Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » sab ott 05, 2019 7:25 pm

Presa la baby gang di rom che terrorizzava l'Appio Claudio: il "capo" ha 13 anni
Andrea Pegoraro - Sab, 05/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/roma/catt ... 0Dj72bTfos

La banda minacciava i loro coetanei e li costringeva a cedere biciclette e soldi. Due ragazzi hanno trovato la forza di denunciare quanto accaduto

Prendevano di mira i loro coetanei e minorenni e li costringevano a cedere tutto quello che avevano.

Per questo motivo una baby gang è stata fermata dalla polizia di stato per i reati di rapina aggravata e tentata estorsione.

Come riporta Il Messaggero, la banda di giovani operava nel quartiere dell’Appio Claudio, che si trova nella zona sud est della Capitale. Tra giungo e luglio la baby gang aveva terrorizzato il quartiere perché obbligava i loro coetanei, sotto minaccia di essere picchiati, a consegnare biciclette e soldi e tutto quello che avevano. Al commissariato di polizia Tuscolano sono giunte diverse segnalazioni ma solamente due ragazzi hanno avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto. Entrambi i giovani hanno fornito delle utili indicazioni per risalire all’identità della banda, la quale induceva le vittime a non raccontare nulla ai genitori e alle forze di polizia e lo faceva in modo aggressivo.

Così dopo una scrupolosa indagine, gli agenti sono riusciti a scoprire le generalità di tutti i componenti della baby gang, composta da un ragazzo appena diciottenne, da un altro di 16 anni e da un giovane di 13 anni figlio di nomadi, considerato il capo del gruppo per la sua fermezza. La Procura ha disposto quindi un ordine di custodia cautelare in carcere per il maggiorenne, l’obbligo di permanenza in casa per il minorenne, misura stabilita dalla Procura presso il Tribunale dei minorenni. Infine, il nomade, che all’epoca dei fatti era minore di 14 anni, è non imputabile ed è stato segnalato all’autorità giudiziaria.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » sab ott 05, 2019 8:51 pm

Accerchiato e derubato: così le ladre "spennano" il turista
Valentina Dardari - Sab, 05/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/tu ... 3osMQUOBDc

Le ladre si sono passate il bottino l’una con l’altra e alla fine è svanito. Tre di loro sono state acciuffate

La metropolitana di Milano può essere pericolosa per un turista di passaggio nella città lombarda.

Alcune ladre infatti hanno accerchiato un tedesco che in men che non si dica si è ritrovato più leggero del portafoglio. Tre di loro sono state arrestate, mentre le altre sono riuscite a scappare con il bottino. Come riportato da milanotoday, la brutta esperienza milanese per il turista è avvenuta verso le 15,30 di venerdì 4 ottobre nella metropolitana della Stazione Centrale.

L’uomo, che stava aspettando il convoglio sulla banchina, è stato letteralmente accerchiato da tre donne, una serba di 19 anni e due bosniache, una di 19 e l’altra di 33 anni. Le tre in pochissimo tempo sono riuscite a sottrarre il portafogli che il tedesco aveva in tasca e a estrarre i soldi al suo interno, passandoseli con maestria da una mano all’altra. E darlo infine ad altre complici che si sono dileguate con il bottino. Le tre invece sono state viste e acciuffate dagli agenti della Polmetro che hanno assistito alla scena. Sono così state arrestate e dovranno rispondere dell’accusa di furto aggravato. Magra consolazione per il turista che con tutta probabilità non rivedrà più le sue banconote.


Alberto Pento
Ma perché non si dice che erano zingare (e si racconta invece di una serba e di due bosniache)?
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » gio ott 17, 2019 7:51 pm

Pinze, tronchesi, piedi di porco: l'arsenale dello scasso dei rom
Ignazio Riccio - Gio, 17/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/napoli/se ... qoBV19CDek

I militari hanno portato via dai camper degli zingari numerosi oggetti utilizzati per compiere furti e rapine

Un blitz dei carabinieri, coadiuvati dalla polizia e dai vigili urbani, all’interno del campo rom di Giugliano in Campania, nel Napoletano, ha permesso alle forze dell’ordine di scoprire numerosi arnesi da scasso utilizzati per compiere furti e rapine.

