Onore a Stakio (Stacchio)

Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » mar feb 17, 2015 10:17 am

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... grasie.jpg

El dirito a defendarse lè sagrò e ancor pì sagro lè defendar łi puti, łe done, łi veci, łi debołi, łi sensa difexa!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » mar feb 17, 2015 10:18 am

QUESTA E' LA FIACCOLATA ORGANIZZATA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI NANTO E A CUI IL NOSTRO GRUPPO INTENDE ADERIRE.
POICHE' L'ORARIO IN UN GIORNO FERIALE NON E' AGEVOLE PER TUTTI, CONSIDERATELO COME UN ORARIO DI INIZIO.
PARTECIPIAMO IN TANTI!!!
VI ASPETTIAMO ANCHE PER STRINGERCI LA MANO E CONOSCERCI CON PIACERE!
Eleonora, Diego e Mario

https://www.facebook.com/events/8414061 ... 3/?fref=ts


Mi a stago co Stakio: la diretta della manifestazione a Ponte di Nanto
http://www.vicenzatoday.it/cronaca/io-s ... nanto.html

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Stakio.jpg

http://www.miglioverde.eu/nanto-vi-una- ... o-stacchio

http://www.ilgazzettino.it/VICENZA-BASS ... 3123.shtml

Somexe o foto
http://www.tviweb.it/ultimora-da-nanto- ... iazza-foto
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » mar feb 17, 2015 10:18 am

Cogna rendarghe la vida dura a li rapinadori!

Gestore di una ricevitoria spara al rapinatore. Come Stacchio?
http://www.secoloditalia.it/2015/02/ges ... e-stacchio
Alessandra Danieli - 9/02/2015

Finisce nel sangue una rapina alla periferia di Roma est in una sala scommesse di via Francesco Caltagirone. Il ferito (soccorso in gravi condizioni dal 118 dopo essere stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al collo) è un rapinatore ora agli arresti per tentata rapina aggravata. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il malvivente era armato di pistola quando, intorno alle 22,30 di domenica sera, è entrato con un complice nella ricevitoria e ha puntato l’arma contro il titolare che era dietro al bancone. “Riempi questi due borsoni di soldi” gli avrebbe detto. Il titolare, però, ha preso la pistola, regolarmente detenuta, che aveva sotto al bancone e ha sparato. Ora è caccia al complice, che aveva invece un coltello con cui ha minacciato un cliente. Il rapinatore è in gravi condizioni al Policlinico Umberto I di Roma ma non sarebbe in pericolo di vita: il proiettile è entrato da una spalla ed è uscito senza interessare organi vitali.
Roma come Vicenza?

La vicenda romana riporta con la memoria a quella dell’ormai celebre benzinaio vicentino, Graziano Stacchio, che nella sera di martedì 3 febbraio a Ponte di Nanto, in provincia di Vicenza, nel corso di una rapina ha sparato ad alcuni banditi uccidendone uno, Albano Cassol. Il distributore, che ora è indagato per eccesso di legittima difesa, è diventato una sorta di “eroe nazionale”, celebrato con tanto di magliette e raccolta di firme per esprimergli solidarietà. Nel giro di poche ore Stacchio, infatti, è assurto a simbolo per le migliaia di imprenditori esasperati dalla criminalità. Sul web impazzano i fan club: a poche ore dalla notizia della sparatoria su Facebook sono nate due pagine, “Io sto con Graziano Stacchio” e “Io sto con Stacchio il benzinaio” che hanno raccolto decine di migliaia di adesioni.
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » mar feb 17, 2015 10:18 am

Avvocato del bandito insiste «Ucciso mentre scappava»

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stori ... scroll=540

NANTO. Il giorno dei funerali di Albano Cassol, il rapinatore 41enne morto per un colpo di fucicle esploso dal benzinaio Graziano Stacchio, scoppia la polemica sull'uccisione del bandito. A dare fuoco alle polveri, con dichiarazioni che scateneranno dure reazioni, un'intervista alla trasmissione radiofonica La Zanzara, su Radio24, dell'avvocato della famiglia del bandito, Francesco Murgia. Il succo dell'intervista shock e destinato a far discutere: «Il benzinaio aveva un'arma molto potente e pericolosa, ha sparato mentre il badito stava scappando e, se non lo avesse fatto, nessuno sarebbe morto».
Parole pesanti come macigni, su cui l'avvocato mette un ulteriore carico da 90: «Se saranno accertate le responsabilità di Stacchio, è giusto chiedere un risarcimento. I dubbi sono molti». L'avvocato ha precisato che il potente colpo di fucile ha quasi strappato la gamba al bandito, portandosi via una parte importante dell'arto.

