Ecco un'altro e secondo esempio:La storia, registrarla come cronaca e interpretarla come racconto, gli storici di professione e per passione.viewtopic.php?f=181&t=2776 https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 5071023239REPUBBLICA VENETA: IL CROCIFISSO È LA GUIDA DEI VENETI!https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 0887495324Ancora oggi sarei tendenzialmente contrario all'esposizione del Crocifisso negli edifici pubblici italiani, perché non riconosco all'Italia una vocazione cristiana.
Sono invece decisamente favorevole all'esposizione del simbolo della cristianità negli uffici pubblici della Repubblica Veneta, o Repubblica di San Marco, per la scelta radicale che lo Stato veneto ha compiuto da sempre a considerare i suoi principi e i sui valori ispirati al Vangelo di Cristo!
infatti, con la ricomposizione del Maggior Consiglio abbiamo anche approvato, a Costituzione veneta, il "Pater Noster", atto di fede dei credenti in Cristo, ma anche dichiarazione di amore e di rispetto per l'umanità, di fratellanza e solidarietà tra gli uomini: principi che la Serenissima ha sempre affermato internamente ed internazionalmente.
La Repubblica Veneta non rinasce per nostalgia della sua gloria passata, ma perché siamo consci del suo ruolo umanistico insostituibile.
Le politiche degli Stati che ci circondano mirano alla dominazione selvaggia, alla guerra di rapina, allo sfruttamento dei Popoli.
La nostra cultura ci dirige invece verso altro, come nella storia della Serenissima!
La Repubblica Veneta ritorna dunque per difendere la libertà dell'uomo, per affermare la giustizia contro le prevaricazioni, la solidarietà con il prossimo e il rispetto dell'uomo.
La Repubblica Veneta contrasta le politiche imperialistiche, il fanatismo religioso, i patti internazionali diretti allo sfruttamento dei Popoli.
Sconfitti ma non rassegnati dai tradimenti "alleati" europei e ridotti a servi di poteri dittatoriali, oggi ci stiamo liberando per riprendere la nostra strada contro le politiche miopi, mafiose e catastrofiche.
Non inventeremo niente di nuovo, ci basterà riaprire le pagine del Vangelo che Marco è venuto a portarci in terra veneta!
Viva la Repubblica di San Marco!
Viva la Repubblica Veneta
Venezia 2.6.2018
Albert Gardin – CXXI Doge
^^^ ^^^ ^^^ Ufficio Dogale – San Polo 2398 – 30125 Venezia
governoveneto@gmail.com – info 338 8167955
Albert Gardin – CXXI Doge
Giancarlo Orini – Presidente del Maggior Consiglio
^^^ ^^^ ^^^
Sfida della Baviera: crocifisso obbligatorioDaniel Mosseri - Ven, 01/06/2018
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 35188.htmlSöder: "È la nostra identità cristiana". La chiesa: no all'uso politico dei simboli
Berlino - Nelle scuole della capitale è vietato portarne anche uno piccolo appeso al collo in ossequio alla legge sulla neutralità dello stato; negli uffici pubblici di Monaco, invece, da oggi è obbligatoria la sua affissione al muro.
La Germania è una Repubblica federale e in materia di crocifisso ogni Stato-regione fa testo a sé. «Un chiaro impegno per la nostra identità bavarese e per i valori cristiani: oggi la riunione di gabinetto ha deciso che una croce verrà appesa in ogni ufficio statale a partire dal 1 giugno».
Lo scorso 24 aprile il governatore del Libero Stato di Baviera Markus Söder aveva annunciato su Twitter la svolta in senso religioso e identitario degli altrimenti silenziosi e asettici uffici pubblici bavaresi. Un annuncio condito dalla diffusione di una foto in cui Söder appende un'antica croce di legno su una parete della cancelleria statale. Benché annunciata da un esponente di punta della Csu, il partito cristiano-sociale presente solo in Baviera, la novità ha sorpreso i tedeschi. Per molti di quelli che vivono più a nord, anche fra gli elettori del partito cristiano democratico (Cdu) di Angela Merkel, la Csu è semplicemente un covo di reazionari. La Csu è però lo stesso partito che da decenni amministra da sola e con cura una terra già contadina, diventata in pochi decenni il primo motore della locomotiva d'Europa. Fra il 1962 e il 2008, la Csu ha governato in monocolore e l'identificazione fra il partito e la Baviera è tale che in quel Land la Cdu non si presenta neppure alle elezioni, lasciando ai cristiano sociali l'incarico di mietere le messi elettorali.
