CLNV, Plebiscito.eu, LIFE, Gandhi, disobbedienza fiscale

Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » lun gen 16, 2017 9:42 pm

I fanfaroni k'a łi conta bàłe e ke łi danexa i veneti ke łi ghe va drio


http://www.clnveneto.com/post/annulla-b ... tuitamente


Annulla Bollo e Canone RAI gratuitamente!
clnveneto
gennaio 15, 2017


Abbiamo pensato di potervi aiutare dandovi la possibilità di annullare il vostro bollo auto gratuitamente da casa vostra.
Vi preghiamo di far presente a tutti i vostri parenti e amici veneti di questa opportunità.
Sarà sufficiente scaricare il modulo, compilare gli appositi spazi ed inviarlo per raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo di riferimento inserito nel modulo in alto a destra.

Prossimamente sarà disponibile anche il modulo di annullamento per il canone RAI.

IMPORTANTE: Affinché il rigetto sia valido è necessario iscriversi gratuitamente scaricando i moduli di iscrizione e dichiararsi di nazionalità Veneta.
Per renderla valida, l’iscrizione deve essere spedita a clnveneto@gmail.com. In caso contrario il rigetto non risulterà valido.


Modulo annullamento Bollo Auto 1.06 MB
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Modulo Iscrizione CLNV 2.32 MB
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » mer gen 25, 2017 12:36 am

UFFICIALE GIUDIZIARIO A CASA DEI PATRIOTI VENETI CHE NON PAGANO LE TASSE
di FIORENZO PIEROBON
http://www.miglioverde.eu/ufficiale-giu ... o-le-tasse

Da sempre, sostengono che l’Italia non ha giurisdizione sulle loro proprietà, hanno i loro passaporti e la loro anagrafe e si appellano al diritto internazionale per attivare un “processo di decolonizzazione” e per questa ragione tra i loro iscritti c’è chi ha deciso di non pagare le tasse all’Italia. Ma lo Stato italiano, lento e farraginoso, alla lunga fa sentire il suo peso, usando gli strumenti che ha a disposizione.
E il momento di pagare il conto, per lo Stato italiano è giunto, visto che venerdì 27 gennaio prossimo l’ufficiale giudiziario si presenterà a Piovene Rocchetta, nel Vicentino, “per adempire allo sgombro di un immobile dove abitano delle persone di nazionalità Veneta”, scrivono in un comunicato stampa quelli del CLNV. “Saranno tutelate dallo stesso Comitato di Liberazione Veneto – si legge nel comunicato – che si espone con la tutela ai veneti in autodeterminazione. Siete invitati a partecipare all’evento per testimoniare ciò che accadra. L’evento sarà a Piovene Rocchette, in Via Leva 58, dove i patrioti veneti cercheranno di fermare lo Stato invasore colonialista e razzista solo con le leggi internazionali di autodeterminazione e forti della nostra libertà. Se ci diamo una mano facciamo prima a farli uscire dai nostri territori, aiutiamoci”.
Nei loro incontri, i membri del CLNV sostengono che l’ex ministro leghista Roberto Calderoli, nel 2010, abbia abrogato in via definitiva la conversione in legge del decreto con cui “le province Venete fcevano parte del Regno d’Italia”. Inoltre, rivendicano pubblicamente la lotta anti-Fisco: «Lo Stato ci manda le tasse su legge del 1947 ma non entra mai nel merito delle leggi internazionali che citiamo – sostengono – Sappiate che potete rigettare una cartella e se entro 120 giorni lo Stato non impugna il rigetto, il debito viene estinto: attenzione, non succede per tacito assenso, quindi dovete impugnare tutto voi. Abbiamo gli avvocati, per questo, e non chiediamo nulla per le consulenze: Tutela Gens Venete, via 28 gennaio, a Verona».
Ora, lo Stato italiano sta cominciando a battere cassa.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » ven gen 27, 2017 11:40 pm

Enesiadive de sto tipo łe xe copià da coełe ke pal pasà łe xe xa stà sperimentà da ła LIFE e ke no łe ga portà mai da gnaona parte, al masimo te otien na sospension o do e basta e te sposti in là ła scadensa. Ma te ghe fe perdar tenpo e te eiłudi ła xente par gnente.
Me sovegno del caxo ... (a me xe scapà el nome, el jera n'artexan del tesiłe meso en crixi da Amato co ła so demensial defiscałixasion de łi onari soçałi al meridion a cu łi ghe ga pignorà ła caxa) a jerimo pì de çento en vanti de caxa sua, ghe jera anca parlamentari de ła LIGA, ... ma no ga servesto a gnente, ła caxa par i debeti i te ła porta via e no ghè né santi né madone ke tegna; a manco ke no ghe sipia putini cei o parsone małà. El dirito del creditor no lè on dirito kel se posa negar o pestar soto i pie.
E no ghe xe Corti de Straxburgo e de l'Aja ke tegna.

L'abołision del Rejo decreto de l'anesion del Veneto da parte de Calderołi nol ga gnaon vałór juredego, lè na pura demensa tra łe tante de sto fantomatego CLNV kel ghe fa ver on mucio de problemi ai pori veneti ke łi se fa montar da sti eresponsabiłi sensa cosiensa e ke łi danexa ła caouxa veneta.