Sel ghese vesto l'arto spapolà el saria cascà par tera e nol saria montà en makina e partio strucando frision e gas.

Anca se fuse, el scapava sparandoghe doso a Stakio e Stakio el ga fato benon a tirarghe drio e màsa bon lè stà a tirarghe so le ganbe.



Ha ucciso il nomade rapinatore «Ora Stacchio dovrà risarcire» ???

Parla l’avvocato Francesco Murgia, legale della vedova di Albano Cassol, il rapinatore di Fontanelle ucciso dal benzinaio di Nanto. Oggi funerale ad Altivole di Fabio Poloni
http://tribunatreviso.gelocal.it/trevis ... 1.10857192

13 febbraio 2015

«Stacchio deve risarcire la famiglia del rapinatore ucciso? Se saranno accertate le sue responsabilità, è logico pensare a un risarcimento. Se Stacchio fosse rimasto fermo, nessuno rischiava la vita: i rapinatori erano già in fuga». Lo sostiene Francesco Murgia, avvocato della famiglia di Albano Cassol, il nomade ucciso a Ponte di Nanto dal benzinaio Graziano Stacchio durante una rapina il 3 febbraio. E potrebbe scattare una querela per diffamazione nei confronti di Daniela Santanché, che ha definito «bastardi» i Cassol.

Murgia è intervenuto mercoledì sera al telefono alla trasmissione radiofonica “La zanzara” di Radio24. «Cassol è morto dopo essere stato colpito alla gamba da una sola pallottola che gli ha portato via una massa importante di gamba», dice Murgia. Ma ha sbagliato a intervenire, il benzinaio? «In quel momento i rapinatori stavano cercando di andarsene: uno era rimasto chiuso nella bussola, è scattato l’allarme e i suoi complici hanno tentato di farlo fuggire».

Quindi se non fosse intervenuto il benzinaio non sarebbe morto nessuno? «Questo è possibile, sì», ha detto l’avvocato Murgia.

Una vicenda che fa molto discutere e rilancia drammaticamente il tema della sicurezza e dei confini della legittima difesa. «In Italia non ci si fa giustizia da soli», sottolinea l’avvocato Murgia, «È civile verificare se l’uso dell’arma è legittimo. Anche la polizia deve rispondere dell’uso delle armi, figuriamoci un civile che possiede un’arma molto potente». Ma anche Cassol aveva un’arma in pugno, incalzano i conduttori: «Dalla mia esperienza l’uso delle armi, in questi casi, è finalizzato alla dissuasione: non avrebbe usato la pistola. Questo lo dico per mia esperienza». Infine, la domanda: Stacchio dovrebbe chiedere scusa alla vedova di Cassol? «Se ne sentirà l’esigenza, tutti gliene saranno grati», risponde Murgia.

I funerali di Cassol saranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa di Santa Fosca di Altivole. Tutta la sua famiglia vive in un campo nomadi alla periferia del paese, lui subito dopo il matrimonio aveva deciso di trasferirsi nel paese della moglie a Fontanelle in provincia di Vicenza.

Ieri, intanto, è emersa una novità: Cassol sarebbe stato visto da due testimoni un paio di giorni prima della rapina che poi gli è costata la vita nel paese vicentino. Probabilmente era lì per un sopralluogo. Un uomo avrebbe detto di aver riconosciuto Cassol, assieme a due donne e due bambini, passeggiare domenica primo febbraio vicino la chiesa. Questo farebbe emergere l’ipotesi, ancora da verificare, che il quarantunenne fosse l’organizzatore del colpo. L’uomo che afferma di averlo visto ne ha indicato gli spostamenti che potrebbero permettere di recuperare le immagini da telecamere di sorveglianza.

A ghe mancaria ke łi çitadini no łi podese defendarse da sti criminałi!

Facoltà di arresto da parte dei privati di Alberto Monari
http://www.kultunderground.org/art/752

L'arresto in flagranza[2] di reato, avviene normalmente ad opera di ufficiali e agenti della Polizia Giudiziaria. Secondo la legge (art.382 Codice di Procedura Penale), è in stato di flagranza chi viene colto nell'atto di commettere il reato (cosiddetta flagranza propria), o chi, subito dopo averlo commesso, è inseguito dalla polizia, dalla persona offesa o da altre persone, ovvero è sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima (cosiddetta flagranza impropria o quasi flagranza)[3].

Nelle ipotesi di flagranza di reati per i quali è previsto l'arresto obbligatorio da parte della PG (qualche esempio dall'art.380 CPP: delitti contro la personalità dello Stato, delitto di devastazione e saccheggio, delitti contro l'incolumità pubblica, delitto di riduzione in schiavitù previsto, delitto di prostituzione minorile, delitto di iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, delitto di furto di armi, delitto di rapina e di estorsione, delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope, ecc.), e limitatamente ai casi in cui il delitto sia perseguibile d'ufficio[4], l'art.383 del Codice di Procedura Penale stabilisce che "ogni persona è autorizzata a procedere all'arresto in flagranza[5]", con l'obbligo consequenziale di "senza ritardo consegnare l'arrestato e gli oggetti costituenti il corpo del reato[6] alla polizia giudiziaria, la quale redige il verbale[7] della consegna e ne rilascia copia".

L'istituto costituisce, quindi, una forma di autotutela che il nostro ordinamento penale ha riservato al privato, in considerazione della necessità pratica che impone un'immediata e tempestiva reazione di fronte al perpetrarsi di un grave delitto, oltre che essere l'espressione di una politica legislativa finalizzata a permettere la repressione di fatti illeciti anche attraverso la volontaria collaborazione dei cittadini con le istituzioni.

La facoltà di effettuare l'arresto per il cittadino privato non rappresenta certo una "novità" dell'attuale sistema processualpenalistico (risalente agli anni 1988/89), ed è stato in passato sospettato di essere in contrasto con il 2° comma dell'art.13 della Costituzione il quale, autorizzando la sola "autorità di pubblica sicurezza" ad adottare misure restrittive della libertà personale, parrebbe volersi riferire soltanto agli organi costituiti che impersonano la Pubblica Amministrazione. La Corte Costituzionale ha, tuttavia, precisato[8] che il privato, quando agisce in presenza dei presupposti previsti dalla norma che gli consente l'arresto in flagranza, acquisisce la veste di organo di polizia, sia pure in via straordinaria e temporanea, e di conseguenza viene a godere, nell'esercizio delle funzioni pubbliche assunte, della stessa speciale posizione giuridica conferita ai soggetti che esercitano poteri di polizia giudiziaria. Semprechè, sottolinea la Corte, rimanga nei limiti che la norma stessa impone (egli è anche autorizzato a prendere in custodia le cose costituenti il corpo del reato, assumendo così eventualmente anche la qualità di custode di cose sequestrate).

E a questo proposito, opportunamente viene chiarito dalla Giurisprudenza della Corte di Cassazione che, determinante ai fini della legittimità dell'arresto, è la circostanza che la persona arrestata non venga trattenuta, dal privato intervenuto nell'operazione, oltre il tempo strettamente necessario per la consegna agli organi di polizia, in modo da evitare che una misura eccezionale si trasformi in un "sequestro di persona"[9] dell'arrestato.

Inoltre, per concludere e precisare ancora meglio, i privati cittadini possono difendere i beni di loro proprietà e possono inseguire i ladri anche se questi ultimi si sono già "disfatti" degli oggetti rubati e anche se il reato commesso prevede l'arresto facoltativo da parte della polizia giudiziaria. Questo in sostanza il senso della sentenza n. 37960 della Corte di Cassazione (Sez. II penale), del 24-09-2004. La Corte ha dichiarato "inammissibile" il ricorso di un borseggiatore che aveva rubato ad una giovane bolognese il portafogli, di cui però si era liberato subito poiché si era accorto che un passante lo aveva visto. Nonostante, quindi, la possibilità di recuperare agevolmente il portafogli, il passante aveva inseguito e trattenuto il ladro, successivamente identificato e arrestato. L'intervento del passante era stato "illegittimo", secondo il borseggiatore, perché "per il furto aggravato non è concessa al comune cittadino la facoltà di arresto". ???

La Corte ha affermato invece che "il privato, anche in assenza delle condizioni previste dal combinato disposto degli articoli 383 e 380 cpp, e quindi anche se non ha la facoltà di procedere all'arresto in flagranza dell'autore dei reati per i quali è solo previsto l'arresto facoltativo, ha tuttavia il diritto di difendere la sua proprietà e quella dei terzi dagli attacchi dei malfattori; e quindi di inseguire un ladro al fine di recuperare la refurtiva e di consentirne l'identificazione e l'eventuale arresto da parte della polizia giudiziaria".

La sentenza ha perciò reso definitiva la condanna a tre anni e un mese di reclusione, oltre a 600 euro di multa, nei confronti del borseggiatore confermando la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bologna nel 2003.
Non ha avuto successo, è stata la conclusione dei magistrati, "la tesi difensiva che vorrebbe addirittura criminalizzare l'encomiabile operato di un soggetto intervenuto in difesa di un diritto altrui".
Pertanto l'intervento del passante va considerato "assolutamente legittimo".
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » mar feb 17, 2015 10:19 am

Stacchio: «Prendo le gocce per dormire, ma avrei voluto soccorrere il bandito dopo gli spari»
Il benzinaio di Ponte di Nanto racconta la sua vita ora: «Non temo ritorsioni».
Salvini guarda il video della rapina: «Impressionante»

http://www.ilgazzettino.it/VICENZA-BASS ... 4640.shtml

16/02/2015 di Giorgio Zordan

PONTE DI NANTO - «Il mio più grande rammarico? Non aver potuto aiutare quel ragazzo. Avrei voluto prestargli soccorso, invece con i suoi compagni è risalito sulla macchina. Probabilmente sarebbe stato sufficiente un laccio a fermare l’emorragia e tenerlo in vita».
Lo ha detto oggi Graziano Stacchio, il benzinaio che ha ucciso il rapinatore, dopo la visita del segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

È cambiata la sua vita?

«Non posso negare che quanto accaduto abbia portato conseguenze nella sfera privata, quando vado a letto devo prendere delle gocce di tranquillante. Il sistema nervoso comunque tiene. Cerco di non pensarci».

La stazione di servizio continua ad essere presidiata da forze dell’ordine. Teme ritorsioni?

«No, davvero. Lui sparava a me io a lui. Ho agito per difendermi, non avrei mai sparato per uccidere. Lo sanno anche loro. Davvero mi dispiace di non aver potuto prestargli soccorso. C’è stata incoscienza, non dovevano ripartire in auto, dovevano lasciarlo lì oppure portarlo in un pronto soccorso, soprattutto non dovevano abbandonarlo. Bisognava fermare l’emorragia con un laccio, un’operazione che in passato ho già fatto ad un amico salvandogli la vita».

Per Graziano Stacchio quella di oggi è stata un’altra giornata sotto i riflettori. L’annunciata visita di Matteo Salvini ha riempito la sua stazione di servizio di telecamere, microfoni e taccuini. Lui, pacato e tranquillo come sempre, s’è comportato come sempre, rispondendo con cortesia alle domande dei giornalisti.
Assedio rotto dall’arrivo del segretario della Lega Nord. Con Salvini ha avuto un colloquio “privato” lontano dai microfoni durato pochi minuti.
«Cosa ci siamo detti? Niente di particolare – risponde una volta che l’attenzione dei media è tutta riservata al massimo esponente del Carroccio -, mi ha chiesto come stavo, soprattutto moralmente. Non abbiamo parlato certo di politica. Da parte mia l’ho invitato ad adoperarsi a trovare una soluzione per fermare questa escalation di violenza. Gli ho ricordato che ad un Paese servono principalmente tre cose: istruzione, sanità e sicurezza».

Matteo Salvini ha voluto salutare personalmente il benzinaio di Ponte di Nanto che il 3 febbraio fu protagonista di una sparatoria in cui venne ucciso uno dei malviventi che assaltarono una gioielleria. «Gli ho detto grazie – ha commentato il segretario della lega Nord - non per avere ucciso, perché la vita umana è sacrosanta, ma per averci messo la faccia e per aver avuto il coraggio che probabilmente molti altri non avrebbero avuto».
Il benzinaio-eroe nel pomeriggio partirà alla volta di Roma assieme al gioielliere Roberto Zancan per partecipare alla trasmissione televisiva Quinta Colonna.
Salvini, dopo l’incontro con Stacchio, è andato a far visita proprio al titolare della gioielleria che Stacchio ha difeso, dove ha potuto visionare il filmato della rapina.
«Vorrei farlo vedere ai buonisti - ha detto il segretario della Lega Nord – e mostrare loro il terrore di una ragazza che si è vista davanti un criminale con una maschera di gomma che tentava di infrangere la vetrina e un altro che avanzava con il kalashnikov. Sono rimasto impressionato». «Zancan - ha aggiunto - mi ha chiesto ciò che chiedono tutti: certezza della pena. Quel criminale non doveva essere in mezzo alla strada quella sera, ma in galera vista la fedina penale che aveva».
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » sab mar 07, 2015 11:58 pm

Stacchio: «Volevano candidarmi Rifiuto, non sono un predicatore» «Prego per il bandito che ho ucciso. La politica? Ho già la mia vita»
06 marzo 2015
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 8996.shtml

NANTO (Vicenza) «Sono sereno».

Come fa?
«La mia serenità è la coscienza pulita, la solidarietà che ricevo dalla gente è la mia forza. Ho avuto una vita meravigliosa, una famiglia stupenda e tante gioie. E poi prego».

Per chi prega?
«Anche per quel povero bandito. E prego perché i suoi complici capiscano che non possono andare in giro a spaventare le persone e che il denaro non li renderà mai felici».

La stessa divisa dell’Agip, lo stesso berretto di lana calato sulla fronte e le auto che si fermano a fare rifornimento. A Nanto, in apparenza, è rimasto tutto come quel 3 febbraio, quando una banda di nomadi ha tentato l’assalto alla vicina gioielleria di Roberto Zancan e lui, il benzinaio Graziano Stacchio, ha aperto il fuoco per farli fuggire e difendere la commessa barricata nel negozio. In realtà nulla è più lo stesso. Lo si capisce dai due poliziotti di scorta e dalle frasi degli automobilisti di passaggio. «Hai fatto bene», «Sto dalla tua parte». Qualcuno allunga un’offerta - «Per aiutarti a sostenere le spese legali» - visto che ora è indagato con l’accusa di eccesso colposo di legittima di difesa. E che l’aria sia cambiata, lo si intuisce anche dai giornali che raccontano dei residenti di un quartiere di Oderzo, nel Trevigiano, che hanno sparato ai ladri al grido di «facciamo come Stacchio» e riportano le frasi di Joe Formaggio, il sindaco di Albettone, che anche ieri ha tuonato: «Quelli che vanno in giro per le case a rubare e a picchiare donne di 90 anni per portare via le fedi, vanno ammazzati, basta con questo buonismo».

Ma il benzinaio la pensa diversamente. «Non voglio il Far West, prima di imbracciare il fucile bisogna pensarci dieci volte. Non si spara alle persone: la vita è sacra».

Lei però l’ha fatto.
«E non penso che riuscirei a farlo un’altra volta. Ma in quel momento c’era una ragazza in pericolo e io ho agito di impulso, il cuore mi scoppiava. Dovevo fare una scelta: scappare o reagire. Sono rimasto. Quelli erano banditi armati di kalashnikov. I ladri, invece, sono un’altra cosa: se nessuno è in pericolo di vita, la cosa giusta da fare è chiamare le forze dell’ordine. Se invece ci si limita a sparare un colpo in aria per impaurire i criminali, bè, allora è diverso…».

Domani, sabato, a Venezia ci sarà la manifestazione organizzata da Lega Nord e Fratelli d’Italia. L’hanno invitata. Ci andrà?
«No-no-no-no». (Si ritrae di un passo e incrocia le mani al pezzo, quasi volesse difendersi da qualcosa)

Non le piace la politica?
«Al contrario, confido molto nei politici: solo loro possono cambiare questo paese, garantendo alle forze dell’ordine il sostegno di cui hanno bisogno. La sicurezza non è né di Destra né di Sinistra, è un tema su cui tutti i partiti dovrebbero riflettere, invece di continuare a scaricarsi le colpe l’uno addosso all’altro. Anche se, a dirla tutta, c’è una cosa che non mi so spiegare...».

Cosa?
(Rimane in silenzio. Poi risponde, lentamente, pesando ogni singola parola) «Qui sono venuti i leader di molti partiti, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, il candidato alle regionali del Movimento 5 Stelle... Ma nessuno di centrosinistra si è fatto sentire».
Le dispiace?
«Non è che ci sia rimasto male, solo non ho capito perché non abbiano preso posizione su quanto è accaduto qui a Nanto. Serve un impegno da parte di tutti i partiti per sostenere maggiormente quei poliziotti e carabinieri che tutte le mattina si svegliano e si mettono in strada per difenderci. La nostra Italia ha bisogno di tre cose: istruzione, sanità e sicurezza».

Sembra un programma elettorale. Qualcuno le ha chiesto di candidarsi alle prossime elezioni regionali?
«Sì, ma non mi chieda di che partito».

Accetterà l’offerta?
«Ho detto di no: voglio rimanere fuori dalla politica. A 65 anni ho già la mia vita e il mio lavoro. Non voglio mettermi a fare il predicatore, non sarebbe giusto. E non mi va neppure di indirizzare, con la mia presenza in qualche lista elettorale, la scelta delle tante persone che in questi giorni mi sono state vicine».

Nei giorni scorsi qualcuno ha fatto recapitare dei proiettili indirizzati a lei e al gioielliere. Ha paura?
«Ho la mia teoria su quelle minacce: siamo in campagna elettorale».

Quindi non crede sia una vendetta dei nomadi?
«Nei campi nomadi ci sono anche buone persone, in mezzo a qualche “pazzerello”, ma hanno una coscienza pure loro: sanno che non volevo la morte di quel ragazzo». ???




Stacchio, i tormenti del benzinaio che uccise il rapinatore: "Non sparate in mio nome, basta con il Far West"

La procura l'ha indagato, per molti è un eroe ma lui dice: "Non sono un esempio da imitare, però qui la gente ha paura ed è facile perdere la testa"

dal nostro inviato PAOLO BERIZZI 06 marzo 2015
http://www.repubblica.it/cronaca/2015/0 ... 108878143/

VICENZA - Io sto con Stacchio (senza hashtag). Dentro il suo ufficio ordinato con vista sulle pompe di benzina e l'officina del servizio pneumatici. "Respiro gli attimi di quiete. Intanto metto in fila i pensieri". L'appuntamento con Graziano Stacchio è alle 15 e fuori c'è una pattuglia della Guardia di Finanza che "mi dà una mano". Dice: "Secondo lei ho i tratti del cow boy veneto?". Non sembra. Ma l'apparenza a volte inganna. "Sono allergico alla violenza, dono sangue da trent'anni, vado a caccia ma mai avuto il pallino delle armi". Il benzinaio che lo scorso 3 febbraio con un colpo di fucile ha steso il rapinatore rom Albano Casson durante l'assalto alla gioielleria "Zancan", eccola lì, a cinquanta metri, pesa le parole. Berretta grigia di lana e giubbotto antigelo con il cane a sei zampe, il marchio dell'azienda per la quale gli Stacchio di Ponte di Nanto prestano servizio da tre generazioni.

A che pensa?
"L'effetto mediatico mi ha stordito. Però davvero non possiamo vivere in un mondo che va in questa direzione. È storta. Non voglio rassegnarmi alla legge della giungla, al terrore, che lavori e torni a casa guardandoti alle spalle".

Lei ha sparato e ucciso un rapinatore. Per molti è un eroe.
"No, non sono un eroe né un modello da imitare. Né tanto meno un simbolo. Lo dico subito: la gente non deve sparare in mio nome, né in Veneto né in Sicilia. Solo l'idea mi fa paura. Non è che adesso ognuno si deve sentire autorizzato a sparare. Sennò che cosa facciamo, il Far West?".

A Oderzo l'altro giorno sono usciti coi fucili e hanno premuto il grilletto per un allarme ladri. Effetto Stacchio?
"Il problema è che la gente ha paura, sta perdendo la testa. Ci vuole un attimo. Il mio è stato un atto di istinto, di disperazione. Vorrei dire anche di umanità, perché quella ragazza (dentro la gioielleria, ndr ) era sotto scacco di cinque banditi armati di mitra. La volta prima era stata addirittura sequestrata. Quando quel rapinatore mi ha puntato l'arma addosso, ho mirato. Stando attento a non fare andare in giro colpi. Se i suoi complici l'avessero lasciato lì gli avrei messo subito un laccio emostatico, avrei provato a salvarlo. Ambulanza e via".

Lo avrebbe fatto davvero?
"Lo giuro sui miei figli e nipoti. La vita vale più di tutto. Sa quanti lacci ho messo qui davanti (indica lo stradone, via Riviera, che attraversa il paese)? Incidenti stradali. Uno aveva il femore fuori".

A chi la sta osannando forse importa di più che lei ha ucciso un rapinatore. Per di più immigrato. O no?
"Ho ricevuto molta solidarietà. Anche da immigrati. Africani, albanesi, gente per bene che abita qui ed è venuta a darmi una pacca sulla spalla. Poi ci si è messa di mezzo la politica ".

La disturba?
"Se è solidarietà no, se sono chiacchiere dico: non servono a niente. Il problema sicurezza va affrontato con serietà, rigore, buon senso. Senza demagogia e isterismi. Sembra quasi, a volte, che i ladri siano nel giusto. Che facciano bene a comportarsi così. Forse in molti delinquenti passa questo messaggio: se i primi a rubare sono i politici, perché non dobbiamo farlo noi? I politici non spara- no? Noi sì... La società va cambiata, a partire dalle scuole. Basta bullismo, violenza, furbizia. Non portano niente di buono ".

Non le chiedo se vota Lega perché non me lo direbbe. Ma Salvini l'ha eletta a eroe. E il 14 marzo a Vicenza lei sarà guest star della "Festa della sicurezza" (colore dei manifesti: verde e nero).
"La sicurezza è un tema che non ha colori. Dovrebbe essere di tutti, di destra di sinistra e di centro. Le persone che ho sentito più vicine sono quelle co- muni e gli alpini della mia associazione. Poi certo: se anche i politici mi esprimono solidarietà fa piacere. Solo della sinistra non si è fatto vivo nessuno ".