Recuperata la fiducia dei bavaresi nel 2013 con oltre il 49% dei consensi, il partito cristiano sociale ha però trovato pane per i suoi denti in Angela Merkel. La sua politica d'accoglienza ai profughi, molti dei quali entrati in Germania proprio dalla Baviera, ha fatto vacillare la fiducia dei bavaresi in un partito rivelatosi incapace di fermare l'arrivo dei rifugiati: alle elezioni dello scorso settembre la Csu è «precipitata» al 38,8%. Quelle però erano elezioni federali: a metà ottobre si vota per il rinnovo del parlamento statale e la Csu è corsa ai ripari: cacciato l'ex governatore Horst Seehofer a Berlino, Söder è stato chiamato a imprimere quella svolta conservatrice che permetta di recuperare i voti intercettati dagli xenofobi di AfD.
Il crocifisso negli uffici statali (ma non quelli comunali o dello stato federale) serve proprio a questo. Nella cattolicissima Baviera la croce negli uffici piace a molti ma non a tutti. Il protestante Söder non ha messo in conto la reazione della Chiesa romana: il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e presidente della conferenza episcopale tedesca, ha detto no all'uso politico del crocifisso. Dalla parte del presule si sono schierati i giovani cattolici (Bdjk) e i giovani protestanti (Ebj) bavaresi, che al governatore hanno ricordato che per loro la croce è simbolo di tolleranza e non di identità.
Gino Quarelo La Repubblica Veneta Serenissima non ha saputo e voluto adeguarsi ai tempi nuovi con i loro valori democratici, e perciò è venuta gravemente meno ai valori cristiani, rifiutandosi di estendere la sovranità politica a tutti i veneti. Ed è stata punita per questo. La democrazia, specialmente quella diretta è un alto valore civile "universale" (anche se non universalmente riconosciuto e apprezzato), precristiano e altamente cristiano. Il Padre nostro è una preghiera ebraica prima che cristiana ed esprime dei valori universali che si trovano in molte altre tradizioni religiose. Si può essere buoni uomini e buoni veneti senza essere cristiani. Molti sono i cristiani cattivi uomini e cattivi veneti, ieri e oggi.Albert Gardin 1) La RV si è retta perché aveva nel suo patriziato (i legati ai padri) una buona classe dirigente! Ai Veneti – cittadini della RV – non è precluso di ricomporre la RV, come stiamo faccendo!
2) non ha importanzala genesi dell'organizzzione democratica, ma è importante praticarla!
3) Il Pater Noster esprime appieno lo spirito veneto!
Gino Quarelo Anche Venezia Serenissima come Roma, ha fatto le sue guerre predatorie ed esercitato la prepotenza. Si pensi solo ai primi dogi lagunari a cui si cavavano gli occhi e che si ammazzavano; tutto già in epoca cristiana.
L'impero romano d'occidente era cristiano e la storia lo ha cancellato;
l'impero romano bizzantino d'oriente era cristiano e la storia l'ha cancellato;
l'impero di Carlo Magno era cristiano e la storia lo ha cancellato;
l'impero spagnolo era cristiano e la storia lo ha cancellato;
l'impero portoghese era cristiano e la storia lo ha cancellato;
l'impero inglese era cristiano e la storia lo ha cancellato;
l'impero veneziano era cristiano e la storia lo ha cancellato;
l'impero russo era cristiano e la storia lo ha cancellato;
l'impero italiano era cristiano e la storia lo ha cancellato;
...
cosa c'entrano questi imperi, questi domini politici con la fede cristiana?
Anche Napoleone era cristiano
http://www.tempi.it/ei-fu-papista-e-antigiacobino-il...
Albert Gardin Quanto chiacchieramento!
Se vuoi ragionare, ci sto! Se devi solo polemizzare a vuoto o offendere, prendi in considerazione qualcun altro!
Gino Quarelo Polemizzare a vuoto e offendere? Tu pretendi di parlare a nome dei veneti, di tutti i veneti e vorresti anche che gli altri veneti stessero zitti e non dicessero la loro? Ti sei fatto eleggere doge dalla tua cerchia e fai proclami a manetta a nome dei veneti, al mondo intero come se tu fossi Trump e vorresti anche il nostro reverente silenzio assenso!
Albert Gardin Gino Quarelo non volevo fare il Doge, ma ho dovuto farlo. E siccome lo sono, lo faccio. I Veneti che mi hanno eletto e che rappresento sono Veneti e non "bastardi"! È un mondo che conosco in profondità e non in superfice!