I militari hanno sequestrato mazzole, pinze, tronchesi e piedi di porco nei camper degli zingari, individuando quasi 500 persone, tra adulti e bambini.

Il servizio di controllo è stato effettuato in via Carrafiello, dove tante famiglie rom si sono spostate dopo lo sgombero del precedente campo. I carabinieri hanno trovato sul posto anche una discarica di rifiuti speciali, sottoposta a sequestro. L’area sarà bonificata a spese dell’amministrazione comunale di Giugliano in Campania.

La verifica delle forze dell’ordine nel campo rom ha confermato l’aumento di zingari in tutto il territorio di Napoli Nord. Già solo nell’insediamento di via Carrafiello ci sono molte più persone che in passato, dato che la chiusura del vecchio villaggio in località Schiattarella, al confine con Qualiano, ha fatto spostare a Giugliano in Campania centinaia di rom.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mer ott 23, 2019 7:44 pm

Carabiniere fuori servizio aggredito dai nomadi
Paura all’Eurospin di Sant'Antonino, è stato accerchiato e picchiato per averli richiamati: stavano mangiando prodotti a sbafo senza pagare
Marco Filippi
23 ottobre 2019

https://tribunatreviso.gelocal.it/trevi ... aDxyDiBPA0

TREVISO. Carabiniere fuori servizio accerchiato e aggredito da cinque nomadi al supermercato per averli richiamati ad un comportamento più corretto. È successo l’altro giorno al supermercato “Eurospin” di Sant’Antonino. Nel pomeriggio il militare era andato con la famiglia a fare la spesa nell’esercizio commerciale del quartiere periferico di Treviso. Mentre, assieme a moglie e figlia, stava passando con il carrello lungo le corsie del supermercato, il carabiniere ha notato che alcune persone stavano tranquillamente banchettando al reparto panetteria, dove ci sono i cassetti contenenti i vari tipi di pane con relativo codice da digitare alla bilancia. In particolare, alcuni di loro stavano mangiando dei croissant che si trovavano accanto al pane. Un comportamento scorretto da classificare nel reato di furto. Il militare, passando accanto a loro e vedendo la sfrontatezza con la quale mangiavano i prodotti che non avrebbero mai pagato, davanti a tutti, s’è sentito in dovere di richiamarli.

L’aggressione Ed è a quel punto che è scattata la ritorsione. Prima è stato bersagliato di insulti e minacce. «Ma chi sei tu?», s’è sentito dire. Poi, è stato aggredito dai cinque nomadi, una dei quali s’è pure sfilata una scarpa per dargliela in testa.

Il testimone «Una situazione surreale», racconta uno dei responsabili dell’esercizio commerciale. «In quel momento eravamo tre dipendenti al lavoro: due alle casse ed una collega tra le corsie. Chiaramente il fatto è successo quando la collega era lontano dalla loro visuale. Soltanto che in quel momento è passato un carabiniere in borghese, fuori servizio, che li ha giustamente redarguiti. Dovrebbero fare tutti così. Il problema è che la reazione loro è stata inaspettata. Una donna del gruppo che lo aveva accerchiato e gli aveva messo le mania addosso s’è tolta addirittura una scarpa per colpirlo. A quel punto abbiamo chiamato il 112».

