Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » dom apr 30, 2023 9:01 pm

16)
Perché i crimini delle mafie sarebbero veri crimini e i crimini degli zingari non sarebbero veri crimini?



Perché, tra le popolazioni italiane che hanno al loro interno una minoranza dedita alla predazione criminale, hanno anche delle maggioranze che denunciano l'omertà che le circonda, protegge e sostiene, maggioranze che combattono queste minoranze che fanno loro del male, che le danneggiano in mille modi, che le disonorano e le fanno vergognare innanzi al resto degli italiani e del Mondo, vedasi la Campania con la sua Camorra, la Sicilia con la sua mafia, la Calabria con la sua 'ndrangheta, la Puglia con la sua sacra corona unita; maggioranze che ricevono il sostegno di tutti gli altri italiani?

Perché invece tra la popolazione gitana o zingara d'Italia e d'Europa non vi è alcuna maggioranza visibile o meno che denuncia e combatta quella che viene da loro detta essere una minoranza minimale dedita alla delinquenza e al crimine; e perché omertosamente negano che questa minoranza sia consistente e che i loro crimini siano di minor danno; e perché arrivano a giustificarla omertosamente con la presunta discriminazione etnico razziale; e perché una parte degli italiani e degli europei sempre omertosamente sono solidali con loro?



Due esempi indicativi che difendono il male e la menzogna che lo nasconde lo maschera, lo trasforma in vittima del bene: Roberto Saviano e Luigi Ciotti



Camorra e Gomorra di Roberto Saviano (difensore degli zingari)
https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Saviano
Roberto Saviano (Napoli, 22 settembre 1979) è uno scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano.
Nei suoi scritti, articoli e nel suo romanzo d'esordio Gomorra (che lo ha portato alla notorietà) utilizza la letteratura e il reportage per raccontare la realtà economica, di territorio e d'impresa della camorra e della criminalità organizzata in senso più generale.
Dalle prime minacce di morte del 2006 da parte dei cartelli camorristici del clan dei casalesi, di cui denunciò l'operato nel suo esposto e nella piazza di Casal di Principe durante una manifestazione per la legalità, è sottoposto ad un severo protocollo di protezione che dal 13 ottobre 2006 prevede che viva sotto scorta. Per le proprie posizioni è stato destinatario di appelli alle istituzioni da parte di scrittori e altri personaggi della cultura.




Libera di Don Luigi Ciotti (difensore degli zingari)

Associazione contro mafie e corruzione per la giustizia sociale
https://www.libera.it/

Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è un’associazione di promozione sociale presieduta da don Luigi Ciotti, fondata nel 1995 su ispirazione di Luciano Violante e Saveria Antiochia, con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alla criminalità organizzata e di favorire la creazione di una comunità alternativa alle mafie stesse.
https://it.wikipedia.org/wiki/Libera._A ... o_le_mafie



Scusate se parlo ancora dei deliri di Salvini
Roberto Saviano
25 febbraio 2017

https://www.repubblica.it/cronaca/2017/ ... 159164230/

La storia la conosciamo. A Follonica due donne nomadi vengono rinchiuse da tre dipendenti in un gabbiotto nel retro del supermercato Lidl dove si trovano cassonetti e oggetti fallati. Una volta rinchiuse, uno dei dipendenti riprende la scena mentre una delle due donne strilla spaventata, disperata. Gli uomini ridono e giocano. Uno dice: "Non si può entrare nell'angolo rotture, non si può entrare nell'angolo rotture della Lidl". Continuano a riprenderle, poi postano il video e inizia, in Rete, una catena di condivisioni.

La vicenda viene percepita come una bravata goliardica. Addirittura circola un meme con l'immagine della donna che urla nella gabbia con la scritta "Trappola per zingari", il tutto inserito dentro un manifesto pubblicitario di prodotti Lidl. Un fotomontaggio che è stato condiviso migliaia di volte in pochi minuti.