E ragioniamo da Veneti e non da venetisti il Veneto è un patriota (legato ai padri) che difende la sua identità e storia; il venetista è un cittadini del Nord-Est!
I Veneti hanno delle responsabilità internazionali. I Venetisti hanno preoccupazioni elettorali, regionali e di liste!
Gino Quarelo I tuoi e i vostri padri non sono i miei e i nostri padri e madri. Tu parla a nome tuo e non a nome mio, parla a nome dei veneti e non veneti del tuo circolo venezianista e non a nome di tutti i veneti del Veneto che non hai alcun diritto. I tuoi padri sono stati dei vigliacchi, arroganti e vigliacchi e tu non conosci affatto la storia di tutti i veneti ma solo quella dei tuoi veneziani che oltretutto falsifichi. Non sparlare a nome mio e dei veneti che non appartengono al tuo nostalgico e fuori tempo circolo venezianista, grazie.
Non esiste più la RV dei tuoi padri, da 220 anni per fortuna e noi figli di altri padri non siamo più vostri sudditi, parla per te e non per noi grazie.
Stai pure tranquillo e non ti agitare che ti assicuro non hai alcuna responsabilità su di me e per noi, per favore preoccupati di te stesso che ne hai tanto bisogno e se vuoi preoccuparti anche di me e di noi fallo come veneto (chiedendoci il nostro parere e consiglio) e non come venezianista idolatra invasato della RVS che per fortuna è terminata 220 anni fa. I tuoi padri si sono dimostrati nemici dei veneti.
Albert Gardin Gino Quarelo caro codardo che ti nascondi dietro falso nome (il vero è Alberto Pento).
Non meriti considerazione perché nelle tue spasmodiche ricerche di dialogo sai solo vomitare e offendere
Sei come un cane rabbioso che non riesce ad attirare l'attenzione su di sé che aggredendo, mordendo. Un cane rabbioso lo si può solo commisera.
I tuoi argomenti non hanno nessuna logica.
Caro Pento, ti auguro di guarire e di uscirne da questo stato di asocialità!
Le tue non sono considerazioni "politiche" ma vomiti di bile!
Gino QuareloLe tue parole parlano per te e ti qualificano chiaramente che non serve io aggiunga altro.
Io sono Gino Quarelo, Pento Alberto è un altro ed è spesso censurato da facebook per le sue critiche ai nazimaomettani, ai comunisti e ai clandestini, se no sarebbe già intervenuto.
Io non vado in giro per i media (per le piazze, per le sale civiche) a cercare visibilità, non ho bisogno di farmi vedere per essere al centro dell'attenzione come fati tu che ti sei fatto doge e che parli al mondo intero come Trump. Io esprimo le mie critiche, i miei pensieri e la mia visone qua e là sul web come fanno in tanti (quasi tutti) e senza offendere e ingiuriare.
Dico per esempio che Maometto era una assassino e che il suo culto è un culto idolatra di orrore e terrore portatore di morte, non lo santifico né dico come fa Bergoglio che la sua "fede" eleva l'uomo a Dio e migliora l'umanità rendendola più fraterna e pacifica; nazi maomettani per i quali mi pare che tu abbia manifestato una certa simpatia parteggiando spesso per loro e manifestando invece odio per gli ebrei ed il loro paese Israele.
Censura e libertà su facebookhttps://www.facebook.com/groups/836504866474520viewtopic.php?f=141&t=2710Gino Quarelo È stata la storia a decretare la fine della Repubblica Veneta e del dominio veneziano e non Alberto Pento o Gino Quarelo. E le ragioni di questa fine sono conosciute ed evidenti; ne parlano ampiamente ed approfonditamente i libri di storia e gli storici. Io non faccio che ricordarle ed approfondirle.
Non si tratta di assurdità e invenzioni o interpretazioni illogiche e motivate da demenza o da malanimo, sono semplicemente i fatti.
La tua pretesa di dare padri e madri veneziani a tutti i veneti che hanno altri padri e altre madri diverse dai veneziani, è questa sì demenziale e assurda e fa il paio con la pretesa degli italiani di negare le diverse, complesse e articolate storie dei veneti per imporre la storia di Roma facendo anche dei veneti come di tutti gli italiani dei figli di romani.
Albert Gardin ha scritto:
Gino Quarelo non volevo fare il Doge, ma ho dovuto farlo. E siccome lo sono, lo faccio. I Veneti che mi hanno eletto e che rappresento sono Veneti e non "bastardi"! È un mondo che conosco in profondità e non in superfice!
