Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » dom mar 28, 2021 10:32 am

Latina, ladro scoperto durante il furto si butta dal balcone e muore
Clemente Pistilli
26 marzo 2021

https://roma.repubblica.it/cronaca/2021 ... ref=fbplrm


Scoperto mentre, insieme a due complici, stava compiendo un furto in un'abitazione nelle campagne di Latina, un ladro si è buttato da un balcone ed è morto. La vittima è Guido Fusser, 55 anni, di Aprilia, giostraio di origine nomade.

Un dramma consumatosi nel tardo pomeriggio su strada Trasversale, a Borgo Faiti. La Polizia sta ricostruendo nel dettaglio l'accaduto e sta dando la caccia agli altri due ladri, che al momento sono riusciti a scappare e a far perdere le loro tracce.

A notare alcuni movimenti strani nella casa in cui si erano introdotti i malviventi è stato il clienti di un bar lì vicino. Quest'ultimo ha notato un'auto vicino all'abitazione, di proprietà del fratello del barista, e degli strani movimenti. Dato l'allarme, insieme al barista si è così avvicinato all'immobile, notando che c'era una scala appoggiata a un muro, con cui i ladri avevano raggiunto un balcone per penetrare all'interno dell'abitazione. Ormai scoperti, i tre si sono lanciati dal terrazzo, ma Fusser non ce l'ha fatta. Saltato a terra è caduto ed è rimasto subito immobile.

Uno dei complici è anche tornato indietro, per vedere se il 55enne fosse solo ferito, ma resosi conto della tragedia è immediatamente fuggito insieme all'altro complice. Inutile l'intervento di un'ambulanza del 118: Fusser sembra sia morto sul colpo. Sul posto si sono quindi recati gli agenti della squadra volante e i colleghi della polizia scientifica.

Fusser era finito più volte in indagini sui colpi in villa. Cinque anni fa era stato arrestato per una rapina proprio in una villa, a Grottaferrata, di un generale della Guardia di finanza. Ma nel corso del tempo diverse sono state appunto a suo carico le accuse per rapine e furti in abitazione in mezza Italia.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » dom mar 28, 2021 6:11 pm

I rom si fingono rider e sequestrano un 28enne. "Ho rischiato di morire"
Valentina Dardari
28 marzo 2021

https://www.ilgiornale.it/news/roma/due ... 1616923876

I romeni si sono fatti aprire dal giovane e lo hanno derubato chiudendolo in uno sgabuzzino. Sono scappati con un magro bottino

A Roma, due rom armati di pistola e coltello, ieri mattina, verso le 10.30, sono riusciti a fingersi rider e a farsi aprire la porta da un ragazzo di 28 anni.

Dopo avergli puntato le armi alla gola lo hanno rinchiuso in uno sgabuzzino e lo hanno rapinato, sono poi fuggiti con un magro bottino: solo 500 euro e un paio di orecchini di poco valore. "Ho rischiato di morire...", ha raccontato il giovane.

I rom si sono finti rider

Secondo quanto riportato dal Messaggero, per convincere il giovane a farsi aprire il portone di casa, i due rom hanno finto di essere corrieri e di dover fare una consegna nello stabile di viale Guglielmo Marconi, la zona urbanistica di Roma. Quando sono però riusciti a entrare hanno preso in ostaggio il 28enne e, dopo averlo legato, lo hanno chiuso in uno sgabuzzino al buio. Il tutto è durato circa un’ora, e ha provocato problemi di respirazione e paura nel povero ostaggio. Secondo quanto ricostruito, i rapinatori sarebbero due nomadi che prima hanno suonato il campanello e subito dopo, approfittando della buona fede della loro vittima, che forse stava davvero aspettando una consegna, hanno fatto irruzione nell’abitazione. Il ragazzo ha raccontato alle forze dell’ordine che“quei due si sono spacciati per corrieri. Mi hanno citofonato pregandogli di aprire in quanto corrieri ma così non è stato”. Una volta entrati, i due balordi lo hanno picchiato e minacciato con le armi che avevano: una pistola puntata alla testa e un coltello. La vittima, un impiegato, non aveva molti soldi in casa, e neanche oggetti di particolare valore.