Coel ke, caxo mai, se pol verefegar xe se sti nostri fradei veneti łi ga o manco łe risorse par catarse n'altra caxa e se no łi łe ghese lora se podaria pretendar ke entervegna el comun o ła prefetura par catarghe on posto dove star come ke łi fa co tanti altri, łi singani e i clandestini. A manco ke coalke fradeło veneto nol ghe fasa na donasion o nol ghe preste o afite, a bon prèso, na caxa.


http://m.ilgiornaledivicenza.it/home/es ... -1.1070133

Oltre un milione di euro di danni per non avere messo in liquidazione la società Esseci Filati di Piovene Rocchette nel corso del 2004 quando a causa delle perdite gestionali che avevano generato un patrimonio netto negativo di 1,193 milioni di euro il consiglio d'amministrazione non aveva provveduto a sciogliere la società. È il conto che il tribunale di Vicenza ha presentato a Claudio Spezzapria, 71 anni, di Piovene e ai figli Denis e Loris, rispettivamente di 40 e 44 anni, in qualità di amministratori delegati dell'azienda tessile dichiarata fallita il 24 novembre 2005 dopo avere messo in luce al 31 dicembre 2004 una perdita di 1,5 milioni di euro.
La vicenda è assai ingarbugliata perché Spezzapria era finito anche sotto inchiesta per una presunta frode fiscale in concorso con alcune persone per l'emissione di fatture fasulle. Di questi documenti fiscali, riferì Spezzapria agli investigatori della Finanza, non sapeva nulla perché quando le cose erano iniziate ad andare male e aveva avuto bisogno di denaro per pagare gli stipendi, era ricorso all'aiuto di alcuni personaggi che l'avrebbero raggirato. Così, almeno, spiegò agli investigatori quando venne interrogato alla presenza del suo avvocato Mariano Dalle Carbonare.
Adesso si è appreso che accogliendo la domanda di responsabilità avanzata dal curatore fallimentare Giovanni Sandrini, assistito dall'avv. Anna Rodella, il collegio civile ha ravvisato il comportamento illegale degli organi societari che già il 16 marzo 2004 dovevano prendere atto che il capitale sociale era stato fagocitato. Invece, avevano proseguito l'attività fino alla messa in liquidazione dell'azienda il 19 maggio 2005, amplificando una situazione negativa nei confronti dei creditori.
Nel bilancio del '93 della società di Piovene che sul finire degli anni Novanta dava lavoro ancora a duecento persone, si leggeva un patrimonio netto positivo di 308 mila euro. Tuttavia, per i giudici, alla luce dell'intera perdita del capitale sociale nei primi mesi del 2004 il consiglio d'amministrazione avrebbe dovuto ricostituirlo pena incorrere nell'illecito civile che è stato sanzionato.
A sciogliere i dubbi è stato il perito Martina Valerio nominato dal tribunale presieduto da Colasanto (giudici Limitone e Santoro). La consulenza tecnica d'ufficio ha stabilito che è stato arrecato un effettivo danno ai creditori a causa del comportamento degli amministratori Spezzapria padre e figli, poiché non hanno assunto alcuna iniziativa per tamponare le ingenti perdite una volta che non avevano posto in liquidazione per tempo la ditta.
Infatti, quando gli imprenditori avevano agito chiedendo l'ammissione al concordato preventivo con cessione di beni, come all'epoca si chiamava, il tribunale aveva risposto picche e aveva dichiarato l'insolvenza perché il patrimonio netto negativo aveva raggiunto la cifra di 1,193 milioni di euro.
Sul fronte penale il pm Marco Peraro ha avviato una complessa indagine che ha coinvolto alcune aziende toscane, tra cui la Bugetti Filati di Prato, il cui fallimento aveva avuto ripercussioni sulla Esseci Filati perché era uno dei clienti più importanti. Lo stesso Claudio Spezzapria aveva presentato una denuncia sostenendo di essere stato raggirato e l'inchiesta, da quello che fin qui si è saputo, non sarebbe ancora stata conclusa.
Il passivo della Esseci Filati, che aveva sede in via Astico, era stato calcolato nel 2004 in 2,5 milioni di euro a fronte di un attivo di un milione e mezzo, anche se fino al dicembre 2003 il patrimonio netto risultava positivo per 308 mila euro, precipitando al di sotto della soglia di legge dopo il 16 marzo 2004. Di qui la decisione del tribunale di condannare in soldo a più di un milione di euro gli Spezzapria, che potranno rivolgersi alla Corte d'Appello per chiedere la riforma della sentenza.I.T.

http://www.fallimentivicenza.com/index. ... _chiusura&



Piovene. Eseguito sfratto ex imprenditori Spezzapria. I venetisti invadono il centro
27/01/2017 Marta Boriero

http://www.altovicentinonline.it/cronac ... -il-centro

Sventola il ‘leon’ di San Marco a Piovene Rocchette, ma non è il leone dei periodi di pace della Serenissima repubblica, bensì quello sul piede di guerra con spada sguainata e tanto di libro chiuso sotto la sua millenaria zampa.

Un gruppo di una 50ina di attivisti del Comitato di Liberazione Nazionale Veneto e altri simpatizzanti dalle varie parti della provincia si sono dati appuntamento in centro paese, dove questa mattina si svolgeva il mercato comunale ed hanno attraversato le vie principali dirigendosi verso la casa dei tre fratelli Spezzapria in via Levà 58, Denis, Loris e Silvia, verso i quali pende da mesi una esecuzione di sfratto a seguito di debiti finanziari della vecchi ditta familiare, la Pettinfibra. Si sono poi diretti davanti al municipio per ‘rivendicare le leggi del diritto internazionale per far valere i diritti dei cittadini sfrattati illecitamente’.

La manifestazione è infatti un atto di solidarietà ‘serenissima’ verso i tre ex imprenditori artigiani tessili che da mesi si rifiutano di abbandonare la casa familiare dove abitano da sempre. Le forze dell’ordine hanno già tentato di mettere in pratica lo sfratto più volte, ma inutilmente, a causa del rifiuto di lasciare l’abitazione da parte dei fratelli Spezzapria. Le forze dell’ordine erano presenti oggi in gran numero in divisa antisommossa.

Supportati dai venetisti, gli Spezzapria hanno deciso di resistere ad oltranza contro delle leggi ed uno stato che non riconoscono come il loro, ritenendo lo sfratto un affronto per chi ha sempre lavorato, pagato le tasse, vittima di una crisi che tutta la famiglia sta scontando da anni, causata da clienti che non hanno mai pagato quanto dovevano. Ma alla fine hanno dovuto capitolare e sono stati scortati fuori dalla loro casa dagli agenti della digos e dai carabinieri della stazione di Piovene.




Lettera aperta su “Intervento Gir” del 27
28 gennaio 2017
http://clnveneto.ch/lettera-aperta-su-i ... gir-del-27


Verona, 28 Gennaio 2017

Lettera aperta – riassunto sull’intervento dei GIR e CLNV a difesa dei fratelli Spezzapria.

