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Provvedimenti in discussione e varati dal nuovo governo
DISEGNO DI LEGGE: Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
https://www.governo.it/it/provvedimenti
Manovra 2023, tutte le misure varate dal governo Meloni
Il Sole 24 Ore
22 novembre 2022
https://www.ilsole24ore.com/art/manovra ... i-AEbPG8IC
Ecco il testo del comunicato stampa sul Consiglio dei ministri numero 5 del governo Meloni che ha varato la Manovra 2023.
CONSIGLIO DEI MINISTRI – 21 NOVEMBRE 2022
Il Consiglio dei ministri si è riunito lunedì 21 novembre 2022, alle ore 21.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
DDL BILANCIO 2023 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (disegno di legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l'aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).
I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell'integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l'ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.
La manovra si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l'aumento dell'inflazione.
Altre risorse sono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell'Iva su alcuni prodotti, di aumento dell'assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, per la proroga delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa per i giovani.
In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell'impennata dei costi energetici.
Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l’indicizzazione delle pensioni al 120% e si introduce per l'anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.
Misure contro il caro energia
Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando anche la platea dei beneficiari ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3.1 miliardi.
Pacchetto famiglia Bonus sociale bollette
Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Misure contro inflazione
Riduzione dell'Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai comuni e volta all'acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all'iniziativa con un'ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli (610 milioni) - Per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l'assegno per i disabili.
MISURE SUL COSTO DEI CARBURANTI E DI SOSTEGNO A ENTI TERRITORIALI E ALLA REGIONE MARCHE
Misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici (decreto-legge)Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici.Il testo rimodula le aliquote accisa agevolate e conferma la sospensione, fino al 30 novembre 2022, dell'applicazione dell'aliquota di accisa sul cosiddetto “gasolio commerciale”.Inoltre, si incrementano le risorse destinate al contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi erogati dagli enti locali in relazione alla spesa sostenuta per utenze di energia elettrica e gas.Si incrementa ulteriormente il Fondo istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti destinato a fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione all'erogazione di servizi di trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri su strada, lacuale, marittimo e ferroviario.Infine, si introducono misure a favore dei territori delle Marche colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal giorno 15 settembre 2022, per la realizzazione, attraverso ordinanze di protezione civile e nei limiti delle risorse disponibili, di interventi finalizzati all'organizzazione ed all’effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall'evento; al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale; all'attivazione di prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale; alla realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo; alla ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture, pubbliche e private, danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e paesaggistici e dal patrimonio edilizio.
NORME EUROPEE SULL'ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI IONIZZANTI
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101, di attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117 (decreto legislativo – esame definitivo)Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, del Ministro della salute Orazio Schillaci, del Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101, di attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117.Le modifiche sono volte a recepire specifiche osservazioni formulate dalla Commissione europea e a risolvere situazioni di criticità che si sono verificate nella prima fase di attuazione della normativa. Inoltre, si introducono integrazioni utili a garantire la piena conformità dell'ordinamento nazionale alla direttiva 2013/59/Euratom e chiudere la procedura di infrazione n. 2018/2044.Il testo tiene conto del parere espresso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome.
