Ebrei clandestini e zingari odierni accostamenti impossibili

Ebrei clandestini e zingari odierni accostamenti impossibili

Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 8:55 am

Ebrei, clandestini, e zingari odierni, accostamenti impossibili
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 9:00 am

Indice dei paragoni impossibili:

1) ebrei e zingari, l'antisemitismo in tutte le sue versioni storiche tra cui l'antisionismo/antisraelismo e l'avversione per gli zingari criminali che vivono di feroce predazioni razziali dei non zingari

2) ebrei e clandestini e la demenziale calunnia di xenofobia; le leggi razziali contro gli ebrei non hanno nulla a che fare con le legittime e civili leggi contro l'invasione clandestina

3) clandestini e Gesù Cristo

4) ebrei e nazi maomettani e la demenziale calunnia di islamofobia equiparata all'antisemitismo

5) clandestini e migrazione italiana otto-novecentesca

6) persecuzione nazista degli ebrei e conflitto tra ebrei israeliani e nazi maomettani "palestinesi"

7) sterminio per fame nel mondo come lo sterminio degli ebrei

8) Vittorio Arrigoni giusto tra le nazioni

9) Shoà come i novax/no green pass
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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 3:50 pm

1) ebrei e zingari, l'antisemitismo in tutte le sue versioni storiche tra cui l'antisionismo/antisraelismo e l'avversione per gli zingari criminali che vivono di feroce predazioni razziali dei non zingari


Vi sono molti personaggi demenziali, ignoranti, presuntuosi e arroganti, taluni incoscienti e irresponsabili (a cui nego del tutto la buona fede) che paragonano e accostano gli ebrei agli zingari e ai clandestini come se fossero tutte categorie umane vittime di razzismo da parte di molti europei e occidentali giudicati e demonizzati perciò come cattivi, disumani, egoisti, nazisti, senza rispetto per i diritti umani universali.
Costoro fanno passare le vittime per carnefici e i carnefici per vittime
.


La realtà però è ben diversa, sono proprio questi falsi buoni questi ipocriti demenziali e irresponsabili che sono difensori/sostenitori e complici di zingari, di clandestini e di nazisti maomettani e al contempo antisionisti, antisraeliani e antisemiti e manipolatori e violatori dei valori, dei doveri e dei diritti umani universali dei nativi e autoctoni cittadini europei.

Tra queste tre categorie :

Gli unici ad essere vittime innocenti, discriminate, perseguitate, maltrattate, uccise e sterminate sono gli ebrei, inizialmente e storicamente a causa del pregiudizio antigiudaico cristiano con la sua calunnia di essere responsabili di aver ucciso Gesù Cristo (che invece è stato ucciso dagli invasori e dominatori romani) a cui poi si è aggiunto l'antisemitismo maomettano che però riguarda e investe anche i cristiani e tutti i diversamente religiosi e pensanti della terra.
Gli ebrei nella loro diaspora mondiale non hanno mai fatto del male a chichessia, anzi hanno sempre contribuito con il loro lavoro e impegno sociale, civile, culturale ed economico al benessere delle società, dei paesi dove si erano insediati e dell'umanità intera.
Gli ebrei non vivono di carità e di assistenza pubblica, non depredano il prossimo, non rubano, non truffano, non rapinano, non sequestrano, non uccidono, non costituiscono mafie, non minacciano, non violano i X Comandamenti, rispettano il prossimo e i valori/doveri/diritti umani universali.
Nessuno di noi, nel corso della sua esistenza ha mai potuto sperimentare alcuna cattiveria, alcuna malevolenza, aggressione, atto delinquenziale e criminale compiuto da qualche ebreo ai suoi danni o ai danni del suo paese o dell'umanità; e la difesa di Israele da parte degli ebrei dall'aggressione dei nazi maomettani palestinesi o iraniani è un loro più che legittimo diritto;
ma ognuno di noi ha potuto sperimentare nel corso della sua vita, direttamente o indirettamente, la depredazione e la criminalità degli zingari e dei clandestini irregolari in particolare asiatici e africani di matrice nazi maomettana.


Gli zingari e i clandestini o migranti abusivi e illegali (tra cui molti nazisti maomettani) invece, non sono affatto vittime di avversione, di odio, di discriminazioni, di persecuzioni razziste e ingiustificate, a causa di pregiudizi etnici o religiosi.

A questo paragone/accostamento di fondo che manipola e falsifica la realtà delle cose e storica, si aggiungano le mancate distinzioni:

1) tra ex nomadi rom e similia che si sono integrati, che lavorano onestamente e che rispettano il prossimo e le leggi del paese che li ha accolti e che li ospita, di cui magari sono diventati cittadini, con gli zingari veri e propri che vivono di assistenza e carità pubblica, di depredazione del prossimo anche gravisssima e deturbando l'ambiente che magari sono in parte sederentarizzati come i giostrari o come i Casamonica e gli Spada che hanno dato vita ad organizzazioni mafiose.

2) tra migranti regolari o legali che lavorano e che rispettano il prossimo, i nativi e le leggi del paese che gli ospita, con i clandestini e gli irregolari che vivono di assistenza pubblica o di lavoro nero o che sono dediti alla criminalità, che mancano di rispetto ai nativi e che violano le leggi del paese che li ospita suo malgrado.
A ciò si aggiunga l'aggravante del nazismo maomettano che costituisce un pericolo ulteriore umano, sociale, culturale, civile e politico.



Zingari: vittime innocenti o carnefici razzisti e nazisti?
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 150&t=2790
Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%
Gli zingari sono principalmente vittime di se stessi.Ecco un caso esemplare di come questi personaggi sinistri e progressisti, manipolino la realtà delle cose accostando impropriamente l'innacostabile



Liliana Segre: "Salvini? Fa il suo mestiere. Ma indifferenza per migranti e minoranze rom e sinti è la stessa di 80 anni fa"
6 giugno 2018

https://www.facebook.com/ilFattoQuotidi ... 5570626675

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... fa/4407820


“La storia, per quanto sappiamo che si ripeta, in realtà non si ripete mai esattamente. Ogni situazione è diversa. I grandi silenzi, il grande disinteresse, la grande indifferenza, quello si ripete. Sono le persone e i fatti ad essere diversi. Ma rivedo l’osceno sospetto di chi fino ad adesso non ha osato e adesso osa”. A parlare è la senatrice a vita Liliana Segre che ieri per la prima volta ha preso la parola al Senato per la sua dichiarazione di voto sulla fiducia al governo M5s-Lega. Ha fissato lo sguardo sui banchi del governo, dove sedeva tra gli altri il ministro dell’Interno Matteo Salvini, per dire che si opporrà “con tutte le forze” a eventuali leggi speciali che “sporcano” (ha usato questa parola) “la nostra civilità democratica”. Si riferiva, in particolare, alle minoranze e più precisamente quelle rom e sinti. E’ così ha raccolto un appello dello storico Alberto Melloni su Repubblica. L’intervento è stato applaudito da quasi tutti i gruppi parlamentari, tranne quelli della Lega. “Da persona che ha vissuto in una minoranza colpita – spiega ancora oggi a Circo Massimo, il programma di Massimo Giannini su Radio Capital – non posso veder colpite le altre minoranze solo perché esistono. Ad Auschwitz il nostro campo confinava con quello degli zingari, che sembravano continuare a vivere la loro vita, senza divise, in famiglia. Poi una mattina non c’era più nessuno. E una prigioniera disse: ‘Li hanno bruciati tutti’. Io queste cose le ho viste. Questa è la differenza fra me e gli altri“. E oggi, dunque, “rivedo l’osceno sospetto di chi fino ad adesso non ha osato e adesso osa”.

Governo, il primo intervento in aula di Liliana Segre: "Aiutiamo gli italiani a essere vigili". Acclamazione unanime

Salvini ha assicurato che quella della senatrice Segre è una “paura infondata” e che “faremo di tutto per far rispettare leggi normali”. La senatrice dice di capire “il punto di vista di un leghista che va al potere si fa garante di un ordine che finora non c’è stato. Salvini, dal suo punto di vista, fa il suo mestiere”. La Segre, invece, il suo: ha già pronto un disegno di legge contro l’odio verbale e un altro per i diritti umani.

La senatrice a vita racconta di essersi quasi emozionata più ieri di quando è entrata per la prima volta nell’Aula di Palazzo Madama, dopo la nomina avvenuta a gennaio. Il suo è stato un intervento con un italiano lineare, breve, incisivo, molto più efficace di decine di ore di dibattito portato avanti dai colleghi eletti. “Parlo in modo semplice e il mio ruolo, moralmente, non è politico. Il presidente Mattarella mi ha voluta onorare come simbolo. Sono ancora qui, a testimoniare. È la mia missione per tutti quelli che non hanno potuto. Però sento intorno a me delle cose che ho già vissuto”.

La Segre racconta, in un’intervista a Repubblica, di aver incontrato Melloni – storico delle religioni – al ricevimento al Quirinale, il primo giugno. “Mi aveva detto: ma lei sa che se una persona non manda il figlio a scuola deve pagare 30 euro di multa, ma se lo fa un rom gli tolgono il figlio? Mi ha proprio colpito. E allora gli ho raccontato che io me li ricordo gli zingari nei campi di sterminio, ma siccome non hanno una tradizione scritta come gli ebrei, queste cose non le sa nessuno. Forse neppure gli zingari stessi di oggi, rom o sinti che siano. Non potevo non rispondere al suo appello”.

A Repubblica, ancora oggi, torna sulla sua storia di ebrea perseguitata per effetto delle leggi razziali che in Aula, al Senato, ha precisato meglio chiamandole “razziste“. “Eravamo perseguitati da anni, cos’altro si poteva fare che cercare di fuggire? Io ero una richiedente asilo: negato. Avevo documenti falsi, cercavo di passare in Svizzera perché è chiaro che saremmo stati in salvo, ma gli svizzeri mi hanno respinto con mio papà e due vecchi cugini. Più tardi hanno deportato anche i miei nonni. Nessuno di noi aveva fatto nulla. Ci sono analogie ma non sono situazioni uguali, a distanza di 80 anni. E io non sono indifferente: la combatto, l’indifferenza, e continuerò a farlo finché vivo”. Alla domanda se “importiamo galeotti” dalla Tunisia, Segre risponde: “Questa emigrazione è completamente diversa. Noi fuggivamo perché sapevamo che saremmo stati deportati e uccisi. Questa emigrazione è un fenomeno enorme, una quantità di casi diversi, non si può generalizzare. Arrivano persone di tutti i tipi: chi scappa, chi vuole migliorare il proprio tenore di vita, bambini abbandonati da madri che sperano in un destino migliore… La mia mente torna a cose viste“.






Gino Quarelo
Questa donna sinistra non è per nulla chiara, Non si sa se stia con Israele o contro e con i nazisti maomettani palestinesi. Mi pare che non sia proprio il massimo difendere i nazisti zingari che non hanno nulla da spartire con gli ebrei. Le sue parole inducono a credere che sia una persona per taluni versi ignorante e falsa anche se come ebrea ha patito Auschwitz.


Raffaele Covili
Cioè lei che ha la stella di Davide sull'immagine profilo sta dando dell'ignorante e falsa ad un'ebrea che è stata deportata ad Auschwitz?

Gisella Ceruti
Rispetti la Signora Segre che non ha certo avutoo un passato invidiabile!

Gino Quarelo
È una vergogna accostare agli ebrei gli zingari nazisti che vivono predando il prossimo: rubando, truffando, ingannando, rapinando, sequestrando, uccidendo, senza rispetto alcuno e con il massimo disprezzo per le loro vittime. Gli ebrei si sono sempre e ancor oggi si guadagnano il pane con il sudore della fronte facendo del bene all'intera umanità: gli ebrei non rubano, non truffano, non ingannano, non rapinano, non sequestrano non uccidono chichessia, hanno il massimo rispetto per tutti, e sono tutto il contrario degli zingari. La Segre è vergognosa.

Diego Russo
Gino Quarelo lei invece è un idiota.....ma di quelli veri....

