Indipendentismo veneto

Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:20 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:22 pm

Premessa e informazioni sul gruppo

Ho pensato di aprire questa pagina di discussione sull'indipendentismo veneto a 360° aperta a chiunque voglia parteciparvi, dove si possa svolgere una discussione libera da miti, tabù, ideologie e pregiudizi, e libera dalle propagande dei movimenti e dei partiti, dove viga solo la libertà di parola e di pensiero, la ragionevolezza e il buon senso, il rispetto umano e civile; pagina che mi pare mancasse.

https://www.facebook.com/groups/5568991 ... 918210679/


Gli indipendentisti hanno una sola possibilità, quella di convincere i veneti tutti o la loro stragrande maggioranza che l'indipendenza del Veneto sarebbe la condizione politica migliore per tutti loro,
e per questo non possono prescindere dal rispetto, dall'amore, dalla responsabilità che deriva da una coscienza storica della realtà vera e non inventata/alterata/falsificata/mitizzata, dall'intelligenza di un progettualità costruita sui fatti e con i fatti ...

Se non si è in grado di mettere in campo tutto ciò l'indipendentismo è tempo perso, un fallimento sicuro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:23 pm

L'indipendentismo veneto è un'idea minoritaria presso i veneti, tra i quali invece prevale l'autonomismo.
https://www.facebook.com/groups/5568991 ... 281424776/

Esso nasce come evoluzione dell'autonomismo veneto sorto negli ottanta del millenovecento e parallelamente come evoluzionedell'autonomismo e come evoluzione dell'indipendentismo padano della Lega bossiana divenuta centralista e poco federale dove i veneti erano stati emarginati pur essendo stato i promotori della Liga veneta pur essendo il ramo più consistente della Lega Nord ...
autonomismo-indipendetismo padano che si rifàceva al filone federalista risorgimentale ottocentesco (di Carlo Cattaneo e di Antonio Rosmini, ecc.), alla Confederazione Helvetica o Svizzera e alle Leghe medievali antimperialiste (Lega Lombarda, Pontida, il Carroccio e Alberto da Giussano).
Questa evoluzione indipendentista in Veneto prende piede e corpo con l'azione dei Serenissimi, che da ex leghisti e dall'indipendenza della Padania passano all'indipendenza del Veneto richiamandosi al periodo della Serenissima che loro avevano recuperato, mitizzato e idealizzato come paradiso veneto e modello per un nuovo Veneto indipendente.
Solo che durante la Serenissima la maggior parte del veneti non erano indipendenti ma sudditi dei veneziani, per cui il modello ideale è del tutto fuorviante e sbagliato.



Perché l'idea indipendentista non ha successo presso i veneti?
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 824163893/


Un sondaggio ambiguo dove si confonde l'indipendenza con l'autonomia

OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL VENETO DI DIVIDE A METÀ SULL'INDIPENDENZA

Cosa vuol dire "indipendenza del Veneto"? Il 12% la traduce nella costruzione dello Stato Veneto, diverso e staccato dall'Italia. Il 25%, invece, la interpreta come uno Stato Federale all'interno dell'Italia. La maggioranza assoluta (52%), però, pensa allo status delle Regioni Autonome italiane, come il Trentino-Alto Adige.


Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
INDIPENDENZA, IL FASCINO CALA E IL VENETO SI SPACCA A METÀ
[di Natascia Porcellato]

http://www.demos.it/a01301.php

Veneto indipendente? Secondo i dati pubblicati oggi sul Gazzettino, la questione appare tutt'altro che condivisa. Il 48% dei veneti intervistati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est si dichiara a favore dell'indipendenza della propria Regione, ma una quota sostanzialmente analoga (47%) è del parere opposto. Consistente (5%) la percentuale di quanti non si esprimono.
Cosa si intende con indipendenza? Il 12% chiede che il Veneto diventi uno Stato diverso e staccato dall'Italia, mentre il 25% vuole che l'autonomia sia comunque legata ad un contesto federale nazionale. La maggioranza assoluta (52%), però, quando parla di indipendenza chiede di avere una Regione più autonoma, come il Trentino-Alto Adige. Piuttosto ampia (11%) la quota di reticenti.

