GIORGIO da Casteo el scrive:
http://www.life.it/signoraggio-bce-euro ... /#comments
8 marzo 2014 alle 14:46
IL SIGNORAGGIO ossia LA GRANDE TRUFFA (di Azionisti e dello Stato). Del debito pubblico sono responsabili le banche tanto quanto l’intera partitocrazia italiana. La crisi, negli Stati Europei con i conti in regola, incide 2/3 in meno che da noi.Il debito ce l’ha l’italia verso tutti quelli che possiedono i suoi titoli di stato (banche e cittadini). DIMOSTRAZIONE : 1) Lo stato ha bisigno di 100 milioni di euro. Fa stampare queste banconote dalla banca centrale (BC) al costo di 0,03/100 euro (costo tipografico) 2) per avere il prestito l’italia deve emettere titoli (bot,cct …) che la BC riceve valutandoli all’85% (1^ truffa) 3) la BC (banca di azionisti privata) seguendo una tradizione aurea, ma dal 1929 cessata e per sfuggire alle tasse che le competono, mette a bilancio i 100 milioni come passivita’ (2^ truffa) 4) i titoli pagati all’85% poi la BC li vende a privati e banche commerciali per il valore scritto nel titolo ossia 100. Questa è la STRATEGIA a BENEFICIO degli AZIONISTI cioè mettere in bilancio un passivo che non esiste e non pagare le tasse. Ai portatori dei titoli in scadenza, maggiorati degli interessi, gli importi li pagano i cittadini (le banche autorizzate dallo stato) con le tasse.
Oggi il SIGNORAGGIO crea solo miseria perche’ i 100 milioni vengono investiti,per buona parte,in Cina provocando da noi debito pubblico esponenziale e pressione fiscale elevatissima.Tutto questo è la causa di fallimenti personali ed aziendali con la fuga verso l’estero di chi puo’ e purtroppo di drammi sociali di cui i suicidi sono solo la punta della piramide. (GdC)
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1) Del debito pubblico sono responsabili le banche tanto quanto l’intera partitocrazia italiana.
Dixen ke xe pì responsabiłi i partiti e łi so gowerni e ła burocrasia del stado tałian ke łi gà aministrà ła poledga economega, de łe spexe stadałi, del debeto piovego e de łi skei; łe banke privade łe vien dapò e no en vanti; da xontarghe tuti łi çitadini tałiani ke łi ghe ga magnà sora co łi spreki, łe tanxenti, łe falbe pension, łe trufe, łi enbroj, l’eresponsabełetà, el non łaoro, ...
2) La crisi, negli Stati Europei con i conti in regola, incide 2/3 in meno che da noi.
Coesta ła xe ła demostrasion ke endoe ghè na połedega e on stato difarenti, łe robe łe va mejo e anca łe banke łe xe manco ladre.
3) Lo stato ha bisigno di 100 milioni di euro. Fa stampare queste banconote dalla banca centrale (BC) al costo di 0,03/100 euro (costo tipografico) 2) per avere il prestito l’italia deve emettere titoli (bot,cct …) che la BC riceve valutandoli all’85% (1^ truffa)
Dixen ke no se capise parké ła Banca Çentral o BÇ (BCE) ła gapie da valutar i titołi a l’85% ... no xe ke ła Banca Çentral o BÇ (BCE) ła cronpa łi titołi statałi a l’85% del so valor, caxomai xe el valor dei titołi come garansia kel vien valutà a l’85%; no capiso e no so bon de vadar endove ke staga ła trufa de ła BÇ (BCE).
El monopołio monedaro o skearo de ła BÇ (BCE) e come ke ła BÇ (BCE) ła finansia łi gowerni
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JpMk0/edit
http://it.wikipedia.org/wiki/Politica_monetaria
http://it.wikipedia.org/wiki/Operazioni ... ato_aperto
Le operazioni sul mercato aperto (open market operations) sono transazioni che la banca centrale effettua in Borsa. Il termine è usato con riferimento alle sole banche centrali, che per statuto non hanno profitti e, diversamente dagli altri operatori, agiscono non con finalità di lucro, ma per sostenere la moneta nazionale.
Mediante operazioni sul mercato aperto la banca centrale acquista/vende titoli di Stato, immettendo o assorbendo moneta. I titoli di Stato vengono collocati in un'asta (esterna alla Borsa), riservata a grandi investitori istituzionali che rivendono i titoli ai risparmiatori e ad altri soggetti economici. In Borsa esiste un mercato secondario dei titoli, in cui i titoli scambiati non sono degli emittenti, ma di acquirenti (piccoli risparmiatori e imprese, ma anche banche che li rivendono alla clientela), che decidono di vendere.