Carabinieri sul posto Pochi minuti più tardi, all’Eurospin di Sant’Antonino sono intervenute un paio di pattuglie del Radiomobile di Treviso. I carabinieri hanno preso il gruppo e lo hanno portato in caserma per l’identificazione e la denuncia.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mer ott 23, 2019 7:53 pm

Milano, quel campo rom del Comune dove nessuno paga le bollette
Pina Francone - Mer, 23/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/mi ... aKKe804k7s


Nel campo regolare di Chiesa Rossa, a Milano, vivono 47 nuclei familiari: 46 di loro non pagano né l'affitto né le bollette

È uno dei campi rom regolari del Comune di Milano, ma nonostante la sua messa in regola, al suo interno monta l'illegalità.

È il campo rom di via Chiesa Rossa, dove 46 famiglie su 47 non pagano né le bollette, né l'affitto che dovrebbero invece corrispondere a Palazzo Marino. Motivo per il quale, non a caso, hanno ricevuto la messa in mora per il pagamento pregresso.

Si tratta dell'insediamento meneghino con il più alto tasso di delinquenza e nei mesi scorsi ilGiornale.it era stato all'interno del campo, testimoniando come qualche residente sia riuscito a ottenere pure il reddito di cittadinanza, nonostante facesse in parallelo qualche lavoretto in nero. Insomma, una situazione oltre il limite che però continua a essere tollerata dall'amministrazione Sala, che sembra tutto fuorché propensa a voler risolvere la vicenda, ristabilendo la legalità.

Un caso imbarazzante per la giunta di sinistra, denunciato, per l'ennesima volta, da Silvia Sardone: "Gli abitanti dell'insediamento mi hanno raccontato senza problemi che praticamente nessuno di loro pagava la sua quota al Comune perché non gli era mai stata richiesta. Siamo davvero all'assurdo: gli inquilini delle case popolari sono costretti a farsi in quattro per pagare gli affitti, mentre i rom sono liberi di farsi mantenere a spese della cittadinanza?".

La consigliere comunale ed europarlamentare della Lega rincara la dose: "Vorrei ricordare alla giunta Sala che non stiamo parlando di un campo qualsiasi, visto che in Chiesa Rossa c'è il più alto tasso di pregiudicati: qui sono stati rubati 40.000 euro a Lele Mora per una finta partita di champagne; un cittadino cinese ha subito la stessa truffa qualche mese fa; nel luglio 2018 c'è stata una sparatoria tra rivali; nel 2016 tre marocchini sono stati rapinati di 25.000 euro per una truffa legata a un annuncio di vendita online e sempre nel 2016 sono state trovate all’interno del campo 130 tra spade, coltelli e machete".
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mar ott 29, 2019 9:59 pm

Auto schedate e telecamere: il pugno duro della Lega sui campi rom
Luca Sablone - Mar, 29/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... hy-SAstbPE

Animali con microchip, permanenza di massimo tre mesi e una card per pagare utenze e sosta. Ci sarà anche un pagamento anticipato per evitare l'evasione

Un progetto di legge con una duplice funzione: da una parte regolare il nomadismo e dall'altra contrastare l'abusivismo.

Il piano targato Lega in Piemonte ha immediatamente provocato accostamenti al Terzo Reich, ma in realtà si tratta di una stretta necessaria sui campi rom caratterizzata da regole chiare, precise e trasparenti. L'assessore regionale Fabrizio Ricca ha spiegato: "Daremo un tempo di adeguamento dopo l'approvazione della legge. Prevediamo che entro il 2020 non ci siano più campi come sono adesso".
Il progetto

La prima novità riguarda la permanenza. Il tempo massimo consentito sarà di tre mesi, eccezion fatta per coloro che hanno minori al seguito: in tal caso verrà concessa una deroga fino al termine dell'anno scolastico. Al Comune di competenza dovrà essere fatta richiesta per ottenere una card mediante cui pagare utenze e sosta. È previsto anche il pagamento di una cauzione iniziale con il fine di tutelarsi contro l'evasione. Altro tassello importante quello del randagismo: gli animali domestici dovranno obbligatoriamente essere microchippati.

