La Serenissima non era lo Stato nazionale dei venetihttps://www.facebook.com/groups/5568991 ... 814677456/La Serenissima non era lo Stato nazionale dei veneti tutti ma solo dei veneziani e più specificatamente della loro aristocrazia e non era uno stato nazionale ma un impero, un insieme di domini di terra e di mare costituito da territori e da genti etnicamente venete e non venete; i veneti non veneziani nella Serenissima erano solo sudditi e non sovrani; la Serenissima era l'impero solo ed esclusivamente di Venezia.
Che rende etnicamente e nazionalmente veneti i territori e le genti un tempo appartenenti alla Serenisssima non è il loro essere stati domini e sudditi di Venezia ma essere preistoricamente e storicamente veneti e ciò che ha titolo a rientrare in questa categoria sono solo i territori e le genti del Veneto e non dì altro: non dell'Istria, non della Dalmazia, non del Montenegro, non delle coste del Mar Nero, non delle coste e de isole del Mar Egeo e del Mediterraneo orientale.
La Serenissima non può essere messa a fondamento dell'indipendentismo veneto e delle sue rivendicazioni come se fosse stata la nazione dei veneti, il paradiso in terra dei veneti, tanto meno può costituire un modello ideale a cui rifarsi per il Veneto del domani e come soluzione dei problemi dei veneti.
Questi si sono inventati un popolo mai esistito, il Popolo Marciano
Perché Noi Veneti Marciani Non ci sentiamo Italiani ha aggiornato il suo stato.PERCHE’ IL POPOLO MARCIANO RIVUOLE LA SUA SOVRANITA’
16 aprile 2016
https://www.facebook.com/nonsiamoitalia ... 3792681691Perché la nostra Patria ci è stata rubata tre volte, la prima con l'invasione napoleonica, la seconda con la dominazione Austriaca, la terza con il tradimento plebiscitario italiano dei Savoia (in realtà siamo stati ceduti dall'Austria tramite la Francia al re sabaudo in una stanza d’albergo sul Canal Grande tre giorni prima del famigerato plebiscito truffaldino).
Perché con la monarchia italiana, dopo la truffa plebiscitaria, applicando l’iniqua tassa sul macinato, ha messo alla fame più nera il Popolo Marciano e attivando la coscrizione obbligatoria ha tolto braccia alla campagna mettendo alla fame più nera il Popolo Marciano e costringendo oltre due milioni di Veneti alla dura e triste emigrazione.
Perché Con l’annessione al Regno Sabaudo, nessuno dei beni confiscati durante l’occupazione militare dei francesi e austriaci furono riconsegnati dall'alleato Savoia alla comunità veneziana (eccetto l'isoletta delle Grazie), perpetuando l’ennesimo furto al nostro Popolo (un esempio per tutti: il Palazzo Ducale che ancora oggi il Comune di Venezia è costretto pagarne l’affitto all’Agenzia delle Entrate italiana).
Perché il nefasto “Sistema Costituzionale Italiano” (unitario, centralista, dispotico, Moloc), partorito nel 1948 dal Parlamento italiano dal ricatto catto-comunista, mai approvato dai Popoli Italici, è risultato dopo circa 70 anni fallimentare e irriformabile.
Perché dopo 150 anni la Lingua Veneta non è stata ancora riconosciuta dall’Italia, mentre lo è come tale nel “Red Book of Endargered Languages” (libro rosso delle lingue in pericolo) dell’UNESCO. Una lingua che potrebbe essere ritenuta a tutti gli effetti, una lingua regionale o minoritaria ai sensi della “Carta europea per le lingue regionali e minoritarie” del 1992 (trattato internazionale firmato dall’Italia nel 2000 e mai ratificato). Non solo, con la legge 482/1999 sulla “Tutela delle minoranze linguistiche” l’Italia ha riconosciuto l’esistenza di dodici minoranze definite “storiche” ammettendone a tutela le rispettive lingue ma la Lingua Veneta non figura tra queste (forse un millennio di Repubblica Serenissima e 70 km. di documenti storici archiviati - secondi solo allo Stato Vaticano non sono sufficienti per essere classificata come minoranza storica?).
