Comenti===============================================================================================================================

Muarizio
27 Aprile 2014 at 9:43 pm #
Mi meraviglio di un articolo del genere su questo sito.
Veramente. Innanzitutto quando usciranno vedremo le condizioni del prestito, e possiamo dire per quello che sappiamo che l’investimento comporta dei rischi e per chi frequenta il mondo finanziario ed in particolare certi titoli di borsa ben noti agli investitori il rischio è sicuramente commisurato.
E’ una scommessa punto. Una scommessa che può avverarsi o meno, i presupposti perché ciò avvenga ci sono tutti sul campo se gli attori protagonisti si muoveranno bene saranno onesti e leali il risultato ci sarà certamente. il tempo necessario dipende da molti fattori.
I soldi per pagare poi sicuramente ci saranno, ora il surplus è 20 M. ma il totale del gettito ultimo versato dai Veneti è sui 70 Miliardi ricordiamolo. Le tasse saranno immediatamente ridotte, sicuramente subito forse non di molto (25-30%) dipenderà da quanto l’italia vorrà accollarci del debito (ingiusto dato da quanto succhia) ma qualcosa dovremo cedere, e per pagare i Patrioti che avranno accettato di partecipare all’impresa ci saranno eccome. A cosa servono i soldi ? A realizzare la struttura digitale e l’ossatura del nuovo Stato, a realizzare la nuova Costituzione ad implementare i nuovi servizi della Repubblica Veneta e le spese per fare conoscere nel mondo il nostro progetto, che è serio e che qualcuno cominci a riconoscerci. Questo secondo me serviranno ai 10 questi soldi. Un saluto


Michele Bendazzoli
25 Aprile 2014 at 10:10 pm #
Ciò liberalista ma sito mona o feto finta? Se el Veneto se libera 20 milioni se bruscolini – el costo del referendum che i voe fare anca se lo ghemo sà fato – e l’ultimo pensiero che gavarà i veneti sarà come far par ringrasiare quei che ga riscià i schei par darghe la libertà.


Boniver
26 Aprile 2014 at 2:07 pm #
Esattamente, prendi una calcolatrice e guarda cosa sono 20 milioni su 2 miliardi di Surplus (Residuo netto) versato dal Veneto a Roma che poi finisce nel buco nero del meridione
0,01% …. bruscolini
come anche i costi “inutili ” x fare il Referendum (14 milioni)
….. bruscolini – 3€ a testa per ogni Veneto


Liberalista
25 Aprile 2014 at 6:03 pm #
Cioè fatemi capire: se io decidessi di finanziare il progetto con 1000 euri, al termine della creazione del nuovo stato veneto mi verrebbero restituiti 10000 euri, dieci volte tanto.
Fin qui ci siamo, no?
Quello che dovreste chiedervi è: chi paga i 9000 euri del mio guadagno? Nessun investimento rende il 1000%, nè in sei mesi, nè in un anno e nemmeno in 10 anni. Nessun tipo di investimento.
Quindi – temo di non sbagliarmi – i 9000 euri saranno presi dalle tasche dei veneti, tramite il prelievo fiscale.
Se per voi è giusto così…
A me pare che a chi parla di indipendenza solo per dar fiato alla bocca non importi nulla della libertà, ma soltanto del fatto che i loro soldi vanno oggi nelle tasche dei politici italiani. Se domani vanno nelle tasche di politici veneti, sono ben felici di essere derubati. Mah!


Alberto Pento
25 Aprile 2014 at 10:28 pm #
Si si!
Se tuto va ben, se se riva a l’endependensa, se se fa el novo stado veneto … se se se, però se non capita gnente de coel ke se se speta o ke se vuria, adio skei, adio nineta.

Muarizio
27 Aprile 2014 at 9:27 pm #
DIFATTI TE NON VIENE CHIESTO NULLA. L’IMPORTANTE E’ CHE LA SMETTI DI FARE IL TROLL.

Alberto Pento
28 Aprile 2014 at 4:39 am #
Va a cagher fantaxma sensa nome, ti no a te enbroj la xente veneta!