Ma chi potrà concretamente entrare nei campi rom? Esclusivamente i nomadi che dimostrano di avere un reddito e di non possedere alcun alloggio di proprietà. Nel mirino finiranno anche le automobili: vietato entrare senza revisione e assicurazione. Un forte peso è stato conferito agli impianti di videosorveglianza: le telecamere documenteranno tutte le dinamiche interne alle aree. Ma c'è anche il rischio di essere automaticamente esclusi: rischia di incorrere in questa situazione chi rifiuta più volte un'offerta lavorativa per l'inserimento.

Considerando la situazione sempre più drastica dal punto di vista delle irregolarità, si prevede l'istituzione di un Osservatorio regionale che avrà il compito di monitorare i flussi contrastando l'abusivismo. Sarà formato da rappresentanti del Consiglio regionale, delle forze dell'ordine, dei Comuni e delle associazioni più rappresentative del territorio.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mer ott 30, 2019 7:28 pm

Nomadi, lo schiaffo leghista al Pd: campo sgomberato in soli 2 mesi
Giuseppe De Lorenzo Eugenia Fiore
Mer, 30/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... WcbzRTRRKw

A Ferrara l'accampamento attivo da 30 anni in condizioni igieniche pessime. Così è stato abbattuto in poco tempo

Quel campo nomadi c'è, o meglio c'era, da più di trent'anni. Siamo a Ferrara, a pochi chilometri dal centro. In via delle Bonifiche, proprio sotto i cavi dell’alta tensione, spuntano i resti dell'insediamento nomade.

I sinti vivevano in uno scenario raccapricciante, tra bagni comuni intasati dalle feci e fogne a cielo aperto che scorrevano accanto ai giochi dei bambini. Ora la neo amministrazione di centrodestra, come promesso in campagna elettorale, ha chiuso il campo. Un intervento record messo a segno in pochissimo tempo (guarda il video).

Ad agosto, dopo soli due mesi dalle elezioni nel Comune emiliano, è stata la volta dello sgombero. A inizio ottobre, invece, sono arrivate le ruspe per abbattere definitivamente le baracche in modo da evitare nuove occupazioni. "Qui ci abitavano 40 persone nella totale illegalità - spiega Nicola Lodi, vicesindaco e assessore leghista alla Sicurezza di Ferrara - C’era un regolamento che è stato totalmente disatteso, per cui le condizioni igienico-sanitarie erano al livello di una periferia africana. Qui non poteva vivere nessuno, nemmeno un animale". Per 30 anni, però, sotto gli occhi dei sindaci di sinistra, ci hanno abitato donne, uomini e anche bambini. Due di loro, di 3 e 5 anni, erano addirittura sconosciuti a forze dell’ordine e assistenti sociali. "I genitori sono senza documenti", spiega Lodi, "Arrivano da Roma e altri tre dei loro figli erano già stati dati in affido. Ma qui nessuno ha mosso un dito: i minori non censiti non erano seguiti dai medici, non avevano la residenza. Una violazione totale dei diritti umani".

Il campo si era trasformato nel tempo in buco nero d'illegalità "tollerato per troppo tempo dalle amministrazioni di sinistra". Il tutto a spese dei contribuenti, con migliaia di euro di risorse drenate dalle casse pubbliche. I documenti degli ultimi dieci anni parlano chiaro: nel 2013 per il rifacimento dell'impianto elettrico sono volati via 34mila euro; tre anni dopo, la messa a norma gli impianti idraulici è costata quasi 51mila euro; e nel 2016 sono stati pure demoliti e ricostruiti i bagni con 38mila euro. A questi vanno poi aggiunti 391.929 euro per l'energia elettrica e ben 94.042 per l'acqua. Un salasso. Il fatto è che, nonostante gli sforzi economici, il campo a inizio estate si presentava comunque in condizioni disastrose. "Potremmo chiamarlo lo scandalo delle spese pazze - dice Lodi - un milione di euro che non si sa dove sia finito". La Lega ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale nei confronti delle precedenti amministrazioni di sinistra. Anche perché, ora che la situazione è sanata, il tutto costerà al Comune "solo 2.800 euro" per i prossimi sei mesi. Molto meno che in passato.