La vittima rinchiusa in uno sgabuzzino al buio

Nonostante questo, i due rom lo hanno immobilizzato legandogli la mani dietro la schiena utilizzando la cintura di un accappatoio e lo hanno rinchiuso in uno stanzino al buio. Il 28enne si è messo a gridare scongiurandoli di farlo uscire ma non è stato ascoltato dai lestofanti, che dall’accento potevano essere probabilmente stranieri dell’Europa dell’Est. La coppia di ladri è poi scappata dall’appartamento portando via un magro bottino: 500 euro in contanti e un paio di orecchini di poco valore. Ma questo genere di rapine sembra ormai all’ordine del giorno. Il ragazzo non ha comunque riportato ferite. Sul posto è arrivata la polizia scientifica che si è occupata di effettuare i rilievi del caso. L’indagine è affidata ora agli uomini del commissariato San Paolo. Forse i due rapinatori hanno citofonato a diverse abitazioni sperando che qualcuno, in attesa realmente di una consegna, prima o poi aprisse loro la porta. E così putroppo è stato.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mar mar 30, 2021 9:55 am

Ecco lo "sgombero" di Sala: i rom col coltello minacciano chi entra nell'ex macello
Francesca Galici
29 marzo 2021

https://www.ilgiornale.it/news/milano/c ... 1617032410

Il consigliere leghista in Regione Lombardia, Max Bastoni, ha visitato l'ex macello di viale Molise: degrado e armi tra gli occupanti abusivi, alcuni minorenni

Max Bastoni, consigliere in Regione Lombardia per la Lega, si è recato questa mattina negli ambienti dell'ex macello, dove nelle scorse ore si è sviluppato un vasto incendio.

Al suo interno ci sarebbe dovuto essere nessuno visto che era stato annunciato uno sgombero solo poche settimane fa. Invece, la situazione che si è trovato davanti il consigliere regionale era completamente diversa da come se la sarebbe aspettata. Max Bastoni ha registrato un video all'interno dei locali, documentando le condizioni critiche dei suoi occupanti, al limite della sopportazione umana.

"A dispetto di quanto affermato, nessuno sgombero reale. I due sono minorenni marocchini, scappati dalla comunità Kyros a cui erano stati affidati dal tribunale dei minorenni", ha spiegato Max Bastoni condividendo le immagini sul suo profilo social per mostrare a tutti quale sia la reale situazione di questa parte di Milano. Viale Molise, dove sorge l'ex macello, è diventata quasi una terra di nessuno, in mano a facinorosi e a sbandati che l'hanno resa quasi invivibile per le persone per bene. Solo poche settimane fa c'era stata una rissa che si era conclusa con tre feriti da arma da taglio. Non è stato il primo di questi episodi e, se continuerà così, non sarà nemmeno l'ultimo purtroppo per viale Molise.

Non è stato facile per Max Bastoni entrare all'ex macello: "Sono stato accolto da nomadi con coltelli e nei piani superiori ho trovato due stranieri minorenni fuggiti dalla comunità Kyros a cui erano stati affidati dal Tribunale dei Minorenni. Lo sgombero di settimana scorsa evidentemente non c’è mai stato". Ha detto il consigliere di Regione Lombardia, commentando quanto visto con i suoi occhi in uno dei tanti edifici occupati di viale Molise. Questa parte di periferia orientale di Milano non viene adeguatamente controllata e i cittadini lamentano l'assenza delle istituzioni, che sembrano essersi arrese davanti alle difficoltà sociali di questa parte di Milano.

