In viaggio con gli Antichi Venetihttps://sites.google.com/site/venetiant ... edirects=0 Gian Franco Bernusso
Dei toponimi
Toponimi. I nomi di luoghi di origine preromana.
I nomi di luogo in quanto sopravvivono alla fase storica che li ha prodotti sono portatori di storia; ma proprio perche sopravvivono in modo spesso mprevedibile, per cui talvolta non sono ben riconducibili e attribuibili ad un preciso strato, questa storia si presenta come una sfinge.
Si aggiunga che la toponomastica e terreno d’elezione degli improvvisatori e dei dilettanti, e che spesso gli stessi “professionisti” non raggiungono risultati migliori, anche se ammantati di metodo.
E’ con questo spirito che proponiamo qui una selezione di toponimi preromani, scelti in ragione della loro rappresentativita rispetto ai luoghi designati o rispetto la loro trasparenza linguistica.
(A. L. Prosdocimi, op. cit., pp. 338,339)
Con questa premessa, riprendiamo dunque, dai succitati autori, quali, tra le molte citta “fondate”dai Celti siano, per noi, i loro nomi, probanti o di grande significato.
I nomi di molte città attuali ricalcano ancora quelli della loro fondazione celtica.
Alcune grandi città e capitali sono degli agglomerati urbani fondati dai Celti ???: Parigi, Berna, Budapest* [Buda e Pest], Belgrado, Bratislava , e in certa misura anche Praga, erede del vicino oppidium di Zàvisti. La situazione è particolarmente significativa nell’Italia settentrionale, dove le informazioni di Plinio il Vecchio, secondo cui si devono ai Celti città come Milano (Mediolanum), Torino (Taurasion), Bergamo (Bergomum), Como (Comum), Brescia (Brixia), trovano oggi conferma nei ritrovamenti archeologici. […]. Se alle città e alle regioni si
aggiungono i nomi di fiumi e di montagne o di altri elementi del nostro ambiente, si potrà osservare come il paesaggio quotidiano è ancora profondamente marcato dal ricordo dei Celti antichi.
(V.Kruta, V. M. Manfredi, op. cit.,p. 12)
E bisogna poi ricordare la testimonianza di Pompeo Trogo (nell’epitome di Giustino, XX, 5, 8) secondo la quale essi [i Celti] fondarono anche Brescia, Verona, Bergamo, Trento e Vicenza. La testimonianza di Trogo non ha altri riscontri e va certamente reinterpretata nel senso probabile di “rifondazioni”, ma è comunque significativa. [nessun commento ].
( V. Kruta, V.M. Manfredi, op. cit., pp. 70, 71 – Sottolineature mie )
*Anche il nome romano di Budapest - Aquincum - è la traduzione della parola venetico-slovena voda (boda, buda) - [betacismo - n. d. a.], cioè acqua (??? no no ociàr Bodincus e Budini acadego budu). Il significato di questa parola è corroborato dal numero enorme di sorgenti termali che sgorgano dal suolo. La seconda parte del nome - Pest - invece fa riferimento alla ben nota parola peč (roccia) ???. (Ivan Tomažič, op. cit., p.492)
Dei toponimi e della loro interpretazione, gia abbiamo detto, cosi, come abbiamo gia chiarito l’importanza dei suffissi in funzione della radice.
Della radice “belo-” cosi come delle sue varianti “biel-/bel- ” e dei suffissi “-ac” e, “-ate”, naturalmente tutti “celtissimi”, abbiamo gia fornito numerose testimonianze.
Soffermeremo quindi la nostra attenzione sui discussi nomi di alcune citta, sia perche esse a noi piu vicine, sia perche ci permettono di meglio illustrare quali siano, e su cosa si basano, le interpretazioni che, i vari autori, ci forniscono.
Belluno
Belluno, paleoveneta, ha un nome celtico! Capricci della lingua o altro? Vediamo: Il nome di questa citta si deve ritenere “celtico” perche, si afferma, deriva dalla radice celtica “bel” (= splendente) e dalla contrazione della voce verosimilmente celtica, “dunum” (citta) per cui, il suo nome, assumerebbe il significato di “citta splendente”.
[Splendido! Belluno e, sinceramente, una “splendida” citta].
Dello stesso avviso paiono le citate guide del Gazzettino e del Giornale di Brescia la quale, con contorni piu precisi, cosi recita:
Il toponimo, secondo un’ipotesi probabile, può essere una contrazione di “belo – dunum”, con “dunum”, città, e la radice “bel-”, dal significato di brillante o simile, [bianco] diffusa nella terminologia celtica.
Appresso queste “brillanti ” ipotesi, ci sia concesso, il confronto col significato del nome di Belgrado (= citta, rocca bianca, in serbo-croato, Beograd) diventa ineluttabile: Belgrado, sgombrando il campo, rendiamo subito chiaro che non e “celtica”, mentre per la sua radice “bel”, lo dovrebbe ma, non lo e, poiche, in questa lingua, il suo nome e: Singidunum, vale a dire, “Piccola citta fortificata” per cui, la tanto vantata radice “celtica” bel- che e in questo nome, va ricercata in altra lingua, cosi come, sfortunatamente per i celtologi, va ricercata anche grad, che, ne siamo certi, e voce slava comune anche al bulgaro ed al russo.