I nomadi sono stati trasferiti in case vere e dovranno pagare luce, gas, acqua e affitto. "È gente che ha il reddito di cittadinanza e pensione perché ha dei figli invalidi", aggiunge il vicesindaco. Tre famiglie state sistemate a Monestirolo, due a Cà Frassinetta e sei nuclei a Ferrara. "Un po’ di autocritica e vergogna da parte del Pd è venuta anche questa volta a mancare", sottolinea Lodi, che fa notare come il Pd abbia attaccato il Carroccio "su cose irrisorie" mentre per anni ha lasciato proliferare una situazione di totale illegalità. Il dato finale è sotto gli occhi di tutti: "Oggi nel campo non c’è più nessuno: i bimbi sono a scuola e le famiglie sono in una casa normale, pulita e sana dove possono vivere". E le casse comunali ringraziano.



Pugno di ferro leghista sui nomadi: sei mesi per rispettare la legge
Giuseppe De Lorenzo Eugenia Fiore
Gio, 31/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 1QphGZIyw8

Ferrara, il piano della Lega: nomadi sistemati in alloggi temporanei. Devono pagare le utenze o partirà lo sfratto

"Sì, siamo contenti della mia nuova sistemazione". Eva e suo marito lo dicono senza mezzi termini: "È meglio così". Oggi vivono in un appartamento normale, con acqua luce e gas che dovranno pagare come tutti i normali cittadini.

Certo, fa strano sentir dire a un nomade che la Lega "ha fatto bene" o che un esponente del Carroccio "è stato bravo". Non rientra nel gioco delle parti cui siamo abituati. Ma è così. A Ferrara, come promesso in campagna elettorale, il campo nomadi è stato sgomberato, i suoi occupanti ricollocati e costretti a pagare utenze o affitto.

Era il lontano 1989 quando il campo di via delle Bonifiche venne aperto per "riconoscere dignità" a chi è vive in base a "specifità culturali". "Ci abitavano 40 persone, il regolamento era completamente disatteso e le condizioni igieniche a livello delle periferie africane", racconta il vicesindaco leghista Nicola Lodi. Un panorama fatto di baracche, liquami riversati in strada e immobili fatiscenti. Degrado, ovvio. Ma anche criminalità.

Il cambio di passo risale allo scorso giugno, quando il centrodestra conquista la guida del Comune ferrarese dopo 70 anni di monocolore rosso. Una delle prime mosse è affrontare la grana di via delle Bonifiche. Quanto l'Ausl va sul posto trova "gravi criticità igienico-sanitarie e di sicurezza dell'area": si va dai servizi igienici "in precarie condizioni strutturali" (con tanto di "materiale fecale" sul pavimento), fino alle "deiezioni umane e rifiuti" ad intassare i locali. Per non parlare dei "rifiuti di scarico delle acque domestiche e dei servizi igienici" lasciate ristagnare "a cielo aperto" vicino alle baracche. Pochi giorni i pompieri fanno giro nel campo e trovano bombole GPL "non protette dalle intemperie", dai raggi solari o dalle possibili manomissioni, oltre alle "colonnine multipresa della distribuzione elettrica" lasciate alla pioggia. Il tutto a forte rischio incendio.