La compravendita dei titoli di Stato è il principale canale con il quale la Banca centrale assolve il suo compito statutario di regolare la quantità di moneta. Comprando titoli, inietta moneta nel sistema; vendendoli, raccoglie moneta riducendo la liquidità in circolazione.
Le operazioni sul mercato aperto assicurano la liquidità necessaria al sistema bancario, come è riportato nei testi di economia. Da notare che non è affatto equivalente ad assicurare la liquidità al sistema economico (di cui quello bancario è solo un sottosistema), ovvero a monetizzare il mercato.
Le operazioni sul mercato aperto sono quindi il modo in cui tecnicamente le banche centrali danno attuazione alla politica monetaria, a seguito di una decisione di alzare/abbassare i tassi.
4) 3) la BC (banca di azionisti privata) seguendo una tradizione aurea, ma dal 1929 cessata e per sfuggire alle tasse che le competono, mette a bilancio i 100 milioni come passivita’ (2^ truffa)
Ła BC o Banca Çentral no ła xe privada ma ła xe na istitiusion piovega; no se capise sta storia de l’evaxion fiscal e de sta prexounta trufa par via de sta contabełetà entel biłanço.
BÇ (BCE)
http://www.ecb.europa.eu/ecb/html/index.it.html
http://europa.eu/about-eu/institutions- ... dex_it.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea
La purpietà de le banke:
http://digilander.libero.it/togiga/signoraggio.pdf
7.1 La Banca d'Italia non è una società per azioni
Un'ulteriore frottola riguarda la Banca d’Italia: sarebbe una società per azioni (spa) poiché banche italiane e straniere ne possiedono il capitale.
In realtà la Banca è un istituto di diritto pubblico. Lo stabiliscono la legge bancaria del 1936, la legge 262 del 2005 (legge sul risparmio), articolo 19 comma 2 e lo Statuto (articoli 1, 3, 5, 18, 20, 31 e 42)1 dove non si parla mai di società per azioni, srl, ecc.
Lo ribadisce anche la Corte di Cassazione : la Banca d'Italia “non è una società per azioni di diritto
privato ... bensì un istituto di diritto pubblico”.
E se fosse una società per azioni? Il proprietario potrebbe cedere liberamente le azioni, cosa vietata ai partecipanti al capitale della Banca, che cedono le quote di partecipazione (art. 3) solo “su proposta del Direttorio, solo previo consenso del Consiglio superiore”.
Si può ipotizzare che la Banca agisce come una spa. In tal caso varrebbero gli articoli 2325, 2346 del codice civile che parlano di azioni (art.:“Le quote di partecipazione dei soci -di una spa- sono rappresentate da azioni”). Azioni che nel caso della Banca d'Italia non esistono.
L'assemblea dei soci, se fosse una spa, nominerebbe (articolo 2364) gli amministratori, i sindaci e il presidente del collegio sindacale. Non esiste assemblea dei soci e i partecipanti non nominano il governatore Draghi né, in base all'articolo 2383 del codice civile, hanno potuto revocare il mandato al governatore Fazio.
Che la nomina e la revoca del Governatore non risponda alle regole valide per qualsiasi s.p.a. lo testimonia anche la legge 262 del 2005 che richiede (art.19 comma 8) che occorre un decreto del Presidente della Repubblica.
In conclusione, la Banca d'Italia è un istituto di diritto pubblico. Non è una spa, di cui non possiede le caratteristiche e di cui non rispetta le regole.
7.3 Banca Centrale, potere effettivo, conflitto di interessi e proprietà delle banche
I partecipanti al capitale della Banca d’Italia non sono azionisti qualsiasi. La legge bancaria del 1936 art. 2012 riserva le quote a banche, assicurazioni e istituti di previdenza rimasti fino al 1992 di proprietà pubblica.
Oggi tra i principali azionisti delle banche, trasformate in spa o banche di credito cooperativo dalla legge Amato-Ciampi (o Amato-Carli del 1990 ?) del 1992 (o del 1998 ?), ci sono le fondazioni bancarie, i cui consigli di amministrazione sono nominati dagli enti locali e dalle organizzazioni professionali.
Anche se trasformata in spa, la proprietà di molte banche resta sotto il controllo pubblico sotto forma di fondazione bancaria.