Che pesantezza, penseranno alcuni lettori. Adesso volete attaccare anche coloro che hanno beccato delle ladre zingare?! Infatti arriva Matteo Salvini. Condivide il video in un post su Facebook in cui non stigmatizza, ma anzi sostiene l'azione dei tre uomini e continua a motteggiare la signora nomade che strilla in preda al terrore. E ci aggiunge l'immancabile hashtag #ruspe, che è letteralmente un invito a delinquere. La Lidl dimostra invece un comportamento assai più responsabile e condanna prontamente l'episodio in un comunicato: sa benissimo che, dentro le regole democratiche, un gesto del genere è un moltiplicatore di violenza, è l'indicazione di un bersaglio.

"Un gioco era ma quale sequestro di persona!" (per cui sono indagati i dipendenti), "ma voglio vedere se succede a casa tua che becchi una zingara cosa succede...", "ma quanto buonismo!": sono questi i commenti che si leggono sui social sotto i post di chi critica il comportamento dei dipendenti della Lidl. Questa parola, buonismo, è diventata una specie di scudo contro qualsiasi pensiero ragionevole, contro qualsiasi riflessione in grado di andare oltre il raglio della rabbia e la superficialità del commento. Qualsiasi cosa non sia circoscritta nel perimetro dell'insulto o che abbia il marchio del sarcasmo diventa buonismo. Una parola sacra, quella di "bontà", costretta in un contesto del tutto estraneo. Qui nessuno sta facendo appello alla bontà, si vuole analizzare un comportamento e valutarne le conseguenze. Eppure parlare di diritti umani è buonismo. Parlare di integrazione è buonismo. Criticare gli insulti degli hater è buonismo. Valutare criminali le affermazioni di Salvini è buonismo. Quindi cosa è non-buonismo? L'insulto, il cachinno, il darsi di gomito, il pettegolezzo?
Smettiamola. Aboliamo questa parola. Qui non c'entra la bontà e non c'entra neanche il politicamente corretto, espressione abusata dagli stessi che usano la parola "buonista" come sinonimo di una politica ipocrita che proclama i buoni sentimenti ma poi nel quotidiano fa pagare agli altri il prezzo della propria correttezza e si mantiene nel privilegio. Nulla è più rigoroso e dignitoso della correttezza invece.

Due donne stavano rovistando tra gli oggetti fallati. Stavano facendo bene? Assolutamente no. Le persone che compiono un reato non vanno denunciate? Sì, certo che vanno denunciate, è lapalissiano. Rinchiuderle, motteggiarle, riprenderle, "fare i galli sulla monnezza" - espressione che, nella saggezza del dialetto napoletano, significa farsi fighi sui disperati - tutto questo è un'altra cosa. E non mi riferisco solo al comportamento dei tre dipendenti, ma di tutti coloro che hanno ripreso il video e l'hanno commentato con toni violenti: "cacciamoli", "ne abbiamo piene le scatole di questi parassiti!", "se li beccavo a rubare nella mia azienda gli tagliavo le mani?!".

Ed è leggendo questi commenti che capisci quanto sia grave la reazione di Salvini, un leader politico che dovrebbe favorire il dibattito costruttivo, e che invece non fa altro che istigare all'odio e giustificare le azioni violente. "Basta, siamo stanchi!" urla l'hater medio che in politica appoggia Salvini, Trump, Le Pen, e tutti i populismi meri contenitori e amplificatori della sua rabbia, poco importa dei veri programmi. Quello è il nemico, quella persona ci dice che possiamo combatterla (e batterla) così? Quella persona vogliamo. E chiunque pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in questo meccanismo, beh, allora sta difendendo i delinquenti, parla solo in nome del buonismo e non della ragione. Cosa può rendere migliore un meccanismo politico? I percorsi. Dannazione, i percorsi da fare per affrontare i problemi. Queste persone neanche sanno qual è la condizione dei rom, dei boss nomadi, del mercato d'armi, del traffico di esseri umani (che gestiscono, spesso, proprio le organizzazioni criminali rom) e la sacrosanta verità che queste manifestazioni criminali non coincidono con l'intero popolo rom. Non si entra nel merito di questo dibattito, no, si preferisce fare i galli sulla monnezza.

