CLNV, Plebiscito.eu, LIFE, Gandhi, disobbedienza fiscale

Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » gio dic 01, 2016 1:07 pm

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???
Ghemo el dirito ła dixe ła Badii!
L'ognoło dirito lè coeło natural de ła "łexitima difexa fiscal" come alternativa a ła morte par sofegamento da tàse o par sielta połedega; tute łe altre argomanse catà fora da sti toxati no lè stà en pìe gnanca par miracoło.
I GIR o grupi de entervento rapido, ke łi xe stà prategà prima da ła LIFE a łi so ani boni, łi va fati co creansa a parte coando ke a ghè viołensa da parte de łi organi del stado come a Tore de Mosto coando ca xe stà fate łe baricade par no lasarghe entrar a łi finansieri ke no łi gheva gnaon dirito de entrar, ła lexitima defexa ła val anca col stado e łi so organi. I Diriti Omàni Ogniversałi łi val senpre! A olte par defendarli a se finise en tribunal, gałera, a l'ospedal o en çimeter.


GIR
viewtopic.php?f=146&t=740

Rexistensa LIFE a Tore de Mosto
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -Mosto.jpg

Venerdì, 16/10/1998 Ore 09.00. Nove finanzieri si presentano nella sperduta sede de “Le Fragranze Naturali” di Massimo Rocco a Torre di Mosto. Guidati da Capitan Filippi hanno un folglio di servizio per una ispezione amministrativa. Nove soldati armati per controllare una onesta famiglia veneta che paga gli stipendi agli invasori, lavorando come bestie da mane a sera in quaranta metri quadri. Sorrisetto di sprezzante sufficienza, l’arroganza derivante dall’impunità che leggi razziste consentono loro, in mucchio (NOVE SOLDATI)) per darsi coraggio l’un l’altro (si sentono sempre più esercito di okkupazione in terra straniera), violano la sacralità del lavoro veneto credendo di farla franca ancora una volta…………..”
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » gio dic 01, 2016 3:49 pm

E sti kì gałi skersà e fato finta?

«Tasse, tremila aziende non pagano più»

Plebiscito.eu lancia l’esenzione fiscale totale e dichiara: hanno aderito in 3.407. «Buco» da 1,6 miliardi per l’erario di Fabio Poloni
18 maggio 2014

http://tribunatreviso.gelocal.it/trevis ... -1.9256451

E noi non paghiamo più le tasse, e non versiamo neppure l’Iva. Lo dicono 3.407 aziende che hanno sottoscritto il documento on-line di adesione all’«esenzione fiscale totale» promossa da “Plebiscito.eu”. Una mossa che toglierà alle casse dello Stato circa 61 milioni di euro, secondo il movimento per l’indipendenza del Veneto. Un ammanco che segna «la fine dello Stato», con tanto di suono simbolico del “gong” avvenuto venerdì sera in piazza a Zero Branco. Come dire: caro Stato, per te è finita.

Sono 3.407 le aziende che hanno dichiarato di aderire all’esenzione fiscale, e ben altre 93 mila, sempre secondo Plebiscito.eu, lo fanno in modo spontaneo. A queste si aggiungono 23.971 privati cittadini «che non pagano più le tasse allo stato italiano». Ma lo faranno davvero, o è solo un altro modo per gridare la propria protesta contro la pressione fiscale? Quelli di Plebiscito.eu sono gli stessi che hanno proclamato «la continuità di indipendenza della Repubblica Veneta proclamata» a Treviso il 21 marzo scorso, e ora hanno decretato «l’esenzione fiscale totale nel periodo di transizione fino alla piena operatività delle istituzioni della Repubblica».

Nel 2013 erano attive circa 491.000 partite Iva sul territorio veneto, con un gettito Iva di circa 8,83 miliardi di euro nel 2013, pari a una media mensile di circa 1.498 euro per ciascuna attività economica. Secondo Plebiscito.eu, circa altre 93.000 aziende (oltre a quelle che hanno sottoscritto il documento) praticano in modo «diretto e spontaneo l’obiezione fiscale, per un minor gettito Iva mensile di circa 139 milioni 314 mila euro, con una proiezione annua pari a un miliardo 671 milioni 768 mila euro».