Venerdi 27 Gennaio 2017 alle ore 06.00 Fernando, Stefano e io, arriviamo a Piovene, direttamente a casa degli Spezzapria. Sul posto, sono già presenti dalla sera prima Finozzi, Favaro, Michela, e altri (che hanno dormito sul posto: in macchina). Altri intanto arrivano alla spicciolata.

E presente già in loco lo spiegamento delle forze militari occupanti: carabinieri schierati a chiusura della strada, con tre file ognuna composta da 15 uomini in tenuta antisommossa ( costoro avevano già aggredito quelli che avevano dormito in auto, per allontanarli di forza dal cortile degli Spezzapria). Mi avvicino e chiedo loro chi è che comanda quel plotone militare; il comandante dei carabinieri si avvicina e quando vede la mia persona, inizia ad urlare in maniera isterica: “Io non parlo con lei! Io non parlo con lei!” E cosi dicendo, mi gira le spalle, allontanandosi..

A quel punto le cose stanno così: ci sono tre ragazzi da soli lì in casa (i fratelli Spezzapria), e Cervo, la Scandian, Favaro e io decidiamo di entrare in casa.

Sì… ma…come fare???

Girato l’angolo di via a pochi metri, incontriamo Contin e Lanza; girando da dietro la fila di case attraverso i campi, riusciamo ad arrivare sul retro dell’abitazione della casa degli Spezzapria; uno dei fratelli intanto ci apre e riusciamo ad entrare in tre ( Isacco, Pietro e io); gli altri vengono bloccati dai due carabinieri che stavano sorvegliando il retro sorvegliare della casa. Ma noi intanto siamo già dentro. Nel frattempo, fuori sull’ingresso principale, Finozzi, Aldegheri, Scandian, come responsabili GIR, assieme a membri dell’Autorità Nazionale Veneta, Bedin, Borsoi, Scavazzon, Viero, Lanza, Aldegheri (padre), Moravio, Pin, Nicolli, Bianchi e poi Flavio Contin (Serenissimo storico) e tutti gli altri, tengono alto il comando: loro fuori noi in casa con gli Spezzapria.

Alle 08,30 circa suona il campanello: è l’ufficiale giudiziario, scortata dalle forze militari occupanti con manganello in mano e pronti a colpire. E urlano “fuori fuori! Voi!”, indicando me, Pietro e Isacco. “Fuori vi faccio arrestare!”, ci minacciano. Ma noi rimaniamo in ginocchio, con le mani dietro la testa: “Siamo prigionieri di guerra”, dichiariamo.

Ci spintonano fino a metterci fuori. Il comandante urla, sbraita: ha gli occhi fuori dalle orbite. Eppure lui è armato, mentre noi no! Perche questo atteggiamento, più da chi ha paura, che da chi avrebbe la possibilità di annientarci??

E perche non ci arresta come da minaccia???

E che dire di quando vengo chiamata in disparte dal responsabile della Digos? Che mi dice: “Badii e’ sparito un manganello a quelli dell’Antisommossa. Per favore lo faccia saltare fuori”

Lo guardo e gli dico: “Mi sta dicendo che l’Antisommossa ha perso un manganello??”

E lui: “Badii gli e’ stato sfilato da qualcuno, presumo”.

Intanto il comandante dei carabinieri seguita a dar di matto, e insiste che rivuole il manganello. Rosso in faccia, continua ad urlare, mentre uno spiegamento di carabinieri comincia a girare per i campi vicini, cercando tra le sterpaglie il manganello scomparso.

I Patrioti intanto sono decisi a non mollare; e non molliamo (incuranti del manganello perso dall’antisommossa).

Non molliamo, neppure quando vengono messi i sigilli alla casa degli Spezzapria. Perché anzi è qui che decidiamo di dirigerci verso il comune.

Quando arriviamo, troviamo il palazzo comunale anch’esso bloccato dall’Antisommossa; il solito comandante è presente, e oramai è così rosso in faccia che sembra una pentola a pressione.

Con immenso piacere, vedo arrivare dei patrioti del LIFE (Liberi Imprenditori Federalisti Europei); c’è il responsabile Quaglia con altri, uniti anche loro con noi per questa famiglia veneta spazzata via dalla propria casa dall’occupante italiano.

Un sovrintendente della Digos dice che il sindaco non c’è: sarebbe a lavorare, dice, perche lui fa il camionista. Ma chi lo conosce, sa benissimo che è un imprenditore, e che questa risposta è solo una delle solite balle per prendere tempo, e fare in modo che il sindaco non si esponga e quindi che non debba metterci la faccia.

Ma non hanno fatto i conti con la DETERMINAZIONE che ci distingue. Pietro, Manuel,Federico e io giriamo dietro al comune, e riusciamo sveltamente ad entrare dalla porta secondaria sul retro. Lì ci raggiunge anche il buon Maurizio, e… ola’! Ecco il sindaco! Che rimane interdetto per la nostra presenza. Allora ci dice subito che lui parlerà solo con i fratelli Spezzapria. A quel punto, non può far altro che aprire la porta e farsi vedere; e noi insieme a lui, con la sorpresa e lo sgomento dei comandanti delle forze occupanti! Che ci guardano increduli, e si guardano tra loro con sgomento e perplessità, dicendosi “E questi da dove sono passati per entrare??”

Per dovere di cronaca faccio presente che la porta sul retro è una porta regolarmente aperta al pubblico, non un passaggio segreto! Eppure probabilmente loro – le forze occupanti – non lo sapevano; Mentre Noi si !

Adesso gli Spezzapria possono avere finalmente un colloquio con il sindaco.

Abbiamo perso una battaglia; ma non la guerra!!!! non è finita: abbiamo solo cominciato!

