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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: dom lug 14, 2019 8:59 am
da Berto
Salvini contro i rom: "È ora che inizino a pagare i servizi"
Il ministro dell'Interno a Ferrara: "Perché devono avere sempre tutto pagato?". E lunedì inizia il censimento dei campi rom presenti in Italia
Giorgia Baroncini - Sab, 13/07/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 7UOMgHYFfw

"Non capisco perché gli zingari debbano avere sempre tutto pagato.

È ora che inizino anche loro a pagare per i servizi". Lo ha affermato Matteo Salvini dal palco di un comizio a Ferrara, parlando del campo rom che, secondo le intenzioni della giunta Fabbri, sarà smantellato nei prossimi giorni.

Lunedì prossimo inizierà il censimento dei campi rom abusivi o regolari presenti su tutto il territorio italiano. Poi si procederà con gli sgomberi. "Dopo l'ennesimo episodio di violenza, l'ultimo si è verificato con un incendio doloso in zona ospedale a Lamezia Terme, lunedì scriverò a tutti i prefetti per avere un quadro dettagliato e aggiornato in tempo reale delle presenze nei campi abusivi o teoricamente 'regolari' per procedere, come da programma, a chiusure, sgomberi, allontanamento e ripristino della legalità", aveva dichiarato ieri il vicempremier leghista dopo il rogo scoppiato in un accampamento.

Salvini tira quindi dritto sul censimento dei campi rom che in passato aveva creato numerose polemiche. E da Ferrara tuona: "Non capisco perché gli zingari debbano avere sempre tutto pagato". La lotta contro i rom si fa così sempre più dura. Poi il minsitro dell'Interno ha aggiunto: "Ho detto zingari e ora mi arrestano. Diversamente stanziali, camminanti, magari camminassero, sono pagati dagli altri. Comunque, conto di tornare presto a firmare protocolli per la legalità".

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: mer lug 17, 2019 6:02 am
da Berto
Il povero rom di Bergoglio? È proprietario di 27 automobili
Domenico Ferrara - Gio, 27/06/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 01qDHkwAr8

Gli avevano dato una casa popolare, il Papa stava con lui, era diventato un simbolo buonista. Ma la realtà è un'altra

È diventato l'emblema della legalità. Il Movimento 5 Stelle lo ha difeso a spada tratta. La Raggi è scesa in campo personalmente spiegando che quella casa gli spettava di diritto.

Lo ha ricevuto persino papa Francesco nella sagrestia della Basilica di San Giovanni in Laterano esprimendogli solidarietà cristiana dopo gli attacchi ricevuti. Lui, Imer Omerovic, il 40enne rom bosniaco con una moglie e 12 figli sulle spalle, è andato in tv a dire «che ha sempre lavorato, che ha una regolare partita Iva e che vende macchine su internet». Ecco, le macchine. Allo stato attuale Imer ne ha intestate 27. Sì, avete capito bene: ventisette. Due sono arrivate dopo la turbolenta assegnazione dell'alloggio popolare a Casal Bruciato. Si tratta di una Fiat Stilo 1.9 JTD, intestata il 22 maggio, e di una fiammante Bmw Serie 5 530D, intestata il 7 giugno.

La partita Iva della sua ditta individuale è regolare, ancora attiva e collegata al «commercio all'ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri». Peccato però che la sede sociale (e in realtà anche l'indirizzo di residenza) siano a Roma in via Pontina 601. E cosa c'è in quella via? Il nulla. O meglio, fino a qualche anno fa c'era l'ex campo nomadi di Tor de Cenci. Adesso l'area di proprietà del Comune è abbandonata. Ma dove sono le autovetture di Omerovic? Se svolge l'attività che dice di svolgere, il commerciante dovrebbe quantomeno avere un deposito, una lista di veicoli in esenzione fiscale, un registro di carico e scarico, delle fatture di vendita e quindi degli introiti. Tutte cose che non risultano. Anzi, effettuando una visura risulta che non ci sono bilanci depositati in camera di commercio dall'apertura dell'attività.