In teoria gli occupanti avrebbero dovuto provvedere alla manutenzione dell'area loro assegnata. Ma non l'hanno fatto, nonostante le migliaia di euro pubblici investiti nel tempo (leggi qui). "In dieci anni ci è costato un milione di euro - elenca il vicesindaco - Si tratta di circa 100mila euro l’anno, quindi 8mila euro al mese". Senza contare che le precedenti amministrazioni non hanno mai chiesto "un solo centesimo" ai nomadi. Il regolamento prevedeva un "canone per l’occupazione dell’area" e l'uso dei servizi, ma la delibera non era mai stata adottata. Solo anno scorso venne stabilito un canone "di ospitalità giornaliera" da 10 euro a famiglia. Gli uffici comunali dovrebbero recuperare migliaia di euro di ammanchi, ma non sarà cosa semplice.

Alla "vergogna targata Partito Democratico", il centrodestra ha messo una pezza con uno sgombero lampo (leggi qui). I nomadi sono stati trasferiti altrove in base alla normativa vigente: 17 persone vivono nelle strutture dell'associazione Viale K già adibite all'emergenza abitativa, altre 17 hanno ottenuto appartamenti Erp (perché con minori e disabili a carico), una persona ha trovato riparo in un progetto di cohousing e altre 3 sono uscite in autonomia dal campo beneficiando di un progetto della regione. Non si poteva sbatterli in strada, ovviamente: sono cittadini italiani e la legge lo vieta. La sfida è trovare una via che elimini sprechi e degrado, senza violare le norme.

Il piano ferrarese costerà al Comune molto meno che in passato: le utenze sono state intestate alle singole famiglie e chi vive negli alloggi Erp pagherà pure l'affitto. Tolti i 10mila euro per spostare le casette e allestire i nuovi appartamenti, l'unico esborso pubblico fisso sarà di circa 2.800 euro al mese, tra tirocini formativi (nella speranza che trovino un lavoro) e contributi all'associazione che ospita i nomadi nelle proprie strutture. Si tratta comunque di una situazione temporanea, massimo sei mesi. Lo sperimentale progetto leghista prevede che i nomadi rispettino tutti gli impegni per ottenere la proroga degli alloggi, altrimenti dovranno trovarsi una sistemazione autonoma. "Abbiamo stabilito chi poteva mantenersi, ricollocato le persone in difficoltà e chiuso il campo - rivendica Lodi - Dopo 30 anni i nomadi si pagano luce, acqua e affitto". La domanda è: se vantano debiti di migliaia di euro per non aver mai pagato le utenze quando vivevano nel campo, perché dovrebbero iniziare adesso? "Se fra sei mesi avranno mantenuto i loro impegni, bene. Altrimenti arriverà lo sfratto".
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » gio nov 07, 2019 9:18 am

Rom, spaccio e prostituzione, i residenti: "Dimenticati dal Pd"
Marianna Di Piazza Fabio Franchini - Mar, 05/11/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/ro ... pPV3TGLy3k


I residenti delle case popolari in zona Calvairate ostaggio di nomadi, droga e malviventi: "E a noi chi ci pensa?"

Carovane di furgoni e camper di rom, minimarket aperti tutto il giorno che vendono alcol e fanno da punto di ritrovo per poco di buono, spaccio di droga ed episodi di prostituzione.

Tutto questo avviene a quattro chilometri dal Duomo di Milano.

Ci troviamo alla periferia Est di Milano, a Calvairate. Qui, in via del Turchino, i civici 18-20-22 – di proprietà di Palazzo Marino e dati in gestione a MM-Metropolitana Milanese da anni – sono preda del degrado e della criminalità. E non è una novità: da tempo i residenti protestano con le istituzioni, bussando alla porta dell'amministrazione Sala per avere risposte, possibilmente concrete, ottenendo in cambio solo il silenzio: "Di risultati non se ne sono visti e non se ne vedono, nonostante la visita del sindaco a fine agosto: è venuto qui, ha fatto la sua passerella, ci ha parlato, ma di fatti non ne abbiamo visti. Siamo abbandonati".