I veri Patrioti ed EROI di questa storia sono i fratelli Silvia, Loris, Denis Spezzapria. Sia pure portandosi dentro una tale disperazione da togliere il fiato, e dopo aver subito una tale VIOLENZA personale, quei ragazzi hanno tenuto alta la loro DETERMINAZIONE e hanno lottato fino all’ultimo (nell’indifferenza totale di molti veneti locali): e pur essendo distrutti nell’anima, si sono dimostrati DECISI a lottare ancora per i LORO DIRITTI.

Per dovere legittimo, come responsabile GIR del CLNV, voglio che vada tutto il riconoscimento per i risultati e rinvii avuti negli interventi passati sulla questione Spezzapria a Franco Finozzi, Erica Scandian, Pietro Cervo, e tutti gli altri dei GIR di Vicenza (chiedo scusa se non conosco tutti i loro nomi): loro, pur essendo “alle prime armi”, hanno tuttavia dimostrato con onore di essere persone pronte e determinate.

La mia presenza di Venerdì è stata solo di appoggio, con gli altri dei GIR di Verona; ma la paternità della lotta appartiene a loro; noi con loro, insieme e in sinergia, venerdì abbiamo fatto quello che c’era da fare; e lo abbiamo fatto con coscienza e determinazione.

Patrizia Badii
Responsabile GIR Terre Venete
Autorità Nazionale Veneto
CLNV


El sfràto el ghe xe stà, prasiò tuto sto çirco, sto caxin a coxa xełó servio?
Gavevełi dirito a star ente na caxa ke no ła jera pì de lori?
Xełi sensa lavoro e sensa skei, xełi devegnesti poareti, xe sta dimandà on aio/aiuto al comun?
Xełi par strada, dormełi en makina, i fradełi veneti łi gałi ospità a caxa sua?



Ani endrio a ghevo come cliente na endustria de Skio, la Finmoda, ke ła fea ła tintura de i tesudi, par 4 ani, d'istà a so ndà a netarghe i tubi de aspirasion de ła makina ke ła tinxeva i rodołi de łe pèse.
Bona xente veneta, seria e xentil ke li me ga senpre pagà so l'onja sensa far storie.
N'ano a son 'dà anca a caxa de ła fioła spoxà a netarghe on camin.
Dapò łi se ca catà drento on fałimento enternasional ke me par el fese cao a na dita çinexe ke ła xe fałia.
Coalke ano dopo, me ga ciamà on sior de Skio kel stava ente ła beła e granda caxa de ła vecia parona de ła Finmoda e l me ga contà tuta ła storia del fałimento e de come ke sta bona fameja veneta ła se gapia vendesto tuto, anca łe caxe, par pagar tuti i debiti e no ła gapie łasà on euro da pagar. El me ga contà ke co ła siora ła ga firmà ła çesion de ła caxa ła gheva łe lagreme ke łe ghe cołava da strasiar el cor.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -Schio.jpg



Venetisti sfrattati Fioccano le denunce
28.01.2017
Silvia Dal Ceredo

http://www.ilgiornaledivicenza.it/terri ... -1.5450633

PIOVENE. Famiglia in strada per lo sfratto esecutivo e si scatena la protesta degli attivisti del Comitato di liberazione nazionale Veneto. Al quarto tentativo negli ultimi quattro mesi, alla fine gli ufficiali giudiziari del tribunale di Vicenza ce l'hanno fatta ed hanno eseguito lo sfratto della famiglia Spezzapria, sigillando la loro ex-abitazione in via Levà 58, non senza difficoltà.

Fin dalle 5 di ieri mattina infatti la strada residenziale ha accolto nel gelo, da un lato digos e carabinieri con una ventina di uomini in tenuta antisommossa e dall'altro oltre una sessantina di attivisti (alcuni avevano addirittura dormito in loco in auto), venuti con bandiere e volantini da tutto il Veneto per opporsi all'azione legale e a manifestare solidarietà verso i tre fratelli Loris, Denis e Silvia Spezzapria.

«Questo è un abuso e una violazione dei diritti umani - hanno spiegato i militanti attaccando sia le forze dell'ordine che i rappresentanti del tribunale -. Come può lo stato italiano, che noi non riconosciamo, mettere in strada una famiglia, succhiarle tutto fino al midollo, mentre poi contro mafiosi, delinquenti, ladri e banche che dissanguano le persone, non fa nulla? Questa è una famiglia che ha pagato i suoi debiti, nell'azienda aveva 80 dipendenti e li ha liquidati tutti. La casa era l'ultima cosa che era rimasta. Per anni questi cittadini hanno pagato le tasse allo stato, sono sempre stati in regola e adesso gli portano via tutto. È una vera vergogna». Gli attivisti hanno invocato a difesa dei tre fratelli il diritto all'autodeterminazione del popolo veneto, disconoscendo l'autorità dello Stato italiano e dei suoi apparati, provvedendo a sporgere denuncia al tribunale internazionale dell'Aja. ???

I carabinieri della compagnia scledense, coordinati dal capitano Vincenzo Gardin, hanno tenuto a distanza i manifestanti (che avrebbero lanciato anche slogan pesanti) mentre gli ufficiali giudiziari hanno portato a termine il provvedimento di sfratto esecutivo, dopo un paio d'ore di discussione all'interno della villetta.

Alcuni militanti saranno denunciati per manifestazione non autorizzata, grida sediziose e istigazione alla disobbedienza delle leggi.