Gino Quarelo
Non ho mai sentito la Segre prendere le difese delle vittime degli zingari, che sono milioni. Difendere poi i non diritti dei clandestini e lasciare che siano violati i veri diritti dei cittadini italiani ed europei è altrettanto vergognoso. Una vera manipolazione e falsificazione dei diritti umani. Io sono veneto e non sono ebreo ma amo gli ebrei e Israele e vorrei che gli zingari e i nazisti maomettani fossero perseguiti con la Legge Mancino i nazi maomettani banditi dal mondo civile.






LilianaSegre, una sorella di mio padre per me, un regalo della storia in Parlamento. Una diga alla deriva.
https://www.facebook.com/emanuele.fiano ... 5903992842


Rom, Segre: "Raccolgo invito di Repubblica, mi opporrò con tutte le forze a leggi speciali"
5 giugno 2018

https://video.repubblica.it/dossier/gov ... 874/307501
"Mi rifiuto di pensare che la nostra civilità democratica sia sporcata da leggi speciali nei confronti di Rom e Sinti: se accadrà mi opporrò con tutte le forze". Lo ha detto Liliana Segre nel suo intervento nel dibattito sulla fiducia al governo Conte. La senatrice a vita ha risposto così all'invito che le è arrivato da Alberto Melloni sulla prima pagina di Repubblica 'Cara Segre difenda lei i bimbi rom'. Standing ovation con 40 secondi di applausi quando Segre ha ricordato i numeri che porta sul braccio.


Gino Quarelo
È una vergogna accostare agli ebrei gli zingari nazisti che vivono predando il prossimo: rubando, truffando, ingannando, rapinando, sequestrando, uccidendo, senza rispetto alcuno e con il massimo disprezzo per le loro vittime. Gli ebrei si sono sempre e ancor oggi si guadagnano il pane con il sudore della fronte facendo del bene all'intera umanità: gli ebrei non rubano, non truffano, non ingannano, non rapinano, non sequestrano non uccidono chichessia, hanno il massimo rispetto per tutti, e sono tutto il contrario degli zingari. La Segre è vergognosa.

Non ho mai sentito la Segre prendere le difese delle vittime degli zingari, che sono milioni. Difendere poi i non diritti dei clandestini e lasciare che siano violati i veri diritti dei cittadini italiani ed europei è altrettanto vergognoso. Una vera manipolazione e falsificazione dei diritti umani. Io sono veneto e non sono ebreo ma amo gli ebrei e Israele e vorrei che gli zingari e i nazisti maomettani fossero perseguiti con la Legge Mancino i nazi maomettani banditi dal mondo civile.


Emanuele Perres
Bravo Quarelo

Sonia Kugo
Gino Quarelo- Gli zingari nazisti ancora non l'avevo sentita Comunque sappia che la senatrice Segre ha parlato di difesa delle minoranze contro leggi speciali, tipo quelle blaterate di recente da Salvini. E nel passato messe in pratica dai nazisti veri..Se per caso non lo sa, l'accostamento nasce dal fatto che anche gli zingari sono stati internati e gassati dal regime nazista. Negli stessi campi in cui sono stati imprigionati, torturati e uccisi i correligionari della signora Segre.. Anch'essi considerati minoranza..E la senatrice ha tutti i diritti di rinfrescarci la memoria e di contestare il razzismo dilagante che già avvelena nuovamente il nostro paese.. Che schifo

Michele Lamonarca
Leggi speciali?Posso capire la Segre che e' avanti con gli anni ma anche lei kugo,mi dica secondo lei cercare di far rispettare le regole del vivere civile a tutti nessuno escluso, secondo lei si tratta di leggi speciali? Non le pare sia giunto il momento di scrollarsi di dosso il falso buonismo radicalchic e di togliersi le fette di salame dagli occhi?




Capisco le paure e le valutazioni della Senatrice Liliana Segre.
Oriana Barbieri

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 1263177098
La sua esperienza la induce a posizioni che corrispondono al suo vissuto. Un vissuto terribile, tale che solo a pensarlo fa rabbrividire e fa alterare il cuore teso e oppresso dalla angoscia.
Pur nel rispetto della sua terribile esperienza di vita, non mi sento di accettare che si paragoni la Shoah con l'atteggiamento di respingere coloro che non fuggono dalla guerra o dalla carestia!
Quando sono troppi sono troppi.
E poi chiediamoci perché non c'è sollevazione popolare di destra e di sinistra verso cinesi, vietnamiti o indiani....
Chi lavora è accolto e rispettato!
Il problema della realtà dei Nomadi è diverso
I Rom sarebbero da coinvolgere nella vita civile. Ma Senatrice si adeguerebbero?
Penso di no!
Abituati a vivere senza regole se non quelle del loro clan di appartenenza, sarebbero sempre lontani dalla legalità!
La loro cultura è radicata e difficile da scalfire!
Per me diversa è ed è stata la realtà degli Ebrei.
Gli Ebrei sono stati e furono perseguitati sempre nei secoli, per motivi collegati alla religione, ma hanno sempre contribuito al benessere della Nazione nella quale si stabilivano e si sono.adeguati a tutte le infami leggi decise per loro.
Salvatisi dai lager, in silenzio e dignità si sono creati una nuova vita, contando, come sono da secoli abituati a fare, sulle proprie capacità: impegno, studio, efficienza e sacrifici!
Non paragoniamo la loro esistenza a quella dei Rom e dei migranti...
Opinione personale: non offendiamo i Morti dei lager con paragoni totalmente ingiustificabili!
Non manchiamo di rispetto a chi, tutti i giorni per tutti i giorni dell'anno lavora come un dannato.......


Mordechai Bar Ykutiel
Se pensiamo ai Sinti e ai Rom come perseguitati e vittime della follia nazifascista è nostro dovere appoggiare la senatrice a vita Liliana Segre; per tutto il resto (sui nomadi...a parte pochissime eccezioni)...concordo sulla tua dinamica Oriana Barbieri.

Oriana Barbieri
Certo la persecuzione contro alcune comunità va tenuta a monito.
Furono perseguitati anche suore, sacerdoti e cattolici, cittadini comuni che si opposero alla barbarie naziste e fasciste!
Monito, perché non accada mai più!
Ringrazio la Senatrice, che difende minoranze, in nome di una esperienza personale e collettiva di un Popolo.
Ma evitiamo continui paragoni.
Nulla è paragonabile al vissuto degli Ebrei nei secoli e della Shoah!
Su questo mi batterò sempre!

Mordechai Bar Ykutiel
Il problema di fondo che non viene capito (ma onestamente...non vuole essere capito!) è relativo al fatto che i nomadi (per il 95%) hanno nella sporcizia, nel mendicamento, nel furto, ed altre negatività...il loro modus vivendi...da sempre! È su questo che -nel XXI secolo- nascono "le incomprensioni" con il "resto dei cittadini". Purtroppo è una realtà! Basterebbe -forse- cambiare...da parte loro...e "tutto si aggiusterebbe"...almeno si spera!


Sergio Damiani
Come al solito.... Si mischiano argomenti diversi del passato, per far accettare un fatto odierno: Rom ,erano rinchiusi nei lager nazisti,con determinate libertà dovute alla stessa loro natura ,ma anch'essi deportati e uccisi. Ebrei, uno sterminio sistematico li poneva all ultimo posto, nella gerarchia del lager, essi erano per lo più uccisi nelle prime settimane di deportazione, e solo alcuni(non i più utili,alcuni)si salvarono lavorando.
Ecco mi si dica,perché questi argomenti hanno fatto astenere dal voto per la fiducia al governo, la senatrice a vita Segre.




Alberto Pento
Questa donna dimostra chiaramente di non avere alcun rispetto per i diritti dei cittadini italiani ed europei;
pur essendo ebrea ma comunista essa esercita la sua manipolazione dei diritti umani trascurando e calpestando quelli veri per affermarne altri di non veri ma apparentemente veri. Non si preoccupa se gli zingari depredano e opprimono sistematicamente, quotidianamente, ovunque, spesso impunemente i non zingari; non si preoccupa dei milioni di poveri e disoccupati che ci sono in Italia, dell'enormità del debito e della mancanza di risorse e di lavoro, nno si preoccupa sicurezza dei cittadini italiani, della compatibilità cociale, culturale e religiosa. A lei non gliene frega niente. Questa donna anche se ebrea porta il male.


Utopie demenziali e criminali - falsi salvatori del mondo e dell'umanità
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2593

Utopie che hanno fatto e fanno più male che bene e molto più male del male che pretenderebbero presuntuosamente e arrogantemente di curare.
Totalitarismi e imperialismi maomettano (mussulmano o islamista), comunista (internazicomunista), nazista (fascista e nazista), globalista, idolatria cattolico-ecumenista, ...


I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2574
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886


Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2420



LILIANA SEGRE: COME HA DISTRUTTO I LEONI DA TASTIERA CON SIGNORILITA' E IRONIA

“Devo dire la verità, gli insulti mi hanno anche un po’ rallegrato perché alcuni sono umoristici, per esempi quelli che mi dicono ‘meno male che sei così vecchia, così morirai presto’. È vero che sono molto vecchia, ho quasi 88 anni, però uno che mi augura di morire tutto sommato forse mi allunga la vita. La proporzione tra i like e i dislike è tutta a favore dei primi”
https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... ment_reply

Alberto Pento
Accostare gli ebrei, gli zingari e i clandestini è una forzatura menzognera. La sinistra Segre ha tutta la mia riprovazione. Questa signora dimostra di non avere alcun rispetto per i diritti umani e civili dei cittadini europei e italiani. Il paragone da lei fatto è vergognoso sia per gli ebrei vittime innocenti del pregiudizio cristiano e nazi maomettano, sia per i milioni di vittime del razi nazismo predatorio e assassino degli zingari carnefici.



SAN MAURIZIO CANAVESE (TORINO): "QUESTO E' UN NEGOZIO EBREO"
Gianni Giacomino
12/06/2018

https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 5044282183

È stata una notte tormentata a San Maurizio Canavese. Dove, nella centralissima piazza Marconi, è andata a fuoco una macchina parcheggiata vicino al dehor di un bar e le serrande di un negozio di parrucchiere sono state imbrattate con della vernice rossa. Poi qualcuno ha anche lasciato sulla saracinesca un foglio con su scritto «questo è un negozio ebreo».

Un raid davvero di cattivo gusto, sul quale stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Venaria. Per ora gli investigatori hanno accertato che il barbiere preso di mira , Gianni Errichiello, di Nole, non è ebreo, non ha parenti ebrei e, in passato, non ha mai ricevuto minacce.

I militari stanno anche cercando di capire se esiste un collegamento tra l'incendio appiccato alla Hyundai (la macchina non è di proprietà del barbiere) e la raccapricciante scritta lasciata davanti al negozio. Una mano alle indagini potrebbe arrivare dai filmati girati dalle telecamere che sorvegliano la zona.

Thanks to La Stampa


Alberto Pento
Non mi pare che gli onesti ebrei che gestiscono negozi e che sono vittime innocenti di odio demenziale e ingiustificato siano comparabili agli zingari carnefici che rubano, rapinano, truffano, sequestrano, spacciano droga e moneta falsa, taglieggiano, estorgono, ricattano e uccidono. Si sono mai viste in Italia e in Europa bande di ebrei fare quello che fanno le bande di zingari rom e sinti e di giostrai? Vedasi il caso di Latina e Roma con i 25 arresti di ieri del clan mafioso rom dei Di Silvio cugini dei Casamonica.



Mafia, scacco matto al clan Di Silvio, cugini dei Casamonica: 25 arresti tra Roma e Latina
nicola lillo
2018/06/12

http://www.lastampa.it/2018/06/12/itali ... agina.html

Scacco matto al clan Di Silvio. Con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso 25 persone appartenenti alla famiglia Rom sono finite in manette questa mattina nell’ambito di un’operazione della polizia di stato coordinata dalla Dda della procura di Roma. Tra gli arrestati anche Armando Di Silvio, detto «Lalla», considerato il capo dell’organizzazione, e insieme a lui sono finiti in manette anche Genoveffa Di Silvio, moglie del boss Armando, e Sabina De Rosa.