Erano gli anni '80 quando la Liga Veneta (prima) e la Lega Nord (poi) hanno iniziato a raccogliere i loro consensi parlando di federalismo e autonomia. È così che la riforma dei rapporti tra il centro e la periferia del Paese è entrata prepotentemente nel dibattito politico e da allora non ne è più uscita. In questi trent'anni, è stata la Lega a interpretare "il Male del Nord" (per riprendere il titolo del noto saggio di Ilvo Diamanti) declinandolo prima nel federalismo, poi nella secessione, e infine nella devolution. Ora, senza più Bossi al comando, la Lega di Salvini sembra privilegiare altri temi, quelli classici della destra europea (immigrazione, securitarismo, antieuropeismo), lasciando sullo sfondo quella che era stata la prima identità del partito: il territorio, la "questione settentrionale".

In Veneto, però, il tema dell'indipendenza continua ad essere centrale, tanto che si è in attesa che la Regione fissi la data del referendum autonomista ammesso dalla Consulta nella primavera scorsa. L'opinione pubblica appare divisa sull'argomento. Il 48% dei veneti intervistati da Demos si dichiara a favore dell'indipendenza della Regione (anche se il trend rispetto al 2015 è negativo di 9 punti percentuali), mentre a mostrare contrarietà è il 47% (componente cresciuta di 6 punti percentuali nello stesso arco di tempo). Il favore tende a crescere all'interno dell'elettorato leghista (81%) e di Forza Italia (56%). La contrarietà si fa invece maggioritaria tra i sostenitori del M5s (56%) e del Pd (70%).

Cosa vuol dire "indipendenza del Veneto"? Il 12% la traduce nella costruzione dello Stato Veneto, diverso e staccato dall'Italia. Il 25%, invece, la interpreta come uno Stato Federale all'interno dell'Italia. La maggioranza assoluta (52%), però, pensa allo status delle Regioni Autonome italiane, come il Trentino-Alto Adige. Segnaliamo una quota piuttosto ampia di intervistati che non si esprimono (11%).

Questi orientamenti cambiano in base alla preferenza politica espressa dagli intervistati? Forse non quanto ci si attenderebbe. L'idea di autonomia legata alla costruzione dello Stato Veneto, infatti, tende a crescere tra gli elettori della Lega Nord e dei partiti minori, ma in entrambi non si va oltre il 19%. Lo Stato Federato, invece, raccoglie più consensi tra i sostenitori del Pd, ma anche in questo caso si ferma al 32%. L'idea della Regione Autonoma sembra piacere alla maggioranza relativa (Pd 45%) o assoluta (Lega 61%; FI 55%; M5s 52%; partiti minori 63%) di tutti gli elettorati considerati.

Ma chi chiede l'indipendenza del Veneto, esattamente, cosa chiede? Il 9% parla di uno Stato Veneto; il 30% pensa ad una Federazione. Anche in questo caso, però, la stragrande maggioranza (59%) di chi è favorevole all'indipendenza del Veneto chiede che questa diventi una Regione Autonoma.


NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 settembre 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1013 persone (rifiuti/sostituzioni: 10914), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.


Alberto Pento

Secondo questo sondaggio telefonico del 2016 solo il 12% dei veneti vorrebbe un stato veneto indipendente dall'Italia (ossia altro e separato dallo stato italiano).
Questo mondo indipendentista che costituisce comunque solo una minoranza tra i veneti, è a sua volta variegato, frazionato e in contrasto radicale tra le sue varietà.
In esso vi sono indipendentisti che si richiamano al modello statale svizzero (come il sottoscritto) e altri che si richiamano al modello veneziano della Serenissima come i Serenissimi e altri gruppi (dove peraltro la maggioranza dei veneti non era indipendente e sovrana essendo la Serenissima uno stato a sovranità della sola aristocrazia veneziana); vi sono gli indipendentisti laici e quelli teocratici; vi sono quelli che vorrebbero un Veneto indipendente e quelli che vorrebbero il ritorno della Serenissima con tutti i suoi domini; tra loro vi sono frange minimali, irragionevoli, fanatiche che sostengono che i veneti sono già indipendenti o che lo potrebbero essere a prescindere dalla volontà della maggioranza dei veneti, attraverso demenziali interpretazioni di leggi dello stato italiano e di convenzioni e trattati internazionali.