Un’obiezione fiscale pesantissima, insomma. Ha radici lontane, una protesta del genere. «Noi la facevamo già nel 1998», ricorda Daniele Quaglia, uno dei pionieri della Life, «il nostro unico difetto forse era di essere troppo in anticipo sui tempi. Diamo pieno appoggio a Plebiscito.eu: meglio non pagare le tasse che fare ricorso al credito bancario per pagarle, è assurdo, sbagliatissimo». A suffragare questo ragionamento con i numeri ci pensa Alberto Marsotto, ragioniere commercialista di Plebiscito.eu: «Se non pago 10.000 euro di Irpef mi ritrovo a pagare circa un 12/13% in più usufrendo della rateazione massima della “Comunicazione bonaria”, ossia le 20 rate trimestrali che corrispondono a cinque anni. Ora è da chiedersi: un prestito chirografario di 10.000 euro per la durata di 60 mesi (cinque anni) chiesto a una qualsiasi banca, quanto costa di interessi bancari? Il 12/13% Assolutamente no! Ci si aggira attorno al 30%».

La scelta, insomma, è fatta: non pagare. Già, ma Equitalia? I pignoramenti? «Se non pago 10.000 euro di Irpef a giugno 2014», dice Marsotto, «ricevo la “Comunicazione bonaria” a maggio/giugno2015 maggiorata di sanzione (10%) e interessi (1%) e decido di non pagarla, ricevo la cartella da Equitalia a maggio/giugno 2016 maggiorata di sanzione (30%) e interessi (3/4%) e decido di non pagarla, ricevo il sollecito di pagamento da Equitalia verso gennaio/febbraio 2017, allora decido di chiedere la rateazione nel numero massimo di 72 rate mensili, tale da terminare il pagamento del debito fiscale a febbraio/marzo 2023. Tutto questo procastinare il pagamento del mio debito fiscale mi sarà pure costato alla fine una maggiorazione tra sanzione e interessi del 40% circa, ma mi ha permesso di terminare l’esborso finanziario in un arco temporale di ben nove anni e senza incorrere in azioni esecutive da parte di Equitalia». Il non-pagare, insomma, alla fine diventa un pagare in ritardo.



Il leader di Plebiscito.eu conferma anche l'adesione di 23 mila privati cittadini
BUSATO: "CON NOI 3 MILA AZIENDE NON PAGHERANNO PIÙ LE TASSE"
Presentata a Zero Branco la lista dei veneti candidati alle Europee
17/05/2014

http://www.venetouno.it/notizia/40254/b ... -le-tasse-

TREVISO - “Ad oggi hanno aderito 3.407 aziende per azione diretta della Repubblica Veneta e altre 93.000 in modo spontaneo, oltre a 23.971 privati cittadini che non pagano più le tasse allo stato italiano”. Ad annunciarlo con un comunicato è stato Gianluca Busato e il suo Plebiscito.eu, associazione che punta a rappresentare le varie anime venetiste della Regione. Ma il comunicato spazia anche sui risultati della campagna per l’obiezione fiscale lanciata dal movimento venetista dopo il referendum e la dichiarazione di indipendenza letta a Treviso: “Alla luce di tali dati, la stima del minore gettito fiscale di Iva versata oggi 16 maggio 2014 nella Repubblica Veneta, per azione diretta degli Uffici Pubblici, dei volontari e dei canali digitali della Repubblica - dicono i venetisti - ammonta a circa 5 milioni 103 mila 686 euro, con una proiezione annua pari a 61 milioni 244 mila 232 euro”. Venerdì sera a Zero Branco, intanto, c'è stata la presentazione della lista veneta candidata alle elezioni amministrative. Sul palco vari esponenti del movimento, non ultimo Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta, arestato e poi scarcerato nell’inchiesta della procura di Brescia sull’organizzazione venetista ad aprile.



