5)
L'invasione russa e l'annessione della Crimea alla Russia fu il primo evento della crisi russo-ucraina nel 2014.
https://it.wikipedia.org/wiki/Annession ... lla_Russia
Nello specifico, in seguito alla rivoluzione ucraina del 2014, la Russia inviò proprie truppe senza insegne a prendere il controllo del governo locale. Il nuovo governo filorusso dichiarò la propria indipendenza dall'Ucraina. Fu quindi tenuto un referendum sull'autodeterminazione della penisola il 16 marzo (criticato e non riconosciuto da gran parte della comunità internazionale), segnato dalla vittoria del "Sì" con il 95,32% dei voti, le autorità della Crimea firmarono il 18 marzo l'adesione formale alla Russia.
Durante la prima fase del conflitto sono rimasti feriti vari manifestanti filo-ucraini e alcuni manifestanti filo-russi, mentre tra i militari sono stati uccisi quattro soldati delle Forze armate dell'Ucraina, uno del Servizio di sicurezza dell'Ucraina e uno delle Forze armate della Federazione Russa.
Il 22-23 febbraio 2014, il presidente russo Vladimir Putin ha convocato una riunione notturna con i capi dei servizi di sicurezza per discutere la liberazione del presidente ucraino deposto, Viktor Janukovič. Al termine dell'incontro, Putin ha sottolineato che "dobbiamo iniziare a lavorare per il ritorno della Crimea in Russia". Il 23 febbraio si sono svolte varie manifestazioni filo-russe nella città crimeana di Sebastopoli. Il 27 febbraio, le truppe russe mascherate senza insegne, i cosiddetti omini verdi, con varie sparatorie con le locali Forze armate dell'Ucraina, hanno assunto il Consiglio supremo (parlamento) della Crimea e hanno catturato siti strategici in tutta la penisola, il che ha portato all'insediamento del governo filo-russo Aksyonov in Crimea e alla conduzione del referendum sull'autodeterminazione della Crimea. La Russia ha formalmente incorporato la Crimea come due soggetti federali della Federazione Russa il 18 marzo 2014 (Sebastopoli e Repubblica di Crimea).
L'occupazione della penisola di Crimea da parte dell'esercito russo è iniziata il 20 febbraio 2014. Erano gli ultimi giorni della presidenza di Viktor Janukovič[4].
Presto all'ingresso di Sebastopoli apparvero posti di blocco e mezzi corazzati russi.
A quel tempo, le città della Crimea, secondo il governo ucraino, erano già piene di agenti russi, omini verdi e membri di varie formazioni paramilitari come i cosacchi, che costituirono la base della cosiddetta "autodifesa della Crimea" e rappresentavano i presunti "stati d'animo" della popolazione locale.[5]
Mentre sulle coste crimeane arrivó la flotta del Mar Nero della Federazione Russa.
Ilya Vladimirovich Ponomarev, un politico russo e membro della Duma di Stato della Russia (fazione della Russia Giusta), sostiene che la guida dell'annessione della Crimea è stata affidata al ministro della Difesa Sergej Šojgu e all'aiutante di Vladimir Putin Vladislav Surkov.[6]
Ad opporsi all'annessione in Russia furono Boris Nemcov e il partito di Alexej Navalny — Partito del Progresso.
L'Ucraina e molti altri paesi hanno condannato l'occupazione e l'annessione e la considerarono una violazione del diritto internazionale e degli accordi firmati dalla Russia che salvaguardano l'integrità territoriale dell'Ucraina, compresi gli accordi di Belavezha del 1991 che hanno istituito la Comunità di Stati Indipendenti, gli accordi di Helsinki del 1975, gli accordi del 1994 Memorandum di Budapest sulle garanzie di sicurezza e Trattato del 1997 sull'amicizia, la cooperazione e il partenariato tra la Federazione russa e l'Ucraina. Il governo ucraino ha portato gli altri membri dell'allora G8 a sospendere la Russia dal gruppo, quindi a introdurre un primo round di sanzioni contro il paese.
Continuo a leggere da parte dei filoputiani la citazione del referendum tenutosi (forse) in Crimea nel 2014 e che giustificherebbe l'annessione russa. Evidentemente chi ne parla non ne sa nulla.
Stefano Angeli
4 maggio 2022
https://www.facebook.com/stefano.angeli ... 2112063759
Non sa che non solo il risultato di quel referendum non è mai stato riconosciuto da nessun Paese tranne la Russia (nemmeno dalla Cina) perchè tenuto senza i minimi requisiti di trasparenza e senza osservatori internazionali, con le truppe russe in strada e i miliziani separatisti armati nei seggi, ma non sanno nemmeno che a tutt'oggi i risultati ufficiali non sono stati mai pubblicati, non si sa nemmeno quanti furono i votanti (2, 10, 100?), ma soprattutto non sanno quali erano i quesiti di quel referendum. Tra i quesiti da votare infatti non c'era la possibilità di restare con l'Ucraina...eh, li avevano scritti i separatisti, i due quesiti chiedevano di scegliere tra l'indipendenza e l'annessione alla Russia...e anche a detta dei separatisti vinse l'indipendenza, invece la Russia ha annesso la Crimea, fregandosene pure del suo falso referendum.