Una volta usciti dall'abitazione i tre fratelli, sfrattati come epilogo delle vicende legate al fallimento dell'azienda di famiglia Esseci Filati srl, sono stati accolti dalla folla del comitato venetista, che ha dato vita ad un corteo lungo le vie centrali, attraverso il mercato settimanale, fino ad arrivare al municipio, dove hanno bloccato la strada e chiesto un incontro con il sindaco.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » sab feb 04, 2017 2:58 pm

L'annullamento delle bollette RAI e del BOLLO AUTO in nome del popolo veneto (valore soggettivo per una minoranza di veneti indipendentisti tra cui anche una parte ideologizzata e invasata del mito di Venezia e della Serenissima, ma non ancora affermato valore politico e riconosciuto dalla maggior parte dei veneti e dal mondo), della nazionalità veneta (valore soggettivo per una minoranza di veneti indipendentisti tra cui anche una parte ideologizzata e invasata del mito di Venezia e della Serenissima, ma non ancora affermato valore politico e riconosciuto dalla maggioranza dei veneti e dal mondo), dello stato veneto (che oggi ancora non esiste e che lo Stato Veneto a dominio veneziano è morto da 220 anni), di un'autorità veneta auotocostituitasi come iI doppio CLNV (che non hanno alcun riconoscimento politico da parte della maggioranza dei veneti e da parte del mondo, né tanto meno da una parte rilevante della minoranza degli indipendentisti veneti) è assolutamente certo che non hanno alcun valore giuridico legale internazionale e che sono pure demenzialità, infantilismi, presunzioni arroganti e bugiarde che danneggiano i veneti che vanno a crederci in buona fede. Non esiste alcun possibile ricorso all'ONU o alla Corte Internazionale dell'Aia, poiché questi organismi politici e giuridici internazionali non riconoscono e non possono in alcun modo riconoscere questi fantomatici CLNV come autorevoli rappresentanti di un popolo, di una nazione, di uno stato che ancora debbono costinuirsi, organizzarsi e manifestarsi visibilmente al mondo. Questi sono della medesima inconsistenza dei Forconi e di quelli del 9 Dicembre, che dovevano rivoltare l'Italia e portare 3 milioni di italiani a Roma e si sono ridotti ad andare dal Papa in 100; questi vanno nelle sedi europee dell'ONU per farsi fotografare con la bandiera veneta e darsi così una insulsa credibilità di fronte a tanti poveri veneti che in buona fede e stupidamente credono che costoro abbiano fatto chissà cosa e che abbiano ottenuto chissà che riconoscimento in queste sedi.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » mar feb 07, 2017 5:37 pm

Difetto assoluto di giurisdizione: ensemense venetiste
viewtopic.php?f=122&t=2478
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » mer feb 08, 2017 10:19 am

Sti ki no łi xe el Popoło Veneto

https://www.facebook.com/groups/1061110597253709

GIURAMENTO SULLA BANDIERA DI SAN MARCO:
Io giuro fedeltà alla bandiera
della Confederazione Veneta,
e alla Res-publica per la quale essa sta eretta:
preserverò, proteggerò e difenderò,
al meglio della mia capacità, la Costituzione Confederata del Popolo Veneto,
una Nazione sotto Dio e San Marco, indivisibile,
con libertà e giustizia per tutti.


https://www.facebook.com/groups/1061110 ... 0301929735

IL DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO VENETO E' SUPERIORE AL DIRITTO DELLA FINZIONE GIURIDICA ITALIA Il Popolo Veneto si Autodetermina
lO STATO ITALIANO E' UNA FINZIONE GIURIDICA :La REPUBLIC OF ITALY è in realtà una società./corporazione registrata: S.E.C.
(American Securities Exchange Act 1934,ITALY REPUBLIC OF CIK#: 0000052782)
(SIC:8888 - FOREIGN GOYERNMENTS);
é un ente complesso e assimilabile alle persone giuridiche di diritto civile, in realtà per il diritto internazionale altro non rappresentano ciò che le persone fisiche sono per il diritto interno: persone costituenti la base sociale della comunità internazionale

Il principio di autodeterminazione dei Popoli (diritto inderogabile, garantito dalle Norme Internazionali), stabilisce che un popolo, sottoposto a dominazione straniera, può in qualsiasi momento chiedere e ottenere l'indipendenza, e di scegliere autonomamente di autogovernarsi. Tale principio costituisce una norma di diritto internazionale generale, cioè una norma che produce effetti giuridici (diritti e obblighi) per tutta la Comunità degli Stati. Inoltre, questo principio è anche una norma di ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato neanche da convenzioni internazionali. Come tutto il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione viene ratificato dalle leggi interne dei vari Stati, come è avvenuto in Italia con la L. n. 881/1977, che l’ha incluso come legge dello Stato.
La normativa internazionale appare chiara. I diritti umani e i diritti dei popoli sono beni assolutamente irrinunciabili e debbono essere garantiti con certezza. La stessa Carta delle Nazioni Unite stabilisce all’art. 1 che il rispetto dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli costituisce uno dei fini principali delle Nazioni Unite.
Il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Ban Ki-Moon, è intervenuto ufficialmente sulla situazione creatasi in Catalogna e ha detto che “le Nazioni Unite rispettano i processi di autodeterminazione.” Ha anche chiesto che il processo catalano venga risolto attraverso il dialogo e con mezzi pacifici. “Tutte le questioni in sospeso tra i Paesi dovrebbero essere risolti pacificamente e attraverso il dialogo, nel rispetto delle reali aspirazioni delle persone interessate”, ha sottolineato il Segretario Generale delle Nazioni Unite.
L’AUTODETERMINAZIONE NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA
Un importante contributo al riconoscimento e al consolidamento del principio di autodeterminazione dei popoli nel diritto internazionale è stato offerto dalla giurisprudenza della Corte internazionale di giustizia. L’elaborazione della portata giuridica del principio stesso, e degli effetti da esso derivanti, è stata svolta primariamente nell’ambito di procedimenti consultivi riguardanti alcune delle principali vicende storiche in cui l’affermazione del diritto all’autodeterminazione da parte di un popolo si è scontrata con le pretese sovrane di uno Stato.
Nel 1971, nel parere relativo alle Conseguenze giuridiche della presenza del Sudafrica in Namibia, la Corte affermava, circa la legittimità, contestata dal Sudafrica, della revoca da parte dell’Assemblea generale del Mandato sudafricano in Namibia, che gli istituti del diritto internazionale stabiliti nell’ambito della Società delle Nazioni dovessero essere intrepretati alla luce degli sviluppi del diritto internazionale avvenuti nei decenni successivi, in particolare l’emersione del principio di autodeterminazione dei popoli (C.I.J., 21.6.1971, Legal Consequences for States of the Continued Presence of South Africa in Namibia (South West Africa) Notwithstanding Resolution 276 (1990), parere consultivo).
Quattro anni, più tardi, nel 1975, nel parere sul Sahara Occidentale, la Corte, nel giudicare dei pretesi legami di sovranità tra Marocco e confinante “Sahara spagnolo”, considerava il diritto all’autodeterminazione della popolazione del Sahara occidentale un “assunto basilare” per rispondere ai quesiti giuridici ad essa sottoposti dall’Assemblea generale; concludeva escludendo la sussistenza di legami di tale natura, tra Marocco e Sahara occidentale, da incidere sull’applicazione della risoluzione 1514 al processo di decolonizzazione del Sahara stesso e, in particolare, del diritto all’autodeterminazione attraverso una libera espressione della volontà popolare (C.I.J., 16.10.1975, Western Sahara,
Nel 2004, nel parere relativo alle Conseguenze giuridiche della costruzione di un muro nel territorio palestinese occupato, la Corte ha determinato che la costruzione del muro nei territori occupati e il regime ad esso associato violano il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese (C.I.J., Legality of a Wall, cit.). La Corte ha qualificato l’obbligo di rispettare il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese come un obbligo erga omnes, la cui violazione estenderebbe l’ambito soggettivo del regime di responsabilità a tutti gli Stati. In capo a questi ultimi, insorgerebbero degli obblighi di non riconoscimento della liceità del muro e del regime associato, di non assistenza allo Stato autore dell’illecito nel mantenere la situazione in violazione del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e di cooperazione per porre fine a tale situazione.
Invero, la caratterizzazione dell’obbligo di rispettare il diritto all’autodeterminazione di un popolo come obbligo erga omnes era già stata operata dalla Corte nel contenzioso tra Portogallo e Australia nel caso Timor Est (C.I.J., East Timor, cit.). Tuttavia, nonostante tale caratterizzazione, la Corte si era dichiarata incompetente, in conseguenza dell’assenza di un valido titolo di giurisdizione per giudicare la presenza indonesiana a Timor Est, la cui legittimità o meno costituiva il presupposto necessario per valutare la compatibilità con il diritto internazionale del Trattato bilaterale, concluso nel 1989 da Indonesia e Australia, sulla definizione del confine marittimo e sullo sfruttamento delle risorse naturali nella zona di mare prospiciente la costa di Timor Est, e dedotto in giudizio dal Portogallo.