Caro Gardin
se conosci così bene il mondo dei veneti e la sua storia, spiegaci tu
1) perché Venezia non ha trasformato la sua Repubblica Veneta Aristocratica in una Repubblica Veneta Democratica di tutti i veneti ?
2) perché non ha difeso la terra e lo stato veneti dall'invasione, dalla depredazione e dalla conquista, abdicando poi in favore della Municipalità Democratica ?
Albert Gardin Gino Quarelo Caro Pento, rispondo alle tue due domnde:
1) Venezia ha curato magistralmente l'organizzazione e l'estensione della sua Repubblica, liberando anche i Veneti dalla sudditanza agli Imperi foresti. La tenuta della Repubblica non poteva che reggere sulla compatezza e autorevolezza del suo patriziato (i legati ai padri). Venezia non era "democratica" ma "aristocrtica", potere basato sulla responsabilità. Venezia ha dato un modello di pensiero e di sviluppo alle terre che dirigeva. Inoltre, non vi è mai stato nessun tentativo di cambiare la realtà delle cose. Noi invece lo stiamo facendo! Il Presidente dl maggior Consiglio, ad esempio,è bresciano! E non potrebbe essere diversamente perché Venezia è stata dai suoi abitanti, è stata violentata nella sua cultura e nella sua storia. Qui a venezia, di Veneziani ne sono rimasti pochi, pochissimi!
Una lezione di venezianità è venuta dalla formazione della Liga Veneta delle origini, quella nata dall'esperienza del corso di lingua veneta del Centro Bertrand Russell.Altra importntissima testimonianza di venezianità è venuta dai Serenissimi, resistenti e combattenti venuti dai territori della Serenissima! Oggi la Repubblica Veneta rinasce con l'apporto di tutti i Veneti (quelli rimasti tali!) e non tanto – purtroppo – dai Veneziani.
Non bisogna contestare il "veneianocentrismo" ma operare per una nuova Repubblica Veneta basata sulla volontà di tutti i Veneti! E mi sembra che siamo finalmente nella direzione giusta!
2) Se leggi bene la storia veneta e anche la famosa delibera di "abdicazione" del 12 maggio 1797, imparerai, senza ombra di dubbio, che il Maggior Consiglio e il Doge non hanno passato il loro potere alla Municpalità ma a un Governo Provvisorio Rappresentativo. La Municipalità è stata imposta dopo dai Francesi e giacobini! Leggi la delibera, anche se scritta sotto "minaccia armata".
Gino Quarelo
Credo che Pento non possa risponderti perché è sotto censura mensile, capita: una settimana di libertà di espressione e un mese di censura.
Da quello che leggo come Gino Quarelo posso commentarlo sottolineando che non hai minimamente risposto alle mie domande, nemmeno indirettamente.
Albert Gardin
Caro Pento, rispondo alle tue due domnde:
1) Venezia ha curato magistralmente l'organizzazione e l'estensione della sua Repubblica, liberando anche i Veneti dalla sudditanza agli Imperi foresti. La tenuta della Repubblica non poteva che reggere sulla compatezza e autorevolezza del suo patriziato (i legati ai padri). Venezia non era "democratica" ma "aristocrtica", potere basato sulla responsabilità. Venezia ha dato un modello di pensiero e di sviluppo alle terre che dirigeva. Inoltre, non vi è mai stato nessun tentativo di cambiare la realtà delle cose. Noi invece lo stiamo facendo! Il Presidente dl maggior Consiglio, ad esempio,è bresciano! E non potrebbe essere diversamente perché Venezia è stata dai suoi abitanti, è stata violentata nella sua cultura e nella sua storia. Qui a venezia, di Veneziani ne sono rimasti pochi, pochissimi!
Una lezione di venezianità è venuta dalla formazione della Liga Veneta delle origini, quella nata dall'esperienza del corso di lingua veneta del Centro Bertrand Russell.Altra importntissima testimonianza di venezianità è venuta dai Serenissimi, resistenti e combattenti venuti dai territori della Serenissima! Oggi la Repubblica Veneta rinasce con l'apporto di tutti i Veneti (quelli rimasti tali!) e non tanto – purtroppo – dai Veneziani.
Non bisogna contestare il "venezianocentrismo" ma operare per una nuova Repubblica Veneta basata sulla volontà di tutti i Veneti! E mi sembra che siamo finalmente nella direzione giusta!