DELEGA IN MATERIA DI AEROSPAZIO
Il Presidente Meloni, concorde il Consiglio dei ministri, ha attribuito, con proprio decreto, le funzioni in materia di coordinamento delle politiche relative ai programmi spaziali e aerospaziali al Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso.*****NOMINEIl Consiglio dei ministri ha deliberato:-il rientro dalla posizione di disponibilità del dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Renato Cortese, per il conferimento delle funzioni di Direttore dell'Ufficio centrale ispettivo del Ministero dell'interno;-il rientro dalla posizione di fuori ruolo del dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Carmine Belfiore, per il conferimento delle funzioni di Questore di Roma;-il collocamento fuori ruolo del Dirigente generale di pubblica sicurezza, dott. Luigi Carnevale, per assumere le funzioni di Dirigente dell'Ispettorato di P.S. “Senato della Repubblica”;-la nomina a Dirigente Generale di Pubblica sicurezza del Dirigente superiore della Polizia di Stato, dott. Claudio Galzerano;-il conferimento del grado di generale ispettore capo al generale ispettore del ruolo normale del Corpo sanitario aeronautico in servizio permanente Giuseppe Ciniglio Appiani;-il conferimento del grado di generale di squadra al generale di divisione del ruolo normale delle armi dell'Aeronautica militare in servizio permanente Sergio Antonio Scalese;-il conferimento del grado di tenente generale al maggior generale del ruolo normale dell'Arma dei trasporti e dei materiali dell'Esercito in servizio permanente Sergio Santamaria;-il conferimento del grado di tenente generale al maggior generale del ruolo normale del Corpo di commissariato dell'Esercito in servizio permanente Stefano Rega;-il conferimento del grado di tenente generale al maggior generale del ruolo normale del Corpo sanitario dell'Esercito in servizio permanente Massimo Barozzi;-il conferimento dell'incarico di Segretario generale del Ministero dell'università e della ricerca alla cons. Francesca Gagliarducci e collocamento in posizione di comando presso il suddetto Ministero.
NOMINE E MOVIMENTO DI PREFETTI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno Matteo Piantedosi, ha deliberato le nomine e il movimento di prefetti riportato nella seguente tabella.dott.ssa Maria Teresa CUCINOTTAda Catanzaro, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Palermodott.Enrico RICCIda Bergamo, è destinato a svolgere le fuznioni di Prefetto di Catanzarodott. Giuseppe DE MATTEIS(Dirigente Generale di P.S.)nominato prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Cagliaridott.Luca ROTONDIda Nuoro, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Leccedott. Armando FORGIONEda Chieti, è destinato a svolgere le fuznioni di Ispettore Generale di Amministrazionedott. Mario DELLA CIOPPA(Dirigente Generale di P.S.)nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Chietidott. Michele ROCCHEGIANI (Dirigente Generale di P.S.)nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Fermodott.ssa Clara VACCAROda Direttore Centrale per i serviszi tecnico logistici e della gestione patrimoniale presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale della difesa civile e per le politiche di protezione civile presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civiledott.ssa Gabriella FARAMONDIda Iserna, è destinata a svolgere le fuznioni di Direttre Centrale per i servizi tecnico logistici e della gestione patrimoniale presso il Dipartimento della pubblica sicurezzadott.ssa Anna Maria MANZONEda Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per le politiche del personale dell'Amministrazione civile presso il Dipartimento per l'amministrazione generale, per le politiche del personale dell'Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento per l'espletamento delle funzioni vicarie, Direttore Centrale per l'amministrazione generale e le prefetture – Uffici territoriali del Governo presso il medesimo Dipartimento dott.ssa Rosanna RABUANO da Direttore Centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze presso il Dipartimento per le libertà civile e l'immigrazione, è destinata a svolgere quelle di Vice Capo Dipartimento per l'espletamento delle funzioni viarie, Direttore Centrale per la programmazione ed i servizi generali presso il medesimo Dipartimento
PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha deliberato l'approvazione dell'aggiornamento 2021-2022 del Programma statistico nazionale (PSN) per il triennio 2020-2022, predisposto dall'ISTAT, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322.Sull'aggiornamento sono stati acquisiti i pareri della Commissione per la garanzia della qualità dell'informazione statistica, della Conferenza unificata e del Garante per la protezione dei dati personali.
Le demenziale critiche dei sinistrati
Le tasse della Meloni: tra disparità anticostituzionali e "l'imbroglio" elettorale
Politica Insieme
Giancarlo
25 novembre 2022
https://www.politicainsieme.com/le-tass ... lettorale/
È sempre più chiaro cosa intendesse dire Giorgia Meloni quando presentando la Legge di Bilancio ha parlato di una scelta politica. Per quanto riguarda la cosiddetta “flat tax” abbiamo avuto la conferma che la scelta è stata quella di premiare una certa parte dell’elettorato a scapito di un altra, forse ancora più numerosa, per quanto meno politicamente organizzata e sicuramente trasversale per quanto riguarda la scelta politica.