Si segnala, poi, come, nel più recente parere del 2010 sulla Conformità al diritto internazionale della dichiarazione unilaterale di indipendenza relativa al Kosovo, la Corte abbia ritenuto che il diritto all’autodeterminazione del popolo kosovaro, e in particolare il c.d. diritto all’autodeterminazione come “ultimo rimedio”, concernessero il diritto a separarsi da uno Stato e, quindi, esulassero da quanto richiesto dall’Assemblea generale, che imponeva solamente un’analisi di eventuali divieti all’emanazione di dichiarazioni di indipendenza previsti dal diritto internazionale (C.I.J., 22.7.2010, Accordance with International Law of the Unilateral Declaration of Independence in Respect of Kosovo, parere consultivo). La Corte ha rilevato nel caso di specie l’assenza di divieti, sia sotto il profilo del diritto internazionale generale, sia sotto il profilo della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza, concludendo che la dichiarazione di indipendenza non violava il diritto internazionale-

https://www.facebook.com/clnveneto


Pecà ke manke el Popoło Veneto e sti coatro gati envaxà dal mito de Venesia no łi xe el Popoło Veneto e gnanca łi ło raprexenta
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » lun feb 13, 2017 2:18 pm

Giustizia Veneta vs Agentrate e Equitalia
Pubblicato 11 febbraio 2017 | Da daniele

http://www.life.it/1/giustizia-veneta-v ... -equitalia

Il Tribunale del Popolo Veneto – Alta Korte de Justithia, a conclusione del procedimento a carico di funzionari e sottoposti di Agenzia delle Entrate ed Equitalia operanti nel territorio della Republica Veneta, ha emesso sentenza di colpevolezza nei loro confronti. Questi avranno la possibilità di difendersi dalle accuse

quando autorità venete costituite valuteranno le loro responsabilità soggettive per irrogare la giusta pena, commisurata alla gravità dei fatti commessi ed al ruolo rivestito negli organi italici di tortura fiscale. Sappiano questi funzionari e sottoposti che, sulla loro testa, da oggi pende la spada della giustizia veneta. Qui sotto il dispositivo della sentenza che potrete trovare completa di motivazioni, in lingua veneta qui AKJ sentensa Equitalia in veneto e in lingua italiana qui AKJ sentenza Equitalia in italiano

…………………………

Constatata la gravità dei fatti e l’inequivocabile documentazione acquisita

l’Alta Korte de Justithia

Dichiara gli imputati, in quanto mano operativa dello Stato italiano, colpevoli di crimini contro il Popolo Veneto tramite la violazione sistematica del “Patto internazionale sui diritti civili e politici,” dell’Assemblea Generale ONU, della “Dichiarazione universale dei diritti umani” dell’ONU, della “Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite n.2625” e della “Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali” del Consiglio d’Europa.

Condanna moralmente tutti i funzionari e sottoposti di Equitalia e Agenzia delle Entrate operanti sul territorio della Repubblica Veneta che, dopo la loro messa in mora con l’operazione “Matteo Evangelista” del 16 dicembre 2014, hanno proseguito nella loro attività di illecita esazione nei confronti del Popolo Veneto, al perenne disprezzo.

Condanna tutti i funzionari e sottoposti di Equitalia e Agenzia delle Entrate di cui sopra alla confisca di tutti i patrimoni mobiliari ed immobiliari di proprietà o riconducibili ad essi, a titolo di risarcimento al Popolo Veneto per gli ingenti danni morali e materiali da loro inflitti;

Condanna tutti i funzionari e sottoposti di Agenzia delle Entrate e di Equitalia, di cui sopra, alla pena dell’esilio dal territorio della Repubblica Veneta per un periodo di tempo proporzionale alla gravità del reato commesso e al grado dell’incarico ricoperto; pena minima di anni uno, massima, a vita.