Lorenz
25 Aprile 2014 at 3:30 pm #
Leggendo con attenzione l’annuncio si capisce che l’offerta è limitata a 20 ml e, sebbene il rimborso al 1000% possa apparire spropositato, in realtà equivale ad impegnare una cifra di 200 ml della nuova repubblica veneta per finanziare le attività di preparazione a avviamento delle nuove istituzioni. Il rendimento è fisso (non annuale) e il rimborso viene garantito dopo o 6 mesi dalla approvazione della Costituzione della Repubblica Veneta. Non mi pare che questa offerta si possa configurare come un raggiro ma anzi rappresenta un investimento con rischio adeguato all’elevato rendimento.

lotar
25 Aprile 2014 at 2:21 pm #
questo quotidiano web sta diventando, come norma e regola, una testata disfattista e denigratoria, dove far baruffa ed ironia; e resta sempre meno, un posto dove fare seria riflessione culturale, identitaria e pragmatica sulla questione etica, filosofica, umana e libertaria dell’indipendenza

mr1981
25 Aprile 2014 at 1:57 pm #
Con un Veneto libero non ci deve più essere il surplus! La pressione fiscale dev’essere abbassata immediatamente dei 20 miliardi di surplus fiscale italico, se poi un’organizzazione diversa e moderna permette un ulteriore diminuzione della pressione fiscale, si proceda!
Chi ragiona su surplus fiscali da utilizzare per altri scopi, fa semplicemente ragionamenti da T-E-R-R-O-N-E!


Gianfrancesco
25 Aprile 2014 at 1:34 pm #
rimane sempre invasa la domanda che non è se il veneto possa o non possa sostenere questa spesa, nè se abbia senso chiedere 1 per restituire 10 in pochi mesi, ma a cosa servono questi soldi.


gianpaolo
25 Aprile 2014 at 12:48 pm #
Tontolo, l’ economia non è il tuo forte.


leonardo
25 Aprile 2014 at 11:37 am #
Nel sito di Plebiscio.eu si parla di . . .Entro pochi giorni saranno rese note le modalità di prenotazione dei BFC. La prima emissione prevede il rilascio di Titoli di stato per una prima tranche di test di 20 milioni di euro.
E’ risaputo che il rendimento dei Titoli di stato è in relazione al rischio che vi è nell’acquistarli, ma ritengo che nel Veneto si troveranno 20.000 patrioti disponibili a investire 1000,00 Euro affinché si finanzino le spese iniziali per realizzare il progetto di una Repubblica Veneta.
Se poi questo dovesse avverarsi non vedo problemi a riconoscere loro un rimborso sicuramente straordinario ma con rischi che non tutti, anche potendo, sono disponibili a correre.
Buon S.Marco a tutti Leonardo M.


Alberto Pento
25 Aprile 2014 at 10:57 pm #
Ke garansie ghe xe?
Ki xe ke responde?
Se i scapa co la càsa co ki podemo ciaparsela e ke aotoretà podemo far entervegner?

REPLY
Guido
25 Aprile 2014 at 11:06 am #
Te si proprio Tontolo, Con un’organizzazione diversa e moderna (Svizzera per esempio) e senza il peso della burocrazia italiana il surplus non sarà di 20 miliardi ma minimo del doppio. I Veneti sono solo 5 milioni caro Tontolo.


Boniver
25 Aprile 2014 at 10:43 am #
A me pare che Tontolo, quando parla di economia, l’è tonto sul serio e no par scherso ….))
infatti chiede e conclude il suo ragionamento:
“Ma per continuare ad avere un surplus fiscale pari ai 20 miliardi di Euro annui summenzionati, non si dovrà forse mantenere la stessa opprimente tassazione italiana?”
Il Surplus fiscale del veneto (20-30 miliardi) sono skei che vanno a Roma, da li vanno in Calabria etc. e poi no i torna più indrio. Quindi i contribuenti veneti il loro Surplus fiscale se lo potranno tener in scarsela e pagare una aliquota massima del 20-25%
10 milioni di BOT Veneti (che per finanziare il movimento sono tantissimi) sono – calcolatrice alla mano – lo 0,0005% di 20 miliardi di Surplus
Quindi a confondere le idee e a “prendere in giro i Veneti” – in questo caso – l’è proprio Tontolo (e Pento che ghe dà anka raxon .. e tuti i altri i xe poveri panpe, mone e bauchi )