Una ulteriore divisione di questo mondo è costituita da coloro che credono che i veneti abbiano diritto all'indipendenza perché erano già indipendenti (con la Serenissima) e sono stati storicamente delle vittime innocenti e irresponsabili, invasi e occupati militarmente, poi ingannati, truffati e colonizzati politicamente e giuridicamente, prima dalla Francia, poi dall'Austria e infine dall'Italia;
e altri (come il sottoscritto) che invece ritengono che i veneti siano sempre stati responsabili pienamente della loro storia e del loro destino, che ai tempi della Serenissima la maggioranza di loro non era indipendente e sovrana e che i veneti oggi potranno essere indipendenti solo se lo vorrà la stragrande maggioranza di loro.

Poi vi è una incompatibilità profonda e a mio parere insanabile tra l'indipendentismo veneto e laico che si rifà al modello svizzero e che riguarda esclusivamente il Veneto e l'indipendentismo mitomaniacale che si rifà alla Serenissima e al suo cristianismo marciano che coinvolge tutti i territori domini della Serenissima.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:24 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:24 pm

Indipendentismo veneto frazionato tra i modelli svizzero e serenissimo
https://www.facebook.com/groups/5568991 ... 854751352/

Il variegato mondo minoritario indipendentista veneto, presenta due fronti non sempre ben distinti, uno che si rifà all'esempio confederale e democratico costituito dalla Svizzera tutt'ora esistente e uno che si rifà allo stato della Serenissima terminato nel 1797.
Io sono per il modello svizzero che è l'unico veramente federale e democratico e quindi interamente compatibile con lo spirito e le istanze indipendentiste.
La Serenissima non era uno stato né federale (le città venete erano domini di Venezia città dominante ) né democratico (se non all'interno dell'aristocrazia veneziana che deteneva saldamente la sovranità politica), dove la maggioranza dei veneti era suddita dell'aristocrazia veneziana che era prevalentemente, presuntuosamente e arrogantemente antidemocratica.
Certo nello stato imperiale veneziano le varie comunità e le varie città avevano una certa autonomia amministrativa ma non partecipavano alla sovranità politica della Serenissima.


Gino Quarelo
Io non sarò mai disponibile per un progetto politico indipendentista veneto
che proponga mito maniacalmente il ritorno della Serenissima,
che promuova uno stato teocratico e uno stato aristocratico antidemocratico,
che sia filo russo e antiamericano, filo nazi-maomettano e antisemita-antisraeliano,
che racconta balle sulla storia dei veneti e della Serenissima e sulla formazione dello Stato italiano,
che faccia dei veneti della povere vittime irresponsabili che hanno subito la storia voluta e fatta da altri contro la loro volontà.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:25 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:25 pm

Quale è la Patria dei veneti indipendentisti?
https://www.facebook.com/groups/5568991 ... 754720162/


Per quanto mi riguarda la mia Patria nazionale ed etnica è il Veneto con le sue 7 città e le sue 7 provincie e non certo la Serenissima (che era costituita da Venezia e dai suoi domini imperiali di terra e di mare che non esistono più da 222 anni, oggi Venezia è solo una delle 7 città del Veneto e non è più la dominante anche se è il capoluogo del Veneto).


La mia Patria etnica è il Veneto vivo e non la morta Serenissima
viewtopic.php?f=153&t=2881
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 5208090222



Io sono veneto perché io stesso e la mia famiglia da generazioni apparteniamo alla terra veneta, ad una terra o patria/matria che fin dai tempi dell'età del ferro si chiama Veneto (l'angolo veneto del pavano Tito Livio e della più antica pietra vicentina con la scritta venetikens), patria che è territorialmente delimitata e circoscritta da precise linee di confine che risalgono all'età venetica e che si sono mantenute tali nei secoli.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:25 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:26 pm

La Serenissima non era lo Stato nazionale dei veneti
https://www.facebook.com/groups/5568991 ... 814677456/

La Serenissima non era lo Stato nazionale dei veneti tutti ma solo dei veneziani e più specificatamente della loro aristocrazia e non era uno stato nazionale ma un impero, un insieme di domini di terra e di mare costituito da territori e da genti etnicamente venete e non venete; i veneti non veneziani nella Serenissima erano solo sudditi e non sovrani; la Serenissima era l'impero solo ed esclusivamente di Venezia.
Che rende etnicamente e nazionalmente veneti i territori e le genti un tempo appartenenti alla Serenisssima non è il loro essere stati domini e sudditi di Venezia ma essere preistoricamente e storicamente veneti e ciò che ha titolo a rientrare in questa categoria sono solo i territori e le genti del Veneto e non dì altro: non dell'Istria, non della Dalmazia, non del Montenegro, non delle coste del Mar Nero, non delle coste e de isole del Mar Egeo e del Mediterraneo orientale.