La campagna elettorale, una delle più populist2 degli ultimi tempi da parte della destra, è stata caratterizzata dalla promessa dell’introduzione della cosiddetta “flat tax” che è stata per settimana presentata alla pubblica opinione, e in questo è stato soprattutto maestro Matteo Salvini, come un appiattimento del carico fiscale di tutti. Poi, la verità è emersa sempre più chiaramente: ci si riferiva solamente alle cosiddette partite Iva per le quali è previsto un regime di favore che non tocca pensionati e lavoratori dipendenti. Insomma, una vera e propria “truffa” elettorale che si aggiunge al rinvio di tante roboanti promesse che sembrava far poter davvero fare diventare l’Italia il “paese del bengodi”.
In ogni caso si pone un problema di disparità di trattamento fiscale che secondo alcuni, come ha fatto recentemente Giuseppe Pisauro, Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, porterà i lavoratori dipendenti a sopportare un carico fiscale tre volte più alto di quelli autonomi e dei professionisti ponendo un serio problema costituzionale, con particolare riferimento all’Art 53 della nostra Carta che ribadisce il concetto che “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
Ora, oltre a considerare che già là dove la “flat tax”, quella vera che prevede l’introduzione di un solo livello di tassazione, nell’illusione che la riduzione delle tasse spinga l’economia e faccia crescere l’occupazione, non ci sono elementi tali da giustificarne l’introduzione, alla luce della sua introduzione nella Legge di bilancio nei modi come è per ora concepita, rischia di ottenere l’effetto di aumentare le disuguaglianze. E su questo vorremmo sentire almeno una parola dei tanti cattolici che si sono accasati in questa destra del cui vocabolario proprio non fanno parte le voci solidarietà e coesione sociale. Questi cattolici, se davvero esistono politicamente come tali, sono chiamati ad operare in sede parlamentare per cancellare un simile obbrobrio.
Alberto Pento
La “flat tax” per gli autonomi torna a vantaggio anche per i tanti disoccupati, per i milioni di pensionati dalle magre pensioni, per i milioni di lavoratori dipendenti che prendono paghe insufficienti perché così tanti lavorataori autonomi possono
Le demenziale critiche dei sinistrati
Landini: "La manovra è sbagliata, rinforza evasione e precariato"
HuffPost Italia
25 novembre 2022
https://www.huffingtonpost.it/politica/ ... /?ref=fbph
"È una manovra sbagliata. E se rappresenta la destra, anche la destra è sbagliata". Lo ha detto in un'intervista alla Stampa il segretario della Cgil Maurizio Landini. "Questa è una manovra che colpisce i più poveri, accresce la precarietà reintroducendo i voucher, premia gli evasori e, con la Flat Tax, aumenta l'iniquità del sistema fiscale. Non interviene sulla pandemia salariale e non aiuta chi ha bisogno di lavorare. Non sostiene la sanità, la scuola e il trasporto locale. "La manovra non modifica la legge Fornero e cambia il meccanismo di indicizzazione per le pensioni, senza consultarci. È priva di una strategia industriale ed energetica capace di affrontare la riconversione digitale e verde", continua Landini.
Il segretario afferma che Cgil, Cisl e Uil si stanno preparando alla mobilitazione. "Rispetto al cuneo fiscale"- aggiunge- "si proroga la decontribuzione già ottenuta con il governo Draghi". E con la Flat Tax "a parità di reddito un dipendente paga il 43% e un autonomo il 15%".
Inoltre "combattere l'evasione vuol dire tracciare tutti i pagamenti e non aumentare la circolazione del contante. Manca la volontà politica. Lo si vede chiaramente, per esempio, dalla tassa degli extraprofitti che si è fermata al 35 per cento e non recupera i miliardi che si potrebbero. Ma anche da salari e pensioni più tassati delle rendite finanziarie". L' "Opzione donna" che varia a seconda del numero dei figli è "un altro errore", secondo il segretario. "Bisognerebbe riconoscere alle donne che hanno avuto dei figli un anno di contributi per figlio, come se avessero lavorato. Quota 103, invece, è una grande presa in giro".