Alberto Pento
25 Aprile 2014 at 10:20 pm #
Pi o manco li xe li memi skei ke ga robà i padan leghisti de la CREDITEURONORD:

http://www.lindipendenza.com/wp-content ... ronord.jpg


Paolo
25 Aprile 2014 at 9:28 am #
Fantastico Bravo Alberto…W.W.W.San Marco…

Alberto Pento
25 Aprile 2014 at 7:42 am #
Caro Tontolo a te ghè raxon no te si on panpe e gnanca on bauco!
Ma no sta ver temansia ke no tuti i veneti łi xe cusita mone!


pinco
29 Aprile 2014 at 12:23 am #
Io però devo ancora capire chi sono gli osservatori Internazionali che devono ufficializzare il risultato del referendum virtuale!
Inoltre non capisco, se siamo già una repubblica indipendente, perchè si vuol fare l’obbiezione fiscale calcolando il fatto che equitalia potrebbe venire a chiederci la mora di mancato pagamento!
Sono per l’indipendenza, ma per quella seria non per le pagliacciate.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » mar apr 29, 2014 2:33 pm

La festa dei Veneti, un Popolo che si riprenderà la libertà

http://www.lindipendenza.com/la-festa-d ... la-liberta

Comento===============================================================================================================================

ke oror!

GIANCARLO
29 Aprile 2014 at 10:04 am #
Bellissimo il commento di Don Floriano che mi auguro possa onorarci di una sua visita alla prossima assemblea pubblica di PLEBISCITO.EU che verrà annunciata sul sito web.

ECCO ALCUNE INFORMAZIONI: (???)

Se qualcuno vuole sapere la vera storia del Veneto deve saperla da ROCCHETTA primo indipendentista veneto. ???
Inutile disquisire ora sui vari gruppi indipendentisti.

PLEBISCITO.EU è l’unico ad avere indetto un referendum digitale che è ora sotto il vaglio e controllo dell’OSCE e che tra non molto sarà certificato con buona pace di coloro che hanno continuato a denigrare e mettere in forse i numeri dichiarati alla fine del referendum. ???

Ha autorevolezza chi ha un seguito popolare e al momento solo plebiscito.eu lo ha. Tutti gli altri, senza volerli delegittimare come indipendentisti, non hanno seguito popolare e quindi la loro forza è nulla. ???

Dobbiamo essere consapevoli che solamente agendo si ottiene l’indipendenza e non aprendo siti web farneticando un sacco di cose che non servono alla causa. ???
Tanto perché siate tutti informati PLEBISCITO.EU non è e non sarà mai un partito politico italiano. ???

PLEBISCITO.EU ha già aperto 21 ambasciate in quasi tutti i paesi europei ivi compresa la Serbia e l’Ukraina. ??? (Co o sensa anbasadori?)
PLEBISCITO.EU ha proclamato l’esenzione fiscale che metterà in ginocchio lo stato italiano. ???
PLEBISCITO.EU conta ormai decine e decine di uffici della REPUBBLICA VENETA SU TUTTO IL TERRITORIO VENETO al fine di supportare il popolo circa ???l’esenzione fiscale e quanto sarà messo in atto in futuro. ???
Visitate il sito http://www.plebiscito.eu e potrete farVi un’idea di che cosa stà succedendo nel Veneto.

Tutti gli altri o si accodano e ciò non ci dispiace o scompariranno perché inutili alla causa perché statici !!!

Forse qualcuno non lo sa ma il VENETO è già indipendente e PLEBISCITO.EU stà esercitando veramente con numeri,uffici,persone,strutture etc..etc.. il periodo di transizione necessario a scalzare definitivamente l’occupazione dello stato italiano. ???

Credeteci tutti perché con la Fede e l’operare si può arrivare alla fine del percorso già tracciato. ??? Ke delirio!

Il Veneto è una potenza economica e lo sarà ancora più in futuro. Con i suoi 20 miliardi di euro in più che versava a Roma potremo dare speranza a tutti i Veneti indistintamente. ???