Veneto indipendente, il promotore del referendum: ‘Basta pagare tasse allo Stato
2014/03/21
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... 270812/amp

“Siamo pronti per l’indipendenza, solo riprendendo possesso delle proprie risorse il Veneto potrà rinascere”. A dichiararlo a ilfattoquotidiano.it è Gianluca Busato, ingegnere, 45 anni, espulso dalla Lega nel 1997, indipendentista di lungo corso, ora organizzatore del referendum autogestito per l’indipendenza del Veneto attraverso la piattaforma http://www.plebiscito.eu. Una consultazione popolare senza valore giuridico che – secondo il comitato promotore – “sta riscuotendo un significativo consenso tra la popolazione”. La mancanza di legittimità non preoccupa Busato, che non vuol sentir parlare di secessione e punta tutto sul ripristino della sovranità popolare. “Se la maggioranza degli elettori voterà e – dice – i sì prevarranno, avvieremo la transizione che ci porterà alla fondazione della Repubblica Veneta. In questo periodo stabiliremo l’esenzione fiscale per i cittadini veneti che smetteranno di pagare le tasse allo Stato italiano”. In caso di mancanza del quorum, “il segnale politico sarà comunque forte e il processo indipendentista sarà solo un po’ più lungo”. Secondo i dati forniti dagli organizzatori la partecipazione al voto ieri avrebbe superato la soglia del “37,8% degli elettori”. Per il comitato promotore, avrebbero votato già 1 milione 480mila cittadini. Il termine delle votazioni è fissato per venerdì 21 marzo alle ore 18 di Piero Ricca, riprese Ricky Farina
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » gio dic 01, 2016 3:57 pm

I fanfaroni


Sciopero fiscale, come si può attuare e cosa si rischia
I governatori leghisti Maroni e Zaia minacciano una rivolta anti-tasse. Le conseguenze per chi decide di non pagare
15 settembre 2014
http://www.panorama.it/economia/tasse/s ... si-rischia

Pronti allo sciopero fiscale. E' la minaccia che giunge dai governatori leghisti del Veneto, Luca Zaia e dal suo collega della Lombardia, Roberto Maroni. L'obiettivo è protestare contro i probabili tagli alla Sanità, che presto potrebbero abbattersi in maniera lineare su tutte le Regioni, anche su quelle del Nord che invece sono più virtuose nella spesa per la salute. La protesta di Zaia e Maroni segue le minacce giunte da tempo dal segretario del loro partito, cioè il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che già dall'estate scorsa ha già proclamato uno sciopero contro il fisco, fissando pure sul calendario la possibile data: 14 novembre 2014.

Ma in cosa consisterebbe la resistenza anti-tasse ipotizzata dai leghisti? Tra le iniziative ventitale dal Salvini, per esempio, ci sono azioni dimostrative come le serrande abbassate nei negozi, le vendite senza scontrino, il mancato acquisto delle sigarette o del Gratta e Vinci o il versamento in ritardo di alcune imposte come l'iva da parte di commercianti, artigiani e professionisti . L'imperativo per chi aderisce allo sciopero sarà uno solo: non dare un centesimo allo stato, almeno per 24 ore.


Quando la Tasi è più cara dell’Imu


Va ricordato che lo sciopero fiscale è un atto dimostrativo che ha una lunga tradizione alle spalle ed è stato attuato più volte nella storia da diversi movimenti rivoluzionari. Tra le azioni più fortunate, per esempio, ci sono quelle del Mahatma Gandhi in India, contro le vessazioni del governo britannico. Altri celebri precedenti nella storia risalgono alla Guerra d'Indipendenza americana (sempre contro la corona inglese), alla Rivoluzione Francese e, in tempi più recenti, alle proteste contro l'intervento armato in Vietnam.

Ma cosa rischia chi mette in pratica queste forme di protesta? Tutto dipende ovviamente da come lo sciopero fiscale viene attuato. Di solito, gli organizzatori cercano di massimizzare i danni per lo stato e di minimizzare invece le conseguenze per i dimostranti. Esempio: se un consumatore non compra le sigarette o rinuncia al Gratta e Vinci, ovviamente non rischia nulla e invece contribuisce parecchio a far calare il gettito pubblico. Il discorso è diverso, invece, se la protesta fiscale si concretizza con altre azioni come la mancata emissione di uno scontrino. In tal caso, è bene ricordarlo, la legge prevede una sanzione da 516 euro per l'esercente. Se il negoziante risulta non aver fatto la ricevuta per più di quattro volte nell'arco di 5 anni, può subire anche la sospensione dell'attività per un periodo che va da un minimo di 3 giorni e arriva fino a a un massimo di un mese.

