Biotestamento, fine vita, eutanasia

Re: Biotestamento, fine vita, eutanasia

Messaggioda Berto » mar dic 19, 2017 9:26 pm

Biotestamento, l'arcivescovo attacca: "Cattolici indifferenti"
Francesco Boezi - Dom, 17/12/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 75014.html

Biotestamento, l'arcivescovo Crepaldi accusa una parte di mondo cattolico: "indifferenza generale". Ecco le accuse alla linea "fluida" del Vaticano

L'approvazione della legge sul biotestamento sarebbe passata anche grazie all'indifferenza del mondo cattolico.

È questa l'accusa che arriva da Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste. In una nota pubblicata da L'Occidentale, Crepaldi ha dichiarato che: "Giovedì scorso14 dicembre il Parlamento italiano ha approvato la legge cosiddetta sulle DAT che apre all’eutanasia, persino in forme più accentuate che in altri Paesi". E ancora: "Durante la fase della discussione in Parlamento e nel Paese anche io, come vescovo e come presidente dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân, ero intervenuto, insieme ad altri, come per esempio il Centro Studi Rosario Livatino, per mettere in evidenza la gravità del contenuto di questo testo di legge". L'ideologia libertaria e nichilista di molti parlamentari - però, secondo il prelato - avrebbe prevalso e a nulla sarebbero servite le perplessità espresse da una parte dei cattolici. Quello che l'arcivescovo evidenzia - infatti - è proprio il dato per cui solo una porzione dei cattolici, tra quelli che sarebbero potuti intervenire in merito, abbia criticato il provvedimento.

Continua l'arcivescovo triestino: "Preoccupa molto che in questa legislatura leggi così negative siano state approvate in un contesto di notevole indifferenza. Esprimo il mio compiacimento e sostegno per tutti coloro che si sono mobilitati, con la parola, gli scritti ed anche con le manifestazioni esterne, per condurre questa lotta per il bene dell’uomo. Devo però anche constatare che molti altri avrebbero dovuto e potuto farlo. Questa mia osservazione vale anche per il mondo cattolico. Ampie sue componenti si sono sottratte all’impegno a difesa di valori così fondamentali per la dignità della persona, timorose, forse, di creare in questo modo muri piuttosto che ponti". L'invettiva è di quelle forti: Crepaldi non nomina mai il pontefice, ma sembra in qualche modo assecondare chi sostiene che l'attuale linea della Chiesa sull'eutanasia sia troppo "fluida". Nelle giornate successive all'approvazione della legge sul biotestamento, sono arrivate le prime opposizioni: don Carmine Arice, superiore generale del Cottolengo, ha detto che l'istituto farà obiezione di coscienza anche al costo di arrivare a processo: "Penso che in coscienza non possiamo rispondere positivamente ad una richiesta di morte: quindi ci asterremmo con tutte le conseguenze del caso", ha dichiarato.

Crepaldi ha sottolineato un malcontento generale, simile a quello di molti tradizionalisti cattolici. Antonio Socci, giornalista molto critico dell'operato di papa Bergoglio, ha scritto sul suo profilo Facebook: "Che dire dell'ennesivmo vergognoso silenzio di Bergoglio sulla legge del fine vita (nel paese di cui è primate)?". E ancora: "Non so se Bergoglio personalmente creda in Dio (io temo di no: crede nel suo io), ma che ci creda o no, qualcuno gli ricordi che dovrà rispondere davanti a Dio dei suoi atti e delle sue omissioni...". Se Crepaldi pare attaccare i parlamentari cattolici che hanno taciuto - insomma - altri accusano papa Francesco per l'approvazione della legge sul biotestamento.
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Re: Biotestamento, fine vita, eutanasia

Messaggioda Berto » gio dic 21, 2017 8:49 pm

Eutanaxia e eujenetega
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Re: Biotestamento, fine vita, eutanasia