"Il problema di legalità a Milano ha raggiunto livelli imbarazzanti. A questo punto attendo che il sindaco e i suoi assistenti sociali spieghino chiaramente perché a loro insaputa stranieri non accompagnati girino allegramente in edifici dismessi", ha detto Max Bastoni. Il suo riferimento è soprattutto ai due ragazzi minorenni che, invece di essere negli ambienti della comunità alla quale erano stati assegnati, si trovavano all'interno di un edificio dismesso e occupato, in condizioni non idonee alla loro età.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mer mar 31, 2021 8:45 am

Da oasi protetta a campo rom: "Rischiamo pure aggressioni"
Elena Barlozzari
30 marzo 2021

https://www.ilgiornale.it/news/roma/deg ... 1617096157

Nel parco con vista su San Pietro è nato un villaggio rom abusivo. I residenti denunciano: "Qui è diventato invivibile, tra degrado e rischio aggressioni"

Una delle oasi verdi più belle della Capitale, deturpata da decine di baracche popolate da disperati. Si presenta così il Pineto, parco regionale urbano incastonato tra via Trionfale e il quartiere di valle Aurelia.

Dalla parte più alta della villa si scorge in lontananza anche il Cupolone. San Pietro in linea d’aria dista da qui meno di quattro chilometri, eppure basta voltare gli occhi per imbattersi in uno scenario infernale. Entrando da via Stampini si intravedono già i primi tetti in lamiera che spuntano da un canneto. Non una manciata di casupole, ma un vero e proprio villaggio rom, con tanto di cancelli, catene, lucchetti e barriere che delimitano i diversi settori.

Per rendersi conto delle effettive dimensioni dell’insediamento bisogna addentrarsi nella vegetazione incolta. Le costruzioni abusive sono organizzate in terrazzamenti, come una vera e propria favela. Da uno dei cancelli fa capolino Giovanni, romeno di 51 anni. È arrivato nella Capitale da due lustri, ed ha sempre vissuto così, da accampato. "Mi sono trasferito qui un anno fa, dove stavo prima mi hanno sgomberato", racconta.

Giovanni è uno degli inquilini di questi monolocali ricavati con assi di legno e materiale di risulta. Come gli altri che abitano qui si guadagna da vivere rovistando nei cassonetti. "Selezioniamo la merce e poi la vendiamo nei mercatini", ci spiega mostrandoci in proventi di una giornata di lavoro: fili da cui ricavare il rame, vecchie suppellettili e indumenti ammonticchiati in ogni angolo.

Ciò che non serve più, invece, viene smaltito nella vegetazione. Il risultato è che in questo angolo del parco si incontrano diverse discariche abusive. "Qui prima ci venivamo a passeggio, a fare picnic, adesso invece chi ci passa più", spiega Stefano, storico residente della zona. Nonostante Giovanni ci assicuri che nella favela non abitino teste calde, il sentimento predominante è quello della diffidenza, se non della paura. Insomma, ormai la gente preferisce girare alla larga.

"C’è il timore di essere aggrediti o malmenati per pochi euro", continua Stefano. "Se sono da sola con i bambini preferisco fare un’altra strada, chi vive in quelle condizioni mi fa prima di tutto pena, ma la verità è che non puoi mai sapere chi ti trovi davanti", gli fa eco una mamma, scesa a prendere una boccata d’aria assieme ai figli piccoli. Il campo rom abusivo non è l’unico problema del parco. "Diciamo che questa è la ciliegina sulla torta – ironizza Angelo Belli, coordinatore territoriale della Lega – perché qui si va dalla prostituzione, maschile e femminile, alle incursioni dei cinghiali, passando per la scarsa manutenzione del verde".

Non è la prima volta che gli abusivi si stanziano all’interno dei confini della villa. "Negli anni – continua Belli – c’è stato più di uno sgombero, ma poi sono sempre tornati". Ora, però, la situazione è diventata esplosiva. "Sono sempre di più, si parla di trenta o quaranta persone – testimonia Stefano – e per noi residenti l’area è diventata inaccessibile, non sai davvero cosa ti può capitare".

"Questo è un parco regionale in un’area comunale, e questa guerra di competenze tra Comune e Regione spesso finisce in un rimpallo di responsabilità", denuncia Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega. Abbandono e incuria, è il ragionamento del consigliere, sono alla base del problema: "Quando le istituzioni latitano, illegalità e abusivismo prendono il sopravvento".

"Non vogliamo criminalizzare nessuno – ci tiene a precisare – ma sicuramente una situazione del genere finisce per avvantaggiare persone violente o con precedenti penali, che qui possono vivere tranquillamente da invisibili".