Seguite il sito http://www.plebiscito.eu e partecipate all’esenzione fiscale che sarà supportata dagli uffici aperti in tutto il Veneto per qualsiasi aiuto o informazione.
VENETO E’ CHI VENETO FA’ ??? - W SAN MARCO SEMPRE

Li fanfaroni: Bosi, Fojato, Comencini, ... tuti contro li Serenisimi
https://www.youtube.com/watch?v=QSyGmmNMf2s
Anca Roketa a keli ani el se gheva perso.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /wsm71.jpg

Franco Rocchetta
http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Rocchetta


Rocchetta: «Lo Stato si comporta con i veneti come Hitler con gli ebrei»
Le dichiarazioni del fondatore della Liga Veneta alla trasmissione «La Zanzara» su Radio 24. «L'Italia mette in vendita edifici storici e intere isole della Laguna»
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 3819.shtml

VENEZIA - «Lo Stato italiano si comporta coi veneti come si comportò il nazismo con gli ebrei. Hitler ha sempre riconosciuto che il suo maestro era Benito Mussolini. E Mussolini è il figlio di Vittorio Emanuele II, di Garibaldi. Hitler torturava e ammazzava gli ebrei e anche lo Stato italiano ha provocato milioni di morti fra i veneti ed i non veneti». Questo il pensiero di Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta, da poco scarcerato e coinvolto nell'inchiesta sui separatisti veneti, a «La Zanzara» su Radio 24. «Lo Stato italiano - dice Rocchetta - mette in vendita edifici storici in Veneto e intere isole della laguna. Sono esattamente come quei gerarchi che toglievano agli oppositori politici o alle famiglie israelitiche opere d'arte o denari e poi le mettevano in vendita».

«Questi - prosegue Rocchetta - sono forse gli ultimi mesi della presenza dello Stato italiano nel territorio della Repubblica Veneta. Lo stato coloniale dimostra con questa inchiesta tutta la sua debolezza. Pacificamente è l'Italia usurpatrice a dover uscire da queste terre. Noi siamo a casa nostra. Esattamente come la Svezia se n'è andata dalla Norvegia, come lo stato di Boemia e Moravia se n'è andato dalla Cecoslovacchia. Ma l'Italia non ha intenzione di andarsene, come gli eroinomani e cocainomani non riescono a rinunciare a cocaina ed eroina». «Napolitano - dice ancora - è il Presidente di uno stato coloniale che occupa illegalmente i territori della Repubblica Veneta. Considero Napolitano esattamente come considero i prefetti o i questori della Repubblica Italiana. Sono tutti funzionari di uno Stato che dissangua la società veneta in totale assenza di legittimità». «Lo Stato italiano - conclude Rocchetta - non solo è fallimentare ma è nato e vive in osmosi con la malavita organizzata, è uno Stato mafioso».

28 aprile 2014

Scuxame Franco ma no ghè al mondo gnaona lexetemetà par poder desangoar el prosimo o łi altri o on povoło.

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VENETO SERENISSIMO GOVERNO

Franco Rocchetta la smetta di danneggiare la causa Veneta

Franco Rocchetta dà ancora sfogo alle sue elucubrazioni mentali danneggiando la causa dell'autodeterminazione del Popolo Veneto.

Tale Franco Rocchetta alla trasmissione la Zanzara ha fatto la propria quotidiana sparata: ha accomunato la Shoah subita dal Popolo Ebraico all'occupazione italiana del Veneto.

Nell'analizzare la storia bisogna essere obbiettivi e non dire le cose solo per dare aria alla bocca, la tragedia della Shoah non può essere accomunata a quanto ha subito il Popolo Veneto dall'occupazione italiana, la Shoah ha una peculiarità unica nella storia dell'umanità (tentativo di eliminare gli ebrei).

In Veneto ci sono stati un genocidio culturale e dei furti di Stato orchestrati da parte dell'occupante italiani, la terra Veneta è stata uno dei campi di battaglia delle due guerre mondiali, abbiamo come Veneti subito una diaspora di milioni di persone; però non abbiamo dovuto patire una repressione sistematica come quella che ha patito il Popolo Ebraico, non siamo stati rinchiusi in campi di sterminio, milioni di veneti non sono passati per i camini dei forni crematori, (quello che ha fatto l'occupante italiano è stato di cercare di assimilare i veneti).

Rocchetta metta in funzione il cervello, ed eviti di rendere inutile il lavoro dei patrioti Veneti attraverso le sue sparate.