Già vedo le facce: come sei pesante... Savia'.
Fiero di questa pesantezza. Molto meglio che la stolta leggerezza del prendersela con ultimi disperati e del galvanizzarsi sfotticchiando. Prendendo in giro e prendendo in giro ancora, in questo modo becero, qualunquista, non si fa null'altro che asciugare le poche pozze rimaste dove può ancora galleggiare la ragione.

Il problema quindi, per Salvini, non è assolvere o condannare le donne rom sorprese a rovistare nella spazzatura, ma utilizzarle come bersaglio, avvelenare i pozzi del ragionamento, alimentare solo pregiudizio. Solo pregiudizio e scontro, che non portano a nessuna soluzione rispetto al flusso dei migranti, non dimostrano nessuno sforzo nel cercare di comprendere le micro e macro dinamiche criminali nella comunità rom. Si usa il social come una palestra di idiozia, amplificatore della miseria umana di cui Salvini vuole fare capitale.

Per spiegare il meccanismo che porta allo sfruttamento della paura da parte della politica vorrei citare la Scuola di Francoforte, che ha a lungo parlato di questo. Vorrei poter citare anche la Psicologia delle masse e analisi dell'Io, testo fondamentale di Freud per capire come funziona la testa di tutti gli odiatori e commentatori accaniti del nostro tempo. E invece citerò il Maestro Yoda, che forse persino chi vota Salvini e Salvini stesso conosceranno e che ha spiegato a tutti il populismo di ogni tempo: "La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza".


Don Ciotti: ''Chiedo perdono a rom e sinti''
04.12.2008

https://www.onds.it/articolo/don-ciotti ... om-e-sinti

Il Fondatore di Libera: ''Umiliati con la schedatura voluta da questo governo''. La sicurezza per il sacerdote ''non nasce dalla discriminazione ma dall'integrazione''.

La prima cosa che ha fatto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, di fronte a circa mille studenti delle scuole medie superiori, è stato quello di chiedere perdono. "Chiedo perdono ai tanti rom e sinti che queste estate sono stati umiliati con la schedatura voluta da questo governo", ha detto. Il suo intervento, nell'aula magna dell'Università Bicocca, ha concluso l'ultima tappa del tour lombardo della Carovana antimafie, organizzata insieme ad Arci e a Avviso pubblico. "Di fronte a queste discriminazioni -ha aggiunto- non serve più solo indignarsi, occorre provare disgusto, bisogna ribellarsi". L'incontro di questa mattina era sui 60 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani e della Costituzione e i diritti negati alle minoranze. "La storia ci ha insegnato che la sicurezza non nasce dalla discriminazione -ha sottolineato il sacerdote-, ma dall'integrazione".

Don Ciotti ha raccontato la sua esperienza di figlio di immigrati veneti a Torino. "Mio padre era un muratore e il titolare della ditta per cui lavorava ci diede la possibilità di abitare in una delle baracche di uno dei cantieri. A scuola, in prima elementare, non dicevo di vivere in una baracca. Ma poi qualcuno lo ha scoperto e ci furono dei genitori che raccomandarono ai loro figli di non frequentarmi. Mia madre fu costretta a iscrivermi in un'altra scuola, perché ormai ero stato etichettato". Un episodio triste che oggi altri bambini, in Italia, vivono. "Nel nostro Paese le leggi vengono fatte per garantire i privilegi e non per tutelare le fasce più deboli -ha affermato don Ciotti-. La carovana antimafie ha questo obiettivo: suscitare nelle persone, e soprattutto in voi giovani, la fame di giustizia".