Alberto Pento
Non si tratta di disperati ma di gente feroce, incivile, estremamente razzista, dedita al crimine e alla depredazione del prossimo.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » gio apr 08, 2021 10:45 am

Che farabutti?


"Siamo una risorsa per il Paese" Ora i rom vogliono i fondi europei
Alessandra Benignetti
8 aprile 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1617867409

La proposta dell'attrice e attivista per i diritti umani, Dijana Pavlovic, in occasione della giornata internazionale per i rom, è di inserire progetti sui nomadi nel Recovery Plan: "Siamo una risorsa importante, lo Stato riconosca il nostro ruolo"

Includere le comunità rom e sinti nel Recovery plan. È la proposta di Dijana Pavlovic, attrice serba naturalizzata italiana, di origini rom, e attivista del movimento Kethane, che in occasione della Giornata internazionale dei rom, sinti e caminanti ha annunciato che il prossimo 15 aprile presenterà un documento al governo per chiedere formalmente di inserire il sostegno al popolo nomade nel piano nazionale di ripresa e resilienza.

"Dobbiamo avere il coraggio di dire che siamo una risorsa importante", ha detto Pavlovic all’Adnkronos, chiedendo allo Stato di "riconoscere il ruolo" dei nomadi "all'interno della rinascita del Paese". Gli effetti nefasti della pandemia, denuncia l’attivista, non hanno risparmiato la comunità rom: "Il Covid ha reso le condizioni ancora più drammatiche. Circa il 40% delle comunità rom e sinti vive di economia circolare informale, guadagnando attraverso l'organizzazione di mercatini locali. Ora queste attività sono completamente sparite. Perciò anche dal punto di vista economico è un vero e proprio disastro".

Per questo ora la comunità rom chiede di non rimanere tagliata fuori dalla partita sui fondi europei per la ripresa. "Oltre il 24% dei rom e sinti – denuncia ancora Pavlovic - vive senza accesso ai servizi primari come acqua ed elettricità e l'aspettativa media di vita è inferiore di circa 10 anni rispetto alle altre persone". "Abbiamo 40mila bambini – va avanti - completamente tagliati fuori dal sistema scolastico".

Rom, sinti e caminanti sono la minoranza etnica più diffusa in Europa, con 12 milioni di appartenenti. In Italia, secondo le stime più recenti, i rom sarebbero circa 180mila, lo 0,23 per cento della popolazione. Una piccola percentuale, circa 18mila persone, secondo i dati dell’Associazione 21 Luglio, si trova in condizioni di emergenza abitativa e vive ancora in campi attrezzati o peggio baraccopoli informali.

"La crisi pandemica che ha investito il nostro Paese – sottolinea la stessa associazione - ha sicuramente peggiorato le condizioni di vita di numerose comunità". "Alcuni contesti – denuncia ancora la 21 Luglio - sono stati segnati da deprivazione alimentare, assenza di accesso ai ristori economici dovuti alla non regolarità delle attività lavorative, mancanza di monitoraggio della autorità sanitarie sulle condizioni di vita delle famiglie presenti negli insediamenti".

Anche secondo l’organizzazione presieduta da Carlo Stasolla, però, sul lungo termine la pandemia potrebbe trasformarsi in un punto di svolta per la comunità rom. "Le misure di sostegno economico promosse dal governo, come prolungamento del reddito di cittadinanza, bonus figli, bonus spesa, - spiega l’attivista - potrebbero rappresentare per molte famiglie residenti nei "campi" l'opportunità per uscire, attraverso il ricorso a sussidi universali, da croniche condizioni di indigenza".


