Otavio Spagnuoƚo lè un tipo enteresante però par mi no ƚè sta bon de spiegar come ke fa ƚe strade e i pavimenti de ƚe caxe ente ƚa lagouna venesiana e ƚe piere de ƚe cexe al largo de Gravo a star soto l’acoa del mar a 1 o 2 metri.Do ƚe xe ƚe robe: o se gà xbasà ƚa tera soto al mar o se ga alsà el mar sora ƚa tera, no ghe xe altre posebeƚetà o el mar el se ga magna ƚa tera de ƚe ixoƚe.
Acoa alta, sese(sesse), maree e alsamento del marviewtopic.php?f=177&t=1265La Situazione Reale dell’Eustatismo http://www.veneziadoc.net/venezialog/la ... eustatismo Otavio el sostien ke el liveƚo del mar nol se garia xbasà da domiƚa ani a ancó e par demostrarlo el trà fora el caxo del porto de Akiƚeja e de ƚi ponti de Akiƚeja ..., ma nol se ga mia enacorto ke el porto de Akiƚeja e ƚi ponti de Akiƚeja no ƚi jera mia fati sol mar na sol fiume Natisa e ke se anca el mar el fuse stà pì baso no saria canvià gnente par el porto ke el dovea far i conti col ƚiveƚo del fiume Natisa (cole kel jera a kei ani co le ake del Natixon e del Tore) e no co coeƚi del mar.http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -ponti.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... onti-1.jpg...
Il bacino del porto era formato dalla confluenza di due corsi d’acqua, che si univano nella zona dell'attuale frazione di Monastero; è stato possibile stabilire ciò grazie al ritrovamento nella zona settentrionale di due ponti che segnalano il passaggio di due distinti corsi d'acqua destinati a confluire più a sud. Uno di questi era un fiume di risorgiva, che oggi attraversa ancora la frazione di Monastero, chiamato Roggia della Pila. L’altro aveva una portata maggiore perché riceveva le acque del Natisone e del Torre. Attualmente il Natisone non attraversa più la città, poiché confluisce nell'Isonzo; invece ciò che rimane del vecchio corso d'acqua è il fiume Natissa.La rete di canali artificiali unita ai corsi fluviali presenti rese facile nell'antichità il collegamento con il mare e probabilmente consentì la circumnavigazione della città. Infatti su quasi tutti i lati sono state ritrovate delle strutture portuali collegate fra di loro; è incerta solamente la presenza di un percorso verso ovest.
Le strutture portuali più anticheI primi scavi sono stati svolti a partire dalla fine dell'Ottocento con tecniche che non includevano ancora le osservazioni stratigrafiche; perciò molti elementi di valutazione e datazione riguardanti il porto di Aquileia sono andati perduti.
Durante gli scavi Giovanni Brusin ha scoperto delle strutture probabilmente databili all’età repubblicana, coperte dalle costruzioni del porto monumentale: questi ritrovamenti consistono in due fasce di lastricato e tre gradini che risalgono verso il fiume, interpretati come la prima sistemazione delle rive, e delle tavole sostenute da pali di legno, che potrebbero essere i primi tentativi di arginare il fiume. Grazie a studi recenti siamo venuti a conoscenza del fatto che questo primo porto era più a occidente rispetto a quello attualmente visibile: ciò è dovuto allo spostamento del fiume verso est.
Il porto monumentale Si giunge al porto fluviale percorrendo la via Sacra, una passeggiata archeologica posta nell’alveo del fiume e lunga circa un chilometro, che è stata creata con la terra di risulta degli scavi e lungo la quale sono stati collocati resti architettonici e monumentali provenienti dagli scavi delle mura e del foro.
Il porto, scoperto nella parte orientale della città, ha un bacino largo 48 metri e dista dal mare circa 10 chilometri; sono state ritrovate e scavate entrambe le sponde, ma quella occidentale, la più vicina alla città, ha rivelato di essere quella meglio attrezzata e perciò è quella ancora oggi visibile. Il porto fluviale è stato scavato per la prima volta verso la fine dell’Ottocento da Enrico Maionica, poi l’opera è stata portata avanti da Giovanni Brusin negli anni Trenta; gli scavi sono tuttora oggetto di studi e di convegni, poiché rimangono ancora molti aspetti da specificare.
A. Datazione La sistemazione del porto monumentale risale probabilmente alla fine del I secolo d. C. Giovanni Brusin l'aveva ipotizzato studiando i moduli dei mattoni, riferibili all'età di Claudio per la struttura e anche per la fama di questo imperatore in campo di impianti portuali. Inoltre si può anche osservare che l’area abitata settentrionale fu abbandonata verso la fine del I secolo a. C. con l’inizio della grande impresa edilizia. Invece non sappiamo se la costruzione della banchina orientale fu contemporanea a quella occidentale.
...
http://it.wikipedia.org/wiki/Natissa Akileja, Aquleiaviewtopic.php?f=45&t=317Natixon-Nadison-Nadiža-Natisone viewtopic.php?f=45&t=320