Una prova che non puo esser smentita?
Eccola allora: Bielo Russia o, pure, Belo Russia che significa, come ben sappiamo, Russia Bianca!
Come ne usciamo? In un modo solo: la radice bel- intesa in senso “celtico”, ancora una volta, si ribadisce, non fa testo, come Belgrado dimostra e conferma per cui, ne discende, che non puo per questo motivo essere detta “celtica” la citta di Belluno (e sarebbe strano) e che, quindi, il significato del suo nome va ricercato in altra lingua, ed essendo Belluno storicamente paleoveneta, come e stato affermato e dimostrato, il suo nome va ricercato proprio in questa lingua.
“B’lun”, come chiamano la loro citta i bellunesi rispecchia esattamente il paleoveneto “bel-hum”, con “hum” che vale “monte” isolato o arrotondato ovvero “luogo” ricurvo:
B(e)lun!
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Le citate opere, quali “ Il Milione” e la “G.E.D.E.A.”, alla voce Belgrado, rispettivamente cosi recitano:
-Piccola città fortificata (Singidunum) fondata dai Celti nel IV [?] sec. a. C. […].
-Piccola città fortificata (Singidunum) fondata dai Celti verso il sec.III [?] a. C. […].
Occupata successivamente da Unni, Sarmati e Avari, nel secolo IX,quando è ricordata con il nome di Beograd (città bianca), essa apparteneva ai Bulgari.
Proprio queste affermazioni, ancora una volta “convenientemente” espresse, confermano che Belluno e Belgrado, intesa quest’ultima come Singindum, non possono essere “celtiche”.
Nei fatti, quando “Belgrado” apparteneva, come e stato detto, ai Bulgari, e quindi arioeuropei di lingua slava, ecco riapparire l’antico nome: Beograd ! Nome col quale, evidentemente, queste antiche genti l’avevano sempre ricordata: Be[l]ograd.
Ai Celti se ne puo attribuire, tutt’al piu, una “rifondazione” consistente nella evidente “celtizzazione” di “Grad”, che significa, oltre a citta, quasi fatalmente ,“rocca” che, almeno in buon italiano, significa proprio “fortificazione”, ed e frequente come primo elemento di toponimi.
Il nome di questa citta conferma pure, che la radice bel-, che e in Belluno, potrebbe essere, ma non e, “celtica”, ma, paleoveneta!
Qualche esempio? A Belgrado si puo ammirare il Beli Dvor , o “Palazzo Bianco” e, in Bulgaria, Kalarovgrad [citta vecchia].
La radice Kal-, poi, oltre che in Calalzo, guarda caso, la ritroviamo in Caldevigo [dal venetico -īko- ], esattamente nella localita ove e stata portata alla luce la cosi chiamata “dea” di Caldevigo, statuetta bronzea, paleoveneta, del V sec. a. C. Poiche i Veneti, di lingua slava, si spostarono, com’e noto, in tempi remoti verso (e da) i Balcani e l’Asia Minore, ... ???
Belgrado, verosimilmente, potrebbe esser stata fondata proprio da loro.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Belgrado Nel 4800 a.C. circa, nell'area dell'attuale città di Belgrado si sviluppò la cultura Starčevo. Il medesimo territorio fu occupato alcuni secoli dopo dal popolo dei Vinča. Nel III secolo a.C. i Celti fondarono un villaggio nella zona che oggi è il centro storico di Belgrado, che fu, successivamente, conquistato dai Romani, che gli diedero il nome di Singidunum. Dal IX al XVI secolo Singidunum fu, alternativamente, sotto il potere dei Bizantini, dei Bulgari, dei Magiari e dei Serbi. Nel 1521, gli Ottomani la conquistarono. Tra il XVII secolo e il XVIII secolo Belgrado fu più volte espugnata e perduta della Casa d'Asburgo. Dopo la definitiva liberazione, nel 1841, dal dominio turco, divenne la capitale del Principato di Serbia, che, nel 1882 fu rinominato Regno di Serbia. La città fu capitale della Jugoslavia dal 1918 al 1991.
Singidūn, appellativo di origine celtica, è stato il primo nome di Belgrado, e fu citato per la prima volta nel 279 a.C. Fu, poi, trasformato dai Romani in Singidunum. Dall'824 e per alcuni decenni, nel periodo in cui i Bulgari dominarono i territori serbi, Belgrado era conosciuta come Alba Bulgarica.
Il nome Beograd, in cirillico Бeoгpaд (letteralmente città bianca), fu imposto alla città da Papa Giovanni VIII, ma fu usato per poco tempo, infatti, i Bulgari che la governavano, la rinominarono Alba Græca.
I magiari chiamarono Belgrado Fehérvár, Nándoralba, Nándorfehérvár e Lándorfehérvár, mentre i tedeschi usavano popolarmente Weissenburg. I Bizantini, che dominarono la città per diversi secoli, la denominarono Veligradion (Βελίγραδιον), mentre gli italiani, anticamente, usavano Castelbianco. Durante l'occupazione ottomana, la città era detta Darülcihad. Prinz-Eugenstadt fu il nome di Belgrado durante l'occupazione tedesca nella Seconda guerra mondiale.
http://en.wikipedia.org/wiki/Belgrade Belgrado (etimoloja de Xane Semeran)
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