Messaggioda Berto » lun gen 08, 2018 9:00 am

Marina Ripa di Meana e il videotestamento: "Fate sapere ai malati terminali che c'è un'alternativa al suicidio in Svizzera"
5 gennaio 2018

https://video.repubblica.it/cronaca/mar ... 822/294432

Marina Ripa di Meana, scomparsa oggi a 76 anni, ha affidato a Maria Antonietta Farina Coscioni la lettura del proprio videotestamento, rilasciato a Radio Radicale pochi giorni prima di morire. "Dopo Natale le mie condizioni di salute sono precipitate. Il respiro, la parola, il mangiare, alzarmi: tutto, ormai, mi è difficile, mi procura dolore insopportabile: il tumore ormai si è impossessato del mio corpo. Ho chiamato Maria Antonietta Farina Coscioni, persona di cui mi fido e stimo per la sua storia personale, per comunicarle che il momento della fine è davvero giunto. Le ho chiesto di parlarle, lei è venuta. Le ho manifestato l'idea del suicidio assistito in Svizzera. Lei mi ha detto che potevo percorrere la via italiana delle cure palliative con la sedazione profonda. Io che ho viaggiato con la mente e con il corpo per tutta la mia vita, non sapevo, non conoscevo questa via. Ora so che non devo andare in Svizzera. Vorrei dirlo a quanti pensano che per liberarsi per sempre dal male si sia costretti ad andare in Svizzera, come io credevo di dover fare. È con Maria Antonietta Farina Coscioni che voglio lanciare questo messaggio, questo mio ultimo tratto: per dire che anche a casa propria, o in un ospedale, con un tumore, una persona deve sapere che può scegliere di tornare alla terra senza ulteriori e inutili sofferenze. Fallo sapere, Fatelo sapere".
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Re: Biotestamento, fine vita, eutanasia

Messaggioda Berto » mer mag 02, 2018 9:49 am

Australia, non è malato ma vuole morire. Scienziato di 104 anni sceglie l'eutanasia in Svizzera
"Sono molto dispiaciuto di aver raggiunto quest'età" aveva detto il botanico alla ABC il giorno del suo compleanno, il 4 aprile scorso
30 aprile 2018

http://www.repubblica.it/esteri/2018/04 ... -195175282

Ha 104 anni, è il più anziano scienziato australiano, e ha deciso di morire. Il professor David Goodall non soffre di una malattia terminale ma ha scelto di volare in Svizzera per praticare il suicidio assistito, vietato in Australia. "Sono molto dispiaciuto di aver raggiunto quest'età", ha detto il botanico alla rete televisiva ABC nel giorno del suo ultimo compleanno, il 4 aprile scorso.

"La qualità della sua vita è deteriorata, così ha deciso di prendere un appuntamento con un'agenzia per il suicidio assistito a Basilea" hanno annunciato i legali per l'eutanasia. Già a inizio mese Goodall aveva sottolineato la sua insofferenza. "Non sono felice. Voglio morire. Non è particolarmente triste. È triste sentirsi il peso dell'età'", aveva specificato nell'intervista. "Il mio pensiero è che una persona anziana, come me, dovrebbe avere tutti i diritti, inclusa la possibilità del suicidio assistito".

Il caso riapre il dibattito sull'eutanasia. Vietata in molti paesi del mondo, la pratica è stata bannata anche in Australia fino alla scelta, lo scorso anno, dello stato di Vittoria di renderla legale. Una legge che entrerà effettivamente in vigore da giugno 2019 e che sarà applicata solo ai malati terminali capaci di intendere e volere con un'aspettativa di vita minore di sei mesi. Anche altri Stati australiani in passato hanno discusso della legittimità dell'eutanasia, l'ultimo il New South Wales, lo scorso anno.

La Exit international, che assiste coloro che scelgono il suicidio assistito e che ha aiutato Goodall a organizzare il viaggio, ha biasimato l'Australia. "È ingiusto che il più anziano e tra i più influenti cittadini australiani sia costretto a viaggiare dall'altra parte del mondo per morire con dignità", hanno scritto sul sito dell'associazione. La no profit ha poi lanciato la campagna di raccolta fondi GoFundMe per comprare due biglietti aerei, per Goodall e per il suo accompagnatore, in business class, raccogliendo oltre 10mila euro.

Goodall, ricercatore onorario all'Università di Perth, era finito sui titoli dei giornali nel 2016 quando era stato dichiarato non più idoneo al lavoro. La decisione dell'ateneo aveva suscitato una rivolta e dopo l'appoggio dei membri della comunità scientifica internazionale la decisione era stata revocata. Tutt'oggi lo scienziato continua a pubblicare e correggere articoli per molte testate di ecologia e botanica.
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