Roma e l'Italia peninsulare: dal 509 al 264 a.C.
http://it.wikipedia.org/wiki/Italia_(epoca_romana)
L'Italia pre-romana.
Si stima che in Italia vivessero all'inizio del sesto secolo a. C. all’incirca 3 milioni di abitanti, di cui:
130.000 Lucani
570.000 Siculi
450.000 Messapi
200.000 Bruzi,
200.000 Campani e 300.000 Sanniti
250.000 Osci.
A questi si aggiungevano all’incirca 600.000 Etruschi ed 1 milione di cittadini greci (di cui però soltanto una piccola parte poteva vantare discendenze greche; gli abitanti delle grandi metropoli magnogreche erano perlopiù italici ellenizzati). Con l’ascesa di Roma ebbe inizio il primo processo di unificazione culturale e politica della Penisola.
I territori acquisiti mediante la guerra passavano alla proprietà del popolo romano ed erano definite perciò ager publicus. Questo veniva assegnato, in proprietà o in affidamento a comunità, attraverso la fondazione di colonie, o a singoli. La fondazione di più di trecento colonie di diritto latino, città stato autonome i cui cittadini provenivano dal Lazio e legate a Roma da trattati che ne regolamentavano il commercio, la difesa e i rapporti esteri, giocò un ruolo chiave nella trasmissione dell’identità culturale romana nelle regioni in cui venivano istituite.
Accanto all'istituto della colonia esistevano le assegnazioni viritane del territorio: l'ager publicus veniva affidato non a città, come al momento della fondazione di una colonia, ma a singoli, dipendenti direttamente da Roma; un caso frequente era quello di soldati che, dopo la fine del servizio militare, ottenevano un appezzamento.
Poco prima della prima guerra punica, al momento della fondazione di Ariminum (nel 268 a.C.), la superficie dei territori annessi a Roma era giunta a circa 25.000 km². Dato che un terzo dei nuovi territori era di proprietà dello stato, la superficie dell'ager publicus era costituita da più di 800.000 ettari, determinando il moltiplicarsi sia dei piccoli poderi degli agricoltori liberi attraverso le assegnazioni viritane, sia la formazione di grandi proprietà terriere da parte delle classi sociali elevate.
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussion ... oca_romana)
Confrontando i dati sopra riportati risulta che la somma dei parziali è di 3.300.000 (corrispondenti ai circa 3.000.000 del dato generale); però il dato generale di 3 milioni dovrebbe riguardare l'intera penisola italica invece i dati parziali riguardano soltanto la penisola centro-meridionale e insulare (meno la Sardegna) più l'area etrusca ma mancano tutti i dati dell'area nordica ligure, celtica, retica, venetico-euganea le cui cifre sono altrettanto consistenti di quelle centro-meridionali e insulari, per cui la somma generale potrebbe passare a 4,8/5,8 milioni di abitanti, compreso l'area sarda. Alberto Pento--79.38.249.59 (msg) 08:19, 14 lug 2014 (CEST)