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Scuola elementare richiede l'etnia ai bimbi nomadi: «Sei sinti o rom?». Bufera in Veneto13 luglio 2019
https://www.ilmessaggero.it/italia/scuo ... h8C7xW54T8Sinti, rom o caminanti: sono le voci che le famiglie nomadi hanno dovuto barrare per iscrivere i figli all'Istituto comprensivo Corner di Fosso, Vigonovo e Saonara, ai confini tra le province di Venezia e Padova. A sollevare il caso sono stati i genitori di un alunno della scuola elementare Marconi di Tombelle, una delle cellule scolastiche dell'Istituto. Un modulo fornito alle famiglie da dieci anni, sottolinea il dirigente scolastico Carlo Marzolo, ma che in poche ore è diventato la pietra dello scandalo facendo parlare di violazione della Costituzione, della legge Mancino e delle normative europee che vietano 'censimentì in base all'etnia.
Al punto da far chiedere a Davide Casadio e Dijana Pavlovic l'intervento degli ispettori ministeriali e dell'Ufficio scolastico regionale per farlo togliere dalla circolazione. Mentre Rifondazione Comunista fa sapere di aver consegnato la modulistica ai propri legali per agire nelle sedi legali e amministrative competenti. «Non ci si rende conto - sostiene Pavlovic - che una cosa del genere cambia la vita alle persone, e se si tratta di un bambino diventa un marchio dalla prima elementare per tutta la sua esistenza».
Un testo ritenuto «pura discriminazione», una forma di razzismo «per identificare le persone - rincara Casadio - a livello di istruzione». Tutte accuse che il dirigente scolastico nega senza esitazioni. «Se il documento dal punto di vista legale ha dei profili di illegittimità lo cambieremo sicuramente» si affretta a chiarire, sottolineando che le finalità «erano quelle della maggior inclusione possibile e non certo il contrario: le informazioni che noi raccogliamo - rileva Marzolo - hanno finalità istituzionali, tese a tutelare gli alunni e non a discriminali». Un chiarimento che il prof ha voluto estendere a tutti i genitori con una precisazione pubblicata nel sito dell'Istituto in cui si sottolinea «il fraintendimento» e «l'evidente equivoco».
«Va ribadito che l'operato dell'Istituto e di tutti coloro che vi lavorano è teso a tutelare l'interesse di ogni alunna e di ogni alunno - si legge -, la sua crescita umana e culturale, nel rispetto e nella valorizzazione di ogni caratteristica personale. A questo fine vengono raccolti dati personali, anche sensibili, trattati sempre nella dovuta riservatezza». Parole che non sembrano essere bastate ad Augusta Celada, direttore dell'Ufficio scolastico regionale del Veneto. «Probabilmente il modulo non è in linea con le disposizioni in materia di riservatezza - dice, bollando il tutto come »una iniziativa inopportuna« - ed è anche poco efficace: i bisogni educativi si affrontano in classe con strumenti di natura pedagogica, non con atti amministrativi». Facendo immaginare, comunque, che sul dirigente non calerà la mannaia sanzionatoria. «La vicenda non presenta una rilevanza disciplinare - dichiara - forse una violazione della privacy di cui eventualmente dovrà rispondere il dirigente scolastico».
Davide Casadio Presidente della federazione sinti e rome
Dijana Pavlovic Attrice, attivista per i diritti umani (???)https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/dpavlovic Il vittimismo dei carneficiSono nata in Serbia nel 1976 in una bellissima famiglia Rom. Quando avevo 7 anni la mia compagna di classe dopo che avevo preso dieci e lode in matematica mi ha detto: “Tanto sei una zingara e tale sarai per tutta la vita, non importa quello che fai”. Mia madre mi ha detto: “Smettila di piangere, dovrai essere sempre più brava degli altri per essere considerata uguale. Ti odieranno sempre, ma almeno ti rispetteranno”. Da allora so cosa vuol dire essere “zingaro” per gli “altri” e da allora, in vari modi combatto per i diritti del mio popolo. Mi sono laureata alla Facoltà d’Arti Drammatiche di Belgrado, e vivo in Italia dal 1999. Sono un’attrice, vice presidente dell’associazione Upre Roma, portavoce dell’Alleanza Romanì, fondatrice dell’European Institute for Roma Arts and Culture e presidente dell’Alliance for European Roma Institute for Arts and Culture. Cosa voglio? Voglio che mio figlio, insieme con gli altri 6 milioni di bambini e bambine Rom in Europa, abbia un mondo più bello e più giusto, che possa camminare a testa alta e non debba subire discriminazioni. Ho scelto come motto la frase attribuita al Mahatma Ghandi: “Chi fa una cosa per me senza di me è contro di me”.