L’indagine contro i vertici del clan Di Silvio, parenti dei Casamonica, ha preso le mosse dalle rivelazioni del pentito Renato Pugliese che ha spiegato nel corso di varie audizioni quanto il clan fosse radicato sul territorio e totalmente autoctono, e slegato da gruppi criminali siciliani, calabresi o campani. Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal procuratore aggiunto della Dda di Roma, Michele Prestipino e dai pm della Capitale Barbara Zuin e di Latina, Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro, si contestano ai Di Silvio i reati di traffico di droga, estorsione, violenza privata, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reati elettorali, tutti aggravati dalle modalità mafiose.

L’indagine dello Sco e della Squadra Mobile della polizia di stato, coordinata dalla Dda, ha fatto luce su numerose estorsioni, effettuate con metodi particolarmente violenti e vessatori, come avviene nelle mafie tradizionali, spendevano sempre il nome dei Di Silvio per amplificare il potere di intimidazione, ovvero il riferimento alla destinazione del denaro richiesto al sostentamento dei carcerati e delle loro famiglie, o ancora richiamando episodi cruenti risalenti alla guerra criminale del 2010, quando le famiglie Rom si imposero sui altri gruppi criminali.

Gli arresti sono stati eseguiti tra Roma e Latina e nella vasta operazione sono stati utilizzati elicotteri della polizia e oltre 250 agenti. Alcuni uomini del clan Di Silvio hanno gestito la propaganda elettorale in favore di alcuni candidati alle elezioni comunali di Latina, ricevendo in cambio denaro. Le indagini hanno portato alla luce un quadro preoccupante: la compravendita dei voti. Alcuni tossicodipendenti di zona, infatti, erano costretti dal clan dietro minacce a votare i candidati preferiti dal clan. Non solo. I Di Silvio erano anche pagati dai politici locali per acclamare i candidati durante i comizi elettorali. Gli accordi erano per il pagamento di 30 euro a voto.

Il candidato della Lega, Francesco Zicchieri, e i manifesti elettorali

C’è anche la lista legata a Matteo Salvini tra i partiti per i quali il clan Di Silvio effettuava nel 2016 propaganda elettorale a Latina con l’affissione dei manifesti elettorali. Durante un controllo, infatti, «nell’auto di Matteo Lombardi (uomo vicino al clan) vengono rinvenuti numerosi manifesti riguardanti i candidati. Per Latina: Elsa Calandrini Lungo, «Lista Cuori Italiani»; e per la «Lista Salvini» il candidato Francesco Zicchieri. Per Terracina invece Gianluca Corradini, Gina Cetrone, e Tramentozzi «Lista Si Cambia». Ad aprile scorso Fracesco Zicchieri è stato nominato vicepresidente della Lega alla Camera dei deputati.

«Quello di oggi è un risultato importante frutto di due anni di indagine. Contro il clan Di Silvio - ha detto Prestipino - abbiamo lavorato in modo serio. Da sempre il territorio del sud Pontino è un territorio difficile, dal 2010 i Di Silvio sono diventati i capi indiscussi di Latina. L’iniziativa non resterà episodica, continueremo a lavorare».

Raid della Romanina. Le motivazioni del Riesame: «Aggressione vile e brutale»

L’aggressione del primo aprile scorso con cui Antonio Casamonica e Vincenzo, Alfredo ed Enrico Di Silvio hanno meso ko una cliente invalida e dei titolari romeni del «Roxy Bar» alla Romanina è stata «particolarmente brutale», ma anche «vigliacca e vile», come emerso dalla visione delle immagini registrare all’interno dell’esercizio. La peggiore era quella commessa da Alfredo Di Silvio «che non si è minimamente controllato e, pur avendo sentito dire dalla cliente di essere in condizioni fisiche debilitate, ha insistito nel picchiare una donna indifesa e inferma, dimostrando di essere un individuo pericolosissimo e predisposto alla violenza». A scriverlo è il tribunale del riesame della Capitale che ha confermato le misure cautelari nei confronti dei quattro arrestati, tre in carcere e uno ai domiciliari, con le accuse, a vario titolo, di lesioni personali, violenza privata e tentata minaccia aggravate dall’utilizzo del metodo mafioso e danneggiamento.

Secondo i giudici del Riesame, «i Casamonica - Di Silvio hanno operato una forma di intimidazione in progressione ed hanno aspettato il momento in cui dare sfogo alla propria carica aggressiva, in funzione dell’obbiettivo iniziale di allontanare i cittadini romeni, colpevoli di essersi presi la libertà di gestire un’attività imprenditoriale nella ’loro zona’». Per il collegio giudicante, i filmati confermano quanto dichiarato alla polizia dalle vittime dell’aggressione. E non ci sono dubbi sui caratteri ’mafiosi’ del metodo utilizzato dagli indagati che hanno agito allo scopo di «esercitare una particolare coartazione psicologica con i caratteri propri dell’intimidazione derivante dall’organizzazione criminale». E come spiega la Cassazione, perchè questa aggravante sussista, non è necessaria l’esistenza di un’associazione di stampo mafioso, ma è sufficiente «il ricorso a modalità della condotta che evochino la forza intimidatrice tipica dell’agire mafioso».


Idiozie e odio contro Israele e gli ebrei
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2662


Ebrei di sinistra, sinistre mostruosità umane assai razziste
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2802
Ebrei di sinistra, sinistre mostruosità umane, razziste, antisraeliane e antisemite, antidemocratiche e castuali, che violano e calpestano i diritti umani naturali universali e civili dei nativi e cittadini europei ed italiani.
L'orrore degli ebrei di sinistra che sostengono e promuovono il nazismo maomettano.


Ebrei e non più ebrei che odiano gli ebrei e Israele
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2469


Ebrei antisionisti
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2240



Ecco le voci in Wikipedia che trattano gli zingari come vittime di un pregiudizio razzista e come tali vengono impropriamente equiparati agli ebrei
https://it.wikipedia.org/wiki/Antiziganismo
https://it.wikipedia.org/wiki/Porajmos



Gli zingari sono tra i disumani più razzisti, violenti e mafiosi che vi possano essere al mondo più dei nazisti, dei maomettani e dei camorristi napoletani.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =205&t=459

Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =25&t=2484


Giornata europea delle vittime del nazismo mafioso zigano
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 150&t=2610

https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 5890893329

Gli zingari da secoli violano i diritti umani universali
Sono dei predatori carnefici spietati e crudeli che vengono fatti passare per vittime delle loro stesse vittime fatte passare per carnefici.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 3:53 pm

Ecco un caso di gornalismo sinistro e progressita, o politicamente corretto e falso, in cui si sostiene che gli zingari in quanto rom/sinti e nomadi e solo per questa loro specificità etnica e diversità economico-antropologica (e non se ne intravede altra ragione) sono delle vittime dei razzisti europei e si ricorda il caso del nazismo tedesco che né avrebbe sterminati a miliaia (forse a centinaia di miliaia, se non milioni); si dice che egli zingari non hanno mai fatto una guerra, quando tutti noi sperimentiamo ogni giorno come queste genti malvage, da sempre siano perennemente in guerra predatoria e mafiosa contro di noi e contro i più deboli e indifesi come i bambini e i vecchi; contro di noi che ci guadagnamo il pane con il sudore della fronte contribuendo al bene comune con il buon lavoro, le tasse e il volontariato.
Il caso qui sotto raccontato dei rom e altri, non più zingari perché integratisi in Svizzera, dimostra come non vi sia alcuna discriminazione e persecuzione laddove le persone si comportano bene, lavorano onestamente e sono rispettose del prossimo e delle leggi.




I Rom svizzeri e la politica del silenzio
Eliseo Martini
2018/06

http://gas.social/2018/06/i-rom-svizzer ... l-silenzio

Il nuovo governo italiano, nato nel segno della ruspa salviniana, ha promesso di fare pulizia: prima verranno i migranti, per i quali «è finita la pacchia» dei lavoretti a tre euro l’ora tra i filari di pomodori del Sud; poi toccherà ai Rom e ai Sinti, gli eterni «diversi», persone non grate in tutta Europa. I primi risultati di queste bellicose promesse già si possono vedere: in Calabria qualcuno ha deciso di passare all’azione uccidendo a fucilate il giovane sindacalista del Mali, Soumayla Sacko. Nella civilissima Torino, invece, sono arrivate le ruspe per sgomberare il campo Rom di Corso Tazzoli.

Sembra che l’Italia razzista e xenofoba non aspettasse altro che un segnale perchè si aprissero finalmente le chiuse dell’odio. Ma in questo panorama devastante una voce si è levata per parlare alla coscienza di tutti: quella della Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz.

“Mi rifiuto di pensare – ha dichiarato – che la nostra civiltà democratica sia sporcata da leggi speciali nei confronti di Rom e Sinti: se accadrà mi opporrò con tutte le forze”.

Ma non c’è bisogno di leggi speciali per colpire i Rom, una popolazione di 12 milioni di persone in Europa che non ha mai fatto una guerra e che è stata decimata nei campi di sterminio nazisti.

Basta ignorarli.

Come ha deciso di fare la Svizzera.

Lo scorso primo giugno con un comunicato stampa il Dipartimento federale degli Affari esteri annunciava che – dopo aver vagliato la richiesta fatta dalle associazioni Rom svizzere – la Confederazione aveva deciso di non attribuire a questa popolazione lo statuto di minoranza nazionale.

Nel 1988 il Consiglio d’Europa ha approvato la Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali, una convenzione internazionale che ha lo scopo di difendere la cultura dei popoli minoritari all’interno dei vari stati europei. In quello stesso anno la Svizzera ha accolto la convenzione (con una serie di limitazioni) e ha riconosciuto lo statuto di minoranze nazionali a ebrei, Jenisch e Sinti. Ma ai Rom no. Perché?

Nel comunicato diffuso il primo giugno il DFAE scrive: «Se i criteri della nazionalità svizzera e della volontà di preservare insieme l’identità comune non sono adempiuti in misura sufficiente, non risulta soddisfatto nemmeno quello dei legami antichi con il Paese».

Tre righe che hanno fatto sobbalzare le associazioni che si sono battute per il riconoscimento dei Rom da parte della Confederazione, come la Societé pour les peuples menacés o la Rroma Foundation, secondo le quali si tratta di una decisione scandalosa. I Rom in Svizzera sarebbero circa 80.000, di cui un terzo avrebbero la nazionalità del nostro Paese. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che stabilire le cifre esatte è impossibile se non sulla base di stime basate sulla presenza di questa popolazione nel resto dell’Europa.

E qui c’è uno dei nodi veri della questione: fino al 1972 ai Rom era proibito entrare nel nostro paese, con tutto quello che questo ha significato in termini di respingimenti alle frontiere, per esempio durante la seconda guerra mondiale.

Ma come sempre succede, le leggi non fermano i movimenti migratori, soprattutto se la gente scappa dalla guerra e dalla persecuzione. Così sono state quattro le ondate migratorie che hanno portato illegalmente i Rom a stabilirsi nel nostro Paese: a fine Ottocento; prima della Prima guerra mondiale; negli anni Sessanta in fuga dal socialismo reale e infine negli anni Novanta con la guerra in Kosovo.

Ma proprio perchè illegali in Svizzera, queste persone non hanno mai rivelato la loro identità culturale, per timore di subire ripercussioni e venire discriminate, sul lavoro, nella scuola, nella vita quotidiana. E’ dunque difficile stabilire la cifra esatta della loro reale presenza in Svizzera, proprio a causa della paura ad ammettere le proprie origini. E qui si rivela tutto il cinismo della Confederazione che – per concedere loro lo statuto di minoranza nazionale – chiede ai Rom di dimostrare un lungo rapporto storico con la Svizzera. Ciò che equivarrebbe ad ammettere una lunga presenza illegale e porterebbe di conseguenza a una loro criminalizzazione.

Eppure i Rom, a detta delle organizzazioni che ne difendono i diritti nel nostro paese sono dappertutto: sono medici, architetti, guardie carcerarie e la prova che si sono bene integrati è che di loro non si sente mai parlare. I Rom svizzeri non sono infatti quelli che incrociamo ogni tanto in qualche area di sosta con le roulottes e i bambini che giocano allegramente all’aperto: tutti i Rom svizzeri sono sedentari.

Nel corso dei decenni essi hanno imparato a nascondere la propria identità culturale e a parlare la loro lingua – il Romanés – soltanto in famiglia o con gli amici; mai in pubblico. Una situazione che ricorda quella dei bambini degli immigrati italiani che nel Secondo dopoguerra venivano segregati in casa perché avevano seguito i loro genitori illegalmente nel nostro Paese.