Perché con l'Italia fascista, abbiamo dovuto sopportare la colossale operazione speculativa voluta nel 1917 dall’allora spregiudicato Volpi di Misurata che ci regalò (si fa per dire) Porto Marghera e l’inquinatissima chimica industriale, provocando il dissesto della laguna sud con l’escavo dei Canali artificiali di Vittorio Emanuele II e dei Petroli; affossando definitivamente (come già napoleone e austriaci) l’Arsenale (anche sotto il profilo manutentivo) e la mancata restaurazione dell’Economia del “Mare”, unica vera economia veneziana che concesse lavoro e benessere per tantissimi secoli ai nostri Padri, mentre oggi siamo stati svenduti al pestifero turismo di massa che ha, di fatto, annientato la millenaria Civiltà Anfibia.
Perché con l’ultima guerra, l’allora governo italiano (De Gasperi Presidente del Consiglio, trentino con studi a Vienna; Palmiro Togliatti segretario del Partito Comunista Italiano, e grande amico maresciallo e presidente Tito della federazione comunista Jugoslava, cedettero pezzi della nostra antica Nazione (Istria & Dalmazia - vedi il trattato di Osimo del 1970), guarda caso sempre il Popolo Veneto ha dovuto maggiormente rimetterci per l’Italia intera pagando anche un tributo di sangue con gli infoibati).
Perché impotenti, durante la Repubblica Italiana degli anni ‘70 (allora guidata dalla grande balena bianca DC), abbiamo dovuto assistere impotenti alla creazione delle Regioni repubblicane, che determinarono nuovi smembramenti della nostra Madrepatria (parte inglobata nella Lombardia, altra nel Trentino e addirittura subito la perdita della Patria del Friuli con la costituzione della Regione Friuli-Venezia Giulia), dividendo scientificamente ancora una volta, il POPOLO VENETO.
Perché durante la cosiddetta seconda repubblica italiana, abbiamo dovuto assistere all’incredibile accanimento giudiziario italiano contro i Serenissimi, rei di aver fatto rinascere nella coscienza di noi Veneti, l’antico amore per l’emblema Marciano per poi terminare con l’assoluzione degli imputati riconosciuta dalla Corte per l’inidoneità della struttura organizzativa destinata allo scopo.
Perché ancora oggi, il Popolo Veneto, continua a pagare molto di più di quello che ci è restituito dallo Stato centralista Italiano in pessimi servizi e infrastrutture (21 miliardi di euro l’anno è il disavanzo fiscale).
Perché il cittadino non si sente difeso, dove nemmeno dentro la propria casa è più sicura, costretto a subire e non reagire all’aggressore; sottostare alla (in)Giustizia Italiana, dove meritocrazia e velocità del giudizio rimangono comunque un sogno.
Perché la Cultura Veneta nel regno d’Italia prima, e nell’Italia repubblicana poi, è sempre stata sminuita e offuscata, come ad esempio, gli artisti Veneti, oggi classificati in modo anacronistico come italiani: Canaletto, Palladio, Giorgione, Canova, Vivaldi, Ruzzante o Goldoni (perché forse esisteva un’Italia unitaria mentre questi maestri realizzavano le loro opere di inestimabile valore?) Ma se questo può essere considerato un “dettaglio” di poco peso, esistono forme di repressione culturale ben più gravi messe in atto nei confronti del nostro popolo! Parliamo della nostra Storia, che di fatto, ci è stata negata. La scuola italiana (e veneta, regionale) relega costantemente mille anni di Repubblica Serenissima in pochi paragrafi sulle Repubbliche marinare. Se qualcuno poi, prova ad andare contro il sistema, è contrastato come la testimonianza di quanto successo in provincia di Treviso anni fa, dove si è fatto appello addirittura a un Regio decreto (a proposito di fascismo) per vietare ad un insegnante di portare la bandiera marciana in aula, oltre all’insegnamento della nostra millenaria storia. Oppure preferiamo parlare del concorso sull’identità veneta, promosso annualmente dalla Regione, e vinto da una scuola croata? Già, perché i ragazzi di Buje (Istria), ex terra marciana, conoscono meglio la nostra Storia dei nostri ragazzi.
Perché il patrimonio culturale locale non è adeguatamente finanziato, né si è mai pianificata una saggia strategia manutentiva. Non esiste una politica di vera governance unitaria territoriale. Non si provvede allo scavo di Altino, o di Metamauco, siti di enorme interesse storico ed economico.