Queste sue affermazioni forse sono reminiscenze dei suoi viaggi turistici del 1968 con gli estremisti di destra in Grecia, dei viaggi a Gaza e degli incontri con Arafat, e delle sue frequentazioni negli ultimi 15 anni con l'estrema sinistra? Si sa benissimo che ciò che unisce questi opposti estremismi è l'astio se non l'odio nei confronti del Popolo ebraico. L'ovvia conseguenza è quindi per banalizzare tutto (sia la Shoah che l'etnocidio subito dai Veneti) mettendo tutto nello stesso calderone, quindi negando le specificità dei due crimini. Facendo così si fa oggettivamente del negazionismo sia nei confronti della Shoah che nei confronti dei crimini italiani verso il Popolo Veneto.

Consigliamo a Franco Rocchetta di ritirarsi a vita privata, evitando di fare altri danni al Popolo Veneto rispetto a quanti ne ha già fatti in tutta la sua vita politica (dagli anni 60 alla cessione della Liga Veneta a Bossi, alla sua entrata nei gruppi parlamentari di Alleanza Nazionale, alle sue frequentazioni con l'estrema sinistra).

Si può ragionevolmente pensare che non abbia problemi finanziari visto che l'Italia paga sempre chi gli giura fedeltà! Vero ROKI?

Longarone 29 aprile 2014
Nota del Ministero degli Interni del Veneto Serenissimo Governo

Veneto Serenissimo Governo
casella postale 24 - 36022 Cassola (VI)
VENETO
pepiva@libero.it- kancelliere@katamail.it
Tel. +39 328 7051773 - +39 349 1847544 - +39 340 6613027
http://www.serenissimogoverno.eu
http://www.radionazionaleveneta.org

E la mexeria e la fame co li so morti e l'exodo veneto a milioni e el stermegno de la prima goera mondial ? Xe vero ke no ghemo patesto coel ke ga pasà li ebrei però a ghemo vesto la nostra parte de dexgrasie e de tribolasion par colpa del Stado Talian kel diavolo el se lo toga!
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » dom mag 04, 2014 9:21 pm

LIBRO BIANCO DEI VENETI: NASCE LA NUOVA CLASSE DIRIGENTE VENETA

GIANEon maggio 3, 2014

Immagine

A Montegrotto Terme parte il disegno concreto della nuova costituzione della Repubblica Veneta. Gianluca Busato: “abbiamo trasformato la più grave minaccia economica della nostra storia moderna nella straordinaria opportunità di un nuovo rinascimento con l’indipendenza della Repubblica Veneta”

Alla presenza di circa 300 quadri di Plebiscito.eu, si sono svolti oggi a Montegrotto Terme i lavori di presentazione del Libro Bianco dei Veneti.
Dopo la dichiarazione di indipendenza della Repubblica Veneta del 21 marzo a Treviso e l’avvio della fase di controllo delle risorse fiscali venete, con la campagna di esenzione fiscale totale e la prossima emissione di Bond Veneti per 20 milioni di euro, parte quindi un’enorme opera di documentazione e consultazione dal basso di associazioni civili e cittadini su tutti i temi istituzionali (come ad esempio economia, lavoro, pensioni, scuola, sanita’ immigrazione ecc.) che sara’ portata avanti in modo scientifico e sistematico per i prossimi 4-6 mesi
Ha introdotto i lavori della giornata Gianluca Busato, che ha testimoniato come si sia formata di fatto una nuova classe dirigente veneta, che sta disegnando e dando forma concreta alla Repubblica Veneta, supplendo alla mancata assunzione di responsabilità e all’assenza di civismo degli attuali rappresentanti politici veneti, che operano all’interno delle istituzioni italiane deposte dalla dichiarazione di Treviso del 21 marzo.

Dopo la presentazione dei lavori da parte del prof. Paolo Bernardini, direttore scientifico del Libro Bianco dei Veneti e la presentazione dei team di lavoro e dei direttori dei 25 capitoli in cui esso si articolerà da parte del supervisore Dr. Giovanni Dalla-Valle, sono seguiti gli interventi e le presentazioni dei singoli esperti che collaboreranno alla stesura della documentazione. Come nell’esempio Scozzese, dal Libro Bianco nascerà quindi la bozza di Costituzione da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Costituente e quindi dei cittadini veneti.
Ha quindi concluso i lavori della giornata Franco Rocchetta, con un intervento appassionato e molto applaudito che ha posto l’accento sul momento storico che sta caratterizzando con successo la rinascita della Repubblica Veneta.