Rom: “Rubiamo pensioni alle vecchiette tanto devono morire”
Aprile 8, 2021

https://voxnews.info/2021/04/08/rom-rub ... ire-video/

Nel servizio, andato in onda a Mattino Cinque su Canale5, quando Salvini ancora era Salvini, l’intervista a due zingare minorenni: “Guadagniamo quasi mille euro al giorno con scippi e furti”
Le due ragazzine di 13 e 15 anni hanno raccontato come si guadagnano da vivere: “Rubiamo sulla metropolitana di Roma e facciamo anche mille euro al giorno. Perché dobbiamo vergognarci? Noi guardiamo solo al nostro bene. Se, poi, tu muori non importa… sono cose della vita”.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » gio apr 15, 2021 8:38 pm

Tamara Ecclestone, svolta nelle indagini sul “furto del secolo”: “I suoi gioielli in oro fusi nel campo rom di Milano”
15 aprile 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... o/6166563/

Sul furto in casa Ecclestone "la Bbc ci farà un documentario. Sono stato contattato da un giornalista pronto a venire a Milano" per scoprire i segreti di un moderno Lupin

“Ha ammesso le sue responsabilità per due furti, ma lo ha fatto quando l’accusa ha derubricato il capo di imputazione riconoscendolo come semplice partecipe invece che di promotore”. A parlare è Angelo Pariani, il difensore di Alessandro Donati, 43 anni, milanese di nascita, famoso a Londra per essere l’autore di alcuni dei furti nelle case più ricche della capitale. Davanti all’Isleworth Crown Court ha ammesso di avere derubato valori, gioielli e denaro per un totale di “circa 25 milioni di euro“, dalle abitazioni di Tamara Ecclestone, figlia dell’ex-patron miliardario della Formula uno, e Vichai Srivaddhanaprabha, il proprietario del Leicester football club, successivamente scomparso in un incidente in elicottero. Arrestato in Italia su un mandato di cattura europeo nell’ottobre scorso ed estradato un mese dopo, davanti alla corte – con l’aiuto di un interprete “perché non parla inglese” – , l’uomo ha ammesso di essere lui il colpevole del furti del 10 e del 13 dicembre 2019. Oltre a lui è imputato anche il 44enne Alessandro Maltese e il processo sul “furto del secolo” a casa Ecclestone si avvia verso una conclusione: la sentenza è prevista a inizio giugno.

Intanto il bottino, valutato tra i 20 e i 50 milioni di euro (Tamara Ecclestone non ha infatti mai fornito l’elenco esatto dei gioielli e del denaro rubati) non è stato trovato. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, è probabile che i pezzi in oro siano stati “fusi in una delle ‘fabbriche’ esistenti nei campi rom del Nord Italia – si legge sul quotidiano -. Quello milanese di via Monte Bisbino, sul quale sia Donati sia Maltese hanno gravitato a lungo, come la prima persona arrestata da Scotland Yard, la 47enne romena Maria Mester, poi rilasciata perché la corte ha creduto alla sua difesa: quel gioiello che aveva addosso al momento della cattura, e appartenente a Tamara, era il regalo di un uomo (quale di preciso lei non l’aveva detto) incontrato come cliente, in quanto la donna sarebbe una escort a pagamento”.

Secondo quanto ricostruito durante le indagini, Donati, forzando una finestra, era riuscito – insieme a dei complici – a entrare nella residenza del proprietario del Leicester e ad aprire più cassaforti contenenti denaro (45mila sterline) e sette preziosi orologi Patek-Philippe. Tre giorni dopo il colpo nella villa di Tamara Ecclestone e del marito Jay Rutland. Qui la banda è riuscita ad aprire una sola cassaforte delle quattro presenti e a portar via gioielli, orologi e denaro contante per diversi milioni di sterline. “Il mio assistito ha ammesso le sue responsabilità, ma non di essere il capo della banda. La pena massima prevista è di otto anni che sconterà, in caso di eventuale condanna, in Italia: la corte d’appello di Milano nel concedere l’estradizione ha deciso che la condanna va scontata qui”. Sul furto in casa Ecclestone “la Bbc ci farà un documentario. Sono stato contattato da un giornalista pronto a venire a Milano” per scoprire i segreti di un moderno Lupin.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » ven apr 16, 2021 7:50 am

"Rom e migranti occupano e prendono pure il reddito minimo"
Francesca Galici
15 Aprile 2021

https://www.ilgiornale.it/news/milano/d ... 39092.html

Ancora una testimonianza di degrado arriva da Milano: nel quartiere Bovisa immigrati e rom si dividono abusivamente gli spazi dell'ex gasometro