La Serenissima non può essere messa a fondamento dell'indipendentismo veneto e delle sue rivendicazioni come se fosse stata la nazione dei veneti, il paradiso in terra dei veneti, tanto meno può costituire un modello ideale a cui rifarsi per il Veneto del domani e come soluzione dei problemi dei veneti.


Questi si sono inventati un popolo mai esistito, il Popolo Marciano


Perché Noi Veneti Marciani Non ci sentiamo Italiani ha aggiornato il suo stato.
PERCHE’ IL POPOLO MARCIANO RIVUOLE LA SUA SOVRANITA’
16 aprile 2016
https://www.facebook.com/nonsiamoitalia ... 3792681691

Perché la nostra Patria ci è stata rubata tre volte, la prima con l'invasione napoleonica, la seconda con la dominazione Austriaca, la terza con il tradimento plebiscitario italiano dei Savoia (in realtà siamo stati ceduti dall'Austria tramite la Francia al re sabaudo in una stanza d’albergo sul Canal Grande tre giorni prima del famigerato plebiscito truffaldino).

Perché con la monarchia italiana, dopo la truffa plebiscitaria, applicando l’iniqua tassa sul macinato, ha messo alla fame più nera il Popolo Marciano e attivando la coscrizione obbligatoria ha tolto braccia alla campagna mettendo alla fame più nera il Popolo Marciano e costringendo oltre due milioni di Veneti alla dura e triste emigrazione.

Perché Con l’annessione al Regno Sabaudo, nessuno dei beni confiscati durante l’occupazione militare dei francesi e austriaci furono riconsegnati dall'alleato Savoia alla comunità veneziana (eccetto l'isoletta delle Grazie), perpetuando l’ennesimo furto al nostro Popolo (un esempio per tutti: il Palazzo Ducale che ancora oggi il Comune di Venezia è costretto pagarne l’affitto all’Agenzia delle Entrate italiana).

Perché il nefasto “Sistema Costituzionale Italiano” (unitario, centralista, dispotico, Moloc), partorito nel 1948 dal Parlamento italiano dal ricatto catto-comunista, mai approvato dai Popoli Italici, è risultato dopo circa 70 anni fallimentare e irriformabile.

Perché dopo 150 anni la Lingua Veneta non è stata ancora riconosciuta dall’Italia, mentre lo è come tale nel “Red Book of Endargered Languages” (libro rosso delle lingue in pericolo) dell’UNESCO. Una lingua che potrebbe essere ritenuta a tutti gli effetti, una lingua regionale o minoritaria ai sensi della “Carta europea per le lingue regionali e minoritarie” del 1992 (trattato internazionale firmato dall’Italia nel 2000 e mai ratificato). Non solo, con la legge 482/1999 sulla “Tutela delle minoranze linguistiche” l’Italia ha riconosciuto l’esistenza di dodici minoranze definite “storiche” ammettendone a tutela le rispettive lingue ma la Lingua Veneta non figura tra queste (forse un millennio di Repubblica Serenissima e 70 km. di documenti storici archiviati - secondi solo allo Stato Vaticano non sono sufficienti per essere classificata come minoranza storica?).

Perché con l'Italia fascista, abbiamo dovuto sopportare la colossale operazione speculativa voluta nel 1917 dall’allora spregiudicato Volpi di Misurata che ci regalò (si fa per dire) Porto Marghera e l’inquinatissima chimica industriale, provocando il dissesto della laguna sud con l’escavo dei Canali artificiali di Vittorio Emanuele II e dei Petroli; affossando definitivamente (come già napoleone e austriaci) l’Arsenale (anche sotto il profilo manutentivo) e la mancata restaurazione dell’Economia del “Mare”, unica vera economia veneziana che concesse lavoro e benessere per tantissimi secoli ai nostri Padri, mentre oggi siamo stati svenduti al pestifero turismo di massa che ha, di fatto, annientato la millenaria Civiltà Anfibia.