(nella foto gli Omini Verdi, ovvero le truppe russe senza insegne che invasero la Crimea pochi giorni prima del famoso referendum)
L'espressione “omini verdi” (in russo: зелёные человечки?, traslitterato: zelënje čelovečki; in ucraino: зелені чоловічки?, traslitterato: zeleni čolovičky) si riferisce a un gruppo di soldati, indossanti uniformi militari verdi anonime, sprovviste di mostrine e altri simboli che potessero ricondurre ad un corpo d'appartenenza, che durante la crisi ucraina del 2014, conclusasi con l'annessione della Crimea da parte della Federazione Russa, occuparono militarmente l'Aeroporto Internazionale di Sinferopoli, la maggior parte delle basi militari in Crimea, e il parlamento di Sinferopoli.
https://it.wikipedia.org/wiki/Omini_verdi_(militari)
Conosciuti dal versante russo anche come “persone educate” (in russo: вежливые люди?, traslitterato: vežlivje ljudi), poiché si pensava che si fossero comportati pacificamente con poca interferenza pratica con le attività quotidiane dei cittadini residenti, questi soldati sono infine risultati appartenere a truppe d'élite russe, simili alla Delta Force statunitense.
La prima presenza di queste truppe fu notata alle prime ore della mattina di venerdì 28 febbraio 2014 presso l'aeroporto di Sinferopoli.[2]
La comparsa in Crimea di queste forze militari non formalmente identificabili, parlanti con un accento russo, con equipaggiamento russo, e autoveicoli con targa russa, fu immediatamente oggetto di speculazioni sulla loro origine; gli organi di informazione legati a Mosca o appoggianti l'intervento armato inizialmente li indicarono come abitanti della Crimea volontariamente riunitisi in gruppi di autodifesa[3], e Vladimir Putin spiegò l'origine del loro equipaggiamento come proveniente da acquisti effettuati presso locali venditori di materiale militare; contemporaneamente fonti giornalistiche russe, iniziarono ad indicarli come "uomini gentili" (polite men), espressione che secondo il blogger Ilya Varlamov, fu inventata dagli addetti russi alla propaganda, arrivati in Crimea allo scopo "di creare una immagine di un soldato liberatore russo indossante una simpatica nuova uniforme, armato con belle armi, che è dovuto arrivare per difendere pacifiche cittadine e villaggi".[4]
Pochi giorni dopo, il 4 marzo 2014, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin dichiarò che gli uomini in verde non facevano parte delle forze armate russe, ma erano gruppi di milizie locali, spiegando il loro equipaggiamento come proveniente dal sequestro di armi all'Esercito ucraino[5].
La settimana seguente il generale Philip Breedlove, del comando alleato della NATO, dichiarò di ritenere che questi "uomini verdi" fossero in realtà truppe russe, e che dalle evidenze fotografiche l'equipaggiamento e l'armamento di questi armati fossero "decisamente atipici rispetto a quelli che solitamente mostrano forze locali di autodifesa.[6]
Col passare dei giorni da parte dei cronisti ucraini e occidentali prese sempre maggior diffusione il nomignolo di "omini verdi", per indicare queste truppe, soprannome dovuto al colore delle loro uniformi e inizialmente coniato dagli abitanti della Crimea, poi diffuso anche dalle televisioni ucraine.[4]
Per tutto il mese di marzo 2014, Putin continuò a sostenere che non ci fosse stato alcun intervento russo pre-programmato[7][8], ma che "i gruppi pesantemente armati e strettamente coordinati che hanno preso possesso degli aeroporti e dei porti della Crimea all'inizio dell'incursione" fossero semplicemente dei gruppi spontanei di autodifesa "che potrebbero aver acquistato le loro uniformi, dall'aspetto russo, dai negozi locali"[9][10], nonostante la legge ucraina non consenta la messa in vendita e il trasporto di armi da fuoco diverse da quelle utilizzabili per la caccia[11].
Infine anche Putin riconoscerà l'appartenenza degli omini verdi all'esercito russo.[12] Il 17 aprile 2014, il presidente Putin ammise per la prima volta pubblicamente che le forze speciali russe sono state coinvolte negli eventi della Crimea, motivandone l'intervento con lo scopo di proteggere la popolazione locale e creare le condizioni per un referendum[13][14][15][16], successivamente, ha confermato che le forze armate russe avrebbero bloccato le forze armate ucraine in Crimea durante gli eventi[17].