In Lombardia la Carovana antimafie, partita il 26 novembre, è passata da Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Pavia, Sondrio, Sesto San Giovanni, Varese, Buccinasco e Milano. Questa mattina sono intervenuti all'Università Bicocca l'artista Moni Ovadia (vedi lancio precedente), Valerio Onida (già presidente della Corte Costituzionale), Nando Dalla Chiesa (sociologo e presidente onorario di Libera), Maria Grazia Guida (Casa della Carità), Eva Rizzin (Federazione rom e sinti) e Mihai Mircea Butcovan (scrittore rumeno). Questa sera, alle ore 21, l'evento di chiusura della Carovana: nella sede della Provincia di Milano (in via Corridoni) interverranno don Luigi Ciotti, Paolo Beni, presidente Arci nazionale, Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico, e alcuni parenti delle vittime di mafia.



Un appello-denuncia contro la discriminazione di rom e sinti a Roma e non solo

sabato 11 dicembre 2021

https://www.avvenire.it/attualita/pagin ... o-denuncia

Il primo giorno del "censimento" dei rom della Capitale, nel campo di via Candoni. Era il 2008

Pubblichiamo di seguito un appello-denuncia, sottoscritto da giornalisti, scrittori, docenti universitari ed esponenti del mondo delle professioni, sulla discriminazione delle persone Rom, Sinti e Caminanti, in particolare nella città di Roma.
Questo è un appello sotto il quale vorremmo raccogliere molte firme per dire basta alla vergogna contro Rom, Sinti e Caminanti e liberare le città da pregiudizi ed eterne persecuzioni e soprattutto dall’abisso di un nuovo apartheid. "Apartheid" è una parola terribile: indica un sistema di esclusione e dominio codificato in leggi. Ma esiste un apartheid non scritto, perciò ancora più terribile. Perché si nega, non si vede.
La Costituzione, le leggi, vietano il razzismo, perciò ci indigniamo giustamente per i rigurgiti di antisemitismo, o quando il diritto di asilo viene ignorato. Ma chi si indigna, nei media, tra gli intellettuali, nella politica, se si pratica un ferreo apartheid nei confronti di Rom, Sinti e Caminanti? E quante calunnie, quanti pregiudizi, azioni discriminatorie, sottrazioni di bambini alle loro famiglie saranno necessari perché ci si renda conto che nel nostro Paese c’è una minoranza sistematicamente discriminata e perseguitata? Che per andare a scuola i bambini faticano il doppio degli altri? Ma chi li vede come scolari? Chi li ascolta? E chi sa quanti bambini rom e sinti che pure sono inseriti a scuola e vogliono frequentare si trovano senza libri e materiale scolastico perché i genitori spesso non hanno neanche i soldi per garantire il mangiare?
«Quante calunnie e sottrazioni di bambini alle loro famiglie saranno necessari perché ci si renda conto che nel nostro Paese persiste una sistematica persecuzione?»

Pier Paolo Pasolini ha scritto: «Noi intellettuali tendiamo sempre a identificare la "cultura" con la nostra cultura: quindi la morale con la nostra morale e l’ideologia con la nostra ideologia. Questo significa che esprimiamo un certo insopprimibile razzismo verso coloro che vivono, appunto, un’altra cultura». E la senatrice Liliana Segre: «L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo».
Ecco perché vorremmo che firmassero tutti coloro che intendono impegnarsi per riscattare Roma e tutti i suoi abitanti. Per renderla una città migliore.