Perché con l’ultima guerra, l’allora governo italiano (De Gasperi Presidente del Consiglio, trentino con studi a Vienna; Palmiro Togliatti segretario del Partito Comunista Italiano, e grande amico maresciallo e presidente Tito della federazione comunista Jugoslava, cedettero pezzi della nostra antica Nazione (Istria & Dalmazia - vedi il trattato di Osimo del 1970), guarda caso sempre il Popolo Veneto ha dovuto maggiormente rimetterci per l’Italia intera pagando anche un tributo di sangue con gli infoibati).

Perché impotenti, durante la Repubblica Italiana degli anni ‘70 (allora guidata dalla grande balena bianca DC), abbiamo dovuto assistere impotenti alla creazione delle Regioni repubblicane, che determinarono nuovi smembramenti della nostra Madrepatria (parte inglobata nella Lombardia, altra nel Trentino e addirittura subito la perdita della Patria del Friuli con la costituzione della Regione Friuli-Venezia Giulia), dividendo scientificamente ancora una volta, il POPOLO VENETO.

Perché durante la cosiddetta seconda repubblica italiana, abbiamo dovuto assistere all’incredibile accanimento giudiziario italiano contro i Serenissimi, rei di aver fatto rinascere nella coscienza di noi Veneti, l’antico amore per l’emblema Marciano per poi terminare con l’assoluzione degli imputati riconosciuta dalla Corte per l’inidoneità della struttura organizzativa destinata allo scopo.

Perché ancora oggi, il Popolo Veneto, continua a pagare molto di più di quello che ci è restituito dallo Stato centralista Italiano in pessimi servizi e infrastrutture (21 miliardi di euro l’anno è il disavanzo fiscale).

Perché il cittadino non si sente difeso, dove nemmeno dentro la propria casa è più sicura, costretto a subire e non reagire all’aggressore; sottostare alla (in)Giustizia Italiana, dove meritocrazia e velocità del giudizio rimangono comunque un sogno.

Perché la Cultura Veneta nel regno d’Italia prima, e nell’Italia repubblicana poi, è sempre stata sminuita e offuscata, come ad esempio, gli artisti Veneti, oggi classificati in modo anacronistico come italiani: Canaletto, Palladio, Giorgione, Canova, Vivaldi, Ruzzante o Goldoni (perché forse esisteva un’Italia unitaria mentre questi maestri realizzavano le loro opere di inestimabile valore?) Ma se questo può essere considerato un “dettaglio” di poco peso, esistono forme di repressione culturale ben più gravi messe in atto nei confronti del nostro popolo! Parliamo della nostra Storia, che di fatto, ci è stata negata. La scuola italiana (e veneta, regionale) relega costantemente mille anni di Repubblica Serenissima in pochi paragrafi sulle Repubbliche marinare. Se qualcuno poi, prova ad andare contro il sistema, è contrastato come la testimonianza di quanto successo in provincia di Treviso anni fa, dove si è fatto appello addirittura a un Regio decreto (a proposito di fascismo) per vietare ad un insegnante di portare la bandiera marciana in aula, oltre all’insegnamento della nostra millenaria storia. Oppure preferiamo parlare del concorso sull’identità veneta, promosso annualmente dalla Regione, e vinto da una scuola croata? Già, perché i ragazzi di Buje (Istria), ex terra marciana, conoscono meglio la nostra Storia dei nostri ragazzi.

Perché il patrimonio culturale locale non è adeguatamente finanziato, né si è mai pianificata una saggia strategia manutentiva. Non esiste una politica di vera governance unitaria territoriale. Non si provvede allo scavo di Altino, o di Metamauco, siti di enorme interesse storico ed economico.

Perché i progetti economici italiani sull’ex Capitale Venezia, sono tutti miseramente falliti (dall’industrializzazione della Città di fine Ottocento al disastro lagunare e ambientale commesso per la chimica industriale di Porto Marghera dei primi Novecento; compreso l’ultimo in corso, promosso e articolato sul nefasto turismo di massa, causa primaria dello sterminio della millenaria Civiltà Anfibia (peggio della peste di antica memoria).

Perché la poca trasparenza contabile dei partiti ha prodotto più che partiti, delle associazioni a delinquere.