Ma è normale che a una persona che possiede 27 auto venga assegnata una casa popolare? Roberta Della Casa, presidente M5s del Municipio IV nonché una delle più attive nel garantire il diritto all'alloggio alla famiglia Omerovic, non si sbilancia ma ammette: «Mentre per ottenere il reddito di cittadinanza vengono fatte verifiche patrimoniali approfondite, per la domanda di assegnazione di una casa popolare i controlli sono più stringati ed è necessario solo l'Isee e la documentazione relativa allo stato di famiglia, stiamo cercando di rivedere il meccanismo per dare maggiori risposte». Di entrare nel dettaglio di Omerovic non se ne parla però: «Rispetto alle macchine intestate va verificato di cosa stiamo parlando, non mi pronuncerei, prendo per buona la sua versione e sarà mi premura approfondire la cosa con la Polizia Locale».

In realtà, la Polizia locale nel maggio scorso ne aveva beccata una di queste auto. Si trattava di una Lancia Lybra Wagon che circolava con una targa dismessa dal 2004 e sprovvista di Rc auto. Omerovic di vetture ne ha intestate parecchie. E di diverse tipologie. Dalla Peugeot 405 MI 16 del 1998 alla Bmw Serie 5 del 1999 alla Renault Megane 1.9 passando per la Ford Transit del 2014 a bolidi da 186 cv del 2014. E ancora Ford Transit e Fiat Ducato del 2015. Poi ci sono una Mercedes CLK 270 CDI, una Fiat Ulysse 2.0, una Mercedes Benz E 350 CDI, una Volkswagen Passat 1.9, due Ford Focus 1.8, una Peugeot Boxer 2.2, una Lancia Lybra 2.4 JTD, una Fiat Stilo 1.9. Cosa hanno in comune? Tutte prive di copertura assicurativa e con la revisione scaduta. Nel curriculum si annoverano poi auto come Audi A4 e Audi A6, Mercedes Classe C 220 CDI, Bmw Serie 3 330I, Mercedes Clk 270 CDI e Classe B 180 Cdi. Qui, il filo conduttore che le lega è la dicitura «radiazione per esportazione verso unione europea». Insomma, si trovano all'estero ma risultano ancora intestate a lui. Nel parco auto del rom c'è anche una sorta di diamante raro: una Fiat Croma 1.9 che risulta assicurata. Insomma, delle due l'una: o Omerovic è un prestanome a sua insaputa (per non pensar male) oppure svolge un'attività poco trasparente e sicuramente in nero. Tertium non datur.

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: mer lug 17, 2019 7:03 am
da Berto
???

Scuola elementare richiede l'etnia ai bimbi nomadi: «Sei sinti o rom?». Bufera in Veneto
13 luglio 2019

https://www.ilmessaggero.it/italia/scuo ... h8C7xW54T8

Sinti, rom o caminanti: sono le voci che le famiglie nomadi hanno dovuto barrare per iscrivere i figli all'Istituto comprensivo Corner di Fosso, Vigonovo e Saonara, ai confini tra le province di Venezia e Padova. A sollevare il caso sono stati i genitori di un alunno della scuola elementare Marconi di Tombelle, una delle cellule scolastiche dell'Istituto. Un modulo fornito alle famiglie da dieci anni, sottolinea il dirigente scolastico Carlo Marzolo, ma che in poche ore è diventato la pietra dello scandalo facendo parlare di violazione della Costituzione, della legge Mancino e delle normative europee che vietano 'censimentì in base all'etnia.

Al punto da far chiedere a Davide Casadio e Dijana Pavlovic l'intervento degli ispettori ministeriali e dell'Ufficio scolastico regionale per farlo togliere dalla circolazione. Mentre Rifondazione Comunista fa sapere di aver consegnato la modulistica ai propri legali per agire nelle sedi legali e amministrative competenti. «Non ci si rende conto - sostiene Pavlovic - che una cosa del genere cambia la vita alle persone, e se si tratta di un bambino diventa un marchio dalla prima elementare per tutta la sua esistenza».

