http://lnx.raixevenete.com/papa-perche- ... i-mangiare“Papà perché domani non puoi mangiare?” :“Parché ghe xe on popá Veneto come el vostro ma più coragioxo che no magna da 16 giorni e che no vede i so puteli da altretanti giorni”
“Perché non mangia? Perché non puó vedere i suoi bimbi?”:“Parché el xe rabiá co chi che lo ga portá via dai so puteli e lo ga meso in una stansa pi picola dela vostra camereta ma co le sbare ala finestra, la se ciama prexon”
“In prigione? E chi lo ha messo la? Ma cos’ha fatto per essere portato via dai suoi bambini e messo la dentro?”:“Lo ga meso dei altri papá vestii tuti de nero che però i vede i so puteli ogni sera quando che i va caxa, solo che i so puteli no i sa coel che i fa i so popá durante el giorno. Sti papà vestii de nero i lo ga portá la parchè el voleva canbiare dele robe che no xe giuste e lo ga dito forte. Dunque dei papà pi veci non veneti e vestii de grigio coi baffi che ciapa ordini dai italiani che par deso i comanda qua i ga mandá i papà vestii de nero de note a portare via el papà veneto ai so puteli e ala mama”
“Papá , ma portano via anche te? Ma i papà vestiti di nero e quelli grigi sono anche quá vicino? Ma sono cattivi?”:“No cari mi no go sigá gnancora così forte ma son drio rabiarme tanto. I papà grigi e neri i vive anca qua visín e deso probabilmente i xe drio contarghe le storie ai so puteli nel so letin, el papà veneto invese no pol contarghe le storie ai so puteli parché el xe prigioniero. Sti papà no i xe cativi i xe solo italiani e i italiani ga senpre fato ste robe.”
“Papá ma noi siamo italiani?”:“No cari vialtri si Veneti e quando che sarè pi grandi ve prometo che no ghe sará più papà grigi e neri che portará via altri papà veneti.”
“Allora domani non mangi perché sei arrabbiato… anch’io quando saró arrabbiato per qualcosa che non mi piace non mangeró”:“Te fe ben caro , te fe ben, note bona cuccioli”.
Dedicato ai bambini di Lucio e Barbara nell’augurio che un giorno vicino possano marciare insieme ai miei figli bandiere in spalla in un nuovo stato in cui la libertà di pensiero e di opinione sia garantita a tutti i cittadini. Forsa Lucio, forsa patrioti.
WSM
Massimiliano
Immagine tratta dall’articolo:
http://bastacasta.altervista.org/p12997======================================================================================================================================
Indipendentisti: Chiavegato e Rocchetta liberi con altri 5. In cinque ai domiciliarihttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ARCERE.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... CHETTA.jpghttp://www.lindipendenza.com/indipenden ... omiciliariI giudici del tribunale del Riesame di Brescia hanno disposto la libertà per sette dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso, tra questi l’ex parlamentare Franco Rocchetta e il leader del Movimento 9 Dicembre, Lucio Chiavegato (sotto mentre esce dal carcere), Roberto Bernardelli, Riccardo Lovato, Giancarlo Orini, Roberto Abeni e Corrado Manessi. Per Flavio Contin sono stati confermati i domiciliari; sostituita la misura del carcere con i domiciliari per Tiziano Lanza, Corrado Turco, Stefano Ferrari e Michele Cattaneo.
Il giudici del riesame di Brescia ritengono competente per la vicenda dei 24 secessionisti l’Autorità giudiziaria di Padova. Secondo fonti legali, i giudici ritengono sia venuta meno la gravità degli indizi per l’associazione finalizzata al terrorismo e il reato più grave ipotizzato sarebbe la costruzione del Tanko, avvenuta nel Padovano.
«Da Brescia arriva una buona notizia ma resta la vergogna dei giorni di galera fatti a causa di una idea»: lo ha detto all’ANSA il segretario della Lega Matteo Salvini commentando la decisione del tribunale del Riesame di Brescia. «Sono contento – ha aggiunto – perchè avevamo detto che avremmo passato Pasqua in galera noi per solidarietà». «Quello di oggi – ha aggiunto Salvini – è solo l’inizio di un percorso in cui lo Stato dovrà alla fine scusarsi per aver fatto fare la galera a dei cittadini solo per le loro idee. Perchè questo è un processo alle idee». «La notizia di oggi è una buona notizia e sono contento perchè noi leghisti avevamo deciso di andare in galera a Pasqua se le persone incarcerate non avessero ottenuto la libertà. Quindi la decisione del tribunale di Brescia oggi per noi è una bella notizia».
«Giudichiamo la scarcerazione come un ottimo segnale, con l’auspicio che tutta la vicenda giudiziaria si risolva in modo positivo e soprattutto in tempi rapidissimi». Lo dice il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando la notizia della scarcerazione di alcuni dei secessionisti. «Si sta confermando quanto in tanti avevamo sottolineato circa la forza spropositata utilizzata in questa vicenda – aggiunge – un trattamento e un’attenzione che vengono dedicate soltanto ai peggiori delinquenti. Speriamo ora che torni il sereno in queste famiglie».
MA LO SCIOPERO DELLA FAME CONTINUA
Notizie riferiscono della scarcerazione di alcuni patrioti Veneti detenuti prigionieri nelle carceri italiane. Apprendiamo dalla famiglia che Lucio Chiavegato,amato e stimato presidente di LIFE Veneto è in libertà così pure Franco Rocchetta, per gli altri non siamo in grado di riferire.
Siamo soddisfatti per Lucio , per Franco e per coloro che sono liberi, soprattutto perché decade miserevolmente l’accusa di terrorismo e questo è anche la conferma che l’operazione portata a termine dai ROS su ordine della Procura di Brescia non era assolutamente di prevenzione ma di carattere politico. Siamo preoccupati per tutti gli altri ancora in carcere, detenuti con un’accusa inconsistente.
FRAJA VENETA continuerà nell’azione pacifica dello sciopero della fame a staffetta finché non sarà scarcerato anche l’ultimo dei Patrioti Veneti.
Fabio Padovan
Daniele Quaglia
CECCHETTI: LO STATO RICONOSCA L’ERRORE COMMESSO
“Bene le scarcerazioni, ma ora lo Stato riconosca l’errore. Le idee non si processano. E non si mettono in galera”. Così il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), commenta la decisione del tribunale del Riesame di Brescia di disporre i domiciliari per cinque indipendentisti e di rimettere in libertà sette persone arrestate nell’indagine veneta che ha portato in carcere 21 “secessionisti”.
“Mettere dietro le sbarre delle persone solo perché si ritengono le loro idee di autodeterminazione sovversive e terroristiche – ha aggiunto Cecchetti – la dice lunga sui rischi che stiamo correndo in questo Paese. Il grido di libertà non può essere soffocato. La stessa democrazia che l’Occidente vuole esportare in giro per il mondo viene poi negata con la forza a casa nostra. Lo Stato riconosca allora l’errore e rimetta immediatamente in libertà anche gli altri indipendentisti ingiustamente incarcerati”.