Perché l’elefantiaca burocrazia dell’amministrazione pubblica, la mancanza del rispetto delle regole, la montagna di Leggi e norme contradditorie italiane rendono di fatto impossibile qualsiasi azione, lavoro o investimento.

Perché il colossale debito pubblico italiano già Sabaudo, continua la sua ascesa irrefrenabile anche perché non si è mai attuato alcun serio progetto di tagli di spesa per contenerlo o ridurlo.

Perché il Sistema bancario italiano (che controlla se stesso) non ha mai garantito il cittadino.

Perché il degrado conclamato della biblica Giustizia e spesso ingiusta ha reso l’Italia poco credibile e inefficiente, anche perché nelle carceri italiane, purtroppo, ancora si può morire (sono 150 le morti all’anno che si verificano, i casi Tortora o Cucchi lo testimoniano).

Perché l’abdicazione dello Stato di ampi territori di fatto governati da Camorra, ‘ndrangheta e mafie varie, presenti dopo ancora 150 anni, fa rabbrividire chiunque.

Perché le grandi truffe perpetrate ai sudditi in questa Italia, si sono sempre susseguite nel tempo (vedi i casi dalla Banca Nazionale Romana (1893) a quella dei bond argentini o quelle più recenti della Parmalat & Tanzi), e oggi (2015) dalle quattro banche toscane.

Perché la Sanita Pubblica Italiana è a due velocità e nessuno è mai riuscito ad eliminare gli sprechi del sud e si continua a tagliare la spesa in modo lineare compromettendo quella virtuosa del nord.

Perché la tassazione vessatoria italiana ha raggiunto il 70% all’anno sui ricavi d’impresa, spingendo al suicidio molti imprenditori Veneti.

Perché la gigantesca evasione fiscale in Italia (ovviamente più al sud che al nord) non è mai stata concretamente debellata da nessun governo con una seria riforma.

Perché ci costringete di pagare una tassa come il canone RAI-TV per mantenere un carrozzone di gente per ottenere una pessima informazione di regime.

Perché questo Stato non paga i suoi creditori nei tempi previsti (trenta giorni) dall’Unione Europea (sono 70 i miliardi di euro che le imprese continuano ad attendere da anni e che nemmeno possono essere compensati con le tasse da pagare allo Stato).

Perché in questa Italia un amministratore delle FFSS guadagna 5,2 milioni di euro l’anno, quando il Presidente degli Stati Uniti prende soltanto 300.000 euro.

Perché in questa Italia le stragi a distanza di decenni, rimangono regolarmente tutte impunite.

Perché la laurea dei nostri figli in Europa è considerata semplice cartaccia rilasciata da un sistema universitario ottocentesco gestito da un elefantiaco rettorato baronale. Perché lo Stato italiano non volendo copiare il sistema universitario anglosassone dei Campus, costringe gli studenti a estenuanti spostamenti su mezzi di trasporto fatiscenti e con notevolissime spese per una soluzione obbligata di residenzialità privata (che promuove, di fatto, affitti esosi e in nero).

Perché la forsennata cementificazione, i mancati investimenti e una saggia programmazione della manutenzione dei territori, hanno provocato, da sempre, enormi danni economici e sociali al Veneto.

Perché i confini delle venti Regioni instaurate nel 1970 non corrispondono ai Popoli italici che dovrebbero rappresentare, ma non solo, sono fortemente squilibrate sia nell’ampiezza che nel numero di abitanti, che nel divario economico fiscale che si è venuto a creare tra regioni a statuto speciale e ordinario, che dopo settanta anni dalla seconda guerra mondiale non ha più ragione d’essere.

Perché la dichiarata laicità dello stato italiano è in realtà una colossale bufala. Troppe sono le agevolazioni fiscali al potere ecclesiale a scapito di noi cittadini e troppe le interferenze politiche.

Perché ci sono pensionati di serie A e di serie B (chi andati in pensione con il calcolo retributivo e chi il con calcolo contributivo), per non parlare dei trattamenti di favore a politici e cariche istituzionali

https://youtu.be/htq-M5bZi_w
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Indipendentismo veneto

Messaggioda Berto » sab mar 21, 2020 2:27 pm

,
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Prossimo

Torna a Venetismi e venezianismo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

cron