E, anzi, nelle ultime settimane la situazione è precipitata, visto che qualche nomade ha occupato le cantine di uno stabile, trasformandole in minuscoli alloggi clandestini. Gli stabili sono in rovina, costellati da un numero incalcolabile di lunghe e profonde crepe; numerosi, poi, i problemi con scarafaggi e pulci, e dietro i bidoni condominiali per la spazzatura qualcuno ha pensato bene di improvvisare una discarica abusiva.

Paolo Guido Bassi, presidente leghista di Municipio 4 attacca: "Questa di via del Turchino è una realtà che si conosce poco, perché siamo lontani dai riflettori, dalle copertine dei giornali e dai luccichii del centro e forse per questa ragione, chi di dovere, sembra essere poco interessato. Qui, però, la situazione è indegna: problemi di droga e (in)sicurezza anche dentro il complesso dovrebbero far suonare perlomeno un campanello di allarme". E invece per Comune e MM la situazione non merita interventi particolari, visto che tutto viene lasciato andare come se di problemi non ce ne fossero. Basterebbe farsi un giro nel quartiere per rendersi conto del degrado imperante e capire perché i residenti hanno paura: decine di furgoni bianchi di rom parcheggiati in via Varsavia, minimarket di alcolici aperti ventiquattro ore su ventiquattro e frequentati da loschi individui. "Drogati, pusher e sbandati a tutte le ore del giorno, sempre. E guai a dirgli qualcosa: rischi davvero grosso. Anche perché nessuno ci difende…", ci dicono gli abitanti, impauriti e sconsolati.

Molti gli abusivi che occupano gli appartamenti (senza dunque pagare un euro d'affitto a MM) e nutrito è il via-vai tra la strada e i cortili del circondario. Di sera cala la luce e la scarsa illuminazione agevola gli illeciti: "Dopo le sei di sera, ora che la luce va via prima, ci chiudiamo in casa e, se possibile, non usciamo vista la delinquenza che c’è…", ci raccontano. Di notte è ancora peggio: si crea una vera e propria piazza di spaccio e i residenti ci parlano anche di un fenomeno di prostituzione.

"Paura e senso di abbandono sono imperanti. Qui, MM lavora poco e il Comune però dice che MM è modello virtuoso di gestione delle case popolari. Cantine occupate, enormi crepe nei muri, delinquenza, spaccio, prostituzione, raccontano una realtà diversa. La gestione pubblica delle case popolari non va affatto bene", l'affondo di Francesco Rocca, consigliere Municipio 4 e presidente Commissione Sicurezza e Verde per Fratelli d'Italia.

Prima di andarcene, un signore ci si fa incontro: "Io cammino con la paura addosso. E come me anche tutti gli altri. Vorrei sapere perché paghiamo l'affitto e ci ritroviamo a vivere con questo disagio ogni ora, tutti i giorni: non è giusto".
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » mer nov 13, 2019 10:11 pm

Droga a Lamezia Terme, arrestati 19 rom: 8 percepivano il reddito
Roma, 13 nov. 2019 (askanews)
https://video.virgilio.it/guarda-video/ ... 3278620001

Blitz della Guardia di Finanza contro il traffico e lo spaccio di droga nel quartiere "Ciampa di cavallo" di Lamezia Terme. Con un'operazione chiamata "Scacco alla regina", i finanzieri hanno arrestato 19 persone rom, tre dei quali minorenni. In otto percepivano il reddito di cittadinanza.

Le misure cautelari sono state disposte, rispettivamente, dal gip presso il Tribunale di Lamezia Terme e da quello presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro.