La punizione è dunque molto severa ed è difficile che un esercente sia disposto a correre questo rischio. Più limitate sono invece le conseguenze per chi mette in atto una protesta fiscale attraverso il ritardato pagamento di certe imposte. Per il pagamento dell'iva oltre le scadenze, per esempio, può esservi una sanzione fino al 3,75% dell'importo dovuto, se contribuente (con la procedura del ravvedimento operoso) paga spontaneamente le tasse in ritardo, ma prima di presentare la successiva dichiarazione dei redditi (relativa all'anno in cui è avvenuto il mancato pagamento).
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » gio dic 01, 2016 5:36 pm

???

Consigli per evadere le tasse - I venetisti si facevano pagare - Venticinque indagati

01 dicembre 2016

http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 0374.shtml

VICENZA Riunioni aperte al pubblico, schede di adesione da firmare e soldi da sborsare per ottenere la «consulenza» su come aggirare l’ostacolo tasse. Per gli investigatori una sorta di patronato anti Fisco. Questo il sistema che sarebbe stato utilizzato dal «Comitato di liberazione nazionale Veneto» (Cnl), da quella che la procura di Vicenza ha inquadrato come un’associazione per delinquere finalizzata ad istigare i contribuenti a non pagare il dovuto allo Stato, perché disconosciuto. Un gruppo, il Cnl, che «predicava» la disobbedienza fiscale; almeno per uno dei due tronconi non senza un ritorno economico se è vero che solo le «istruzioni» per non pagare il canone tv costavano 50 euro (poco meno della metà della tassa da versare). Per ogni esigenza ci sarebbe stato un costo da sostenere, «a consulenza ».
Tra l’altro fornita non certo da dottori commercialisti o esperti.

Questi i nuovi dettagli sull’inchiesta berica che riguarda i venetisti e che martedì ha portato carabinieri, polizia e finanza a casa di 19 tra leader e militanti del Cnl tra le province di Vicenza, Verona e Treviso. Hanno ricevuto tutti decreto di perquisizione e avviso di garanzia, scoprendo così di essere indagati sulla base di un decreto legislativo del 1947 che punisce con la reclusione fino a 5 anni «chiunque promuove ed organizza accordi o intese tra i contribuenti al fine di ritardare, sospendere o non effettuare il pagamento di imposte». Gli iscritti sul registro degli indagati sarebbero però un numero superiore: ce ne sono altri 4 (non perquisiti) che rispondono di reati minori, come la diffamazione, per aver pubblicato sulla pagina facebook del Cnl il video di un controllo operato da finanzieri, con l’aggiunta di espressioni ingiuriose in sottofondo. Tra chi martedì ha aperto le porte alle forze dell’ordine non c’è stato comunque nessuno che ha reagito, nemmeno a parole (qualcuno avrebbe però filmato), mentre venivano prelevati dalle stanze di casa documenti, pacchi di volantini e schede di adesione al Cnl, ma anche supporti informatici e pc, il cui contenuto verrà analizzato da un consulente che verrà nominato nei prossimi giorni dalla procura. Il titolare dell’inchiesta, il procuratore capo Antonino Cappelleri, parla di «un’attività abbastanza stabile di assistenza-resistenza tributaria» fatta di «riunioni di proselitismo e schede di adesione da firmare». E di «due tronconi» (il Cnl dopo dissidi interni si era infatti sdoppiato), guidati rispettivamente dalla veronese Patrizia Badii (già in carcere nell’inchiesta sul «tanko»), e dal vicentino Ruggero Peretti. Due entità distinte dai domini web: clnveneto.ch e clnveneto.com.