Una decisione, quella della Confederazione, che costringe i Rom svizzeri a un futuro di silenzio e impedisce a noi, che Rom non siamo, di conoscere la cultura e la lingua di una parte consistente dei nostri concittadini. Il riconoscimento come minoranza nazionale avrebbe permesso di proteggere meglio la lingua Rom e di lottare in modo più efficace contro ogni forma di razzismo nei loro confronti.

Come diceva Lord Acton, liberale e cattolico inglese, «La prova più sicura per giudicare se un paese è davvero libero è il grado di sicurezza goduto dalle minoranze».

Ma noi abbiamo deciso di guardare altrove. E a volte il silenzio uccide più delle ruspe.




Il discorso di Liliana Segre parla anche di Papa Francesco
Francesco Antonio Grana
2018/06/07

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... co/4409525

“Mi opporrò con tutte le energie che mi restano a leggi speciali contro i popoli nomadi”. Le parole della neo senatrice a vita Liliana Segre, nel suo primo discorso a Palazzo Madama, sono di un’attualità impressionante. La politica, soprattutto in Italia, ha ancora molto da imparare da questa “anziana signora”, come lei stessa si è definita, che porta sul braccio il numero infame di Auschwitz. Parole, quelle della Segre, che richiamano alla mente quelle scritte da Fausto Marinetti, uno dei più stretti collaboratori di don Zeno Saltini, fondatore della Comunità Nomadelfia dove Bergoglio si è recato recentemente.

Nel volume intitolato Caro Francesco (Tau), Marinetti scrive al Papa 20 messaggi ripercorrendo gli altrettanti anni vissuti in missione “nell’immenso ospedale da campo del nordest brasiliano”. Qui l’autore “ha toccato la carne di Cristo in popolazioni ridotte a scarti e rifiuti”. “Dì un po’: – scrive l’autore rivolgendosi a Bergoglio – è per caso che sei l’unico Papa figlio di migranti nel momento dell’esodo più epocale della storia? Ogni anno 250 milioni si mettono in marcia in fuga dalla fame e dalla guerra. Mi sembra di vederti marciare con loro. Perché sei della razza dell’ero Io in loro, in un popolo migrante, imprigionato, ricacciato in mare”.

La denuncia di Marinetti è abbastanza forte: “Ieri i cristiani venivano martirizzati dai pagani, oggi i cristiani martirizzano i migranti? Martiri in odium fidei i primi, in odium hominis i secondi. Che segno dei tempi è mai questo? Vengono a lacerare la placenta degli Stati nazionali per dirci che o nasciamo all’unica famiglia umana universale o l’umanità abortirà se stessa?”. Proprio incontrando la comunità di Nomadelfia, dopo aver pregato sulla tomba del suo fondatore, Francesco sottolineò che “di fronte alle sofferenze di bambini orfani o segnati dal disagio, don Zeno comprese che l’unico linguaggio che essi comprendevano era quello dell’amore. Pertanto, seppe individuare una peculiare forma di società dove non c’è spazio per l’isolamento o la solitudine, ma vige il principio della collaborazione tra diverse famiglie, dove i membri si riconoscono fratelli nella fede”.

Un esempio, quello di don Zeno, di grande importanza e attualità in un momento in cui, non solo in Italia, si affronta il problema delle migrazioni. Su questo tema le parole e ancor prima i gesti del Papa sono stati abbastanza eloquenti. Così come i richiami a “nonna Europa” dove, come lo stesso Bergoglio ha denunciato, sembra quasi che essere migrante sia un delitto.

Molto prezioso per orientarsi nel pontificato di Bergoglio, a poco più di 5 anni dalla sua elezione, è anche il volume Il Papa dell’allegria (Elledici) scritto da Juan Vicente Boo, vaticanista del quotidiano ABC. “Senza volerlo – scrive il giornalista – Francesco è diventato un punto di riferimento mondiale. Anche se non piace a tutti, o anche peggio, è il Papa più ‘mediatico’ della storia. Le sue parole e i suoi gesti fanno notizia sui quotidiani e sulle televisioni di tutti i continenti. Non era mai successo che persone di culture e religioni così diverse tra loro avessero tanta attenzione per un Papa”.

C’è chi potrebbe giustamente obiettare che, un po’ come succedeva con Karol Wojtyla, si ascolta però più il cantante che la canzone, o anche che Francesco è un Pontefice contestato, anche in modo pubblico e veemente, più dentro che fuori la Chiesa. “È un Papa indecifrabile e rivoluzionario, – scrive Boo – che è solito fare diverse mosse in avanti come uno scacchista, ma a volte scivola e cade, o sembra lasciarsi strumentalizzare da persone come Evo Morales. Pare non gli interessi troppo. Sia rialza e prosegue”. Per il vaticanista “l’obiettivo di Francesco è molto più ambizioso del semplice riformare la Curia o la Chiesa cattolica. Desidera migliorare la mentalità e il comportamento di ogni persona, cristiana, musulmana, buddista o non credente”. E il tema dei migranti è certamente al primo posto nell’agenda del pontificato.
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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 4:32 pm

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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 4:33 pm

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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 7:10 pm

2) ebrei e clandestini e la demenziale calunnia di xenofobia; le leggi razziali contro gli ebrei non hanno nulla a che fare con le legittime e civili leggi contro l'invasione clandestina


"Migranti morti in mare? Come ebrei della Shoah". Bufera sul sindaco di Padova
Luca Romano - Ven, 25/01/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 34428.html

La crisi migratoria degli ultimi anni come la Shoah. Le parole del sindaco di Padova, Sergio Giordani stupiscono e spiazzano la comunità ebraica. Ira della Lega

La crisi migratoria degli ultimi anni come la Shoah. Le parole del sindaco di Padova, Sergio Giordani stupiscono e spiazzano la comunità ebraica.

Un paragone troppo forte quello del primo cittadino padovano che ha innescato le polemiche proprio a ridosso della Giornata per la Memoria nel corso della cerimonia per la posa delle "Pietre d'inciampo" con i nomi delle vittime della shoah: "C’è un’agghiacciante similitudine in quello che è accaduto allora e nelle vicende che oggi vedono morire nel Mediterraneo migliaia di persone", ha affermato il sindaco. Poi il suo paragone è andato oltre: "Migranti deportati e annegati in mare; non hanno più una identità, sono solo dei numeri, entità astratte senza un volto, che oltre a non avere un futuro non hanno più neppure una storia. Chissà, forse anche tra i bambini morti nei campi di concentramento ce n’era uno che aveva nascosto in tasca una pagella piena di bei voti, pensando che potesse essere un lasciapassare per un futuro migliore".

La Lega è insorta: "Giordani sta sfruttando una tragedia immane come quella della Shoah per fare polemica politica su un tema delicato come quello dell’accoglienza. Una caduta di stile che si sarebbe potuto benissimo risparmiare", ha affermato Nicola Finco, presidente del gruppo del Carroccio in Consiglio Comunale. Infine la reazione di Alleanza per Israele: "La similitudine tra gli ebrei perseguitati dal nazismo durante la Shoah e i migranti che oggi attraversano il mediterraneo è inaccettabile e offensiva, tanto più alla vigilia della Giornata della Memoria e se questa viene dal sindaco di una città importante come Padova, Sergio Giordano. Sono infatti le parole del sindaco a risultare agghiaccianti e a lasciare senza parole", ha affermato Alessandro Bertoldi, presidente di Alleanza per Israele.



Provocazione di Oliviero Toscani nei confronti del ministro degli Interni Salvini. "Se il ministro taglierà i fondi, finanzierò con i miei soldi l'accoglienza e condividerò le mie proprietà con i migranti!".
(ANSIA)-Roma, 6 Giu- 13:45
https://www.facebook.com/alfio.krancic. ... 1337173231



Oliviero Toscani, la minaccia violentissima contro Matteo Salvini: "Lui tagli i fondi per l'accoglienza, presto gli taglieranno le palle"
6 Giugno 2018

http://www.liberoquotidiano.it/news/per ... palle.html

Oliviero Toscani attacca ferocissimo il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo l'annuncio del taglio sui fondi per l'accoglienza, l'ormai famoso: "È finita la pacchia per i clandestini". Alla Zanzara su Radio24, il fotografo ha tuonato: "Salvini vuole tagliare i soldi ai migranti, ma stia attento che prima o poi gli taglieranno le palle. Ma cosa vuole tagliare? È una cosa da pirla, gli immigrati non ingrassano come lui, non c'è nessuna pacchia. E poi quelli che arrivano sono meglio di Salvini e Di Maio che non sanno far niente. Almeno questi qua lavorano".


E Salvini zittisce Toscani: "Ti compatisco"
Toscani attacca Salvini: "Immigrati ti taglieranno le palle". E il ministro dell'Interno replica: "Lo compatisco, un abbraccio"
Claudio Cartaldo - Mer, 06/06/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 37474.html

Matteo Salvini non fa passare molto tempo dagli attacchi di Oliviero Toscani e gli risponde a stretto giro.

"Si dimostra sempre un “signore” - ha scritto su Facebook il neo ministro dell'Interno - Lo compatisco e lo abbraccio!".

Ormai da tempo il noto fotografo e il leghista si beccano a distanza. Anzi. Non è la prima volta che Toscani insulta il segretario leghista. Stavolta però le sue sono state frasi choc. "Salvini? - ha detto durante l'ultima puntata de La Zanzara su Radio 24 - Vuole tagliare i soldi ai migranti, ma stia attento che prima o poi gli taglieranno le palle”. Che il noto fotografo non apprezzi molto il politico del Carroccio è ormai cosa nota. Lo considera un uomo di Neandethal, a dire il vero. E così è tornato ad attaccarlo alla radio. “Ma cosa vuole tagliare? - ha detto - È una cosa da pirla, gli immigrati non ingrassano come lui, non c’è nessuna pacchia. E poi quelli che arrivano sono meglio di Salvini e Di Maio che non sanno far niente. Almeno questi qua lavorano”.

Salvini, però, non si è scomposto. Anzi. Ha affidato la sua replica a una breve dichiarazione su Facebook. Poche righe per liquidare l'astio del fotografo. "Toscani si dimostra sempre un “signore” - ha scritto il segretario della Lega - Lo compatisco e lo abbraccio!".

OLIVIERO TOSCANI (riporto a futura memoria, perchè tutti esternano, poi stranamente si dimenticano...)
""Se il ministro Salvini taglierà i fondi, finanzierò con i miei soldi l'accoglienza e condividerò le mie proprietà con i migranti!"


Oliviero Toscani una mostruosità umana, per questo demente se gli europei non accolgono i "migranti dall'Africa e dall'Asia" sarebebro paragonabili ai nazisti che discriminaronom, perseguitarono e sterminarono gli ebrei e quindi imputabili in un nuovo processo di Norimberga.


Oliviero Toscani al Sacro Convento di Assisi: "Non voglio essere sul banco degli imputati in una nuova Norimberga per crimini contro l'umanità"
2017/09/17

http://www.huffingtonpost.it/2017/09/17 ... a_23212383

"Io, caro frate, non voglio essere fra dieci anni sul banco degli imputati di un nuovo processo di Norimberga per crimini contro l'umanità". Oliviero Toscani è ad Assisi per il Cortile di Francesco, la manifestazione che ha visto confrontarsi per quattro giorni importanti relatori sul tema del "cammino".

"Oggi - dice il fotografo, parlando della cronaca quotidiana di violenza e morte, muri e indifferenza - dobbiamo sovvertire con la nostra comunicazione un sistema iniquo, che manipola la razza umana, che è contro. Per dirla alla Bob Dylan: se dovessi fare un giornale serio, la gente si vergognerebbe di quello che è". Secondo Toscani "siamo di fronte a un momento epocale: io non voglio stare dalla parte dei condannati per non aver visto - o non aver voluto vedere - quello che oggi sta accadendo nel prossimo processo di Norimberga".

Non è la tv ad aprirci gli occhi, perché, spiega, "davanti alla tv siamo tutti ciechi. Dobbiamo toglierci il velo dagli occhi. Dobbiamo fare di Assisi un contrappunto, un controcanto. Ho bisogno di proporre delle alternative secche: la guerra e la pace, la bruttezza e la bellezza. E chiamare l'uomo a decidere da che parte stare, perché non è più tempo di stare fermi".


