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http://it.wikipedia.org/wiki/Ceneda
Ceneda ha una storia assai antica: viene citata dallo storico Agathias come Keneta (VI secolo), toponimo che suggerisce un'origine celtica. È sicuro (???) invece che in età romana (caso mai età veneto-romana) rappresentasse un insediamento di una certa importanza, forse un vicus fortificato con il compito di appoggiare il castrum di Serravalle (??? quqli resti e scritti), realizzato per controllare gli accessi settentrionali al territorio di Oderzo.
La decadenza di quest'ultima accrebbe l'importanza di Ceneda, che fu sede di un ducato longobardo e in seguito di una diocesi. A partire dal 962, grazie alle concessioni di Ottone I, i vescovi esercitarono anche il potere temporale di conti sul vasto territorio (grossomodo dal Piave al Tagliamento) che era stato prima l'agro opitergino e poi il ducato longobardo. Nel 1307 il vescovo Francesco Ramponi cedette a Tolberto da Camino il territorio di Portobuffolè in cambio della contea di Tarzo (detta anche Castelnuovo) comprendente anche Corbanese, Arfanta, Colmaor e Fratta. In quest'ultima, il potere era detenuto da un vice-conte.
http://www.comune.vittorio-veneto.tv.it ... ida_3.html
Ceneda si estende a sud, verso la pianura. Ha origine molto antiche e l'etimologia del nome fa pensare al celtico Kènet. In epoca romana Ceneda costituiva un campo trincerato di appoggio al Castrum di Serravalle, e questo sistema di difesa serviva a proteggere la città romana (romana ??? e no veneta ?) di Opitergium (çità veneta e no romana prego!).

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http://www.undicigradi.com/rocca-ceneda.htm

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