I firmatari (l'elenco è in aggiornamento):

Edith Bruck, scrittrice; Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; Luigi Manconi, A Buon diritto; Marco Impagliazzo, docente universitario e presidente Comunità di Sant’Egidio; Goffredo Fofi, saggista; Luigi Ciotti, Libera; Adriano Sofri, scrittore e opinionista; Gad Lerner, giornalista; Domenico Starnone, scrittore; Veronica Pivetti, attrice; Alex Zanotelli, missionario comboniano; Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena; Marco Revelli, sociologo, storico, saggista; Mimmo Calopresti, regista; Luigi Ferrajoli, giurista, docente universitario; Andrea Segre, regista; Haidi Gaggio, Associazione Carlo Giuliani; Moni Ovadia, attore; Tommaso Di Francesco, condirettore del Manifesto; Roberto Budini, Associazione Città Invisibile; Alessia Scacchi, docente università di Roma; Elena De Filippo, presidente cooperativa Dedalus; Andrea Billau, giornalista; Patrizia Sentinelli, già viceministra degli Esteri, Associazione Altramente; Paolo Ciofi, economista e saggista; Maria Delfina Bonada, giornalista; Gigliola Cultrera, scrittrice; Rita Maglietta, pensionata; Pasqualina Napoletano, già parlamentare europea; Gilberto Pierazzuoli, insegnante; Lorenzo Guadagnucci, giornalista; Andrea Morniroli, Forum diseguaglianze e diversità; Luisa Morgantini, presidente Assopace Palestina, già vicepresidente Parlamento europeo; Alessandra Mecozzi, Associazione Cultura è libertà; Aldo Tortorella, Associazione Ars; Maria del Rosario Uribe Mallarino, docente; Maura Cossutta, presidente Casa internazionale delle donne di Roma; Roberto Musacchio, già parlamentare europeo, Transform; Pierluigi Sullo, giornalista e scrittore; Vincenzo Vita, presidente Associazione Ars; Daniele Lorenzi, presidente Arci; Laura Storti, psicoterapeuta, psicoanalista, Ilaria Bracaglia, dottoranda Università di Pisa; Ilaria Agostini, ricercatrice Università di Bologna; Giulia Minoli, produttrice; Silvia Acquistapace, Associazione Nonna Roma; Vincenzo Naso, direttore Cirps; Simonetta Lombardo, giornalista; Marco Onado, economista professore emerito Università Bocconi; Pietro Modiano, economista; Franca Raponi, insegnante; Rossella Marchini, architetta; Bengasi Battisti, medico; Sergio Sinigaglia, giornalista; Ornella De Zordo, Per un’Altra Città; Grazia Longoni, Casa delle donne di Milano; Loris Campetti, giornalista; Gabriele Polo, giornalista; Lea Melandri, scrittrice; Giovanna Boursier, giornalista; Enrico Pugliese, sociologo e accademico; Eliana Bouchard, scrittrice; Simona Bonsignori, editrice; Arturo Salerni, avvocato; Adriana Buffardi, insegnante e ricercatrice, tra le fondatrici del sindacato scuola nella Cgil, già Assessore regionale in Campania; Ida Dominjanni, giornalista; Angela Ronga, Casa Internazionale delle donne di Roma; Bianca Pomeranzi, esperta del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne; Maria Rosa Cutrufelli, scrittrice; Alessandro Portelli, accademico, anglista, critico musicale; Adriana Nannicini, sociologa, fondatrice Centro studi del presente Università di Milano; Giovanni Russo Spena, politico, accademico; Alessandra Rocco, insegnante; Sandro Medici, giornalista e scrittore; Francesca Koch, docente, già presidente della Casa Internazionale delle donne; Gessica Barrazzo, docente; Giansandro Merli, giornalista; Renza Sasso, Comitato per la democrazia costituzionale; Maria Luisa Boccia, docente universitaria, filosofa; Susanna Camusso, sindacalista Cgil; Paolo Berdini, urbanista; Eleonora Di Maggio, sociologa; Laura Pettini, produttrice cinetelevisiva; Marco Brazzoduro, Associazione Cittadinanza e minoranze; Nino Lisi, Associazione Cittadinanza e Minoranze; Ornella De Zordo, Per Un’altra città; Anita Sonego, e gruppo Interculture della Casa delle Donne di Milano, Alessandra Carmen