Il demente Toscani e il processo di Norimberga
https://www.facebook.com/massimilianofe ... 5104340393


Oliviero Toscani, figlia Olivia: "Per me è un estraneo, da lui maltrattamenti psichici"
Olivia Toscani
Pubblichiamo la lettera inviata al «Corriere della Sera» da Olivia Toscani, figlia del fotografo Oliviero.

http://www.corriere.it/moda/news/18_gen ... 012501DCOR

Sono Olivia Toscani, la figlia maggiore di Oliviero Toscani. Scrivo in merito all’articolo (Corriere, 1 dicembre 2017) in cui mio padre è intervistato da Maria Luisa Agnese. Contesto totalmente le parole di mio padre riguardo al suo rapporto con le figlie. Non l’ho più visto dall’età dei miei quindici anni, quando sono andata via dalla nostra casa a Casale Marittimo per i continui maltrattamenti psichici e per i ricatti che costantemente manifestava con violenza e aggressività, sia contro di me, sia contro mia madre, Agneta, la sua prima moglie con cui ha avuto due figlie. Sin dalla separazione dei miei genitori l’ho sempre sentito imprecare contro di noi, bestemmiando, fino ad arrivare al limite inaudito di imprecare contro la nostra vita stessa (noi ancora bambine, ahimè). Il nostro riavvicinamento non sarà mai possibile senza un profondo e sentito atto di amore e conversione. Oggi Oliviero è un estraneo con un grosso debito umano e morale. I miei figli lo conoscono a malapena. I suoi vantati 14 nipoti sono in realtà 11. I miei figli respingono in maniera netta tale impostura. Oliviero non è riuscito a formare una famiglia allargata unita e pacifica come dice lui. I miei figli non possono andare a casa sua e non è mai stato un nonno vero. In definitiva un Non Padre avrebbe potuto recuperare la sua posizione riscattandosi come un Buon Nonno. Ed è già tardi …




Questi non salvano vite ma ci tolgono la vita; questi sono criminali che violano i nostri diritti umani e civili.Un altro demente seriale


Migranti, Leoluca Orlando: «Denuncio la Ue per genocidio»
Milano, 15 ottobre 2017
Il sindaco di Palermo parla di «gestione criminogena» del fenomeno. C’è materia sufficiente perché si faccia un processo penale»
(Ansa) (Ansa)

http://www.corriere.it/politica/17_otto ... 5c9c.shtml

Sulla gestione «criminogena» dei migranti «l’Europa è responsabile di un vero e proprio genocidio. Presenterò una denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo rivolta agli stati europei, all’Unione europea. Poi sarà la Procura a decidere». Lo annuncia il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, intervistato da Sky Tg24. «La mia è un’accusa da giurista - attacca Orlando - non mi riferisco alla distinzione, che io non accetto, tra migranti economici e richiedenti asilo. Ma al fatto che in base alla propria legislazione, l’Europa riconosce il diritto all’asilo dei siriani, ma poi non li mette in condizione di raggiungere l’Europa. Li costringe a vendersi a mercanti di morte, quando potrebbero viaggiare in business, atterrando a Londra, piuttosto che a Berlino o a Amsterdam. Questa è materia sufficiente perché si faccia un processo penale».

«Continua l’intreccio perverso e criminale tra genocidio e business», ha aggiunto Orlando. «L’Europa - attacca - ogni tanto si sveglia dal suo sonno criminale e scopre quello che sta accadendo, cioè una vera e propria strage degli innocenti. Frutto di un sistema europeo criminogeno che alimenta la criminalità organizzata. Adesso sono arrivati gli ucraini, i russi, gli yacht, le barche a vela...E il business continua». «Dimenticando che il finanziamento di dittatori, ieri in Turchia oggi in Libia, produce soltanto un ulteriore incentivo al business criminale». Per questo, ha ribadito il sindaco di Palermo, «presenterò una pronuncia alla Procura della Repubblica di Palermo, nei confronti di questo ignobile mercato che riguarda gli stati europei e l’Unione Europea. Questo genocidio ci farà vergognare di essere europei».



Alberto Pento
Questo è un demente. Uno di quei parassiti irresponsabili e cattivi che tendono a coprisrsi apparendo come buoni.



Parassiti, bugiardi, manipolatori dei diritti umani e ladri di vita ma che si propongono come presuntuosi e arroganti salvatori degli uomini e dell'umanità, solo che laddove questi operano spesso e volentieri la gente muore.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 205&t=2668
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 2617721208


I migranti clandestini, i veri e i falsi asilanti e rifugianti politici, da guerra, da carestia, climatici o ambientali, da sovrapopolamento, da parassitismo assistenziale, da associazionismo criminale ...
non hanno alcun diritto superiore e assoluto ad entrare nei paesi europei, nell'essere soccorsi in mare, nell'essere accolti e ospitati a spese dei cittadini europei, sempre e comunque a loro gradimento e bisogno, indipendentemente e contro la nostra volontà, la volontà dei cittadini europei, delle nostre possibilità e delle compatibilità etnico-culturali.


Far passare per un loro diritto ciò che diritto non è, specialmente a spese e a danno dei cittadini europei disoccupati, poveri, bisognosi, ammalati, giovani, famiglie, imprese, ... su cui viene scaricata la spesa pubblica o statale destinata a questi clandestini o migranti e profughi è un crimine che viola i diritti umani e civili dei cittadini europei.

Paragonare il più che legittimo rifiuto dei cittadini europei verso costoro che non sono né nativi-indigeni europei, né cittadini europei, paragonarlo alla discriminazione che nel 900 vi è stata verso gli ebrei che da secoli vivevano in Europa contribuendo al suo benessere non mi pare che abbia alcun senso se non quello di mistificare la realtà, di vittimizzare chi entra e vuole entrare illegalmente ad ogni costo a danno e contro la volontà dei cittadini italiani ed europei e di demonizzare gli europei contrari all'invasione dei clandestini.




A difesa dei diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei
Contro l'invasione che viola e calpesta i diritti umani e civili e la sovranità dei cittadini italiani ed europei
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 194&t=2778

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674


Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2605

Pensa prima alla tua gente e al tuo paese che ne hanno bisogno, invece che agli africani e all'Africa
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 205&t=2681

I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2574
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886

Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2420

Migrare e non migrare, accogliere e non accogliere, diritti e doveri
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 194&t=2498
Non esiste alcun dovere assoluto ad accogliere e alcun diritto assoluto ad essere accolti.

Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =25&t=2484
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 1489953902

Il mito tabù degli ultimi e dei poveri
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2706

L'uomo di buona volontà e l'ipocrita
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2515

All'Africa e agli africani non dobbiamo nulla, ma proprio nulla, niente di niente, tanto meno agli asiatici e ai nazisti maomettani d'Asia e d'Africa. Ci dispiace per i cristiani ma non possiamo accogliere tutti perché non vi è spazio, non vi sono risorse e non c'è lavoro, in Italia vi sono già milioni di poveri, di disoccupati e di giovani costretti a migrare; e un debito pubblico tra i più alti del mondo occidentale che soffoca lo sviluppo e alimenta i parassiti e la corruzione. Gli africani si arrangino e restino in Africa a risolvere i loro problemi.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 194&t=2494

Africa razzista, il continente nero è tra i più razzisti della terra
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2750

Crimini dei nazisti maomettani marocchini e africani in Europa
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2753

I popoli del mondo si rivoltano contro il nazismo maomettano (e le sue mostruosità incivili e disumane: Maometto, Islam, Corano, Sharia) - orrore e terrore politico religioso.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2702
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Messaggioda Berto » ven giu 08, 2018 7:17 pm

La calunnia criminale di xenofobia!

La menzogna più grande è la calunnia di xenofobia/antistranieri usata per demonizzare le destre, i nazionalisti, i nativisti, coloro che sostengono e difendono i diritti dei cittadini italiani ed europei.
Essere contro i clandestini e l'invasione dall'Asia e dall'Africa non è affatto essere contro i migranti e contro gli stranieri in generale, in assoluto, sempre e comunque.
Un conto sono gli stranieri che migrano rispettando le leggi del nostro paese, i nostri diritti e la nostra volontà di decidere se, chi, come e quando qualcuno può entrare in casa nostra e nel nostro paese;
un conto sono gli stranieri che vogliono entrare nella nostra casa, nel nostro paese, a loro piacimento, indipendentemente dalla nostra volontà, violando le nostre leggi e i nostri diritti, mancandoci di rispetto e depredandoci.
Giustamente contro costoro si debbono ergere barriere, muri, fili spinati e schierare l'esercito, la marina, l'aviazione e la polizia e coloro che superassero il confine andrebbero ricacciati, espulsi con qualsiasi mezzo anche violento. E se necessario per legittima difesa andrebbero anche uccisi.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » dom giu 10, 2018 8:31 am

Ecco un'altro bugiardo, manipolatore della realtà, che viola i diritti umani naturale e universalim, civili e politici dei cittadini italiani, che li trasforma da vittime in carnefici; che li priva della libertà di decidere se, chi, come, quando e dove accogliere e ospitare, come se fossero degli schiavi con il dovere assoluto di accogliere ed ospitare chiunque e comunque, indipendentemente da tutto.



Bergoglio smaschera la retorica gialloverde
Francesco Peloso
7 giugno 2018

https://www.democratica.com/focus/bergo ... ialloverde

I migranti, i rifugiati, sono stati trasformati in capro espiatorio responsabile di ogni male, di ogni spreco di risorse – e qui la cosa ha dell’incredibile – additati a nemico pubblico numero uno da Salvini con il silenzio-assenso di Di Maio

Il Mediterraneo, un mare bellissimo diventato una tomba per tanti uomini donne e bambini in fuga da condizioni di vita disumane; le parole di Papa Francesco smascherano la retorica violenta di questi primi giorni di governo Lega-Cinquestelle. I migranti, i rifugiati, sono stati trasformati in capro espiatorio responsabile di ogni male, di ogni spreco di risorse – e qui la cosa ha dell’incredibile – additati a nemico pubblico numero uno dal vicepremier Matteo Salvini con il silenzio-assenso del suo collega Luigi Di Maio.
Lo scopo di un’operazione tanto spregiudicata appare sempre più evidente: coprire le numerose incertezze contabili delle troppe miracolose promesse elettorali che si stanno sciogliendo una dopo l’altra come neve al sole di fronte a una realtà assai più complessa di come è stata descritta in campagna elettorale. Resta da giocare, allora, la carta della paura dello straniero sugellata dallo slogan: “la pacchia è finita”, affermazione volgare e tragica nel momento in cui un doppio naufragio davanti alle coste tunisine e turche, ha fatto registrare la morte di decine di disperati fra cui diversi bambini.

Francesco, da parte sua, non è intervenuto direttamente nelle vicende politiche italiane, ma ha toccato l’argomento in un messaggio indirizzato al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e ai partecipanti di un simposio in corso ad Atene dedicato alla protezione e alla salvaguardia dell’ambiente dal titolo “Toward a Greener Attica. Preserving the Planet and Protecting its People” (Verso un’Attica più verde. Preservare il pianeta e proteggere il suo popolo). Ai lavori prendono parte due rappresentanti della Santa Sede, il card. John Olorunfermi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, capitale della Nigeria, e il card. Peter Turkson, ghanese, prefetto del Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale; è stato quest’ ultimo a leggere il messaggio di Papa Francesco.

Nel testo, riportato dal Sir, l’agenzia stampa della Cei, rivolgendosi a Bartolomeo, il Pontefice afferma: “Ricordo vividamente la mia visita a Lesbo (aprile 2016, ndr), insieme a Sua Santità e Sua Beatitudine Hieronymos II (arcivescovo ortodosso id Atene, ndr), per esprimere la nostra comune preoccupazione per la situazione dei migranti e dei rifugiati”. “Mentre ero incantato dallo scenario del cielo azzurro e del mare – prosegue Bergoglio – rimasi colpito dal pensiero che un mare così bello fosse diventato una tomba per uomini, donne e bambini che in gran parte cercavano solo di sfuggire alle condizioni disumane delle loro terre. Lì ho potuto toccare con mano la generosità del popolo greco, così ricco di valori umani e cristiani, e il loro impegno, nonostante gli effetti della loro crisi economica, a confortare coloro che, espropriati di tutti i beni materiali, si erano diretti verso le loro rive”.