???
https://www.facebook.com/photo/?fbid=69 ... 9749345247
Giuseppe Ciampella
Tassazione lavoratori autonomi con reddito fino a 85000 euro al 15%. Tassazione per dipendenti oltre le 28000 euro al 38% ed al di sotto delle 28000 al 25%. Siete bravissimi a gestire le finanze eh? Ne deriva che i dipendenti di quegli autonomi pagheranno più dei loro datori di lavoro. Che... bellezza!!
Gino Quarelo
Giuseppe Ciampella, gli 85mila è il fatturato da cui bisogna detrarre il 33% di spese.
Il resto è comprensivo delle ferie, della tredicesima, della quattordicesima, del TFR, della pensione integrativa, della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, della cassa malattia e infortunio integrative, e di altre voci minori e del 15% da versare allo stato.
Alla fine della fiera del conteggio restano 1,5/2mila euro al mese che è assai poco per chi lavora per conto suo ed è un professionista.
Giuseppe Ciampella
Da ca 7000 lorde mensili non credo proprio si arrivi ad un netto di 1500 euro e cmq sia in questo modo si creano sitiazioni deleterie per chi risulta lavoratore dipendente o pensionato e questo è un dato. D'altro canto, mi piacerebbe sapere chi dichiari 85000 euro di fatturato, con tutta l'evasione che è sovrana in questa piccola Italia.
Gino Quarelo
85 mila volume di affari :12 mesi = circa 7000 euro mensili di volume di affari
7000 euro mensili lordi- 33% + -15% = 7000 - 2310 = 4690 - 15%
=
3986 euro lordi a cui detrarre:
(- 250 per la tredicesima,
-250 x il tfr,
- 800 x la pensione integrativa,
- 150 per la copertura antinfortunistica integrativa,
-150 per il fondo cassa integrazione ordinaria e straordinaria, crisi di mercato e mal tempo, stagionalità
-200 per la cassa malattia integrativa,
-200 per la quattordicesima, festività, utile e rischio d'impresa ...)
=
2000 circa di reddito netto magari con duecento e passa ore di lavoro svolto anche festivo e notturno, magari usurante.
Ma i mesi effettivi di lavoro su cui dividere l'importo lordo di 85 mila euro sarebbero 11 e non 12 e poi il prospetto dovrebbe considerare volumi di affari diversi come per esempio 50mila euro annui, così il quadro cambierebbe completamente come anche il reddito mensile effettivo del lavoratore autonomo.
Evasione, elusione, sopravvivenza e legittima difesa
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... f=94&t=366
La maggior parte degli autonomi sono lavoratori a cottimo malpagati. Il nero serve unicamente a non farli morire di fame, perché se non ci fosse oltre ad essere sfruttati da un mercato falsato dal caporalato (assenza di tutele, concorrenza sleale, ...) e dai loro clienti-padroni o datori di lavoro che non pagano loro il giusto compenso comprensivo di tutto (straordinari, ferie, tfr, pensione integrativa, cassa integrazione, premio di produzione, compenso adeguato alla qualità del lavoro - alla produttività e alla responsabilità, assicurazioni integrative, spese antinfortunistiche, corsi di aggiornamento, manutenzione dell'attività, imposte e tasse varie, ecc.), vengono sfruttati anche dallo stato che vorrebbe togliere loro gran parte del misero compenso che questi riescono a ricavare dalla loro difficile attività.
Alberto Pento
La vera e migliore lotta all'evasione è una sola e consiste nel non mettere i cittadini, i lavoratori e le imprese
nelle condizioni di dover evadere per sopravvivere, per difendere la loro vita, il loro reddito, la loro economia.
Io credo che più di metà dell'evasione sia legittima difesa propria di un'economia di sussistenza dove non esiste alcun margine per terzi, per lo stato.
Se non ci fosse questa quota di evasione e di lavoro nero che consente a milioni di persone di poter sopravvivere, lo stato non avrebbe alcun aumento del gettito fiscale e questi milioni di persone sarebbero senza lavoro e completamente a carico dello stato e del contribuente con un danno ben maggiore per tutti.