Majorino contro Salvini: "A Milano nessun censimento rom"Giorgia Baroncini - Mer, 17/07/2019
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... G-A8gdRwbgScontro tra Comune di Milano e governo. L'assessore alle Politiche sociali attacca il ministro dell'Interno: "Non daremo il nostro contributo"
"Se arriveranno, come pare, richieste dal Ministero dell'Interno, riguardanti la necessità di organizzare il censimento su base etnica volto a organizzare sgomberi generalizzati, io non darò minimamente il mio contributo e sono certo che l'Amministrazione comunale in futuro, allo stesso modo, non si presterà".
Lo ha affermato l'assessore milanese alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino, riaccendendo così lo scontro tra governo e il Comune di Milano.
L'esponente Pd ha inoltre invitato a "respingere l'ennesimo tentativo di Salvini di costruire sulla pelle delle persone un'altra pagina di ghettizzazione".
Dopo averlo a lungo promesso, ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha dato il via al censimento rom, inviando una circolare ai prefetti per chiedere una relazione sulla presenza di insediamenti su tutto il territorio italiano.
Il messaggio contro il Viminale è stato pubblicato da Majorino su Facebook e arriva dopo quello in cui l'assessore aveva spiegato che sul suo tavolo "è arrivata la richiesta da parte della Prefettura di dati e informazioni sul tema dei campi Rom e Sinti. Oggi leggo che si tratta dell'iniziativa di Salvini per gli 'sgomberi'. Mi restano due giorni da assessore (è stato eletto all'Europarlamento, ndr) e non passerò le prossime 48 ore a fornire al ministro dell'inferno informazioni utili per vedere gente sbattuta per strada e bambini trattati come carne da macello elettorale".
Oggi, con un nuovo post, l'assessore torna all'attacco e promette: niente censimento a Milano. "Abbiamo bisogno di azioni a sostegno dei bambini delle popolazioni Rom e Sinti - ha spiegato l'assessore -. Serve un grande piano nazionale", ma, ha aggiunto Majorino, "su questo terreno però il governo Conte e il Ministro Salvini sono totalmente assenti. Anzi gli sgomberi annunciati, immaginati senza prefigurare alcuna alternativa, diventeranno solo questo: nuovo degrado, nuova illegalità, nuovi bimbi per strada".
La risposta della Lega
"In sette anni da assessore, Majorino non ha risolto neanche uno dei problemi dei campi rom regolari e abusivi di Milano, tanto che in via Martirano solo il 20% dei residenti paga i 90 euro di fitto mensile, e aggrediscono chi osa entrare nella 'loro' enclave. Il campo di via Chiesa Rossa continua ad essere un ghetto dove regna l'illegalità, Vaiano Valle continua a crescere con abusi edilizi nel Parco Sud. Come se non bastasse, i camper in fondo a via Palmanova o davanti all'ospedale San Carlo sono simbolo di degrado". Così Alessandro Morelli, capogruppo della Lega a Palazzo Marino ha replicato alle parole dell'assessore uscente alle Politiche sociali.
"La faccia buonista di Majorino è in realtà quella di un demone che si è disinteressato alle decine di bimbi che vivono nell'insicurezza sanitaria, sociale ed economica. Una vergogna per la Milano del 2019, attenta ad organizzare manifestazioni colorate di radical chic ma disinteressata a salvare quei bambini da malattie, ratti e degrado. Parleremo di cose serie per risolvere il problema con il nuovo assessore, non appena Majorino avrà tolto il disturbo da Palazzo Marino", ha concluso Morelli.