Le roboanti affermazioni del leader leghista che cerca di passare rapidamente all’incasso di un consenso costruito a tavolino sulla paura e sul razzismo, hanno destato del resto un allarme crescente da parte di diversi esponenti del mondo cattolico. In questo senso si è espresso, qualche giorno fa, il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento che accompagnò il Papa nel pellegrinaggio a Lampedusa, il primo viaggio in Italia compiuto da Bergoglio. “E’ chiaro che la responsabilità dei morti non è solo una questione di proclami elettorali – ha detto Montenegro – sono morti che pesano sulla coscienza di tutti”, “sono vite umane che non si possono scartare, ora attendiamo le scelte” visto che la stagione dei “desideri” – ha osservato il cardinale – è finita anche per il neoministro Salvini.

Nette anche le parole pronunciate dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, per il quale “non si può pensare di risolvere i flussi migratori riducendoli ad una mera questione di polizia o addirittura di spesa pubblica. C’è molto di più. C’è in gioco, prima di tutto, la salvaguardia della dignità umana che è sempre incalpestabile e inalienabile”. Significativa anche la presa di posizione di suor Eugenia Bonetti, religiosa impegnata sul fronte del contrasto alla tratta delle persone. Suor Bonetti, presidente dell’associazione “Slaves no more”, e Oria Gargano, presidente della cooperativa sociale “BeFree”, hanno scritto una lettera aperta al ministri Salvini nella quale fra le altre cose affermano: “Per rendere un Paese accogliente, inclusivo, rispettoso delle vittime di questi soprusi non si può tuonare contro i ‘clandestini’ senza conoscere le situazioni da cui provengono e chi sono coloro che hanno organizzato il viaggio”. Quindi nel testo si ricorda che “i fondi stanziati per gli interventi umanitari provengono dalla Commissione europea, a riconoscimento del ruolo centrale dell’Italia”. Da qui una domanda rivolta al ministro: “perché allora raccontare agli italiani che quei fondi sono sottratti alle politiche sociali destinate ai nativi? Signor ministro, cosa può portare di buono aizzare una guerra tra poveri?”.

In realtà, da parte cattolica si sperava che la nuova responsabilità istituzionale raggiunta dalla Lega nord, inducesse Salvini e i suoi a una maggior prudenza almeno nelle esternazioni pubbliche; al contrario le più pessimiste delle previsioni stanno prendendo forma in un crescendo di minacce e annunci per altro assai difficili da mettere in pratica come quello dei 500mila rimpatri. Promessa costosissima e assai difficile da realizzare con Paesi scossi da conflitti, in mano a regimi militari attraversati da crisi economiche o sociali Allo stesso tempo l’Italia ha bisogno, per dare corpo e credibilità a qualsiasi politica migratoria, di dispiegare una vasta rete di alleanze internazionali a partire dall’Ue, dalle agenzie dell’Onu, passando dai paesi africani e da realtà associative come quelle del mondo cattolico; senza questo ogni annuncio appare velleitario e ipocrita.

Ancora va ricordato che i rifugiati sbarcati in Italia sono passati dai 181mila del 2016, ai circa 120 mila del 2017, mentre la presenza di immigrati nel nostro Paese tocca i 5 milioni ormai da molti anni senza variazioni significativi; numeri che contrastano in modo stridente con l’allarmismo anti-stranieri. Ma, appunto, oltre i proclami di questi giorni convulsi, oltre le brutte figure diplomatiche, gli insulti ai disperati, bisognerà vedere in che modo il governo Conte gestirà un problema che ha avuto un peso determinante nelle ultime tornate elettorali in Europa e in America.



Essere cristiani in Europa occidentale
2018/05/29
I cristiani europei sono per la maggioranza non praticanti, ma si distinguono da coloro che non si riconoscono in nessuna religione per quanto concerne l'atteggiamento verso i musulmani e gli immigrati, i punti di vista su Dio e le opinioni sul ruolo della religione nella società

http://www.pewforum.org/2018/05/29/esse ... tent=italy

L’Europa occidentale, culla del protestantesimo e storicamente sede del cattolicesimo, è diventata una delle regioni più secolari al mondo. Anche se la grande maggioranza degli adulti afferma di avere ricevuto il battesimo, oggi molti di essi non si descrivono come cristiani. Alcuni affermano di aver abbandonato gradualmente la religione, di avere smesso di credere negli insegnamenti religiosi o di essersi allontanati a seguito degli scandali o delle posizioni della chiesa sulle questioni sociali, secondo un nuovo importante sondaggio del Pew Research Center sulla fede e le pratiche religiose in Europa occidentale.

Eppure, nella maggior parte dei casi gli adulti intervistati si considerano di fatto cristiani, anche se frequentano raramente la chiesa. Dal sondaggio emerge che i cristiani non praticanti (come vengono definite, nell’ambito del presente rapporto, le persone che si identificano come cristiane, ma che partecipano alle funzioni religiose solo poche volte all’anno) rappresentano la quota più ampia della popolazione nella regione interessata. In tutti i Paesi tranne l’Italia, sono più numerosi dei cristiani praticanti (ovvero di coloro che partecipano alle funzioni religiose almeno una volta al mese). I cristiani non praticanti sono più numerosi anche di quanti non si riconoscono in nessuna religione (ovvero persone che si identificano come atee, agnostiche o “di nessuna religione in particolare”) nella maggior parte dei Paesi inclusi nel sondaggio.

Lo studio del Pew Research Center, nel corso del quale sono state effettuate più di 24.000 interviste telefoniche con adulti selezionati in modo casuale, inclusi circa 12.000 cristiani non praticanti, rivela che l’identità cristiana rimane un marcatore significativo in Europa occidentale, anche tra coloro che frequentano raramente la chiesa. Non si tratta semplicemente di un’identità “nominale” priva di rilevanza pratica. Al contrario, il punto di vista dei cristiani non praticanti sulla religione, la politica e la cultura spesso è diverso da quello dei cristiani praticanti e/o degli adulti che non si riconoscono in nessuna religione.

L’identità cristiana in Europa occidentale è infatti associata a opinioni più negative nei confronti degli immigrati e delle minoranze religiose. Nel complesso, coloro che si professano cristiani, che frequentino la chiesa o meno, sono più propensi di coloro che non si riconoscono in nessuna religione a esprimere pareri negativi nei confronti degli immigrati, nonché dei musulmani e degli ebrei.

Ad esempio, il 63% dei cristiani praticanti in Italia afferma che l’Islam è fondamentalmente incompatibile con la cultura e i valori italiani, opinione condivisa dal 51% dei cristiani non praticanti. Tra gli adulti che non si riconoscono in nessuna religione, invece, la percentuale di intervistati che ritiene che l’Islam sia fondamentalmente incompatibile con la cultura e i valori del proprio Paese è inferiore (29%). In Europa si osserva una distribuzione analoga per quanto riguarda le limitazioni per l’abbigliamento delle donne musulmane in pubblico: i cristiani sono più propensi delle persone con “nessuna religione” ad affermare che le donne musulmane non dovrebbero poter indossare alcun indumento religioso.

I cristiani praticanti, i cristiani non praticanti e le persone che non si riconoscono in nessuna religione si differenziano anche in termini di atteggiamento in relazione al nazionalismo. I cristiani non praticanti sono meno propensi dei cristiani praticanti a esprimere punti di vista nazionalisti. Sono comunque più propensi degli intervistati con “nessuna religione” ad affermare che la propria cultura è superiore alle altre e che è necessario avere antenati di un Paese per condividerne l’identità nazionale (ad esempio, è necessario avere una tradizione familiare spagnola per essere davvero spagnoli).

In Italia, ad esempio, la maggioranza dei cristiani praticanti (57%) concorda con l’affermazione “I miei connazionali non sono perfetti, ma la nostra cultura è superiore alle altre”. Questa percentuale scende al 49% tra i cristiani non praticanti ma resta comunque superiore rispetto al 14% di italiani adulti che non si riconoscono in nessuna religione che condivide questo punto di vista.

Il sondaggio, che è stato realizzato successivamente a un’impennata dei flussi migratori diretti in Europa e provenienti da Paesi a maggioranza musulmana, ha posto molte altre domande sull’identità nazionale, il pluralismo religioso e l’immigrazione.

La maggior parte degli europei occidentali si dichiara disposta ad accettare musulmani ed ebrei nel proprio quartiere e nella propria famiglia ed è per lo più in disaccordo con le affermazioni negative su questi gruppi. Inoltre, nel complesso, il numero di intervistati che afferma che gli immigrati sono onesti e lavorano duramente è maggiore rispetto a quelli di opinione contraria.

C’è comunque un pattern che emerge in modo chiaro e coerente: i cristiani, sia praticanti che non praticanti, sono più propensi degli adulti che non si riconoscono in nessuna religione in Europa occidentale ad esprimere opinioni sfavorevoli nei confronti degli immigrati e delle minoranze e punti di vista nazionalisti.

Ci sono anche altri fattori che esulano dall’identità religiosa e che sono strettamente connessi a queste posizioni. Ad esempio, il livello di istruzione più elevato e la conoscenza personale di una persona musulmana tendono ad associarsi a una maggiore apertura nei confronti dell’immigrazione e delle minoranze religiose. Inoltre, l’identificazione con la destra politica è fortemente collegata a posizioni anti-immigrazione. Ciò detto, anche impiegando tecniche statistiche per tenere conto di questi e molti altri fattori, tra cui età e sesso, gli europei occidentali che si identificano come cristiani sono più propensi di quanti non si riconoscono in nessuna religione a esprimere sentimenti negativi sugli immigrati e sulle minoranze religiose.

I cristiani non praticanti, i cristiani praticanti e gli adulti che non si riconoscono in nessuna religione mostrano altri punti di divergenza importanti in quest’area geografica:

Pur affermando di non credere in Dio “come descritto nella Bibbia”, molti cristiani non praticanti tendono a credere in qualche altro potere superiore o forza spirituale. Per contro, la maggior parte dei cristiani praticanti afferma di credere nella descrizione biblica di Dio. E una netta maggioranza degli adulti che non si riconoscono in nessuna religione non crede in alcun tipo di potere superiore o forza spirituale nell’universo.
I cristiani non praticanti tendono a esprimere posizioni più positive che negative nei confronti delle chiese e di altre organizzazioni religiose, dichiarando che svolgono una funzione socialmente utile aiutando i poveri e rafforzando i legami all’interno delle comunità. I loro atteggiamenti nei confronti delle istituzioni religiose non sono favorevoli come quelli dei cristiani praticanti ma, rispetto agli europei che non si riconoscono in nessuna religione, i cristiani non praticanti sono più propensi ad affermare che le chiese e le altre organizzazioni religiose apportano un contributo positivo alla società.
La grande maggioranza dei cristiani non praticanti, come quella delle persone che non si riconoscono in nessuna religione in Europa occidentale, è favorevole all’aborto legale e al matrimonio tra persone dello stesso sesso. I cristiani praticanti sono più conservatori su questi temi, anche se all’interno di questo segmento si rileva un supporto sostanziale (in alcuni Paesi maggioritario) all’aborto legale e al matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Quasi tutti i cristiani praticanti che sono genitori o tutori di minori (di età inferiore a 18 anni) affermano di crescerli secondo i principi cristiani. Tra i cristiani non praticanti, una percentuale leggermente inferiore, che comunque rappresenta la stragrande maggioranza, afferma di crescere i propri figli come cristiani. Per contro, i genitori che non si riconoscono in nessuna religione crescono generalmente i propri figli senza religione.

Questi sono alcuni dei risultati chiave emersi dal nuovo sondaggio del Pew Research Center. Lo studio, finanziato da The Pew Charitable Trusts e dalla John Templeton Foundation, rientra in un progetto più ampio del Pew Research Center volto a comprendere il cambiamento religioso e il suo impatto sulle società in tutto il mondo.