Rocco, docente; Letizia Del Bubba, scrittrice; Anna Migotto, giornalista e film-maker; Gabriella Bernieri, Assopace Palestina; Elena Giuliani, Comitato piazza Carlo Giuliani; Susanna Campisi, biologa; Gianni Usai, pescatore; Peppino Coscione, Comunità cristiana di base Oregina di Genova; Comunità di base di San Paolo; Laura Corradi, docente Università della Calabria; Adriana Spera, tra i fondatori di Usi ricerca; Rossana Dettori, segretaria nazionale Cgil; Rete Romana Palestina; Fedele Usai, manager; Anna Farkas, curatrice editoriale; Loretta Mussi, Articolo 21; Luisa Barba, ricercatrice Cnr; Paolo Cacciari, giornalista, ambientalista; Francesca Singer, pubblicitaria; Marina Caggia, Associazione Cittadinanza e Minoranze; Livio Pepino, magistrato; Sergio Falcone, poeta; Grazia Longoni, Casa delle donne di Milano; Sigrid Kreidler, psicoanalista; Pierluigi Cassano, regista teatrale; Anna Pizzo, giornalista; Cristina Mattiello, insegnante; Marcella Delle Donne, docente universitaria, Laura Fersini, insegnante, volontaria Rebibbia femminile; Lorenzo Palaia, ricercatore; Marco Bersani, Attac; Alessandra Pugliese, giornalista; Susanna Sinigaglia, Ebrei contro l’occupazione; Chiara Sasso, Rete dei Comuni solidali; Mimmo Rizzuti, Rete dei Comuni solidali, Riace non si arresta; Luisa Laurelli, assessore Municipio IX Roma; Loris Nobili, sopravvissuto all’attentato di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969; Luigi Bevilacqua, presidente dell’associazione Lav Romanò; Mediterranea Saving Humans; Adriano Candioli; Felicita Marcelli; Paola Monticelli; Gianfranco Solinas; Guido Viale, saggista; Paola Negri; Mario Lottaroli (sono un semplice cittadino pensionato ma sento le discriminazioni come frustate sulla pelle. Aderisco senza riserve); Rita Agus; Michele Zanna (in queste settimane lavoro ad una pubblicazione, destinata agli iscritti Anpi della provincia di Vicenza, sullo sterminio dei Rom e ad un percorso sulla cultura e storia di queste popolazioni); Piero Di Siena, Associazione per il rinnovamento della Sinistra; Marzia Paini; Gabriele Liotta; Stefano Nava; Antonello Piombo; Francesca Balestra; Claudia Avancini; Angela Bernardini, pensionata (grazie per avere gettato una luce su quanto viene sistematicamente ignorato dall'opinione pubblica e dai media); Roberta Rosati; Giulio Sibelli; Marcello Dusini; Laura Martinelli; Matilde Marchesini; Fabio Camerano; Tina De Stefano, insegnante da poco pensionata; Angelo Raponi, direttore Caritas Diocesana e Migrantes di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e Delegato Regionale Caritas Lazio (anche a Latina stiamo lottando per il rispetto della dignità delle persone Rom, in particolare per le famiglie indegnamente ospitate presso il campo Al Karama, a Borgo Bainsizza); Miriam Meghnagi, psicoanalista, artista della voce e delle tradizioni musicali ebraiche; Raffaele Fiengo, scrittore, giornalista; Julia Bolton Holloway, Presidente Aureo Anello Associazione; Antonella Bardi, docente di scuola secondaria di primo grado a Scandicci (Firenze); Antonio Valiante, insegnante; Maria Rita Vella; Vittorio Bellotti, pensionato; Renzo Largher, Comitato solidale antirazzista Monteverde; Franca Rottigni; Stefania Anastasia; Barbara Pierro, avvocato, associazione Chi rom e chi no e la Kumpania srl; Emma Ferulano, associazione Chi rom e chi no e la Kumpania srl; Biagio Di Bennardo ass. soc.; Simona David; Stefano Pasta, docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Carla Mosca, giornalista; Claudio Caldarelli, direttore di Stampa critica; Desio Città Aperta; Salvatore Bartolucci, imprenditore; Paola Pizzo, docente di storia contemporanea università di Chieti; Pietro Tosini; Maria Constanza Cecilia Mattera, Suore della Sacra Famiglia di Urgell voluntari Dorian Dote (siamo consapevoli