Un testo ritenuto «pura discriminazione», una forma di razzismo «per identificare le persone - rincara Casadio - a livello di istruzione». Tutte accuse che il dirigente scolastico nega senza esitazioni. «Se il documento dal punto di vista legale ha dei profili di illegittimità lo cambieremo sicuramente» si affretta a chiarire, sottolineando che le finalità «erano quelle della maggior inclusione possibile e non certo il contrario: le informazioni che noi raccogliamo - rileva Marzolo - hanno finalità istituzionali, tese a tutelare gli alunni e non a discriminali». Un chiarimento che il prof ha voluto estendere a tutti i genitori con una precisazione pubblicata nel sito dell'Istituto in cui si sottolinea «il fraintendimento» e «l'evidente equivoco».

«Va ribadito che l'operato dell'Istituto e di tutti coloro che vi lavorano è teso a tutelare l'interesse di ogni alunna e di ogni alunno - si legge -, la sua crescita umana e culturale, nel rispetto e nella valorizzazione di ogni caratteristica personale. A questo fine vengono raccolti dati personali, anche sensibili, trattati sempre nella dovuta riservatezza». Parole che non sembrano essere bastate ad Augusta Celada, direttore dell'Ufficio scolastico regionale del Veneto. «Probabilmente il modulo non è in linea con le disposizioni in materia di riservatezza - dice, bollando il tutto come »una iniziativa inopportuna« - ed è anche poco efficace: i bisogni educativi si affrontano in classe con strumenti di natura pedagogica, non con atti amministrativi». Facendo immaginare, comunque, che sul dirigente non calerà la mannaia sanzionatoria. «La vicenda non presenta una rilevanza disciplinare - dichiara - forse una violazione della privacy di cui eventualmente dovrà rispondere il dirigente scolastico».




Davide Casadio Presidente della federazione sinti e rom
e
Dijana Pavlovic Attrice, attivista per i diritti umani (???)
https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/dpavlovic

Il vittimismo dei carnefici

Sono nata in Serbia nel 1976 in una bellissima famiglia Rom. Quando avevo 7 anni la mia compagna di classe dopo che avevo preso dieci e lode in matematica mi ha detto: “Tanto sei una zingara e tale sarai per tutta la vita, non importa quello che fai”. Mia madre mi ha detto: “Smettila di piangere, dovrai essere sempre più brava degli altri per essere considerata uguale. Ti odieranno sempre, ma almeno ti rispetteranno”. Da allora so cosa vuol dire essere “zingaro” per gli “altri” e da allora, in vari modi combatto per i diritti del mio popolo. Mi sono laureata alla Facoltà d’Arti Drammatiche di Belgrado, e vivo in Italia dal 1999. Sono un’attrice, vice presidente dell’associazione Upre Roma, portavoce dell’Alleanza Romanì, fondatrice dell’European Institute for Roma Arts and Culture e presidente dell’Alliance for European Roma Institute for Arts and Culture. Cosa voglio? Voglio che mio figlio, insieme con gli altri 6 milioni di bambini e bambine Rom in Europa, abbia un mondo più bello e più giusto, che possa camminare a testa alta e non debba subire discriminazioni. Ho scelto come motto la frase attribuita al Mahatma Ghandi: “Chi fa una cosa per me senza di me è contro di me”.



Majorino contro Salvini: "A Milano nessun censimento rom"
Giorgia Baroncini - Mer, 17/07/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... G-A8gdRwbg


Scontro tra Comune di Milano e governo. L'assessore alle Politiche sociali attacca il ministro dell'Interno: "Non daremo il nostro contributo"

"Se arriveranno, come pare, richieste dal Ministero dell'Interno, riguardanti la necessità di organizzare il censimento su base etnica volto a organizzare sgomberi generalizzati, io non darò minimamente il mio contributo e sono certo che l'Amministrazione comunale in futuro, allo stesso modo, non si presterà".

