Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » sab dic 15, 2018 9:06 am

Raggi: «Anche i rom hanno diritto alla casa popolare»

https://www.ilmessaggero.it/roma/campid ... sCjUnbOG5I

«Anche i nomadi se hanno condizioni economiche svantaggiose hanno diritto di ottenere una casa popolare, esattamente come le persone non rom. Non si può essere schedati se si è o meno rom». Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, rispondendo, in occasione dell'inaugurazione della palestra della scuola «Ex Toniolo» ad un bambino che temeva di essere sgomberato dal suo campo. L'obiettivo del Campidoglio per superare il sistema dei campi nomadi, è «iniziare a dare un ventaglio di possibilità anche alle persone che ci vivono, perche hanno i nostri stessi diritti», ha aggiunto.
La sindaca ha parlato della «bruttissima esperienza dei campi e ha aggiunto: «Chi ha diritto a una casa popolare vada in graduatoria per una casa popolare, chi lavora e ha la possibilità di pagarsi una casa vada in affitto. Il Comune mette addirittura a disposizione di queste famiglie relegate per tanti anni lì dentro delle somme per aiutare a pagare l'affitto perché in questo momento è più difficile ... Io ti voglio aiutare non ti voglio sgomberare e lasciarti così - ha detto al ragazzino -. Quella però è una situazione intollerabile di discriminazione, va superata un passo per volta».


Alberto Pento
Noi non vogliamo più lavorare e pagare le tasse per offrire una casa e mantenere queste mostruosità umane che ci depredano e uccidono quotidianamente.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » gio dic 20, 2018 11:58 pm

Due zingari minorenni uccidono un senzatetto per rapinargli 25 euro


Aldo, il clochard ucciso a pugni «per 25 euro»: confessa il 16enne fermato
Felice Cavallaro
18 dicembre 2018

https://www.corriere.it/cronache/18_dic ... ac5f.shtml

PALERMO — «Ucciso per 25 euro». Oltre ai filmati adesso c’è anche la confessione. I loro volti sono rimasti impressi nelle registrazioni delle telecamere di banche e negozi lungo i portici di piazzale Ungheria, il rifugio e il luogo dove nella notte fra domenica e lunedì è stato ucciso a pugni e bastonate un senzatetto amato da commercianti e impiegati. Sono i volti di un ragazzino di 16 anni e di un altro minore di quattro anni più piccolo. Due giovanissimi rom. Il più grande di loro ha confessato l’orrendo omicidio dopo un lungo interrogatorio — nella nottata tra mercoledì e giovedì — al termine del quale è scattato l’arresto. Minuto dopo minuto, la posizione per il sedicenne si è fatta sempre più pesante, come confermato dall’arrivo verso la mezzanotte del procuratore aggiunto Ennio Petrigni e del sostituto Daniele Sansone negli uffici dove si confrontavano le facce spaventate dei due presunti assassini con le sagome delle videoregistrazioni. Atti trasmessi alla Procura dei minori che dovrà valutare come procedere. E appunto: Aldo è stato ucciso per 25 euro. «L’ho colpito, ho preso i soldi. Erano 25 euro e sono andato via. La spranga l’ho lasciata lì» ha detto il sedicenne agli investigatori. Il resto lo mostrano i filmati.

Che ritraggono questi due balordi mentre si spostano verso Aid Abdellah, lo sfortunato senzatetto di 56 anni, un pittore di origini francesi conosciuto da tutti come Aldo e soccorso ogni mattina da chi gli offriva una brioche o una tazza di latte caldo, da chi scambiava volentieri due parole o portava coperte per la notte. Vedendo le immagini, sarebbero loro a correre via dopo che di questo clochard, sempre a spasso nella stessa piazza con un gattino al guinzaglio, era rimasto sul marciapiede il corpo senza vita, la faccia ridotta a una maschera, un lago di sangue intorno. Interrogatori protrattisi fino all’alba per una svolta maturata con la perquisizione nelle case dei due minori ben noti nel centro di Palermo, impegnati a vagare tutto il giorno soprattutto nelle aree pedonali fra piazza Politeama e il Teatro Massimo, offrendo a turisti e passanti piccoli oggetti, chiedendo l’elemosina, a volte litigando fra di loro, a volte prendendo di mira i più deboli del quartiere.