Le conclusioni del sondaggio sono disponibili per la pubblicazione immediata e sono consultabili all’indirizzo http://assets.pewresearch.org/wp-conten ... TALIAN.pdf e http://www.pewforum.org/2018/05/29/bein ... rn-europe/ (rapporto completo in inglese).

Questo riassunto è stato tradotto in italiano dall’inglese.



Gesù Cristo l'ebreo, in Israele non era uno straniero, non era un profugo, non era un migrante economico né un migrante parassita o criminale, non era un clandestino, non era un terrorista arabo-palestinese, non era un nazista maomettano, era semplicemente e integralmente un ebreo di Israele come lo erano i suoi genitori e Israele è la terra degli ebrei come Gerusalemme è la loro capitale.
I preti che la raccontano diversamente sono dei mentitori, dei bestemmiatori, degli eretici, dei figli del demonio.

http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2814
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8341291350



Essere umani e buoni uomini e per chi ci crede anche sensati cristiani
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2746


La solidarietà e l'accoglienza imposta e obbligatoria è una delle peggiori e più odiose forme di schiavitù e di oppressione.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 149&t=2599


Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2605


Non portarti la morte in casa, non hai colpe né responsabilità
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 194&t=2624
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Ebrei,zingari,clandestini: accostamenti immondi, impossibili

Messaggioda Berto » dom giu 10, 2018 8:31 am

È una ignominia paragonare i migranti all’Olocausto
25 giugno 2018
Victor Davis Hanson
(National Review, Foglio)

http://www.italiaisraeletoday.it/e-una- ... lolocausto

Molto è stato scritto – in parte o in modo impreciso, per offuscare la questione a fini politici – del fiasco delle operazioni al confine tra Stati Uniti e Messico e della sfortunata separazione dei figli dai genitori. Le politiche messicane di esportazione deliberata dei propri cittadini sono vecchie di decenni e dipendono dalla volontà di fornire una valvola di sicurezza sociale al posto delle riforme economiche e dei diritti umani.

Victor Davis Hanson

L’immigrazione clandestina, sempre più spesso di indigeni, assicura a Città del Messico un flusso costante di rimesse economiche (ora la sua più grande fonte di cambio), senza troppe preoccupazioni su come i suoi indigenti all’estero possano spremere somme così ingenti da inviare in Messico.

Facilitare l’immigrazione clandestina stabilisce e promuove anche un espatrio demografico favorevole, che aiuta a ricalibrare favorevolmente la politica degli Stati Uniti verso il Messico.

E Città del Messico usa l’immigrazione come politica irritante verso gli Stati Uniti: una politica che può essere ingrandita o attenuata, a seconda degli obiettivi e degli stati d’animo della politica estera messicana in un dato momento.

L’ex direttore della Cia e della Nsa Michael Hayden e l’ex First lady Laura Bush hanno fatto della demagogia sulla questione con grotteschi e ignoranti paragoni fra gli attuali rifugiati al confine e il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau o l’internamento forzato giapponese durante la Seconda guerra mondiale. Nel suo orrendo picco nell’agosto del 1944, il complesso di Auschwitz Birkenau in alcuni giorni sterminò diecimila esseri umani e potrebbe aver ammazzato in modo cumulativo oltre un milione di ebrei. Suggerire che un centro di detenuti sia qualcosa di simile a quella mostruosità di uccisione industriale è sconvolgente, aberrante e vergognoso.

Michael Hayden

È un insulto all’attuale personale delle forze di sicurezza statunitensi che fanno un lavoro eroico a grande rischio per proteggere il confine in modo umano, a condizioni inimmaginabili e sotto pressioni politiche.

Ed è un danno maggiore alla memoria dei sei milioni di ebrei perduti dell’Olocausto quando il loro destino è usato in modo così ignorante per ottenere un vantaggio politico. Hayden dovrebbe anche ricordarsi che durante il suo mandato alla Nsa e come direttore della Cia era costantemente infangato su questioni come ‘interrogatori potenziati’, droni e sorveglianza intrusiva.

Altrettanto ironico è che durante le polemiche su Abu Ghraib, il furore della guerra in Iraq e le consegne post Undici settembre, George W. Bush è stato occasionalmente paragonato agli istigatori di retate fasciste. Tali tattiche in passato sono state usate contro coloro che ora le impiegano”.








Perché la Prof.ssa Dell'Aria è stata sospesa?
Pietro Grasso

https://www.facebook.com/watch/?v=369592720332327

https://www.facebook.com/groups/Fightin ... 1971148054


IL VIDEO DEGLI STUDENTI DI PALERMO. Guardatelo e giudicatelo voi.
Visto che tutti coloro che ne parlano non l’hanno visto, a partire dalla sottosegretaria Borgonzoni, ho deciso di pubblicare il video completo dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale di Palermo (omettendo solo l’ultima slide con i nomi).
Guardatelo e giudicate voi: su cosa avrebbe dovuto vigilare l’insegnante? Sulle opinioni degli studenti? Avrebbe dovuto censurare il pensiero degli alunni?
In nessuna parte viene detto che Salvini è come Mussolini, come invece leggo ovunque. Vengono accostati provvedimenti e scelte di allora e di oggi, con acume e intelligenza: a chi lo guarda spetta trarre le conclusioni.
Allora mi chiedo: perché la Professoressa Rosa Maria Dell'Aria è stata sospesa? Perché è intervenuta la Digos?
Mi sembra, al contrario, che gli studenti abbiano ben compreso il significato più profondo della Giornata della memoria: non un rito stanco ma un pungolo per il presente. Forse è proprio l’intelligenza a spaventare Salvini e i suoi! Mostra meno


Alberto Pento
Questo video è di una falsita indicibile una mostruosità inguardabile con una manipolazione della realtà, dei valori, dei doveri e dei diritti umani e civili spaventosa.
Il paragone tra gli ebrei perseguitati che scappavano dall'Europa con questi clandestini dei barconi è demenziale e criminale, completamente falso diffamatorio e calunnioso.

Non esiste alcun diritto ad invadere i paesi altrui e di essere accolti, ospitati e mantenuti, la violazione della convenzione sul soccorso in mare è un'aggravante del crimine della clandestintà.

Il permesso di soggiorno non è un diritto e nel passato è stata una concessione di cui si è abusato grandemente a danno della scarse risorse e della sicurezza dei cittadini italiani.

Questo tipo di invasione clandestina è un violenza disumana che calpesta i diritti umani, civili e politici dei cittadini italiani ed europei e va assolutamente fermata con ogni mezzo.
In tali casi di invasione clandestina, l'invocato obbligo alla solidarietà umana è la più subdola e orripilante forma di riduzione in schiavitù.

Il ministro dell'Interno Salvini ha il sacrosanto e inderogabile dovere di difendere il suo paese e i suoi concittadini, i confini territoriali dello stato e la sicurezza pubblica;
le convenzioni internazionali (come quelle sul soccorso in mare e sull'asilo politico e la protezione umanitaria) che pregiudicano la sicurezza e i diritti dei cittadini italiani e che possono destabilizazre il paese vanno assolutamente sospese, specialmente quando vi sono gravi e sistematici abusi e gravi pericoli che aumentano esponenzialmente come l'invasione dei nazi maomettani e dei relativi terroristi.
Poi l'apertura indiscriminata e scriteriata è di per sé insensata per mille considerazioni tra cui: la quantità di clandestini, l'inattendibilità anagrafica, la mancanza di risorse economiche e l'enormità del debito pubblico, di prospettive di lavoro, di compatibilità culturale e civile, di sicurezza, di violazione





Nelle scuole scatta la protesta buonista per la prof sospesa
Roberto Chifari - Mar, 21/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 0f3nwcUQYM

Alle 11 in punto scatta l'ora X in molte scuole italiane che aderiranno al Teacher Pride. L'orgoglio dell'insegnante, sospesa dal Provveditore agli Studi di Palermo, per non aver vigilato sul lavoro dei propri ragazzi che avevano paragonato il Decreto Sicurezza alle leggi razziali del 1938

Oggi alle 11 in punto il mondo della scuola si ferma per qualche minuto. Si svolge il "Teacher pride" a sostegno della professoressa di italiano Rosa Maria Dell’Aria, sospesa dal provveditore degli Studi di Palermo, Marco Anello, per 15 giorni a causa di un video di alcuni suoi alunni, che hanno paragonatoil decreto Sicurezza di Salvini alle leggi razziali del 1938.

"Ogni insegnante - si legge nella nota -, studente, cittadino che voglia riaffermare la libertà di pensiero e di insegnamento, dovunque si trovi, interromperà le proprie attività, si metterà in piedi e leggerà di seguito gli articoli 21 e 33 della Costituzione italiana. Laddove possibile la lettura solenne sarà fatta in gruppo".

Eppure nel meccanismo manca un passaggio chiave. Per quale motivo una manifestazione del genere? Se il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti prima e il vicepremier Matteo Salvini dopo, hanno confermato che la professoressa "non doveva finire in mezzo a questa polemica". Il capo del Viminale ha ribadito di voler conoscere la docente. "Giovedì la incontrerò, visto che vado a Palermo (in occasione delle celebrazioni del 23 maggio, ndr), e incontrerò anche i ragazzi", Lo stesso Bussetti ha spiegato nel suo intervento di ieri a Radio 1. "Penso che Salvini abbia dimostrato ancora una volta grande attenzione e grande sensibilità e spero di essere con lui quando incontrerà la docente. Voglio incontrarla anch'io".

Intanto la docente dell'Iti Vittorio Emanuele III di Palermo ha parlato all'Adnkronos. "Tornando indietro rifarei tutto, perché avrei dovuto impedire ai miei ragazzi di esprimere il loro pensiero? Quel lavoro non conteneva offese, né immagini oscene, né tanto meno l'accostamento del ministro Salvini al Duce o delle leggi razziali al decreto Sicurezza. Era una riflessione sulla privazione dei diritti umani. E se il ministro me lo chiederà lo ribadirò anche a lui - afferma Rosa Maria Dell'Aria -. Sono pronta a confrontarmi con chiunque lo voglia". Una cosa, però, la docente tiene a precisare. "In quel video, che non aveva finalità divulgative e che era per uso interno della scuola, i ragazzi proponevano una riflessione sulla privazione dei diritti umani a partire dalle leggi razziali". Insomma per gli autori del video in alcuni punti il decreto di Salvini sembrerebbe toccare i diritti umani. "Ma dire che si paragona Salvini al Duce è un'interpretazione distorta e strumentale".


Il finto duce e le sue finte vittime
maggio 19, 2019
Niram Ferretti

http://caratteriliberi.eu/2019/05/19/po ... te-vittime

La fascistizzazione di Matteo Salvini passa attraverso varie modalità, tra le quali anche il plagio degli adolescenti, come è avvenuto nella scuola di Palermo in cui i ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele III, il Giorno della Memoria di quest’anno, producono delle slide sotto la supervisione dell’insegnante Rosa Maria Dell’Aria.

Nelle slide il decreto sicurezza promosso da Salvini è paragonato alle leggi razziali fasciste del 1938 contro i cittadini ebrei italiani e di seguito, l’incontro di Innsbruck del 2018, durante il quale Salvini specificava la quota dei migranti da accogliere in Italia, con la Conferenza di Evian del 1939 in cui, a seguito delle Leggi di Norimberga, si doveva trovare una soluzione per i profughi ebrei dalla Germania.

Come è ormai noto, perché è diventato un caso nazionale fortemente amplificato dalla sinistra, a causa di questi accostamenti, la professoressa Dell’Aria è stata sospesa per due settimane.

La professoressa Dell’Aria, aria mite ed eloquio compito e rassicurante, in un video ha rivendicato il suo amore per la scuola, onorato da anni di buona attività. Appare perfetta come effige del capro espiatorio, la vittima da imputare al Truce (copyright Il Foglio), alla sua voglia di silenziare il dissenso. Un altro tassello a comporre il quadro quasi, no, leviamo il quasi, lombrosiano, del ministro dell’Interno.

La Dell’Aria, in questa temperie dura e ribollente di umori pre-dittatoriali, terrebbe compagnia a un’altra “vittima” del regime in fieri, il guru dell’immigrazione senza sì e senza ma, nonché Coscienza Civile del paese, Roberto Saviano. Per lui sono scesi in campo diversi scrittori a difesa del suo diritto di diffamare il ministro dell’Interno dandogli del mafioso, scambiando la diffamazione per libertà di espressione.