Lo ha affermato l'assessore milanese alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino, riaccendendo così lo scontro tra governo e il Comune di Milano.

L'esponente Pd ha inoltre invitato a "respingere l'ennesimo tentativo di Salvini di costruire sulla pelle delle persone un'altra pagina di ghettizzazione".

Dopo averlo a lungo promesso, ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha dato il via al censimento rom, inviando una circolare ai prefetti per chiedere una relazione sulla presenza di insediamenti su tutto il territorio italiano.

Il messaggio contro il Viminale è stato pubblicato da Majorino su Facebook e arriva dopo quello in cui l'assessore aveva spiegato che sul suo tavolo "è arrivata la richiesta da parte della Prefettura di dati e informazioni sul tema dei campi Rom e Sinti. Oggi leggo che si tratta dell'iniziativa di Salvini per gli 'sgomberi'. Mi restano due giorni da assessore (è stato eletto all'Europarlamento, ndr) e non passerò le prossime 48 ore a fornire al ministro dell'inferno informazioni utili per vedere gente sbattuta per strada e bambini trattati come carne da macello elettorale".

Oggi, con un nuovo post, l'assessore torna all'attacco e promette: niente censimento a Milano. "Abbiamo bisogno di azioni a sostegno dei bambini delle popolazioni Rom e Sinti - ha spiegato l'assessore -. Serve un grande piano nazionale", ma, ha aggiunto Majorino, "su questo terreno però il governo Conte e il Ministro Salvini sono totalmente assenti. Anzi gli sgomberi annunciati, immaginati senza prefigurare alcuna alternativa, diventeranno solo questo: nuovo degrado, nuova illegalità, nuovi bimbi per strada".


La risposta della Lega

"In sette anni da assessore, Majorino non ha risolto neanche uno dei problemi dei campi rom regolari e abusivi di Milano, tanto che in via Martirano solo il 20% dei residenti paga i 90 euro di fitto mensile, e aggrediscono chi osa entrare nella 'loro' enclave. Il campo di via Chiesa Rossa continua ad essere un ghetto dove regna l'illegalità, Vaiano Valle continua a crescere con abusi edilizi nel Parco Sud. Come se non bastasse, i camper in fondo a via Palmanova o davanti all'ospedale San Carlo sono simbolo di degrado". Così Alessandro Morelli, capogruppo della Lega a Palazzo Marino ha replicato alle parole dell'assessore uscente alle Politiche sociali.

"La faccia buonista di Majorino è in realtà quella di un demone che si è disinteressato alle decine di bimbi che vivono nell'insicurezza sanitaria, sociale ed economica. Una vergogna per la Milano del 2019, attenta ad organizzare manifestazioni colorate di radical chic ma disinteressata a salvare quei bambini da malattie, ratti e degrado. Parleremo di cose serie per risolvere il problema con il nuovo assessore, non appena Majorino avrà tolto il disturbo da Palazzo Marino", ha concluso Morelli.

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: gio lug 25, 2019 8:39 pm
da Berto
Via alla svolta leghista in Emilia: a Ferrara la Lega caccia i rom
Aurora Vigne - Gio, 25/07/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... XLAjfkpJ1o

A Ferrara, dopo ben 70 anni, un partito di centrodestra ha battuto la sinistra. E nel giro di un mese la Lega ha già messo in campo le sue mosse
Entro una settimana il campo rom di via delle Bonifiche, a Ferrara, sarà sgomberato.
Il provvedimento arriva a solo un mese dall'insediamento del centrodestra nella roccaforte storica della sinistra. Dopo 70 anni di amministrazioni di sinistra, infatti, nella città romagnola ha vinto Alan Fabbri, esponente leghista appoggiato da tutto il centrodestra, che ha conquistato quasi il 56% dei consensi contro il 44% di Aldo Modonesi.
La zona di via delle Bonifiche, come riporta Il Resto del Carlino, per decenni ha ospitato decine di famiglie rom in pessime condizioni igenico-sanitarie. Un mese fa, però, il vicesindaco leghista e assessore alla Sicurezza Nicola Lodi ha dato il via alla svolta leghista. Entro il 30 luglio tutte le famiglie devono lasciare il campo e poi si butta giù tutto", ha promesso più volte. Dalle parole, poi, ai fatti. E a breve diverse associazioni del ferrarese accoglieranno i rom dell'area una volta sgomberato il campo. Subito dopo, arriveranno le ruspe.
La pressione leghista non ha risparmiato nemmeno l'associazione "Viale K", gestita dall'amico dell'opposizione don Domenico Bedin, dove si è svolto un blitz per verificare alcune attività sospette (tra mercatini abusivi, discariche abusive e roulotte).
Insomma, è trascorso poco più di un mese ma la svolta leghista a Ferrara si fa già sentire.