Le persone coinvolte sono indagate per i reati di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.
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Re: Zingari: vittime o carnefici? Carnefici al 1000%

Messaggioda Berto » gio nov 28, 2019 11:25 pm

L'accampamento bunker dei rom: l'esasperazione dei residenti
Agata Marianna Giannino - Gio, 28/11/2019

http://www.ilgiornale.it/news/napoli/na ... dZaTKKdzIA

Centinaia di rom vivono da quasi tre anni in un’area comunale in stato di abbandono in via Gianturco. Occupano abusivamente l’ex mercato ortofrutticolo. Numerosi i disagi che lamentano gli abitanti della zona, che da tempo protestano contro l'accampamento

“Uscite fuori”, ordina violentemente una donna. E urlandoci contro si avvicina e ci spinge ad uscire. Eppure sta occupando abusivamente un’area comunale, quella dove un tempo si trovava il mercato ortofrutticolo di Napoli.

La struttura – in stato di abbandono - è diventata da quasi 3 anni casa per circa 200 famiglie di etnia rom. Un dato, quello sul numero degli occupanti, risalente ad aprile scorso, quando a fornircene una stima fu uno degli occupanti, un uomo che stava sorvegliando l’ingresso. Di sentinelle davanti al cancello di accesso in via Gianturco se ne notano spesso. L’ingresso è vietato agli ospiti indesiderati.

Sembra un bunker l’insediamento abusivo nell’ex mercato ortofrutticolo. Christian è uno dei bambini che ci vivono. Dice di avere 8 anni. Il suo italiano è impeccabile rispetto a quello degli altri bimbi con cui sta giocando, che a stento riescono a proferire qualche parola. Chi riferisce di avere 7 anni, chi 6. Sono tutti piccoli in età scolastica. Dovrebbero essere a lezione, ma sono nel campo a giocare con un pallone. Eppure la scuola si trova a pochi passi. Altri ragazzini corrono e girano in bicicletta. Qualcuno esce all’esterno. I minori che riusciamo a vedere nel piazzale sono tanti, almeno una ventina. Alcuni sono neonati. Vivono in un fabbricato fatiscente zeppo di pericoli: si vedono vetri rotti, muri danneggiati, finestre senza alcuna copertura. Nello stabile ogni famiglia si è ritagliata il suo spazio. Il bucato steso dà un po’ di colore a quella struttura decadente in cui ogni angolo è stato sfruttato per ricavarci un tetto sotto cui trovare riparo.

“Tutti qui hanno da dire su questi rom, ma devo dire che solo loro periodicamente escono con buste e scopa e si puliscono il marciapiede”, commenta una commerciante, che preferisce restare anonima. Per quello che si riesce a vedere dall’esterno, però, oltre quel muro che li separa dal resto del rione, le condizioni igieniche in cui versa lo spazio che hanno occupato appaiono tutt’altro che dignitose. Rifiuti, anche speciali, sono ammucchiati lungo il perimetro dell’edificio e nell’area verde adiacente. “Li bruciano continuamente per ricavarci il rame e noi qui non respiriamo”, raccontano i residenti, che hanno documentato con dei video alcuni degli incendi di rifiuti appiccati nel campo. Il problema, però, non si limita ai roghi tossici.

Cristina vive nel parco dirimpetto e, come diversi altri condomini, elenca diversi disagi legati a quello stanziamento abusivo presente in via Gianturco. “Escono fuori e fanno sesso davanti ai bambini. Ci affacciamo e dobbiamo vedere come urinano e defecano nell’area verde vicina al fabbricato. Quello spazio lo usano come bagno”, rivela. “Di fronte si mettono a fare cose loro, lasciano tanti preservativi a terra. La sera non si può proprio stare qua fuori. Siamo peggiorati nel rione”, afferma la vicina, che incolpa i rom di un furto subito nella sua abitazione al pianterreno. “Viviamo nel terrore”, dichiara Francesco, papà di due bambini. “Non riusciamo mai a stare tranquilli con le case chiuse per andare a fare una passeggiata fuori. Anche quando scende mia figlia con il cane ho paura e mi metto a controllare dal balcone quello che fa”. Sono esausti i residenti, che contro quell’accampamento abusivo hanno più volte protestato. Ma finora le loro rimostranze sono rimaste inascoltate.
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