È il caso del pittore che aveva confidato a due ragazzi della zona, due impiegati sempre pronti ad aiutarlo, di avere subito qualche provocazione da un gruppo di giovani pronti a importunare i venditori ambulanti e i clochard che dormono sotto i portici. È anche il caso di un serbo al quale gli investigatori sono risaliti sempre attraverso i video. Ma forse lo stesso serbo ha consentito di concentrare l’attenzione sui due minori raggiunti ieri nei loro alloggi dove sono state sequestrati oggetti ritenuti utili, forse qualcosa che apparteneva ad «Aldo».

Agghiaccianti i risultati dell’autopsia che proprio ieri ha confermato la ferocia del massacro. Un agguato mentre il senzatetto era rannicchiato sotto una coperta. Picchiato prima al volto, poi alla nuca. A pugni, ma anche con un corpo contundente, appunto la spranga lasciata accanto al cadavere. Colpi secchi e ferite profonde. Atroce epilogo di tensioni fra disperati in «una città che cerca di esaltare la capacità di accoglienza», come ripete il sindaco Leoluca Orlando, allarmato da quanto accaduto sotto quei portici, deciso a intitolarli ad Abdellah e ad esporre nel giorno dei funerali le bandiere a mezz’asta negli uffici comunali. Scelte condivise da chi continua a lasciare fiori e messaggi occupandosi anche del piccolo gattino, Helios, rimasto senza padrone per colpa di due balordi.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » mer dic 26, 2018 5:39 pm

I rom circondano la volante. Poliziotto costretto a sparare
Franco Grilli - Mer, 26/12/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 21400.html

Momenti di paura in un campo rom a Torino. Gli agenti minacciati per aver fermato un 17enne. Un poliziotto spara in aria

Paura e tensione in un campo nomadi a Torino a pochi passi dalla strada dell'Aeroporto.

Almeno cinquanta rom si sono avvicinati ad una volante della polizia durante il controllo su un diciassettenne. Uno degli agenti di fatto è stato messo nel mirino dalla folla inferocita dei nomadi e per allontanarli ha estratto la pistola e ha sparato un colpo in aria. A quanto pare secono una prima ricostruzione di quanto accaduto gli agenti in servizio nella zona avrebbero notato proprio il ragazzino che si trovava a bordo di un'auto insieme a due ragazzine di diciassette e undici anni mentre avanzava a luci spente a velocità elevata. I due poliziotti hanno fermato il dicissettenne per sottoporlo ad alcuni controlli. Il ragazzo avrebbe prima tentato di speronare la volante e poi, una volta fermato, avrebbe chiesto aiuto proprio agli altri rom che abitano nel campo nomadi.

E così con fare minaccioso un gruppo di almeno 50 persone si sarebbe avvicinato alla volante chiedendo ai poliziotti di lasciare andare il ragazzo. Uno degli agenti a questo punto ha esploso un colpo in aria. Dopo gli accertamenti è emerso che il ragazzo aveva appena messo a segno un colpo in un cantiere e nel bagagliaio dell'auto aveva la refurtiva con il materiale in legno. Il ragazzo è stato subito denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato. "Non accennano a diminuire i casi in cui le forze dell’ordine per fermare o anche solo controllare alcune persone soprattutto nomadi o stranieri, debbano affrontare e contrastare i rischi di aggressione di altri soggetti che vorrebbero sottrarre i prevenuti dai controlli di polizia. Continuiamo a ripetere che servono pene esemplari e rieducative perchè diversamente questi comportamenti aggressivi non si attenueranno e non verranno ridimensionati", ha fatto sapere con una nota il Siulp di Torino esprimendo vicinanza ai due poliziotti coinvolti in questa vicenda.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » gio dic 27, 2018 9:41 pm