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: mer lug 31, 2019 6:22 pm
da Berto
Nel campo rom in rivolta: "A Salvini un proiettile in testa"
Eugenia Fiore Mer, 31/07/2019

http://www.ilgiornale.it/video/cronache ... DejmZfoZoY

Si avvicina il censimento voluto dal leader della Lega e i nomadi si ribellano: "Che Salvini venga qui se ha le palle". Il reportage nel campo rom irregolare di via Monte Bisbino, periferia nord di Milano



Alberto Pento
Andiamoci a migliaia con pala e piccone.

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: sab ago 03, 2019 6:41 am
da Berto
La Di Segni contro Salvini
2 agosto 2019

http://www.italiaisraeletoday.it/la-di- ... gG5KE5PhMA

Nel giorno in cui si ricorda il Porrajmos, il massacro di centinaia di migliaia di Rom e Sinti compiuto dai nazisti nella seconda guerra mondiale, la presidente dell’unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni ha rivolto un duro diretto attacco contro il ministro dell’interno Matteo Salvini: «Si ricorda in queste ore il Porrajmos, il massacro di centinaia di migliaia di Rom e Sinti nei campi di sterminio nazisti. Oltre alla doverosa memoria di chi fu barbaramente ucciso, si tratta di una vicenda che ha ancora molto da insegnarci.”

Questa ferita aperta – ha continuato la presidente dell’unione delle Comunità ebraiche italiane – e che mai potrà rimarginarsi nella coscienza d’Europa parla infatti anche al nostro presente. È un monito, terribile ma anche ineludibile, sulle conseguenze cui possono portare le parole di odio che per secoli hanno attraversato il continente, ottenendo in quegli anni un terreno ancor più fertile per passare dalla teoria ai fatti.”

“Sta a noi – ha concluso la Di Segni – non soltanto vigilare perché ciò non riaccada, ma anche intervenire con la massima fermezza davanti a nuovi segnali di pericolo che si ripresentano in modo sempre più allarmante anche per l’irresponsabilità di chi, ai più alti livelli istituzionali, continua a soffiare sul fuoco di orrendi pregiudizi».



Alberto Pento
In questo caso la Di Segni sta con i carnefici, con i razzisti, con i nazisti che si nascondono dietro alle persecuzioni dei nazi hitleriani e che con esse credono di giustificare i loro crimini.
Ricordiamo anche il razzismo e le predazioni feroci degli zingari che perdurano da secoli e continuano a tutt'oggi.





Zingaretta
Niram Ferretti
3 agosto 2019

http://caratteriliberi.eu/2019/08/03/in ... kq_DKHHjb8

“Prendi questa mano zingara”, cantava Iva Zanicchi, “dimmi pure che destino avrò”. Il destino riservato a Matteo Salvini dalla zingara che vive in un campo rom alle porte di Milano, è quello di ricevere una pallottola in capo. Molto chiaro, molto netto ciò che il futuro dovrebbe riservargli. Il Ministro dell’Interno, già Ministro della malavita per il plagiario e guru immigrazionista Saviano, e per altri fascista e razzista e trucissimo, risponde con un tweet definendo spregiativamente la donna “zingaraccia”.