"Rom e migranti occupano e prendono pure il reddito minimo"

Non si ferma l'impegno di Silvia Sardone nel denunciare il degrado di Milano, cuore economico del Paese in cui il disagio sociale si fa sempre più grave a causa di politiche sbagliate e dell'accoglienza indiscriminata. Nella grande metropoli lombarda sono migliaia gli stranieri senza fissa dimora, che vivono di espedienti, costretti ad arrangiarsi per sopravvivere, spesso conducendo un'esistenza ai bordi (e ben oltre) della legalità. In uno dei suoi ultimi sopralluoghi, l'eurodeputata ha visitato la zona di Milano Bovisa, estrema periferia occidentale della città. "Le aree occupate agli ex gasometri in Bovisa continuano a essere, come denuncia da tempo la Lega sia con presidi che attraverso il municipio 9, uno scandalo per questa amministrazione comunale", sottolinea Silvia Sardone.


"Rumeni con il reddito di cittadinanza"

Negli stabilimenti dismessi trovano spazio rom e clandestini, che a decine vivono qui "anche da anni, nei capannoni comunali dismessi". Basta entrare negli edifici per trovare materassi, tende, stufe e cucine, tutte attrezzature di fortuna con le quali gli stranieri si arrangiano nella loro quotidianità. Tutto questo contribuisce al degrado di una delle periferie milanesi dimenticate, dove i cittadini sono ormai stanchi di sentirsi milanesi di serie B.

La situazione all'interno degli ex gasometri è esplosiva. "Addirittura si sono divisi le zone: una parte per i rom e una parte per gli africani", spiega Silvia Sardone, sottolineando come anche la convivenza tra questi due gruppi non sia evidentemente così facile se si è resa necessaria una separazione. Ma non è tutto, perché l'eurodeputata, che ha parlato con alcuni degli occupanti dell'ex gasometro di Milano Bovisa, ha spiegato che "alcuni rumeni che stazionano qui hanno tranquillamente ammesso di percepire il reddito di cittadinanza".

L'appello al Comune di Milano

La situazione in zona Bovisa è in continua involuzione, il peggioramento del degrado di quest'area della città per Silvia Sardone è "l’immagine più evidente dell’abusivismo che distingue la Milano di Sala e della sua maggioranza". L'eurodeputata chiede a gran voce un intervento del Comune, che dovrebbe sgomberare questi spazi di sua proprietà anche per ragioni di sicurezza del quartiere. Infatti, pare che in questa zona ci siano sempre più denunce di furti e scippi.

"Regione Lombardia, nell’ambito di un accordo di programma con il Politecnico, ha stanziato milioni di euro per riqualificare l’area della Goccia mentre il Comune latita con un Sindaco che ha lasciato, da anni, la sua ossessione per le periferie in soffitta. I tratti distintivi della giunta di sinistra sono degrado e illegalità, è innegabile", ha concluso Silvia Sardone.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » ven apr 23, 2021 10:05 pm

Pubblicano su Tik Tok il video in cui sfilano del rame rubato: denunciati madre e tre figli
Tre dei denunciati impegnati a «spellare» i tubi di plastica
23 aprile 2021

https://www.ilgiornaledivicenza.it/oltr ... -1.8600241

Hanno pubblicato su TikTok il video girato mentre spellavano, sulle note di una canzone arabeggiante, centinaia di tubi di plastica per estrarre chili e chili di rame accatastati poi su due furgoni parcheggiati alle loro spalle. Ma si sono incastrati con le loro mani, ritenendo forse che le forze dell’ordine non «fiutassero» pure tra i filmati postati nella App di videosharing sempre più in voga tra i giovanissimi, ma non solo, smaniosi di dare sfogo alla propria creatività.