Venezia, la giudice non convalida l’arresto alla mamma borseggiatrice bloccata dai cittadini
Rubina Bon
2018/12/27

https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia ... 1.17597161

Dieci giorni fa era diventata madre per la prima volta a 18 anni. Ma il pomeriggio del giorno di Natale, Sandra Rustic, rom residente in un campo nomadi nel Milanese e in trasferta in centro storico, era già tornata sul campo d’azione a Rialto, in zona Mercerie. Assieme ad una complice di 12 anni puntava a borse e zainetti dei turisti. Le due hanno trovato la vittima del momento, una donna indiana in visita a Venezia durante le festività. E non hanno perso tempo, entrando in azione con la solita tecnica.

Mentre una faceva da palo e copriva la visuale con un foulard, l’altra aveva aperto la cerniera dello zainetto della donna. Il piano stava per andare a segno quando era entrata in azione una donna che fa parte dei “Cittadini non distratti”, gruppo di veneziani particolarmente attivo sul fronte del contrasto alle borseggiatrici.

Rustic e la minore erano volti noti tra i “Cittadini non distratti” e la donna, accortasi del furto che di lì a poco si stava per consumare, ha deciso di entrare in azione e di fermare le due ladre, poi di chiamare i carabinieri del Nucleo Natanti arrivati in una decina di minuti.

La minore, che ha detto di avere 12 anni, risulta per legge non imputabile. Quanto alla neo mamma, invece, sono scattate le manette con l’accusa di tentato furto su disposizione della sostituto procuratore di turno Carlotta Franceschetti.

Ieri mattina, accompagnata in tribunale dove ad attenderla c’era il suo bimbo in fasce, Rustic è comparsa davanti alla giudice monocratica Daniela Defazio. Il suo difensore, l’avvocato Damiano Danesin, ha eccepito che l’arresto fatto dalla privata cittadina non era legittimo in quanto avvenuto al di fuori dei casi previsti dalla norma.

In altre parole, secondo il legale, la “Cittadina non distratta” si sarebbe sostituita alle forze dell’ordine, esercitando funzioni che non le sono proprie. Il privato cittadino può procedere all’arresto in flagranza solamente per i reati perseguibili d’ufficio e per cui è previsto l’arresto obbligatorio da parte della polizia giudiziaria. Ma per il tentato furto, l’arresto è facoltativo, non obbligatorio.

L’arresto, dunque, non è stato convalidato e per la neo mamma la giudice ha disposto il divieto di dimora a Venezia, in attesa della prosecuzione delle indagini. Nelle scorse settimane, peraltro, la donna era già stata fermata dalle forze dell’ordine e denunciata a piede libero. —


Alberto Pento
Intanto il privato cittadino ha esercitato il suo diritto alla legittima difesa, poi non ha arrestato nessuno ma ha solo proceduto al fermo in attesa dell'arrivo della polizia, comportamento più che legittimo.
In questo modo, in un certo qual senso, il giudice da la licenza/il permesso agli zingari di rubare e di derubarci. È un crimine vergognoso.
Credo sia arrivato il momento di modificare la legge sul furto e il tentato furto e di renderli perseguibili d'ufficio con arresto obbligatorio. Salvini pensaci tu!
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » lun dic 31, 2018 4:01 pm

Gallarate, il sindaco sgombera i sinti E loro assaltano il municipio
Chiara Sarra - Lun, 31/12/

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 23094.html

Minacce, insulti, lancio di bottiglie e una porta finestra rotta: violenze in piazza a Gallarate per chiedere case popolari

Urla, insulti, minacce, lancio di bottiglie di birra e una porta rotta. I sinti opitati al Grand Hotel di Somma Lombardo hanno preso d'assalto questa mattina il palazzo del Comune di Gallarate per protestare contro lo sgombero del campo rom deciso dal sindaco a inizio dicembre.