Ed è qui che si aprono le cataratte dell’indignazione per il razzismo insito nella qualifica attribuita da Salvini alla Signora, ladra impenitente e rea confessa, che con il marito ha costruito un villino abusivo stile Dynasty sopra un terreno non edificabile.

Pierluigi Battista, principe dell’incisività felpata twetta, “Zingaraccia dillo a tua sorella”, per ricevere in risposta a stretto giro da Maria Giovanna Maglie, “Perché, sua sorella va in giro a fare pubbliche minacce di morte?”. Ma si sa, Salvini vuole sterminare i Rom, forse poi verranno gli ebrei nonostante la sua dichiarata vicinanza ad Israele e l’essere stato ricevuto e pubblicamente apprezzato da Benjamin Netanyahu. Il che non basta a Noemi di Segni, presidente UCEI la quale dirama un comunicato in cui ricorda che nell’anniversario del Porajmos, il massacro dei Rom compiuto dai nazisti, bisogna mantenere alta la vigilanza davanti ai “nuovi segnali di pericolo che si ripresentano in modo sempre più allarmante anche per l’irresponsabilità di chi, ai più alti livelli istituzionali, continua a soffiare sul fuoco di orrendi pregiudizi“.

“Ci vuole sterminare”, dice infatti la Rom, “mi sento minacciata”. E dunque bisogna fermare questa minaccia, il pericolo incombente, con una buona pallottola piazzata al punto giusto. In altre parole, l’auspicio che Salvini venga assassinato è semplicemente dovuto all’esigenza di difendersi. Chissà se la Di Segni è d’accordo con questa interpretazione offerta dalla pregiudicata.

Il problema, insomma, non è l’abuso, l’illegalità a cielo aperto, la delinquenza conclamata, ma è la sostantivazione grossolana, è “zingaraccia”, è l’offesa al popolo, all’etnia, peccato imperdonabile oggi in cui l’antirazzismo è il dogma a cui inchinarsi senza sosta, è il corpo contundente con cui tacitare chiunque abbia la lingua sciolta e sbotti magari contro zingari non irreprensibili che rubano, edificano abusivamente, auspicano un destino di morte violenta.

Certo Salvini avrebbe potuto evitare il termine, avrebbe potuto avere più aplomb, magari, invece di “zingaraccia”, usare “zingara”, o “zingaretta”, richiamando al femminile il nome dell’attuale segretario del PD.

Avrebbe potuto farlo per non esporre il fianco a chi già lo accusa di essere il nuovo Mussolini. Il fatto è, che anche se avesse scritto “zingara”, scritto da lui sarebbe stato usato come prova del suo indomabile razzismo, perché “zingaro” è sostantivo diventato spregiativo e forse presto, come “negro” o “frocio” verrà cassato dalla lingua ben parlata, quella degli antirazzisti, dei progressisti, delle anime belle che sanno usare solo parole inclite.

I Rom vanno certo difesi da chi li vorrebbe sterminare, come va difesa ogni etnia da simili propositi. Andrebbero difese anche, però, in un paese in cui la legalità non è mai stata prerogativa assai diffusa le leggi dello Stato e quelle comunali di cui fa strame la Signora del campo Rom, la zingaretta che vorrebbe Salvini morto con una pallottola nel cranio.



Gino Quarelo
Non credo ci sia stato e non ci sia nessuno che vuole sterminare i rom o gli zingari in quanto tali, nemmeno i nazi hitleriani che con ogni probabilità avevano altre motivazioni dall'avversione e dall'odio etnico per i nomadi in quanto nomadi.

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: lun ago 12, 2019 8:20 am
da Berto
Sindaco pestato dai nomadi dopo aver chiesto loro di lasciare la città: «Massacrato di botte»
11 agosto 2019

https://www.ilmessaggero.it/italia/sind ... 71072.html

«Sono stato letteralmente picchiato dai nomadi, li denuncio». Il sindaco Gianni Precoma interviene per smantellare un accampamento abusivo e per far rispettare l’ordine e il decoro urbano ma viene massacrato di botte. È accaduto ieri sera in via dell’Artigianato a Caerano di San Marco, in provincia di Treviso, ove il primo cittadino era andato per far allontanare i nomadi che si erano accampati con un camper e una tenda. Sul posto è dovuta accorrere l’ambulanza per portare al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna il primo cittadino con botte ed evidenti graffi e lividi sul volto.