della situazione Rom e Sinti. Lavoriamo pastoralmente con loro); Leonardo Piasere, Società italiana di antropologia applicata, già professore di antropologia culturale università di Bari, Firenze, Verona; Martina Pignatato, gruppo risveglio dal sonno; Mirella La Magna, gruppo risveglio dal sonno; Donatella Parri, volontaria; Gianni Trentin, pensionato; Fabio Qusassoli, dipartimento di sociologia Università di Milano Bicocca; Fabrizio Valletti gesuita, saggista; Silvana Lenaz; Ciro Calabrese, a nome del Circolo Legambiente Lagru di Scampia; Raffaele Apuleio, Napoli; Eleonora Zamboni, insegnante ed educatrice; Carmine Vacca, consigliere comunale città di Castrovillari, presidente della commissione istruzione e cultura della città del Pollino (il valore della persona è il filo conduttore della nostra legge fondamentale dello Stato. Il concetto di persona è un grande cerchio che comprende e abbraccia il concetto di cittadino o contribuente. Non dovremmo mai dimenticarlo! La dignità delle PERSONE innanzitutto e soprattutto. Firmo con totale convinzione); Nadia Ferrari, libera cittadina; Fredo Olivero, pastorale Migranti Torino; Giovanna Grenga Lacio Drom; Vito Scalisi, presidente Arci di Roma, a nome di tutto il comitato romano; Francesco Careri, architetto, docente universitario Roma 3; Marco Artini, docente universitario; Luigi Canali, fondatore della Uil Sanità, saggista; Bianca Stancanelli, giornalista; Angela De Novellis; Alberto Marzucchi, insegnante di lettere e storia in pensione, Parma (per le situazioni di razzismo nazista si parla sempre di Shoah: sarebbe più corretto parlare di Olocausto e all'interno troveremmo anche i Rom e tanti altri perseguitati oltre gli ebrei. Complimenti per l'iniziativa); Marco Boato, già parlamentare e ricercatore universitario; Gabriella Prisco, pensionata; Daniele Tamburlini; Claudia Biondi, suora settore aree di bisogno Caritas Ambrosiana; Alexia Paolino, avvocata; Luigi Parisi; Licio Santini; Aldo Rotolo Bracciano (firmo con piacere, vigore e indignazione. Ho ottimi ricordi di quando,fondando la Città dell'Altra Economia, ci incontravamo con chi era là, al mattatoio, prima di noi: i Kurdi e i Rom più o meno organizzati/aiutati da Senza Confine, la storica associazione. Ricordo in particolare di un gruppo di bravi architetti che insieme agli "zingari" aveva progettato e realizzato il prototipo di una bella casa di legno di facile ed economica edificazione, che avrebbe potuto contribuire alla soluzione dei campi rom +/- abusivi: fu presentata ufficialmente all'allora sindaco, un tal Rutelli se ricordo bene, poi negletta da tutti, tranne i fascisti di qualche altra "casa" che provvidero a bruciarla! Perciò, dico che firmo); Lucia Maria Peri (non posso che aderire!); Maria Pia Costanzo; Daniela Turco e Marco Vernaglione, laboratorio di archeologia filosofica (aderiamo senz'altro all'appello-denuncia contro la discriminazione di Rom, Sinti e Caminanti, in particolare a Roma, a fronte degli sgomberi sciagurati che hanno messo in strada intere famiglie senza altre alternative praticabili, operati dalla sindaca Raggi, perché si tratta di una azione di inaudita violenza che crea ingiustizia e acuto disagio); Giuseppe Gallelli, pensionato; Mariangela Zecchini (sottoscrivo in pieno la mia adesione all'appello che avete proposto a favore dei rom a Roma. Basta esclusione, basta sgomberi, poniamo fine alla discriminazione ingiusta); Giovanni Cesari, Bellaria, Igea Marina (Rn); Claudio Natoli, già prof. Ordinario di Storia contemporanea Università di Cagliari.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » dom apr 30, 2023 9:02 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:14 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:15 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:15 am