Certamente il reddito di sopravvivenza da lavoro nero e relativa evasione fiscale (che di fatto evasione non è) è infinitamente più morale del reddito da cittadinanza che è un reddito parassitario che grava sulle spalle di chi lavora e riesce a pagare le tasse.
Ma a cosa serve il contante, ai più serve per la loro libertà e per la loro sopravvivenza.
Certo che il contante serve per il nero, per la corruzione e per il riciclaggio ma non solo, serve anche per tutti gli acquisti e le transazioni in libertà e vale per milioni di persone-cittadini.
Serve poi a milioni di persone-cittadini per sottrarsi all'estorsione fiscale dello stato quando questa diventa criminale e assai peggiore dell'estorsione mafiosa e ti uccide veramente con l'intimazione a pagare o facendoti fallire o con la disperazione, e non sono certo i santi e le preghiere ma solo il nero che ti consente di sopravvivere, nero che si costituisce come legittima evasione di difesa e questo vale per milioni e milioni di persone;
serve a milioni e milioni di lavoratori dipendenti per integrare il magro reddito da primo lavoro che non consente loro di poter vivere degnamente e di mantenere la famiglia e i figli, e che perciò necessitano di un secondo lavoro che è possibile solo in nero;
serve a milioni di pensionati e disoccupati che debbono arrangiarsi e arrotondare con un lavoretto in nero per integrare le insufficienti pensioni e i miseri sussidi alla disoccupazione;
serve a milioni di lavoratori autonomi: commercianti, artigiani e professionisti che hanno come clienti datori di lavoro i milioni di lavoratori dipendenti a basso reddito, i milioni di disoccupati e i milioni di pensionati dalle magre pensioni che non possono permettersi di pagare compensi comprensivi delle tasse, dei contributi inps, delle varie necessarie integrazioni ai lavoratori autonomi (corrispondenti a: TFR, cassa integrazione, tredicesima, ferie proprie dei lavoratori dipendenti; in più della pensione integrativa per gli autonomi nonché degli oneri del rischio d'impresa che sono molto più elevati di quello che potrebbe sembrare con l'aggiunta dell'utile d'impresa), lavoratori autonomi costretti così a lavorare in nero per un mercato che non gli riconosce gli stessi diritti riconosciuti ai lavoratori dipendenti del pubblico e del privato ( ), privi di ogni tutela sindacale e legislativa; questi lavoratori autonomi sono da considerarsi alla stregua dei lavoratori dipendenti fuori regola che lavorano per i caporali e a cottimo costantemente presi per il collo, precari e a rischio di trovarsi disoccupati.
Quelli che vorrebbero che il lavoro nero scomparisse e che gli autonomi che lavorano in nero pagassero tutte le tasse incomincino a pagare di più e il giusto, se imprenditori, i loro lavoratori dipendenti così da non costringerli ad un secondo lavoro in nero o a chiedere prestazioni in nero a lavoratori abusivi e agli autonomi;
e tutti i cittadini indignati e offesi da questo tipo di evasione, siano essi lavoratori dipendenti del pubblico e del privato, dirigenti e imprenditori, incomincino loro stessi per primi a pagare tutto il dovuto ai lavoratori autonomi., comprese le loro tasse, perché sono proprio loro come clienti i datori di lavoro dei lavoratori autonomi che come tali dovrebbero pagare loro le tasse, quelle stesse tasse che le imprese e i datori di lavoro versano allo stato specialmente attraverso il sostituto d'imposta.
Ai lavoratori dipendenti indignati dal nero e dall'evasione dei lavoratori autonomi, perché loro invece pagherebbero le tasse, tutte le tasse fino all'ultimo centesimo, ricordo che loro le tasse le pagano attraverso la coercizione del sostituto d'imposta e che se questo non vi fosse e ricevessero in busta paga tutto il salario (comprensivo delle tasse e dei contributi pensionistici), sarebbero loro i primi a non pagarle.