Solidarietà nei confronti di Precoma è stata espressa dal presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo cui «è allucinante che un sindaco di quelli che ama la propria terra, il decoro urbano e vuole tutelare i suoi cittadini, intervenuto soltanto per far osservare leggi e regolamenti, venga pestato brutalmente a sangue. Solidarietà assoluta e fraterna al sindaco Gianni Precoma, 'colpevole' di aver fatto il bravo amministratore. I cittadini onesti e tutti gli amministratori del Veneto si stringono a te. Al sindaco di Caerano, ricoverato in ospedale a seguito delle percosse, giungano il mio personale abbraccio, gli auguri di pronta guarigione e, soprattutto, la certezza di non essere solo nella comune battaglia - conclude - per il rispetto della legalità e della civile convivenza».

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: mar ago 13, 2019 3:06 pm
da Berto
I computer rubati alla scuola media trovati nel campo rom
Federico Garau - Ven, 09/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... cYzi7MyTYA

Grazie alle indagini dei carabinieri i ragazzi dell'istituto Gasperini di Novi di Modena potranno riavere i loro dispositivi. Trovati anche altri computer di cui ancora non si conoscono i legittimi proprietari. La frecciata di Salvini: "Anche questi fanno parte dei 'sacrifici' per costruirsi una casa?"

Il blitz dei carabinieri all'interno del campo nomadi di Mirandola (Modena) ha portato al recupero ed al sequestro di alcuni dispositivi elettronici di elevato costo risultati rubati.

Si tratta di un I-Pad e quattro Pc delle marche Samsung, Hp, Asus e Sony. Delle macchine di pregio, alcune di esse sottratte addirittura ad una scuola media, la Gasperini di Novi di Modena.

Indagando su alcuni casi di furto, i militari della compagnia di Mirandola e di San Felice sono infine arrivati al campo rom, e giovedì scorso hanno effettuato dei controlli nella zona sita nei pressi della Statale Nord. I quattro computer portatili ed il tablet erano accuratamente occultati nel camper di una 37enne di etnia sinti.

Due di questi dispositivi, risultati essere di proprietà dell'istituto Gasperini, saranno restituiti alla scuola. Per quanto riguarda gli altri, sono ancora in corso le verifiche per risalire ai legittimi proprietari. Secondo quanto stimato dagli inquirenti, il valore del materiale recuperato si aggira intorno ai 10mila euro.

Complimentandosi con le forze dell'ordine, il vicepremier Matteo Salvini ha voluto ricordare anche un'altra donna rom, residente nel campo irregolare di Monte Bisbino (Milano). Si tratta, ovviamente, della straniera che aveva augurato al ministro di ricevere un proiettile in testa. "Furto di computer alle scuole medie di Mirandola, trovati nel campo Rom" esordisce il leader della Lega sulla propria pagina "Facebook". "Anche questi fanno parte dei "sacrifici" per costruirsi una casa? Roba da matti. E poi il “cattivo” sarei io... Serve tolleranza zero, indietro non si torna! Ruspa!".

Le indagini per risalire ai responsabili del furto dei computer sono ancora in corso. La 37enne sinti, che non è stata colta nell'atto di rubare i dispositivi ma non ha comunque saputo spiegare la loro provenienza, è stata per ora denunciata per il reato di ricettazione.

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: dom set 01, 2019 6:06 pm
da Berto
Rom assediano i bus in Stazione centrale a Milano. Così derubano i turisti
Andrea Pegoraro - Dom, 01/09/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... izsdizhT-s

Le ragazze cercano di approfittare delle distrazioni dei viaggiatori per rubare loro i bagagli. Una promoter delle compagnie dei pullman ha usato lo spray al peperoncino per allontanarle

Assediano i bus turistici, pronte ad approfittare delle distrazioni dei viaggiatori per rubare i loro bagagli.