5) 4) i titoli pagati all’85% poi la BC li vende a privati e banche commerciali per il valore scritto nel titolo ossia 100. Questa è la STRATEGIA a BENEFICIO degli AZIONISTI cioè mettere in bilancio un passivo che non esiste e non pagare le tasse.
Coà a ghè na confouxion orenda: ła BC no ła pol cronpar titołi diretamente dal Stado, ke pol farlo xe domè łe Banke Marcanti o Comerçałi, ła BC ła pol verle come garansia de łi prestiti ke ła fa a łe Banke Marcanti o Comerçałi en seconda batua o cronparle da coeste ...
http://www.bancaditalia.it/banca_centra ... oni/titoli
TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO
La Banca d’Italia collabora con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nella gestione del debito pubblico. In tale ambito, la Banca d'Italia
- esegue le attività di collocamento/riacquisto dei titoli di Stato e di servizio finanziario del debito:
- fornisce assistenza nella definizione della politica di emissione, formulando ipotesi di copertura del fabbisogno mediante collocamento di titoli;
- effettua elaborazioni finanziarie connesse con i titoli di Stato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Politica_monetaria
http://it.wikipedia.org/wiki/Operazioni ... ato_aperto
Le operazioni sul mercato aperto (open market operations) sono transazioni che la banca centrale effettua in Borsa. Il termine è usato con riferimento alle sole banche centrali, che per statuto non hanno profitti e, diversamente dagli altri operatori, agiscono non con finalità di lucro, ma per sostenere la moneta nazionale.
Mediante operazioni sul mercato aperto la banca centrale acquista/vende titoli di Stato, immettendo o assorbendo moneta. I titoli di Stato vengono collocati in un'asta (esterna alla Borsa), riservata a grandi investitori istituzionali che rivendono i titoli ai risparmiatori e ad altri soggetti economici. In Borsa esiste un mercato secondario dei titoli, in cui i titoli scambiati non sono degli emittenti, ma di acquirenti (piccoli risparmiatori e imprese, ma anche banche che li rivendono alla clientela), che decidono di vendere.
La compravendita dei titoli di Stato è il principale canale con il quale la Banca centrale assolve il suo compito statutario di regolare la quantità di moneta. Comprando titoli, inietta moneta nel sistema; vendendoli, raccoglie moneta riducendo la liquidità in circolazione.
Le operazioni sul mercato aperto assicurano la liquidità necessaria al sistema bancario, come è riportato nei testi di economia. Da notare che non è affatto equivalente ad assicurare la liquidità al sistema economico (di cui quello bancario è solo un sottosistema), ovvero a monetizzare il mercato.
Le operazioni sul mercato aperto sono quindi il modo in cui tecnicamente le banche centrali danno attuazione alla politica monetaria, a seguito di una decisione di alzare/abbassare i tassi.
El monopołio monedaro o skearo de ła BÇ (BCE) e come ke ła BÇ (BCE) ła finansia łi gowerni
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JpMk0/edit
6) Ai portatori dei titoli in scadenza, maggiorati degli interessi, gli importi li pagano i cittadini (le banche autorizzate dallo stato) con le tasse.
I debiti pioveghi o del stato łi vien pagà co i skei ke stado el tira sù co łe tase dei çitadini o fando altri debeti o co l’enflasion (dito anca tasa o signorajo de l’enflasion); ki dovaria pagarli i debeti, i santi del çeło?
Łi intaresi so i prestiti fati da ła BÇ (BCE) a łe Banke Marcadare o Comerçałi, ke ła BÇ (BCE) encàsa łi vien jirà a łi stati come anca łi entaresi so i titołi de stato en man a ła BÇ.
7) Oggi il SIGNORAGGIO crea solo miseria perche’ i 100 milioni vengono investiti,per buona parte,in Cina provocando da noi debito pubblico esponenziale e pressione fiscale elevatissima.
Ki no capiso cosa ke Jorjo el voja dir.
El marcà l’enveste łi so skei endoe kel reten pì convegnente, se ente ła Tałia no se pol far enprexa parké el stado, ła so burocrasia o łe MAFIE łe te magna vivo me par nadural ke ki ke ga skei da envestir so l’enprexa el vaga da naltra parte.
No se capise pò cosa ke ghe çentra el Signorajo i cu profiti łi va tuti ente łe càse pioveghe.
No se confonda łi rediti o profiti da Signorajo, de łe BÇ (BCE) ke łi va ente łe càse de łi stati co i profiti de łe Banke Marcadare o Comerçałi ke ghe vien co łe presta łi skei a i çitadini e a łe enprexe.