Gianluca Busato ha dichiarato: “trova oggi la propria finalizzazione un percorso politico iniziato nel 2006-2007 con la presentazione delle ragioni dell’indipendenza del Veneto e che oggi finalmente sta diventando reale e fattivo esercizio di indipendenza della Repubblica Veneta.
Di fatto oggi a Montegrotto si è riunita l’unica autentica, preparata e determinata classe dirigente veneta, che ha saputo trasformare la minaccia gravissima alla vitalità stessa del reticolo industriale più fitto del pianeta, nell’opportunità concreta per un nuovo rinascimento veneto, che si estenderà ben presto a ogni territorio oggi sottoposto al dominio dispotico del regno del male dello stato italiano, liberando i Popoli e i territori attraverso una rivoluzione digitale col sorriso.
Nel momento di massima crisi, i veneti hanno saputo, come sempre hanno dimostrato di fare nella storia, trovare una via d’uscita inedita e originale, nel segno dell’innovazione e dell’ingegno che ci è proprio, dando vita e speranza concreta a un territorio che aveva perso anche la capacità di sognare”.

Ufficio stampa
Plebiscito.eu
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Re: Referendo par l'endependensa e i fanfaroni

Messaggioda Berto » lun mag 05, 2014 8:05 am

Indipendenza del Veneto, quelli che dicono che “non conviene”

http://www.lindipendenza.com/indipenden ... n-conviene

di ENZO TRENTIN

Non expedit (non conviene) è una disposizione della Santa Sede con la quale, per la prima volta, il pontefice Pio IX nel 1868, dichiarò inaccettabile per i cattolici italiani partecipare alle elezioni politiche dello Stato italiano e, per estensione, all’intera vita politica italiana. Fu abrogata ufficialmente da Papa Benedetto XV nel 1919, che in quello stesso anno permise ai cattolici di aderire al Partito popolare di don Luigi Sturzo. Nel linguaggio della politica, questa situazione si configura come problema strategico che si fonda sulla teoria della decisione razionale: non conviene legittimare l’avversario partecipando alle elezioni politiche da esso indette. Infatti non servì a molto, tre anni dopo (nel 1922) il fascismo prenderà il potere.

Nel 1881 lo Stato Pontificio non esiste più. Roma è capitale d’Italia dal 1871 e il potere religioso e quello politico ora sono separati. Il Papa – in quel periodo – considera gli italiani invasori e vive chiuso nel Vaticano. Vuole mostrare al mondo che è “prigioniero politico” e ordina a tutti i cattolici di non partecipare alla vita politica dello Stato perché: non è opportuno (non expedit).

I Veneti indipendentisti, quelli autentici s’intende, potrebbero trarre da ciò qualche insegnamento, tenuto presente che anch’essi si considerano “prigionieri” dello Stato italiano “occupante”. Di contro, i Veneti che partecipano alle elezioni politico-amministrative dell’Italia, suscitano qualche perplessità circa la loro buona fede indipendentista, visto che con la loro partecipazione legittimano lo Stato che dichiarano di non volere.

Viviamo un’epoca priva di avvenire. L’attesa di ciò che verrà non è più speranza, ma angoscia. C’è tuttavia, a partire dal 1789, una parola magica che contiene in sé ogni avvenire immaginabile, e non è mai tanto ricca di speranza come nelle situazioni disperate; è la parola rivoluzione. E da qualche tempo si pronuncia sempre più spesso una sua variante consequenziale: indipendenza. Dovremmo essere, così pare, in pieno periodo rivoluzionario; ma di fatto tutto va come se il movimento indipendentista decadesse con il regime stesso che aspira a distruggere.

Prendiamo il panorama “rivoluzionario” Veneto: circa trent’anni fa era autonomista, poi diventa federalista, oggi più che mai è determinato all’indipendenza dall’irriformabile Stato italiano.
Tuttavia le classi medie sono sedotte dalla rivoluzione unicamente quando essa è evocata, a fini demagogici, da apprendisti dittatori.
Chi ha scorto con chiarezza che l’oppressione statale poggia sull’esistenza di apparati di governo permanenti e distinti dalla popolazione, e precisamente gli apparati burocratico, militare e poliziesco commette un errore di strabismo; questi apparati permanenti sono il risultato inevitabile della distinzione radicale che esiste di fatto tra le funzioni direttive e le funzioni esecutive.
Il problema, semmai, è quello relativo all’esercizio effettivo della sovranità popolare, per cui con le elezioni non si eleggono i nuovi “padroni”, bensì dei semplici delegati-rappresentanti passibili di revoca in qualsiasi momento. Giust’appunto come avviene in USA, Canada, Svizzera, Venezuela ed altrove.(Si veda qui).