17)
Cultura/incultura zingara e rom o sinta



a) La cultura etnica zingara o rom/sinta quale mai sarebbe, in che cosa mai consisterebbe?


b) Quali sono le comunita etniche zingare rom e sinti o miste che possono indicare e rappresentare questa cultura?
Quelle dei campi regolari e/o abusivi degli zingari nomadi e/o seminomadi?
Quelle degli zingari rom e sinti stanzializzati che pero non si sa chi sianno, quanti siano e dove stiano?
Le comunità delle altre e varie popolazioni etniche italiane o dell'Italia sappiamo chi sono e dove stanno ma per quelle degli zingari rom e sinti sappiamo solo dove sono quelle nomadi e seminomadi dei campi regolari e abusivi.
Poi sappiamo dove vivono alcune famiglie stanzializzate che però non costituscono delle vere comunità che danno vita a paesi, quartieri e città e che danno corpo umano e sociale a una comunità etnica.

c) La fantomatica cultura della propaganda e della retorica sugli zingari e sui rom e sinti.



Ricordiamo che questi non sono diritti umani, sociali e civili e tratti caratterizzanti umanità, cultura e civiltà:

-vivere alle spalle del prossimo
-essere mantenuti dall'assistenza pubblica e dalla solidarietà sociale e dalla carità cristiana se si è sani e si può guadagnarsi il pane con il sudore della fronte
- non pagare le prestazioni e i fornitori di beni e servizi, rubare, rapinare, truffare, ingannare, sequestrare, estorcere, ricattare, schiavizzare, depredare, minacciare/intimidire, uccidere
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:15 am

17a) La cultura etnica zingara o rom/sinta quale mai sarebbe, in che cosa mai consisterebbe?

Quella che si esprime nel disordine e nella sporcizia dei campi abusivi e regolari non può essere considerata cultura sociale e civile bensì incultura/sottocultura incivile.
Quella della predazione criminale e del parassitismo dell'assistenza sociale e della carità cristiana non è certo cultura e civiltà ma la sua negazione.
Quella della mancanza di rispetto per il prossimo, per l'ambiente, per lo stato e la nazione che ti ospita non può essere considerata cultura sociale e civile ma incultura/sottocultua incivile.

La vita nomadica può essere considerata cultura solo se è rispettosa del prossimo, dell'ambiente, dello stato e della nazione che la ospita e se è economicamente autonoma e indipendente.

I casi trattati nei capitoli 14) organizzazioni criminali e mafiose degli zingari e 17) sttività criminali degli zingari non esperimo una cultura ma una sua totale mancanza.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:15 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:16 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:16 am

17b) Quali sono le comunita etniche zingare rom e sinti o miste che possono indicare e rappresentare questa cultura?
Manca un censimento necessario alla raccolta di tutti questi dati
.


Di fatto abbiamo solo i dati relativi agli insediamenti nei campi abusivi e regolari, e i casi di alcune famiglie che si sono stanzializzate come quelle dei clan mafiosi e dei giostrai:
ma manca un censimento completo di tutti coloro che si sono stanzializzate e più o meno integrati e che si ritengono appartenenti a queste etnie.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun mag 01, 2023 8:16 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Zingari - Singani (storia ed etimologia) - il feroce e nazista razzismo degli zingari

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron