Cfr. co
Trieste
viewtopic.php?f=45&t=330
Da: Le origini delle lingue europee, del glottologo Mario Alinei Volume II
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 290004.jpg
Da:
La Teoria della Continuità
de Mario Alinei
Per cui, quando Buti - Devoto scrivono che «Il nome locale che più significativamente rappresenta questo strato [venetico], è quello stesso di Trieste, in latino, Tergeste» [Buti- Devoto 1974, 56], che riappare anche in (Oderzo, latino Opitergium [ibidem], è facile obiettare che in venetico questo nome può rappresentare a sua volta un prestito dallo Slavo, dato che la radice terg- «mercato» è tipica delle lingue slave, come mostrano sloveno trg, serbocroato trg, ceco trh, polacco targ, russo torg, tutti «mercato», oltre che dell' Illirico – albanese tregë « Mercato».
Non solo: ma in antico Slavo esiste un suffisso iste, con valore locativo, che unito proprio a trg dà luogo a formazioni identiche a quella di Tergeste, come antico slavo, trǔžište «luogo del mercato», ecc. tržište «idem» serbocroato trgovište «idem», sloveno trgovišče ecc. [GCLS §§ 950- 954].
Che sono formazioni molto più concrete di qualunque ipotetico etimo venetico o illirico. (Parké ? E se i veneteghi e li iliri li jera xlavi ?)
Infine, sono gli Slavi che hanno introdotto la parola anche in area germanica (antico islandese e svedese torg, danese torv) e uralica (finnico Turku) [Vasmer s.v.].
Cfr. co:
Da: Le Origini della Cultura Europea del filologo Giovanni Semerano
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /kw-41.jpg
Quì il Semerano tratta della voce Opitergium e non di Oderzo (che probabilmente anche per lui discende da Opitergium).
Oderzo (Opitergium), latino medioevale Ovedercium, v. Trieste.
L'abitato giace nella bassa pianura alluvionale, sulla destra del fiume Monticano. Via giungeva la importante via Postumia. Occorre rifarsi dai montibus Opiterginis (Plinio 3, 126).
Il valore semantico originario Opitergium è oppidum lungo la via: la base è opi- che si ritrova in Opinum
(in Apulia: Krahe, «ZONF», V, p. 18 e 146) u interpretata come variante di epi- intesa come preposizione agglutinata (Mayer, Die Sprache der alten Illyrier, II, p. 114): è l'equivalente del greco œpi epi, sanscrito ápi, antico persiano apiy, armeno ew, corrisponde ad accadico āpi, genitivo di āpu, appu, (sommità, cima, punta, letteralmente "naso", 'tip, spur of land, causeway, nose'); nei toponimi e negli etnici ha già raggiunto il significato di "su, in contatto con": quindi Opitergium non significa 'Warenmarkt' (Kretschemer, «Glotta», XXX, 1943, p. 140), ma ha il valore che indica una importante stazione sulla strada: nome antichissimo che serba come Tergeste, la base *terg, accadico tarqu, daraggu (sentiero, strada, 'parth'), ebraico derek; vedere voce greca Θαργηλιών.