«Uno di questi avrebbe agito come una sorta di patronato, facendosi pagare per spiegare come resistere alle tasse» ha dichiarato ieri il procuratore capo Antonino Cappelleri specificando che il gruppo anti Fisco «non ha mai trasceso in forme di violenza ma si è caratterizzato per un’opera sistematica di intralcio e istigazione». Nel mirino degli inquirenti, in particolare, c’erano due sit-in: quello avvenuto a Piovene Rocchette il 19 settembre (contro lo sfratto di una famiglia) e il successivo di Malo del 23 settembre (a sostegno di un imprenditore). Oltre alle numerose assemblee registrate in diverse città del Veneto, «manifestando il proprio disconoscimento dello Stato italiano» e proprio per questo istigando a non pagare le tasse.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » gio dic 01, 2016 8:06 pm

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Disobbedienza fiscale, io non pago
https://www.youtube.com/watch?v=c7khYjHBm54
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » ven dic 02, 2016 8:59 pm

"Ho evaso per salvare l'azienda": imprenditore di Pordenone assolto
L'imprenditore ha preso la parola perché pensava di non poter essere presente alla successiva udienza ma è stato assolto dopo il racconto della storia
Enrica Iacono - Gio, 01/12/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 37954.html

Non aveva versato le ritenute Irpef relative al 2012 di 263.000 euro ma l'imprenditore di Pordenone l'ha fatto per una buona causa ed è stato assolto in tribunale.

Quella di Diego Lorenzon, 53 anni, è una storia che coinvolge la sua azienda gestita insieme ai fratelli, la Poolmeccanica di San Michele al Tagliamento (Venezia); l'uomo ha raccontato in tribunale che le banche lo avevano abbandonato e perciò, per salvare i posti di lavoro, aveva investito tutte le risorse compresi i beni personali ma non aveva potuto pagare le ritenute, al momento troppo alte.

Durante l'udienza si pensava che il giudice Rodolfo Piccin stesse muovendo verso un rinvio tecnico e l'imprenditore, pensando fi non poter partecipare all'udienza successiva per problemi di salute ha chiesto di poter prendere la parola.

"Il mio pensiero fisso era quello di tenere duro per l’azienda e le famiglie degli operai. La mia azienda ha una storia di 400 anni, in una situazione di crisi senza precedenti anche noi, piccola azienda metalmeccanica, ci siamo ritrovati in questa centrifuga. Nel 2008 sette banche su otto ci hanno abbandonati dalla sera al mattino. Ci hanno chiesto di rientrare, ci siamo ritrovati con i fidi azzerati e a pagare la materia prima in contanti. E pensare che non riuscivamo ad incassare 400mila euro dagli enti pubblici. Ho chiesto allo Stato di rateizzare per poter pagare gli operai”.

La somma di 263.000 euro aveva superato di oltre centomila euro il limite di non perseguibilità penale fissato a 150.000 euro ma, nonostante ciò, la storia ha colpito il magistrato che ha assolto l'uomo perché il fatto non costituisce reato.

Le ritenute Irpef non sono quindi state versate perché l'azienda era in crisi e pur di salvare la sua attività con i relativi posti di lavoro ha preferito non pagare visto che in 10 anni aveva versato quasi 7 milioni di euro.

Il magistrato, come riporta Il Fatto Quotidiano, non ha rinviato l'udienza e non si è ritirato in camera di consiglio. Adesso l'imprenditore chiede solo un po' di pace e serenità per concentrarsi sull'azienda.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » ven dic 02, 2016 9:26 pm

LIFE e GIR
http://www.life.it/1/wp-content/uploads ... cebook.pdf

Egregio Presidente Daniele Quaglia
Con la presente vorrei segnalare che il GRUPPO PUBBLICO del GIR su Facebook secondo il mio parere non puo sponsorizzare serate o eventi non attenenti allo scopo del gruppo senza un eventuale consenso di responsabili.
Esistono altre pagine per comunicare e promuovere eventi.
Il GIR della LIFE è un gruppo di soci regolarmente iscritti che danno assistenza in caso di accertamento di funzionari Pubblici ad altri soci regolarmente iscritti che per legge hanno diritto ad essere DIFESI dal Sindacato come nel caso della LIFE che è un Sindacato dei LIBERI IMPRENDITORI FEDERALISTI EUROPEI.
Il GIR della LIFE opera ESCLUSIVAMENTE NEL RIPETTO DELLE LEGGI e non intende in alcun modo ostacolare qualsiasi accertamento nel riguardo dei propri iscritti ma solo collaborare e dare assistenza come fanno tutti i SINDACATI in Italia. Che ci siano altri movimenti che si sono appropriati della sigla GIR e che non rispettano
comportamenti a norma di Legge non deve creare confusione e pregiudizi nei nostri confronti, anzi, penso che dovremo affrontare questo problema perchè la STORIA E IL RISPETTO che si è guadagnata in 25 ANNI la LIFE va difesa.