Anche i lavoratori autonomi avrebbero diritto alle stesse tutele sindacali e legislative che godono i lavoratori dipendenti; anche i lavoratori autonomi avrebbero diritto al sostituto d'imposta e di contributo che andrebbe fatto pagare a parte ai loro clienti in quanto datori di lavoro degli autonomi che dovrebbero versare all'erario e all'INPS. Invece preferiscono sotto pagare il lavoratori autonomi e in demenziale sopraggiunta accusarli di evasione fiscale.
Lo stato che non tutela e difende i lavoratori autonomi e la loro giusta mercede o compenso comprensivo degli oneri sociali e fiscali come fa con i lavoratori dipendenti non può pretendere che questi lavoratori autonomi non tutelati e super sfruttati paghino o versino allo stato quello che non hanno ricevuto dai loro datori di lavoro che sono i clienti.
Salario minimo?
Salario minimo, alla Camera maggioranza dice no a introduzione misura
30 novembre 2022
https://tg24.sky.it/politica/2022/11/30 ... amera-voto
Salario minimo, a quanto ammontano gli stipendi nei Paesi europei
Su 27 Stati membri, sono sei quelli che non hanno ancora introdotto alcun meccanismo che ponga un limite minimo agli stipendi: Italia, Danimarca, Cipro, Svezia, Finlandia e Austria. Negli altri 21 Paesi si va dai 2.257 euro al mese in Lussemburgo ai 332 della Bulgaria
"Nel pieno rispetto delle diversità nazionali”, l'Ue ha raggiunto un accordo sul salario minimo. Il provvedimento, ha spiegato la presidenza europea, “favorirà dei salari minimi adeguati nell’Ue e lo sviluppo della contrattazione collettiva”, senza però imporre la sua introduzione ai sei Paesi che non prevedono ancora il salario minimo – come l’Italia. Negli altri 21 Stati membri, sulla base di dati Eurostat aggiornati a gennaio 2022, si va dai 2.257 euro al mese del Lussemburgo ai 332 della Bulgaria
I SALARI MINIMI - Lo Stato con il salario minimo più alto è quindi il Lussemburgo, dove la paga mensile non può scendere sotto i 2.256,95 euro. Seguono l’Irlanda e i Paesi Bassi, che rispettivamente fissano la cifra a 1.774,50 euro e 1.725 euro
Gli altri Paesi europei con i salari minimi mensili più alti sono il Belgio (1.658,23 euro), la Germania (1.621 euro), la Francia (1.603,12 euro), la Spagna (1.125,83 euro) e la Slovenia (1.074,43 euro)
Blocco navale, presidenzialismo e tasse: la Meloni traccia la rotta
Luca Sablone
31 dicembre 2022
https://www.ilgiornale.it/news/governo/ ... 00140.html
"Abbiamo approvato una manovra non facile in tempi rapidi, un giorno in anticipo rispetto al passato. Abbiamo iniziato a mantenere gli impegni presi. Mi fido dei miei alleati, c'è un clima sereno nella maggioranza". Così Giorgia Meloni ha esordito nella conferenza stampa di fine anno. Il presidente del Consiglio, nel consueto appuntamento con i giornalisti prima del 31 dicembre, ha fatto il punto della situazione delle prime settimane alla guida del governo. Un bilancio positivo, visto che nella legge di Bilancio hanno trovato ampio spazio molte promesse fatte dal centrodestra agli elettori in campagna elettorale.
Meloni elogia la manovra
Meloni ha ribadito che "contano i fatti" al di là delle sfumature naturale tra i partiti della coalizione. Infatti il centrodestra ha dimostrato di avere una "visione comune" grazie a cui è stato possibile procedere spediti sulla manovra: "È politica nonostante i tempi stretti".
Il presidente del Consiglio ha confermato che verrà data priorità ai saldi di Bilancio e alle scelte politiche, rivendicando di aver destinato una buona parte di risorse per il futuro: "Sui giovani, sulla nuova occupazione e sulle imprese, sulla capacità di produrre lavoro. Bisogna avere il coraggio di fare scelte". Quanto alle scelte del futuro per il caro bollette ha aggiunto che "se il quadro dovesse confermarsi cambiato una parte delle risorse potrebbe liberarsi" per altri provvedimenti.