Come racconta VareseNews, una settantina di persone si è radunata nella piazza davanti al municipio per chiedere al primo cittadino Andrea Cassani quale sarà il loro destino dopo che il 6 dicembre scorso il Comune aveva allontanato le famiglie rom dal campo di via Lazzaretto e ordinato la loro sistemazione temporanea in una struttura di Somma Lombardo. Gli animi si sono accesi e alcuni dei manifestanti si sono scagliati contro una porta finestra del palazzo, rompendone i vetri. Tra le urla e gli insulti, sono state lanciate anche alcune bottiglie di birra. Inoltre il sindaco e i suoi familiari sono stati minacciati, mentre alcuni giornalisti presenti - tra cui un inviato Rai - sono stati aggrediti per evitare che riprendessero la scena.

"È inaccettabile quanto accaduto oggi di fronte al municipio di Gallarate", denuncia Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda, "Questa gente pretende alloggi popolari? Siamo con il sindaco Cassani che andrà avanti nella sua battaglia di buon senso per far rispettare la legalità sul suo territorio comunale e per farla rispettare anche alla comunità Sinti che per troppi anni ha imposto le sue regole senza adeguarsi alle nostre. Sosteniamo e continueremo a sostenere l'azione intrapresa da Cassani, avanti così".
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » mer gen 02, 2019 3:16 am

Agropoli, confermato metodo mafioso: restano in cella i capi degli zingari
29 dicembre 2018

http://www.stiletv.it/news/56400/agropo ... li-zingari

AGROPOLI. Restano in carcere gli esponenti di spicco del clan degli zingari di Agropoli: al termine di un’udienza durata oltre 4 ore presso il Tribunale del Riesame di Salerno, infatti, è stata confermata la sussistenza dell’aggravante mafiosa all’accusa di associazione per delinquere, principale capo d’imputazione a carico degli indagati nell’ambito dell’operazione ‘Faro’ condotta dai carabinieri della Compagnia di Agropoli, coordinati dal cap. Francesco Manna, culminata con il blitz del 30 novembre scorso che ha portato all’esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere, tra cui i capi storici del sodalizio criminale rom, 7 ai domiciliari e 4 obblighi di dimora. Un’operazione complessa, durata diversi mesi, coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Salerno e condotta dagli uomini del NORM, guidati dal m.llo Carmine Perillo. Gli avvocati degli indagati hanno contestato l’esistenza del metodo mafioso, chiedendo che il reato principale fosse derubricato in associazione per delinquere semplice. Ipotesi, però, respinta dai giudici del Riesame, circostanza che fa restare in cella gli esponenti del clan Dolce-Marotta-Cesarulo.


Agropoli, il clan degli zingari si difende
La versione degli indagati al gip: «Nessuna regia dietro ai furti»
04 dicembre 2018
(m. l.)

https://www.lacittadisalerno.it/cronaca ... -1.2096199

AGROPOLI - Nessuna regia dietro ai furti nelle gioiellerie. Alcuni indagati nell’ambito del blitz al clan “Cesarulo- Marotta”, i cosiddetti “cavallari” di Agropoli, hanno fornito la loro versione al gip Gennaro Mastrangelo del tribunale di Salerno. Tendono, in buona sostanza, a negare l’esistenza di un’associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso. Più genericamente gli indagati hanno preferito mantenere la linea del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. È cominciato nel carcere di Fuorni la sequenza degli undici interrogatori di garanza degli indagati colpiti da misura restrittiva nell’ambito dell’operazione Faro ed è finita all’ospedale Ruggi dove, nel reparto detenuti, si trova da venerdì mattina Carmine Dolce , difeso dall’avvocato Giovanni Oricchio . Quest’ultimo ha raccontato al giudice solo di aver partecipato a qualche furto. Anche Vito Marotta , alias Corleone, difeso dall’avvocato Leopoldo Catena , ha ridimensionato gli episodi delle minacce al sindaco Adamo Coppola , anche lui negando la presenza di un disegno criminoso comune. Chi, invece, ha scelto di non rispondere alle domande del giudice, ed è una delle figure di spicco del clan, è Fiore Marotta , difeso dall’avvocato Pierluigi Spadafora . Completa il collegio difensivo l’avvocato Mario Pastorino . Gli altri interrogatori degli indagati colpiti dalla misura degli arresti domiciliari sono stati calendarizzati per giovedì. Le difese, intanto, sono a lavoro per presentare istanza ai giudici del tribunale del Riesame. Secondo la procura distrettuale antimafia, pm Marco Colamonac i, la comunità rom di Agropoli si era associata e organizzata per compiere furti con destrezza nelle gioiellerie di mezza Italia. Tale lucrosa attività andava avanti almeno da una decina di anni. A parlare di un gruppo legato ai Marotta è un pentito, ritenuto attendibile dai magistrati, che fa riferimento alla ricchezza straordinaria accumulata nel tempo. Parla di oro nascosto nelle intercapedini delle abitazioni, nei cassonetti e dietro ai battiscopa. Lo stesso fa un secondo collaboratore, una donna legata in passato ad uno degli indagati. C’è poi il filone di usura, estorsioni e intimidazioni.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » mer gen 02, 2019 9:40 pm