Provvedimenti applicabili non appena si concretizzeranno le condizioni per una definizione delle singole responsabilità e saranno concrete le condizioni per dare esecuzione alla condanna.

Spresiano, 11 febbraio 2017

Il presidente

Tonon



http://www.life.it/1/wp-content/uploads ... veneto.pdf

http://www.life.it/1/wp-content/uploads ... aliano.pdf
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » gio feb 16, 2017 9:34 pm

???

OTTIENI LA TUA CITTADINANZA DI NAZIONALITA' DEL POPOLO VENETO NELLA SERENISSIMA NASION VENETA SOVRANA
https://www.facebook.com/franco.paluan?fref=nf
https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... 5351277230

popolo veneto sovrano
Complesso di persone che condividono un medesimo patrimonio di tradizioni e cultura, parlano la stessa lingua e abitano di solito uno stesso territorio
nazione veneta sovrana
Complesso di individui veneti sovrani accomunati da origini, tradizione storica, lingua, religione e costumi, caratterizzati dalla consapevolezza di tali legami comuni e riuniti o no in un'entità politicogiuridica
cittadinanza veneta sovrana
La cittadinanza veneta sovrana è, nel diritto, la condizione della persona fisica (detta cittadino) alla quale l'ordinamento di uno Stato riconosce la pienezza dei diritti civili e politici. La cittadinanza veneta sovrana , quindi, può essere vista come uno status del cittadino, ma anche come un rapporto giuridico tra cittadino e stato della Serenissima Nasion Veneta Sovrana
nasion serenissima veneta sovrana
Appartenenza al Popolo Veneto Sovrano e' la nazione Serenissima Veneta Sovrana, come organismo unitario nella totalità dei suoi aspetti etnici, culturali e sociali: avere coscienza della propria appartenenza al Popolo veneto sovrano.


Alberto Pento
Masa parole, masa xlogan, màsa retorega, màsa Serenisima ke no la ghè pì. No a ghè nesun ke posa dar patenti de çitadenansa e nasionaletà veneta, no ghè gnaona aotoretà veneta ke posa farlo.

Franco Paluan
SE EVIDENTE CHE TE SI DE LA FINSION GIURIDICA ITALIANA COME CITTADINANSA, , INVENSE TE AGGIORNO, ESISTE LA NASIONAITA' DEL POPOLO VENETO SOVRANO, , E SEMO APPENA PARTII, CON OLTRE 2000 OMANI VENETI SOVRANI, ED OGNI GIORNO SE NE SONTA SEMPRE DE PI'. LA CITTADINANZA ITALIANA TE POI TEGNERTEA, , SEMO STA' CERTIFICA' OLTRE 2000 VOLTE ANCA DALLA GIURISDISION ITALIANA, E NON SOLO.

Alberto Pento
Co 2.000 omani faxì da ridar; par far sol serio de omani a ghin vole almanco 2.000.000. Anca ti a te sì ono dei tanti ke no xe bon de sernir tra le ciacole e la realtà. Pecà kel Popolo Veneto nol ve recognosa.

Franco Paluan
LA TO OPINION RESTA TUA E NON COMBACIA CON EL DIRITTO INTERNASIONAE SULL'AUTODETERMINASION DEI POPOLI ED INDIVIDUAE, E CON L'ART. 15 DEI DIRITTI UMANI E CON ALTRI ARTICOLI DE LEGGI INTERNASIONAI E ANCA ITALIANE, TRASFORMEMO I VENETI DA ITALIANI A VENETE SOVRANI NEA SERENISSIMA NASION VENETA SOVRANA.E TE RICORDO CHE SA' I 2000 NON SE PIU' ITALIANI , MA DE CITTASINANSA DE NASIONAITA' VENETA SOVRANA.

Alberto Pento
Ghio xa strasà i docomenti taliani? No pagheo pì le tàse? Sio xa cosienti e ben desposti a finir en galerà e ke ve vegna secoestrà la makina e le caxe?

Franco Paluan
AGGIORNATE E STUDIA,

Alberto Pento
Par deso la stragran parte dei veneti li se sente taliani, prasiò le to lej enternasionali le ghe daria raxon a lori e no a valtri 2000 pelagati envaxà da on mito coelo de la Serenisima ke la storia la ga scançelà da 220 ani. Coel k'a ghè xe i veneti e la tera veneta e no i veneti Serenisimi e la Serenisima.

Franco Paluan
NIHIL ME DOMAT

Alberto Pento
A posto semo!

Franco Paluan
LA TO ITALIA, LESI BEN E' UNA FINZIONE GIURIDICA
Franco Paluan
L'ITALIA REPUBBLICA NON ESISTE ,
Franco Paluan
CARTA CANTA, SE UNO SE BON COMPRENDERE QUEO CHE SE SCRITTO


Franco Paluan
Ecco il documento UFFICIALE della Registrazione della Repubblica of Italy nell'elenco delle Company
e quindi e' registrata come una Company ed e' equiparata alle Companies private:

UNITED STATES
SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSION
Washington, D.C. 20549
Notice of Effectiveness
Effectiveness Date:
May 6, 2013
Accession Number:
0001193125-13-147571
Submission Type:
POS AM
CIK:
0000052782
Company Name:
ITALY REPUBLIC OF
File Number:
333-152589
Dati della Republic of Italy,tratti dalla pagina del SEC,
<SEC-DOCUMENT>0001193125-13-452750.txt : 20131125
<SEC-HEADER>0001193125-13-452750.hdr.sgml : 20131125
<ACCEPTANCE-DATETIME>20131125140414
ACCESSION NUMBER: 0001193125-13-452750
CONFORMED SUBMISSION TYPE: 18-K
PUBLIC DOCUMENT COUNT: 67
CONFORMED PERIOD OF REPORT: 20121231
FILED AS OF DATE: 20131125
DATE AS OF CHANGE: 20131125
Ecco anche il chiaro esempio del fatto che anche l'Agenzia delle Entrate e le Poste italiane, sono aziende private e NON pubbliche


Alberto Pento
Par carità de D-o, de tuti i santi e de le madone e de tuti i boni omani de la tera!