Ma di Saviano non ci occuperemo in questa sede, lo abbiamo già fatto diverse volte e ancora lo faremo, è la Dell’Aria che ci preme, la mite insegnante che nulla ha da eccepire se i suoi giovanissimi alunni propongono in un assegnamento in classe l’accostamento demonizzante preferito dalla sinistra nei confronti di Salvini. Curioso. D’altronde, l’equazione ebrei periti nella Shoah=migranti morti in mare è stata da tempo sdoganata, facendo della più grande tragedia del Novecento una commodity da sperperare a vanvera, e osando paragonare un progetto genocida senza uguali con un fenomeno assai misto, dove sì, dolore, morte, e miseria la fanno da padroni ma che accompagna, purtroppo, la storia lungo i secoli e continuerà ad accompagnarla nel futuro prossimo.

Ma questo è il clima. D’altronde, la macchina della delegittimazione contro Salvini si era già messa in moto prima delle elezioni, con il ritorno del fascismo come nuovo mantra usato dalla sinistra poi perdente alla guisa di corpo contundente. Tutto ciò era già anticipato dalla nazificazione e fascitizzazione di Donald Trump negli Stati Uniti. Anche Salvini paga lo scotto del lessico primordiale della sinistra composto dalla diade “fascista-razzista” da applicare a chiunque osi dissentire sulle magnifiche sorti e progressive che giungeranno dall’immigrazione, soprattutto quella islamica.

Il bersaglio mobile è Salvini, da abbattere, metaforicamente si intende, quanto prima, e già si preparano teatrini, possibili convergenze non parallele tra il gagà partenopeo e il fratello di Montalbano. Estromettere il semi-dittatore (copyright Eugenio Scalfari) dal governo del paese e consegnarlo a un nuovo asse europeista (PD)-populista (M5S), saldando insieme la sinistra di bandiera con l’anima di sinistra pentestellata si profila all’orizzonte come l’antidoto al Terrore.



I veri professori insegnano, non manipolano

Stefano Zecchi - Sab, 18/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 96904.html

La cosa più difficile da imparare è ragionare con la propria testa. È necessario il coraggio, l'autostima, la conoscenza.

Il coraggio, come spiegava Don Abbondio, o ce l'hai o nessuno te lo può dare; ma autostima e conoscenza si possono apprendere, e gli artefici di questo apprendimento arrivano dalla scuola e dalla famiglia. In questo caso, è più importante la scuola, sia perché è una realtà di socializzazione più complessa di quella che può provenire dalla famiglia, sia perché il suo ruolo essenziale è quello di insegnare, dunque di far conoscere e di sviluppare l'autostima di un giovane attraverso l'apprendimento, attraverso il sapere. Compito molto difficile, certo, ma gli insegnanti vengono pagati per svolgere questo compito.

Ciò che ha fatto l'insegnante palermitana, i cui alunni in una video hanno accostato le leggi razziali nazifasciste al decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini, è drammatico e grottesco al tempo stesso.

Credo profondamente nella libertà di pensiero, quindi se l'insegnante in questione ritiene Salvini non diverso da Hitler, Mussolini, mettiamoci anche Stalin, padrona di pensarlo e di dirlo ma a casa sua, tra gli amici, al bar, anche in un dibattito televisivo. Cioè, libertà di pensiero: poi spetterà ai suoi interlocutori capire, se lo volessero, quali siano i fondamenti di quel pensiero. A scuola assolutamente no, il comportamento deve essere diverso: qui la propria idea politica deve rimanere dietro le modalità dell'insegnamento, perché il compito dell'insegnante è di far conoscere cercando lo sviluppo di una coscienza critica da parte del giovane.

L'insegnante palermitana, che Salvini si augura torni presto a scuola («giovedì sono a Palermo e vorrei incontrarla», ha detto) ha fatto questo? No, quindi è stata una pessima docente.

Tenere separato il proprio punto di vista dall'insegnare la storia, l'italiano è difficilissimo, ma un insegnante è tanto più bravo quanto più riesce a tenere distinte le due posizioni (come dovrebbe fare un magistrato). Drammatica e grottesca l'insegnante palermitana. Drammatica perché rovina la testa dei suoi studenti, quando dovrebbe proteggerla e aiutarla a svilupparsi nell'autonomia di giudizio: cosa del tutto trasgredita con un'ignorante illustrazione della realtà che non rispetta la storia. Capisco che nel mondo della politica, del dibattito televisivo le associazioni tra passato e presente, tra le vicende storiche di un tempo e la realtà presente possano con semplicistica comunicazione essere mistificate per provocare. Ma a scuola no; questo è il luogo deputato alla comprensione scientifica dei fatti, all'approfondimento del sapere: le banalità non devono trovare spazio tra le mura della scuola, diversamente non è una scuola, ma un bar, un talk televisivo, anche.

Poi, dicevo, grottesca: l'insegnante palermitana è una penosa figura grottesca. È la nostalgia del Sessantotto e dei successivi Anni di piombo, quando si era inventato «l'antifascismo militante». Nel suo nome, veniva picchiato o ammazzato chiunque non si schierasse per l'antifascismo militante, che di antifascismo non aveva nulla, ma era il pretesto per l'esercizio della violenza contro un nemico designato. Non è un caso che, chi si è schierato a favore della professoressa palermitana, evochi l'antifascismo militante: cinquant'anni fa tragico, rievocato oggi grottesco.



I cattivi maestri e l’”abuso” della Shoah
25 maggio 2019
È diventato un caso la vicenda della professoressa Rosa Maria Dell’Aira
Valentino Baldacci

http://www.italiaisraeletoday.it/i-catt ... Y-BoQ_31dg

Maxima debetur pueris reverentia. Potrà sembrare fuori tempo questo richiamo alla massima latina, che, al singolare “puero”, si ritrova in Giovenale e in Quintiliano; eppure essa è quanto mai attuale, perché di “reverentia” – che in questo caso si potrebbe tradurre con “rispetto” – ne è stata offerta assai poca agli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele III di Palermo. Perché non c’è rispetto quando un insegnante – anziché trasmettere conoscenza – interpreta il suo ruolo come trasmissione di opinioni. E questo è diventato il male che sta corrodendo la scuola italiana: sempre meno conoscenza, sempre più opinioni, più o meno condivisibili ma pur sempre opinioni.

Quanto agli studenti che, come adolescenti, non si possono definire “pueri”, sono pur sempre persone in formazione, la cui personalità si sta trasformando proprio attraverso l’acquisizione di conoscenze sempre più vaste, e quindi il rispetto per questo loro processo evolutivo dovrebbe essere massimo.
Tre sono le ragioni per le quali è inaccettabile l’accostamento che gli studenti dell’Istituto tecnico di Palermo – ovviamente seguendo le indicazioni dell’insegnante (perché, se così non fosse, sarebbe anche peggio, perché allora non si capisce che ci sta a fare in classe) – hanno creduto di sostenere tra le leggi razziali del 1938 e il recente decreto sulla sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Salvini.

Ragioni di metodo innanzi tutto; ragioni di contenuto; e infine ragioni legate alla funzione della scuola e specificamente dell’insegnamento.

salvini-4Le ragioni di metodo riguardano l’inaccettabile abitudine che si sta sempre più diffondendo di proporre come termine di paragone per qualsiasi evento di cui si dà un giudizio negativo le leggi del 1938 o addirittura la Shoah. Se in questo riferimento si può cogliere l’aspetto positivo dato dalla consapevolezza di quanto enorme sia stato il crimine commesso con le leggi razziali (per non parlare dello sterminio degli ebrei), tuttavia è soverchiante l’aspetto banalizzante di questi confronti.

Le leggi razziali del 1938 possono sopportare il confronto solo con altre leggi dello stesso genere, come le leggi di Norimberga, non con altri atti che con l’antisemitismo niente hanno a che fare. Addirittura odioso è il confronto, che sempre più spesso viene proposto, di varie situazioni con la Shoah, di fronte alla quale sono possibili solo lo studio e la meditazione, o altrimenti il silenzio.
Dal punto di vista del contenuto l’accostamento del decreto sulla sicurezza alle leggi del 1938 può essere proposto solo da chi ha un’ignoranza totale delle une e dell’altro.

Le leggi del 1938 esclusero un’intera categoria di uomini e di donne dal diritto stesso di cittadinanza, preparando con ciò il terreno per la loro eliminazione fisica, che si cercò di attuare dopo l’8 settembre 1943. Se il progetto non fu attuato integralmente ciò non dipese dalla volontà di chi l’aveva concepito, ma dalle circostanze e dalla resistenza che ad esso opposero non solo gli ebrei ma anche tanti cittadini di ogni categoria.

Il decreto sulla sicurezza voluto dal ministro Salvini – che può essere contestato e rifiutato con mille argomenti – non sembra contenere alcuna norma che possa essere in alcun modo accostata a quelle del 1938.

Infine la funzione della scuola e specificamente quella dell’insegnamento. Che è fondamentalmente quella di trasmettere conoscenza, e di abituare a esprimere opinioni solo dopo l’acquisizione, appunto, di fondate conoscenze.

Altrimenti si perde ogni distinzione tra la scuola e altri luoghi della socializzazione, come le cene tra amici, le chiacchere al caffè, la partecipazione ai talk-shows ed altre forme della convivenza, tutte ben diverse da quella che si realizza in quello specifico luogo che si chiama scuola.
La scuola in generale, ma anche quella specifica scuola di Palermo, che farebbe il dovere suo se cominciasse intanto a cambiare nome, sostituendo quello del sovrano che appunto delle leggi del 1938 fu il firmatario. Ma forse questo aspetto non era a conoscenza di chi ha proposto il confronto con il decreto sulla sicurezza.



La prof sospesa con i suoi alunni in Senato ospiti di Liliana Segre e Elena Cattaneo
Rosa Maria Dell'Aria e la sua classe, la II E incontrano le due senatrici a vita e l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Segre ribadisce: "Cambiare nome alla scuola"
di TULLIO FILIPPONE
31 maggio 2019

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2 ... 7BiJr9pVls

Non avevano mai provato un’emozione del genere gli studenti, 15enni dell’Iti Vittorio Emanuele III, che insieme alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria hanno visitato, oggi, il Senato, dopo l’invito delle senatrici a vita Liliana Segre e Elena Cattaneo. Sono arrivati a Roma la mattina presto, vestiti con giacca e papillon, i ragazzi della II E Informatica, a fianco della loro insegnante di storia e italiano, sospesa per non aver vigilato su un loro lavoro in power Point, dove una slide accostava le leggi razziali al decreto sicurezza.

La mattina hanno visitato l’aula di palazzo Madama, dove hanno incontrato anche l’ex presidente della Repubblica e ora senatore a vita Giorgio Napolitano, a complimentarsi con i ragazzi “per il senso della memoria e della storia che li ha spinti” e il presidente del gruppo per le autonomie Julia Unterberger. Poi, nel primo pomeriggio, a palazzo Giustiani, l’incontro con le senatrici a vita Liliana Segre e Elena Cattaneo. “Ricordare quello che è successo e a cosa ha portato sia fondamentale per non perdere mai di vista l’importanza di difendere valori essenziali come la libertà d’insegnamento e quella di parola”, ha detto la senatrice Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz. E in sala c’erano anche i senatori Piero Grasso e Mario Monti.

"È stata un'emozione grandissima - dice la professoressa Dell'Aria, che nella sala Zuccari anche ripercorso i motivi che hanno portato all'iniziativa di realizzare il video poi proiettato. "Lo studio della storia -ha sottolineato- non deve essere sterile e alcuni alunni hanno trovato che alcune parti del decreto sicurezza potevano ledere alcuni diritti fondamentali". La senatrice Segre, invece, ha chiesto nuovamente che l'Iti Vittorio Emanuele III, che porta il nome del re che promulgò le leggi razziali, cambi nome: "Cancellare quel 'Vittorio Emanuele III' non deve essere un lavoro difficile, basterebbe togliere un numero romano. Se dopo tanti anni sono ancora molti gli istituti intestati a Vittorio Emanuele III vuol dire che c'è un preoccupante vuoto di memoria e di sentimenti".
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