GIR LIFE e resistenza passiva
Pubblicato 13 dicembre 2016 | Da daniele
http://www.life.it/1/gir-life-e-resistenza-passiva

I Gruppi di Intervento Rapido LIFE non sono mai stati gruppi d’assalto e solo raramente l’intervento dei GIR LIFE ha avuto strascichi giudiziari conseguenti a denunce, in ogni caso, puntualmente stoppate da contro denunce.

La preparazione si è talmente affinata che i militanti GIR non corrono questi rischi e addirittura i più preparati sono in grado di agire autonomamente e singolarmente, con resistenza passiva, per neutralizzare l’arroganza dei funzionari al soldo di questo stato nemico.

Sono in grado di gestire un Self GIR!

E’ il caso di Silvano che nei giorni scorsi ha subito la visita di due funzionari del Ministero delle finanze italiano che, forti dei loro mandati “istituzionali”, come tutti i loro simili, si credono dei padri eterni.

Terrorizzano, comandano, pretendono e intimidiscono tutti coloro che non hanno la consapevolezza dei loro diritti.

Ma Silvano non è uno di questi e ha prontamente telefonato in sede LIFE per avere conferma se poteva eseguire video e foto a due ispettori.

Certo che si! La risposta, breve ma dettagliata, accompagnata da una domanda: “Hai problemi e ti serve aiuto?”

“Ho due ispettori che mi stanno rompendo ….. ma mi arrangio da solo!” – la sua risposta.

Così ha fatto!

Si è armato di video camera ed ha incominciato a registrare scatenando le ire dei due che minacciavano l’intervento dei Carabinieri o peggio, della Guardia di Finanza che allora avrebbe potuto ispezionare per bene l’azienda, da cima a fondo.

Tale minaccia è stata come benzina sul fuoco per Silvano che d’impulso ha preso la bandana LIFE che teneva a portata di mano e, come un talismano, l’ha annodata al collo: Si salvi chi può …… i due imbestialiti come il diavolo di fronte all’acqua santa sembravano incontenibili!

Ma, come in un vero esorcismo, gli “impossessati” in men che non si dica hanno dismesso le vesti del maligno per un atteggiamento più umano e una brutale ispezione si è trasformata in una cordiale collaborazione.

L’esito dell’ispezione non è ancora definito ma Silvano ha la fondata certezza che sarà positivo; da solo ha saputo ribaltare la situazione a suo favore in modo fermo, deciso ma passivo, non cedendo all’allettante tentazione di sconsiderate provocazioni.

Daniele Quaglia
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » lun dic 12, 2016 11:20 am

Coando ke ła gnoransa e ł'exaltasion ła fa dani - me despiaxe tanto ma no xe vero ke xe łegal, caxo mai saria "omanamente e venetamente justo, ma no łegal parké na łegałetà veneta no ła existe (valtri no sì on stado veneto o n'aotorità połedega veneta recognosesta da na bona parte dei veneti, dal mondo o da l'Ouropa o da coalke stato confinante al Veneto) e par ła łegałetà tałiana e ouropea a xe ełegal". La dexobediensa połedega, miłitar, çevil, fiscal la xe na roba seria, cogna esar cosienti de tuto anca dei risci, no se pol far le robe a ła càso de can e procurarghe dei dani a ki ke par dunbaxene (stupidansa) ła ga fede en ti. La xente ła ga da saver ben a cosa ke ła va encontro. On conto xe no pagar parké no se ga skei e no se pol e on conto xe no pagar anca se se pol e par sielta połedega, no xe ła mema roba.