Franco Paluan
FINCHE' NON TE ME PROVI EL CONTRARIO , NON GO' TEMPO DA PERDARE, CIAO,

Alberto Pento
Robe de l'altro mondo!

Franco Paluan
EL TUO



Poste italiane S.p.A.
https://it.wikipedia.org/wiki/Poste_italiane
Poste italiane S.p.A. è una società che si occupa della gestione del servizio postale in Italia. È anche operativa nei settori finanziari, assicurativi e nella telefonia mobile.
Venne fondata nel 1862 come azienda autonoma che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato.
Al momento è una società per azioni in cui lo Stato italiano, tramite il Ministero dell'Economia e delle Finanze, è l'azionista di maggioranza, detenendo circa il 60% del capitale sociale. Per le sue attività è posta sotto il controllo e la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, dopo che ha accorpato quello delle Comunicazioni. È quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.

L'Agenzia delle entrate
https://it.wikipedia.org/wiki/Agenzia_delle_entrate
L'Agenzia delle entrate è una agenzia pubblica italiana che svolge le funzioni relative ad accertamenti e controlli fiscali gestione dei tributi.

Equitalia S.p.A.
https://it.wikipedia.org/wiki/Equitalia
Equitalia S.p.A. è una società italiana a totale controllo pubblico, incaricata della riscossione dei tributi su tutto il territorio, con l'eccezione della Sicilia.
È partecipata al 51% dall'Agenzia delle Entrate e al 49% dall'INPS.
Con l'approvazione del decreto Fisco, ne è stata determinata la soppressione per il 2017.


El Senado de ła Repiovega Tałiana no lè n'axieda privada o statal ma lè n'organo istitusional de ła Repiovega Tałiana.
Coel k'a dixe sta carta co na "greja standara" endoe kel Senado Tałian lè enserio come sel fuse na axienda privada; dapò ogni ente piovego el ga na so partida IVA e anca el Senado de ła Repiovega Tałiana.


http://www.datiaziende.it/azienda/15203 ... blica.aspx

Pra somexo sti ki łi xe i dati fiscałi de ła Provinça de Roma:
Dati Ente
Partita IVA 06214441005
Codice Fiscale 80034390585


Da
http://www.datiaziende.it

Anca el Ministero Tałian de łi Enterni el ga ła so Partida Iva
http://www.datiaziende.it/aziende/4891/ ... /1544.aspx
http://www.datiaziende.it/azienda/10569 ... no-se.aspx


Ma ki xeło el vs. profasor e 'l vs. guru połedego?
A me parì come coełi ke łi ghe ndava drio a Vana Marki!

Alberto Pento
El Stado Tałian el ghè anca màsa e ła Repiovega Tałiana ła ghè dal bon e non par finta, coeło ca no ghè pì da 220 ani a xe ła Repiovega Serenisima e coeło ke ancora manca lè on Popolo Veneto cosiente, ognio e vixibiłe al mondo intiero.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » gio feb 16, 2017 9:35 pm

???

POPOLO VENETO SOVRANO, E' GIUNTA OGGI NOTIZIA FELICE CHE LA SERENISSIMA NASION VENETA SOVRANA DELLE VENESIE E' UNO STATO E GIURIDICO DI DIRITTO INTERNAZIONALE , VIVA SAN MARCO, VIVA IL POPOLO VENETO SOVRANO

https://www.facebook.com/groups/1061110 ... 8854342213

Lo Stato della SERENISSIMA NASION VENETA SOVRANA DELLE VENESIE e' di diritto internazionale
essendo dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Accolta anche nell’art. 1 della Convenzione di Montevideo del 1933 sui diritti e doveri degli Stati – secondo cui lo Stato è costituito da tre elementi: popolo, territorio e potere di governo, e sovranità .
La qualità giuridica pertinente allo Stato Serenissimo Veneto Sovrano in quanto potere originario e indipendente da ogni altro potere.

Superiorità assoluta.
La sovranità del Popolo Veneto nella Serenissima Nasion Veneta Sovrana è l'espressione della somma dei poteri di governo (legislativo, esecutivo e giudiziario), riconosciuta come soggetto di diritto pubblico internazionale che può essere una persona o un organo collegiale. La modalità in cui questa somma di poteri è organizzata e ripartita è detta forma di governo della Serenissima Nasion Veneta Sovrana
Sovranità della Serenissima Nasion Veneta Sovrana
Lo jus majestatis della Serenissima Nasion Veneta Sovrana si estende su tutto il suo territorio, ivi comprese le acque interne e marittime, così dette territoriali, nonché lo spazio aereo a essi sovrastante secondo il principio "usque ad inferos, usque ad sidera".


Alberto Pento
Gnanca Wana Marki ła ve jera sorana!
El masimo de ła credebełetà ło raxunxì co doparè el latin, na roba da no credare.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » mar feb 21, 2017 7:49 pm

Da Buxato el fanfaron de Plebesito.eu


CRIPTO-STATO, ANDAMENTO DEI LAVORI A UN ANNO DALL’ANNUNCIO

http://blog.plebiscito.eu/news/cripto-s ... llannuncio

Esattamente un anno fa abbiamo annunciato il via alla realizzazione del Cripto-Stato della Repubblica Veneta, la complessa infrastruttura informatica che potrà renderci indipendenti di fatto, erogando servizi pubblici o offerti da privati, disintermediandoci totalmente dallo stato italiano.

Considerati i tempi di attesa collegati alla finalizzazione del progetto cui stiamo lavorando che risulta estremamente complesso ed oneroso (mai nessuno al mondo aveva dato il via a qualcosa di simile prima di noi), abbiamo deciso di anticipare il titolo di accesso a tale sistema offrendo gratuitamente a tutti coloro che avevano prenotato tale Card la carta di identità della Repubblica Veneta.


Cripto Stato Veneto = desfa pansa de ła Vana Marki

https://www.youtube.com/watch?v=eSK-CHpdkGM

https://www.youtube.com/watch?v=9TxseydOwvs

https://www.youtube.com/watch?v=gISlty9pIEc
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