La stretta sul Covid dalla Cina
Il primo ministro ha toccato anche il tema relativo al preoccupante quadro epidemiologico di Pechino, per cui il ministro della Salute ha disposto il tampone obbligatorio per i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia: "La situazione in Italia è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto dopo minuto. Penso siano utili i controlli, i tamponi, le mascherine. La mia idea è che si debba lavorare sulla responsabilizzazione dei cittadini piuttosto che sulla coercizione".
Meloni, tranquillizzando sul fatto che al momento la maggior parte dei casi trovati è legata alla variante Omicron, ha rivolto un appello all'Unione europea affinché venga presa una decisione trasversale per evitare che l'aggravarsi della situazione in Cina abbia ripercussioni negative sui Paesi Ue: "È efficace se viene presa da tutta l'Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso".
Il giro di vite al reddito di cittadinanza
Tra le principali misure del governo rientra il giro di vite al reddito di cittadinanza. Il presidente del Consiglio ha spiegato che la profonda revisione della misura del Movimento 5 Stelle è un atto dovuto alla luce delle criticità e dei fallimenti emersi in questi anni: "Lo Stato non può abbattere la povertà per decreto. È un fatto culturale mettersi in gioco per avere le proprie soddisfazioni. Tutti vorremmo trovare il lavoro dei nostri sogni ma non capita a tutti".
Allo stesso tempo l'esecutivo continuerà ad adoperarsi per mettere gli imprenditori nelle condizioni di assumere, togliendo dal tavolo gli ostacoli controproducenti per dare dei segnali sulla detassazione. Va in questa direzione la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato: "Creare le condizioni per migliorare la qualità del lavoro in Italia è una materia che riguarda il tema della crescita economica. Questo si fa quando l'economia è libera di operare e quando ci si trova di fronte un governo che fa del suo meglio per favorire chi crea ricchezza e lavoro".
Le sfide del Pnrr
È notizia di ieri il raggiungimento dei 55 obiettivi del Pnrr per il secondo semestre del 2022. Un risultato che è stato possibile centrare grazie anche a una decisione politica ben precisa: "Concentrare le competenze del Pnrr sotto la guida di un unico ministero e mettere sotto la stessa competenza i Fondi di coesione europei per evitare sovrapposizioni".
Le sfide che figurano all'orizzonte sono di assoluto rilievo e non sono certamente prive di insidie: "Ora si entra nella parte difficile. Ora questi obiettivi devono diventare cantieri e qui ci sono oggettivamente difficoltà, dall'aumento dei costi delle materie al caro energia. E il piano è stato scritto prima del conflitto in Ucraina. Stiamo avendo un'interlocuzione quotidiana con la Commissione Ue, il rischio è che le risorse non arrivino a terra".
La riforma della giustizia
Il presidente del Consiglio ha chiarito che non si vuole privare la magistratura dello strumento delle intercettazioni, ma ha sottolineato la necessità di "evitare l'abuso e il cortocircuito nel rapporto tra media e intercettazioni finite sui giornali". La riforma della giustizia è considerata una vera e propria priorità: "Il coraggio non ci difetta. Questo governo, mettendo insieme le anime della maggioranza, ha una visione equilibrata sulla materia. Abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia che è deciso ad andare avanti".
Tasse, immigrazione e presidenzialismo
Sulla riforma del catasto il presidente Meloni si è detto disponibile a una mappatura per migliorare la conoscenza delle costruzioni italiane, ma ha assicurato che "da questo governo non arriverà mai un aumento della tassazione sulla casa". Quanto al blocco navale ha osservato che lavora a una missione europea, in accordo con le autorità nordafricane, "per bloccare le partenze, formare degli hotspot e ridistribuire rifugiati in Europa".
Sul presidenzialismo ha confermato la volontà di accelerare: "Una delle priorità è quella di riformare le istituzioni in questa legislatura per avere stabilità e avere governi che siano frutto delle indicazioni popolari. Sono sempre partita dal semipresidenzialismo alla francese, un modello sul quale c'era maggiore convergenza. Vorrei fare una riforma il più possibile condivisa. Questa riforma la voglio fare, non ho pregiudizi".