Teme le conseguente penali di quello che ha fatto?
"Non so, forse no. Mi sento a posto in coscienza. È stato un gesto disperato di difesa e autodifesa, non di offesa. Non sono un tipo violento, lo sanno tutti. Anni fa, dopo la seconda rapina (ne ha subite tre), un maresciallo dei carabinieri mi ha consigliato di comprare una pistola. Ho preso una 38 special Sauer, tedesca. Dopo tre mesi l'ho venduta. Troppo pericolosa. Spari e il colpo va. Non ha la precisione di mira che ha il fucile. Vado a caccia, ho il porto d'armi da quando ero giovane. Ma delle armi non me ne frega niente".

Un messaggio a chi dice che bisogna farsi giustizia da soli?
"Capisco che la gente oggi è terrorizzata. È cambiato tutto. E il punto non sono i rom o gli immigrati. Io non ce l'ho con loro. Molte sono persone bravissime. Ma se devi chiuderti in casa con gli allarmi e i catenacci, se mentre lavori ti entrano col mitra, capisco che uno possa perdere la testa. Lo Stato deve potenziare i mezzi delle forze dell'ordine. A volte mi sembrano talmente scarsi da potere fare poco. E poi bisogna lavorare sulle scuole, sull'educazione. Alla pace, al rispetto. Lo dice uno che ha sparato, è vero. Ma non l'ho fatto per aggredire. L'ho fatto perché in quel momento ero minacciato di morte, e quella ragazza anche".

Che cosa le è dispiaciuto di più in questa vicenda?
"Che sia morta una persona. Se i suoi complici me lo avessero permesso avrei provato a salvarlo. Ma non hanno avuto rispetto nemmeno per la sua vita".
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Sixara » lun apr 13, 2015 12:52 pm

Kel pòro òmo : coalsiasi roba ke l diga o l faga, subito ke i ghe fà la ponta
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/stacchio-sorpresa-ora-firma-legge-no-difesa-armata-1115431.html
me piaxe propio i commenti a l articolo:
tuti a dirghe - te fè male a dire cusì, ca te ne ronpi el zùgatolo, ca ne piaxea naltri discorare so ste robe cuà... e intanto ti a te te lèvi ogni dì e te vè laorare co sto pexo sol cuore e naltri volemo ca te te lo tegni, lè too, miga nostro.
Grande Stacchio, l onico ke l ga savesto - n mèzo a on tùrbio de parole - a catàre cuée juste pa spiegare el so àto.
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 10:40 pm

Archiviate accuse per Stacchio
Era indagato per eccesso colposo di legittima difesa
07 giugno 201619:29

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 5f9fa.html

(ANSA) - VICENZA, 7 GIU - Il giudice di Vicenza Stefano Furlani ha firmato il decreto di archiviazione dell'accusa di eccesso colposo di legittima difesa nei confronti di Graziano Stacchio. Il benzinaio di Ponte di Nanto il 3 febbraio 2015 uccise un bandito, Albano Cassol, ma non avrebbe avuto nessuna colpa, si sarebbe semplicemente difeso. La richiesta di archiviazione era arrivata qualche settimana fa dal pubblico ministero Cristina Gava che aveva aperto l'indagine all'indomani dell'assalto al negozio di oreficeria Luxo di Roberto Zancan.



Graziano Stacchio, il benzinaio che uccise il bandito «Sparò per difendersi, è legittimo»
Vicenza
21 aprile 2016

http://www.corriere.it/cronache/16_apri ... 64e5.shtml

La procura di Vicenza ha chiesto l’archiviazione per Graziano Stacchio, il benzinaio vicentino indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Aveva sparato a un malvivente che stava assaltando la vicina gioielleria

Fu legittima e non eccessiva la difesa di Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto (Vicenza) che la sera del 3 febbraio 2015 aveva ucciso un bandito, Albano Cassol, mentre assaltava la vicina gioielleria con altri quattro. La Procura berica ha depositato la richiesta di archiviazione del procedimento aperto nei suoi confronti con l’ accusa di eccesso colposo di legittima difesa.

La difesa di Genny

Il gestore dell’area di servizio, nel tentativo di difendere la commessa della gioielleria, Genny, aveva imbracciato il suo fucile da caccia e aveva affrontato i malviventi. Il pm ha accertato che effettivamente , come raccontò Stacchio, i rapinatori gli spararono ad altezza d’uomo con un mitra e intenzionati a uccidere. Per gli inquirenti Stacchio ha dunque risposto ad una minaccia mortale rispondendo con un mezzo proporzionato, cercando però di non colpire parti vitali del rapinatori. Dei tre colpi sparati dal benzinaio, due hanno colpito la carrozzeria dell’auto dei banditi e uno raggiunse la parte posteriore della coscia di Cassol, giostraio di 41 anni che, ferito, fuggì.