La «performance», della durata di una decina di secondi, non è passata infatti inosservata ai carabinieri della stazione di Minerbe, che stavano indagando su un giro di furti di «oro rosso», molto redditizio e facilmente smerciabile sul mercato nero. E così, come riporta L'Arena.it, quattro persone tra i 27 e i 54 anni residenti nel campo nomadi di Menà (in provincia di Verona) - tre uomini e la madre di uno di loro - sono state denunciate a piede libero per ricettazione. Le cataste di fili del ricercato metallo recuperate dall’Arma - oltre 25 quintali per un valore superiore ai 10mila euro - sono state trasferite in un deposito giudiziario sulla scorta del sequestro convalidato dal pm Maria Beatrice Zanotti della Procura di Verona. Ed ora per i militari si apre un complesso lavoro per cercare di risalire alla provenienza del rame, che con tutta probabilità è di provenienza illecita visto che le quattro persone «pizzicate» in flagrante non sono riuscite a giustificarne il possesso. Le bobine da «sbucciare» potrebbero essere state sottratte nei depositi di aziende, così come in cantieri edili, in qualche impianto fotovoltaici e persino nelle reti dell’illuminazione pubblica. A dirlo saranno i codici impressi nei tubi accatastati nel campo di via Valle Menà ed altri elementi raccolti ed ora al vaglio dei carabinieri.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mer mag 19, 2021 7:16 pm

Raffica di furti: donne sole in auto le vittime preferite. Arrestati in due
23 aprile 2021

https://www.ilgiornaledivicenza.it/terr ... -1.8600651
Continui furti sulle auto in sosta e nelle abitazioni. Un colpo dietro l'altro tra Marano, Zanè, San Vito di Leguzzano e Giavenale fino all'arresto da parte dei carabinieri.

In manette sono finiti Giosuè Innocenti e Blu Helt, di 23 e 41 anni, di origine sinti. Almeno dieci i furti messi a segno tra aprile e ottobre dello scorso anno.

I militari avevano notato la segnalazione apparsa sulla pagina Facebook "Sei di Marano Vicentino se..." dove alcuni cittadini mettevano in guardia i residenti da una coppia sospetta che si spostava a bordo di un furgone bianco.

I due andavano in giro soprattutto di pomeriggio per individuare le loro vittime, pedinarle e compiere, in modo fulminea, razzie di ogni genere.

Sono scattate le indagini ed è stato individuato il Doblò bianco, intestato ad una “testa di legno”. Il veicolo era stato nascosto tra altre auto nella zona industriale, ben lontano dal campo nomadi vicino al Leogra dove i due abitano.

Sono quindi iniziati i pedinamenti. La coppia percorreva le varie zone, parcheggi di supermercati, centri abitati e, una volta adocchiata un’auto, quasi sempre guidata da donne, la seguivano, in attesa che si fermasse e la signora scendesse. Uno rimaneva alla guida mentre l'altro, rapidissimo, apriva l'auto della vittima e rubava la borsa.

In aprile era stata derubata una giovane che, durante il lockdown, stava facendo consegne a domicilio a per la pizzeria “Cuore Napoletano” di Marano. Le era stato sottratto l’incasso di circa un migliaio di euro custodito nella cassettina appoggiata sul sedile dell’auto.

Dopo circa un mese i carabinieri, dopo un difficile pedinamento avevano notato che il furgone si era allontanato da una zona boschiva nella zona di Monte Magrè. Nel bosco, nascosta tra la folta vegetazione, c'era Fiat Abarth 500 nuova che era stata rubata pochi minuti prima vicino alla chiesa di Magrè. Il proprietario era sceso dall'auto ed era andato al bar lasciando le chiavi all'interno.

Il 30 ottobre era stata presa di mira una cinquantenne di Malo. Era andata al centro diurno per anziani “Brolatti” di Marano Vicentino per dare un passaggio alla suocera che l’attendeva all’ingresso in carrozzina. Aveva notato la sagoma di un giovane che, veloce, si stava allontanando a bordo di un’utilitaria di colore nero della quale riusciva a notare alcune sigle della targa.

Subito dopo ha scoperto che era sparita la sua borsa, con un bel bottino: ha spiegato infatti che per paura di subire furti in casa quando si spostava portava con sé i gioielli. Nella borsa, oltre ai monili, c'erano anche sedicimila mila euro in contanti. Un bel bottino per il ladro che questa volta pare abbia agito da solo.