Brescia, camper dati alle fiamme e spari contro un rom. Un ferito grave
Federico Garau - Mer, 02/01/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 23587.html

Gli episodi di intolleranza contro i nomadi, accampati in un terreno agricolo di Bettola, erano già iniziati da tempo: prima le fiamme ai due mezzi, poi gli spari contro uno degli occupanti, ora grave

Agguato contro alcune famiglie rom avvenuto la scorsa notte tra Bedizzole e Lonato (Brescia).

Da qualche tempo i due camper, stazionati in un terreno agricolo di Bettola, avevano iniziato a diventare un problema per alcuni dei residenti che vivono nella zona. Sarebbero probabilmente proprio questi malumori, secondo gli inquirenti, ad aver scatenato l’attacco della notte tra martedì e mercoledì.

Stando alle loro ricostruzioni, il responsabile avrebbe cosparso di benzina il terreno attorno ai due camper, prima di appiccare un incendio che, rapidamente, si è diffuso in tutta l’area. I due mezzi sono stati in breve circondati dalle fiamme, ma il trambusto ha ridestato dal sonno uno degli occupanti. Lo straniero si è precipitato fuori dall’abitacolo, ma ha trovato ad attenderlo lo stesso uomo che, con tutta probabilità, aveva dato avvio al rogo. Quest’ultimo ha esploso un colpo di fucile contro il rom, colpendolo alla base del collo, prima di darsi alla fuga.

I genitori della vittima, un uomo di 40 anni, si sono precipitati fuori dal secondo camper riuscendo così a mettersi in salvo, mentre per il figlio è stato necessario ricorrere alle cure dell’ospedale di Desenzano (Brescia), dove si trova tuttora ricoverato in gravi condizioni.

Le indagini sono ovviamente in corso di svolgimento, anche se, come già accennato, gli inquirenti sono convinti che si tratti di un vero e proprio agguato strettamente connesso coi malumori dei residenti dinanzi alla presenza delle famiglie rom nella zona. Alcuni testimoni hanno raccontato che i due camper, nei giorni precedenti l’aggressione, erano già stati fatti oggetto di lancio di pietre, a conferma del fatto che l’insofferenza contro i rom fosse già palese.

Le forze dell’ordine, comunque, mantengono il massimo riserbo sui dettagli dell’investigazione.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » mar gen 15, 2019 9:32 pm

Roghi tossici e traffico rifiuti, 15 arresti a Roma
(... gestione illecita di rifiuti, operata prevalentemente da soggetti di etnia rom in concorso con i titolari di alcune aziende di recupero)
2019/01/15

http://www.ansa.it/lazio/notizie/2019/0 ... 55f68.html

Una organizzazione in cui tutti avevano un ruolo e una funzione:
da chi rovistava nei cassonetti a chi vendeva i rifiuti
metallici recuperati. Una filiera nel oliata capace di mettere
su a Roma un traffico illecito di circa 3 milioni di chilogrammi
di rifiuti metallici per un profitto che si avvicina al mezzo
milione di euro. Un giro di affari calcolato per difetto e che
emerge dalle carte dell'inchiesta della Procura che ha portato
oggi il gip ad emettere trenta misure restrittive di cui 15 in
carcere in una maxindagine che vede complessivamente indagate 57
persone. Una indagine che riguarda anche i numerosi roghi
tossici che vengono appiccati in molti campi nomadi presenti
nella Capitale e che comportano rischi concreti per la salute
dei cittadini. Sequestrati anche 25 autocarri utilizzati per il
trasporto illecito di rifiuti e un impianto di autodemolizione.