Sono delle donne rom che si posizionano a poche decine di metri da un ingresso laterale della Stazione centrale di Milano.

Secondo quanto riporta Il Giorno, aspettano l’arrivo degli autobus che collegano lo scalo ferroviario all’aeroporto di Malpensa e osservano l’operato delle promoter delle compagnie dei pullman per capire quando agire per sottrarre i bagagli ai turisti. Venerdì pomeriggio, però, la tensione è salita notevolmente perché una delle addette alla biglietteria è stata costretta ad usare una bomboletta di spray al peperoncino, azionata per cercare di allontanare le rom, molte delle quali giovani e in stato di gravidanza.

Ecco come si sono svolti i fatti. Alcuni passeggeri stanno attendendo di salire in pullman, quando una promoter invita i turisti stranieri a fare attenzione ai bagagli. L’avvertimento era legato alla presenza delle rom, le quali non hanno preso bene l’avviso della promoter arrivando a minacciarla. In quel momento la promoter ha tirato fuori dalla tasca la bomboletta di spray e ha spruzzato il contenuto verso le donne. La nuvola si è dissolta in poco tempo e le nomadi si sono allontanate. Arriva immediatamente un addetto alla sicurezza della compagnia dei bus ma il suo intervento non sarà necessario perché come detto le rom erano già scappate. Sul posto sono arrivati i carabinieri, chiamati poco prima dalle addette. Le promoter hanno riferito agli agenti la situazione di disagio che vivono ogni giorno.

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

MessaggioInviato: gio set 05, 2019 6:10 am
da Berto
Campi rom della Barbuta verso la chiusura: 100 rom già nelle case comunali
Francesco Curridori - Mer, 04/09/2019

http://www.ilgiornale.it/news/roma/camp ... 3639Rl4Cjo

Partirà in queste settimane lo smantellamento del campo della Barbuta che prevede lo spostamento di 100 rom in case popolari assegnate dal Campidoglio

Partirà in queste settimane lo smantellamento del campo della Barbuta, periferia Sud della Capitale, che prevede lo spostamento di 100 rom in case popolari assegnate dal Campidoglio che intende chiudere il villaggio entro gennaio.

Altri 150 rom, rivela il Messaggero, hanno già fatto richiesta di una casa popolare all'amministrazione. Il campo rom de La Barbuta, al momento ospita 656 abitanti pari al 15% di tutti i nomadi presenti a Roma. "Il rapporto degli abitanti con il quartiere limitrofo è fortemente segnato dai problemi legati ai roghi tossici che periodicamente si segnalano in prossimità della baraccopoli", si legge nell'ultimo rapporto sui campi sfornato dall'Associazione 21 luglio. Da gennaio ad aprile, secondo i dati diffusi dai vigili del fuoco, i roghi sono stati 55 e, considerato che la situazione è peggiorata in estate, il Comune ha deciso di puntare a chiudere il campo il prima possibile. La Barbuta, d'altronde, è in cima alla lista dei campi da smantellare sin dalla prima bozza del Piano Nomadi del M5S, varato a maggio 2017. A novembre è iniziata una prima bonifica e 10 dei 98 container sono stati già sgombrati, mentre le ruspe che dovrebbero distruggere le baracche dovrebbero arrivare in settimana. Per i nomadi, visto il fallimento del buono affitto stanziato dalla giunta Raggi, l'unica soluzione resta quella delle case popolari ma i rom le otterranno "scorrendo la normale graduatoria, senza corsie preferenziali", promettono dal Campidoglio. Onde evitare le proteste avvenute a Torre Maura e Casal Bruciato, i luoghi restano top-secret anche se si parla di Spinaceto. Per i rom dovrebbe essere semplice ottenere questi alloggi dato che il bando del 2012 prevede un extra di 18 punti "a chi proviene dai campi rom e dai centri d'accoglienza".