Perché i progetti economici italiani sull’ex Capitale Venezia, sono tutti miseramente falliti (dall’industrializzazione della Città di fine Ottocento al disastro lagunare e ambientale commesso per la chimica industriale di Porto Marghera dei primi Novecento; compreso l’ultimo in corso, promosso e articolato sul nefasto turismo di massa, causa primaria dello sterminio della millenaria Civiltà Anfibia (peggio della peste di antica memoria).
Perché la poca trasparenza contabile dei partiti ha prodotto più che partiti, delle associazioni a delinquere.
Perché l’elefantiaca burocrazia dell’amministrazione pubblica, la mancanza del rispetto delle regole, la montagna di Leggi e norme contradditorie italiane rendono di fatto impossibile qualsiasi azione, lavoro o investimento.
Perché il colossale debito pubblico italiano già Sabaudo, continua la sua ascesa irrefrenabile anche perché non si è mai attuato alcun serio progetto di tagli di spesa per contenerlo o ridurlo.
Perché il Sistema bancario italiano (che controlla se stesso) non ha mai garantito il cittadino.
Perché il degrado conclamato della biblica Giustizia e spesso ingiusta ha reso l’Italia poco credibile e inefficiente, anche perché nelle carceri italiane, purtroppo, ancora si può morire (sono 150 le morti all’anno che si verificano, i casi Tortora o Cucchi lo testimoniano).
Perché l’abdicazione dello Stato di ampi territori di fatto governati da Camorra, ‘ndrangheta e mafie varie, presenti dopo ancora 150 anni, fa rabbrividire chiunque.
Perché le grandi truffe perpetrate ai sudditi in questa Italia, si sono sempre susseguite nel tempo (vedi i casi dalla Banca Nazionale Romana (1893) a quella dei bond argentini o quelle più recenti della Parmalat & Tanzi), e oggi (2015) dalle quattro banche toscane.
Perché la Sanita Pubblica Italiana è a due velocità e nessuno è mai riuscito ad eliminare gli sprechi del sud e si continua a tagliare la spesa in modo lineare compromettendo quella virtuosa del nord.
Perché la tassazione vessatoria italiana ha raggiunto il 70% all’anno sui ricavi d’impresa, spingendo al suicidio molti imprenditori Veneti.
Perché la gigantesca evasione fiscale in Italia (ovviamente più al sud che al nord) non è mai stata concretamente debellata da nessun governo con una seria riforma.
Perché ci costringete di pagare una tassa come il canone RAI-TV per mantenere un carrozzone di gente per ottenere una pessima informazione di regime.
Perché questo Stato non paga i suoi creditori nei tempi previsti (trenta giorni) dall’Unione Europea (sono 70 i miliardi di euro che le imprese continuano ad attendere da anni e che nemmeno possono essere compensati con le tasse da pagare allo Stato).
Perché in questa Italia un amministratore delle FFSS guadagna 5,2 milioni di euro l’anno, quando il Presidente degli Stati Uniti prende soltanto 300.000 euro.
Perché in questa Italia le stragi a distanza di decenni, rimangono regolarmente tutte impunite.
Perché la laurea dei nostri figli in Europa è considerata semplice cartaccia rilasciata da un sistema universitario ottocentesco gestito da un elefantiaco rettorato baronale. Perché lo Stato italiano non volendo copiare il sistema universitario anglosassone dei Campus, costringe gli studenti a estenuanti spostamenti su mezzi di trasporto fatiscenti e con notevolissime spese per una soluzione obbligata di residenzialità privata (che promuove, di fatto, affitti esosi e in nero).
Perché la forsennata cementificazione, i mancati investimenti e una saggia programmazione della manutenzione dei territori, hanno provocato, da sempre, enormi danni economici e sociali al Veneto.
Perché i confini delle venti Regioni instaurate nel 1970 non corrispondono ai Popoli italici che dovrebbero rappresentare, ma non solo, sono fortemente squilibrate sia nell’ampiezza che nel numero di abitanti, che nel divario economico fiscale che si è venuto a creare tra regioni a statuto speciale e ordinario, che dopo settanta anni dalla seconda guerra mondiale non ha più ragione d’essere.
Perché la dichiarata laicità dello stato italiano è in realtà una colossale bufala. Troppe sono le agevolazioni fiscali al potere ecclesiale a scapito di noi cittadini e troppe le interferenze politiche.
Perché ci sono pensionati di serie A e di serie B (chi andati in pensione con il calcolo retributivo e chi il con calcolo contributivo), per non parlare dei trattamenti di favore a politici e cariche istituzionali
https://youtu.be/htq-M5bZi_w