Traffico illecito di rifiuti, blitz a Roma est: arresti e sequestri a Tor Sapienza, Centocelle e Alessandrino
(... gestione illecita di rifiuti, operata prevalentemente da soggetti di etnia rom in concorso con i titolari di alcune aziende di recupero)
15 gennaio 2019

https://www.romatoday.it/cronaca/elicot ... cesso.html

Elicotteri in volo all'alba oggi su Roma est. È scattata in piena notte una vasta operazione che ha interessato i quartieri di Tor Sapienza, Alessandrino e Centocelle. Ad operare i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma e i Carabinieri Forestali di Roma, Rieti e Latina, coadiuvati dai Reparti Territoriali dell’Arma.

Data esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone 15 arresti (6 custodie cautelari in carcere e 9 arresti domiciliari) 3 obblighi di presentazione quotidiana in caserma, 12 divieti di dimora nel territorio della Provincia di Roma, oltre al sequestro preventivo di 25 autocarri utilizzati per il trasporto illecito di rifiuti ed 1 impianto di autodemolizione, per un totale di 57 indagati, a vario titolo, per traffico illecito di rifiuti, associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di veicoli e truffa in danno delle assicurazioni, simulazione di reato, favoreggiamento personale.

L’operazione, convenzionalmente denominata "Tellus" ( dal nome della divinità romana della Terra, a rimarcare l’impegno dei Carabinieri a difesa dell’Ambiente) costituisce l’esito di un’articolata attività di indagine scaturita da una serie di controlli, finalizzati al contrasto del fenomeno dei c.d. “ roghi tossici”, conseguenti alla gestione illecita di rifiuti, operata prevalentemente da soggetti di etnia rom in concorso con i titolari di alcune aziende di recupero, che ne ricevevano le sole componenti di valore (es. rame, bronzo, ottone).
Dal rovistaggio al rogo tossico: così venivano smaltiti illecitamente tre milioni di chili di rifiuti metallici

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, su twitter: "Grazie a forze dell'ordine e magistratura per operazione contro roghi tossici e traffico illecito di rifiuti. A due autodemolitori coinvolti nell'inchiesta noi avevamo negato autorizzazione. Avanti uniti nella lotta a chi danneggia l'ambiente e specula sulla salute dei cittadini".
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » sab gen 19, 2019 8:02 am

Statale Telesina, si schiantano contro un tir durante l’inseguimento con la polizia: morti 4 rom
SULLA BENEVENTO-CAIANelLO
Mezzogiorno, 17 gennaio 2019

https://corrieredelmezzogiorno.corriere ... resh_ce-cp

L’incidente sulla Telesina nel tratto del comune di Alvignano. Un’auto non si ferma all’alt e inizia la fuga che termina dopo venti chilometri contro il mezzo pesante

Un terribile impatto contro un tir dopo un inseguimento tra un’auto che non si era fermata all’alt e una pattuglia della polizia. Il bilancio dello schianto, sulla statale Telesina, la Benevento-Caianello, è di quattro morti. Un a quinta persona è rimasta ferita. L’incidente si sarebbe verificato quando la pattuglia della polizia ha tentato di intercettare una Skoda che non si era fermata. Dopo venti chilometri di inseguimento a velocità elevata, un gran numero di manovre spericolate e sorpassi azzardati, l’auto dei fuggitivi è finita fuori strada e si è ribaltata.