Genericamente parlando il panorama veneto è contraddistinto da due gruppi.
Al primo appartiene una componente “minoritaria” di inseguitori dell’occupazione di posti istituzionali presso quello stesso Stato italiano da cui vorrebbero secedere.
Ma c’è qualcuno che, esercitando la maieutica, afferma di voler ripristinare l’antica indipendenza della Repubblica di Venezia, di cui lo Stato italiano sarebbe l’occupante. Finora costoro, quando si sono presentati alle elezioni sia politiche che amministrative, con l’argomentazione di dare visibilità all’istanza indipendentista, non hanno ottenuto alcun significativo risultato. Anzi, i risultati sono stati assai modesti per non dire scoraggianti. Essi asseriscono di voler imitare le esperienze scozzesi e catalane, dimenticando o omettendo le peculiarità di quest’ultime, che sono improponibili nel panorama italico. Rimarchevole il fatto che costoro parlano molto del modo con cui arrivare all’indipendenza; ma omettendo, sino ad oggi, di offrire all’opinione pubblica un qualsiasi abbozzo di architettura istituzionale. Politiche pubbliche, debito e fiscalità, Unione europea ed euro: sono questioni ancora completamente inevase da costoro.

Non sapremmo dire se per ingenuità o malafede, rimandano la soluzione istituzionale all’avvenuta indipendenza, quando gli appetiti di potere e le contrapposizioni politiche non consentiranno una serena e condivisa regolamentazione. Eppure le regole (Costituzione sì o no? Statuti? E quali? Quale magistratura? Che tipo di difesa? Che tipo di moneta? Quali alleanze internazionali? ecc. ecc.) in democrazia debbono precedere la soluzione dei problemi. Anzi sono le regole condivise a priori che consentono la pacifica e migliore soluzione dei problemi. Alcuni sedicenti indipendentisti non sono chiari a tal proposito, e suscitano perplessità.

L’altro gruppo è rappresentato da una cosiddetta opinione pubblica che si va facendo sempre più consistente. Per esempio: alla festa di San Marco a Venezia, il 25 aprile del 2012 c’erano circa 80 persone a svoltolare il gonfalone marciano. Subito identificate dalla polizia. Nel 2013 i partecipanti furono alcune centinaia. Quest’anno 2014 sono stati alcune migliaia. Tuttavia, statisticamente parlando, per ognuno di quei partecipanti si può pronosticare un seguito solidale di almeno 10 persone tra famigliari, conoscenti ed amici. E questo senza considerare i sondaggi più o meno scientifici, o l’autoconvocato plebiscito.eu espletato on line.

È a questa massa di persone che al più presto si dovrà prospettare in quale nuovo Stato le si vuole portare, a maggior ragione prendendo atto del fatto che già ora c’è qualcuno che vorrebbe ottenere fiducia e prestiti in denaro, non sufficientemente o adeguatamente garantiti. Non è raro constatare in spiriti assai grandi la confusione tra due concezioni distinte e persino incompatibili, a tutto vantaggio dell’inevitabile imprecisione del linguaggio; assorbiti dall’elaborazione di idee nuove, manca loro il tempo per sottoporre ad esame critico ciò che hanno scoperto. Un miglioramento metodico dell’organizzazione sociale suppone uno studio preliminare approfondito del modo di produzione, per cercare di sapere da una parte che cosa ci si può attendere da esso, nel futuro prossimo e remoto, dal punto di vista del rendimento, dall’altra quali forme di organizzazione sociale e di cultura sono compatibili con esso, e infine come esso stesso può essere trasformato.
Solo degli esseri irresponsabili possono trascurare un simile studio e tuttavia pretendere di dirigere la società; purtroppo è quel che succede un po’ ovunque fra i “rivoluzionari”.
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