I due, dopo l'arresto, sono attualmente sottoposti agli arresti domiciliari in un campo nomadi di Fratta Polesine e in un'abitazione a Torrebelvicino. Entrambi già noti alle forze dell'ordine devono rispondere di concorso in furto aggravato e continuato per un danno patrimoniale complessivo di circa 35 mila euro.


Uno dei due arrestati è quello che andò a rubare a casa di Ermes Mattielli.
https://www.facebook.com/franco.leonard ... 8911069438
Per chi non lo sapesse,Ermes era un uomo semplice,lavorava il suoi ferri vecchi e stanco di venir derubato,l'ultima volta prese il fucile e sparò ai due tizi intenti a rubare a casa sua.. ne colpì uno di striscio (quello di questo articolo) che gli fece causa e qualche giudice di gli diede pure ragione condannando Ermes alla morte.. si cari perché Ermes morì di crepacuore per il male che gli è stato fatto!! E rileggere il nome di quello,ancora e ancora in giro a rubare e far del male.. mah! Perché nessuno prende coraggio e comincia a far causa allo stato o ai giudici per tutto questo?! Li tutelano? Bene,che si assumano anche le responsabilità del male che causano!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mer mag 19, 2021 7:17 pm

Non date più soldi a questi dementi di preti irresponsabili e fanatici che proteggono questi criminali!



Li difendeva a spada tratta per integrarli: sacerdote truffato dai rom
Ignazio Riccio
19 Maggio 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1621412708

La vittima è don Albino Bizzotto, 81 anni, fondatore a Padova del movimento "Beati costruttori di Pace"

La guardia di finanza di Padova ha eseguito 11 misure cautelari, tra cui sei di custodia in carcere, nei confronti di altrettante persone di etnia sinti, in quattro campi a Padova, Vicenza e Venezia per estorsione nei confronti di don Albino Bizzotto, 81 anni, fondatore del movimento "Beati costruttori di Pace". L'operazione dei finanzieri è giunta al termine di un’indagine che ha portato a scoprire un ammanco alle casse del movimento di circa 370mila euro, estorti al sacerdote che aveva elargito denaro alle famiglie sinti con la promessa di una restituzione, che però non avveniva mai. Il raggiro sarebbe stato portato avanti senza alcuna remora, sfruttando il buon cuore del prelato, che infine ha presentato denuncia.

Fino al momento in cui si è accorto dell’inganno, don Albino li aveva sempre difesi, cercando di integrarli nel tessuto sociale italiano. Tante le iniziative organizzate dal sacerdote a loro favore. I sinti sono un’etnia di origine nomade dell'Europa, tra quelle tradizionalmente dette dei rom. L'origine del nome sinti è nella parola indo-persiana Sindh, a indicare la regione nella Valle dell'Indo e lo stesso fiume Indo (Sindhu), nell'attuale Pakistan e India nord-occidentale, e per estensione tutta l'India. In Francia, i sinti sono chiamati manouches o manus (nella loro lingua, una delle parole per "uomini"), in Spagna caminadores sebbene alcune fonti le trattino come etnie differenti. La lingua propria dei sinti è comunque pressoché la stessa dei manouches ed è piuttosto affine alle lingue parlate dai rom, nonché condivide il lessico base dei gerghi parlati dai kalé: tutte queste etnie condividono una stessa origine linguistica.

Le attività investigative condotte dai militari della compagnia di Cittadella, come riporta il quotidiano Libero, hanno messo in luce una situazione grave, fatta di continue e insistenti richieste di soldi, minacce, pressioni psicologiche. Gli indagati si facevano prestare denaro parlando di inesistenti disgrazie familiari, incidenti e vicissitudini giudiziarie. Dopo la presentazione della denuncia-querela da parte del sacerdote, nel momento in cui l'anziano aveva lasciato ogni carica operativa all'interno dell'associazione, le minacce e le pressioni si sono moltiplicate. Il reato è emerso dalle numerosissime intercettazioni telefoniche: circa 14mila telefonate tra luglio 2018 e luglio 2020, trascinando il religioso in un vortice di ansia e di angoscia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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