La morte

Lo trovarono morto dissanguato duecento metri più in là, a bordo della sua macchina. Per la gente del posto era inconcepibile l’indagine su Stacchio. «Siamo tutti con te». «Hai fatto la cosa giusta». «Eroe». Una gara di solidarietà culminata con una raccolta di firme e la solenne promessa di Joe Formaggio, il sindaco di Albettone noto per dormire con il fucile accanto al letto: «Faccio le t-shirt e ci scrivo “Io sto con Stacchio”». Il benzinaio era molto combattuto: «Un uomo che uccide un altro uomo non possa essere considerato un eroe... ma non volevo uccidere».

Il Vecchio West

Il suo racconto era da Vecchio West: «Sono scesi da due macchine verso le sette di sera con i passamontagna. Erano armati e hanno iniziato a picchiare sulla porta della gioielleria come barbari. Le macchine suonavano i clacson “è una rapina”, dicevano ma nessuno poteva fare nulla e ai banditi non importava: spaccavano tutto. Io a pensato a Genny che è per me come una figlia. Ho detto: starà morendo di paura. Allora sono intervenuto e ho urlato “andate via che arrivano i carabinieri”. Ma loro continuavano. Sono entrato in casa, ho preso la chiave dell’armadietto dove tengo il fucile e sono uscito. Erano ancora lì. Ho sparato un colpo in aria. L’uomo che faceva da palo ha risposto al fuoco e io ho tirato altre due volte sulla macchina vuota. Poi lui si è avvicinato a me, puntandomi con l’arma e gli ho tirato alle gambe e sono andati via». Il giostraio morì e anche Stacchio non era felice. Ora arriva la magra consolazione della Procura: il colpo letale era legittimo.
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 10:43 pm

Tabaccaio sparò e uccise il ladro moldavo: assolto in Appello
di Angela Pederiva
VENEZIA
Lunedì 13 Marzo 2017

http://www.ilgazzettino.it/nordest/pado ... 15155.html

Assolto perché il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza pronunciata alle 19.15 dalla Corte d'Appello di Venezia, che ha così scagionato dall'accusa di eccesso colposo di legittima difesa Franco Birolo, il tabaccaio di Cive' di Correzzola (Padova) che nella notte fra 25 e 26 aprile 2012 aveva sparato ad un ladro entrato nel suo negozio, uccidendolo con un colpo di pistola. In primo grado il 51enne era stato condannato a 2 anni e 8 mesi e a risarcire la famiglia del moldavo Igor Ursu con 325.000 euro.
Era stato lo stesso sostituto procuratore Paolo Luca a chiedere l’assoluzione.


In prigo grado:

Birolo, tabaccaio condannato a Correzzola, parla il giudice Bergamasco
Caso Birolo, parla il giudice Bergamasco: "Ecco i motivi della condanna"
A seguito della sentenza emessa nei confronti del tabaccaio di Civè, che nell'aprile 2012 sparò al ladro in fuga, il magistrato raccoglie in un fascicolo tutti i perché del suo responso in tribunale
10 febbraio 2016

http://www.padovaoggi.it/cronaca/tabacc ... masco.html

A due settimane dalla sentenza emessa dal giudice nei confronti di Franco Birolo, il tabaccaio di Civè di Correzzola che, il 26 aprile del 2012, uccise con un colpo di pistola un ladro che si era introdotto nel suo negozio, come riportano i quotidiani locali, il magistrato Beatrice Bergamasco, martedì mattina, avrebbe depositato un fascicolo fitto di ricostruzioni per spiegare la duplice condanna (due anni e otto mesi di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa e 325mila euro di risarcimento alla famiglia della vittima) inferta in primo grado.

LEGITTIMA DIFESA. Per il giudice Bergamasco, sotto scorta a seguito delle minacce di morte ricevute proprio a seguito di quella contestata condanna, andrebbe esclusa la legittima difesa. Quando il ladro è stato colpito era vicino all'uscita della tabaccheria, stava lasciando l'esercizio commerciale. La consulenza balistica avrebbe pesato molto sulla sentenza. Birolo avrebbe potuto e dovuto evitare l’utilizzo dell’arma, spiega il giudice Bergamaschi.

MAXI RISARCIMENTO. Il tabaccaio non è stato aggedito, avrebbe spiegato il legale, non ci sarebbe alcun riscontro su questo dettaglio. Infine, nel fascicolo, Bergamasco spiegherebbe il perché dei 325mila euro chiesti come risarcimento. Deriverebbero dalle tabelle numeriche in base all’età della vittima, alla situazione della madre disoccupata e a quella della sorella.


Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!
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Re: Onore a Stakio (Stacchio)

Messaggioda Berto » mar apr 25, 2017 9:51 am

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