2) Se leggi bene la storia veneta e anche la famosa delibera di "abdicazione" del 12 maggio 1797, imparerai, senza ombra di dubbio, che il Maggior Consiglio e il Doge non hanno passato il loro potere alla Municpalità ma a un Governo Provvisorio Rappresentativo. La Municipalità è stata imposta dopo dai Francesi e giacobini! Leggi la delibera, anche se scritta sotto "minaccia armata".
Gino Quarelo Caro Gardin
ti rispondo come Gino Quarelo con alcune osservazioni e considerazioni:
1) Che l'aristocrazia veneziana fosse la migliore classe dirigente è solo un'idea presuntuosa e ignorante, un'arroganza veneziana, dimostrata dai fatti storici. Venezia non ha recepito le idee nuove che già l'Inghilterra aveva recepito un secolo prima istituendo la camera dei comuni o camera bassa o camera dei deputati eletti nei comuni (come evoluzione e completamento di precedenti istituti).
Io in ciò ci vedo solo ignoranza, presunzione e arroganza, che sono state fatali a Venezia, alla sua aristocrazia e ai veneti tutti, difetti che si continuano nel mito venezianista.
2) I Serenissimi come anch'io siamo stati vittime del mito di Venezia, con la differenza che io ho abbandonato criticamente questa posizione mentre loro vi si sono fissati a causa dell'aggiungersi/sovrapporsi del mito dei Serenissimi che li ha pietrificati impedendo loro di evolversi.
3) Il 12 maggio del 1797 si conclude vilmente e vergognosamente la Repubblica Veneta a dominio veneziano, come atto finale di una serie iniziata decenni prima con la mancata democratizzazione della repubblica, continuatasi con l'aver consentito impunemente a Napoleone di invadere, depredare e conquistare le terre venete.
Il 12 maggio 1797 l'aristocrazia veneziana avrebbe potuto non presentarsi come solo alcuni hanno fatto e avrebbe potuto votare no. Ma non poteva non tanto per la minaccia di Napoleone ma perché molti veneti desideravano e volevano il cambiamento politico che stupidamente ed egoisticamente l'artistocrazia veneziana aveva disprezzato, combattuto e rifiutato.
4) Per me il venezianismo con la sua idea assurda di ripristinare la Repubblica Serenissima, sia pur aggiornata alla democrazia magari diretta, ma conservando tutti i suoi antichi domini è un impedimento radicale alla indipendenza dei veneti e del Veneto. È come voler resuscitare un morto.
Albert Gardin
Gino Quarelo Purtroppo travisi i fatti! Ma se ti piace pensarla così, nessuno ti impedirà di farlo!
Gino QuareloPuò darsi che io travisi i fatti.
Però la storia è la storia e i fatti della storia restano fatti e non cambiano ed è un fatto certo, che non può essere nascosto o alterato e sotto gli occhi di tutti, che la Repubblica Veneta a dominio veneziano non c'è più da oramai 221 anni e nessuna magia, nessun santo, nessun miracolo, nessuna preghiera, nessun sacrifico umano potrà mai più farla risorgere.
Nemmeno il suo mito riesce a raccogliere intorno a sé una consistente maggioranza dei veneti, tale da trasformarsi in azione politica e condurre il Veneto e i veneti tutti all'indipendenza.
I veneti però ci sono e sono vivi e a me interessa di più che i vivi stiano meglio e possano prosperare che far resuscitare i morti con qualche alchimia storiografica, ideologica e politica.Albert Gardin
Gino Quarelo Giudizi italiani!
Gino Quarelo Fatti storici certi, che io veneto vicentino non veneziano e indipendentista non marciano e non serenissimo, riconosco come tali; le responsabilità e le colpe, gli egoismi e le meschinità, le presunzioni e le arrogoanze dei veneziani, della loro aristocrazia sono evidenti e certificate. Le falsità venezianiste non cambiano la storia e nemmeno la corretta interpretazione dei fatti.
Mi dispiace deluderti ma Venezia e i veneziani hanno negato ai veneti non veneziani la sovranità veneta e quando è arrivato il momento della verifica storica non hanno rischiato né i beni né la vita per i veneti tutti. La Repubblica Serenissima non era di tutti i veneti ma solo dei veneziani, io non posso assolutamente sentirmi veneziano, marciano e serenissimo. Quando Venezia e i veneziani riconosceranno le loro responsabilità e le loro colpe e impareranno ad avere rispetto e amore per gli altri veneti ne potremo riparlare.