Immediati i soccorsi del 118, ma per le quattro vittime non c’è stato nulla da fare. Due degli uomini sono stati estratti dalle lamiere contorte della Skoda, gli altri due recuperati dai Vigili del Fuoco in una scarpata. Il ferito è stato trasportato nell’ospedale Rummo di Benevento e ricoverato in codice rosso. L’uomo è stato sottoposto a intervento chirurgico: è ricoverato con prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita. Attualmente è sotto sedazione, gli investigatori della questura sannita lo ascolteranno appena possibile.
I quattro uomini erano tutti di origine serba e domiciliati in un campo nomadi nel Napoletano.

Trovati gioielli e arnesi da scasso

Arnesi da scasso e alcuni monili sono stati trovati sul luogo dell’incidente. L’auto su cui viaggiavano i cinque rom, una Skoda, è stata sottoposta a sequestro per far esaminare dalla Scientifica il contenuto delle lamiere contorte. La Skoda era stata notata ieri pomeriggio per via della targa, già segnalata: la questura di Benevento aveva disposto posti di blocco, e ad uno di questi una volante del commissariato di Telese Terme ha intercettato la vettura. . Da tempo le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli in provincia di Benevento contro il dilagare di furti e rapine in abitazioni isolate.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 100%

Messaggioda Berto » dom feb 03, 2019 9:29 pm

Bimbo rom di 8 anni abbandonato in mezzo alla strada dai genitori
Federico Garau - Dom, 03/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 38797.html

Tante le segnalazioni inoltrate alle forze dell’ordine dagli automobilisti: il piccolo, di soli 8 anni, vagava da solo ed al freddo in mezzo alla strada, senza nemmeno un giubbotto: “Papà e mamma non mi vogliono”

Una notizia a dir poco terribile quella che arriva da Carmagnola, un comune in provincia di Torino, dove un bimbo di soli 8 anni è stato trovato mentre vagava in mezzo alla provinciale 128.

L’episodio risale alla fine dello scorso dicembre, ma i quotidiani locali lo hanno riportato soltanto oggi. Stando a quanto è stato riferito dagli inquirenti, che si sono occupati del delicato caso, sono stati diversi automobilisti a segnalare alle autorità la presenza del piccolo che camminava senza meta e al freddo in via del Porto, nella zona di Motta.

Gli agenti del posto si sono immediatamente mobilitati ed in breve tempo hanno raggiunto il minorenne, poi risultato essere di nazionalità bosniaca. Il bambino, che non indossava neppure un indumento pesante che potesse ripararlo dalle rigide temperature, era intorpidito dal freddo e tremava. Sono stati i poliziotti a portarlo via dalla strada ed a prendersi cura di lui, sfamandolo e dandogli dei vestiti con cui riscaldarsi.

La storia che il piccolo ha successivamente raccontato agli uomini del comando di Carmagnola è a dir poco sconvolgente. Non si era perso, come in molti avevano inizialmente ritenuto, ma sono stati i suoi genitori ad abbandonarlo. Ritrovatosi improvvisamente da solo, il bimbo non aveva idea di dove andare, ecco perché si era messo a camminare senza una reale destinazione.

Di lui si conosce molto poco, i poliziotti nutrono addirittura dei dubbi sul fatto che abbia ricevuto un’istruzione scolastica. Con sé aveva soltanto il proprio certificato di nascita emesso dall’anagrafe di Maddaloni (Caserta), probabilmente lasciatogli dai genitori.

Gli agenti di polizia si sono subito adoperati per rintracciare i genitori del piccolo, ai quali chiedere conto del grave accaduto. La madre, una 38enne separata dal precedente compagno, vive con un altro uomo in un campo rom di Chieri (Torino). Il padre del bimbo, invece, si trova attualmente in Campania. Nessuno dei due ha manifestato l’intenzione di riprendere il figlio, che al momento è stato accolto in una struttura protetta. “Non sta più con noi, vive con i nonni, non deve ritorare qui”, avrebbe detto la donna, come riportato da “Il Corriere della sera”.

Le autorità stanno ora indagando per comprendere in che modo il piccolo sia riuscito ad arrivare a Carmagnola. I genitori, la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti, sono stati intanto denunciati per abbandono di minore.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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