Comunicato Stampa 1265-2016
2 dicembre 2016CLNVeneto

http://clnveneto.ch/comunicato-stampa-1265-2016

In riferimento alle perquisizioni avvenute negli uffici della autorità nazionale veneta, si informa tutti i soggetti di diritto internazionale in autodeterminazione, che qualsiasi convocazione o contatto da parte di entità giudiziarie o forze di occupazione militari straniere (Digos, Polizia di stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) deve essere immediatamente comunicato al C.L.N.V. (Comitato Liberazione Nazionale Veneto) e alla A.N.V. (Autorità Nazionale Veneta) tramite le email:
segreteria @ clnveneto.ch
tutelagenti @ clnveneto.ch,
e per i casi gravi contattare il Cell. 349 2587764 (Patrizia Badii).

Poiché tali convocazioni (come le perquisizioni avvenute) sono gravi violazioni del Diritto Internazionale verranno immediatamente, dalla Autorità Nazionale Veneta e dai nostri Avvocati, denunciati alla corte internazionale dell’AIA e verranno informati immediatamente l’ONU e la CROCE ROSSA INTERNAZIONALE.

Vi ricordiamo che tale attacco da parte dello stato occupante italiano ha il solo scopo di

tentare di fermare il percorso di decolonizzazione avviato dal CLNV oramai avviato e inarrestabile.

Serenissimi saluti.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... vocato.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... veneto.jpg


???

Giornale di Vicenza sparla del Comitato Liberazione Nazionale Veneto
dicembre 1, 2016

http://www.clnveneto.com/post/giornale- ... ale-veneto

In relazione all’articolo apparso ieri sul GDV, ci teniamo a sottolineare che le persone indicate hanno avuto un’informazione di garanzia, ovvero che sono sotto indagine.

L’accusa non è di associazione a delinquere (altrimenti non saremo a piede libero) come erroneamente riportato dal Giornale di Vicenza, bensì, secondo il Sig Antonino Cappelleri, degli istigatori a non pagare le tasse, non considerando minimamente leggi più recenti e di fonte normativa più elevata, riguardanti il diritto di espressione e il diritto di autodeterminazione dei popoli. Noi riteniamo di aver sempre osservato le leggi, sia italiane che internazionali, al contrario dello stato italiano che le applica a proprio piacimento, spesso violando diritti inalienabili dell’uomo. Per questo risponderemo alle accuse nelle sedi opportune sia italiane che specialmente internazionali, come i funzionari italiani risponderanno del loro operato. Ormai si vuole togliere anche la libertà di espressione, ricondurla ad un pensiero unico al quale se non ci si adegua, si viene sanzionati con perquisizioni e con la gogna pubblica dell’informazione.

A queste prevaricazioni rispondiamo pacificamente con la dialettica e con il diritto, ovvero con le leggi che sostengono la convivenza civile all’interno di un popolo e tra i popoli.

Oltretutto il nostro operato è sempre stato fatto alla luce del sole, comunicando alle autorità italiane le motivazioni del rigetto degli atti impositivi che applicano a chi non è cittadino italiano.

Infatti tutte le persone del mondo, come stabilito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, hanno diritto ad una cittadinanza ed hanno il diritto di mutarla. Ovvero se si è cittadini italiani e si vuole diventare veneti, si può farlo nel pieno diritto. Nella stessa Dichiarazione, viene stabilito il diritto di opinione e di espressione, ed il diritto a non essere molestati per le proprie idee.

È quindi nostra intenzione far rispettare, in ogni sede, tali diritti.

Tanto dovevamo per una corretta informazione
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » mar dic 13, 2016 12:49 pm

Par star mejo, esar pì lebari e magari endependenti e parké a sipia respetà tuti i nostri diriti omani, no ghemo da ndar a Roma, dal Papa, all'UNESCO, all'ONU ma ghemo da ndar dai veneti, ghemo da ndar da ła nostra xente, ghemo da concoistarghe el cor, l'anema e ła mente e no co i miti e łe menxogne, ma co l'amor, ła veretà e l bon somexo; non ghè altra strada, per devegner on popoło forte, fraderno e sołidal ke pol far fronte al stado tałian a l'Ouropa sovietega, al nasixmo xlamego e al mondo entier co tuti łi so problemi e łe so magagne.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???

Messaggioda Berto » ven dic 16, 2016 9:10 pm

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